Al mare!
“Tu
vestita così non esci!”
Ero
ancora in cima alle scale, in procinto di scendere, quando il suo tono di voce
mi fece abbassare gli occhi verso di lui. Non mi ero accorta che fosse ai piedi
della scala ad attendermi.
Più
mi guardava e più scuoteva la testa.
“Come
dici?” gli domandai ricominciando a scendere
“Ho
detto che tu non uscirai vestita in quella maniera!” ribadì lui
Per
un momento rimasi perplessa dopodiché mi guardai con attenzione.
Indossavo
un copricostume rosso fragola e infradito nere, in testa inforcavo gli occhiali
da sole.
Cosa c’è che non
andava nel mio abbigliamento? Vuoi vedere che mi sono sporcata e non me ne sono
accorta?
O magari è
strappata da qualche parte?
No,
nessuna macchia. Nessun buco o strappo.
Alzando
lo sguardo su di lui diedi voce ai miei pensieri.
“Cos’ha
che non va il modo in cui sono vestita?” domandai finendo di scendere le scale
“Beh,
è proprio questo il punto. Non sei abbastanza vestita, Soph! “ replicò lui come
se la cosa fosse ovvia
“Gerard,
ma che stai dicendo? Stiamo andando al mare. E’ normale che io abbia addosso
solo il costume e il copricostume. “
“Questo
non è un copricostume “ dichiarò lui prendendo un lembo del mio prendisole “Non
capisco perché lo chiamino copricostume dato che non copre nulla. E’ un
fazzolettino!”
“Cosa
dovrei indossare? Impermeabile e doposci? Non essere assurdo non stiamo mica
andando a sciare.” risposi cercando di aggirarlo per poter uscire
“Io
non sono affatto assurdo Sophie e …” la sua frase venne interrotta dal suono
del campanello
Tirando
un sospiro di sollievo, corsi alla porta e l’aprì velocemente.
“Ciao
bambolina!” mi salutò allegro Jared
Al
suo seguirono i saluti di Susy, Chris e George.
Ormai
facevano tutti coppia. Susy con George e Chris con Jared.
Con
un sorriso allegro salutai e abbracciai tutti.
Continuavo a pensare che parte del
merito, per il fatto che quelle due coppie si fossero formate, fosse anche mio.
Con
un gesto cerimonioso li invitai ad entrare, chiudendo poi la porta.
Gerard
ci aspettava in salotto con un sguardo corrucciato sul viso e parecchio musone.
Sbuffai
infastidita.
“Allora
siete pronti? Possiamo andare?” domandò George guardando prima me e poi Gerard
“Si”
“No”
Le
nostre voci si sovrapposero. Avevamo risposto nel medesimo istante.
Mi
voltai a guardarlo e lo stesso fece lui.
“Siamo
pronti” dissi a denti stretti fissandolo
“No,
invece! Non puoi uscire così … sei mezza nuda!” ribatté lui con tono serissimo
senza distogliere lo sguardo dal mio
“Mezza
nuda?” domandò Susy
“Oh
per l’amor del cielo Gerard … finiscila! Voglio andare al mare e non ho
intenzione di cambiarmi perché tu hai deciso così!” ribattei arrabbiata
“Perché
non può uscire? Cos’ha? Sta male?” domandò Chris a Gerard avvicinandosi a me
Mi
tastò la fronte con la mano e scosse il capo negativamente
“Certo
che non sto male. Non sono malata! Gerard è convinto che non possa uscire
vestita così. Secondo lui sono troppo poco vestita!” risposi stizzita
Era
assurdo.
Completamente
assurdo!
Era
geloso, lo sapevo. Ma ora stava esagerando!
“Cioè,
guardatela!” replicò lui punto sul vivo riferendosi ai nostri amici “Questo
fazzolettino non le copre braccia, né spalle, né gambe e lascia una porzione
esageratamente abbondante di cosce completamente scoperta. Converrete con me
che è impensabile che esca così”
“Io
non ci vedo nulla di male” dichiarò Jared guardandomi seguito poi dall’annuire
di George
E
così fecero gli altri
“Si
nemmeno io. “ annunciarono Susy e Chris
“Ma
come? Cioè … si vede troppo … e non mi va!” ribatté lui
“Ed
io allora cosa dovrei dire?” domandò ironico Jared guardando di sbieco la sua
fidanzata
Chris
indossava shorts neri cortissimi, che potevano passare benissimo per delle
mutande un po’ grandi, ed un top arancione che le lasciava la schiena
completamente scoperta e che le arrivava appena sotto il seno. Occhiali da sole
e zoccoletti in legno ai piedi completavano il suo vestiario.
Quando
mi voltai a guardarla era leggermente appoggiata con un fianco al divano del
salotto e la vidi sbuffare alle parole del suo uomo.
Le
sorrisi e lei fece lo stesso.
“E
… e la fai uscire in quella maniera?”
domandò Gerard all’amico
Quello
in risposta alzò le spalle con fare rassegnato ma la risposta venne proprio da
Chris
“Anzitutto
non mi fa uscire lui. Esco da sola! Non ho bisogno del suo permesso per uscire
vestita nella maniera che più mi aggrada. Secondo punto dove credi di andare?
Stiamo andando al mare e non al museo del Louvre a visitare la mostra di Van
Gogh! Terzo ed ultimo punto: io amo Jared e gli sono fedele. Il mio
abbigliamento dice poco e niente di quelli che sono i miei valori. Se qualcuno
si avvicinasse mostrando interesse, chiarirei subito la situazione dicendogli
che sono felicemente innamorata! Tutto qui. Quindi, dato che sono sicurissima
che Sophie non ti abbia mai dato modo di non fidarti di lei, ti consiglierei di
finirla con questa pagliacciata che le e ci stai propinando!” e con una
scrollata di spalle si voltò per poi uscire in giardino.
Subito
Jared ne seguì l’esempio e dietro anche Susy poi seguito anche da George che si
allontanò dando una pacca sulla spalla di Gerard.
Non
mi voltai nemmeno a guardarlo. Avevo le lacrime agli occhi ed ero furiosa.
Le
parola di Chris mi avevano scossa e sapevo che lo stesso valeva per lui.
Sentì
le sue dita accarezzarmi dolcemente il collo.
“Mi
dispiace”
“Già,
come ogni volta!” ribattei dura scrollandomi di dosso la sua mano “Cazzo
Gerard, sono stanca! E’ sempre la stessa storia. Ti ho mai dato motivo di non
fidarti di me? O altro?!?” domandai rabbiosa
“No,
amore … certo che no” rispose lui colpito
“E
allora smettila! Dovrei essere io quella dispotica-ossessiva che ti controlla
in ogni momento, soprattutto dati i tuoi precedenti!”
Il
suo viso perse colore e divenne pallido. Fece un passo indietro come colpito in
pieno petto dalle mie parole.
Sapevo di averlo ferito e avrei voluto
non farlo, anche perché lo avevo perdonato. Ma la fiducia era la base di ogni
rapporto ed io mi fidavo di lui.
Per lui, a quanto pare, non era la stessa cosa.
“Io
mi fido ciecamente di te. E vorrei che per te fosse lo stesso. Ti amo. Ti amo
da impazzire e lo sai. Non potrei mai fare nulla che mi portasse a ferirti.” aggiunsi
con più calma
Lui
annuì e con passo esitante si avvicinò a me.
Allungò
una mano verso il mio viso e vedendomi immobile mi abbracciò di getto. Mi
strinse a lui con forza. Mi accarezzò i capelli con gesti lenti e ripetuti.
“Io
mi fido di te. Solo … non mi fido degli altri.” riprese dopo qualche minuto
“Stronzate!
A te non deve interessare degli altri, né di ciò che dicono. Devi pensare a me.
E’ il mio comportamento, le mie azioni e le mie parole che devi ascoltare,
osservare e di cui ti devi fidare!”
“Hai
ragione … e mi dispiace. Il fatto che altri possano guardarti, fare certi
pensieri su di te o addirittura toccarti mi manda fuori di testa. E’ che ti amo
così tanto che solo al pensiero di poterti perdere … io, lo sai, morirei!”
continuò lui
“Questo
non succederà … ma tu devi fidarti di me.”
Mi
allontanai da lui con lentezza. Presi il suo viso tra le mani e avvicinandolo
al mio gli dissi “Io ti amo e mi fido di te. Ho scelto te, anzi ci siamo
scelti. Non potrei mai farti del male. Mai!”
Lui
mi strinse ancora di più a se, quasi fino a farmi male. Quando le nostre labbra
si incontrarono chiusi gli occhi e mi lasciai andare al suo tocco e alla sua
presa.
Ero sua e lo
sarei stata sempre.
“Appartengo
a te e voglio solo te. Ti amo moltissimo. Amo solo te” rispose lui come se
avesse letto i miei pensieri
Restammo
abbracciati finché non salimmo tutti in auto.
Gli
altri avevano capito e ci avevano preceduto in spiaggia e fu infatti proprio lì
che li ritrovammo.
“Allora,
avete chiarito?” mi chiese Susy quando mi sdraiai accanto a lei e a Chris
“Si,
abbiamo parlato e ha capito” risposi con un sorriso
“Beh,
menomale. Ogni volta quel teatrino … e che palle!” intervenne Chris sollevando
gli occhiali e guardandomi
“Non
fare tante storie, perché è successa la stessa cosa tra te e Jared quando io e
George siamo venuti a prendervi!” ribatté Susy alzando un sopracciglio
Avevo
appena finito di stendere l’asciugamano quando quelle parole raggiunsero anche
me
“Cosa?”
domandai colpita
“Certo!
E non sai che storie … lei che voleva uscire solo con una minigonna, molto
molto, molto mini devo ammetterlo e l’altro che si sbracciava e urlava in giro
per casa per obbligarla a mettersi qualcosa di più coprente addosso. Una
baraonda insomma!”
“Ma
davvero?” domandai guardandola con un sorrisino sarcastico
Chris
per tutta risposta alzò le spalle con noncuranza.
Poi
sollevandosi di colpo puntò lo sguardo a qualche metro da noi. Assottigliò gli
occhi riducendoli a due fessure e assottigliò le labbra in gesto stizzito. Sia
io sia Susy ci voltammo a guardare nella stessa direzione.
I
nostri rispettivi fidanzati erano in acqua circondati da almeno una decina di ochette
sgambettanti che ridevano, lanciando gridolini estasiati quando venivano
schizzate per sbaglio dai ragazzi.
Senza
smettere di fissare il mio lui, mi alzai e con gesti lenti ed esageratamente
maliziosi cominciai a togliermi il copricostume. Lanciai le ciabatte lontano e mi
sciolsi i capelli facendoli ricadere sulle spalle.
Le
altre capendo al volo lo scopo dei miei gesti, cominciarono a ridacchiare e mi
diedero manforte. Entrambe erano già in costume, Chris si alzò subito seguita
da Susy. Si scrollarono di dosso la sabbia velocemente, Chris si scompigliò i
corti capelli con modi delicati e gettando gli occhiali da sole
sull’asciugamano cominciò ad avviarsi verso la riva. Susy la imitò alla
perfezione scuotendo la chioma in maniera sensuale e sistemandosi meglio il
costume addosso.
Io
le seguì subito dopo.
Sapevamo
già come comportarci.
Ignorare i tre
galletti (e le loro galline!) sedendoci sul bagnasciuga. Fare finta di non
vederli. Ignorarli senza badare alla loro presenza li mandava in bestia!
Infatti,
come da programma, arrivarono a “imporre” la loro presenza con uno scossone che non mi fece capire più
nulla.
Gerard
odiava essere ignorato, in special modo da me, e per vendicarsi mi aveva preso
di peso e mi aveva gettato in acqua.
Quando
riemersi lo feci boccheggiando. Lui nuotava sicuro e quando mi raggiunse lo
vidi sogghignare.
Poco
più in là notai anche Susy e Chris. Avevano subito lo stesso trattamento.
Era
vicinissimo a me e mi sorrideva malizioso. L’acqua era alta ed io mi appolippai
a lui cingendogli le braccia al collo e le gambe alla vita.
Lui
mi strinse a se e sorrise ancora di più
“Gelosa,
amore mio?” mi soffiò lui a pochi centimetri dalla mia bocca
“Io?
Assolutamente no!” replicai decisa
“Bugiarda!”
Il
suo bacio dolce e salato mi evitò di rispondere.
Avrei mentito e lo sapevo!