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Autore: Daistiny    11/12/2011    1 recensioni
Lei figlia di nessuno, figlia del deserto di Dalmasca, figlia delle sabbie e del vento... Il suo carattere e la sua bellezza superba degna del deserto la facevano subito distinguere per il suo nobile lignaggio.
Non si considerava nessuno, soltanto se stessa.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Al-Cid, Altro Personaggio, Ashe, Basch
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Oltre il vento e la sabbia..'
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Dimenticare il passato non si poteva. Un tempo il giudice Gabranth era il capitano più amato dell'Ordine dalmasco, e fra i tanti nobili faceva capo solo al re.. dei sui superiori era sempre rispettoso.
Ma nonostante tutto, molte persone lo invidiavano, invidiavano la fiducia cieca che Raminas riponeva in lui, avrebbero dato qualsiasi cosa per essere al suo posto. Non solo godeva della piena fiducia del sovrano Basch era anche ammirato dal popolo, che lo acclamava come suo paladino.
Ma di quella persona ora mai non c'era rimasta più traccia, ora il nome di Basch era affibbiato al nome di un traditore, ad un infame... Anche dimostrando la sua effettiva innocenza nessuno avrebbe avuto più nessuna credibilità.
Ora Basch aveva una nuova vita, sia pure fatta di continua menzogna, portava alto il nome di suo fratello di cui ne rimaneva solo il ricordo ed una vana promessa. Chi sa quanto ancora avrebbe dovuto fingere, si chiedeva tra se il giudice.
Buijerba scatenava in lui tutta una serie di ricordi, l'incontro con sua altezza Lady Ashe, il frammento di Crepuscolo... e il Giudice Ghis.
Ma erano passati quasi 3 anni e nessuno sembrava più ricordarsi quei nomi, non si pensava più alla guerra che era successo. Sembra che il giorno precedente tutto imperversava nel caos e nella confusione, nell'inquietudine dell'incertezza dell'animo della gente, mente adesso sembrava tutto tranquillo come era sempre stato.
Basch notava a differenza di molti, che tutto era cambiato, non c'erano più il re di Dalmasca o l'imperatore di Archadia, non c'erano più cerano solo una giovane regina l'ultima della sua famiglia, e un ragazzo poco più che adolescente attirare le fila dell'impero.
Era così assurdo che dei ruoli così importanti dovessero gravare su due persone così giovani. Ma Basch lo sapeva, dall'altro della sua età aveva visto tante cose, molte più di chiunque altro conoscesse.
Conosceva la fame che portava la povertà, il lusso e la gloria dei nobili, conosceva la disperazione di un prigioniero e il torto subito di un innocente ingiustamente condannato.
Conosceva la vergogna dell'infamia, conosceva la menzogna in cui era costretto a vivere, conosceva la prigionia di un nome, di una vita ed di un ruolo che non gli appartenevano. Conosceva tante cose e tante costrizioni a cui lui sotto stava... ma non conosceva il significato di essere liberi, di non sottostare a nessuna legge o a nessuno.
Liberi di decidere del proprio destino. L'huma era immerso nei sui pensieri.
Sapeva già cosa dire, ma era preoccupato temeva che il marchese non gli avrebbe dato alcuna risposta. S'interrogava chiedendosi cos'è che impedisse ad Ondore IV di rispondere a sua nipote... temeva qualche cosa.
Il suo istinto di guerriero gli suggeriva che dove indagare, con qualsiasi mezzo avesse a sua disposizioni, scoprire e trovare delle risposte a quella cosa.
Ondore scrutava attentamente Basch, come se volesse conoscere cosa stesse pensando, ma il pesante elmo di Mithrill nascondeva il volto del giudice.

Erano passati tanti mesi dall'ultima volta che il marchese Ondore avesse a che fare con giudice che gli stava difronte e con il giovane imperatore archadiano, poco più che un ragazzino sull'affacciarsi dell'adolescenza. Buijerba era terra neutrale, Halim se lo ricordava... sempre ma ogni volta in cuor suo desiderava che almeno una volta quella terra fosse territorio dalmasco.
Dopo la caduta dell'impero e la proclamazione della pace, il marchese era stato raggiunto da sua nipote sulla sua aereonave, la Liberia, per raccontargli tutto quello che era successo e come stavano le cose.
Halim aveva veduto con i suoi occhi il corpo senza vita del giudice, si era impressionato e meravigliato allo stesso tempo.
Giaceva la d'avanti ai suoi occhi un uomo identico allo stesso Basch, eppure il cavaliere stava vicino al corpo in piedi quasi a voler testimoniare che lui era innocente e doveva essere creduto.
Ma alla domanda di Ondore su chi fosse costui, Basch lo guardo per un attimo, poi abbassando lo sguardo e con un tono di voce molto amareggiato rispose.-Lui è mio fratello Noah.-
Non riusciva a credere che quello fosse l'assassino di suo fratello.. non chiese altro , fisso quel corpo immobile per qualche momento chiuso in un silenzio che tralasciava passare ogni suo pensiero denso di amarezza e rancore, poi si volto freddamente voltandogli le spalle.
La sua anima sussulto lanciando un grido di dolore dentro di se, Amaya riusciva a sentire il suo grido, nascosta come era sulla nave, impercettibile a gli occhi chiunque.
La stessa scena sembro prendere vita di nuovo d'avanti ai suoi occhi mentre, scrutava il giudice che paziente aspettava una risposta dal nobile marchese.
Ondore si sentiva in trappola non sapeva cosa fare, non poteva far sapere di Amaya, ne di Rasler ne di Noah... sapeva che Ashe aveva diritto a conoscerli, ma li avrebbe provveduto lui stesso a  presentati personalmente alla regina appena ne avrebbe avuto l'occasione. Fisso il Giudice Magister nuovamente chiedendogli per quale motivo fosse venuto e qual era il messaggio che portava e da parte di chi.
-Cosa vi ha spinto a venire qui... Giudice Gabranth?-
Il giudice fece un passa avanti e prendendo dalla borsa che portava con se estrasse una pergamena avvolta e gliela porse.
-Non sono investe di giudice...marchese. Sono qui in veste di messaggero, per consegnarvi un messaggio da parte di vostra nipote sua altezza Lady Ashe.-
Ondore avanzo di qualche passo, prese la pergamena arrotolata che il giudice archadiano gli porgeva, infranse il sigillo in cera lacca, mentre con una mano apriva lentamente la pergamena, intanto il giudice Gabranth gli spiego la situazione e ciò che la pergamena contenesse.
-Lady Ashe è molto preoccupata, teme che non veniate alla festa di Restaurazione... vi ricordo che voi siete una figura fondamentale. La principessa mi ha mandato qui in veste di messaggero a finchè possiate dirmi le ragioni per cui non avete dato una risposta definitiva, al suo invito.-
Il marchese lesse tutto il messaggio che sua nipote la principessa di Dalmasca gli aveva mandato, non sapeva che rispondere è aveva fatto una faccia perplessa, quasi incredula. Basch guardo il marchese e la faccia che fecce appena lesse i messaggio di sua altezza.
 
   
 
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