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Autore: myprettyoddromance    16/12/2011    1 recensioni
next generation, una Rose Weasley adolescente alle prese con il suo cuore e i pregiudizi della sua famiglia
Storia basata sul pairing Rose/Scorpius. Non anticipiamo altro.
Enjoy!
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nuova generazione
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10. Scoperte più che spiacevoli.

 

Uscii dalla stanza confusa. Era stata una giornata decisamente stramba, non c’è che dire.

Prima di tutto, ero riuscita a passare un’ ora con Scorpius Malfoy senza farmi venire crisi isteriche, lo avevo visto con un paio di paraorecchi fucsia con le paillette, avevo scoperto che aveva avuto una brutta esperienza con davanzali e co., e qualcosa su Albus che non avevo ben capito ma che ero intenzionata a scoprire. Sorrisi, e iniziai a giocherellare con la catenella della mia Felix Felicis. Per cosa avrei potuto usarla? Insomma, avevo vinto la Pozione della Fortuna e non sapevo cosa diavolo farci! Iniziai a rigirarmela tra le dita e a canticchiare sottovoce l’inno di Hogwarts. Sentii qualcuno affiancarsi a me. “Ehi Malfoy, non pensare che per un’ora che abbiamo passato insieme tu ti senta in dovere di farmi compagnia!” Sentii un piccolo sbuffo e un ghignetto.

Oooook, avevo appena scambiato mio cugino Al per il suo appiccicoso amichetto.

Che fai, Scorp ti ha stordito con la sua abbagliante bellezza?” Fece un altro ghignetto e mi passò un braccio attorno alle spalle. “Oh, semmai ha stordito te, mio caro” risposi con nonchalance ghignando a mia volta. Al ridacchiò e mi guardò. “Bella roscia, allora racconta!” Mi girai e lo guardai perplessa. “Cosa dovrei raccontarti, a parte...” Oh. Maledetta serpaccia che non è altro. “Albus, non sei divertente.” Dissi stringendogli la mano. “Ah no?” ridacchiò lui, e con un movimento mi ritrovai in braccio ad Albus.

Dio, mi faceva sentire così tanto nana.

Mettimi giù, deficiente!” iniziai a ridere come a una cretina e a scalciare rischiando di colpire Al. Lui avanzava e io continuavo, come una deficiente, a scalciare a pieno ritmo.

Ora capisco…”una voce divertita e leggermente strascicata dal tono conosciuto parlò. Una voce familiare.

Malfoy.

Merda, era sempre capace di farmi venire il nervoso!

Capisci cosa, Malfoy?” gli chiesi cercando di dargli un calcio con le mie gambette. “Sarebbe un bel traguardo per il tuo cervellino” gli feci sorniona. Lui ridacchiò e poi iniziò a guardarmi insistentemente. “Cosa hai da guardare, Malfoy?” Lui fece spallucce. “Assolutamente nulla!” E in braccio ad Al, con Malfoy al nostro fianco, ci dirigemmo giù per le scale.

 

Dopo essersi fatto una rampa di scale con me (uguale sacco di patate) in spalla Al mi mollò e ripresi a camminare. Ovviamente lui non mi si cagava neanche di striscio, parlava col suo amichetto di qualcosa che non stavo a sentire, e pensavo al fatto che avrei potuto anticiparmi i compiti di Storia della Magia quando Al se ne esce con: “Ma se andassimo ad Hogsmeade?” Ovviamente io continuai a starmene sulle mie, e stavo per imboccare la strada per la Torre di Grifondoro quando Al mi gridò dietro: “Rose! Che fai, non vieni?” Ah, quindi l’invito era esteso anche a me? Non pensavo che in presenza dell’ amico Malfoy Al pensasse anche alla sua povera cugina. “Ma… ho da studiare, Al!” Per tutta risposta, Al mi corse incontro e tirandomi per un braccio mi trascinò via.

 

Allora una puntatina ai Tiri Vispi la facciamo, eh Rosie?”

Assolutamente no! Sono un prefetto! E’ mio compito…”

Bla, bla, bla!” fece Albus facendomi il verso e ghignando. “Sei una vera perfettina, sai?” Gli sorrisi e gli diedi una gomitata facendo ridere Malfoy, che si mise a parlare con Al sottovoce peggio di una chioccia. Bah, ok, Albus era in modalità “Ignoro mia cugina Rose per parlare con quel deficiente del mio amico”, perciò non c’era possibilità di parlargli. Uffa! Vidi di sfuggita una lunga chioma rossa attaccata a un corpicino magro e proporzionato, che a sua volta era appiccicato a un corpo muscoloso… Oh, ehi, aspetta un attimo. Quel rosso così era di puro marchio Weasley, e quella non poteva essere che… Lily? Con chi? Scossi Al, e dopo una decina di secondi buoni rispose: “Oh, Rosie! Cosa c’è?” Notando che quella che credevo fosse Lily si avviava in un’altra direzione, feci ad Albus con una scusa: “Ehm, Al, andiamo di là!” Malfoy replicò: “Ma di qua è…” Gli andai vicino e gli mollai un pestone, e lo trascinai dove volevo andare. Pff, non sarebbe stato certamente un Malfoy a fermarmi!

 

Il signor Scorpius Finezza Malfoy mi si parò accanto sibilando nel mio orecchio queste dolci parole: “Weasley, dove cazzo corri?” Mi fermai un attimo, e notai che era piuttosto scarmigliato. Che pappamolle. “Fatti i cazzi tuoi, mio caro Malfoy” canticchiai canzonandolo. Sbuffò e sibilò: “Guarda che lo sanno tutti che tua cugina se la fa con MacLaggen” poi mi guardò con aria di sfida. Penso che in quel momento la mia mascella sfiorasse il terreno dallo stupore. “Che cosa?” gridai praticamente sussurrando. Le parole che erano uscite dalla bocca di Malfoy mi avevano semplicemente sconvolta. “Tua. Cugina. Se. La. Fa. Con. Mc Laggen. Devo sillabare, Weasley?” “Ho capito, Malfoy” dissi senza riuscire a essere abbastanza sprezzante. Per le mutande di Merlino, tutte a me dovevano capitare? Una bella lavata di capo a Lily non glie la levava proprio nessuno. Inspirai profondamente. “Malfoy. Ora sono costretta a chiederti un favore” Malfoy alzò un sopracciglio e gli si dipinse un ghignetto sul viso. “Weasley si abbassa a chiedere i favori a Malfoy. Questa me la segno.” Mio malgrado ridacchiai, e lui disse: “E se non volessi farti questo favore?” Misi su lo sguardo più truce che riuscii a fare: “Ti infilo il cactus messicano con cui dobbiamo lavorare la prossima volta su per il tuo culetto pallido, capito?” Malfoy spalancò gli occhi leggermente inorridito. “Bene. Porta Al da qualche parte, ai Tiri Vispi, a Mielandia, a fanculo, dove ti pare, basta che me lo levi di torno. Digli che vado da Scrivenshaft a comprare una nuova penna, e imbambolalo come tuo solito.” Malfoy alzò un sopracciglio: “Imbambolo?” Sbuffai. “Sì, Malfoy. E’ come se riuscisse a sentirti a cento metri di distanza, ok?”

Non sapevo di fargli questo effetto…”

Oh, ma allora sei proprio cieco! Non risposi niente, mi limitai a dire: “Ora vado. Distrailo.” Detto questo, corsi dietro alla figura con i capelli rossi che stava per svoltare vicino alla Stamberga Strillante.

 

Da dietro l’albero a cui ero nascosta potevo sentire delle risatine piuttosto inquietanti.

A quanto pare si stavano pomiciando piuttosto violentemente, o perlomeno speravo che stessero pomiciando.

Sai com’è, in una famiglia come la mia in cui si ha quasi orrore dei contraccettivi.

Detti un piccolo sguardo: sì, stavano pomiciando. Dopo cinque minuti di centrifuga orale, vidi McLaggen andarsene.

Perfetto.

Uscii da dietro l’albero e mi andai a sedere vicino a Lily. “Lily” dissi. “Rose!” sorrise allegra abbracciandomi. “Che coincidenza! Per una volta ti diverti un po’ qua ad Hogsmead…” Rimasi impassibile. Dopo qualche attimo il sorriso scomparve dalla faccia di Lily, che mi chiese timida: “Rosie…?” Inspirai e mi limitai a dire “McLaggen” per vederla spalancare gli occhi. “Lo sai?”

Vi ho visti, Lily.” Dissi impassibile.

Chi te lo ha detto?” fece Lily spalancando gli occhi azzurri sempre di più.

Ok, Malfoy era un rompiscatole, ma era mio complice e io avevo un certo senso della lealtà.

Perché me lo dovrebbe aver detto qualcuno, Lils?” dissi diventando sempre più seria.

Ah, non lo so…” Lily si fermò un attimo. “Sei…arrabbiata con me?” disse timida.

Lily, che fai se lo vengono a sapere i tuoi fratelli? E Dominique?” dissi calcando il tono sul nome di Dom. Lei era una vera furia: quando puntava un ragazzo era capace di tutto. Al suo quarto anno aveva mandato una ragazza in infermeria con i denti lunghi fino a terra, e Madama Chips ci aveva messo una settimana a farglieli tornare normali.

Il parentado non era un motivo sufficiente per fermarla.

Ma Al e Jamie non lo verranno mai a sapere!” disse lei ridendo. “Ti pare?”

Comunque non dovevi. E poi McLaggen! Come ti salta in testa!”

E dai Rosie! Non essere troppo bacchettona!”

Sbuffai. “Non sono bacchettona, sei tu che sei imprudente! Ora tu torna al castello! E non farti trovare con McLaggen!”

La salutai e mi avviai di corsa verso i Tiri Vispi.

 

Ehi guarda qua! Un Frisbee Zannuto deluxe! Lo sai che gli si allungano i denti a comando?” Come al solito Al stava trafficando attorno agli scherzi proibiti nella scuola, e sospirando andai lì e glielo levai di mano. “Al, lo sai che è proibito” dissi pratica. “Al, lo sai che è proibito!” disse facendomi il verso “E dai, Rose. Cosa sarà in fondo? E’ solo un Frisbee…” Ghignai e lo rimisi a posto. “Malfoy?” chiesi guardandomi attorno. “Sta guardando quei libri là, perché?” Non gli risposi e mi fiondai da Malfoy. “Weasley!” disse lui chiudendo di botto un libro dalla copertina color viola. Si girò verso di me e mi venne incontro muovendo lentamente la testa a smuovere i suoi capelli color platino stile Sono-Figo-Come-Un-Modello. “Smetti di fare l’idiota, Malfoy.” Si fermò di botto davanti a me, e fui costretta ad alzare la testa per parlare con lui.

Odio le persone che mi fanno sentire così bassa.

Insomma che vuoi, Weasley?” mi chiese mentre dondolavo una gamba. “Avevi dannatamente ragione. Diamine, quello là le stava facendo una lavanda gastrica un altro po’!” dissi scandalizzata. Malfoy ridacchiò. “Per favore. Non lasciarti sfuggire nulla con Al, o lui la Crucia come minimo.” “E se non volessi?”

Cactus, Malfoy.”

 

Bhe, allora ci vediamo giovedì prossimo, ciao Malfoy…”

Ciao Weasley!”

Avevo fatto un pezzo di strada fino alla Sala Grande da sola con Malfoy senza scannarlo, anzi, non si era rivelato malaccio. Al, appena eravamo entrati dentro Hogwarts, era sgattaiolato via da qualche parte lasciandomi sola con Malfoy. Non avevo idea di quello che stesse rigirando nella testa di mio cugino, so solo che sembrava arrabbiato.

Liquidai quel gesto con un’ alzata di spalle e feci a Malfoy: “Vabbè, io vado in Sala Grande…” “Aspetta, vengo con te! Non sono appestato, Weasley.” Lo guardai dal basso del mio metro e sessanta e prendemmo la scalinata.

Tornando al discorso di prima, mi avviai in Sala Grande al tavolo di Grifondoro, dove stranamente riluceva una sola testolina rossa. “Ciao Hugie! Ma… gli altri?” dissi guardandomi intorno e indicando la panca mezza vuota. “Non lo so, ho visto Al che camminava come se gli avessero appiccato del fuoco al culo…” fece mio fratello con la bocca piena. Non ci badai, spesso James, Lily e Al saltavano la cena giocando a Quidditch… Ma Dominique? Nessuna chioma bionda risaltava nel tavolo dei Grifoni. Bah, pensai, magari è su a farsi una di quelle sue maschere facciali del cavolo, tanto poi verranno tutti, giusto?

 

Eravamo ormai al pudding alla zucca, e il parentado non dava mostra di sé. Mi voltai per vedere il tavolo di Serpeverde all’altro capo della sala, ma accanto alla testolina platinata di Malfoy non vedevo nessuna testolina nera. La parte ansio-grangeriana del mio carattere iniziò a farsi sentire: magari si erano rinchiusi da qualche parte, o si erano fatti beccare da Zabini... Non lo so, ero inquieta: “Hugo, saliamo?” Senza aspettare la sua risposta me lo portai dietro e andammo su.

Cioccolatini al rum” dissi sbrigativa alla Signora Grassa che stava per sentirsi male. “Calma, cosa è tutta questa fretta…” disse agonizzante. Lei e Viola, come al solito, avevano esagerato con le cibarie! Lentamente il quadro si spostò e io e Hugo entrammo in fretta nella Sala di Grifondoro. Attorno a una delle poltroncine c’era un capannello di teste rosse e more, e un brusio preoccupante. Mi avvicinai lentamente.

Seduta sulla poltroncina c’era una Lily in lacrime, contornata da un James nero come la pece, una Dominique alle prese con una crisi isterica e il trucco sciolto e un Albus dello stesso umore del fratello.

Uh oh.

Fortuna che dietro la poltroncina c’era un Louis piuttosto frastornato. “Cosa è successo?” gli bisbigliai all’ orecchio. “Guarda, Albus e James hanno lanciato una fattura a McLaggen perché l’hanno visto baciarsi con Lily, ora è in infermeria, e Dom è sull’orlo di una crisi di nervi!”

Non dirò te l’avevo detto, adesso…

 

 

Seccature post lettura :3

Buonasera, qui è Carolina che vi parla!
Il capitolo avrebbe dovuto postarlo Elena, ma morivo dalla voglia di metterlo, anche perchè è da più di un mese che non aggiornavo. Vi stupireste se vi dicessi che questo capitolo non l'ho scritto io (la scapestrata, che scrive lentamente) ma Elena, colei che SCRIVEVA due-tre capitoli a botta? Probabilmente no, ma è così. La nostra Elenuccia è diventata irresponsabile :3 (ti voglio bene ♥)
E.. che dire? Spero il capitolo vi sia piaciuto, ora abbiamo deciso di darci la scadenza di massimo due settimane di distanza tra un capitolo e l'altro.
Un bacio, e grazie a tutti quelli che ci leggono e recensiscono.
Carols.

Ps: non è un errore il fatto dei Tiri Vispi a Hogsmeade, Fred e George avevano sempre sognato di aprire una succursale lì (:

   
 
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