-
Io … -
-
Ami Sakura –
-
Si , ma lei non mi ricambia e tu … non mi sei poi
indifferente –
Annuì
piano senza dire nulla.
Permetteva
a quel cervello di continuare a muoversi piano.
Era
appena entrato in possesso di un informazione che andava elaborata con
calma.
Non
lo amava, non ancora.
Avrebbero
avuto tempo per coltivare quei sentimenti.
Forse,
nel presente sarebbero stati
assieme
e avrebbero presenziato alle nozze di Sakura, con
qualcun’altro.
Avevano
ben dieci anni davanti a loro.
I
giorni trascorsi assieme
e
la nostra quotidianità
tutto
questo si sarebbe trasformato in preziosi ricordi
ma
10 anni fa non potevamo saperlo
guarda,
la
persona che
reputi più importante è proprio accanto a te.
…
…
1
2
3
…
R
E S T A R
Capitolo
4
Il
futuro presente.
-
Naruto dove diavolo sei?! –
Non
aveva nemmeno schiacciato il
tasto di risposta quando la voce di Kiba gli aveva perforato il timpano.
Correva
per le strade vuote di
Shibuya, diretto verso la stazione dei taxi, cercando ancora di
allacciare l’ultimo
bottone della camicia.
Come
diamine aveva fatto a
svegliarsi tardi in una giornata simile?!
Non
era una cosa minimamente
concepibile.
Quello
era un giorno importante
insomma!
Il
giorno in cui cambia tutto,
quello più felice …
Arrivare
tardi non era proprio il
buon esempio da dare, principalmente agli invitati.
-
Mi sono alzato tardi! –
Sentiva
quasi il fiato bloccarsi
nei polmoni nello sforzo di uscire.
-
Svegliato tardi?! Spero tu stia
scherzando! –
Chouji urlava sempre così tanto quando era agitato?
-
Dove sei!? –
Meglio
Shikamaru.
Se
avesse detto a quei due che si
trovava ancora ad una trentina di minuti da lì, come minimo,
gli sarebbe preso
un colpo.
-
Sono salito ora su un taxi! Stò
arrivando ok?! –
-
Vedi di muoverti! -
Il
Nara, sempre spiccio, aveva
chiuso la chiamata senza aspettare una risposta.
Ora
doveva solo sperare di arrivare
in tempo
-
Dove ti porto ragazzo? –
Sorrise
al conducente
-
St. Maria maggiore, devo
presenziare ad un matrimonio –
-
Sakura è tutto pronto? –
Ino
si era affacciata alla porta della stanza in tempo per vere la propria
amica in
preda ad una seria crisi di nervi.
-
Che… succede? –
-
Che succede? Che SUCCEDE? I fiori che ho chiesto non sono arrivati!
l’abito di
Sasuke è macchiato di nero! Lo Hyuuga ha perso gli anelli e
Naruto ancora non
si vede! ECCO CHE SUCCEDE! –
-
Respira a fondo! –
Costringendola
a sedere Ino poggiò la fronte contro quella della ragazza
costringendola a dei
grandi e lenti respiri.
-
Affrontiamo una cosa alla volta, ok? –
-
Si … -
Sorrise.
Sakura
si faceva prendere sempre dal panico, non che lei fosse poi
così differente ma
quando si trattava di organizzare qualcosa … beh non
c’era proprio modo per
tenerla tranquilla.
-
Partiamo con i fiori. Se vuoi posso fare una corsa in negozio e
prendere quelli
giusti. Ancora mi chiedo perché non hai lasciato che me ne
occupassi io. –
-
Ha voluto ad ogni costo occuparsene mia madre, lo sai. Comunque va bene
.-
-
E un problema è risolto, poi: quanto è grande la
macchia dell’abito di
Sasukekun? –
Sakura
fece un gesto vago con la mano, indicando l’abito bianco
dello sposo su cui
spiccava un enorme macchia d’erba.
-
Capisci? Come diavolo la togliamo in un ora?! –
-
Sakura calmati!. Pensi che l’abito di Neji possa andargli
bene? –
-
E poi cosa indossa lo Hyuuga?! –
-
È pieno di completi. Possiamo trovare qualcosa ed
è quello che abita più vicino
–
La
ragazza annuì di nuovo un po’ più
rilassata.
Stava
andando bene.
-
Ora finisci di prepararti, al resto penso io, ok? –
-
Grazie Inochan –
Sorrise
uscendo dalla stanza e tirando un sospiro di sollievo.
Non
pensava che presenziare ad un matrimonio significasse così
tanto lavoro.
E
fortuna che non doveva sposarsi lei!.
Sospirando
si diresse verso il salone centrale, afferrando lo Hyuuga e dandogli
disposizioni
sul completo per l’Uchiha.
Sicuramente
gli anelli erano poggiati da qualche parte e, con la confusione,
nessuno li
aveva visti.
Per
quanto riguardava Naruto … era semplicemente normale che il
biondo fosse in
ritardo.
Se
non lo fosse stato anche in quella particolare giornata non sarebbe
stato lui.
- Sembra essere tutto a
posto, no? –
Kushina
sorrise a Mikoto, sistemando i fiori bianchi che la Yamanaka era
riuscita a
recuperare all’ultimo minuti.
-
Così sembra –
Rispose
la donna sedendosi nella prima fila di sedie, poco lontano dal
palchetto.
-
E Fugaku? –
Punto
dolente.
La
donna storse la bocca sistemando il fiocco del semplice vestito nero
che
portava addosso.
-
Non credo che verrà ad una cerimonia simile –
Disse
solo, poi, alzando lo sguardo verso l’amica.
Non
era una cerimonia formale.
Solo
pochi intimi in una stanza affittata per l’evento.
Non
c’era nemmeno un vero prete.
Come
avrebbe potuto?
Dopotutto quello non era un matrimonio … “convenzionale”
-
Mio figlio è in ritardo come al solito –
Kushina
le si sedette accanto accavallando le gambe
-
Se così non fosse non sarebbe lui –
Mikoto
si lasciò scappare una breve risata scostando i capelli neri
dal viso.
Andava
bene così, l’importante è che fossero
felici.
-
CASA BASE! –
-
Finalmente sei arrivato idiota! –
L’Uzumaki
sorrise lasciandosi cadere sull’erba fresca per qualche
secondo.
-
Ancora non mi capacito di una cosa simile! Eppure tu amavi tanto
Sakurachan -
Ahh
il vecchio Kiba.
Non
rispose a quell’affermazione lasciando vagare lo sguardo sul
cielo azzurro
sopra la sua testa.
Limpido
e sereno come la giornata di qualche anno prima.
La
giornata che aveva cambiato la sua vita.
-
Nee sas’keteme! Ho trovato casa! –
Il
ragazzo dai capelli scuri alzò lo sguardo sul libro che
stava leggendo poggiandolo
sul biondino.
Di
lì a poco avrebbero cominciato
l’università.
La
Todai.
Quando
aveva detto al padre di essere gay, ovviamente, non l’aveva
presa bene.
Fugaku
si era chiesto cosa avesse fatto di male, gli aveva tolto i fondi,
l’aveva
disconosciuto sperando che ritrattasse quello che aveva appena
affermato senza
alcun risultato.
Nei
mesi a seguire l’Uchiha si era trasferito a casa del biondo e
aveva tirato
avanti con lavoretti partime e i soldi che, di nascosto, Mikoto gli
passava o
dava a Kushina Uzumaki per il disturbo presasi.
-
Dove? –
-
Non è tanto distante dal centro di Tokyo ma con i nostri
lavori dovremmo
riuscire a tirare avanti per un po’. Ho scelto anche la
facoltà: farò legge! –
Era
rimasto ovviamente stupito da quell’affermazione.
Naruto
avvocato.
Sicuramente
qualcun altro avrebbe riso a quell’affermazione.
Ovviamente
qualcuno lo aveva anche fatto.
Si
era limitato ad alzare le spalle e tornare al suo libro sorridendo
intimamente.
Stavano
crescendo assieme.
Non
avevano ancora ufficializzato il loro rapporto.
A
dire la verità non c’era ancora un
“rapporto” tra loro due.
Dopo
quella sera di tanti anni fa, l’argomento non era stato
più toccato ma il loro
rapporto si era ulteriormente irrobustito.
-
Voglio dipingere tutte le pareti di arancione! –
-
Scordatelo –
-
Ma Sas’ketemeee! –
Non
avrebbe ceduto, lo sapeva.
Poteva
piangere e strepitare ma quando un Uchiha diceva
“no” nemmeno il crollo del
mondo poteva fargli cambiare idea.
Sorrise
piano avvicinandosi al moro e chinandosi sul suo orecchio.
-
Sas’keteme… -
-
Nh? –
L’Uchiha
aveva alzato appena il capo in modo da poterlo guardare negli occhi
-
Io … voglio il ramen! –
Sauske
lo fissò per qualche istante confuso prima di chiudere il
libro e sporgersi
verso di lui, baciandolo.
Era
troppo vicino.
Il
suo profumo era troppo buono.
Troppo.
Non
aveva nemmeno dovuto sperare in una risposta da parte
dell’altro che era
arrivata spontanea.
Un
bacio lento.
Dolce.
Il
bacio che segnava la loro vita assieme.
La
mattina dopo aveva trovato un biglietto sul comodino, poche parole e
una
freccia che indicava la sua sinistra.
Aveva
sorriso piegandolo e mettendoselo in tasca pensando che, a volte, il
dobe
sapeva essere davvero dolce.
Una
volta mi hai
chiesto chi è la persona più importante per me.
Beh,
ora come
ora, dorme proprio qui à
La
funzione era stata veloce come ci si poteva aspettare da un matrimonio
comunale.
La
persona che li aveva uniti aveva sprecato due parole, aveva fissato lo
scambio
degli anelli e poi gli aveva fatto firmare un foglio.
Nulla
di più nulla di meno.
Seduti
al tavolone del ristorante fissavano gli invitati andare e venire
sorridendo
veramente felici per la prima volta nella loro vita.
Erano
assieme.
In
tutti i sensi.
Naruto
poggiò il capo contro la spalla del compagno chiudendo per
qualche istante gli
occhi.
C’era
qualcosa di dolce nell’aria.
Un
buon presagio.
-
Ora la migliore amica degli sposi vorrebbe sprecare due parole per
loro. Venga
Harunosan –
Alzò
il capo, in modo da poter vedere la rosa, avvolta da un bellissimo
vestito verde
smeraldo, salire sul palchetto, sorridente.
-
Conosco Sasuke e Naruto praticamente da una vita e, devo essere
sincera, mai
avrei pensato che queste due teste calde si sarebbero sposate prima di
me.
Ovviamente sono furiosa! Mi hanno completamente affidato la gestione e,
come al
solito, quello stupido di Naruto si è presentato in ritardo,
scombinando la
metà dei miei piani!.-
È
passato tanto
tempo da quando ti ho incontrato
senza
accorgercene riecheggia già tra di noi.
A
volte intensa
... a volte triste
riecheggia
lontana, da grande distanza
questa
dolce
canzone che cambia il mondo…
-
Vi racconterei un infinità di aneddoti su loro due:
potrei cominciare dagli stupidi scherzi che si facevano durante
l’anno e in cui
trascinavano anche me. Delle partite di Baseball, del campionato
regionale e di
come è andato a finire. Potrei raccontarvi del momento in
cui mi hanno fatto
capire che la persona che volevo accanto … quella che avevo
cercato a lungo era
sempre stata accanto a me –
Ino
si lasciò andare ad un piccolo ed imbarazzato sorriso.
–
… E tanto altro ma sarebbe inutile. L’unica cosa
che riassumerebbe tutto questo
è che … è sempre stato fatto assieme.
Sasuke e Naruto sono sempre stati
assieme, nel bene e nel male e spero, con tutto il mio cuore che sia
così per
altri dieci, venti, cinquant’anni! Ragazzi …
qualsiasi scelta facciate qui ci
sono persone che vi vogliono bene e che vi appoggeranno sempre
…
Auguri
per il vostro matrimonio.
Che
sia lungo e duraturo –
ti
giuro amore
per l'eternità.
nelle
profondità
del tempo. di sicuro il mio amore
Non
cambierà e
ti dirò le stesse parole.
…
…
…
3
2
1
…
T
H I S I S T H E
E N D
O
F T H E
G A M E
Ascolta.
Ascolta.
Ascolta!
Guarda,
la
persona che reputi più importante.
è
proprio
accanto a te.