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Autore: Jude16    20/12/2011    2 recensioni
Siamo in viaggio per trovare questi stupidi Horcrux da cui dipende la mia vita. Detta così però non suona abbastanza tragica, diciamo che se non li trovo tutti... muoio.
Già, il Prescelto, il Bambino-Che-è-Sopravvissuto ora è costretto ad andare a zonzo per mezzo pianeta per cercare quei benedetti pezzi di anima che servono per uccidere definitivamente quell'animale che ha stroncato la vita ai miei genitori quando ancora ero in fasce. Voldemort.
Nella mia storiella, troviamo Harry Ron ed Hermione alle prese con la ricerca degli Horcrux. Mi sono basata un po' al film per alcuni pezzi. Spero possa piacervi, grazie mille a chi legge e chi recensisce.
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Harry/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Pov Harry



Sprofondo in un baratro sempre più nero, le ombre mi avvolgono come spire e mi immobilizzano: non tento nemmeno di resistergli, sono troppo sconvolto e debole per farlo.
Non ho più il mio solito sostegno, la mia ragione di vita, la mia luce a proteggermi. Hermione.
Se n'è andata, per sempre.
Cullo tra le mie braccia il suo corpo ancora caldo e sporco, le lacrime scendono ancora copiose sulle mie guance arrossate per il freddo, davanti a me i Mangiamorte ridono di gusto alla scena pietosa che si ritrovano davanti: non ci faccio caso, sento di nuovo la mia rabbia montare come uno tzunami, digrigno i denti come se fossi una bestia indomabile.
La deve pagare.
Come ha potuto Ron ucciderla? Come ha fatto, guardandola negli occhi, a toglierle la vita?
Poso delicatamente il suo corpo sul terreno umido e fisso il mio sguardo sulla sua figua incappucciata, noto un ghigno tronargli nel viso e questo mi fa infuriare ancora di più: serro i pugni in una morsa d'acciaio.
-Bastardo!- grido con tutto il fiato che ho a disposizione.
Di risposta ho solo una risata.
Non mi consegnerò a Voldemort finchè non lo avrò ucciso con le mie stesse mani. Ma poi mi chiedo: che senso avrebbe farlo? La riporterà indietro?
No. Dura e cruda verità. Non ha senso fare un gesto così estremo perchè so per certo che, una volta compiuto, me ne pentirò.
Lascio andare la mia stretta, non lo degno più di uno sguardo.
-Fallo, sono pronto- mi rivolgo a Voldemort, rimasto immobile ed in silenzio per tutto il tempo.
Chiudo gli occhi e la sua immagine, bellissima ed eterea, compare sotto le mie palpebre stanche.
"Vengo da te, aspettami"
-Avada Kedavra!- un urlo disumano e poi più niente.
Soltanto buio.
Sono morto. Ma allora perchè posso ancora pensare? Perchè sento il mio corpo riverso nella terra?
Luce.
Preme con forza sulle mie palpebre costringendomi ad aprirle.
Mi ritrovo rannicchiato in un pavimento bianco, una lieve foschia ricopre il suolo, nessun suono, nessun dolore, solo pace.
Ma dove sono?
Forse è questo il Paradiso.
-Hermione?- la chiamo sperando che venga a prendermi, per non lasciarmi solo.
Mi guardo intorno leggermente stranito e disorientate, è tutto ugualmente bianco, nessuna sfumatura. Una panchina poco distante da me attira la mia attenzione.
Le vado incontro, sento dei lamenti soffocati, il cuore mi batte all'impazzata, ho paura.
Mi chino e...
Un'immagine rivoltante mi si para davanti.
Voldemort. Ma non il solito essere spregevole, lì davanti c'è un Signore Oscuro incompleto, come prima della trasformazione, così come mi si è presentato al quarto anno nel cimitero: tutto ricoperto di sangue raggrumato, il volto sofferente, i lamenti sempre più deboli.
Mi allontano di scatto da lì, sento la nausea prendere il sopravvento su di me.
-Harry- un sussurro rivela una presenza dietro di me.
Mi volto e un Albus Silente in perfetta forma mi si para davanti, sorridente.
-Professore... cosa ci fa lei qui?- domando leggermente scioccato.
-Oh niente mio caro Harry, passeggiavo e riflettevo- risponde in modo enigmatico.
-Ma dove siamo?- chiedo sempre più sgomento.
-Dovunque tu vuoi-
Faccio novamente una panoramica dell'ambiente circostante, il bianco padroneggia e la foschia è leggermente più densa di prima: dietro essa riesco a scorgere delle sagome scarlatte e nere, grosse... sembrano treni, metto a fuoco anche alcuni cartelli con su scritto "9" o "10". Sembra una stazione.
-King's Cross... o almeno sembra la stazione- sussurro incerto.
-Hmmm, interessante-
-Signore, che cos'era quella cosa?- chiedo ricordandomi imporvvisamente della creatura accovacciata sotto la panchina.
-Oh, quella non ci potrà essere in alcun modo utile Harry-
Come suo solito non mi da alcuna risposta, decido quindi di rimanere con il dubbio anche perchè, il solo ricordo, mi fa venire i brividi.
-Senta professore... il professor Piton mi ha dato una fiala con i suoi ricordi da guardare ed è così che ho scoperto che dovevo morire, sono andato nella Foresta e sono... morto- vedendo che non continuo, Silente mi precede:-Vuoi sapere perchè puoi sentire le sensazioni, i ricordi e la sensibilità del tuo corpo?- incurva leggermente le labbra.
Ormai non mi stupisco nemmeno più, quindi annuisco.
-Bhè, vedi Harry, tu non sei veramente morto. Hai detto di aver osservato le momorie di Severus, quindi dovresti aver capito anche il perchè dovevi affrontare una simile prova ed il perchè era necessario che tu ti sacrificassi- incurva la testa di lato come per sottolineare una cosa ovvia.
-Io sono un Horcrux-
-Esattamente, ma solo una piccola parte dell'anima di Voldemort si era attaccata a te quindi, quando lui ti ha lanciato contro l'Anatema Che Uccide poco fa, ha distrutto per sempre quel pezzetto di anima, nonchè l'Horcrux che non aveva mai avuto intenzione di creare. Tu- sorride di nuovo.
-Quindi non sono morto- ribatto al limite dello schock.
-No, ma si puo' sempre fare una scelta-
-In che senso?- tutta la mia attenzione è focalizzata su di lui.
Con gesti lenti si arriccia la barba bianca e lunga tra le dita, aggrotta leggermente la fronte evidenziando le rughe e spostando impercettibilmente gli occhiali a mezza luna sulla punta del naso.
-Nel senso che, se vuoi, puoi restare anche qui e non tornare-
Quella spiegazione mi spiazza.
Posso rimanere qui? E tutti gli altri poi, come farebbero? Però non c'è Hermione, non ha alcun senso tornare in un posto dove lei non è presente, dove al mio fanco c'è solo un vuoto che porta il suo nome... il solo pensare a lei mi fa contorcere le budella.
-Che ti prende Harry?- deve aver intuito dalla mia espressione cosa c'è che non va.
-Hermione- sussurro abbassando gli occhi, la foschia è sempre più densa e le scatole di lamiera scarlatta si fanno sempre più offuscate.
-Già, ho visto- risponde con una nota di rammarico nella voce.
-Che senso avrebbe per me tornare alla realtà senza di lei? Non ce la faccio-
-Devi decidere tu-
-Ma non sarebbe giusto nei confronti degli altri, di Neville, di Luna, Seamus, Ginny, Dean, i signori Weasley... - sono combattuto.
La testa mi pulsa furiosamente.
-Ti posso dire solamente una cosa Harry: per quanto tu possa soffrire senza di lei, la signorina Granger non sarebbe affatto contenta se tu non portassi a termine il tuo compito e non salvassi i vostri amici, sarebbe anche molto preoccupata certo, ma non sarebbe affatto fiera di te-
Quelle parole mi riscaldano leggermente: ha ragione.
Hermione, un sorriso triste mi incurva le labbra.
Il professore si incammina mentre io rimugino sulle sue parole e, prima che se ne possa andare, lo richiamo.
-Professore aspetti-
Si volta verso di me.
-Nei ricordi del professor Piton ho visto anche un'altra cosa: lui aveva il Patronus uguale a quello di mia madre... non lo trova curioso?-
-Se ci ragioni un momento Harry, capirai che non è affatto cuiroso anzi, è più che sensato-
Si rigira di nuovo e fa per andarsene ma io non sono soddisfatto.
-Professore, un'ultima cosa: questa conversazione non è reale vero? Sta accadendo tutto nella mia testa?- mi indico la tempia come un bambino ingenuo.
-Certo che sta accadendo tutto nella tua testa, ma non per questo non è reale- mi sorride calorosamente facendo sorridere anche me, poi si volta e scompare nella foschia ormai completamente compatta.
Mi ritrovo nella Foresta Proibita, raggomitolato su me stesso, un gran brusio proveniente alle mie spalle solletica la mai voglia di tirarmi su e combattere, ma mi costringo a restare immobile.
Il gelo penetra fin dentro le ossa, facendomi rizzare tutti i peli delle braccia e della nuca.
-Vado a vedere se è ancora vivo- il panico mi assale, una voce femminile. Bellatrix? No, è diversa la sua, stridula e deformata dalla pazzia.
Ma chi era?
Lo scricchiolio delle foglie si fa sempre più vicino, mi costringo a restare piantato a terra con gli occhi serrati, cercando di mascherare il mio respiro: il cuore e la testa pulsano in sincrono ad un ritmo spaventoso, l'adrenalina circola come un fiume in piena nelle mie vene.
Un dito freddo si poggia sulla mia gola, un brivido mi corre lungo la spina dorsale: sento trasalire la figura dietro di me.
"Ecco, sono fregato"
-Draco... è vivo?- Narcissa.
Annuisco impercettibilmente, un sibilo dalla sua figura chinata sopra di me raggiunge la mia pelle.
-Sei sicuro di poterlo sconfiggere una volta per tutte?- domanda ancora, una lieve incrinazione della voce mi fa capire che è preoccupata quanto me e che, in tutti questi anni, è stata succube di una vita che non voleva: schiava di una persona vile, ignobile, senza cuore e di una sorella tanto scapestrata da trascinarla con se.
Annuisco nuovamente, cercando sempre di dare nell'occhio il meno possibile.
Si alza. Altro scricchiolio. La paura scema.
-E' morto-
Un ululato di grida di giubilio rimbomba tra gli alberi spettrali della Foresta, sento la risata di Voldemort sovrastare le altre.
-Finalmente potrò vivere per sempre!- grida soddisfatto -Crucio!- aggiunge.
Una scarica elettrica tremenda si propaga per il mio corpo, come miliardi di enormi aghi che si conficcano nella mia carne raschiando la pelle, giocandoci, sento il mio corpo stramazzare a terra, il dolore è disumano però cerco in tutti i modi di fingermi morto.
Sapevo infondo che non sarebbe stato contento se non avesse infierito sul mio corpo.
Per ora rimango qui buono, aspettando la sua prossima mossa.

 



Ciaooooo! Eccomi di nuovo qui con questo capitolo. Devo confessarvi che è stato abbastanza faticoso scriverlo, ho cancellato e riscritto alcuni pezzi parecchie volte, però spero che ora sia abbastanza comprensibile :D
Grazie mille come sempre a chi legge e a chi recensisce.
Un bacio.
 

  
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