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Autore: Mei91    28/12/2011    2 recensioni
E se Mikan obligasse in qualche modo i professori a portare con loro in gita i suoi nuovi compagni di classe...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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p>Natsume e gli altri mi raggiunsero e insieme uscimmo dal bluemoon. Era ancora molto tesa, ma in compenso ero diventata la ragazza del mio adorato Nat.

“Mikan!” gridò Daisuke e corse immediatamente ad abbracciarmi. Sorrisi, Natsume aveva spiegato loro tutto quello che era successo e Daisuke da buon amico quale era, si era preoccupato.

“Sto bene, Dai, adesso che ne pensi di lasciarmi e ci andiamo a mangiare la nostra sacrosanta pizza?” Daisuke annuì e mi lasciò andare. Natsume mi afferrò una mano e insieme iniziammo a passeggiare per il borgo.

Izumo, che si era appena messo con Luna, mi si avvicinò e mi stampò un bacio sulla guancia facendo ringhiare Natsume e indispettire Luna.

“Ehi dongiovanni, si dia il caso che io sia fidanzata e anche tu, che ti prende?” gli chiesi con sguardo dubbioso.

“Ti volevo solo ringraziare Mikan. Se non fosse stato per te, io e Luna in questo momento non staremmo insieme, mi dispiace che quella ragazza ti e ci abbia rovinato la serata al Bluemoon.” Spiegò e io sorrisi. Vidi che anche Luna e Nastume  sorrisero e mi sentii di botto più rilassata.

“Non tutta la serata Izumo. Adesso siamo usciti da quella discoteca e ci andiamo a mangiare con calma una pizza e ti faccio vedere che ci divertiremo.” Lo vidi sorridere e annuire.

Giunti in pizzeria ci divertimmo come non mai. Per esempio Izumo si ubriacò, si ma non in un modo normale, ovvero con dell’alcool.

NO!

 Lui, si era ubriacato con due bicchieri di coca cola. Parlava e diceva cose senza senso e Luna non smetteva di ridere e di tentare di far riprendere il suo ragazzo. Tsubasa e Misaki se ne dicevano di tutti i colori.

Ruka continuava a parlare con il cameriere dicendo che il suo coniglietto non avrebbe arrecato danni. Hotaru, scriveva degli appunti su un suo taccuino. Io ero seduta sulle gambe di Natsume e un pò brilla e priva di inibizioni lo accarezzavo e baciavo dappertutto, rendendogli quasi impossibile resistere ai gemiti di piacere. Infine Daisuke e Sasuke se ne stavano seduti sulle loro sedie e sorseggiare tranquilli dei drink, mentre Kobuki era alla ricerca spasmodica di accalappiarsi qualcuno, magari un siciliano vigoroso, a detta sua.

La serata fu un vero e proprio successo e da allora uscivamo quasi ogni sera e ci divertivamo come matti. La mattina andavamo al mare e ci divertivamo a rincorrerci o a spruzzarci l’acqua e la sera era sempre un’ avventura. Per tutta la durata della gita, i letti, li abbiamo visti pochissime volte, contabili su un dito. Si, perché in due settimane di gita, avevamo dormito solo un giorno. Eravamo tutti distrutti e l’ indomani pomeriggio si sarebbe dovuto preparare il tutto per tornare in accademia. Eravamo abbattuti all’idea che la gita fosse finita, ma anche felici di tornare all’ accademia. Eravamo veramente esausti, ma felici. Quella era l’ultima sera che eravamo usciti per i locali della sicilia e ora ci stavamo per ritirare in albergo.

Appena entrammo nella hall, il professor Narumi si presentò davanti a noi con braccia incrociate e il piede che batteva per terra.

“Vi sembra questa l’ ora di rientrare!” esclamò furioso e noi per poco non scoppiammo a ridere. Sono due settima che ci ritiriamo più tardi di oggi e lui se ne è accorto solo l’ultimo giorno. Che tontolone.

“Be, vede professore…”iniziai

“Non mi interessano le giustificazioni, adesso filate in camera a dormire che domani pomeriggio si parte. Comunque faccio i miei più vivi complimenti alla classe delle abilità pericolose, vi siete comportati bene, tranne sta sera, ma siete ragazzi quindi posso comprendere . adesso a letto però!” dichiarò con fare saccente il professor Narumi. Ci soprese terribilmente con la dichiarazione delle classi pericolose, ma  ci rese immensamente felici. Forse avremmo potuto fare altre gite. Annuimmo e corremmo nelle nostre rispettive stanze.

Io e Natsume prima di andare a letto preparammo le valigie, dopo di che ci stendemmo sul letto.

Quella notte non dormimmo perché per la prima volta io e Natsume facemmo l’ amore. Ed  è stata una delle esperienze più belle ed esaltanti di tutta la mia vita e non vedo l’ora di poter riprovare tali sensazioni.

L’ indomani mattina, quando scendemmo per fare colazione, io e Natsume, e Izumo e Luna avevamo in viso gli occhiali da sole.

“Perché hai gli occhiali da sole ,Luna?” le chiesi.

“E tu perché li hai messi?” mi chiese di rimando e io sorrisi furba. Lo stesso fece lei e compresi che nemmeno lei quella notte aveva chiuso occhio. Scoppiammo a ridere, e tra una risata, e i saluti al personale dell’ albergo e il pranzo, si erano fatte le tre di pomeriggio e dovevamo partire.

Sistemate le valige sul pullman, salimmo anche noi e io mi posizionai vicino a Natsume e poggiai la testa alla sua spalla e mi appisolai.

Questa gita in sicilia è stata favolosa perché ho scoperto dei veri e cari amici e l’amore delle mia vita.

“Ti amo Natsume” sussurrai prima di addormentarmi, ma purtroppo non sentii cosa rispose.

“Anche io ti amo Mikan e farò di tutto per sposarti.” Aveva dichiarato Natsume, frase che per l’appunto scoprii il giorno del mio matrimonio con lui, tre anni dopo.

The and

 

 

   
 
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