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Autore: Keskiyo    28/12/2011    0 recensioni
Isotta è una ragazza invisibile ai suoi stessi occhi. Vuole lasciare il segno su una persona,che neanche sa della sua esistenza. Ma lei dovrà confessare ancora una volta che i ricordi e la memoria s'intrufolano nel suo letto la notte e la tormentano
Spero vi piaccia,ho dovuto pubblicarlo di nuovo perché era illeggibile la scrittura :)Recensite se volete.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Germogli rossi
 

 

Aspetto davanti al bar. Cerco di distrarmi pensando al tatuaggio che ho sulla schiena,alle sue linee e colori. A come sono riuscita a convincere mia madre per averlo.
 È sempre stato puntuale. Non capisco.
È passata mezz’ora e lui ancora non c’è …
Mi arriva un suo messaggio:<< Scusami,non posso venire >>.
Avete presente quell’ansia che vi assale prima d’un interrogazione per la quale avete studiato?Bene,quell’ansia appena ricevuto il messaggio ha continuato ad esserci,mentre e dopo aver letto quello che mi era stato appena inviato. Forse piango … forse nessuno vede le mie lacrime,è strano,me le sento nella gola che scendono verso lo stomaco. Ci volevo credere. Volevo crederci al fatto che avevo una melodia dolce in testa,che quell’angosciante ossessione per Riccardo fosse sparita all’arrivo di Daniele. Volevo credere al fatto che se voglio,posso essere una ragazza fantastica. Volevo crederci alle seconde opportunità. Volevo credere al fatto che si riesce a sentire l’odore del legno,senza dover per forza entrare in falegnameria. Volevo credere al dolce sapore dei lamponi senza averli mai assaporati. Vogliamo credere tutti a qualcosa che supponiamo,ci possa capitare nella vita. Camminando di nuovo verso casa,volto l’angolo,c’è Daniele e Fabio…?! Ma cosa?! Mi nascondo. Nessuno dei due mi ha ancora vista. Daniele non alza lo sguardo da terra. Fabio lo guarda quasi con schifo. Daniele finalmente torna a fissare Fabio,questo gli sventola davanti un po’ di soldi,Daniele li guarda e si gira dall’altro lato con la testa. << Daniele,ti servono questi soldi non è così?Bene. Gli avrai se cancellerai,per sempre dalla tua vita,Isotta >>. Quando pronuncia il mio nome fa quasi paura,lo spezza in due parti e la “T” sembra un colpo su una superficie solida:Tta,Tta,Tta. Daniele rigira la testa verso il suo ex-amico. I suoi occhi … fra quanto li potrò rivedere ancora?Perchè sta succedendo tutto questo? << Non puoi farmi questo! >>. <<  C’è qualcuno che sarebbe disposto a darti una somma simile?  >>. Daniele ci pensa un po’ su. << Nessuno …  >>. << Devi fare come ti dico io,Daniele. Potrai ripagarmi quando vorrai,ma Isotta deve sparire dalla tua vita,chiaro?Qualsiasi cosa facciate io la verrò a sapere >>. << Chiaro. Okay. Dammeli. >>. Fabio non si fida tantissimo eppure glieli da. Sono in una via di cui il nome è quasi del tutto cancellato ed è un vicoletto quasi buio,qui nessuno dovrebbe vedermi. Continuo a guardare quella scena strana che si svolge davanti a me. Daniele prende i soldi e se li mette nella giacca. Fabio va verso sinistra,evidentemente diretto verso casa,mentre Daniele viene da questa parte. Oddio e se mi ha vista?! Che gli dico adesso? Ho una faccia sconvolta? Devo mentirgli. Sfortunatamente per me non ho tempo per i giochetti,Daniele ora che è venuto più vicino ha capito che c’è una persona che lo osserva. Appena passa lo prendo per la maglia e lo sbatto delicatamente contro il muro,tappandogli leggermente la bocca con la mano. Sono io la prima a parlare:<< A cosa ti servono? >>. Pesco i soldi dalla sua giacca. Glieli sbatto quasi in faccia per quanto gli sto vicina. Sento il suo respiro caldo fondersi con la mia pelle gelida. << Perché devi lasciarmi perdere?Voglio delle risposte >>. << Non posso dartele >>. << Perché? Per Fabio o perché non mi vuoi più nella tua vita? >> . Mi guarda attonito. Nel frattempo io mi sono scostata. Lui trova quella distanza che ci divide,ne approfitta per scansarmi sul lato destro. << Ciao Isi >>. Cammina e sta per uscire dal vicolo. A testa bassa,le parole mi escono in un sussurro che il vento gli trasporta. << Ti prego … non voglio perderti ancora >>. Lui si gira e nello stesso momento io alzo gli occhi. Inizia a piovere. Lui torna indietro,io faccio due passi in avanti. Ci guardiamo per un attimo. E sento che ogni cosa che non ci siamo detti,ora non importa. Sento che tutto quello che dobbiamo ancora dirci,sarà più avanti. Ma adesso lui è qui e a me stranamente non va di parlare. Mi abbraccia. La mia tensione evapora e non sentiamo neanche più freddo. Non sento il cuore battere ed il suo,invece,è a mille. Non sono mai riuscita a fingere che lui non esistesse.
Dopo l’abbraccio lui torna a guardarmi. << Mi sei … mancata >>. << Anche tu >>.
Gli passo davanti e gli faccio cenno con la testa di seguirmi. Sbianca all’improvviso.<< Ci vedranno … >>. Mi volto.<< Chi?Fabio? >>. << Già … >>. << Andiamo a casa mia >>. Rimane interdetto poi dopo poco si rianima. << Okay >>.
Casa mia è qui vicino,passiamo per il campetto da tennis. Mi viene in mente Armando. Daniele si accorge che ho la testa altrove e mi chiede cos’ho,lo liquido con un << Niente >>ed arriviamo sulla soglia di casa. Apro la serratura. Entriamo. Premo l’interruttore della luce ma deve essere scattata la corrente. Riesco ad accendere  una lampada a pile e qualche candela. << Vuoi qualcosa da bere o mangiare? >>. << No,non preoccuparti >>. << Scusa l’unico modo per far luce è questo … >>. << Davvero stai tranquilla,non c’è problema >>. Mi tolgo la sciarpa blu e la giacca ,rimango con il maglioncino che mi scopre leggermente la spalla. << Vieni ti faccio vedere la casa,non è chissà quale giro panoramico eh! >>. Ridacchio e lui assieme a me. Gli faccio vedere ogni stanza,ma l’unica camera che manca è la mia e con imbarazzo apro la porta. Le pareti rosse sono tappezzate dei miei gruppi preferiti e i vestiti,in poche parole,fanno da letto. << Wow … la mia è peggio >>. << Mi stai sfidando? >>.Mi avvicino al “letto” di vestiti,alzo qualche maglia ed esce fuori Amy facendo le fusa. A Daniele cede la mascella,facendo un espressione da pesce lesso. Gli passo vicino e gli serro la bocca con la mano. << Attento ci entrano le mosche >>. Inizia a ridere. Vado verso la scrivania e poso la borsa cercando qualche altra candela per far luce. Ne trovo una all’aroma di mela,prendo l’accendino che è nel cassetto. La fiamma mi scotta e faccio appena in tempo a posare la candela. << Cazzo!!!! >>. Ritraggo il pollice di scatto e chiudo la mano. Daniele che stava guardando la mia pila di CD,ora è al mio fianco. << Che …? >>. << Sono un idiota!!Mi sono bruciata! >>. << Fammi vedere >>. Mi prende la mano e cerca di vedere quanto mi sono bruciata … mi sfiora il pollice. Alzo gli occhi di scatto ed i suoi s’incrociano con mi miei. Sento le guance infiammarsi … distolgo lo sguardo. << Allora ehm … che hai scoperto d’interessante fra i miei CD? >>. << Tristania,Placebo,Metallica,Evanescence … ma non capisco mi dicevi di non ascoltarli i Bullet For My Valentine >>. << Sono il mio gruppo preferito >>. << No non è vero il tuo gruppo preferito è … cazzo i Bullet sono il tuo gruppo preferito? >>. Mi guarda accigliato. << Sì lo sono >>. << E qual è il mio gruppo preferito? >>. << E io che ne so? >>. << … i Bullet >>. << Ma allora sei un … dai mi prendi in giro? >>. << Isi no che non scherzo! >>. << Dimmi la tua canzone preferita allora! >>. Mi avvicino alla pila degli album. << Hai anche l’ultimo disco? >>. << Ero la prima a fare la fila per comprarlo >>. Ride. << Okay allora Fever >>. Metto la canzone che mi dice,anche a me piace molto anche se non è la mia preferita. << Cause I feel your fever taking over … and you’re the remedy… >>. Canticchio. Daniele cammina per la stanza. << Ehy vado un attimo in bagno >>. Porto una candela con me. Mi guardo allo specchio,ma sono io?Metto il dito sotto l’acqua gelida. Fa male ancora. Esco dal bagno e torno in camera. Fuori ha fatto buio già da un bel po’ e sono quasi le sette. Trovo Daniele seduto sul letto,ha spostato tutti i vestiti sulla sedia e sta leggendo un pezzo di carta. Mio. Un mio pezzo di carta! Cazzo! Il mio diario … sono morta. Mi vede ed inizia a leggere ad alta voce una pagina di un due anni fa.
 
07-11-2010
Caro diario,
Daniele … cazzo Daniele. Lui è … non gli piacerò mai. Ma cosa dico … io ho Fabio! Fabio … Daniele… Fabio o Daniele … Daniele?Daniele e Rachele … Rachele. Alta e con gli occhi verdi … io?Che ne parliamo a fare … non serve.

 
 
Corro sul letto,cerco di strappargli il foglio di mano ma invano. Sto sulle ginocchia e lui è seduto,non riesco a farlo smettere di leggere.
 
 
Perché oggi mi ha lasciato senza il solito abbraccio? Se ne andrà? Rachele si sta pugnalando per la gelosia e così non vuole che io e Daniele ci vediamo?Che ha Daniele?Ho paura. Forse non ho mai voluto Fabio. Forse ho sempre voluto Daniele ed ora non voglio perderlo. Lui è la cosa più bella che mi sia mai capitata …
 
Si ferma finalmente. Mi riprendo il foglio. Mi metto seduta,lui non la smette di fissarmi ed io ho gli occhi incollati al suolo …
<< è stato tempo fa … non importa adesso >>. << E allora … >>. Si avvicina a me. Sto tremando. << Se non importa … perché tremi? >>. Stacco finalmente gli occhi dal pavimento per guardarlo. Con le dita mi sfiora prima la mano,il braccio e poi sale verso la spalla scoperta. << Perché fai il cretino?Smettila … >>. Ritrae la mano << Scusami. Ci sono delle cose che tu non puoi sapere … e questa situazione ne fa parte >>. Si alza e si dirige verso la porta. Scatto come una molla. << Ma la smetti di andartene? >>. Sta tornando indietro. È qui. Ho il suo viso a pochi centimetri di distanza. << Smettila … hai letto quello che provavo per te,ora voglio sapere tu cosa provi! >>. << Secondo te …? >>. Ho tante idee in testa … ma quale sarà quella giusta?Mi guarda con occhi da lupo affamato. Ho quasi paura,ma è Daniele … è lui … è qui. << Io non lo so! >>. << Mi piaci cazzo! >>. Io sussulto e lui mi afferra per la vita. In un filo di voce mi bisbiglia sulle labbra. << è da quando ci siamo conosciuti che mi piaci >>.
Mi bacia con tranquillità,senza foga. Mi stringe. Tremo. Ho le mani nei suoi capelli neri. Le sue mani salgono e scendono la mia schiena. Tremo. Mi bacia e non la smette. Mi toglie il maglioncino. Levo la sua maglietta. Tremo. Mi slaccia il jeans ed io faccio lo stesso. Mi guarda negli occhi e gli faccio segno di sì con la testa. Torna a baciarmi ma stavolta mi stringe ancora di più. << Sei sicura?Sono io … non qualcun altro >>. Mi stringe la mano. << Mai stata tanto sicura >>.
Torna a baciarmi e mi sussurra un ultimo:<< Vieni qui >>.
Non c’è nessun altra esitazione … lui … io,qui insieme. Calma apparente … e troppe emozioni per una sola persona.
 
 
Il lenzuolo e il piumone ci avvolgono … la luce delle candele non è paragonabile a quella dei suoi occhi,così calda e affascinante. Ho le braccia sotto cuscino,la testa poggiata su un lato e la schiena rivolta verso l’alto. Non riesco a dire come mi sento. Daniele è sul fianco e con le dita mi sfiora il tatuaggio che ho sulla schiena. Quel tatuaggio che sboccia sempre di più sulla mia schiena,con dei rami e dei germogli rossi appena nati.

  
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