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Autore: MissyHarry    09/01/2012    2 recensioni
Una vecchia conoscenza di Revy, una nuova associazione che tenta di prendere il sopravvento sull'Hotel Moscow e i soliti fattorini che ogni tanto si scontrano con la legge.
Perché in fondo un traditore, anche se passa dalla tua parte, rimane pur sempre un traditore.
RevyxRock, accenni... O forse qualcosa di più di semplici accenni, hmmm...
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dutch, Nuovo personaggio, Revy, Rock, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6.

Living after midnight

 

 

 

Rock camminava a fianco di Mark in quella fresca serata estiva, immerso nella loro reciproca indifferenza. Si stava lentamente abituando al silenzio che calava fra i due non appena rimanevano soli: dopotutto, era decisamente meglio ignorarsi che litigare. 

"Ehi, dì un po'…" …Come non detto.

Il giapponese si accese una sigaretta, già in bocca da diversi minuti, e gli porse il pacchetto. "Sì?"

"Si può sapere che diavolo vuoi da Revy?" Gli chiese Mark, allungandosi verso le Lucky Strike. Rock, sentendo quella domanda, ritirò di scatto la mano prima che riuscisse a raggiungerle. "…Scusa?!"

Il biondo alzò lo sguardo, stizzito. "Ehi, non mi stavi offrendo…" "Rispondi!" Rock alzò la voce, esasperato per essere sempre ignorato. L'altro sbuffò.

"Ti ho solo chiesto che vuoi da lei. Lasciala in pace, è un consiglio. È una tipa un po'…" "Abbiamo già avuto modo di discuterne, io e lei. Grazie per l'interessamento, ma siamo già a posto" tagliò corto stizzito. "Non mi sembri proprio il tipo che dà consigli a destra e a manca, no? Non c'è bisogno di preoccuparsene". L'inglese si fermò, poggiando una mano sulla spalla di Rock e facendolo voltare verso di sé. "Temo che tu non abbia capito un cazzo. Proverò a spiegartelo meglio…" Si stampò un finto sorriso in faccia, allargando le braccia "Ciò che intendo è che devi lasciar stare Revy. Da quando sono arrivato e lei mi sta attaccata, a momenti mi ringhi dietro. Si vede lontano un miglio". 

Rock roteò gli occhi. "Guarda che sei tu che sei insopportabile, non tirare in mezzo gente che non c'entra" Gli scappò. Conseguentemente, un pugno gli arrivò ben assestato dritto sul naso, facendolo barcollare. Si voltò, lo sguardo furente verso Mark, che lo stava fissando duramente. "Non cambiare discorso. Se ti dico di lasciarla in pace, tu la devi lasciare in pace! Chiaro?"

"Penso…" Il giapponese si portò una mano al naso sanguinante. "Penso che se avesse voluto allontanarmi l'avrebbe fatto da sola". Lanciò un'occhiata beffarda al biondo che pian piano stava infuriandosi sempre di più, e si scrocchiò le nocche.

 


 

Eda era quasi irriconoscibile, una volta privatasi dell'uniforme religiosa. I lunghi capelli biondi finalmente liberi, la minigonna inguinale e il top fin troppo succinto non erano ciò che dei religiosi erano solitamente abituati a sfoggiare, e non era affatto semplice riconoscerla. Masticando nervosamente la gomma,entrò con passo concitato nello Yellow Flag, convinta di trovare il suo obiettivo; inquadratolo, vi si sedette accanto, attaccando subito bottone.

"Hey, Revy!" Esclamò, sdraiandosi sul bancone di fianco all'amica, che reagì freddina. Non facendosi scoraggiare, assunse un tono più confidenziale e si avvicinò al suo orecchio.

"Non sai cosa ho scoperto…!" La rossa non si mosse di un millimetro, continuando a sorseggiare il rhum. "Fammi indovinare" la interruppe con tono lamentoso "sei andata da Jolanda e hai cercato di scoprire cosa servisse alla sorellona, giusto…?"

La bionda sbuffò, irritata. "Non interrompermi e stammi a sentire, cretina!" Si levò gli occhiali da sole, tentando di dare un tono più serio alla conversazione. "C'è qualcosa che Balalaika non sa, ossia che quell'associazione appena arrivata vuole spodestare l'Hotel Moscow a tutti i costi. Hanno membri da ogni parte del mondo, ma nessun russo". 

Revy alzò un sopracciglio, rigirando fra le mano il bicchiere. "Beh, se ti consola, ora Rock e Mark stanno andando nel loro locale, quel night, e magari scopriranno qualcosa. Chi lo sa". Un pensiero sembrò sfiorarla, facendola girare di scatto verso Eda. "Ehy, vacca, ascolta, devo chiederti un consiglio. Ultimamente, mi… Oh, cazzo fai?!" la pistolera si voltò verso un uomo che l'aveva appena urtata, facendole rovesciare il bicchiere. "Brutto stronzo" cominciò, accarezzando la cutlass "quando sto bevendo…" Si bloccò, girandosi lentamente, quando si accorse dei due motivi per cui l'uomo stava scappando tanto precipitosamente. Si sentì uno sparo, e il malcapitato si accasciò a terra.

Gran parte dei clienti del bar scattò in piedi e corse verso l'uscita, ma non le due ragazze, che, nonostante le urla incazzate di Bao, erano rimaste perfettamente immobili.

"Revyyy! Porca puttana!" urlava il barista, esasperato. "Ma è mai possibile che ogni volta che ci sei tu…" "Ssht. Io non c'entro, cazzo. Stai zitto" bisbigliò lei, gli occhi fissi sulla vittima. "Merda, sono sicura di averlo già visto da qualche parte…" "M-mh" mugugnò Eda, senza distogliere lo sguardo dalla bottiglia di fronte a sé. 

I due uomini che avevano sparato si avvicinarono lentamente al cadavere. "Questo è per aver approfittato della gentilezza della signorina. Spero che ti sia pentito!" Sogghignò uno dei due. La sua attenzione fu però subito catturata dalle due donne sedute al bancone che lo stavano fissando. "E voi? Cazzo avete da guardare?!"

La bionda lanciò un'occhiata a Revy, persuadendola a stare zitta, e prese la parola calcando l' accento statunitense. "Niente, dolcezza" sorrise "è che sei così carino. Sei americano…?" L'uomo la guardò sospettoso, distratto soprattutto dall'abbigliamento. "Sì, dell' Iowa. E allora…?" l'altro, dai lineamenti chiaramente europei, lo stava fissando confuso. Le due donne si lanciarono un'occhiata. "Ehy, Eda. Mi è venuto in mente dove abbiamo visto quel poveretto che mi ha urtato" sussurrò Revy, sfilando lentamente le cutlass. L'amica annuì. "Vendicare la signorina..." tirò fuori la glock, puntandola ai due uomini. "…Che magari ha a che fare con la Trading Company, vero…?" L'americano scattò sulla difensiva, colto in fallo. Solo il compagno sembrava avere ancora in mano le redini della situazione. "…E allora? Anche se fosse…?" 

"Basta, hai rotto il cazzo". Con un gesto fulmineo, Revy alzò la pistola e gli sparò, gettandosi istintivamente di lato e dando inizio alla sparatoria. Il primo colpo prese l'europeo sul braccio, facendolo barcollare e urlare di dolore. Accortosi della situazione, l'americano, tentando di mirare prima una e poi l'altra ragazza, indietreggiò e facendo scudo al compagno tentò di raggiungere la macchina parcheggiata fuori. Eda scattò verso di loro, ma uno dei due le gettò addoso un tavolo con un calcio, facendola barcollare all'indietro. "Cazzo, ci stanno scappando, e non abbiamo la macchina!" gridò la rossa, scavalcando con un salto l'ostacolo e dirigendosi a rotta di collo fuori dal locale, appena in tempo per vederli partire in tutta fretta. Tentò di sparargli mirando agli pneumatici, mentre dietro di lei la suora aveva già inforcato l' Harley e la stava affiancando. Le fece cenno di saltare su, e partirono all'inseguimento.

 

 

Dutch sbadigliò, cambiando canale pigramente dal telecomando della vecchia televisione. "Oh, Benny, fanno l' Oprah Winfrey stasera. Benny…?" Si voltò verso di lui, scuotendo la testa sconsolato quando lo vide addormentato con la testa poggiata sulla tastiera del portatile. Si alzò svogliatamente e lo risvegliò appena, giusto per farlo arrivare in camera da letto, e diede una rapida occhiata fuori dalla finestra sulla strada totalmente deserta. "Ah" sbuffò "che palle. Che nottata piatta".

 

 

Revy si era alzata sui pedalini posteriori della moto, ancorandosi ad Eda con le ginocchia e sparando contro la vettura con entrambe le mani. Un'Harley era certo più stabile delle moto da corsa alle quali era abituata, ma anche molto più lenta; sarebbe stato difficile riuscire a tenere testa a quei due ancora per molto.Strinse i denti, piegandosi sulla compagna e circondandola con le gambe. Un'improvvisa curva la fece sbilanciare, e si aggrappò con un braccio alla sua spalla, facendole quasi perdere il controllo del mezzo.

 "Cazzo, Revy!" tentò di gridarle la bionda, ma non riuscì a farsi sentire, le parole coperte dal vorticare del vento. 

"…Ma porca puttana! Quella stronza sta continuando a sparare!" Urlò l'americano, sterzando pericolosamente in una traversa della via principale. "Che cazzo vorranno da noi?!" Il compagno, premendo la ferita al braccio con una mano, tentava di rannicchiarsi sotto il sedile per evitare i proiettili che ormai avevano infranto il lunotto posteriore. "M-magari sono dell'Hotel Moscow…" ansimò, pronto a buttarsi fuori dall'abitacolo se necessario. Uno scossone improvviso gli fece sbattere la testa contro il cruscotto, e si lasciò sfuggire una bestemmia. "Argh! Attento a come cazzo guidi…" Si voltò verso il guidatore, vedendolo impallidire. "…Penso che…"

 

"Fuck yeah!" Gridò Revy, alzando una pistola al cielo. Eda si voltò per batterle una pacca sulla coscia. "Li hai presi! Hanno bucato!" La donna rallentò, dando la possibilità all'amica di risistemarsi seduta. "Li prendiamo con un cazzo, ora! Non dureranno a lungo!"

L'automobile sterzava senza controllo, rimanendo comunque ad una velocità elevata.  "Dove cazzo vogliono arrivare…?" urlò la bionda. Revy si morse un labbro, pensosa. 

Erano stati molto abili a tenere la strada, ma ormai la fine era segnata: avrebbero dovuto fermarsi entro pochi metri.  Si guardò intorno: erano vicinissimi alla periferia, ancora pochi edifici e sarebbero spuntati i primi bordelli. La ragazza sgranò gli occhi. "Cazzo. Rock!!" urlò.



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Ciao a tutti! Scusate immensamente per l'increscioso ritardo, ma le ferie devono farsi sentire, altrimenti che ferie sono...?
Ringrazio infinitamente  nana21guns per la recensione... Seguite il suo esempio! ;)
Già, questo capitolo è un po' più lunghetto... E temo che ormai fra Mark e Rock le cose stiano andando un po' maluccio...
Finalmente succede qualcosa, eh...? Già, effettivamente era ora... Vedremo nel prossimo~

Buon rientro al lavoro/scuola a tutti!!

Harry

  
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