Storie originali > Epico
Segui la storia  |       
Autore: La Kurapikina    10/01/2012    1 recensioni
Un primo incontro fra Achille e Patroclo... che cambierà il loro destino
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Passeggiavamo silenziosi nelle viuzze più buie di Ftia, ognuno di nei perso nei propri pensieri, o almeno così credevo fin quando non sentii la risatina di Patroclo al mio fianco: “Voi parlate molto, vero?”

Lo guardai e capii dai suoi occhi furbi che mi stava fissando già da un po’, ma io non me ne ero accorto… finirò mai di fare la figura del cretino con lui?

“Qualcosa non va?” mi chiese con una nota preoccupata nella voce; ero stato io a chiedergli di fare una passeggiata con me perché avevo bisogno di schiarirmi le idee dopo quella mattina terribile passata in attesa e soprattutto perché non potevo supportare il pensiero che alcuni dei lividi scuri che gli chiazzavano il viso erano in parte colpa mia che non ero stato in grado di proteggerlo da mio zio.

“No, tranquillo, ma non darmi del voi per favore.”

“Come volete.” Stavo per dirgli che mi aveva dato ancora del voi, quando il corpicino esile di Patroclo fu scosso da un violento attacco di tosse, concluso con un elegante starnuto.

“Merda.” Commentò lui sfregandosi gli occhi, stanco: “Fa un freddo del diavolo… o santi numi! Speriamo che Ade non se la prenda con me!”

Lo fissai un attimo sbigottito, quindi scossi la testa e gli proposi di tornare al castello e trovare un modo per scaldarlo.

I suoi occhi si spensero all’improvviso e divennero di un grigio vuoto e triste, cosa che mi fece capire che dovevo aver detto qualcosa di sbagliato: “Non voglio tornare il castello. Vostro zio mi vuole nelle sue stanze fra un paio d’ore, come se non gli avessi già dato abbastanza…” tremò e si strinse le braccio intorno al corpo: era coperto solo da lividi e stracci, eppure era bellissimo in quelle condizioni; mi chiesi come doveva essere vestito decentemente e senza macchie violacee a scurire la sua pelle chiara e i suoi lineamenti sottili.

“Non ti lascerò tornare da lui.” Affermai deciso, ma sapevo già che avrei fallito nel mio intento: era così, non riuscivo a frenare il tremito che mi scuoteva al solo pensiero di contrariare mio zio.

Patroclo sorrise dolcemente come solo lui sapeva fare e sussurrò in modo che nessun altro potesse sentirci: “E’ normale avere paura… tutti abbiamo paura, tu non sei da meno. Ti sembrerò insolente, ma nonostante la tua reputazione non credo che tu sia perfetto ed invincibile… non preoccuparti per me, io me la cavo.”

Lo fissai, lo fissai a lungo con gli occhi sgranati non sapendo come reagire, come rispondere a quelle parole gentili: di solito tutti mi urlano di non fare la femminuccia, di combattere e di comportarmi da eroe, da guerriero mentre ora lui… mi stava proteggendo.

Mi stava difendendo da mio zio e dal mio panico… sembrava che il mondo si fosse capovolto e che Patroclo avesse assunto il mio ruolo, ma non mi sfuggì la piccola luce spaventata e triste che colorava i suoi grandi occhi grigi; reagii d’istinto e lo attirai a me, abbracciandolo stando attento a non stringerlo troppo (con tutti quei lividi non si sa mai) e mi limitai a bisbigliare al suo orecchio: “Mi hai dato del tu…”

“Non succederà più…”

“Io voglio che succeda…”

Patroclo ridacchiò appena e si strinse a me in cerca di calore, chiudendo gli occhi.

Rimanemmo così qualche istante, stretti l’uno all’altro, chiedendoci entrambi cosa ci stesse succedendo: ci conoscevamo da poco eppure facevamo già di tutto per stare il più vicini possibile.

Non mi ero mai sentito così… scombussolato: la pelle di Patroclo, i suoi neri capelli spettinati, le labbra sottili e gli occhi grandi grigi (parliamoci chiaro, tutto di lui) risvegliavano in me sensazioni che non credevo nemmeno di saper provare.

Ma questa volta non avevo intenzione di lasciare che quella cosa grassa e unta conosciuta anche come il re di Pella, alias mio zio, gli faccia di nuovo del male.

Nessuno dovrà più fargli del male. Perché lui è MIO.

Io per primo rimasi sorpreso da quei pensieri, ma nello stesso istante in cui il mio cervello collego la parola Patroclo e mio il cuore prese a battermi all’impazzata e Patroclo lo notò, tanto che disse: “Ti batte forte il cuore…”

Sussultai cercando inutilmente di non darlo a vedere, quindi mi allontanai di qualche centimetro da lui per poterlo guardare negli occhi e vidi così che stava sorridendo piano, timidamente e il ragazzo vendicativo era completamente scomparso, lasciando solo quello estremamente dolce e tenero.

“Dico sul serio Patroclo. Oggi tu non vai da mio zio, resti con me. Devi darti una ripulita e vestirsi decentemente e morirai di freddo. Poi ti porterò dal medico e ci assicuriamo che tu stia bene.” Sollevai una mano e la avvicinai al suo viso lentamente per dargli il tempo, se avesse voluto, di spostarsi, ma lui non lo fece, così gli spostai una ciocca scura e ribelle dagli occhi e gli carezzai la guancia.

Lui chiuse gli occhi e sospirò appoggiandosi maggiormente a me, lasciandosi abbracciare e cullare come un bambino spaventato.

“Ne sei sicuro?” mi chiede in fine, abbandonando definitivamente il voi ed io annuisco convinto, dicendo che mio zio nemmeno lo vedrà, che avrei pensato io a lui.

Non sapevo come, ma lo avrei fatto e non avrei lasciato quello schifoso maiale si avvicinasse ancora al mio piccolo Patroclo… dovevo affrontare la mia paura più grande, ma per lui avrei fatto questo ed altro.

Cercai di allontanare quei brutti pensieri per dedicarmi, ameno per due ore, solamente a Patroclo; lo presi per mano incurante di tutti quelli che ci stavano fissando confusi e sconcertati, portandolo con me a palazzo e nelle mie stanze.

Quando mi chiusi la porta alle spalle riuscivo a pensare una sola cosa: che mi sta succedendo?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ringrazio tutti quelli che seguono questa ff e in special modo Iri… GRAZIEE!!!!! Spero di non deluderti^^.  Recensioni sono sempre gradite^^.       

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Epico / Vai alla pagina dell'autore: La Kurapikina