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Autore: Ciribiricoccola    14/01/2012    4 recensioni
"Tu forse sei ancora giovane per capirlo, ma... tienilo a mente: sei una viaggiatrice, hai un percorso da completare, e qualsiasi cosa succeda... è inutile fermarsi o tornare indietro. Devi continuare, andare avanti, sempre!"
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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talia

Bella gente, buon sabato pomeriggio e bentornati!

Ho scelto un sabato soleggiato e tranquillo per pubblicare l'ultimissimo capitolo della mia storia, che spero vi sia piaciuta fino ad ora! Vi ringrazio tanto per le numerose letture, siete stati un pò taciturni ma costanti :) Io ho scritto questo racconto un pò per me stessa, per mettermi in gioco, e un pò per cercare di entrare "nelle grazie" di questo fandom, che ha delle bellissime storie che ho puntualmente recensito! Spero che voi facciate altrettanto con la mia, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, e ringrazio molto chi già lo fa e mi fa sentire una scrittrice in erba migliore <3

Detto questo... buona lettura! presto ci rivedremo con "una delle mie"! :D

Ciry

Capitolo 7

Non vedono Roland scortato dai due agenti su una volante: lo hanno fatto uscire da un ingresso laterale.
Forse Kate lo ha incrociato salendo le scale per andare in camera e prendere i bagagli.
Non lo sa, non le importa granché.

Aspetta sua madre, James è al suo fianco sulla soglia della porta, a pochi passi dalla sua auto.
Anche lui ha dovuto rispondere ad alcune domande, ma lo ha fatto senza problemi, anzi, si è reso più che disponibile.
Sono entrambi silenziosi.
Talia è un po’ triste, James cerca le parole adatte per quando dovrà salutarla definitivamente.

“James?”

È lei la prima a parlare.

“Sì?”

La vede estrarre il suo fazzoletto rosso dalla tasca laterale dei jeans.
“E’ un po’ stropicciato, ma…” esordisce con il faccino un po’ colpevole.
Il ragazzo ride intenerito e scuote la testa dicendole: “Puoi tenerlo! È tuo! Sarà un ricordo di questa serata… particolare!”
“… Grazie!”

È felicissima, si sente perfino un po’ stupida perché il fazzoletto regalato le fa venire in mente certi pegni d’amore che i nobili si scambiavano nel Medioevo…
Lei, la principessa, lui, il principe.
Ma lei è solo una ragazzina, e lui ha una figlia.
Pazienza…
Per un attimo il suo cuore è stato più veloce del cervello.

“James?”
“Dimmi”
Prende il coraggio a quattro mani. Ora o mai più.
“Grazie… davvero. Per tutto.”

Jonesy avrebbe senz’altro una ramanzina da fargli, se solo lo sentisse pensare.
Ma non può farci niente. È più forte di lui, in quel momento.
Somiglia ad una di quelle creaturine fatate che abitano i boschi, così minuta, dolce, con la treccia lunga e ordinata fatta da Percy.
La trova adorabile. E intelligente, e forte.

La abbraccia in silenzio, dapprima con discrezione, lentamente, e una volta che le ha circondato del tutto la vita sottile e priva di curve, la solleva, e si avvinghiano stretti stretti l’uno all’altra.
Talia ride, i piedi che penzolano ad una ventina di centimetri da terra, e inconsciamente si imprime nella memoria il suo odore di fumo ed incenso, di cui i capelli folti sono impregnati.
Poi lui si stacca dall’abbraccio e la fronteggia, naso contro naso.
Il cuore di quella bella ragazzina batte fortissimo, sembra quello di un uccellino, riesce a sentirlo attraverso la maglietta, la giacca, a contatto con il suo torace…
La bacia sulla fronte, piano, quasi senza premere le labbra sulla sua pelle… poi la posa di nuovo a terra, sorridente e senza una parola.

Per un misero istante avrebbe voluto sfiorarle le labbra con le proprie, ma… no.
Non sarebbe stato giusto nei confronti di nessuno dei due, ne ha la conferma quando si scambiano un ultimo sguardo: Talia è rossa fino alla punta dei capelli, si mordicchia le labbra, ma lo fissa con quegli occhi grandi e contenti.
Dal canto suo, James ricambia con un’occhiata prolungata, anche se discreta, ed è quasi lusingato dalla gioia che la bimba sprizza da tutti i pori.
Non la vuole alterare, né rovinare; non vuole tantomeno spaventarla o turbarla e non vede l’ora che ritorni a casa, dalla sua mamma, spensierata e con un ricordo piacevole – così spera.

 

Quando Kate ricompare con le valige, sono mano nella mano, tranquilli e pronti a lasciarsi.

“… Che Dio ti benedica, James. Sei stato prezioso, sia per Talia che per me…”
La donna lo riempie di complimenti e benedizioni; lui si schernisce, ringrazia, le lascia credere di avere il suo stesso Dio, le augura buona fortuna e la saluta con una calda stretta di mano.

Talia non la tocca nemmeno.
Si è già trattenuto una volta e ora è decisamente scosso, non sa se potrà riuscirci di nuovo.

“Ciao James… Grazie ancora…”
La sua voce si è fatta piccola piccola.
“Ciao, Talia. Fai buon viaggio e abbi cura di te…”

La congeda con affetto in un gesto della mano, e lei lo ricambia allo stesso modo dopo che è salita in macchina… dopo che l’auto è partita… e poco prima che sparisca dalla sua vista, dopo la prima curva.

 

Jimmy Page sospira, pensieroso, felice, confuso.
Ha tante cose, dentro.
Di confidarle a chicchessia non se ne parla nemmeno!
Ma di tramutarle in qualcos’ altro…
In realtà sa già che cosa ne farà, di tutte quelle cose, mentre rientra nell’edificio…

 §§§

“Mamma, non ho sonno. Posso scrivere?”
“Va bene, accendi la luce, là dietro… ma non starci troppo, ok, bambolina? Altrimenti poi ti diventano gli occhi rossi…”
“Sì…”

 

Finalmente una biro, recuperata dalla borsa di mamma.
Adesso può trascrivere tutto, confidarsi con l’unico che saprà e capirà tutto, senza mai fiatare!
Ma prima… una cosa importante.

Ha cantato quel ritornello a ripetizione in camera con i ragazzi, perciò ha fatto presto a memorizzarlo, e poi le parole non sono difficili.
Proprio quelle parole la aiutano a ricordare quelle che le ha detto Robert, quelle che – aveva promesso – non avrebbe mai dimenticato.

Le butta tutte giù, in fretta, non sia mai che decidano di scappare dalla sua testa!
E dopo quelle righe introduttive, quel monito così grande e ancora in parte misterioso per lei, può iniziare a confidare il resto…

§§§


“E comunque era davvero… incantevole. Ti giuro che la guardavo e mi chiedevo perché cazzo ho già ventiquattro anni!”
“Sei un maniaco, Robert…”
“Ma io sto parlando di bellezza, non ho nominato le sue tette o il suo culo!”
“No, ma ci avrai sicuramente pensato, perciò evita le balle…”
“Adesso mi verrete a dire che a voi non ha fatto né caldo, né freddo!”
“Ho tre figlie femmine che diventeranno come lei! Di certo non ho immaginato niente di scabroso!”
“Sinceramente, io preferisco le donne… quelle vere, quelle fatte!”
“Anch’io, ma questo non significa che-“
“Sentite, io mi dissocio. Se Pagey entra e sente questi discorsi, di sicuro passiamo un brutto quarto d’ora!”
“Tanto quel pazzoide l’avrebbe sposata…”
“Già, già, hai ragione, Bonzo…”
“Dovreste smetterla anche voi!”
“Jonesy cagacazzo!”
“Jonesy prete a tempo perso!”
“Quanto siete divertenti… Insieme poi…!”

THE END

   
 
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