Harry Potter, 'Liquorice.' di Slytheringirl093 (Cap 3) su EFP Fanfiction

Questa storia partecipa al Contest Le tragedie greche

Liquorice

“E fu l’inganno a tramare e l’amore a colpire:
e crearono insieme una forma mostruosa, sia stato un dio o un uomo, l’artefice di questo”

<<Il limpido raggio di sole sollecita nel mattino il canto degli uccelli
È tramontata la notte piena di stelle.
Al punto in cui siamo,non è più il momento di esitare,
ma quello di agire.>>
[“Elettra” – Sofocle]

“Devi firmare questa qui, e poi sei libero di andare”
Blaise firmò l’ultimo foglio e poi si alzò discostandosi dal tavolo. Harry James Potter, responsabile capo degli Auror , ritirò l’ultimo foglio e lo infilò nello schedario che reggeva tra le mani.
“ Ti ringrazio, Harry” disse Blaise osservando l’uomo davanti a sé. Harry sollevò lo sguardo, piantandolo in quello di Blaise. Posò lo schedario sulla scrivania con un sospiro, aggiustandosi gli occhiali.
“Grazie a te, Blaise. Se non fosse stato per te quella dannata setta ci avrebbe dato un mucchio di problemi”
“ Ho solo eseguito gli ordini, capo”
“ Puoi anche smetterla di chiamarmi capo, data la tua richiesta di trasferimento” commentò il bambino sopravvissuto, portando le braccia al petto. Blaise ghignò.
“Mi diverte vedere la faccia che fai quando ti chiamo capo” rispose tranquillo.
“ Potresti sempre ripensarci. Resta qui : saresti il benvenuto”
“ Non ho motivo di restare qui, Potter. Non c’è niente che mi lega a questo posto”
“ E credi che scappare di nuovo ti aiuterebbe..?” chiese Harry a muso duro. Blaise si umettò le labbra con la lingua, prima di sfoggiare un sorrisetto sarcastico.
“No, sono certo di no. Ma riflettici Potter : ho perso mia madre, ho perso il mio migliore amico, e adesso ho perso anche l’unica ragazza che avrei voluto accanto nella mia vita: cosa mi resta? Un lavoro? Sai cosa me ne faccio?”
“ Mi dispiace”
“ Anche a me”

<<Se mi uccidono è una gioia per me, se vivo un dolore
Perché di vivere non ho più alcun desiderio>>
[“Elettra” – Sofocle]

“Sapevo di trovarti qui”
Hermione si chinò lentamente poggiando un giglio bianco sulla bianca lapide immersa nel verde prato. Ginny si avvicinò alla sua migliore amica stringendosi nel suo cappottino marrone, mentre un leggero venticello d’autunno soffiava sul cimitero desolato. Nessuno aveva deciso di far visita ai suoi cari quel giorno.
“Perché non me ne hai mai parlato?” chiese Ginny cauta. Hermione sorrise osservando il giglio bianco che aveva poggiato poco prima, e controllando che il vento non lo portasse via.
“Non ne ho mai avuto la forza Ginny, perdonami” disse Hermione.
“ Eri presente?” chiese.
“ No, è successo poco dopo che ero andata via …”
“ Mi dispiace per l’altro giorno al matrimonio..”
“No, Ginny dispiace a me. Sono stata maledettamente egoista e una pessima amica”
“ Hermione no..”
“Si, invece. Io sapevo di Blaise: Harry me l’aveva detto solo un paio di anni fa, in preda ai sensi di colpa. Sapevo quello che rischiava, conoscevo quella setta e sapevo benissimo che avrebbe potuto ..” si bloccò, Hermione, non riuscendo a continuare. Ginny in silenzio poggiò una mano sulla spalla della sua amica, attendendo che fosse in grado da sola di riprendere il discorso, senza forzarla.
“ Io so che cosa vuol dire perdere la persona che ami, piangere su una lapide tutti i giorni chiedendoti il perché la vita te l’ha portato via. Io volevo solo evitare che tu potessi provare un dolore simile..”
“ Forse hai ragione, è stato meglio così, no? Avrei sofferto di più..”
“Ginny soffrirai molto di più adesso, lo sai? Sei ancora in tempo. Corri, va da lui! La vita è breve e .. nessuno ti potrà mai rendere felice quanto lui!”
Ginny si chinò sulla lapide e poggiò un secondo giglio bianco sulla lapide.
“ Dovunque sia Herm, starà pensando a te” e con un bacio sulla guancia lasciò la sua amica, smaterializzandosi poco lontano. Hermione sorrise tra le lacrime, piegandosi in ginocchio sulla lapide. Carezzò la scritta che recava quel nome tanto odiato e amato allo stesso tempo, ingoiando lacrime amare.
“Mi manchi tanto, Draco..”

<<E con te morto, sono morta anche io >>
[“Elettra” – Sofocle]

“Pansy mi spieghi che ci facciamo a Mielandia?” chiese un indispettito Blaise, osservando gli innumerevoli bambini che mangiavano caramelle e correvano a più non posso nel negozio.
“ Devo prendere quelle dannate caramelle blu a Teddy, quante altre volte devo ripeterlo!” esclamò Pansy sbracciandosi per vedere dove fossero quelle caramelle tanto adorate dal suo ‘figlioccio’. Blaise sbuffò.
“ Hai ragione riformulo: perché hai trascinato me qui?” chiese stavolta lui con più precisione.
“ Perché questo è il tuo ultimo giorno qui a Londra, e hai sei anni da recuperare caro!” disse lei ferma. Blaise rise: Pansy era l’unica nota positiva in tutto quello che gli era rimasto. Forse per lei sarebbe potuto restare anche un altro giorno.
“ Tu intanto perché non vai a prendere un po’ di liquirizia?Me ne è venuta una voglia..” disse Pansy evitando per un soffio un bambino sfrecciare con il suo leccalecca scintillante.
“Si , mi sa che è meglio: ci vediamo alla cassa” disse lui, infilandosi nel reparto giusto e percorrendo il piccolo corridoio. Quando arrivò al banco delle liquirizie, scoprì con disappunto che ne erano rimaste soltanto due. Allungò la mano per prenderle, quando un'altra mano, più scaltra della sua le prese prima di lui. Si voltò , pronto ad uccidere chiunque avesse preso le sue ultime liquirizie, quando si trovò davanti Ginevra Weasley che addentava una liquirizia. Blaise levò un sopracciglio confuso, ma lei sorrideva.
“ Dà fastidio vero? Che qualcuno ti rubi la liquirizia mentre tu stai per comprarla..” disse la rossa, masticandone un pezzetto. Blaise capì immediatamente il nesso e scoppiò a ridere.
“Sembra che tu abbia avuto la tua vendetta” commentò osservandola.
“ Si e dato che ora siamo pari direi di passare a questioni più importanti” disse lei. Blaise annuì incrociando le braccia al petto, curioso.
“ E sarebbero ?” chiese il moro.
“ Beh .. tipo che se è ancora valida la tua proposta io ci starei..”
“La mia proposta?”
“ Si quella del ‘se tu lo vuoi ancora’. Ci ho riflettuto e mi sembra abbastanza conveniente” disse la rossa, terminando un bastoncino di liquirizia. Blaise sorrise , quasi incredulo.
“ Weasley, non sono in vena di scherzi ..”
“ Nemmeno io, Zabini. Perciò ascoltami bene: per quanto tu possa avermi fatto soffrire, e aspettare e stare in agonia , perché ci sono stata anche io, non ho mai smesso di pensare al modo in cui mi avresti chiesto di sposarti , e al modo in cui io ti avrei poi detto di sì” ammise Ginevra, stavolta muovendo lei qualche passo verso Blaise.
“ Questo è il tuo modo contorto per dirmi che mi ami?” chiese divertito Blaise.
“ Esatto. Sai che non sono una persona scontata io..”
“ Non l’ho mai pensato” sussurrò Blaise prima di posare le sue labbra su quelle di Ginny , e finalmente baciarla come aspettava di fare da sei anni. Ormai era sua. Sua , per sempre.

E alla fine i due amanti, uscirono allo scoperto. Forse non è questo il finale che vi aspettavate? Perché fare un finale a lieto fine, in una storia che segue una linea tanto tragica..?
Beh .. perché l’amore infondo, trionfa sempre, in qualche modo. Anche nelle migliori tragedie. .

<< - Dopo tanto tempo hai percorso la strada dolcissima, e mi sei apparso.
Non vorrei che di fronte alle mie pene . .
-          Cosa?
-          Mi togliessi la dolcezza di guardarti
-          Non lo permetterei mai >>
[“Elettra” – Sofocle]

***

✗ My Corner
Ed ecco a voi il capitolo finale.
Appena saprò il rusultato del contest, pubblicherò
il giudizio ed il risultato, quì sotto!
Spero la storia sia piaciuta anche a voi semplici lettrici!
Un bacio Piccola_Star