Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: marig28_libra    26/01/2012    3 recensioni
Lutti, incertezze, paure, lotte. La vita dell'apprendista cavaliere si rivela assai burrascosa per Mu che ,sotto la guida del Maestro Sion, deve imparare a comprendere e ad affrontare il proprio destino. Un destino che lo condurrà alla sofferenza e alla maturazione. Un destino che lo porterà ad incontrare il passato degli altri cavalieri d’oro per condividere con essi un durissimo percorso in salita.
Tra la notte e il giorno, tra l’amore e l’odio, Mu camminerà sempre in bilico. La gioia è breve. La rinuncia lacera l’anima. Il pericolo è in agguato. L’occhio dell'Ariete continuerà però a fiammeggiare poiché è il custode della volontà di Atena ed è la chiave per giungere al cielo infinito.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aries Mu, Aries Shion, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'De servis astrorum' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Errabondi aliti di vento serpeggiavano esausti tra le tende dell'accampamento. Mu, stordito dal tepore della stanchezza, aveva dormito profondamente in quelle cinque notti placide e mogie. Dopo averlo curato, i medici gli avevano imposto riposo assoluto: il suo fisico era parecchio affaticato e malconcio…erano stati sovrumani gli sforzi che aveva affrontato. Era necessario che si rimettesse completamente in sesto: entro nove giorni sarebbe dovuto partire con Sion per Atene. Lì avrebbe ultimato l’ultima fase dell'addestramento prima delle prove definitive. Il Maestro gli doveva insegnare gli ultimi colpi: quelli più potenti e mortali.
Mu pensava con contentezza a quella partenza: era da tanto che non sentiva il profumo libero, frizzante e marino della Grecia. Avrebbe finalmente rivisto gli altri apprendisti cavalieri d’oro…chissà se ci fossero stati tutti. Egli sperava soprattutto di rincontrare Aldebaran del Toro, il primo con il quale aveva stretto amicizia al Grande Tempio. Si domandava se fosse anche riuscito a vedere Camus dell'Acquario: sapeva che aveva raggiunto dei risultati alti nelle prove fisiche e che, grazie alla sua maturità e intelletto, aveva ottenuto il grado di Maestro come Sion. Sarebbe stato lieto di parlare con Shaka della Vergine, misterioso, potente e luminoso come il Sole attorno al quale tutti i pianeti orbitano. Quel giovane stava ottenendo una forza così elevata e intensa da essere paragonata quasi ai livelli di una divinità…
La cosa che però rendeva felice Mu più di ogni altra  era il pensiero, al termine del soggiorno ateniese , di ritornare da Leira. Desiderava riabbracciarla, toccare di nuovo le sue sottili membra, accarezzare i lunghi fili di seta dei suoi capelli. Da quando non contemplava i suoi occhi color miele? Da quando non le parlava? Tale turbine di immagini gli faceva accelerare i battiti del cuore e imporporare le guancie: una volta giunto in Tibet, nel suo villaggio…si sarebbe dovuto dichiarare. Sì…l’avrebbe fatto…bisognava mettere chiaramente in luce ogni sentimento…Leira  era sicuramente diventata ancora più bella…forse pareva una principessa… sarebbe stato alla sua altezza? L’avrebbe potuta abbagliare? Beh, il fisico di un acerbo ragazzino non l’aveva più: era divenuto alto, le sue spalle si erano notevolmente irrobustite, le membra avevano sviluppato una muscolatura elegante e slanciata. Certo, il viso era rimasto sempre delicato e fine, ma i lunghi capelli lilla, cresciuti moltissimo, gli avrebbero donato un’aria più maestosa. Nonostante questo, non riusciva a essere sicuro di sé al cento per cento…rimaneva inquieto, incerto e piacevolmente impaziente…
 
Un urlo da incubo frantumò la quiete notturna.
Mu e Kiki si svegliarono scombussolati.
Altre grida atroci di lacrime, rabbia e odio infiammarono l’aria.
Tutto l’accampamento si destò.
Gli apprendisti e i loro maestri si avvicinarono al luogo da cui erano provenuti gli strilli.
Sion scorse in lontananza una figura che ,fulminea e disperata, fuggiva dalla Valle dei Quattro Venti: era Ohen. In fretta corse verso la tenda del ragazzo e vide gli altri guerrieri che si erano fermati sconvolti e inorriditi davanti l’entrata.
      Lo spettacolo che custodiva quell’involucro di tela era raccapricciante.
 

          - Maestro Sion! Ho sentito il cosmo di Ohen allontanarsi velocissimo!Cos’è successo? – domandò allarmato Mu.

          - La vendetta ha massacrato un carnefice.- gli rispose tetro e pungente l’uomo.

L’ allievo contemplò scioccato dentro la tenda: il Maestro di Ohen giaceva in un’enorme lago di sangue. Aveva il petto  orribilmente squarciato come la carcassa di un animale. Due costole  sporgevano fuori al pari di chiodi bianchi. Il cuore, un disgustoso grumo di carne venosa, gli era stato strappato via e gettato ai  piedi.
Orrendo era il viso di quel cadavere: gli occhi neri  erano sbarrati e viscidi, gli zigomi ricoperti da pustole e solchi di rughe, le labbra  rinsecchite al pari di quelle di una mummia.
Il cranio ossuto e pallido era spaccato e perdeva materia cerebrale.
Mu  si sentiva devastato.

         - Mu, Mu! Posso vedere?- fece il fratellino andandogli incontro agitato.

         - Kiki! Torna a letto, subito!

         - Ma…ma…

         - E’ accaduta una cosa molto brutta e spaventosa! Non devi assolutamente vedere!

         - V- va bene…

         - Su…vai nella tenda…arriverò tra qualche minuto.

Il bambino obbedì anche se l’espressione stravolta e terrea del fratello non lo rassicurava affatto. Quell’accampamento  gli faceva paura. Non poteva vedere nulla, ma era perfettamente in grado di percepire l’odore del sangue e il lezzo della morte.
 
Nei successivi quattro giorni  non si seppe  nulla riguardo Ohen fino a che non giunsero, verso il crepuscolo, dei cavalieri mandati dal Gran Sacerdote di Atene.
Dentro la tenda, Mu vedeva in lontananza il suo Maestro parlare con costoro: dall’aria cupa e grave di essi comprese chiaramente che avrebbe appreso altre notizie burrascose.

          - Maestro…avete ricevuto altre notizie di Ohen?- chiese il ragazzo, dopo che i guerrieri  furono congedati .

          - Sì, Mu e non sono per nulla positive.

          - Si sa dov’è finito?

          - I cavalieri del Gran Sacerdote hanno scoperto che aveva raggiunto un villaggio di questa valle per portare via con sé una giovane.

Mu trasalì. Era senz’ombra di dubbio Nemi.

          - Ohen sarà poi scappato con questa ragazza, quindi…

          - Esatto ma le sorprese non terminano qui. La madre della fanciulla era smarrita, atterrita e…profondamente disperata…i cavalieri mi hanno rivelato che conosceva Ohen…anzi l’aveva riconosciuto mentre fuggiva con la figlia.

         - In che senso…l’aveva riconosciuto?

         - Possono  trascorrere molti anni ma è impossibile non distinguere le macchie dei prescelti dell'Ariete…quella donna , quindici anni fa, non diede alla luce solo una bambina…

         - Vorreste dire che…

         - Ohen è fuggito con la  sorella gemella.

         - I-io…credevo…fosse figlio unico!

         - No…lui e la ragazza erano stati separati in fasce per qualche oscuro motivo.

         - Dunque…hanno vissuto l’uno col padre e l’altra con la madre…

        - Sì…e purtroppo ,oltre l’omicidio del Maestro,  su Ohen grava anche l’accusa di incesto.

Mu era rimasto profondamente turbato. Gli dava una strana sensazione pensare al giovane che si baciava…con la sorella. Nei  loro sentimenti però non aveva percepito  nulla di morboso o torbido quella notte prima dello scontro fatidico …gli era parso tutto così pulito come un cielo estivo…

          - M-maestro…cosa spetterà ad Ohen?

          - Non appena i cavalieri lo troveranno verrà processato e condannato. Conosci bene il severo codice del Tempio, Mu…la pena in questi casi è, ahimè, la morte.

Il sole era tramontato lasciando il cielo colmo di nubi che parevano rossi pezzi di carne  martoriata.             
Mu volgeva afflitto e angosciato i suoi occhi e il suo cuore a quel lugubre spettacolo che gli ricordava  l’assassinio accaduto cinque giorni prima.

         - Mi dispiace moltissimo- mormorò Sion- purtroppo Ohen è nato sotto una stella buia e…perirà nella tragedia delle tenebre. Il destino è un demone cieco che si diverte a lanciare invisibili coltelli. Non importa chi colpisce, basta che trafigga.

 
     
Le montagne dormivano nella frescura del buio. La luna era algida, muta e indifferente.
Prima di coricarsi, Mu voleva contemplare la cupola luccicante della volta notturna.
Tutte le stelle erano perle e gocce di cristallo incastonate come fini ricami nel lenzuolo del cielo.
Quale bellezza eterna…quale bellezza gioiosa, glaciale e cinica.
Sulla terra i suoni dei terremoti. In alto le fortezze dell'infinito eteree e inaccessibili.
Se la volta celeste piange o avverte dolore si può sempre purificare lacrimando sul mondo. Sì, sul mondo che viene fissato sprezzante come un  infimo barile di scolo.
È la terra che deve sopportare tutte le tormente, non gli elevati astri.
Sono gli uomini che devono camminare tra i rami degli uragani.
Mu  continuava a guardare il cielo, ma gli faceva davvero male quello splendore.
Le lacrime gli bruciarono la gola e gli occhi.
Si lasciò cadere in ginocchio per terra e sussurrò:

- O grande e indomito Ariete,

odi le mie parole
tu che calpesti le terre dei mortali
e nuoti nelle acque delle stelle:
sono cinto dall’incertezza e dalla paura
poiché le tue corna trafiggono i destini
lasciandoli sanguinare…

 Si levò di nuovo in piedi ed esclamò tentando di farsi udire dalle inafferrabili costellazioni:

- O grande e indomito Ariete!

Perché non arresti i fiumi di tali emorragie?
Perché seguiti a contemplare invisibile e
di granito gli aghi che lacerano l’anima?

I suoi occhi verdi erano arroventati dal pianto.

 - Di cosa sono fatte le tue fiamme?!
Di luce o di morte?!

Solo la spietatezza del silenzio parlava.

- Non rispondi e non risponderai mai.
Le mie lacrime sono
inutili fiori che verranno
squarciati dai rapaci
delle battaglie.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: marig28_libra