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Autore: Jude16    09/02/2012    2 recensioni
Siamo in viaggio per trovare questi stupidi Horcrux da cui dipende la mia vita. Detta così però non suona abbastanza tragica, diciamo che se non li trovo tutti... muoio.
Già, il Prescelto, il Bambino-Che-è-Sopravvissuto ora è costretto ad andare a zonzo per mezzo pianeta per cercare quei benedetti pezzi di anima che servono per uccidere definitivamente quell'animale che ha stroncato la vita ai miei genitori quando ancora ero in fasce. Voldemort.
Nella mia storiella, troviamo Harry Ron ed Hermione alle prese con la ricerca degli Horcrux. Mi sono basata un po' al film per alcuni pezzi. Spero possa piacervi, grazie mille a chi legge e chi recensisce.
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Harry/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Pov Harry
 
 
Percepisco il battito frenetico del mio cuore che fa pulsare tutte le vene del mio corpo, il sibilo ed i passi strascicati sono sempre più vicini, sento lo sghignazzare di Voldemort che mi provoca un leggero senso di inquietudine nelle viscere.
Esco fuori dal mio "nascondiglio" lanciando una fattura che, abilmente e come previsto, Lui schiva senza nessuna difficoltà.
Digrigna i denti in un sorriso malefico, per schernirmi, facendomi infuriare.
-Bastardo!-
-Come osi, moccioso che non sei altro!- sibila in risposta.
-Vai Nagini, uccidi gli altri, uno ad uno- serpentese, un suono stridulo ed incomprensibili ad altre orecchie all'infuori delle nostre.
POP!
Il serpente è sparito. Solo io e Lui. Soli.
Un senso di sconforto e di vuoto mi prende alla sprovvista, l'ultimo Horcrux è lontano da me e mi sento male.
-Avada Kedavra!- 
Faccio appena in tempo a scostarmi per evitare la Maledizione Senza Perdono che questa volta avrebbe potuto uccidermi.
Devo stare più attento.
-Sectum Sempra!- parata.
Senza dar voce al suo incantesimo, muove con uno scatto repentino il polso e corde nere come la pece iniziano a puntare contro di me ad una velocità mostruosa, volto le spalle al mio avversario e prendo a correre su per le infinite scale del castello, il sibilo delle corde alle calcagna.
Il fiatone mi procura fitte lancinanti al fianco ma non demordo, corro a perdifiato, su, fino in cima.
Arrivo alla Torre di Astronomia, le corde sono sparite, mi piego sulla gambe per riprendere fiato ma, non faccio in tempo a rialzarmi che le corde sono su di me, mi si avvinghiano addosso come piovre, stritolandomi polsi, caviglie e collo.
Sento il sudore imperlarmi la schiena e, delle leggere folate di vento mi fanno rabbrividire.
-Come sei sciocco ragazzo, lo sei sempre stato, tentare di fermarmi. Il solo pensiero mi fa ridere-
Si ferma ad un palmo dal mio naso, fissandomi intensamente.
-Rivedo nei tuoi occhi la fine di tua madre- sussurra mellifluo.
La rabbia inizia a farsi sentire, cerco di divincolarmi ma non posso niente contro quelle dannate corde.
Ride di gusto.
-Cosa cerchi di fare? Non vorrai mica scappare?- posa una mano sotto il mio mento e stringe talmente forte che temo per le mie ossa.
-Combatti!- sputo tra i denti.
Sferra un pugno fortissimo nel mio stomaco e ritira le corde le quali, mi hanno lasciato un segno rosso fuoco intorno alla loro stretta ferrea.
-Rialzati su!-
Faccio come dice, con lo sguardo agguerrito riprendo la mia bacchetta e la punto verso il suo volto.
-Expelliarmus!-
-Avada Kedavra!-
Come sempre ormai, i nostri incantesimi cozzano tra di loro, esattamente al centro, formando un bagliore accecante. Perfetta parità, vedo passare un'espressione allibita sul suo volto ma, è solo un attimo.
Interrompiamo nello stesso identico istante la fattura lanciata e ci scagliamo l'uno addosso all'altro, come in una guerra babbana. Pugni, calci, imprecazioni, risate di scherno.
Non mi accorgo, se non all'ultimo momento, che siamo arrivati al limite del terrazzo semi distrutto della torre, la mia mano serra la sua gola, così come la sua la mia: è una lotta all'ultimo sangue, sono stremato e lui non sembra aver combattuto per niente.
Ho il fiatone ed a stento riesco a parlare.
-Finiamola come l'abbiamo incominciata... insieme!-
Lo spingo giù dal terrazzo insieme a me e ricomincia quella danza agguerrita di prima, solo in aria: Voldemort mi trascina con sè nelle sue spirali nere e fumose permettendoci di non scontrarci contro le altre torri del castello.
Graffio, urlo, calcio, tiro, non so nemmeno io quello che sto' facendo, so solo che devo fargli male, devo ferirlo, devo provarci.
Finiamo rovinosamente sul pavimento di pietra all'entrata del castello, in cui un attimo prima era avvenuto il reclutamento: siamo salvi grazie a lui suppongo, ero agganciato alla sua veste e, seppure avrebbe voluto uccidermi, non ha potuto poichè altrimenti si sarebbe schiantato anche lui.
Strisciamo per raggiungere le nostre bacchette, il mio pensiero va al serpente.
 
 
Pov Neville
 
 
Un chiasso assordante si propaga tra le mura di questa stanza, non so bene dove mi trovo, sono tutto indolenzito ed ho un gran male alla testa. Mi rialzo a fatica e noto la Spada di Grifondoro scivolata sotto una panca malmessa, la raccolgo in fretta evitando fatture di ogni genere.
Ho una paura terribile, tremo come una foglia e mi sudano le mani tanto che rischio che la spada mi cada di mano: aumento la presa sull'elsa e mi dirigo verso qualche Mangiamorte pronto a farne fuori qualcuno.
Noto la famiglia Weasley combattere fuoriosamente contro sei di loro più agguerrita che mai, quando ad un tratto, spunta un serpente enorme dietro Ginny che si appresta a saltarle addosso. 
Non ci penso due volte, inizio a correre nella sua direzione, la spanda brandita verso l'alto pronto a sferrare il colpo.
Il serpente spicca un balzo e la mia mano è già scattata: gli mozzo la testa e del fumo viola esce dal suo corpo, fisso inebetito e sorpreso la scena.
-Grazie Neville, mi hai salvato la vita- Ginny mi abbraccia calorosamente, un gesto che stona in mezzo a tutta quella violenza disumana.
 
 
Pov Harry
 
 
Vedo Voldemort urlare e contorcersi su se stesso, dentro di me sento che l'ultimo Horcrux è stato definitivamente distrutto, ora non ci sono più impedimenti per la sua morte.
Un sorriso carico di speranza prende il sopravvento sul mio volto.
"Vai Harry, è il tuo momento"
Hermione, sempre con me.
Animato da una nuova forza, tutta la fatica scema.
-Expelliarmus!- urlo a pieni polmoni.
-Avada Kedavra!-
Di nuovo i nostri incantesimi cozzano tra loro ma, questa volta, succede qualcosa di inaspettato: ho la meglio sull'Avada di Voldemort, noto con immenso piacere che il fascio di luce verde si riduce sempre di più, ciò mi entusiasma, il mio cuore pulsa fuoriosamente dall'emozione, ce la sto' per fare, lo sto' per sconfiggere.
Noto la disperazione e la frustrazione nel suo volto mentre vede ritorcersi contro la sua stessa fattura.
La maledizione lo colpisce, rimbalzandogli addosso, spegnendo la sua vita per sempre.
Cado sulle ginocchia, felice.
Ma, in cuor mio so che non è ancora finita, c'è un ultimo nemico da affrontare.
Ron.






Ciaooooo! Vi prego di scusarmi per la lunga attesa ma ci sono stati un sacco di imprevisti che mi hanno vista costretta a rimandare sempre l'aggiornamento della storia.
Spero che non mi abbiate abbandonato, inoltre mi auguro che il capitolo vi piaccia :D
Che dire, ci siamo quasi! -Finalmente! direte tutti ahahahah-
Un bacio.
  
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