Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _Kidagakash_    18/02/2012    3 recensioni
[STORIA IN REVISIONE, STORIA AGGIORNATA SUL PROFILO]
. L'ho iniziata per caso, infatti ho un debole spudorato per questa coppia!
Cit. V Capitolo: "Perchè non avrei dovuto accettare?" disse retorica la riccia.
Non voleva essere una vera e propria domanda, ma fu così che Draco la interpretò.
"Perchè tra i tanti casini che ho adesso, ho paura che tu abbia vinto la sfida, Granger".
Il cuore di Hermione, in quel preciso istante, mancò un battito.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Druella Black, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chapter 13 - Sorpresa  }

Le mani di lui vagavano frenetiche sulla schiena mezza nuda di lei che, prontamente, gli scompigliava i crini dorati e soffici. Le loro lingue avevano ormai iniziato a danzare senza che loro se ne accorgessero, compiendo quel movimento con una tale carica e passione che loro stessi rimasero sbigottiti resisi conto di ciò. Ma nessuno dei due ebbe il coraggio di fermarsi. Era come se l'uno prendesse ossigeno dall'altra, come se l'altro fosse ossigeno per l'altra.  Il respiro affanoso, il cuore batteva furiosamente vagando tra la gola e il petto di lei. Sembrava smanioso di uscire in qualche modo ed Hermione si diede della stupida non capendo cosa le stesse capitando, pensando che forse quello era tutto uno scherzo per lui. Solo che non sapeva che lui sentiva le sue stesse sensazione e portava avanti un pensiero in tutto e per tutto uguale al suo. Insieme si staccarono, presi da quei pensieri, timorosi di chissaché. La Grifondoro era coraggiosa, quel timore era ingiustificato, e sebbene lui fosse una Serpe, aveva sempre da difendere il suo onore. E perché allora erano così vigliacchi? Si guardarono negli occhi, prima di guardare le labbra gonfie di baci, tutt'altro che malvoluti. Si guardarono di nuovo negli occhi per un tempo infinito. Un tempo indeterminato. Sembrava quasi fossero passati anni da quando avevano preso a guardarsi, cercandosi negli occhi dell'altro.
<< E' tardi >> asserì lei pacatamente. Non voleva dar a vedere di essere in imbarazzo, soprattutto con lui. Doveva andarsene di lì, glielo diceva il suo istinto. Il suo infallibile istinto.
<< Scappi? >>
<< Non essere sciocco. I Grifondoro non scappano. Mai. >> gli risponde sfidandolo con lo sguardo a provare il contrario. Ma lei sapeva di essere la prova vivente che contrastava le sue sesse parole. E se solo Draco fosse stato amico di Hermione, avrebbe saputo che quel "non essere sciocco" era la prova evidente che lui aveva ragione, che lui avrebbe potuto vincere se lei non si fosse difesa in quel modo. Avrebbe saputo che nascondeva qualcosa.
<< E allora che fretta hai di andartene? >> domandò lui prontamente.
<< Che motivo ho per restare? >>
<< Me >>
Il cuore di lei quasi mancò un battito, ma poi si costrinse a pensare che doveva fare così con tutte, e lei non sarebbe stata una delle tante ragazze che si fanno abbindolare da Malfoy, anche perché non si ritiene interessata ad una variante tinta di chiaro di un furetto.
<< Allora sei il mio miglior motivo per andarmene di qui >> gli disse stringendo le labbra in una riga sottile. Si scostò da quelle braccia che ancora l'avvolgevano per voltarsi e muovere un passo dall'altra parte, ma ci ripensò e lo guardò di nuovo in viso, per coglierlo a ghignare.
<< Ancora non mi hai dato alcun motivo per giustificare i tuoi baci ad una Mezzosangue. Spero me lo dirai presto. >>
<< Quando lo saprò, sarai la prima a saperlo. Credimi >> le rispose, dipingendo, ancora una volta, il ghigno che lo caratterizzava sulle labbra. Sapeva che l'avrebbe fatta infuriare e la reazione che si aspettava non si fece attendere a lungo. Lei lo guardò intensamente, quasi come ad incenerirlo con lo sguardo. Gli puntò un indice contro, come per accusarlo di qualcosa. Le narici allargate, le labbra strette e l'altra mano serrata in un pugno. Voleva esplodere. Aprì la bocca prendendo aria, pronta a parlare, ad urlare, a schiaffargli in faccia che non sarebbe più capitato perché lui non la meritava, si odiavano e così avrebbe dovuto essere per sempre. Richiuse la bocca velocemente, serrando le labbra in un ghigno schifato. Dunque, decise di non farlo lì, non in quel momento, ritirandosi, così, verso il Dormitorio rosso-dorato.

*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*

Un bellissimo gufo grigio la attendeva fuori dalla finestra, sul davanzale di pietra, quando entrò nel Dormitorio.  Si diresse velocemente alla finestra, per aprirla e slacciare la pergamenta dalla zampetta dell'animale.
<< Sei proprio bello, sai? >> disse accarezzandolo, per poi sedersi sul letto accanto alla finestra.

"Domani, Stamberga Strillante.
Alle 18, quando finirai le lezioni.
Ti aspetto."

<< Nada de nada... >> disse la riccia, notando che il messagggio non recava firma alcuna. Non nascose a se stessa d'aver pensato - ma non sperato - che fosse di Malfoy. Insomma, chi mai avrebbe potuto sapere che le lezioni le avrebbe finito a quell'ora meglio di uno studente di Hogwarts? Questo avrebbe spiegato l'assenza di firma. Se quanlcuno l'avesse trovato non avrebbe saputo di lui.  Ma il Furetto non era terrorizzato da quel posto? Non ebbe nemmeno il tempo di pensare ancora che la voce di Ginny la destò dai suoi pensieri.
<< Di chi è? >> chiese, avvicinandosi al letto per sedersi accanto all'amica. Hermione le mostrò il biglietto per farglielo leggere, stringendosi nelle spalle.
<< Non ne ho idea... >> confessò, portando il dito alla fine della pergamena per mostrarle il vuoto al posto di una eventuale firma. Mettendo il moto il cervello, si ricordò che il biglietto inviatole da Malfoy la sera del Ballo aveva l'inchiostro verde mentre quello era azzurro. Purtroppo non ricordava affatto la calligrafia e nn aveva modo di confrontarla, dato che il biglietto di Draco era strappato, breuciato e buttato via.
<< Ci andrai, comunque. Vero?>>
La rossa, ed suo sguardo fece intendere che non avrebbe accettato un "no" come risposta perchè la riccia doveva sapere chi le mandava i bigliettini anonimi.
<< Domani è Lunedì Ginny. Ho da fare i compiti e poi se mi beccano fuori dal letto dopo il coprifuoco cosa faccio?? >>
<< Dici sul serio? Cioè, le belle scampagnate che ti fai con Harry e Ron, in piena notte, per cercare di sconfiggere Tu-Sai-Chi, non sono molto più pericolose?? >> domandò retorica la rossa, con un sorrisetto compiaciuto stampato in faccia. Hermione non avrebbe potuto controbbattere alcunché, l'ultima dei Weasley  sembrava essere sempre un passo più avanti dell'amica.
La riccia alzò le mani in segno di resa, guardando di traverso il sorrisetto, diventato ormai un ghigno malefico, di Ginny.
<< Bene...allora, tu tornerai subito qui dopo lezione che io ti faccio trovare qualcosa da mettere... >> cominciò la rossa con occhi sognanti.
<< Ginny, un semplice jeans e un golfino possono bastare. L'abbigliamento è la mia ultima preoccupazione... >> spiegò semplicemente, andando verso lo specchio e prendere una salvietta imbevuta per struccarsi. Più si guardava nello specchio e più vedeva il volto del biondo Furetto riflesso al posto del suo.  Sbattè le palpebre più volte, e dopo poco ritrovò il viso di Ginny dietro il suo.
<< Tu non me la racconti giusta, ma mi scoccio di doverti estorcere sempre tutto. Me lo dirai tu quando ne avrei voglia.. >> asserì la rossa storcendo il naso, in pieno disappunto. Con una svolazzata della chioma ramata, la piccola Weasley si diresse in bagno per prepararsi per la notte e dopo poco fece lo stesso Hermione. Non sognò cose strane come le capitava spesso, ma sognò, invece, le scene vissute con Draco Malfoy quella stessa sera. Il modo in cui l'aveva baciata, il modo in cui l'aveva stretta, il modo in cui si era sentita.  Beh, in effetti era una cosa strana... Avrebbe dovuto etichettarlo come "incubo", pensò quando si svegliò a causa della sete.
La mattina seguente, il lunedì, al contrario di quello che pensava, si era svegliata bene ed era di buon umore sebbene il Furetto fosse stato presente nei suoi sogni. Harry e Ron sembrarono felici di vedere Hermione in divisa. Si erano un po' infastiditi la sera prima quando tutti i ragazzi la guardavano con occhio famelico senza che lei se ne accorgesse.
Tra una lezione e l'altra,  aveva tirato fuori il biglietto spremendo le meningi per trovare un possibile mittente.
<< Chi è? >> domandò Harry, incuriosito.
<< Non lo so. Tu conosci la calligrafia? >> chiese alzando la testa dal foglio. Harry e Ron diedero una rapida occhiata, ma il risultato fu deludente. Ron intanto, invece che risponderle, le aveva detto che non avrebbe dovuto andarci perché poteva essere pericoloso.
<< Ah, certo. In fondo noi non facciamo mai cose pericolose... >> disse ironica la riccia, incrociando le braccia al petto, sotto lo sguardo affilato di Ron.
<< Tu nascondi qualcosa! >> esclamò il rosso.
<< Non so nemmeno di chi sia questo dannato biglietto, Ronald! >> rispose piccata, puntandogli, stavolta, il biglietto davanti agli occhi, agitandolo come se fosse una sciarpa rosso-dorata ad una partita di Quiddich. Il rosso, comunque ancora indeciso se crederle o meno, portò le braccia incrociate al petto disegnando sulle labbra il solito broncio. Hermione lo lasciò ai suoi pensieri e alle sue conclusioni mentre Harry trattenne a stento una risata. Una veloce occhiata all'orologio e la fatidica lezione di Erbologia era finita. Salutò i due e velocemente tornò in Dormitorio per cambiarsi. Il sole era ancora presente nel cielo, sebbene stesse quasi per cominciare quel lento processo che l'avrebbe visto tramontare e poi spegnersi. Trovò Ginny seduta sul suo letto con un jeans chiaro, un top viola con piccole rouches sul davanti e scollo americano e un paio di *flats nere ad aspettarla. Senza nemmeno farla fiatare, la salutò con un bacio alla tempia, si fece una rapida doccia e si vestì. Si avviò verso la porta quando Ginny la richiamò. Le si avvicinò con una pergamena tra le mani.
<< Non si può mai sapere... >> le disse con un sorriso sulle labbra che trasudava curiosità.  Si infilò un mantello grigio scuro e nascose la pergamena nella tasca interna dello stesso.
Arrivò al Platano Picchiatore con facilità, senza alcun intoppo. Prese una pietra un po' grossa che giaceva ai piedi dell'albero e la lanciò proprio dove sapeva si trovava quella sorta di nodo che le avrebbe consentito il passaggio al suo interno.  Dopo ciò, si addentrò nel tunnel nascosto tra le radici del maestoso albero e arrivò in fretta alla Stamberga Strillante.  Si guardò intorno cercando la figura del mitTente del biglietto, ma pareva esser sola se non fosse per il fatto che una bella pulita era stata data in una delle stanze e un gran telo a quadroni rossi e bianchi, come quelli da pic nic, era stato disteso a terra. Un po' intontita da quella strana situazione, restò immobile, notando che la polvere sul rovinato pavimento ligneo era scomparsa. Si ritrovò a pensare che chiunque fosse stato sapesse eseguire un "Gratta e Netta" niente male. Il silenzio diventò pesante e cominciò a macchinare con la mente parecchi pericoli che sarebbero potuti accadere. E infatti sussultò quando due mani le si posarono sugli occhi. Tenne il respiro regolare per non farsi prendere dal panico e cominciare ad essere tutto tranne che una Grifondoro degna della sua casa.  La sua nomea di ragazza coraggiosa non poteva sbriciolarsi in quel momento e perciò invece di fare le solite domande - "chi sei?", "che vuoi?" - decise di mettere a frutto il suo ingegno partendo da un indizio fondamentale. Le mani che coprivano i suoi occhi sembravano tremendamente morbide, forse insolitamente, anche. Ma la pelle che rivestiva quelle dita ossee non era chiara come si era immaginata. Non riusciva minimamente a ricordare quelle mani, mani dalla pelle brunita dal sole estivo, grandi ma morbide allo stesso tempo.  Sbuffò appena, tenendo le braccia al sicuro sotto il mantello, riuscendo ad impugnare la bacchetta senza dare nell'occhio. Decise, dunque, di contare fino a tre nella sua mente e poi sarebbe scivolata dalla presa, puntando la bacchetta contro chiunque fosse stato.
1.... "E se è qualcuno che conosco e lo metto in pericolo?"... 2 ..... " Non voglio far del male a nessuno..." ... 3 ... " Ma è meglio che agisca, prima che facciano del male a me!"
Scivolò velocemente dalla pressione di quelle mani sui suoi occhi, tornando a guardare di fronte a sé il bel telo a quadroni, prima di voltarsi rapida e puntare la bacchetta.
<< Sorpresa! >> le dissero due occhi grandi e curiosi.


* nota: le flats, per chi non lo sapesse, sono le cosiddette "ballerine" in italiano, ma sinceramente il termine inglese mi sembrava più appropriato :D


********************************************************************************************************************************************

Spazio dell''autrice

Chiedo venia a tutti/e. Purtroppo ho dovuto studiare per gli esami e ho avuto davvero poco tempo e fantasia per dedicarmi alla stesura di nuovi capitoli. Stavo per allungare ulteriormente questo, ma poi non avrei avuto idee per il prossimo, perciò, meglio conservare le idee e scrivere il prossimo capitolo il prima possibile :D
Malachy:credo tu sia deathnotelawliet, giusto? Comunque, sono consapevole del fatto che non ci sono i "boom" che a volte si trovano in altre fanfiction,  ma quello che hai detto è importante perché capisco che ci sono i piccoli colpi di scena che tengono l'interesse, se non vivo, attivo. E spero sia così xD Comunque, come avrai notato Draco non è presente più di tanto nel capitolo e infatti, probabilmente sarà andato a creare qualche situazione bizzarra col pazzo xD Per quanto riguarda il "suonandogli la pochette in testa", era la cosa più ovvia che potessi scrivere, perché mi immaginavo la scena avanti agli occhi, proprio, e anche se forse avrei dovuto descrivere di più, volevo che si capisse il totale disappunto di Hermione, nonostante l'azione divertente...insomma, chi l'ha mai fatto a Draco? XD
piccola pucci:guarda, ti do un'altra occasione per capire di chi si tratta, ora che hai letto il capitolo. Non vorrei sbilanciarmi troppo, ma se 2 + 2 fa 4, allora adesso sarà semplice arrivarci! Comunque ti ringrazio per il complimento, sono contenta di vederti onnipresente nelle recensioni, come del resto anche Malachy! Spero che la conclusione della serata non sia quella che ti aspettavi, perché altrimenti sto fallendo miseramente xD E' ancora presto per le smancerie che cerchi ;D
Sam98 : Heilà! Benvenuta ;D Sono entusiasta del tuo commento perché spero che il Draco di cui ti stai "innamorando" sia proprio l'immagine del ragazzo volevo che uscisse! Non può far altro che piacere sapere che la storia ti piace e ti ringrazio per tutto :D Spero solo di riuscire ad aggiornare prima possibile, perché il prossimo capitolo è piuttosto delineato nella mia mente.
Ringrazio di cuore chi segue/ricorda/preferisce e soprattutto recensisce la storia perchè nonostante abbia avuto poco tempo da dedicare alla fan fiction, ci ho pensato in ogni momento della giornata, scrivendo appunti sui fogni inseriti tra i libri universitari quando mi veniva in mente una scena. Vi immaginate leggere una pagina che parla dell'atomo e subito dopo trovarvi Drac e Hermione che si baciano? Il mio ragazzo ha detto che anche a sue spese mi farà vedere da uno specialista come si deve xD Grazie anche ai lettori invisibili, sperando col cuore che "escano allo scoperto" !
Grazie ancora e perdonatemi l'immenso ritardo. Vi adoro immensamente *_* Un bacio enorme quanto il mio imperdonabile ritardo!
Vale ^^
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Kidagakash_