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Autore: luna19    19/02/2012    2 recensioni
In questa storia ci troviamo nei pensieri di Severus e ci racconterà la sua versione dei fatti. Buona lettura!
Dal Prologo:
"Ancora adesso, dopo vent'anni dalla sua morte, al solo ricordo di quello sguardo mi si scalda il cuore.
Gli anni della nostra amicizia hanno rappresentato per me il periodo più bello della mia vita.
Ricordo ancora, come se fosse ieri, il giorno in cui l'ho conosciuta."
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo 4 Dopo qualche ora passata in tranquillità, senza quei due sbruffoni, il treno cominciò a fermarsi e già si potevano ammirare da lontano le torri del castello.
Lily ed io scendemmo dall'Espresso non senza difficoltà e seguimmo un omone gigantesco dalla folta barba nera che chiamava tutti i ragazzi del primo anno.
In silenzio, chi per paura, chi per eccitazione, salimmo su delle barchette che si muovevano per magia su un lago nero come la pece. Naturalmente io e la mia amica eravamo sulla stessa barca:
«Lily», la chiamai, «si dice che in questo lago ci sia una Piovra Gigante, ma nessuno l'ha mai vista, per questo sono pochi quelli che ci credono.»
Non mi rispose, si limitò a lanciarmi uno sguardo terrorizzato e ad allontanarsi il più possibile dai bordi della barca.
Ad un certo punto superammo una penisoletta piena di alberi e la vedemmo: Hogwarts in tutto il suo splendore!
Era talmente tanta la meraviglia, che ancora adesso non riesco a trovare le parole per descriverla. E scommetto che anche Lily sarebbe daccordo con me se fosse ancora viva...
Comunque, appena ci apparve il castello illuminato dall'interno dalle candele, si levò un coro generale di «Ooooh!».
Eravamo talmente presi da quella magnifica visione che neanche  ci accorgemmo di essere arrivati: fu il mega-uomo, infatti, a svegliarci dallo stato di paralisi post meraviglia in cui eravamo caduti.
Scendemmo, così, dalle mini imbarcazioni e l'omone ci portò davanti a un grosso portone dove ci accolse una signora un po' avanti con l'età, dal cipiglio severo che non aveva l'aria di una a cui piaceva essere contraddetta.
«Sev, è la donna che è venuta a casa mia a portarmi la lettera!» mi sussurrò la mia compagna d'avventura.
Appena fummo tutti radunati attorno a lei, cominciò a parlare:
«Benvenuti a Hogwarts», cominciò, «Io sono la professoressa McGranitt, l'insegnante di Trasfigurazione e la Vicepreside della scuola.
« Prima di prendere posto in Sala Grande, dovrete essere Smistati nelle vostre Case. Lo Smistamento è una cerimonia molto importante perchè tutto il tempo che trascorrerete a qui scuola, la vostra Casa sarà un po' come la vostra famiglia.
Le quattro Case di Hogwarts si chiamano Tassorosso, Grifondoro, Serpeverde e Corvonero. Per il tempo che resterete a Hogwarts, i trionfi che otterrete faranno vincere punti alla vostra Casa, mentre ogni violazione delle regole gliene farà perdere.»
Detto questo ci condusse in una stanzetta illuminata da qualche candela e continuò il suo discorso mentre tutti noi ascoltavamo in silenzio:
«La cerimonia inizierà trà pochi minuti davanti a tutti gli altri studenti. Aspettate qui. In silenzio»
Non c'era bisogno di sottolineare l'ultima richiesta: nessuno di noi aveva voglia di parlare, tanto eravamo terrorizzati all'idea di quello che ci attendeva.
Lily ed io ci scambiammo uno sguardo di preoccupazione. Non volevo che lei finisse in una casa diversa dalla mia!
La professoressa McGranitt tornò dopo un tempo che parve un'eternità e ci ordinò di seguirla in fila.
Appena uscimmo da quella stanza la sensazione fu simile a quella avvertita alla vista del castello: stavamo entrando nella Sala Grande.
Era una stanza enorme (non saprei dire quanto), illuminata da migliaia di candele sospese a mezz'aria e al posto del soffitto c'era un cielo stellato. Sotto le candele c'erano quattro lunghi tavoli paralleli a cui erano seduti gli studenti e in fondo alla sala c'era un altro tavolo, a cui sedevano gli insegnanti. La professoressa ci accompagnò proprio davanti al tavolo degli insegnanti, dove era sistemato un vecchio sgabello su cui era poggiato un ancor più vecchio e logoro cappello da mago.
All'improvviso si creò uno strappo vicino al bordo e il cappello cominciò a cantare:
Forse pensate che non son bello,
ma non giudicate da quel che vedete
io ve lo giuro che mi scappello
se uno più bello ne troverete.
Non c'è pensiero che nascondiate
che il mio potere non sappia vedere,
quindi indossatemi e ascoltate
qual è la Casa in cui rimanere.
È forse Grigondoro la vostra via,
culla dei coraggiosi di cuore:
audacia, fegato, cavalleria
fan di quel luogo uno splendore.
O forse è Tassorosso la vostra vita,
dove chi alberga è giusto e leale:
qui la pazienza regna infinita
e il duro lavoro non è innaturale.
Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio,
se siete svegli e pronti di mente.
ragione e sapienza qui trovan linguaggio
che si confà a simile gente.
O forse a Serpeverde, ragazzi miei,
voi troverete gli amici migliori
quei tipi astuti e affatto babbei,
che qui raggiungono fini ed onori.
Venite dunque senza paure
e mettetemi in capo all'istante
con me sarete in mani sicure
perché io sono un Cappello Parlante!
Appena finì la sua canzone, dagli studenti seduti ai tavoli si levò un fragoroso applauso.
La professoressa si posizionò vicino allo sgabello e disse:
«Adesso vi chiamerò uno alla volta. Appena sentirete il vostro nome, vi sederete su questo sgabello e indosserete il cappello.»
Detto questo cominciò a leggere da un lungo rotolo di pergamena una serie di nomi che non conoscevo.
«Avery, Aaron!»
«SERPEVERDE!»
 Intanto io e Lily ci scambiavamo occhiate preoccupate perchè temevamo di finire in Case diverse.
«Black, Sirius!»
Il bambino che si credeva il re dell'universo era stato appena chiamato. Distolsi un attimo lo sguardo da Lily per seguire il suo Smistamento. Rimase con il cappello in testa per parecchi minuti, quando, all'improvviso, il Cappello annunciò:
«GRIFONDORO!»
Quell'idiota era sicuro di finire in Serpeverde come il resto della sua famiglia, infatti, ci volle un richiamo della McGranitt per farlo alzare da quello sgabello!
«Brandon, Alice!»
È il momento di una ragazzetta un po' cicciottella dai capelli castani tagliati corti. Per lei l'attesa non è lunga come lo è stata per Black, anzi dopo qualche minuto, il Cappello l'ha già smistata a:
«GRIFONDORO!»
La ragazzina corre verso il tavolo urlante dei Grifondoro, mentre la professoressa continua il suo appello.
«Burbage, Charity!»
«CORVONERO!»
«Carchlove, Greta!»
«TASSOROSSO!»
«Dolohov, Antonin!»
«SERPEVERDE!»
«Evans, Lily!»
Era arrivato il suo turno. Ci scambiammo l'ennesima occhiata preoccupata, poi lei raggiunse tremante lo sgabello.
Passò qualche minuto con il cappello in testa, poi, come temevo, il cappello esclamò:
«GRIFONDORO!»
Inutile dire come mi sentii in quel momento: mi sembrava come se il mondo mi fosse caduto addosso. Anche se non ero ancora stato smistato, già sapevo che sarei finito a Serpeverde, come mia madre e la sua famiglia. Non mi accorsi nemmeno che Lily mi rivolse un'occhiata di scuse mentre si dirigeva al tavolo festante dei Grifoni.
Mentre pensavo che la mia vita sarebbe stata uno schifo con Lily in una casa diversa e con Black e il suo nuovo amichetto a mettermi i bastoni tra le ruote, la professoressa McGranitt chiamò il mio nome e, come già sapevo, finii in Serpeverde.
Appena fu chiamato l'ultimo, un certo Yaxley che fu smistato a Serpeverde, il Preside si alzò e cominciò a parlare:
«Benvenuti miei cari ragazzi! Prima che vi riempiate le pance con le leccornie del nostro fantastico banchetto, volevo dare  alcuni avvisi.
Prima di tutto volevo ricordare, ai vecchi studenti e informare i nuovi, che l'accesso alla Foresta Proibita è vietato, perchè non saprei nemmeno io quali creature vi si nascondano. Inoltre, gran parte degli articoli di Zonko sono banditi: potrete trovare un elenco nell'ufficio del Signor Gazza. Ora, vorrei dirvi un'ultima cosa: si preparano tempi bui, cercate amici di cui fidarvi totalmente e teneteveli stretti! L'amicizia e l'amore sono l'unica luce!
Suvvia, basta pensieri tristi. Buon anno scolastico e buon appetito a tutti!»
Detto questo si risedette al tavolo degli insegnanti e magicamente apparve nei piatti d'argento ogni tipo di squisitezza.
Decisi che per quel momento potevo lasciar perdere la tristezza che sicuramente avrei provato e di godermi il mio primo Banchetto di inizio d'anno ad Hogwarts: in fondo avevo solo undici anni, andava bene così.











NdA:
Salve a tutti! Perdonatemi se vi ho fatto attendere un po', ma non ho avuto davvero tempo di scrivere!
Comunque, lo Smistamento è un avvenimento importate per Severus, perchè è una sorta di inizio della fine della sua amicizia con Lily. Volontariamente non ho descritto lo Smistamento di James, Remus e Peter perchè Sev è rimasto troppo shockato da quello della sua amica. Vedremo come continuerà!
Baci, Luna :*
Ps: ho preso alcuni nomi dal Lexicon, altri li ho inventati. Poi, il discorso della McGranitt, come la canzone del Cappello Parlante, sono di Harry Potter e la Pietra Filosofale.
Ri-ciao! Luna :)



  
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