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Autore: Lady Cheshire    26/02/2012    1 recensioni
Entra il gioco Nikoru (personaggio uscito dalla mia mente bacata) la sorella maggiore di Amu il cui arrivo stravolgerà nuovamente la vita dei nostri protagonisti. Riuscirà Ikuto a guardare Amu felice con Tadase o gliela porterà via nell'ennesima sfida per conquistarla? O sarà Nikoru, con il suo cuore ferito, a conquistare il misterioso Ikuto?
Un nuovo pericolo incombe sui nostri amici.
La partita ha inizio!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ikuto pov’s
Steso sul letto ripensavo a ciò che mi aveva raccontato Nikoru. Persino io ,freddo con tutto e tutti, facevo nascere dai miei occhi qualche lacrima argentata. Sembrava tanto la mia storia, il mio passato…Lei. Eccola, come ogni volta che ripensavo a ciò che avevo passato, lei ricorreva nei miei pensieri. I suoi occhi color oro, i suoi capelli rosati, il suo viso color porpora ogni volta che la pigliavo in giro dicendole che era una bambina. Era sempre lì, un pensiero fisso nella mia mente nascosto in un cassetto della mia mente che cercavo, invano, di tenere chiuso. Dopotutto mi aveva salvato, eppure lei non era lì con me, era con il mio migliore amico. Quanto dolore ogni volta che li pensavo felici ,lei tra quelle braccia che dovevano essere le mie mentre fino a poco fa c’era sua sorella. Già ‘‘è impensabile che siano sorelle eppure è così’’ me lo ripeto spesso per non scordarlo. Ma perché continuavo a pensare ad Amu? Era felice e di conseguenza lo ero anche io… no era tutta una bugia che dicevo a me stesso ma perché continuavo a ostentare una felicità falsa? Forse non avevo il coraggio di riportarla da me e anche se lo avessi fatto lei non sarebbe tornata, perché lei amava Tadase non me… ma io si! Mentre piangevo rintanato nel mio doloroso silenzio, nascondendo i singhiozzi la sento, davanti alla mia porta. I suoi passi leggeri si fermano, poi il silenzio. Socchiudo piano la porta e la vedo, da le spalle alla mia stanza, la testa china, il corpo si muoveva irregolarmente. Poi vedo una goccia trasparente trascendere l’aria. Una piccola lacrima di ghiaccio scivolava giù dal suo viso per cadere a terra creando una piccola macchia che andava a espandersi, illuminata dalla luna che si vedeva chiaramente dalla grande finestra del corridoio, illuminando il pavimento di riflessi argentati.
“Piangi?” le chiesi io ostentando una falsa ingenuità, sapevo benissimo che piangeva e che era colpa mia. Sapevo che per nulla al mondo avrei dovuto violare la tristezza dei sui grandi occhi color malva che nonostante tutto quel dolore avevano continuato a sorridere. In fondo i nostri cuori eravamo animati dallo stesso desiderio di andare avanti, nonostante la paura di amare di nuovo e di rimanere feriti.
Nikoru pov’s
Il pigiama di Utau era davvero leggero, avevo quasi freddo. ‘Ikuto starà certamente dormendo ora’ pensai e così sfoderai il mio passo felpato facendo il chara change con Yori …poi lo sciolsi e mi fermai a metà del corridoio, proprio davanti alla sua stanza, osservai la porta ed eccoli, mi travolsero come un fiume in piena. Vividi, forti, intensi, penetranti…dolorosi. Tutti i sentimenti che provavo per Jonathan ora erano per lui ,nei miei pensieri il desiderio irrazionale di spalancare quella porta e di abbracciarlo come pochi istanti prima, di sentirmi protetta. Ma sapevo che era sbagliato, io avevo giurato sul corpo esanime di Jonathan che non avrei amato mai più e invece ora eccomi lì, a trattenere a forza la mia mano dall’aprire quella porta di ebano scuro, lontana dal quel pomello argentato. Faccio un passo indietro e mi volto ,poso lo sguardo sui miei piedi illudendomi di distogliermi da quei pensieri sbagliati ma erano sempre lì, con lui ,oltre quella porta nera che mi invitava ad entrare. I miei occhi erano sommersi di lacrime, il mio corpo scosso da singhiozzi leggeri, la vista annebbiata dal mio pianto silenzioso e intriso di dolore un po’ per i ricordi di un passato che volevo ricordare un po’ per questo legame confuso che mi spingeva a legarmi a Ikuto. ‘Jonathan perdonami non c’è la faccio, ho bisogno di questo sentimento confuso, anche se non è amore va bene, anche se è solo amicizia fa nulla, ho bisogno di un sentimento, un legame al quale aggrapparmi per sfuggire al buio. Scappare da quella densa oscurità in cui il nostro amore ,che ormai con è che un doloroso ricordo nella mia anima macchiata del tuo sangue, svanito come un turbinio di foglie nel vento, mi sta trascinando lento e inesorabile. Senza quella brezza il nostro amore, come quella foglia, è caduta a terra, calpestata dall’odio delle dispute altrui nelle quale noi ci siamo ritrovati per caso, in questo strano gioco delle parti, come a teatro a recitare un’opera io Giulietta e tu Romeo con il nostro amore contrastato, ma io sono ancora viva, perché? Nell’opera Giulietta muore seguendo il suo Romeo ma io sono qua… forse era quello il mio destino, morire assieme a te in quell’atto folle di proteggermi, avrei dovuto seguirti’ Già forse era davvero quella l’unica soluzione dato che nell’ultimo anno non avevo che pianto per giorni ,avevo abbandonato tutto: la carriera, la scuola, quei pochi amici che mi ero fatta perché senza Jonathan la vita per me non aveva più senso. Ma da quando ,quel pomeriggio in cui mi ero spacciata per mia sorella davanti al suo ragazzo, lui è entrato nella mia vita il tempo ha ricominciato a scorrere, il mondo attorno a me era solo leggermente diverso. Brillava dei suoi colori come a volermi salutare dopo quel periodo di apatia in cui la vita aveva perso tutte le sue tonalità.
“Piangi?” quella sola parola pronunciata con falsa ingenuità mi riscuote dai miei pensieri facendomi sobbalzare.
“No perché dovrei piangere Ikuto?” che stupida a dire una cosa del genere con gli occhi arrossati, nemmeno un bambino mi avrebbe creduta. Lo vedevo mordersi il labbro nervosamente e stringere i pugni. Poi accadde tutto in pochi istanti… Un aabbraccio protettivo,caldo, mi abbracciava in maniera differente rispetto a Jonathan. Ikuto mi vedeva così fragile che aveva paura di rompermi, mi staccai da lui, uno sguardo d'intesa come fosse un'accordo silenzioso e poi dalle nostre bocche la stessa frase, detta come se fosse stata una supplica:
"Aiutami a dimenticare" e davanti alla notte stallata quel patto era stato stretto tra me e lui. Amiamoci e dimientichiamo il doloroso passato che volevamo scordare ma che ormai fa parte di noi, nonostante la paura di rimanere feriti sia molta...proviamoci!

Angolo Talk

M: Siete adorabili **... nessuno si immagina l'epilogo di questa storia vero? Nemmeno io ad essere sicera xD
I: Che razza di autrice sei se non conosci il finale della TUA storia?!
N: Ikuto non alzare la voce
M: Già non alzare la voce e comunque la storia va ad ispirazione ad esempio il prossimo capitolo sarà solo su Amu che capisce stessa, finalmente dato che,nonostante le diffamazioni di Ikuto io sappia già il finale della storia...semplicemente volevo lasciare un po' di suspense
A: E cosa dovrei capire di grazia?
M: Beh a essere sinceri....
later
A: O.o'' davvero io farò una cosa simile?? CHE IMBARAZZO!! >\\\<
I: Per me no problem 
N: Per me un po' si ad essere sinceri ma spero che tutto si risolva per il meglio e che la mia sorellina sia felice
M: Fidati lo sarà vi abbiamo incuriositi? Si? Allora vi aspetto nel prossimo chappy bacioni <3

  
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