Crossover
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Autore: Jane The Angel    01/10/2006    3 recensioni
"–Scompare, la maggior parte delle volte nel cuore della notte, e nessuno sa dove và...-" La mia prima crossover, da Harry Potter e Il Signore degli Anelli. Una ragazza deve districarsi tra due mondi, e i suoi amici di sempre le saranno accanto, scoprendo cose della sua vita che prima non immaginavano...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Libri
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Arrivo nella Terra di Mezzo

Hermione, atterrata con eleganza su un prato, trasportata da un leggero venticello brillante, fece per guardare giù dalla collina su cui era arrivata come accadeva ogni volta, ma un baccano improvviso dietro di lei la fece sobbalzare. Si voltò e sbarrò gli occhi, incredula.

Harry, Ron e Ginny erano seduti sul prato verdeggiante, o meglio, erano intrecciati in posizioni decisamente innaturali sul prato verdeggiante. Ron fu il primo a riprendersi dalla caduta e, dopo essersi guardato attorno, domandò –Hermione, dove diavolo siamo?-

-Voi che ci fate qui?- domandò Hermione ignorando la domanda dell’amico. Sospettava che prima o poi i suoi amici avrebbero scoperto qualcosa, ma di sicuro non immaginava che sarebbe successo in quel modo!

-Che cos’è questo posto?- domandò Ginny un po’ stordita mentre lei e gli altri due si mettevano in piedi. Hermione fece per rispondere, ma il suono di un corno vibrò nell’aria. La ragazza tirò fuori da sotto il mantello un piccolo corno bianco ornato di ottone e ci soffiò dentro in risposta. In breve un rumore di zoccoli prese il posto del suono del corno.

Dalla vallata sottostante salirono sulla collina tre cavalli, due montati da due strani uomini e uno senza cavaliere. I tre ragazzi studiarono incerti le persone che erano arrivate. Il primo cavallo, un bell’esemplare color cioccolato, era cavalcato un uomo che sembrava avere sui trentacinque anni. Aveva i capelli castani mossi, lunghi fino alle spalle, e occhi nocciola vagamente familiari; indossava una cotta nera e pantaloni dello stesso colore. Una collana gli pendeva dal collo con un ciondolo dalla strana forma, pareva di oro bianco. Il secondo uomo aveva un’età indecifrabile. L’aspetto era quello di un vecchio, e i lunghi capelli bianchi e la barba, anch’essa lunga e bianca, confermavano il sospetto. Ma i suoi occhi azzurri, quasi colore del ghiaccio, oltre ad un’infinita saggezza dicevano che la vita dell’uomo non era ancora al termine. Cavalcava all’amazzone, indossava una lunga veste bianca e portava in mano un lungo bastone di legno bianco con una liscia pietra in cima. Il suo destriero era il più bello dei tre, il pelo bianco e la criniera lucente. Hermione sapeva che gli era stato donato tempo addietro dal signore di Rohan.

-Scusa se siamo arrivati così tardi. È molto che ci aspetti?- domandò l’anziano uomo.

-No, Gandalf, ha appena traslato.- rispose Hermione –Aragorn, ti ho riportato il mantello.- aggiunse poi rivolta al primo uomo, slacciandosi il nastro che le chiudeva il mantello davanti al collo, togliendosi il cappuccio e lanciando l’indumento al cavaliere che portava il nome di Aragorn. Sotto il mantello Hermione indossava un abito verde muschio molto semplice, lungo fino ai piedi, le lunghe maniche attillate terminanti in un triangolo e la scollatura a barca.

-Chi sono quelli?- domandò Aragorn notando i tre ragazzi dietro Hermione.

-Ehm, ecco... si, è successo un pasticcio, infatti...- mormorò Hermione –Ho preso tutte le precauzioni, come sempre, ma sono riusciti a seguirmi.-

-Se l’intuito non mi inganna...- disse Gandalf rivolto ai tre ragazzi –Siete i tre amici di Hermione. Harry, Ronald e Ginevra.-

-Siamo noi.- rispose Ginny.

-Si può sapere dove siamo?- domandò nuovamente Ron.

-Siamo nella Terra di Mezzo.- rispose Gandalf –Più precisamente, nella contea di Rohan. Andiamo in città e la situazione vi sarà spiegata. Hermione, prendi il tuo cavallo e fai salire con te Ronald. Ginevra, vieni con me, mentre Aragorn trasporterà Harry.-

-Perché invece Hermione non porta Ginevra?- domandò Aragorn guardando Ron con uno strano sguardo.

-Pura e semplice questione di peso, Aragorn.- rispose Gandalf pacato mentre Ginevra saliva a cavallo dietro di lui –Dovresti essere meno protettivo con tua sorella. Le permetti di andare in guerra, ma vederla con un uomo ti inquieta fin troppo.-

-S... sorella?- domandò Ginny sbalordite, quasi cadendo da cavallo.

-Si, io e Aragorn siamo fratelli. Mi dispiace non avervelo detto, ma proprio non potevo.- disse Hermione sentendosi vagamente in colpa mentre suo fratello le passava le briglie del cavallo grigio rimasti libero. Hermione salì sul destriero e poi fece segno a Ron di salire dietro di lei. Ron e Ginny ebbero qualche problema a salire a cavallo, poiché come Gandalf anche Hermione cavalcava senza sella, ma alla fine fecero valere l’esperienza dei Thestral dell’anno precedente e riuscirono a salire.

-Tenetevi forte.- suggerì Gandalf.

Ron, imbarazzato, circondò con le braccia la vita di Hermione. La ragazza arrossì lievemente, ma non lo diede a vedere e i tre cavalli partirono al galoppo quasi in contemporanea.

Cavalcarono in mezzo all’erba, veloci come il vento, sotto un cielo denso di nubi scure.

Ginny guardò verso l’alto, stringendosi all’anziano uomo davanti a lei. Le nuvole erano strane, troppo nere, troppo numerose. Pochi raggi del sole riuscivano a rompere la spessa coltre grigia.

Appena dieci minuti dopo la collina su cui erano arrivati era scomparsa dietro di loro, e non troppo lontano si vedevano mura grigie di quella che doveva essere una città.

-Quella è la città di Rohan.- gridò Gandalf ai tre ragazzi –Gli altri ci aspettano lì, Hermione.- aggiunse poi rivolgendosi alla ragazza, che con fare esperto muoveva la briglia del suo cavallo, sussurrandogli qualcosa di tanto in tanto.

-Anche Frodo e Sam?- domandò Hermione piena di speranza.

Aragorn scosse la testa senza cercare di nascondere la sua preoccupazione –Purtroppo è da due settimane ormai che non riceviamo più notizie di Frodo e Sam. Gli ultimi ad averli visti sono stati Faramir e i suoi uomini, che abbiamo incontrato a Gondor.-

-E cosa dice Faramir? Stanno bene?- si informò Hermione in apprensione.

-Si, al momento. Ma sono preoccupato per loro, si avvalgono di una cattiva guida. Credo che abbiano affidato a Gollum la loro sorte.- disse Gandalf.

Il resto del viaggio, che durò comunque pochi minuti, proseguì in silenzio. Ron, Harry e Ginny non osarono fare domande vedendo l’espressione affranta di Hermione.

Quando furono abbastanza vicini, i soldati sulle torri e sulle mura di Rohan iniziarono ad urlare per annunciare il loro arrivo –Il bianco pellegrino è tornato!- gridavano, come se questo portasse alla città più sicurezza. La presenza di Gandalf, infatti, portava tranquillità nei cuori, a meno che non fosse messaggero di sventure, e per questo motivo in alcuni luoghi veniva chiamato Corvo Tempesta. Ma Bianco Pellegrino era il nome con cui era conosciuto nella maggior parte delle contee.

Le porte si aprirono. I sei cavalieri, acclamati dalla folla che guardava curiosa i tre nuovi arrivati, entrarono nella città mentre il pesante portone veniva richiuso alle loro spalle.

__________Nota di Herm90

Ecco il primo capitolo, anche se in effetti continua ad essere una specie di introduzione... non chiedetemi il motivo per cui Aragorn ed Hermione sono fratelli, ma io ce li vedo!

Tsukino, grazie mille per il tuo commento! (non ho letto Eragorn, anche se mi ispira molto il film... ma se farai effettivamente la ff su HP ed Eragorn avvertimi!)

Beh, spero che mi lascerete anche qui qualche commentuccio... veeeeeeeeeeero?

kiss! Al prossimo chappy!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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