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Autore: Erikuccia    26/02/2012    1 recensioni
Jackson si scontra sbadatamente con questa ragazza, successivamente grazie a lei scopre che la sua fidanzata lo tradisce e per superare tutto si appoggia a questa nuova fanciulla. Come finirà tra loro? Nascerà l'amore o sarà solo amicizia?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jackson Rathbone, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco da qui finalmente entra in gioco Jackson!
Buona lettura!



Erano le 3.50 quando, dopo essere stata accompagnata da Rebecca, varcai nuovamente la porta del cafè. Questa volta indossavo un paio di jeans neri e una semplice t-shirt rossa intonata alle all star che portavo ai piedi. i capelli erano come sempre in un "finto spettinato" e ovviamente le meches rosso fuoco spiccavano sul mio nero naturale.

Mi venne incontro la stessa ragazza della mattina che allungò la mano.

-Ciao tu devi essere Jennifer vero? Ector mi ha avvisata che iniziavi oggi. Mi dispiace dirti che parti in un giorno dove siamo solo io e te ai tavoli mentre dietro il bancone a fare tutto da solo c'è il povero Aaron. A proposito io sono Alyssa ma puoi tranquillamente chiamarmi Ally. Vieni ti faccio vedere dove puoi lasciare le tue cose. Parlo troppo vero? Se vuoi puoi fermarmi sai?-

Sorrisi del suo modo di fare, era molto alla mano, saremo sicuramente diventate amiche.

-Non preoccuparti mi piace chi parla molto e anche chi parla poco!- risposi seguendola

-Ottimo! Senti ma di dove sei? O meglio italia dove? Ci sono stata un paio di volte con i miei.- domandò curiosa Ally.

-Io sono nata e cresciuta a milano, ci sei stata?- risposi

-No sono stata a firenze e a roma... prossima tappa milano!- e ridemmo insieme mentre appoggiavo la borsa sull'attaccapanni che mi aveva indicato.

-Pronta per iniziare?- chiese illuminandosi

-Pronta- risposi allacciandomi il grembiule nero

Tornammo nella sala che intanto si stava riempiendo di clienti.

-Dove diavolo vi eravate cacciate? Stavo per chiamare i marines!- sbottò Aaron da dietro il bancone.

-Dai non spaventarla o ci troviamo solo noi due di nuovo! A proposito Aaron lei è Jennifer, Jen lui è A...- iniziò Alyssa ma venne interrotta dal ragazzo piuttosto irritato -Si si piacere sentite ci presentiamo dopo ok? ora portate questa roba a quei tavoli-

E ecco che il mio lavoro iniziava. Era piuttosto faticoso ma dopotutto mi stavo divertendo. Ero perfino riuscita a ricevere delle mance da alcuni clienti e un consiglio da Aaron:

-Ehy piccola- iniziò a dire -se per caso qualcuno ti dice qualcosa di strano o rompe le palle rispondigli a tono! Ector stesso vuole che ci difendiamo in caso di clienti strani!- e mi fece l'occhiolino.
Aaron era un ragazzo alto moro e con gli occhi scuri, muscoloso e sorridente. Carino ma di certo non era il mio tipo.

Erano circa le 9.45 quando entrarono sei persone e si sedettero nel tavolo più nascosto del locale. Guardai i miei nuovi amici e il barman mi fece cenno con il capo di andare a prendere le ordinazioni del nuovi arrivati. Erano 5 ragazzi e una ragazza. Uno di loro non era propriamente un ragazzo ma poco mi importava. Arrivai al tavolo sorridendo, estrassi il blocchetto degli ordini.

-Salve cosa posso portarvi?- chiesi gentilmente

-Magai i menu- disse la ragazza freddamente

-Ve li prendo subito- risposi stizzita, ecco il primo cliente strano della mia carriera di cameriera doveva proprio arrivare il primo giorno? E doveva per forza essere una ragazza? Presi il menu e lanciai un'occhiata a Aaron che per risposta alzò le spalle e sorrise.

Lasciai i menu e tornai al bancone per scambiare due parole con Ally e Aaron vista la situazione momentaneamente calma.

-Ehy piccola se quella rompe fatti valere- mi disse Aaron ridendo

-Già Jenny non fatti mettere sotto- disse Ally ridendo a sua volta

Scossi la testa perplessa e guardai nuovamente quel gruppetto. Erano piuttosto strani.

Un uomo sulla cinquantina insieme a 4 ragazzi sulla trentina e una ragazza snob.

Erano uno diverso dall'altro, forse l'unica cosa che li accomunava era il colore dei capelli.

Quei 4 ragazzi erano mori ma per il resto erano completamente diversi. Uno aveva una cresta stile moicani e improvvisava una batteria con due forchette. Uno al posto dei capelli aveva un cespuglio e un'aria abbastanza depressa. Un altro aveva i capelli poco più lunghi del normale ma delle scarpe talmente abbaglianti da attirare la mia attenzione. L'ultimo invece era sicuramente il più basso, capelli arruffato che avevo notato appena si era sfilato un cappello nero e occhi di un verde intenso.

-Ehy Jen piccola? Mi ascolti?- diceva Aaron colpendomi scherzosamente sul braccio.

-Si?- dissi ridestandomi e prestandogli attenzione

-Va a prendere le ordinazioni- ordinò lui

Mi avvicinai nuovamente al tavolo.

-Era ora- iniziò la ragazza -credevo di doverti portare io le nostre ordinazioni- continuò.

Sospirai e alzai gli occhi al cielo.

-Ditemi cosa vi porto?- dissi con un sorriso tirato

Il ragazzo con la cresta mi guardò e disse -Bhe puoi portarci 5 birre e 5 ottimi muffin grazie!-

Scrissi l'ordinazione e attesi la ragazza che intanto continuava a studiare il menu.

-Lani guarda che non cambieranno le bevande se continui a rileggere la lista- disse il ragazzo con il cespuglio in testa.

-Si...- cominciò quella strana donna -qui non avete nulla da bere che non contenga caffeina, teina,zuccheri, coloranti, che non sia frizzante o alcolica?- concluse fissandomi

La guardai di rimando e con il sorriso più tirato che potevo -Ma certo! Acqua!- risposi scatenando le risa degli altri 5.

-Ragazzina come ti permetti? Tu non sai chi sono io!- cominciò nuovamente lei.

-Dai Lani te la sei cercata.- le disse il ragazzo dagli occhi verdi che poi si rivolse a me -Devi scusarla e per piacere porta birra e muffin anche a lei. Grazie.-

Portai le loro ordinazioni come se nulla fosse successo ma sentivo perennemente lo sguardo dei miei nuovi amici su di me, chissà forse mi ero persa qualcosa.

Dopo un'ora circa il gruppetto pagò e abbandonò il locale.

Si erano già fatte le 11 quando Ector arrivò dicendoci che per oggi avevamo finito. Si complimentò con me per il primo giorno di lavoro e mi disse che quello sarebbe stato il mio orario per il momento.

-Ehy Jen te la sei cavata alla grande! Farai carriera! ahahah- mi prese in giro Aaron

-Si è vero! Diciamocelo ragazzi incontrerò la fama qui!- scherzai facendoli ridere

Dopo qualche minuto, mentre sistemavamo le tazze pulite rientrò quel ragazzo dagli occhi verdi con il cellulare in mano per prendere il cappello che prima aveva dimenticato e, nello stesso momento il mio telefono squillò.

Con l'assenso di Aaron e Ally uscii dal locale per ripondere. Era mia madre che mi chiedeva come stavo ma visto che dovevo finire di lavorare le dissi che l'avrei richiamata.

Con gli occhi ancora sullo schermo del telefono saltellai verso l'entrata ma non mi accorsi che il ragazzo di prima stava uscendo in tutta fretta così mi ci scontrai in pieno facendo cadere entrambi a terra.

Lui si rialzò si scusò velocemente raccolse uno dei due telefono a terra accanto a noi mi aiutò a rialzarmi e scappò via correndo verso la macchina che lo aspettava poco lontano.

Venni subito raggiunta da Aaron e Alyssa che mi aiutò a togliere la polvere dai vestiti e mi diede il telefono rimasto a terra.

-Tutto bene piccola?- chiede il barista divertito

-Si certo cavoli però che botta!- risposi

-Bhe sai io direi che più che incontrare la fama... ti ci sei scontrata con la fama!- disse Ally

-Ha ragione la fama ti ha proprio travolto!- concordo il ragazzo

-Che state dicendo?- domandai stupita

I due di guardarono stupefatti.

-Vuoi veramente dirci che tu non sai chi è quel ragazzo?- chiese la mia amica

-No chi è?-

Aaron mi guardò spalancando gli occhi. -Ehy piccola ma in italia non conoscete la saga di twilight?-

-Si che la conosciamo- risposi secca. Cominciavo a innervosirmi, chi era quel tipo?

-Bhe lui è Jackson Rathbone!- disse Alyssa

-Chi?- domandai confusa

-Jasper!- rispose lei

-Chi? Quello che vuole uccidere Bella nel secondo?- cercai di fare mente locale

-SI!- risposero insieme

-Oh.- fu l'unica cosa che riuscii a dire.

Ora mi davo una risposta per le loro risatine di prima! Stavo per farglielo notare quando apparve mia cugina tutta agitata e incavolata.

-JENNIFER! MA A CHE COSA TI SERVE UN TELEFONO SE NON RISPONDI? E' UN QUARTO D'ORA CHE TI CHIAMO E NON RISPONDI!- urlò

-Oh scusa Reb è solo che avevo tolto la suoneria dopo che mi ha chiamato mia madre- dissi infilandomi una mano in tasca e estraendo il mio iphone -quindi non ho....- ma non finii la frase.

-Non hai?- chiese Aaron

-Ma questo non è mio!- dissi senza fiato

-Che vuol dire che non è tuo?- chiese Rebecca

-Come può essere...- cominciò Alyssa che poi trattenne il respiro indicando me poi il punto dove il ragazzo era salito in macchina e poi il marciapiede dove eravamo caduti.

-NO!- dissi io capendo che intendeva ma ripensandoci poteva essere vero. Entrambi i nostri telefoni erano caduti e gli iphone sono identici.

Guardai i miei amici e mia cugina e, dopo aver guardato nuovamente il telefono che mi ritrovavo esclamai: -Quell'attore mi ha rubato il telefono! Questo è il telefono di Jackson Rathbone!- li guardai nuovamente -E adesso?-

  
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