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Autore: Shade Owl    03/03/2012    3 recensioni
L'Alleanza delle Ombre avrebbe dovuto essere sconfitta, e la Convergenza che sgretolava la barriera fermata. E così è stato: il Pentacolo, sotto la guida di Timmi, ha salvato il mondo dalla distruzione e spazzato via l'Alleanza, nonostante il Tredicesimo Membro, che ne era capo, sia riuscito a sopravvivere. In teoria, a parte questa piccola pecca, ci sarebbe di che festeggiare, specie considerando che Nadine è rimasta incinta.
Ma così non è: il Tredicesimo Membro ha manipolato tutti, dai suoi vecchi compagni fino ai Custodi dell'Eden e, con l'aiuto di Marcus, ha risvegliato l'Anticristo.
E l'Anticristo è in realtà Demon, colui che un tempo fu il più feroce avversario della famiglia di Liz e nemesi di Daniel, l'unico avversario che entrambi sembrano temere veramente. I suoi poteri sembrano illimitati, e nessuno, a suo dire, è in grado di fermarlo.
Quarto e ultimo capitolo della serie Sangue di Demone.
Genere: Dark, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sangue di demone'
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- No!- gridò Nadine.
- Cosa… cos’è successo?- balbettò Jo, spostando lo sguardo dal punto in cui, un attimo prima, si trovava il corpo di Skin.
Daniel serrò i pugni, osservando i tentativi di Timmi di liberarsi dalla morsa in cui era stato intrappolato.
- Demon.- borbottò, osservandolo: aveva chiuso gli occhi, e sembrava stesse raccogliendo le forze per qualcosa - Ha… ha rianimato Skin.-
- L’ha riportato in vita?- esalò Alis, ad occhi sgranati.
Ma lui scosse la testa, cupo.
- No.- rispose - Ora Skin è un Nonmorto.-
 
Un Nonmorto… grandioso.
Aveva combattuto un sacco di volte contro le forze oscure a cui lui stesso apparteneva, e in più di un’occasione aveva avuto a che fare contro dei morti viventi. Esseri privi di anima o intelletto, persino incapaci di correre o parlare. Ucciderli non gli aveva mai dato fastidio, a eccezione dell’odore.
Ma quella era la prima volta che si trovava ad affrontare un amico.
- Skin… porca puttana, sono io!- ringhiò, forzando i muscoli al massimo per toglierselo di dosso - Andiamo, dannazione!-
La nube lo sollevò verso l’alto e poi lo sbatté con forza a terra, arrivando quasi a spaccargli qualche osso ma lasciandolo andare. Si rialzò boccheggiando, i polmoni totalmente vuoti, e trovò Nadine inginocchiata a terra che lo fissava sconvolta.
- Aah, non guardarmi in quel modo…- grugnì, rimettendosi in piedi - Su, è solo uno zombie, li hai già visti anche tu…-
Uno zombie a cui voglio bene, però…fu costretto a pensare.
Si voltò massaggiandosi le costole, e si ritrovò di fronte a uno Skin nuovamente in carne e ossa. Era assolutamente identico al suo amico di sempre, e non un cadavere in decomposizione come quasi tutti i Nonmorti in cui si era imbattuto.
I soli segnali della condizione in cui si trovava erano il petto squarciato dal colpo che l’aveva ucciso e gli occhi, spenti e fissi.
Gettò uno sguardo alle sue spalle: Demon era ancora dove l’aveva lasciato, e sembrava raccogliere le forze. Era il momento buono per colpire, ma con Skin a ostacolarlo…
- Timmi.-
Si voltò appena, e vide che Raven si era rialzata. Guardava Skin con occhi arrossati, ma non lasciava trasparire emozioni.
- Rimandalo qui.- disse - Lascialo a me. Occupati di Demon.-
- Ehm… okay…- rispose incerto.
In quel momento Skin sguainò le lame dai bracciali della tuta, e gli si avventò contro. Disarmato e per nulla desideroso di affrontarlo, Timmi non poté far altro che schivare il colpo degli artigli, che gli passarono a un soffio dal naso.
Non appena vide la lama sinistra avvicinarsi, roteò una volta su se stesso e la agguantò saldamente, poi completò la piroetta.
Normalmente Skin sarebbe riuscito di certo a contrastare una mossa così semplice, ma in quelle condizioni i suoi movimenti erano goffi e lenti. Non poté reggersi in piedi, e perse l’equilibrio.
Cadde appena oltre la barriera, e un istante dopo si ritrovò impalato a terra, con Gungnir infilzata nel suo petto.
 
Raven affondò con un colpo secco l’arma nel corpo dell’amico, così che non potesse muoversi, poi sguainò uno dei machete d’argento, puntandoglielo al collo.
- Cosa stai facendo?- esclamò Jo.
- Quello che è necessario.- rispose Trys, cupo - Ora è un Nonmorto… rompergli o tagliargli la testa è il solo modo per ucciderlo.-
Darth si avvicinò alla Valchiria, anch’egli stringendo la propria arma nel pugno.
- Sei sicura di voler essere tu?- chiese - Possiamo pensarci noi.-
Lei scosse la testa, senza staccare gli occhi da quelli vuoti di Skin. Il Fantasma agitava debolmente le braccia, incapace di togliere Gungnir per liberarsi. Faceva pena.
- No.- disse Raven, con voce sorprendentemente ferma - Voglio farlo io.-
Sollevò il machete e, con un movimento fluido, disegnò un arco rovesciato.
Ci fu un rumore secco e deciso, poi più niente.
 
Timmi distolse lo sguardo, ritrovandosi a fissare il terreno. Gli ci volle qualche secondo per rivolgersi di nuovo a Raven, che stava riponendo le armi.
- Stai bene?- le chiese.
- Ho fatto quello che avrebbe fatto per me.- rispose semplicemente, ripulendo il machete prima di rimetterlo al suo posto - Ora fai il tuo dovere.-
Il mezzodemone annuì una volta e raccolse Nova, riportando gli occhi su Demon: non si era ancora mosso, né sembrava essersi reso conto di quanto era appena accaduto.
- Bravo… resta fermo…- ringhiò, azionando la lama della Fiaccola - Resta dove sei, che vengo da te…-
Impugnò l’arma con entrambe le mani e scattò avanti, muovendola dal basso verso l’alto, la punta strisciò contro il terreno sollevando uno sbuffo di polvere e pietre, lasciando una piccola scia bruciacchiata al suo passaggio.
Raggiunse Demon in un attimo, e la Fiaccola fu quasi sul punto di tagliarlo in due parti, ma proprio in quel momento lui aprì gli occhi e puntò entrambe le mani.
Di nuovo, Timmi si sentì sollevare da terra, mentre una forza invisibile lo spingeva indietro. Rotolò per rialzarsi, e proprio mentre lo faceva vide una serie di crepe formarsi attorno ai piedi di Demon.
La ragnatela di spaccature si allargò sempre di più, mentre una fioca luce rossastra filtrava dalle fessure, arrivando a ricoprire il suolo per un raggio di quasi cinque metri. Quella porzione di terrapieno cominciò a cedere, e lui si sentì sprofondare.
Oh, merda…Pensò. Cosa sta facendo quel pazzo, adesso?
 
Tutto il terrapieno cominciò a tremare violentemente, tanto che alle sue spalle riuscì a sentire gli amici gridare e cadere a terra.
Prima che riuscisse a spostarsi per mettersi al sicuro o tentare un nuovo attacco, un fiotto di qualcosa schizzò fuori dalle crepe. Sembrava lava, ma non era calda, e nemmeno così densa. Uno schizzo gli cadde sul braccio sinistro, e un dolore tremendo, di atroce nitidezza, gli attraversò il cervello.
Lanciò un gridò, afferrandosi istintivamente il polso. Dopo alcuni secondi la fitta si attenuò, e poté constatare il danno, anche se il muscolo era ancora contratto e rigido a causa del male provato.
Vide che la carne dell’avambraccio, qualche centimetro più in alto del polso, si era consumata come burro su una fiamma. C’era un foro nero, adesso, al posto del muscolo, e affondava quasi per metà del suo spessore.
Non riusciva più a muovere bene le dita, e se solo provava a fare qualsiasi cosa con la mano le fitte tornavano a scuoterlo tutto.
Un solo schizzo… quella roba l’avrebbe fatto a pezzi!
Ma perché non riesco mai a cavarmela con poco?Pensò furioso.
Lasciò perdere la ferita e impugnò saldamente la Fiaccola con la mano sana. Non poteva muoversi, non senza passare in mezzo a quella specie di acido, e come se non bastasse il frammento di roccia su cui si trovava stava sprofondando sempre più, lentamente ma costantemente. Presto si sarebbe ritrovato sommerso.
Devo proiettarmi!
Usò la magia appena in tempo, proprio quando quello strano liquido cominciava a sommergere il suo punto di appoggio, e si portò alle spalle del nemico, affondando la Fiaccola.
Crepa, lurido pezzo di merda!
La lama trafisse carne, muscolo e tendini, perforando un rene e la milza.
La Fiaccola gli cadde di mano, e lui si accasciò a terra con la spada di Demon conficcata nel fianco.
L’aveva ingannato.

LullabyMylla, per favore non darmi del bastardo, dell'infame eccetera, in questi giorni non hai quasi fatto altro nelle recensioni :P
Scherzi a parte, ringrazio lei e gli altri miei lettori Ely79, NemoTheNameless, Giallobanana, Argorit, Fatelfay e il nuovo arrivato FabTaurus. Vi avverto, ora si entra in un momento importante, e conosceremo anche una certa persona...

   
 
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