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Autore: Mephistopheles    15/03/2012    1 recensioni
L'entrata ad un club serale di filosofia, estremamente esclusivo, richiede il superamento di tre prove. Ma i pochi che riescono a passarle scoprono che dietro alle apparenze c'è qualcosa di più.
Prima storia del ciclo Metropolys:
« Quello di Metropolys è un universo alternativo, a tratti simile al nostro, a tratti distopico, a tratti fantascientifico. Il colore della metropoli e della vita dei suoi abitanti è il grigio della noia, e i protagonisti delle storie (indipendenti tra loro a livello di trama) cercano ognuno una propria diversa tonalità, qualcosa che animi le loro esistenze e permetta loro di evadere dalla monotonia. Un quadro inquietante, dall'interpretazione oscura e mai univoca, si propone come disturbante rappresentazione di un mondo "underground" specchio della società contemporanea ».
Genere: Dark, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bile nera
III.

 

 

 

La cosa fondamentale è capitare nel gruppo giusto. Se gli altri sono troppo preparati, in genere si fa fatica. Dopo un po' la gente smette di arrivare, e nessuno apre più la porticina chiusa a chiave.
Arrivato fin qui, il gruppo inizia a fare chiacchiere, domande. Tutti vogliono raccontare di chi gli ha parlato di quel posto, come, quando. Se ti chiedono qualcosa, anche se sai tutto, devi fingere di essere nuovo. Una volta c'era un sapientone che era arrivato “quasi alla fine”, diceva lui, e spiegava agli altri come superare le prove. Quando la prova è iniziata, è stato il primo ad essere sbattuto fuori senza tanti complimenti.
Dopo un po' nessuno apre più la porta. L'attesa può essere snervante, eccessivamente lunga. Perdi la cognizione del tempo. Il cellulare laggiù non prende, e ti sorprendi a consultare l'orologio in maniera compulsiva. Qualcuno si stanca e cerca di tornare indietro, ma la strada da cui tutti arrivano è una specie di labirinto, della cui complessità ti rendi a malapena conto mentre lo attraversi. Penso sia il motivo per cui ti bendano. Tutti quelli che volevano tornare indietro, li ho rivisti pochi minuti dopo di nuovo nel gruppo, oppure non li ho più visti. Né quella sera, né mai più.
Nel seminterrato ci sono anche due porte laterali, ma sono sempre chiuse.
L'attesa a volte dura molto tempo. Qualcuno si siede, qualcuno chiacchiera. Di solito si prosegue quando si è una ventina. Una volta sono arrivato per primo e ho aspettato parecchie ore da solo prima di essere raggiunto da altri, ed è stata un'esperienza terrificante.
A parte la prima volta, che sei rilassato, le altre volte sai di essere in competizione con tutte quelle persone. Di quel gruppo lì, solo una persona arriverà al livello finale. La prima volta non te ne rendi conto, ma dopo, guardandoti intorno, se sei bravo riesci a capire chi sta recitando e chi no, chi c'è già passato.
Lo vedi perché è teso, i muscoli pronti a scattare sotto la maglietta e i jeans. A volte puoi scambiarti sorrisini o cenni d'intesa con chi “sa”, come te, ma non devi far trapelare niente.

 

 

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