Anime & Manga > Shugo Chara!
Segui la storia  |       
Autore: Meme06    16/03/2012    8 recensioni
Ed eccomi di nuovo? Vi ho stressati? Eccome se l'ho fatto! XD Comunque questa volta non sarà il solito cambiamento, ovvero personaggi in un luogo diverso e in un'ambientazione diversa. Bensì riscriverò tutta la storia di Shugo Chara dal mio punto di vista... 'leggermente' Dark. XD Spero che vi possa piacere!
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

- Ricorda sempre qual'è il tuo vero compito… - le stesse parole. Ripetute ogni giorno. L'unica cosa che le sapeva dire. L'unica cosa che sapeva dimostrarle.

La bambina abbassò gli occhi a fissare il pavimento e annuì. - Non dovrai mai piangere…

Sempre le stesse.

Annuì di nuovo mentre si allontanava da lei rinchiudendosi nella solita stanza.

La bambina si portò una mano al petto. Nonostante non fosse un dolore fisico faceva male. Terribilmente. Ingoiò le lacrime che premevano per uscire dai suoi occhi. Doveva obbedire. Senza dire nulla. Senza ribattere. tanto non sarebbe servito. Per questo se ne stava in silenzio e annuiva. Ascoltava… e annuiva. Obbediente e meccanica.


Era da un po' che Amu si chiedeva che diavolo erano quelle strane uova colorate trovate quella mattina stessa nel suo letto. All'inizio pensò che fosse uno scherzo da parte di suo fratello. Zenko. Poi si era ricreduta, visto che stava ancora dormendo. Constatando anche il fatto che non era Pasqua pensò che ci fosse davvero qualcosa di strano e bizzarro. Nonostante ciò, presa la solita colazione - pane e marmellata - si diresse a scuola. O meglio, quella che ora sarebbe stata sua. Si erano trasferiti da poco e il primo giorno di scuola trasmette sempre un misto di ansia e angoscia. Compagni nuovi. Classe nuova. Professori nuovi. Per non parlare del fatto che era in terza media e che ricominciare da capo proprio il suo ultimo anno non era una cosa che la allettava parecchio.

Il grande cancello della scuola era aperto e il viale brulicava di studenti che chiacchieravano allegramente in gruppo. Amu si guardò intorno prima di attraversare il cancello e dirigersi poi all'entrata dell'edificio. La sua classe era la 3a F o almeno così le era stato detto. Sezione Stella.

Bene, bene. Terzo piano. Ah, che belle rampe di scale che le sarebbe toccato fare ogni mattina da adesso. Magari le sarebbe pure servito per fare della ginnastica extra.Sorrise al suo pensiero leggermente comico, per poi dirigersi verso la classe.

Sospirò. L'insegnante era già fuori dalla porta ad aspettarla per presentarla a tutta la classe. Che entusiasmo. Badate che è sarcasmo.

Si avviò verso la donna che solo ora l'aveva notata, per poi sorriderle ed invitarla ad entrare con un cenno del capo. Dentro di sé, Amu, tirò un bel respiro profondo, pronta per affrontare anche Godzilla. Nonostante già sapesse che lì dentro non c'era un simpatico lucertolone ad attenderla. Bensì ragazzi della sua stessa età pronti a guardarla, sfotterla e giudicarla. Si, forse qualcuno sarebbe stato disposto a fare amicizia con lei. Fatto sta che tutto questo era decisamente peggio.

Entrò nell'aula scortata dalla prof. Ebbene cara mia… si disse sospirando leggermente, in modo che nessuno se ne sarebbe accorto. Lei non era tipo che si faceva problemi a dire la proprio o comunque ad essere se stessa. Il suo unico problema era l'ansia che aveva ereditato. E quando si ritrovava davanti a tante persone si bloccava e rimaneva come un pesce lesso.

- Ragazzi questa è Hinamori Amu. la vostra nuova compagna di classe. - la presentò la prof.

Tutti la fissarono. Deglutì rumorosamente prima di dire una sola parola che avrebbe segnato il suo anno di scuola per sempre.

- Piacere. - e basta. Sguardo torvo. Nessun sorriso. Ferma, decisa. O almeno così sembrava. Agli occhi degli altri.

Tutti la guardarono straniti. Non proprio tutti. In fondo. Un ragazzo e una ragazza la fissavano con un sorriso curioso in volto. Gemelli. Probabilmente.

Entrambi capelli lunghi e viola. Entrambi occhi grandi e nocciola.

Sembravano simpatici a vederli. Ma lei non poteva. No.

- Puoi sederti là. - le indicò un banco vuoto vicino ad una ragazza dai capelli rossi, raccolti in due lunghe trecce con nastri verdi.

Quella la fissò, giusto il tempo per lanciarle uno sguardo che mostrava superiorità. Amu non vi badò, sedendosi tranquillamente, pronta a seguire la lezione.

Nonostante facesse di tutto per non badarvi - in primo luogo non credendo che ciò fosse possibile - ogni tanto sentiva qualche colpetto che le trasmetteva la borsa con quelle strane uova colorate dentro. Forse era stata una pazzia del momento quella di infilarle in borsa e portarle a scuola. Fatto stava che a casa non avrebbe potuto comunque lasciarle. Sua madre le avrebbe potute trovare e magari involontariamente rotte. Cosa che, nonostante non avesse ancora capito cosa fossero, non le sarebbe andata a genio. Questo lo sapeva. Anche se non capiva perché.

Il primo giorno passò presto e nonostante non avesse attaccato bottone con nessuno, la cosa più importante era che era riuscita ad uscire senza essere disturbata da nessuno.

Mentre si dirigeva verso il cancello quattro ragazzi - tra cui due erano i gemelli che stavano in classe con lei - si avvicinavano con fare maestoso, ma non esprimevano antipatia, bensì un'insolita e alquanto ilare superiorità. Dovuta soprattutto alle mantelline in tinta con la divisa che indossavano. In una parola? Orribili.

- Chi diavolo sono quei fenomeni da baraccone? - chiese sussurrandolo a sé stessa.

- Come non lo sai? - e dire che lei sperava di non essere stata sentita.

Si girò, trovandosi la ragazza dai capelli rossa che le sedeva vicino in classe.

- A quanto pare. - rispose senza darle troppa soddisfazione, facilmente conquistabile con i nuovi arrivati.

- Loro sono i Guardiani. Ovvero coloro che si occupano di risolvere i problemi degli studenti o delle classi semplicemente. - le spiegò. - Sono Il King's Chair Soma Kukai. La Queen's Chair Yamato Nadeshiko. Suo fratello gemello Yamato Nagihiko, Jack's Chair e Saitou Ami, Ice Chair. E ora dimmi… Non trovi che Soma-kun sia figo?

- Eh? - fece fissando il ragazzo dai capelli castani e gli occhi smeraldo. Si, senza dubbio era carino. Poteva anche avere ragione quella lì sul fatto che fosse un gran bel ragazzo. Ma non lo avrebbe mai ammesso con una come quella a fianco. - Tu di sicuro lo pensi.

Rispose. Quelle fece una faccia abbastanza stranita. Per poi fare spallucce e dileguarsi.

Amu sbuffò. E dire che quella ci andava in classe! Mamma mia…

La borsa si mosse di nuovo. maledizione, ci facevano a posta o cosa a muoversi nei momenti meno opportuni?

Accidenti, la borsa si stava per aprire. Con la mano tentò di frenare quel dannato ovetto. Iniziava veramente a preoccuparsi.

Mentre lei si dava da fare come una matta per tenere fermo quel coso sentì una mano posarsi sulla sua spalla.

Si voltò sorpresa e leggermente infastidita. Toccarla non era una cosa che andava fatta. La infastidiva.

Davanti a lei, quel ragazzo che aveva chiamato Kukai, ora la stava guardando stupito.

- Non mi dirai che tu…

Amu non ebbe il tempo di pensare che prese il polso del ragazzo e lo tolse dalla sua spalla facendo una smorfia di fastidio.

- Io cosa? Non rompermi le scatole, senpai… - mormorò per poi girare i tacchi e andarsene.

Che bella figura e dire che la cosa non era stata neanche volontaria. Non ci aveva pensato. L'unica cosa che le era passata per la mente era stato un ricordo. Terribile. Per questo aveva reagito così. Nonostante la considerasse un'inutile scusa, visto e considerato che quel ragazzo di certo le avrebbe pensate tutte meno quella.

Stava tornando a casa. La testa fra le nuvole. I pensieri che guidavano il suo corpo. I piedi si muovevano da soli, conoscevano la strada. O almeno credevano di conoscerla, visto e considerato il fatto che in meno di dieci minuti già non riconosceva il luogo in cui si trovava.

Si guardò intorno smarrita, imprecando contro sé stessa per la sua sbadataggine e per non avere neanche un poco di senso dell'orientamento.

Ma tanto era ovvio. Solo lei era la calamita giusta per certe sfortune.

Dunque, era venuta di sicuro dal posto cui ora stava dando le spalle. Tornare indietro poteva essere una soluzione. Detto fatto, fece dietro front e iniziò a camminare, stavolta guardandosi bene intorno per memorizzare la strada.

- Dunque… ehm… - iniziò a biascicare confusa. - Non riconosco un cazzo!

Sbottò d'un tratto rossa di rabbia e anche di vergogna per aver fatto ricadere l'attenzione dei passanti su di lei.

Iniziò a camminare, convinta che prima o poi qualcosa avrebbe riconosciuto.

O almeno così sperava, perché non appena svoltò l'angolo si ritrovò all'inizio di un vicolo cieco.

- Ma allora ci fate apposta!! - esclamò rabbiosa.

- E tu saresti Amu, giusto? - una voce alle sue spalle la fece girare all'improvviso. Fissandolo duramente. Era un ragazzo. Molto più grande di lei all'apparenza. Aveva dei particolari capelli blu notte. E gli occhi di un meraviglioso viola. Profondi e cupi. Si ritrovò in quegli occhi. Sembravano narrarle il suo passato. Scacciò subito quel pensiero. Al di là di ciò, quello che contava era il fatto che davanti a lei c'era un tizio che non ispirava molta fiducia e ancor meno simpatia. - Non ti avrei fatto così piccola… Visto quello che possiedi. Davvero hai sogni così grandi?

Di che diavolo stava parlando? E come faceva poi a parlarle come se la conoscesse?

- Che diavolo vuoi? Forse non l'hai notato, ma sono impegnata a tornare a casa. - disse acida provando a superarlo. Azione che lui non le permise di fare prendendola per un braccio e gettandola contro il muro alle sue spalle. - Che accidenti…?

- Dove le tieni?

- Che cosa?

- Le uova. O meglio… i tuoi Shugo Chara.

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Shugo Chara! / Vai alla pagina dell'autore: Meme06