Questa raccolta di tre flashfic partecipa al contest “Girls Just Want to Have Fun” indetto da pucia; nel forum di efp.
Nickname: Athanasia
Titolo: “Dell'azione e della reazione”
Personaggio
principale: Hermione Granger
Altri personaggi: Astoria Greengrass, Pansy Parkinson,
Draco Malfoy
Rating: Verde
Genere/i: Generale
Avvertimenti:
flashfic, het, raccolta
Introduzione: Difatti
– giacché quel giorno era già di pessimo umore
per via di una O in Trasfigurazioni – avvicinarsi al tavolo di
Serpeverde e prendere per i capelli la ragazza le era venuto
naturale.
NdA: le flashfic contengono in ordine
242, 283 e 400 parole.
“Dell'azione e della reazione”
Al
suo settimo anno ad Hogwarts – ripetuto poiché molti non
vi avevano preso parte per “motivi di forza superiore” -
Hermione Granger aveva trovato l'amore. L'amore puro, passionale,
totalizzante. E l'aveva trovato con la persona che mai si sarebbe
immaginata.
Draco Malfoy.
Per questo, quando aveva visto Pansy Parkinson strusciarglisi
addosso, era uscita fuori dai gangheri. Il suo ragazzo non apprezzava
certo le attenzioni invadenti e “sensuali” della ragazza,
ma per la prima volta in vita sua la Caposcuola di Grifondoro fu
colta da un sentimento noto ai più come gelosia.
Difatti – giacché quel giorno era già di pessimo
umore per via di una O in Trasfigurazioni – avvicinarsi al
tavolo di Serpeverde e prendere per i capelli la ragazza le era
venuto naturale. A poco servirono i lamenti della ragazza, i suoi
Ahia! e
i suoi Levami le
mani di dosso sporca Mezzosangue,
contro la furia cieca che rapidamente aveva preso possesso dell'animo
della riccia.
Hermione uscì sorridente, con un braccio
del suo ragazzo sulle spalle, dalla Sala Grande.
Una piccola
ciocca di capelli neri, che teneva in una mano, attestava
indiscutibilmente la sua vittoria. Il viso senza un livido e la
divisa perfettamente stirata, confermava la supremazia delle nate
babbane nel campo del “corpo a corpo”.
«Ti ho mai detto che quando sei gelosa mi fai impazzire?» le soffiò Draco in un orecchio, prima di condurla verso il parco – teatro di baci, carezze e sorrisi da due mesi a quella parte.
* * *
Nel
pomeriggio, mentre la riccia leggeva un libro – con le gambe
del suo
fidanzato poggiate sul grembo - quel piccolo mostro verde tornò
a farle visita. La biondissima – e a suo malgrado, bellissima –
ex ragazza, nonché promessa sposa, di Draco faceva bella
mostra di sé davanti a loro. Inutile dire che Hermione, alla
vista dell'abbigliamento succinto della ragazza, sentì la
rabbia pervaderla nuovamente, facendole serrare gli occhi castani con
stizza.
«Desideri,
Greengrass?» chiese, cercando in qualche modo di simulare lo
sdegno.
«Volevo avere da Draco la conferma della sua
partecipazione alla mia festa di compleanno, durante le vacanze di
Natale.» cinguettò l'altra, falsamente cortese.
«Manca ancora un mese, mi sembra» replicò stizzita Hermione.
«Oh, ne sono consapevole. Ma per gli ospiti speciali siamo soliti preparare una stanza, così che possano dormire al nostro castello e...» la bionda rampolla di casa Greengrass s'interruppe quando un mugulio proveniente da Draco diede un segno palese del suo risveglio.
«Buon pomeriggio Draco» lo salutò, sbattendo le folte ciglia – che circondavano due meravigliosi occhi azzurri – e dondolandosi sulla gambe.
«Ciao Astoria» replicò lui senza abbandonare il morbido abbraccio del corpo di Hermione.
«Volevo avere conferma della tua presenza alla mia festa di compleanno» proferì lei.
«A dire il vero, Astoria, io ed Hermione progettavamo di passarre insieme queste vacanze, quindi...» la congedò alzandosi e prendendo una mano della sua ragazza, che si era rinchiusa in un mutismo assoluto, salutando con un cenno del capo la sua ex fidanzata.
«Sai Draco, avrei voluto aggiungere una ciocca di capelli biondi alla mia personale Sala dei Trofei» disse Hermione quando furono abbastanza lontani dalla portata visiva – e uditiva – della ragazza. «Comincio a pensare che tu ci stia prendendo gusto» rise lui.
* * *
Infine,
dopo le grandi insistenze della madre, Draco aveva abbandonato il suo
progetto per le vacanze e, inutile dirlo, la ragazza ci era rimasta
molto male. Difatti, sapeva benissimo perché Narcissa
avesse insistito tanto. Non voleva che suo figlio frequentasse una
Mezzosangue; non voleva che frequentasse lei. Sapeva anche che
– sicuramente – avrebbe obbligato il suo ragazzo ad
andare alla festa dell'insopportabile asina giuliva1.
La
gelosia, come spesso da poco tempo a quella parte, tornò a
farle visita. Così, fuori di sé, si trasfigurò
completamente fino a rendersi un ragazzo2. In seguito,
accecata dall'ira, si smaterializzò a Greengrass Manor –
del quale, per fortuna, conosceva l'ubicazione.
Vedendo un'aitante giovanotto fare il suo ingresso con fare elegante, la ragazza che controllava la lista degli invitati – che altri non era che la sorella della festeggiata – non si preoccupò di controllare la lista degli invitati, giacché – sfortunatamente più bruttina e sciatta della sorellina – non le capitava spesso che un ragazzo le rivolgesse un sorriso così... ammaliante. In preda all'eccitazione, lo fece entrare.
Hermione
notò subito le “mossette provocanti” - vedi:
ancheggiare spudoratamente, sbattere le ciglia, mettere in mostra le
gambe – che Astoria rivolgeva al suo uomo.
Quella
volta, tuttavia, cercò di essere più razionale e
metodica. Si avvicinò, imitando la camminata che era solito
fare Cedric Diggory – buon'anima, e prese Astoria da
parte.
Non vide il cenno di disperato ringraziamento che le fece
Draco. Continuando a recitare la sua parte, la portò in un
angolo, promettendole con lo sguardo passioni mai provate.
Quando
fu effettivamente sicura che nessuno potesse raggiungerli, si armò
di bacchetta e riprese il suo solito aspetto.
«C-c-che? Mezzosangue, che ci fai qui?»
«Stammi bene a sentire, Greengrass. Draco è mio. – calcò volutamente la parola – quindi ti consiglio, per il tuo bene, ovviamente, di stargli lontana. Sempre che tu non voglia perdere il tuo bel “vanto” dorato3»
Con un sorriso soddisfatto sulle labbra, girò sui tacchi e sparì.
Quella sera, quando Draco le fece una sorpresa andando a casa sua – ovviamente di nascosto da mamma Narcissa, che, tuttavia, ogni cosa vedeva e sapeva se si trattava del suo adorato figlio – evitò accuratamente di menzionare la parentesi “Astoria Greengrass” che, fortunatamente, venne chiusa per sempre.
Draco si chiese per anni, senza sospettare mai nulla, cosa potesse aver fatto cambiare fortuna. Ringraziando ogni giorno il suo angelo custode – che gli aveva risparmiato un grattacapo non da poco – senza sapere che vi dormiva insieme ogni notte.
Nox
1: è l'insulto che Hermione, nel sesto film, rivolge a Lavanda. Ho pensato di utilizzarlo in chiave Draco/Hermione.
2: non so se con la magia sia possibile trasfigurarsi completamente, fino a cambiare sesso, ma consideratela licenza poetica.
3: i capelli di Astoria.