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Autore: laviatraversa    19/03/2012    3 recensioni
Difatti – giacché quel giorno era già di pessimo umore per via di una O in Trasfigurazioni – avvicinarsi al tavolo di Serpeverde e prendere per i capelli la ragazza le era venuto naturale.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Questa raccolta di tre flashfic partecipa al contest “Girls Just Want to Have Fun” indetto da pucia; nel forum di efp.








Nickname: Athanasia

Titolo: “Dell'azione e della reazione”

Personaggio principale: Hermione Granger
Altri personaggi: Astoria Greengrass, Pansy Parkinson, Draco Malfoy
Rating: Verde
Genere/i: Generale
Avvertimenti: flashfic, het, raccolta
Introduzione: Difatti – giacché quel giorno era già di pessimo umore per via di una O in Trasfigurazioni – avvicinarsi al tavolo di Serpeverde e prendere per i capelli la ragazza le era venuto naturale.
NdA: le flashfic contengono in ordine 242, 283 e 400 parole.






Dell'azione e della reazione”




Al suo settimo anno ad Hogwarts – ripetuto poiché molti non vi avevano preso parte per “motivi di forza superiore” - Hermione Granger aveva trovato l'amore. L'amore puro, passionale, totalizzante. E l'aveva trovato con la persona che mai si sarebbe immaginata.
Draco Malfoy. Per questo, quando aveva visto Pansy Parkinson strusciarglisi addosso, era uscita fuori dai gangheri. Il suo ragazzo non apprezzava certo le attenzioni invadenti e “sensuali” della ragazza, ma per la prima volta in vita sua la Caposcuola di Grifondoro fu colta da un sentimento noto ai più come gelosia. Difatti – giacché quel giorno era già di pessimo umore per via di una O in Trasfigurazioni – avvicinarsi al tavolo di Serpeverde e prendere per i capelli la ragazza le era venuto naturale. A poco servirono i lamenti della ragazza, i suoi Ahia! e i suoi Levami le mani di dosso sporca Mezzosangue, contro la furia cieca che rapidamente aveva preso possesso dell'animo della riccia.

Hermione uscì sorridente, con un braccio del suo ragazzo sulle spalle, dalla Sala Grande.
Una piccola ciocca di capelli neri, che teneva in una mano, attestava indiscutibilmente la sua vittoria. Il viso senza un livido e la divisa perfettamente stirata, confermava la supremazia delle nate babbane nel campo del “corpo a corpo”.


«Ti ho mai detto che quando sei gelosa mi fai impazzire?» le soffiò Draco in un orecchio, prima di condurla verso il parco – teatro di baci, carezze e sorrisi da due mesi a quella parte.



* * *


Nel pomeriggio, mentre la riccia leggeva un libro – con le gambe del suo fidanzato poggiate sul grembo - quel piccolo mostro verde tornò a farle visita. La biondissima – e a suo malgrado, bellissima – ex ragazza, nonché promessa sposa, di Draco faceva bella mostra di sé davanti a loro. Inutile dire che Hermione, alla vista dell'abbigliamento succinto della ragazza, sentì la rabbia pervaderla nuovamente, facendole serrare gli occhi castani con stizza.

«Desideri, Greengrass?» chiese, cercando in qualche modo di simulare lo sdegno.
«Volevo avere da Draco la conferma della sua partecipazione alla mia festa di compleanno, durante le vacanze di Natale.» cinguettò l'altra, falsamente cortese.

«Manca ancora un mese, mi sembra» replicò stizzita Hermione.

«Oh, ne sono consapevole. Ma per gli ospiti speciali siamo soliti preparare una stanza, così che possano dormire al nostro castello e...» la bionda rampolla di casa Greengrass s'interruppe quando un mugulio proveniente da Draco diede un segno palese del suo risveglio.


«Buon pomeriggio Draco» lo salutò, sbattendo le folte ciglia – che circondavano due meravigliosi occhi azzurri – e dondolandosi sulla gambe.

«Ciao Astoria» replicò lui senza abbandonare il morbido abbraccio del corpo di Hermione.

«Volevo avere conferma della tua presenza alla mia festa di compleanno» proferì lei.

«A dire il vero, Astoria, io ed Hermione progettavamo di passarre insieme queste vacanze, quindi...» la congedò alzandosi e prendendo una mano della sua ragazza, che si era rinchiusa in un mutismo assoluto, salutando con un cenno del capo la sua ex fidanzata.


«Sai Draco, avrei voluto aggiungere una ciocca di capelli biondi alla mia personale Sala dei Trofei» disse Hermione quando furono abbastanza lontani dalla portata visiva – e uditiva – della ragazza. «Comincio a pensare che tu ci stia prendendo gusto» rise lui.



* * *



Infine, dopo le grandi insistenze della madre, Draco aveva abbandonato il suo progetto per le vacanze e, inutile dirlo, la ragazza ci era rimasta molto male. Difatti, sapeva benissimo perché Narcissa avesse insistito tanto. Non voleva che suo figlio frequentasse una Mezzosangue; non voleva che frequentasse lei. Sapeva anche che – sicuramente – avrebbe obbligato il suo ragazzo ad andare alla festa dell'insopportabile asina giuliva1.
La gelosia, come spesso da poco tempo a quella parte, tornò a farle visita. Così, fuori di sé, si trasfigurò completamente fino a rendersi un ragazzo2. In seguito, accecata dall'ira, si smaterializzò a Greengrass Manor – del quale, per fortuna, conosceva l'ubicazione.


Vedendo un'aitante giovanotto fare il suo ingresso con fare elegante, la ragazza che controllava la lista degli invitati – che altri non era che la sorella della festeggiata – non si preoccupò di controllare la lista degli invitati, giacché – sfortunatamente più bruttina e sciatta della sorellina – non le capitava spesso che un ragazzo le rivolgesse un sorriso così... ammaliante. In preda all'eccitazione, lo fece entrare.


Hermione notò subito le “mossette provocanti” - vedi: ancheggiare spudoratamente, sbattere le ciglia, mettere in mostra le gambe – che Astoria rivolgeva al suo uomo.
Quella volta, tuttavia, cercò di essere più razionale e metodica. Si avvicinò, imitando la camminata che era solito fare Cedric Diggory – buon'anima, e prese Astoria da parte.
Non vide il cenno di disperato ringraziamento che le fece Draco. Continuando a recitare la sua parte, la portò in un angolo, promettendole con lo sguardo passioni mai provate.
Quando fu effettivamente sicura che nessuno potesse raggiungerli, si armò di bacchetta e riprese il suo solito aspetto.


«C-c-che? Mezzosangue, che ci fai qui?»

«Stammi bene a sentire, Greengrass. Draco è mio. calcò volutamente la parola – quindi ti consiglio, per il tuo bene, ovviamente, di stargli lontana. Sempre che tu non voglia perdere il tuo bel “vanto” dorato3»


Con un sorriso soddisfatto sulle labbra, girò sui tacchi e sparì.


Quella sera, quando Draco le fece una sorpresa andando a casa sua – ovviamente di nascosto da mamma Narcissa, che, tuttavia, ogni cosa vedeva e sapeva se si trattava del suo adorato figlio – evitò accuratamente di menzionare la parentesi “Astoria Greengrass” che, fortunatamente, venne chiusa per sempre.


Draco si chiese per anni, senza sospettare mai nulla, cosa potesse aver fatto cambiare fortuna. Ringraziando ogni giorno il suo angelo custode – che gli aveva risparmiato un grattacapo non da poco – senza sapere che vi dormiva insieme ogni notte.





Nox



1: è l'insulto che Hermione, nel sesto film, rivolge a Lavanda. Ho pensato di utilizzarlo in chiave Draco/Hermione.


2: non so se con la magia sia possibile trasfigurarsi completamente, fino a cambiare sesso, ma consideratela licenza poetica.


3: i capelli di Astoria.






  
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