[Shinsuke!centric ⎸952 parole]
Lo vede anche ora. Il suo riflesso non ha fatto che acquisire nuovi strati da avvolgerglisi intorno, nuovi pasti con cui la belva avrebbe potuto cibarsi senza mai essere sazia, diventando sempre più grande – finché non lo sarebbe stata abbastanza per far crollare il cielo.
{Storia partecipante alla “Challenge dalle Parole Quasi Intraducibili” indetto da Soly Dea sul forum di Efp}

Raccolta di 20 drabble, da 100 a 110 parole, che ripercorre il legame fra Gintoki e Takasugi.
[Tanti auguri, hyoudox]
1. Shinsuke sorrise, i tratti rilassati, amichevoli, «Mi rifarò di tutte le precedenti sconfitte, Gintoki».
2. D’impulso gli aveva afferrato la nuca e l’aveva baciato, ansimando come un naufrago approdato a riva.
3. Sembrava quasi che le urla di quello strano poliziotto e i loro continui bisticci si sovrapponessero alle reminiscenze di un altro baragaki.
4. «Non posso loro impedirlo, come non posso proibirmi camminare al tuo fianco».

"«Provami che non sei ancora morto dentro, Sasuke-kun. Provami che sai reagire».
Ma la luce negli occhi del ragazzo non brillava già da un po’. Viveva per non sprecare l’ultimo dono che suo fratello gli aveva fatto, viveva per vendicare una madre che non gli aveva dato amore e un padre che non lo aveva apprezzato a sufficienza.
Viveva già da morto o viveva per morire?".
***
[Un po' in ritardo, ma sempre per il compleanno di Sasuke-kun]

Long-fiction ambientata nel crudele e duro mondo dei saiyan, prima e durante l’alleanza con Freezer. La storia non racconterà solo di battaglie e scontri, anzi, in mezzo ci saranno tante storie di vite, difficili e dure, e di sentimenti che si vogliono soffocare...
"Le sue gemme color delle tenebre lo osservavano intensamente, sfidandolo.  Quegli occhi erano troppo belli, troppo sensuali. Quasi spaventato si accorse che lo attraevano pericolosamente. "Tu credi?" gli chiese sfoggiando un sorrisetto cinico, tipico della loro razza. "Ora ti faccio vedere se sono solo un'inutile femmina" continuò la ragazza prima di formare, fra i palmi delle mani, una sfera cerulea, che gli scagliò contro senza indugio." 

E in un momento, con l’acre odore del sangue che t’impregnava le vesti, che ti rendeva cieco, che ti ricordava tutto e niente, ti mettesti a gridare, fregandotene di quello che sarebbe potuto accadere, la tua fanciullezza mai nata che si estingueva con l’eco del tuo urlo di dolore tra quelle mura.

C’è sempre una prima volta, per tutti.
Anche per un assassino feroce e senza pietà.
Ma la prima vittima, forse, rimane nei ricordi di un saiyan, come simboleggiare l’inizio della sua vera e propria vita da guerriero.

Pensieri di Lau al funerale di Madame Red.
« Ti avrei istruita a stare nell'ombra come le volpi fanno, ti avrei insegnato ad essere discreta. »

La libertà è una regina capricciosa e annoiata.
Vestirsi dei suoi colori e dei suoi ideali significa attaccarsi al collo la catena più resistente di tutte; perché una volta che la desideri e la rincorri, diverrà il tarlo che ti consumerà l'esistenza.
Storia interrotta fino a nuova ispirazione da parte dell'autrice lavativa. Quest'ultima si scusa per i disagi.

Una raccolta AU incentrata sull'amorevole (non troppo) Bardack e i suoi tranquilli (non troppo) figli, Goku e Radish. Piccoli scorci di vita tra passato e presente, tra pannolini da cambiare e discutibili problemi adolescenziali (?) da gestire.
[Toma/Seripa; Goku/Vegeta; Turles/Radish]
5. / Radish & Goku.
Conosceva un sacco di torture terribili a cui sottoporre i criminali, qualcosa tipo una frustata, un sacco di botte, l’iniezione letale o la sedia elettrica, ma quello... quello no. Santo cielo, no.
[Partecipante alla 3O Hugs Challenge su Livejournal]
[Partecipante alla "Pannolini Challenge" di Makichan]

"Capì in quell'esatto istante perché i saiyan fossero così votati alla guerra; era l'unica amante in grado di farli vibrare come corde tese.
Li rendeva emancipati da ogni regola ed invincibili in questa condizione, perché, nell'ultimo atto, non c'erano padroni o servi. Solo uomini liberi e una gioia pulsante, tanto intensa da bruciare."
Perché il nostro tempo scorre su un terreno rosso. Perché la vita è un campo di battaglia.
Questa storia è arrivata seconda nel contest "WHAT'S MY DESTINY?" di Nihila.

Storia arrivata quarta al contest "Hidden the Shadow" di Bluemary, Calbalacrab e Evakai.
Questa one-shot è collocata nel momento in cui Radish scopre la verità sulla vera sorte del pianeta Vegeta;
questo riaprirà vecchie ferite, riportandolo indietro con il tempo, facendolo soffrire.
Ma poi troverà qualcuno che lo capirà … Qualcuno con cui condividere il dolore …

Gli antichi Greci credevano che i diamanti fossero dei frammenti di stelle caduti sulla Terra.
Alcuni di loro dicevano anche che erano le lacrime degli Dei.
"La verità è che i sayan non erano mai stati in grado di riconoscere il prezzo di una pietra, ed anche un diamante, ad occhi inesperti, poteva sembrare un pezzo di vetro. "

"Tuo padre lo guardavi con indifferenza, per celare la delusione di insegnamenti non ricevuti.
Lo odiasti perché avrebbe dovuto dirtelo, che le tinte su delle corazze facevano la differenza."
Perchè vedere un solo colore, significa non vedere niente. E non avere speranza.
Questa storia è arrivata prima nel contest "FANDOM'S WARRIOR" di Bluemary e Calbalacrab.

One-shote su Vegeta, ambientata dopo la sua battaglia sulla Terra contro Goku e i terrestri. Lungo il viaggio che lo porterà sul Pianeta Freezer, Vegeta riflette su quella che è stata la sua vita e della sua fame di vendetta.

"Ogni vita che hai spezzato ha alzato il cielo di un metro, allontanandolo dalla terra, da te."
Vegeta, le sue colpe ed il suo giusto castigo.
Recensite, mi raccomando!