La voce frizzante della bambina lo raggiunse:
-grazie di avermi salvato vecchio!- un sorrisino a furbetta guizzò sulle sue labbra.
-ehi! Mocciosa! A chi hai dato di “vecchio”?-
-perché, non lo sei?-
-ho fatto trent'anni solo pochi mesi fa.-
-beh, per me resti vecchio.- continuò con arroganza -e comunque, non mi chiamo “mocciosa”, il mio nome è Sarada.-
Sasuke decise di ignorare quella “bamboccia” impertinente e la fissò:
-allora, Sarada, come mai una mocciosa della tua età è in mezzo al bosco da sola?-
Più la fissava e più i contorni del suo volto, dei suoi occhi, l'accenno delle ciglia allungate e il taglio delle iridi attraente gli ricordavano Karin e questo non faceva altro che portare di nuovo alla luce quella notte di tempesta.

...Non sono mai stata una ragazza stupida, tanto meno facile da abbindolare. Eppure, fu la mia ingenuità che mi fece peccare, o meglio, la mia ammirazione...

Quanto ci vuole a spezzare un cuore fragile come il vetro?
Niente.
Questo Sakura lo sa fin troppo bene, il suo cuore malato potrebbe smettere di battere in ogni momento, a qualsiasi ora. La clessidra della vita è stata inesorabilmente girata, quanto tempo le rimane ancora prima che anche l'ultimo granello di sabbia scompaia?

Ho guardato varie volte l'immagine di Sasuke e di Sakura insieme alla fine del film di Boruto, un'immagine che secondo la mia fantasia risulta incompleta. Così ho pensato di completarla.
E' una flash semplice, romantica che forse, anche alcuni di voi, amanti del sasusaku, avreste desiderato vedere.
E' incentrato sui pensieri di Sakura, più intuibili rispetto a quelli enigmatici di Sasuke.
Non abbiate pretese su questa flash.

[ sakura!centric ]
La verità è che Sasuke non le appartiene, nemmeno mentre fanno l'amore − e vorrebbe davvero crederci, Sakura, che quello è amore −, mentre lei gli è sempre appartenuta, e non smetterà mai di appartenergli.
Ma in quel momento Sasuke è accanto a lei, e a Sakura questo basta.

"In fondo sento di essere rimasto lo stesso di sempre anche se non posso dire lo stesso della mia vita."
(...)
"Molte cose sono cambiate, in meglio per fortuna. Eppure mi sembra ancora di essere come davanti uno specchio."

«Come si dice, Sakura-chan? Il primo amore o te lo sposi o te lo porti dentro per tutta la vita. Tu te lo sei sposato, io invece no».
[NaruSaku]

Anche se tutti cerchiamo di scappare da quel dolore che non siamo ingrado di sopportare, prima o poi qualcuno ci obbligherà ad affrontarlo. E quasi sicuramente questo qualcuno sarà l'unico persona in grado di comprendere quel medesimo dolore.

Gli Uchiha sono freddi, austeri e possiedono un portamento elegante: ovviamente Mikoto Uchiha – Uzumaki, ne rappresenta il mix perfetto per la felicità di nonno Sasuke, del karma e della genetica.
[Sasuke Nonno!Brontolone] [BorutoSarada implicita]
Dedicata a Vavi_14
«Non esiste qualche tecnica per avere nipoti che non assomiglino a ...»
_______________________
Non c'è nessun pairing particolare, leggibile da chiunque.
***In leggera revisione ~

Sakura Haruno studentessa diciottenne del liceo di Konoha, non ha mai cercato di avere alcun tipo di rapporto con nessuno, in quanto ferita ancora da un'esperienza che nessuno conosce. Un giorno però, Naruto le confessa i suoi sentimenti,ma lei lo rifiuta dicendogli di non volere alcun tipo di relazione al momento. In realtà però, nei suoi pensieri è impressa l'immagine di un giovane dai capelli corvini, anche se lei non vuole ammetterlo a se stessa, perchè scottata troppe volte per poter riprovare ad amare...Studente modello, fascino tenebroso ed anche lui con un passato ancora del tutto ignoto agli altri. Fin da subito è l'unico a far uscire la vera Sakura, quella ragazza che non ha paura di niente e di nessuno, quella Sakura sorridente e felice, quella Sakura innamorata che nessuno aveva mai visto, a parte lui...
Dal secondo capitolo:
"-Naruto, siediti e smettila!- Lo rimprovera il docente.
-Ascolta quello che dice il maestro…pecorella.- , questa volta è Sasuke a parlare e per un attimo contemplo incantata quelle labbra carnose dalle quali sono uscite quelle quattro piccole parole…"
Spero di avervi un po' incuriosito,per il resto: Dattebayo!!!!

Lei era il tuo raggio di sole, la tua forza; era sempre stata lei quel cielo limpido e terso in grado di rischiarare le tue giornate buie e tempestose.
Non avresti perciò permesso a nessuno, persona, lampo o tuono che fosse, di strapparle quel meraviglioso sorriso, perché nessuno avrebbe mai potuto separarti da lei.
[Prima classificata al “Fobie Contest” indetto da Kirame amvs]

[ sakura!centric ]
Poi Kakashi la portò via, via da tutto quello, via da Sasuke, dal suo amore, dai suoi ricordi di bambina, e fu come quando spengono la luce.

Tiri un pugno sul pavimento, incapace di trattenere quelle lacrime che, in questo preciso istante, non sai neanche quale sapore abbiano: sei tremendamente frustrato, ma allo stesso tempo sei talmente perso dalla nostalgia da accorgerti che, probabilmente, quella tristezza che ti eri tenuto dentro per così tanto tempo non è mai sparita.
Perché quella dannata apatia che cerchi di mantenere nasconde un cuore debole, e tu lo sai bene.

«Mi stai fissando» le fa notare col tono immancabilmente scocciato. «È una seccatura.»
La bionda boccheggia, presa alla sprovvista, scattando indietro all'inverosimile.
«M-ma come hai...» balbetta paonazza, chiedendosi mentalmente come abbia fatto ad accorgersene stando voltato dall'altra parte.
Shikamaru solleva finalmente il capo, inclinando di poco il viso in sua direzione, e le fa un sorriso pigro che Shiho sente scivolarle addosso fin sotto il camice bianco, al centro del petto, dove qualcosa, per un attimo, si ferma.
«Sai com'è» continua annoiato, con una punta sottilissima di sarcasmo nella voce. «Il tuo sguardo si sente.»
[Shika/Shiho]

Kuvira è già in viaggio per ristabilire l'ordine nelle provincie del Regno della Terra.
Ma c'è una cosa che la Grande Unificatrice non aveva considerato e calcolato.
Un nuovo amore sboccerà in questo viaggio, un dolce amore ma anche sobrio e misurato.
E quando il traguardo sembra essere raggiunto, ecco che tutto si distrugge. E la strada, che sembrava essere giunta verso la vittoria finale, si rivela essere in un inesorabile declino.
Ecco la fine della Grande Unificatrice.