Quando qualcuno ti chiede cosa sia l'amore tu non sai cosa rispondere, perché in realtà non lo sai.
L amore è una sorta di pazzia, alle volte è anche cieco.
Quando si è innamorati 1+1= tutto, 2-1= niente.
L'amore è il più bello dei sogni ed il peggiore degli incubi.
Dal primo capitolo:
"-Tu chi sei?-chiesi per rompere il ghiaccio.
-Chiunque tu vuoi che io sia-rispose lui con un ghigno.
Alzai gli occhi al cielo, esasperata.
-Tu invece chi sei?- 
Aspirai l'ultima boccata di quella sigaretta e poi lo guardai negli occhi.
-Io - sorrisi -sono il peggiore dei tuoi incubi- buttai fuori il fumo e mi girai con l'intento di tornare in casa.
Entrai, consapevole del fatto che gli occhi del biondo che mi stavano scrutando avidi."

[Bellarke; Modern!AU]
Clarke Griffin è una diciannovenne alla ricerca di se stessa, ma soprattutto alla ricerca di una verità ancora più grande di lei: quella riguardo la morte del padre.
Costretta a dover abbandonare le proprie ricerche per due anni, il suo mondo verrà nuovamente sconvolto quando conoscerà il suo nuovo vicino di casa, il giovane detective Bellamy Blake.

Quando dei canini si innamorano di ali sbrilluccicose non può essere che.. strano.
Vampire!Louis/Fairy!Harry
[Larry and Ziall]
Monster!AU

' “Avete del tè?”
Harry scoppiò a ridere, e si coprì subito il viso con una mano, come se avesse paura che qualcuno vedesse il suo sorriso.
E Harry faceva bene ad avere paura, perché Louis si stava chiedendo come era riuscito a non saltargli ancora tra le braccia. Louis era molto fiero di sé stesso per il suo autocontrollo, doveva ammettere.
“Sei in una pasticceria e vuoi del tè?” gli chiese, le tracce di un sorriso ancora sulle labbra, mentre appoggiava entrambe le mani sul bancone.
“Sei strano, Louis Tomlinson.”
“Aspetta, un ragazzo con dei fiori nei capelli mi sta dando dello strano? Forse non ho sentito bene.”
Harry semplicemente rise, e gli chiese: “Se vuoi ho del tè alla menta, credo.”
“Tè... Alla menta? No, grazie. Del tè vero ne hai? Tipo English Breakfast, Earl Grey? Qualcosa che non sia acqua sporca, magari?”
Louis tendeva a diventare estremamente stronzo quando era nervoso, e pure petulante.
(Non che Louis fosse nervoso, è chiaro.)'
Ovvero: Louis è un adulto responsabile, e Harry il suo perfetto vicino di casa minorenne.
[Larry: 17!Harry24!Louis] [Accenni Ziam]

Justin Bieber era il ragazzo più bello della scuola.
Effy era la solita timida ragazza che ammirava, da lontano, il fascino di Bieber.
Effy era bellissima, ma non sapeva di esserlo.
Eppure, qualcuno era affascinato da quella bellezza esotica; non lo dimostrava, ma lo era.
Effy viveva di sogni. Lei era TOTALMENTE spaventata dall'affrontare la realtà.
Justin era il contrario: lui amava la sua realtà. Ammirato da tutti, fisico perfetto, genitori perfetti, casa perfetta.
Ed Effy voleva esser parte di quella realtà così perfetta, e forse, ci era riuscita.

- è tu chi sei? - è lui! è di fronte a me! È tutto sudato ma è bellissimo, ed io sono appena uscita dal baglio con un asciugamano in dosso che mi arriva alle ginocchia e uno in testa a mo di turbante, in questo momento vorrei apparire bella come le attrici dei film, quando escono dalla doccia con i loro lunghi capelli bagnati portati di lato in modo quasi provocatorio. Perché diavolo li ho coperti con l’asciugamano? Lui mi fissa incuriosito, mi sono incantata? Devo rispondergli! – questo non è il bagno delle ragazze? – gli chiedo cercando di usare un modo sfrontato, non credendo di esserci riuscita – lo è - dice portandosi una mano dietro la testa – ma abbiamo mangiato messicano a pranzo, e ora Robert si è chiuso dentro il nostro, ed io ho bisogno di una doccia – a quell’affermazione sorrido, pensando al ragazzo chiuso nel bagno di sotto – sono Jamie – mi dice continuando a fissarmi – lo so chi sei – ho acquistato sicurezza, così mi sposto dall’uscio della porta e lo oltrepasso – mi sono presentato sperando mi dicessi chi sei tu - - vivrò qui – continuo a camminare sperando di entrare in fretta nella mia stanza – mi chiamo Morena.

Selene,una ragazza diciottenne come tante. Simpatica,gentile,sicura di sè e coraggiosa. Ama l'azione e i misteri. Già i misteri. Dopo avere incontrato quel ragazzo non sarà più la stessa. La sua vita si riempirà di segreti. E tutto questo per colpa di lui, Justin.
Presa dal capitolo 10:
-Mi stai facendo una scenata di gelosia, Bieber?- chiesi indignata.
-Certo che no, Sullivan!-urlò.
-A me sembra proprio di sì.-
-No.-
-Sì.-
-No!-
-Sì!-
-Ok!-alzò le mani in segno di arresa.-Sono geloso!-
Sospirai e indietreggiai di qualche passo per vederlo meglio.
Sembrava che aver detto la verità gli facesse male.
Era distrutto.
-Di cosa esattamente?-
-Lui ti ha baciata.-sputò freddo.
-Perché prima ti ostinavi a negarlo?-chiesi scioccamente.
-Perché mi piaci, provo qualcosa per te.-sussurrò. -Ma non posso provare niente per te, non doveva succedere.-

Cosa mi restava da fare? Desistere, sopportare e affrontarlo. Ecco cosa dovevo fare, affrontarlo. Non avrei perso niente.
-Hai intenzione di farmi uscire da qui?- Il ghigno sul suo viso si fece più marcato.
-Allora?-
Ecco la scintilla. Cominciò ad avvicinarsi a me, così lentamente che per un attimo pensai che il tempo si stesse per fermare. Lui si spingeva nella mia direzione e io indietreggiavo. Ecco, la coerenza, questa grande sconosciuta. Un momento prima mi rivolgevo a lui con quanta più sfrontatezza possibile e un momento dopo mi tiravo indietro rivelando tutta la mia codardia. Avrei chiesto aiuto. Avrei urlato, sputato fuori i polmoni per farmi sentire, ma in quella casa eravamo soli, completamente soli.

'Un per sempre è come prendere la luna per me, Brad.'
'E allora riuscirò a prenderti la luna.'

Tralasciando il fatto che tutti e due vivono a New York, Justin e Brooklyn non hanno niente in comune.
Mentre Justin fa l'impossibile per sopravvivere, Brooklyn ha qualsiasi cosa ogni ragazza possa volere. O perlomeno lei pensa di avere tutto. 
Cosa succede quando la viziata, ricca, figlia di papà incontra il pericoloso ragazzo del Bronx? 
Saranno scintille o una bomba esplosiva?
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"Non mi interessa quello che pensano gli altri, io sono innamorato di te."

E quando i suoi occhi incrociarono i miei, un brivido mi percorse la schiena. Lo avevo trovato. Lui era il bambino nel parco.

-Iniziai a correre, sapevo di non farcela quei due mi avrebbero preso, quando ad un tratto in fondo alla via vidi un Hotel, non ci pensai due volte e ci entrai. Piangevo e tutte le ferite mi facevano malissimo, non avevo proprio la mente lucida. Salivo le scale in cerca di un bagno dove entrare o qualsiasi sala affollata in modo da non farmi trovare
Andai addosso ad un ragazzo e cademmo entrambi a terra
Io: "scusa non ti avevo visto"
Si alzò e mi diede la mano per aiutare ad alzarmi ed io allungai la mia tremolante.
Mi guardò mentre ancora io non mi ero fermata di piangere
X: “oddio.. ma, che ti hanno fatto?”
Non risposi
X: “io sono Justin comunque, alloggi qui? Se hai bisogno abito al secondo piano”
Mi girai e continuai a salire le scale piangendo-
Non finirà quì per Eily e Justin, lui avrà l'opportunità di conoscerla e di ascoltare la sua storia, ma siete sicuri che lei glielo permetterà? E CHE SARA' AL SICURO??
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ATTENZIONE: per chi segue questa storia volevo dire che ci sarà un continuo

Una ragazza e un ragazzo opposti in egual modo alla vita.
Differenti obbiettivi.
Occhi di fuoco pronti a bruciarsi tra di loro.
Tra sguardi e gesti complicati, occhi pieni e bocche vuote, tramonti e temporali, un amore inaspettato cresce nell'aria.
Dall'odio all'amore. Dall'inverno all'estate.
Un'amore tanto bello, ma pur sempre complicato.
Un'amore segreto come una bomba nascosta, che innocentemente esplode, si divide in polvere, atomi, morti e una nuova vita.
Ma non c'è nulla di impossibile agli occhi di chi ha l'amore in tasca e il cervello in cuore; come il loro odio mischiato nell'amore.

*Storia scritta non a scopo di lucro. Dimenticatevi il caro Luke Hemmings mentre la leggete*
Luke Hemmings: Stronzo, pericoloso.
Juliette: Stronza, pericolosa.
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Dal primo capitolo:
-E quando pensi di fartela?- Mi domandò Calum.
-Al più presto.-

“Noi potremmo darvi un passaggio” disse Bradley.
“Ma che..?”intervenne James, basito.
Bradley non lo guardò neanche, ed Ashton prese in mano le redini.
“Dove state andando?”
“Di preciso, da nessuna parte” lo informò il riccio, mentre occhi azzurri si massaggiava teatralmente la fronte, scocciato.
“Perfetto, allora - si strinse nelle spalle Ash – tu che ne dici, Luke?”
“Non so, chi ci assicura che siano gente per bene? Insomma, quanti anni avranno.. 15, al massimo?” buttò lì Luke.
“Sono comunque più alto di te, assassino di furgoni” ribattè offeso James.
“È un pick – up” si difese Luke.
“Ti correggo, era un pick – up” gli tenne testa James, con un sorrisino beffardo.
“Smettetela” suggerii loro, mettendomi tra i due.
“Tu che ne dici, Cecilia?” mi mise in mezzo Bradley.
“Già, che ne pensi, Cece? - Ash mi si avvicinò – che abbiamo da perdere?”
Già, che avevamo da perdere?