RosexScorpius
HugoxAlice
JamesxNuovoPersonaggio
E se Rose Weasley fosse una serpe ? Se fosse fidanzata con Scorpius Malfoy ? Se odiasse tutta la sua famiglia ad eccezione di suo fratello ? Se il suo migliore amico fosse Alexander Zabini ?
Beh in questo caso leggete !! Spero vi sia piaciuta e che io vi abbia incuriosito a tal punto da farvela iniziare a leggere immediatamente ..

Vernon è riuscito a convincere Petunia ad affidare Harry alle cure dell'orfanotrofio St. Luise di Londra, rinunciando ad accoglierlo nella loro casa. Il bambino cresce e ben presto si rende conto di non essere come gli altri ospiti dell'istituto, ma di avere qualcosa di speciale dentro di sé, dei poteri magici. Così decide d'iniziare ad affinare queste sue capacità, imparando a sfruttarle come e quando desidera attirando l'attenzione del Ministero che è costretto a intervenire immediatamente.
Un misterioso Harry Potter che nasconde un demone sotto la patina dorata del Salvatore condurrà il Mondo Magico verso un futuro mai così incerto.
DAL TESTO:
«So bene che ti sto chiedendo molto, so anche che ti ritroverai tra poco a dovermi dare una risposta difficile, Narcissa ne è all’oscuro ma dobbiamo agire in fretta prima che la situazione peggiori. Devi dirmi solo ‘sì’ oppure ‘no’. Lucius, amico mio, ti sto chiedendo di adottare e crescere come se fosse tuo figlio Harry Potter.»

Questa è la mia prima FanFiction ed è una Dramione. La storia si ispira quindi alla mia coppia preferita: Hermione e Draco.
In breve la storia racconta del ritorno a scuola di Hermione dopo la morte di Voldemort. L'Hermione che però torna ad Hogwarts è molto diversa da quella che è sempre stata; la guerra l'ha profondamente cambiata. Mentre di notte si svegli ansante e sudata a causa degli incubi, il giorno perde quasi totalmente la voglia di vivere. Spetterà a Draco Mlafoy, anche lui molto cambiato dal ragazzino viziato e borioso che era un tempo, farle ritrovare la voglia di vivere e magari anche qualcos'altro...
Spero che la mia storia vi piacerà.
Buona lettura!

«Tu non capisci» esplose Draco «È solo colpa sua! Sua, se mio padre è ad Azkaban. Sua, se la mia famiglia è distrutta. Sua, se niente sarà più come prima!»
Il moro storse le labbra e replicò: «No, Draco. È solo merito suo. Merito. E se proseguirai nel tuo stupido intento, distruggerai entrambi».

Come sarebbe svegliarsi dopo un grave trauma e scoprire che della propria memoria non c'è più traccia? Che tutto quello che le persone accanto a noi ci vogliono fare credere, potrebbe semplicemente non essere mai esistito, perchè risuona privo di senso davanti al nulla dei ricordi? Foto, lettere, racconti... Ma nella testa non c'è niente che possa confermarli. A Draco Malfoy la situazione non piace affatto, non riesce a capire, e si sa, quando non capisce le cose, diventa nervoso. Molto nervoso.
[La storia segue il Canone fino al capitolo 36 del 7 libro, ignorando l'epilogo della Rowling ("19 anni dopo"), e le ultime pagine dello stesso capitolo 36, esattamente dal momento in cui Voldemort ed Harry si lanciano i loro ultimi incantesimi addosso.]
*Grazie ad Albezack, che ogni volta che legge il messaggio 'parere?' non si tira mai indietro*

Dopo la seconda guerra della magia, tutte le cose sembrano andare per il verso giusto. Ma non per tutti.
Dal Prologo:
-Una mia parola, e chi ami muore. Ti controllerò anche da qui, non sarai mai al sicuro da niente. Quindi, a te la scelta.–
Il corpo del ragazzo cominciò a tremare. – Perché io? – chiese in un sussurro con gli occhi chiusi. Lucius si fece serio. – Per due validissime ragioni: la prima è che devo far credere al mondo che non ho cresciuto un ragazzo fallito, vigliacco e debole – fece una pausa, per dare più enfasi alle parole – e secondo, perché anche tu devi pagare. È in gran parte colpa tua se io e tua madre siamo qui. Non deludermi di nuovo, Draco. –

Ginny lasciò cadere il discorso, perdendosi ancora alla vista dei capelli di Hermione. Quest’ultima, che aveva all’inizio minimizzato il tutto con uno sbuffo scocciato, si sentì preda di quelle parole prima ancora che il suo cervello avesse realizzato l’enormità di quanto gli era appena stato detto.
Colore?
Le mani di Hermione scattarono sui propri capelli. Una ciocca blu elettrico penzolò di fronte alla sua vista orripilata; in pochi istanti fu in grado di collegare tutto quanto.
Malfoy.
Il ricatto.
Le lettere di Viktor.
Finta fidanzata.
Sentendosi mancare, Hermione si lasciò ricadere con un tonfo sul cuscino.
Non era stato un incubo. Era tutto vero.
Così maledettamente vero.
« E’ finita. » Mormorò tragicamente al soffitto. « La mia vita è finita ».

"Mi chiamo Hermione Granger, signor giudice, mi dichiaro colpevole dell'omicidio di Harry Potter e fiera di esserlo."
Questa e' la prima storia che ho intenzione di continuare, in quanto e' un esperimento, un mix trail mondo si Harry Potter e alcuni sogni che ho fatto e fatti accaduti a me e persone che conosco. Preciso che non sono responsabile di alcuna morte. Baci :)
red_diangelo

Hermione Granger e la figlioletta di tre anni, Rose, devono ricominciare daccapo. Dopo la separazione da Ronald, ora un famoso giocatore di Quidditch, quella che è stata la strega più brillante di Hogwarts decide, contro ogni previsione, di accettare il lavoro offertole da Draco Malfoy, nonostante il loro non sia un passato dei più rosei.
Draco è vedovo, Astoria è morta prematuramente e in circostanze abbastanza misteriose, ed è padre di un silenzioso bambino di nome Scorpius.
Una delle clausole contrattuali prevede che Hermione soggiorni a Malfoy Manor. Ma la convivenza fra quella che un tempo veniva malignamente apostrofata "Mezzosangue" e un redento Mangiamorte potrà funzionare?
E quali misteri si celano dietro la morte di Astoria? E i misteri accarezzano soltanto la vita di Draco? Che sia il ricordo la chiave di tutto?

Hermione si trova ad avere a che fare con un minuscolo ma enorme problema.
Dovrà tirare fuori il meglio di sè per sopportare le conseguenze di una giornata iniziata male.
Saprà trovare qualcosa di buono da una situazione a dir poco pessima?
Seguite questa storia che vi farà sorridere e commuovere.