La vicenda si svolge nel periodo antecedente alla partenza di Sam per Stanford. Il rapporto tra lui e Dean sta cambiando. Si stanno allontanando? O forse sono troppo vicini?

Merlin è un giovane medico, che lavora al pronto soccorso. La sua vita prosegue tranquillamente finché una notte passato e presente si fondono, riportando alla luce vecchie ferite..

Merlin si volse un istante, il mezzo sorriso che addolcì le sue labbra non raggiunse i suoi occhi dorati. La sua voce uscì morbida e implorante.
“Lasciami, Arthur”.

Infine c’era Sirius, che era una cataclisma di per sé, ma di cui c’erano momenti particolarmente… difficili. Come quando inveiva contro la sua famiglia, o peggio ancora, quando gongolava ai danni di suo fratello Regulus.

Immaginate che Voldemort non sia mai esistito: James e Lily non sarebbero morti, Harry sarebbe cresciuto con loro e con gli altri Malandrini, zio Sirius ecc... Allora tutto sarebbe stato più divertente, per noi... ma per loro?
Difficoltà di una famiglia ''normale'' e piena di amici :D

Dopo il ritorno di Dean dagli inferi, il rapporto con suo fratello Sam è peggiorato. Il fratello maggiore, sconvolto dalla sua esperienza laggiù, non riesce più a imporre la sua volontà sul più piccolo e anzi gli ha lasciato le redini del comando. A sbloccare la situazione ci pensa Bobby ingaggiando anche l'angelo Castiel, il quale ha tutto l'interesse di far diventare Sam nuovamente dipendente da Dean, in modo che costui si senta di nuovo forte e in grado di uccidere Lilith! Attenzione: spoiler quarta stagione!

Scritta per il Three Days of Slash di The Burnt Orchid (me) e Il_Genio_Del_Male
James non si mosse e attese che Sirius facesse qualcosa, che lo baciasse, che lo spogliasse, che lo picchiasse.
Perché James era totalmente vulnerabile di fronte a Sirius, lo era sempre stato. Sirius poteva schiaffeggiarlo e poi accarezzarlo, poteva mandarlo via e poi richiamarlo a sé. Sirius poteva gettarlo via come fosse un pezzo di carta, ma poteva anche farlo sentire in paradiso.

Un gelido temporale invernale sorprende Arthur, Gwaine e Merlin molto lontano dalle mura di Camelot...[ATTENZIONE! THREESOME]

Dal prologo:
"Un angelo è fatto d' amore.
Amore incodizionato verso suo Padre e verso tutte le sue creature.
Ed è proprio questo amore che mi ha portato ad intraprendere la strada che ho scelto.
Ma, lasciate che vi racconti le cose dal principio...
O, forse, dovrei dire, dalla fine.
Ma la fine, dopotutto, non rappresenta sempre un nuovo inizio?"
-Ambientata dopo la quinta stagione. Un finale alternativo... Un inizio alternativo. A voi la scelta.-

Dopo mesi di riprese fino a tarda ora, oggi la giornata è stata più corta e il loro regista di turno, concede a Jensen e Jared di andare a casa più presto. Jensen pensa sia fantastico passare una serata tranquilli sul divano a vedere la televisione ma Jared non è della stessa opinione. Ha sonno e vorrebbe andare subito a dormire. Come farà Jensen a tenerlo sveglio?

Jensen e Jared si rendono conto che nutrono qualcosa di più di una semplice amicizia. Entrambi, però, realizzano che non possono confessare all'altro i propri sentimenti, perchè provocherebbero danni seri al loro splendido rapporto. Finchè un giorno Jensen non si ammala....

AU,Reincarnation!Arthur.Merlin ha atteso quasi duecento anni, lo ha fatto perchè lo ha promesso come ogni volta, ma Arthur non sembra interessato a ricordare, nè a stare con lui. Che il loro destino sia finito, spezzato dal tempo?(merthur!)

Cosa sarebbe Sailor Moon se non ci fossero loro, i cattivi? Ecco quindi il giusto tributo (demenziale) alle loro gesta!
Divertitevi (o almeno è quello che spero)!
In caso di plagi avvertitemi subito.
Storia in stile copione.

La piccola Aranel stava correndo per la radura. Quel giorno lei, Emrys e i suoi genitori erano andati a fare una passeggiata. Arthur non aveva molti impegni ultimamente e quindi aveva deciso di stare un po' con i suoi figli. La bimba sentiva il vento fra i capelli biondi. Chiuse gli occhietti azzurro cielo, lasciando che i raggi del Sole le accarezzassero la pelle bianca. Il fratello la inseguiva, a braccia aperte, come se volesse accogliere il paesaggio fra le proprie braccia e stringerlo forte. Il ragazzo stava ridendo, mostrando il proprio sorriso, tanto simile a quello del Re. Nonostante, infatti, i capelli neri, gli occhi come il mare e la carnagione pallida, il Principe assomigliava terribilmente ad Arthur. E quest'ultimo ne era fiero. Entrambi si fermarono sotto degli alberi a riprendere fiato, mentre lontano i genitori stavano camminando tenendosi per mano.
[Erede]