Dal testo:
-Hey, Fuusuke!- esclamò un Haruya entusiasta.
-Dimmi- gli rispose l'albino, mentre con una mano sfogliava un libro di narrativa.
-Hai mai pensato al fatto di avere dei bambini?-

Suzuno aveva sempre creduto che lui e Haruya fossero incompatibili.

Benché la Aliea Gakuen fosse nata non tanto come scuola, ma come struttura di allenamento e potenziamento per squadre di calcio, aveva comunque una sua scuola con insegnanti,corsi e, naturalmente, regole ferree. Regole che prevedevano punizioni, in caso di trasgressione.

“Certo che potresti anche scioglierti, ogni tanto.” Pigola. “Non so, essere gentile, farmi un complimento… giusto per farmi contenta.”
“Non rientra nelle mie mansioni, Sutcliffe.”
Quello che William non dice, è che in verità lui lo trova la più attraente giovane donna che abbia mai visto.
[Grelliam]

Questo è una sperimentazione. Breve raccolta di tre drabble e due flash!fic su alcune mie OTP. E vediamo come va.
The Name Is...
... Marisa [100 parole] [Reimu/Marisa]
... Sakuya [100 parole] [Remilia/Sakuya]
... Yuyuko [100 parole] [Yuyuko/Youmu]
... Maribel [125 parole] [Maribel/Renko]
... Flandre [150 parole] [Scarlet Sisters]
Buona lettura :D

Niente d’impegnativo, sdolcinatezza nei limiti a me concessi – sia ben chiaro, le cose troppo ‘Fluff’ mi causano il voltastomaco, non aspettatevi romanticismo alle stelle - una storia scritta con i capelli, piena di errori {sì, come al solito non ho revisionato, evvabbeh} e sentimentalismo pari a zero { ma come pretendo che qualcuno legga questa roba se la descrivo... così? }. Un bel regalino per tutti quelli del Fandom (?), comprende quasi tutti i Pairing (?), anche se volevo scrivere qualcosa solo sul Kagaminecest (?).
Questi punti interrogativi hanno rotto. Diciamo che ho ben tre cose in cantiere, e una Onee-shot per staccare ci voleva.
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You Make Me Happy - GakuLuka;
«Erano quelli i momenti che Luka amava, quando era distesa sul divano tra le braccia di Gakupo, quando grazie a quel ragazzo riusciva ad abbandonare le preoccupazioni e a sentirsi una Cenerentola dai capelli rosa.».
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All For You - LenkaRinto;
«Lenka apparteneva a quella categoria di persone che preferivano osservare la persona amata provarci con altri, piuttosto che farsi avanti e confessare il proprio amore.»
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My Hate Has Become Love - GumiLen;
«Quando Len le sorrise, sentì uno strano calore al petto, ma non era un malore, anzi. Era una sensazione nuova, mai provata, qualcosa che fino ad allora era rimasto custodito nel profondo del suo cuore.»
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Because I Know That You Love Just Ice-Cream - KaiMei;
«Ma Meiko era completamente certa che per lui, non valeva un soldo bucato. Sì, perché in fondo... Kaito amava solo il gelato.»
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Because You're My Life - LukaMiku;
«Avvicinò le labbra carnose a quelle della ragazza dai capelli turchesi; ogni volta che assaggiava la sua essenza, si sentiva in Paradiso.»
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I Don't Want Longer To Love - GakuMi;
«La primavera era la stagione degli amori, e Gumi si era decisa – finalmente – a parlargli»
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Love Is Always Love! And You're My Eternal Love, Nii-chan! - Kagaminecest;
«La differenza tra Rin e Len era che la prima era consapevole di amare il secondo, ma dubitava del fatto che quest’ultimo ricambiasse, mentre Len era insicuro dei propri sentimenti, ma era estremamente convinto che sua sorella non lo amasse. »

La cosa che faceva ridere Haruya era che, nonostante lui facesse di tutto per nascondere i propri sentimenti e non lasciarsi andare, fosse Fuusuke quello che mai gli avesse detto “ti voglio bene”.
[Suzuno/ Nagumo]

{Dedicata alla mia adorata Hikari Megami~Hikacchan ♥} {Attenzione: questa FanFiction è vecchia, e quindi da revisionare. Se volete staccarvi gli occhi, ok, ma poi non venite a lamentarvi da me.}
 
"Prendo esitante la tua mano, ho paura che all’improvviso tu scompaia diventando solo un cumulo di frammenti di vetro. Sei vetro, Rin, sei uno specchio pregiato che riflette la mia immagine.
E tu continui a piangere, continui a soffrire… mi sento così debole e inutile. E guardala quella luna, Rin, guardala! Quella maledetta... ride, ride della tua tristezza, sghignazza in silenzio avvolta dall’oscurità. Non la sopporto, vorrei distruggerla."

Piccole gocce di sangue macchiano il pavimento ai miei piedi.
Fa male, fa davvero male.
Ma non è la ferita che mi sono inferto ad essere così dolorosa, è qualcos'altro qui vicino al cuore che è peggio, molto peggio.
[One Shot nata grazie a "Hurting for a Very Hurtful Pain".]

“Tu hai sempre un piano, vero?”
Emily/Nolan, per lady_cocca!

{Partecipante al drabble!meme, Emily/Nolan con il prompt "complicità"}.
«Ovviamente, il tuo fidanzatino», replica Nolan, apostrofando quell'ultima parola con un che di sarcastico.
«Nolan, sai benissimo che non è così», Emily sospira. «Dopotutto tu sei mio...».
Amico?

{Revenge}{Emily centric. Accenni Nolan/Emily}.
«Perché? Al di là di quei motivi, perché non ti concedi la possibilità di essere felice?», domanda Nolan, ormai rassegnato.
Emily ha appena voltato le spalle, i suoi passi svelti si fermano per un sol momento; poi, dopo aver lanciato un paio di carte nel camino, trova il coraggio di rispondere: «Perché...», sospira, come se indosso le gravasse un grande macigno, «... Qualcuno deve pagare».

Santana è gelosa. Brittany non ha ancora capito come leggere gli orologi con le lancette. Sebastian si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Rachel sapeva, lo aveva capito una volta che il loro rapporto era diventato così saldo, che Kurt era migliore di lei, perché nonostante il grande talento e l'ambizione, lui conservava quell'umanità e quel cuore che lei non aveva scrupoli ad abbandonare. E grazie a lui, aveva imparato ad essere migliore a sua volta. Per una volta, si era messa da parte per aiutarlo, e credeva di esserci riuscita, ne era certa e fiera, si era lasciata avvolgere e trasportare dal caldo tepore del suo sogno di vivere le esperienze più entusiasmanti della sua vita con il suo migliore amico.
La mancata ammissione di Kurt alla NYADA era stato un colpo tanto crudele ed inaspettato che gli aveva spezzato in due il cuore, perché Kurt era l'unico al mondo che sapeva starle vicino, che non colpevolizzava senza remore i suoi difetti, ma che le insegnava a migliorare, e che a sua volta imparava da lei. Kurt era l'unico che voleva al suo fianco a New York, e l'unico di cui sapeva non poter fare a meno."
{Hummelberry}

Ho scoperto nel sito una valvola di sfogo...