Sono passati cinque anni da quando il Devoratrix Anima è stato distrutto, annientato dal coraggio e dall'amore dei protagonisti. Gli stessi protagonisti che, adesso, sono adulti e si ritrovano ad affrontare le conseguenze delle scelte e delle azioni compiute. E, forse, non tutte le minacce sono magiche e strisciano nell'ombra; a volte i peggiori mostri ci camminano accanto, senza che riusciamo a rendercene conto. E, a volte, il coraggio e l'amore non bastano.
Seguito de "La mia Rivale Bellissima" e, come la precedente, darà ampio spazio a tutti i personaggi.
Dal I°capitolo:"[...] era una storia chiusa, finita e lui non sarebbe tornato indietro nemmeno in cambio di tutto l’oro del Mondo Magico. Mai più lei avrebbe avuto il controllo del suo cuore, mai più le avrebbe permesso di spezzarlo, divorarlo, annientarlo. Non le avrebbe permesso di avvicinarsi, di tornare a scorrergli nelle vene, di essere ancora essenziale per lui. La odiava di un odio feroce e indomabile che lo uccideva lentamente, come il più dolce e letale dei veleni.
Hermione Granger era stata il coltello piantato dritto nel suo cuore e nella sua anima e lui bramava soltanto di vederla piegata, sconfitta, distrutta."

E se improvvisamente, dopo anni di assenza, Draco Malfoy fosse ritrovato in Amazonia, del tutto privo di sensi? Cosa gli è successo? Cosa nasconde? Ma soprattutto come reagirà nel sapere che la sua più acerrima nemica, Hermione Granger, sarà la sua tutrice per 5 anni?!

Dall'ultima volta che si sono visti poche cose nella loro vita sono cambiate. Sono passati anni, volti, luoghi, ma sono sempre gli stessi.
Un incontro casuale, le solite domande di routine, forse le più importanti.
Sono cresciuti ormai... non è vero?
-“Vattene Granger, i tuoi amici ti aspettano” le disse monotono per l’ennesima volta.
Alzandosi le diede le spalle ed entrò nell’aula, ma non prima di averle lanciato uno sguardo indecifrabile e vuoto.
Vuoto, come le era sempre sembrato quel ragazzo.-
*
-Il giardino che la circondava era sommerso di rose. Rose rosse.[...]
Una mano bianca sbucò dalle rose, ma non riuscì ad afferrarla. Non voleva afferrarla. Non si fidava di quella mano, ma le rose cominciavano a soffocarla e presto sarebbe annegata.
La luna sempre più scura.
E se avesse afferrato quella mano?-

[the dark world, the same enemy but that's another story]
Hermione aveva provato sulla sua pelle il dolore vero e da quel momento aveva preso la decisione più importante della sua vita, una decisione che aveva richiesto un sacrifico che lei aveva eseguito senza indugio; ma in un mondo in cui Lord Voldemort ha preso il potere e Harry Potter cerca ancora di contrastarlo, non tutto andrà per il verso giusto.
C6: -Vorrei tanto che non fossi una stronza Serpeverde con zero capacità di amare.-
C7: “Cercavamo un amore travolgente, e l’abbiamo sempre avuto davanti, è sempre stata lei ad attirare la tua attenzione"
C8: -L’amore ci rende fragili ed io vivo in una famiglia in cui non posso permettermi questo genere di debolezza.-
C13: Ti prego non lo dire, se non lo dici non è vero e se tu non lo dici posso dimenticare, posso dimenticarti.
C19: -Io ti ho aspettato per tutta la vita.-
C23: Abbiamo deciso di distruggerci.
C44: A prescindere dal fatto che li amasse entrambi.
C48: Posso mettere la parola fine a tutto questo dolore.
C49: Hermione è una persona fatta di amore di rimpianti...

Due vecchi nemici. Una notte alquanto pericolosa. Un Ospedale in cui può accadere di tutto.
Operazioni. Relazioni. Complicazioni.
Hermione Granger ha faticato moltissimo per essere ammessa come Specializzanda al San Mungo, l'Ospedale più prestigioso della Gran Bretagna, e per questo paga un prezzo: il suo fidanzato storico, Ronald Weasley, la molla su due piedi. Desiderosa di scordare il passato e ricominciare una nuova vita, trascorre l'ultima sera in un pub di Diagon Alley con Harry e Ginny. E proprio quando sembra andare tutto bene, ecco che una scommessa con Draco Malfoy la costringe a nuovi e inaspettati sviluppi.

“ - Dimmi che è solo me che vuoi. Che è a me che pensi quando è notte e sei nel tuo letto. Che sono le mie braccia che vorresti quando hai freddo e i miei baci quando sei triste. Dimmi che è solo il mio volto che cerchi fra la folla e che sono solo i miei occhi a farti battere il cuore. Dimmi che c’è solo il mio nome inciso nella tua anima e che niente e nessuno può toglierlo da lì. Dimmelo, Hermione! Dimmelo e io troverò la forza di fare quello che sto per fare, perché, anche dopo, io sappia sempre che tu sei stata mia. -
Ma Hermione non riusciva a rispondere. Il suo corpo era scosso dai singulti e il suo volto brillava alla luce della luna come se fosse cosparso da tanti piccoli diamanti.
Con la sua voce flebile riuscì solo a dire tre parole – Ti amo, Draco. –
A lui sembrò bastare, perché chiuse gli occhi e, con infinito dolore, disse la parola che più di ogni altra non voleva far uscire dalle sue labbra.
- Oblivion! –”

Estratto:
-Malfoy risparmiami i convenevoli e passiamo all'ordine del giorno: ho preso più di te!
Hermione sapeva che era un comportamento infantile, ma non le importava: l’aveva battuto e la delusione negli occhi del nemico era evidente.
[...]
Quella del voto era una scusa, voleva semplicemente parlare con lei e vederla impegnata per qualcosa che lo riguardasse, e ci era riuscito meravigliosamente.
Ormai non gli restavano più molti giorni da passare con lei.
E così eccolo in piedi nel corridoio, da solo, mentre ripensava a quell'unico errore nella sua verifica, scelto con cura tra le domande più difficili e commesso apposta, anche se sapeva la risposta...

Dal capitolo 1:
-[...] Il fatto di non avere nessuno, di non avere radici mi rende diversa dagli altri. E questo è uno di quei posti dove la diversità viene odiata sopra ogni cosa.-
L’espressione in quegli occhi azzurri era forte, a dispetto della timidezza che aveva ostentato prima.
Lavi l’aveva ascoltata con attenzione e aveva sentito qualcosa scattare dentro di lui.
Quella ragazza non aveva origine, non sapeva da dove veniva. Era un’emarginata, era... diversa.
Come lui.
Dal capitolo 15:
Non avrebbero dovuto fargli effetto le piaghe sparse sul corpo di quella ragazza, né l’espressione triste sul suo viso. [...] Si stava dimostrando debole, aveva abbassato le sue difese e ora stava accadendo l’inevitabile.
Lui, che era il solo tra i più soli, lui che aveva fatto voto di una vita dedita alla pura conoscenza e all’assenza di ogni tipo di legame, proprio lui... stava facendo andare in malora tutto quanto per una ragazzina.

«I bei discorsi non bastano nella vita, mezzosangue.».
Hermione Granger fino ad allora, invece, non aveva fatto altro che far leva su questi, in qualsiasi situazione si trovasse, e sicuramente avrebbe continuano nella medesima maniera se il destino non l’avesse messa nella condizione di dover dare una svolta alla sua vita.
Era stanca di rimanere inerme di fronte alle “osservazioni” dei suoi coetanei, ed ai malcelati consigli dei suoi stessi amici.
Doveva fare qualcosa, e con l’aiuto e le macchinazioni di un pazza ma dolce Corvonero sarebbe riuscita nel suo intento. O almeno era quello che sperava.
Ma mai si sarebbe immaginata che negli strambi piani della amica fosse coinvolta una serpe bionda e dalla pelle diafana; men che meno che quella serpe non solo l’avrebbe aiutata a far venir fuori la sua femminilità, ma che le avrebbe fatto capire che vivere volesse dire avere coraggio.
Coraggio di trasformare le parole in fatti.
Dal testo:
«Cosa significa “non tanto male”, Granger?»
«“Non tanto male” significa non tanto male, Malfoy!»
«Bene, mostrami questo tuo non tanto male, allora.»
«Che vuoi dire?»
«Spogliati.».
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In sospeso.

Una mattina di pioggia. Uno di quei pigri giorni di inizio inverno, in cui il tempo sembra sospeso, annoiato anch'esso.
Una serie di coincidenze che portano ad un galante gesto di aiuto da parte di uno sconosciuto.
Un incontro avvenuto forse per caso, forse per volontà del Fato.
Tutto si limiterà ad un'unica stramba giornata fatta di curiosi ed impensabili incontri o l'amore ci metterà il suo zampino?
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Long-fic di "Di ombrelli, Pioggia, Caffè e fermate del bus"

Kagome e Kikyo sono gemelle identiche, o almeno, lo sono nell'aspetto.
Kagome è un’infermiera, sempre in giro per il mondo con associazioni umanitarie che tentano di portare la sanità, nei paesi più poveri e disagiati del mondo.
Kikyo fa la segretaria in una importante azienda di Tokyo e, con un capo, che è un vero tiranno!
Cosa succederebbe se Kikyo, chiedesse alla sua gemella di prendere il suo posto per due settimane, come segretaria nello studio dove lavora?
E se Kagome, seppur contrariata, si ritrovasse ad accettare?
Infondo non è nulla di difficile, vista la loro somiglianza e, dal momento che il suo futuro datore di lavoro starà lontano per concludere un affare fuori città, nessuno potrà scoprirle.
Ma una volta giunta sul posto, Kagome scopre che le cose stanno in maniera ben diversa: non solo Inuyasha no Taisho non si trova affatto all’estero, ma è anche un uomo molto affascinante! E sembra che improvvisamente non riesca a tenere lo sguardo.. o le mani, lontane dalla sua segretaria.
Che cosa succederà?
La bella Kagome saprà resistere alla tentazione?
Il suo capo sembra ben deciso a sedurla e respingerlo appare quasi impossibile.. ma cosa accadrà quando lui scoprirà la verità?

Cosa può mai succedere quando stai organizzando il più fastoso matrimonio che il mondo magico abbia mai visto, e i tuoi due migliori amici si mettono in testa che non s’ha da fare?
“Non puoi essere seria.”
“Ti sembra che io stia scherzando?”
“Draco ci ucciderà.”
“Sono pronta a correre il rischio. Sei con me?”
Blaise scoppiò finalmente in una fragorosa risata. “Ci puoi giurare. Non mi perderei una cosa del genere nemmeno per tutto l’oro dei Malfoy.”
[La storia è scritta a quattro mani da Silverphoenix e NikyBlack (http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=10577)]

Tutti sono ad Hogwarts per un ultimo anno da "ragazzi normali". Ovviamente non sarà un anno tranquillo.
Dal capitolo III:
"Avrebbe potuto chiedere alla McGranitt una camera singola, magari tentando di corromperla promettendole un po’ della miracolosa crema anti-rughe di sua madre. Draco non si era mai sentito tanto idiota in tutta la sua vita: se ne stavano chiusi a chiave, lui, Nott e Zabini; quest’ultimo aveva tirato le tende [...] e se ne stava in piedi, di fronte ad una lavagnetta fatta comparire poco più di mezz’ora prima.
Theodore e Draco erano stati costretti a sedere sul letto del primo – il più lontano dalla porta – mentre Blaise gesticolava animatamente spiegando il suo “infallibile piano”.
Quando Malfoy gli aveva chiesto il perché della lavagnetta, quella mente geniale di Zabini aveva risposto “Fa più scena.”.
Dal capitolo XXIX:
"La situazione in cui si trovava non faceva altro che aggravarsi. [...] Salazar Serpeverde, isso su un trono retto dai principi della sua nobile Casa, doveva sicuramente starlo ad osservare con aria disgustata e delusa. Draco Malfoy se ne convinse, mentre, camminando con la bacchetta illuminata puntata verso il basso, sentiva il respiro di Hermione Granger, la Mezzosangue, bruciargli la nuca."

Questa storia è un adattamento moderno del romanzo di Jane Austen Orgoglio e Pregiudizio. Speriamo che l'autrice non si offenda troppo per le eclatanti modifiche alla trama da noi apportate: purtroppo le abbiamo ritenute necessarie.
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“Non sta evitando te, sta evitando Wickham.” cercò pazientemente di farla ragionare Giovanna.
“E, dato che ci esci in continuazione, non gli stai certo facilitando le cose.” rincarò la dose Carlotta.
Andrea guardò basito Elisabetta, dato che l'amica non faceva altro che offendere Darcy per lui era appurato che le facesse schifo: “Wow! Lisa ma cosa combini? È un super triangolo!” gongolò entusiasta, la cosa si stava facendo più interessante del suo programma preferito Cortesie per gli ospiti.
“Non c’è nessun triangolo chiaro!? Il triangolo è solo nel cervello di Giovanna e Carlotta!”
“Tua madre sarebbe al settimo cielo a sentire una storia così.”