"Mai avrei creduto, invece, di vedere con i miei occhi la morte prendere forma. Di poterla sentire e toccare. La morte che terrorizza anche il più crudele e vile degli uomini. Lei.
Non è niente, non è nessuno. È morte. Lei è Wanheda. Colei che comanda la morte. Colei che ha la forza di distruggere ogni cosa e ogni persona, colei che vede i morti".
Clarke e Lexa sono due anime diverse ma, forse, destinate ad un futuro condiviso. Dove odio, vendetta,lealtà, fiducia, coraggio, amicizia e amore si incontrano e si scontrano.

[Elycia fandom]
- PROLOGO -
POV: ELIZA
Giorno 1
"Piacere di conoscerti Alycia, io sono Eliza" - non aspetto il momento migliore per presentarmi e ti porgo la mano, tu osservi tutti e noto subito una cosa di te, un difetto o una virtù? Non saprei dire. Il tuo distacco, il tuo essere sempre pronta a rispondere a tutto e a tutti. Sei ferma, piatta, fredda. Occhi grandi e verdi, capelli mossi e castani con un corpo minuto e tonico, tu. Emani un profumo di buono, sembrerebbe vaniglia, ma non mi sporgo oltre.
***
POV: ELIZA
Giorno 10
Oggi è il terzo giorno di riprese, ancora non abbiamo avuto occasione di vedere quanto Miss Debnam è brava nel suo lavoro. Sono curiosa di conoscere quella ragazzina, sembra così irraggiungibile e chiusa che sfiderei il destino per aprirla e raggiungerla. Anche per il solo sapore della vincita contro una forza più grande di me. Mi prometto una cosa: Alycia Jasmin Debnam Carey, prometto che riuscirò a conoscerti più degli altri, sempre.

"Giuro fedeltà alla Bandiera degli Stati Uniti d'America, e alla Repubblica che essa rappresenta: una Nazione al cospetto di Dio, indivisibile, con libertà e giustizia per tutti."
Disse Lexa, abbassando la mano.

Questa è la storia di un amore, nato da due anime destiate a stare insieme per sempre!

Credevano di essere i migliori, credevano di essere gli unici in grado di combattere contro la potenza distruttiva di Azgeda e quella subdola di Mount Weather, quello che non sapevano era che c'era un'elite ancora più specializzata, i migliori in assoluto, in qualunque campo. Uomini e donne fantasma che tutto sanno e tutto vedono, inarrestabili nei combattimenti via terra, eccezionali padroni del cielo. Per Clarke Griffin, abituata ad essere il meglio assoluto, sarà un nuovo inizio ed un ritorno al passato che prepotente bussa alla porta del suo cuore, dove il verde ha sempre il posto più speciale.

In un futuro in cui il mondo è diviso tra progresso e devastazione.
Compiuti i vent'anni viene data a ciascuno la possibilità di migliorare la propria condizione di vita passando ''al lato migliore''. Il lato migliore ha un nome e si chiama Arca. Accedervi non è semplice; gli abitanti dell'Arca sono considerati superiori, puri e privi di difetti. Lo scopo del processo è quello di selezionare tra i candidati solo quelli degni di vivere in un mondo perfetto come l'Arca. La selezione avviene attraverso prove fisiche e mentali, colloqui e test di vario genere. Solo il 3% della popolazione riesce a superarli. Il restante 97% è costretto a vivere in una gigantesca favela.
Una situazione bizzarra, fuori dal comune e certamente discutibile. Che razza di mondo è se costringe più della metà della popolazione a morire di fame? Ma questo non sono io a pensarlo, ma Clarke, che si trova tra coloro che affronteranno il processo. Ma con quali intenzioni?

La storia è ambientata in uno spazio e tempo diversi da quelli tipici di "The 100". I fatti narrati sono diversi da quelli dell'originale opera narrativa e dalla conseguente trasposizione televisiva. La storia si concentra sul personaggio di Lexa, dalla sua fanciullezza sino all'età adulta.
In una terra fuori dal mondo,di sinistra violenza, vivevano dodici clan, separati fra loro da una rivalità così forte da non conoscere eguali. Il clan degli alberi era uno di quelli, capeggiato da un grande comandante di nome Rhaego, padre di una bambina di nome Alexandra, ma non una come tutti gli altri, la distingueva il suo sangue nero, qualità che aveva segnato il suo destino già dalla sua nascita. Una bambina audace e solitaria con un fato da scrivere.
Intrighi e rivalità,guerre e omicidi, amori e tradimenti si intrecciano nella vita della giovane Lexa,nella sua ascesa a comandante dei TriKru e del suo sogno di riunire tutti e dodici i clan sotto un unico vessillo.

"Io sono una selva e una notte di alberi scuri, ma chi non ha paura delle mie tenebre, troverà anche pendii di rose sotto i miei cipressi"
Era una poesia di Nietzsche.
A Lexa sfuggì un sorriso nell'ombra.

Conobbi Clarke che era da poco morta mia madre, e con Clarke la mia vita prese una piega che non avrei mai potuto immaginare.

“..Clarke..” la sua voce era decisa, così come i suoi occhi che la bloccarono sul posto
“..sono il tenente Griffin, lo sai..” anche gli occhi di Clarke saettarono in quelli della donna che era appena entrata e si era chiusa la porta alle spalle
“..ci siamo solo noi due qui..” un mezzo sorriso stava contornando le sue labbra “..tenente Griffin..”
Clarke si era alzata e adesso stava recuperando la roba che le sarebbe servita per la doccia dall’armadietto poco distante. Cercava di non guardare la donna a qualche metro da lei, ma era molto, molto difficile.
“..a cosa devo la visita detective Woods?” Clarke si era girata di poco e guardava l’altra donna che non accennava a fare il minimo movimento

Si muove come una fiamma.
Imprevedibile e, oh, così sinuosa.
Ti toglie il respiro ogni volta che, con estrema nonchalance, ti lancia un’occhiata.
Veloce, furtiva, animalesca.
È pura vanità la sua.
Non ha bisogno di controllare che tu la stia guardando (come se davvero fossi in grado di distogliere lo sguardo): ovviamente sa che i tuoi occhi sono incollati su di lei, perché per nessun altro ballerebbe così.

[ XMen!AU]
In un mondo corrotto, dove i pregiudizi sono alla base di tutto, è difficile mostrarsi per chi si è in realtà, soprattutto se ciò potrebbe mettere in pericolo la propria vita.
Vivere nell'ombra o lottare per la luce?
Questa è la domanda che da sempre perseguita le sorelle Woods.
Fin dalla nascita sono state considerate sbagliate, degli errori genetici. Adesso però, a distanza di secoli da quel giorno, le cose stavano per cambiare... O forse erano già cambiate?

[CLEXA SCI-FI AU || Genere fantascientifico/distopico]
"Sprazzi bluastri, un forte sapore metallico lungo la gola ed un guizzo dorato. Il selciato era gelido a causa delle violente piogge che martoriavano la regione, ma almeno il suo corpo era ancora in grado di percepirlo. L’iniezione non aveva fatto effetto: il liquido non era entrato in circolo e non aveva raggiunto la sezione principale. Poteva ancora scappare e provare a sopravvivere. Con la poca energia rimasta nelle gambe, nonostante la brutta caduta e la caviglia probabilmente rotta, provò ad alzarsi. Fece appena in tempo a reggersi in piedi, quando un colpo violento la atterrò nuovamente. Prima di perdere i sensi, la intravide. Non ne fu sicura fino a quando riconobbe i suoi occhi: erano ancora più verdi dell’ultima volta. La seguì con lo sguardo fino a quando non la vide scomparire oltre gli edifici governativi.
Un altro bagliore.
Buio."

“Te lo ricordi il giorno in cui ci siamo conosciute, Lexa?
C’era così tanta neve a New York, sembrava non voler più smettere.
Girarmi nella tua direzione e non trovarti, portò una strana sensazione di freddo, in quella strana notte newyorkese. Non sono mai stata brava a decifrare i segnali che il destino dissemina sul nostro cammino ma se lo avessi fatto, se ne fossi stata capace, non avrei sprecato nemmeno un secondo .”
Due ragazze e una strana sequenza del destino.
Storia ispirata all'anime di Ai Yazawa

Clarke e Lexa stanno insieme da quasi due anni. Si sono conosciute un po’ per caso, un po’ per fortuna. Tra loro è subito scattato qualcosa, sin dal primo istante, ma accettarlo è stato complicato e ha richiesto del tempo.
Dopo due anni, tra alti e bassi, momenti felici e momenti burrascosi, si ritrovano ad affrontare l’ennesima discussione che le porta ad allontanarsi.
Entrambe hanno mille difetti e problemi, e molte volte riuscire a conciliare i due caratteri è difficile. È difficile ma non impossibile, e questo perché alla base di atteggiamenti divergenti, c’è una cosa molto più importante: quello che provano l’una per l’altra.