Ecco cosa era rimasto di lei.
Solo lo spettro della sua esistenza.

"Io? Geloso?" Esclamo, esplodendo in una fragorosa risata.
"E poi di chi? Di lui?"

Chiudendo gli occhi, ripercorreva quella giornata, che pochi giorni fa, poteva essere tranquillamente definita come la peggiore della sua vita.
Il giorno in cui, per la prima volta aveva incontrato Rokudo Mokuro.
Il giorno in cui, per la prima volta aveva perso.
Il giorno in cui, per la prima volta sentiva di essere stato umiliato.

Sapere di poterlo avere
gli dava alla testa.

Il cielo,
non esisteva più.

Da tempo volevo raccogliere le poesie che ho scritto qua e là negli anni, ora colgo l'occasione con questo sito.
Non sono niente di eccezionale, ma spero che almeno qualcuna vi piacerà

[E' la prima 8059 che scrivo, chiedo scusa in anticipo...]
Yamamoto distaccò le labbra, quel tanto, per poter sussurrargli: " Hayato, stai con me stanotte. "

La tua continua assenza
presenzia i miei pensieri.

Pensavano di avergli dato
un destino peggiore della morte.
Una vita non vissuta
in piena coscienza.

Al momento questa non è nulla, spero che con il vostro aiuto diventi una raccolta d' osservazioni "comiche"
PS:ho barrato la casellina del Roundrobin, di coseguenza libertà a chiunque di aggiuncere capitoli!!!

Questa flashfic l'ho scritta pensando a Hibari e Mokuro, non ho scritto nomi,vediamo se indovinate chi è che sta parlando!

E' la prima volta che pubblico qualcosa...speriamo bene...se c'è qualche problema fatemi sapere grazie a tutti che leggete!!!
< I miei occhi, finalmente, vedevano il cielo. >