Una Johnlock ambientata nel Medieovo. John Watson è un Highlander tenuto prigioniero, col compito di curare il Principe Gaaldiniano da una strana malattia. In cambio dei suoi sforzi, John si ritrova costretto a entrare al servizio del Principe, conosciuto solo come Monseigneur...

Amore sano e amore sbagliato. Ordine e disordine. Accettazione e “miglioramento”. Quattro storie, quattro coppie, quattro splendide città dell’Italia contorta e contradditoria degli anni duemila, dove si fa strada ogni giorno un po’ di più l’idea che esista un diritto alla discriminazione che debba essere tutelato al di sopra dei discriminati. Un paese un tempo culla suprema dell’amore tra anime, ma adesso dai volti di quell’amore spaventato al punto da trasformarsi in un arido campo di battaglia, una trincea. Quattro storie di uomini segnati, spaventati, vinti in partenza dalle regole grigie che tengono bloccata per sempre la loro anima al punto di partenza.

“Molly.”
Qualcosa, nel modo in cui lui aveva pronunciato il suo nome, suonò carico di significato.
Gli occhi azzurri di Sherlock, appuntandosi sul suo viso, espressero per un attimo un sentimento di sollievo talmente radicato che lei si chiese come fosse possibile che una manciata di secondi dopo si fosse già dileguato senza lasciare traccia del suo passaggio.

" John ha dei sentimenti, Sherlock ha una lista di cose da fare prima di morire. Non che se la ricordi. Ma quando la trova, e John la legge, le cose al 221B potrebbero iniziare a cambiare. "

Dopo tremila anni una nuova Ombra si è ridestata e questa volta non basterà un duello a fermarla.
Ma anche nelle Tenebre c'è una Fiamma che brilla ed essa è destinata a rischiarare la notte.
Forze segrete infiammano le ombre, duelli contro il tempo per salvare chi si ama, ma sopratutto ricordi che emergono dalle nebbie del passato...
[Storia in revisione]

Il piccolo Harry Potter ha sei anni e non ha assolutamente idea di cosa significhi essere felice. Quando viene portato via dalla famiglia dei suoi zii la sua vita è destinata ad intrecciarsi con quella di Severus Snape, giovane maestro di Pozioni. Una storia sulla compassione e l'affetto, il cuore di tutto ciò che è amore.

"Hai letto questo articolo?"
"Cos- ah, quella stronzata che stiamo insieme? Sì, me l'hanno detto."
"E non ti disturba?"
"Beh, è vero."
"Ah sì?" ride Chris, strofinandogli il pollice con forza sulla fronte, cercando di rimuovere qualche traccia residua della vernice fluorescente con cui si è lasciato dipingere pazientemente.

Sembrava essere sufficiente un "I wish..." perché i suoi desideri prendessero forma.
Lui è Kurt.
La forma è una gran bella forma, con un gran bel sorriso e una gran bella anima.
I desideri sono... beh scopriteli leggendo.
[N.B. Questa storia non tiene conto degli eventi successivi alla 2x22]
*** Estratto dal Prologo: ***
Kurt aveva dei desideri, tanti, tanti desideri [...]
Desiderava qualcuno che lo amasse così come lui voleva essere amato: follemente, disperatamente, come in uno stucchevole romanzo [...]
Desiderava che qualcuno gli facesse perdere la testa al punto tale da farlo ricredere sul fatto che "sfiorarsi le dita" potesse essere realmente il modo migliore di passare il tempo, o comunque il modo più appagante
Desiderava che qualcuno gli bruciasse dentro in un fuoco mai, mai pago
Desiderava...

-Non te lo chiederò. Non ti chiederò di restare. Per noi non ce ne sono vie di mezzo. Non adesso, è tardi per trovarne una-

Nei suoi momenti di debolezza, Molly Hooper crede che Sherlock Holmes sia una visione scolpita dagli occhi e le mani di artisti da lungo perduti.
Nei suoi momenti di forza, sa che Sherlock Holmes è soltanto un uomo.
(Ma va bene comunque, perché lei è soltanto una donna e a volte cose come queste...accadono e basta.)

"Pensi che saremmo potuti essere felici insieme?"
"Penso che saremmo potuti essere splendidi insieme." (...) No, non penso che saremmo potuti essere felici."
Un altro sguardo nel Mind Palace di Sherlock, dopo il matrimonio.

Col tempo le cose avevano ricominciarono ad andare nel verso giusto – o più probabilmente in quello totalmente sbagliato – indagini, serial killer psicopatici, Sherlock nel suo laboratorio sempre preso ad analizzare qualcosa, John che lo seguiva stravolto ma felice. Ogni tanto vedeva anche Lastrade. E poi ancora casi, indagini, omicidi e Sherlock.
Sherlock coi suoi commenti demolitori e la sua mancanza di tatto, Sherlock con i suoi riccioli scuri e gli occhi chiarissimi.
[Molly/Sherlock] [Non tiene conto degli eventi della terza stagione]

“Sono il fantasma del Natale passato” dice Victor cercando di fare la voce minacciosa. Non è mai stato un buon attore, è sempre stato troppo limpido.
“Non sei il fantasma del Natale passato, sei Victor Trevor. A meno che Victor Trevor non sia morto.”
“Sono il fantasma del Natale passato.”
“I fantasmi non esistono. E sicuramente non esistono i fantasmi di una festività.”
Di fantasmi del Natale passato/presente/futuro, com'erano i tuoi migliori amici quando ancora non ti conoscevano e facevano i medici in Afghanistan, cadaveri sul pavimento che ti fanno la predica e ritorni dopo due anni d'assenza.

In un mondo in cui tutti nascono con il nome della propria anima gemella scritto sul polso, Kurt Hummel è convinto di essere destinato a far parte di quell'ottantacinque percento che nell'arco della propria vita non riesce a trovare la persona a lui predestinata. Pazienza. Soprattutto perché quando incontra Blaine Anderson sulle scale della Dalton, inizia a sperare che anche la sua storia possa avere un lieto fine.
Quando però si trova faccia a faccia con Jason Lee, il nome che da sempre custodisce sul proprio polso, tutto cambia.
Anche, e soprattutto, Blaine.

John torna dall'Afghanistan troppo stanco e provato per la vita avventurosa che gli si prospetta al fianco di Sherlock e decide di non andare a vivere con lui. La vita scorre tranquilla (fin troppo) per l'ex-soldato, finché una mattina non legge del suicidio di Holmes sul giornale e inizia a fare sogni estremamente realistici su di lui, su di loro, su una vita insieme che non hanno mai vissuto.