hey the 8th
Il
migliore di tutti gli Halloween.
Un
grazie a Duvrangrgata, Sam Ladybird, _nichlillian, Flaqui, anise;
io vi adoro, veramente. ♥
E un
grazie speciale a
Bess_Black, che dovrà sopportare ogni mio
capitolo. ♥
« Malfoy, non dovevi farmi mangiare così tanto!
» Si lamentò
Rose all’uscita del locale, aprendo l’ombrello.
« Oh Merlino, finalmente si
respira. Non ne potevo più di tutto quel rosa e lilla.
»
« Weasley,
ti sei mangiata otto muffin. Otto!
E
dovremmo starci entrambi sotto quell’ombrello, adesso?
» Replicò
il biondo con un sorriso beffardo.
« Appunto!
Che aiutante sei, se poi mi fai buttar giù tutto quello che
voglio mangiare? E
comunque, se non ci staremo, da gentiluomo, sarai tu
ad andartene fuori. Anche perché è il mio ombrello, e sei tu
quello che non l’ha portato – mossa intelligente,
davvero! »
« Oh, ma
sentila! » Scorpius le prese l’ombrello dalle mani
e la spinse fuori. « Come se
non l’avessi fatto per te. Tie’, bagnati!
»
« Malfoy!
Me la paghi! » Rose si avventò sul compagno con
tutta la forza che aveva per
riprendersi l’ombrello e farlo rimanere sotto la poggia
quanto più tempo
possibile, ma Scorpius riuscì facilmente ad evitarla facendo
un passo indietro
all’ultimo momento. Rose perse disgraziatamente
l’equilibrio – e non nel senso
che purtroppo lo perse, no: lo perse proprio senza un minimo di grazia,
sbracciando ovunque per trovare un appiglio e finendo per trascinare
anche
Scorpius sdraiato sul vialetto, accanto a lei.
« Oddio,
Scorpius! Va tutto bene? » Gli domandò la ragazza,
seriamente preoccupata. La
giovane Weasley era un pericolo pubblico, glielo dicevano in tanti, e
per un
attimo temette che la cosa potesse
fargli rimangiare la promessa d’aiuto.
Scorpius si
rimise a sedere, i capelli ormai completamente attaccati al viso e gli
abiti
qua e là chiazzati di terra. Per qualche secondo non disse
niente; Rose poté
chiaramente contare tutte le gocce che cadevano a terra – 'tic, tic, tic, tic, tic, tic, tic, tic, tic'
– e solo quando udì
la risata del ragazzo scoprì di aver trattenuto il respiro
per tutto quel
tempo. Si sentì terribilmente sollevata, ancor
più di quando aveva scoperto,
poco prima, che la sua stranezza era “positiva”;
riuscì ad alzare lo sguardo su
di lui e si lasciò facilmente contagiare dalla risata.
« Hey, non
ti sarai mica preoccupata? »
« Chi, io?
No! » Mentì spudoratamente.
« Non sai
mentire, Weasley, non sai mentire. » Scorpius le
scompigliò i capelli,
sorridendo; lì per lì Rose lo prese come un gesto
affettuoso, ma solo dopo si
rese conto del fatto che le sue mani erano completamente sporche di
fango.
« M’hai
sporcato i capelli! Bastardo! »
« Ferma! Se
ti muovi di nuovo rischiamo di finire chissà dove rotolando
uno sopra l’altro.
» Scorpius rise di nuovo. « Merlino, ti ho fatto
passare il peggior Halloween di
tutta la tua vita. Prima ho provato a far stare te e Liam sotto lo
stesso
ombrello, ma ho fallito. Come ho fallito l’intento di
lasciarvi soli da Madama
Piediburro, perché non ho considerato la
probabilità che Sarah avesse spie
ovunque. E ti ho anche lasciata sola per mezzora buona. Ho cercato come
meglio
potevo di farti ridere un po’ per il resto del pomeriggio, ma
lo capisco, non
sono Liam Nott e... guardaci ora: sporchi di terra, bagnati fradici e
doloranti, seduti su un vialetto di Hogsmeade nel pieno del diluvio a
un paio
d’ore dal banchetto di Halloween. E non dire che potrebbe
andare peggio,
Weasley: nel cadere ho perso l’ombrello, e chissà
dov’è volato ora. »
« Sì, sei
un fallito. Ma, tirando le somme, questo è stato il migliore
di tutti gli Halloween...
non montarti la testa, è solo perché gli altri
erano patetici. Questo almeno è
stato movimentato. » Rose sorrise, e così
Scorpius.
« Conviene
andare » disse, tirandosi in piedi. « Aspetta, ti
do una mano. Non montarti la testa
», la imitò, « è
solo perché non voglio finire di nuovo a terra! »
Rose
accettò la mano che il biondo le aveva offerto, e lui le
fece l’occhiolino.
Quando
finalmente entrarono nell’atrio, oltre parecchie occhiate
curiose si lasciarono
una scia di gocce d’acqua e d'impronte dietro.
§§§
« Bel lavoro, Elle.
Diciamo che per questa
settimana non mi vedrai più; prendila come una sorta di
vacanza, ecco. Sei
libera, mia cara. »
Le parole
di Sarah le vorticavano ancora in testa. Quanto era ossessionata quella
ragazza
da Liam Nott? E quanto era disposta a fare pur di tenerselo per
sé sola? Elle
se lo chiedeva da un pezzo, e non riusciva a capirlo. Ormai era
parecchio che
la Calvinson la teneva sotto la “sua ala”, per
così dire; ma solo ultimamente
le erano arrivati dei comandi del tipo “segui Liam
ovunque”, o “osserva le
mosse della Weasley” o addirittura “se puoi,
fa’ qualcosa, qualsiasi cosa,
per dividere quei due”. Così, quando li aveva
visti
insieme da Madama Piediburro, la
prima cosa che le era venuta in mente era stata chiamarla,
perché era veramente
l’unica che potesse dividerli, in quel caso. E grazie a
ciò s’era guadagnata
una settimana di libertà, inaspettatamente.
Sperare di
trovare qualcuno la sera del banchetto di Halloween era
un’utopia, ma Elle
doveva provarci lo stesso. Doveva assolutamente parlare con Hugo: era
uno dei
suoi migliori amici, e doveva sapere. A quel punto, per come stavano
messe le
cose, doveva sapere tutto.
Chiese a
chiunque lo vedesse di riferirgli che Elle lo cercava, ma solo due ore
dopo
riuscì a incrociarlo nell’atrio, quando ormai
aveva perso le speranze. Lo
trascinò a forza in giardino, con la solita vecchia scusa
del « devo parlarti
».
« Elle »,
fece Hugo, « sembri preoccupata. Non hai una bella cera.
»
Da che
mondo era mondo, il “dobbiamo parlare” era quasi
sempre stato seguito da una
dichiarazione d’amore, o qualcosa di affine per
intensità di sentimenti. Elle
immaginava che allo stesso Hugo ogni volta che era stato detto
“devo parlarti”
da una ragazza fosse toccata una confessione; ricordava qualche
episodio
risalente addirittura al primo anno. Ciò che sapeva per
certo era che mai
nessuna aveva fatto seguire a un “dobbiamo parlare”
la frase « Potrei dover
distruggere tua sorella ». E a Elle costò tanto
dirla che, una volta
pronunciata, non le sembrò vero di esserci riuscita.
Hugo
trasalì. « Che?! »
« Potrei
dover distruggere tua sorella. Credimi, non è niente che
dipende da me... Io ti
voglio bene, Hugo, e sai che non farei mai
niente che possa ferirti anche indirettamente. E mi conosci, sai che
sono sia
una buona amica che una buona Tassorosso, al contrario di qualcuno...
» Non fu
difficile per Hugo capire che Elle alludeva ad Audy Lloyd. Purtroppo.
Hugo
dovette appoggiarsi alla parete che aveva di fianco. « Stai
scherzando »,
sbottò freddo. « Cosa vuol dire che
“potresti distruggere mia sorella”, adesso?
»
« È che...
Rose potrebbe avere una cotta per Liam Nott. »
« Oh. Ed è
perché ti piace Liam Nott che vuoi distruggerla? Per
renderti le cose più
facili? Elle, che cazzo stai dicendo? Non ti capisco. »
« No!
Non... non mi piace Liam, affatto. È complicato, Hugo.
È Sarah, Sarah
Calvinson, ad essere ossessionata da Liam e... potrebbe chiedermi di
fare un
torto a tua sorella, capisci? Potrei doverle fare qualcosa di male.
Molto male.
»
« E perché?
» Hugo non aveva abbandonato il suo tono freddo.
« Perché
potrebbe ordinarmelo Sarah. »
« E da
quando prendi ordini da Sarah, tu? Proprio
tu? Che l’hai detto poco fa, sei una buona
Tassorosso? »
« Questo è
ancor più complicato... e difficile. »
« Aspetta,
Elle, aspetta. Tu mi stai dicendo che Sarah Calvinson, che è
ossessionata da
Liam Nott, potrebbe chiedere a te di fare del male a mia sorella in
qualsiasi
modo solo perché forse anche Rose ha una cotta per quello
lì? »
« Esatto. »
« E, fammi
capire, in questo triangolo, tu che cazzo c’entri?
Rispondimi: da quand’è che
prendi ordini da Sarah? Ci conosciamo da tre anni. Tu fai il gioco
sporco per
la Calvinson e non me l’hai mai detto? »
Hugo
Weasley in veste gelida la intimidiva parecchio. « No, non da
sempre... ma... »
« Elle,
parla. Ti prego. »
« Hugo, è
una faccenda assurda. Sul serio. Non c’entro solo io... e
potrebbe rimetterci
anche mio fratello, se si sapesse in giro. Ci rimetterebbe soprattutto
Leon. È
per questo che non te l’ho mai detto. »
« Elle, lo
capisci che io mi sono ciecamente fidato di te, che ti ritenevo una
delle
persone più leali qui dentro, e ora improvvisamente non so
se posso più farlo,
vero? »
Dannato
Weasley. Dannati i suoi capelli rossi, dannato il suo sguardo ora
così gelido,
dannato il sorriso che in quel momento non aveva. « Lo
capisco fin troppo bene.
E infatti te lo dirò, cosa c’è sotto:
ti dirò cos’è, perché mi
costringe così a
Sarah e perché Leon ne rimarrebbe male. Ma tu... tu devi
promettermi che non lo
dirai a nessuno. Nessuno, Hugo, vuol dire veramente nessuno.
»
§§§
Finalmente
il banchetto finì, e con esso Halloween e la pioggia che
tanto aveva causato
scompiglio. Ottobre lasciò il posto a novembre, le giornate
diventavano sempre
più corte e, proporzionalmente, la temperatura sempre
più fredda. Ormai non si
vedeva uno studente in giro senza sciarpa e guanti; i focolari erano
tutti
accesi ma nonostante ciò, soprattutto là sotto,
il freddo si sentiva ancora.
Liam era
seduto in sala comune con un libro di Antiche Rune aperto sulle gambe e
la
voglia di studiare altrove. Poco lontano da lui, Scorpius sembrava
appena aver
finito il saggio che Rüf aveva loro assegnato circa due
settimane prima.
Era passato
quasi un mese, ormai, ma non poteva fare a meno di ripensare al modo in
cui
aveva lasciato Rose quel giorno, obbligato a inseguire Sarah. Dopo quel
giorno
non aveva avuto molte occasioni di parlare con la Weasley,
né di chiederle
scusa; dopotutto gliele doveva, le scuse, e anche parecchie. E le
doveva anche
un’uscita da Madama Piediburro.
Fu così che
gli venne in mente: Rose avrebbe mai accettato di uscire con lui?
Perché ora
che ci pensava, non era normale che rimuginasse così tanto
su un fatto accaduto
un mese prima con una ragazza. E la Weasley era anche piuttosto carina.
Ecco,
per farsi perdonare, avrebbe potuto invitarla a Hogsmeade il prossimo
week-end!
« Hey,
Scorpius. »
« Mmm? »
« Secondo te,
la Weasley accetterebbe mai di uscire con me? »
Liam vide
l’amico sussultare, e poco mancò che una pozza
d’inchiostro macchiasse la
moquette della sala comune – fortunatamente aveva i riflessi
pronti, e riuscì a
raccogliere la boccetta prima che si ribaltasse.
« Eh?! »
Non aveva mai visto gli occhi di Scorpius tanto sgranati e la sua
espressione
tanto stupita. Era così strano che volesse frequentare una
ragazza al di fuori
di Sarah? Anzi, era il contrario, forse. Il caso strano era che non
l’aveva fatto
finora.
« Secondo
te, se le chiedessi di uscire, Rose accetterebbe? »
« Io...
Be’, perché dovrebbe rifiutare? »
«
Grandioso. Vado a cercarla, grazie amico! »
Here I am!
Lo so, dovevo postare una settimana fa... ma nel mio paesino Halloween
si festeggia, ed è la festa più importante
dell'anno (ok, non dovrebbe esserlo, ma praticamente è
così). Siccome questa volta è capitato di
mercoledì, hanno pensato bene di farla durare sei giorni,
dal venerdì! E io mi sono ritrovata impegnata in
più turni di animazioni di quanti avrei dovuto
ç_ç
Però ora sono qui v.v E vi lascio anche con una bella
sorpresa, no? Liam vuole chiedere a Rose di uscire! Vi vedo
già saltare di gioia XD
Elle. Oh, Elle. Elle nasconde un segreto... ma per ora non ne
parlerò, è ancora prestino. Però si
saprà, non vi lascerò all'oscuro di questo ^^
Il prossimo capitolo... non riesco a promettervi nulla, ma spero di
riuscire prima di metà novembre. Ma ripeto, non posso
metterci la mano sul fuoco purtroppo ç_ç
Alla prossima, e grazie ancora a tutti!
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