Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: a cello song    05/11/2012    5 recensioni
« Hey, Malfoy, ci credi nell’amore a prima vista? »
Colpo di fulmine. Rose Weasley non sapeva neanche quasi cosa significasse, questa espressione, prima di caderne vittima. Lui era uno sconosciuto; non conosceva il suo nome né la sua Casa, prima di quel primo settembre.
Colpo di fulmine. Scorpius Malfoy non ci credeva, come non credeva nell'anima gemella; non esisteva il destino, ciò che volevi dovevi creartelo con le tue mani. O con quelle di qualcun altro.
Amicizia. Chloe Ryan conosceva bene Liam Nott, suo amico d'infanzia, o almeno così credeva. Da quel primo settembre, cominciò a dubitarne.
Amicizia. Alex Lloyd odiava sua sorella Allen; ma ancor di più odiava la sua migliore amica Sarah Calvinson.
Stelle. Orion Aldebaran era il nuovo insegnante di Divinazione, e amava prevedere il futuro guardando le stelle.
Stelle. Adhara Sullivan era l'insegnante di Astronomia, e amava la sua materia quanto odiava la Divinazione.
"Ma all’amore non scappò nessuno di loro."
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
hey the 8th
            Il migliore di tutti gli Halloween.

Image and
video hosting by TinyPic

Un grazie a Duvrangrgata, Sam Ladybird, _nichlillian, Flaqui, anise; io vi adoro, veramente.

E un grazie speciale a Bess_Black, che dovrà sopportare ogni mio capitolo.









            « Malfoy, non dovevi farmi mangiare così tanto! » Si lamentò Rose all’uscita del locale, aprendo l’ombrello. « Oh Merlino, finalmente si respira. Non ne potevo più di tutto quel rosa e lilla. »
            « Weasley, ti sei mangiata otto muffin. Otto! E dovremmo starci entrambi sotto quell’ombrello, adesso? »  Replicò il biondo con un sorriso beffardo.
            « Appunto! Che aiutante sei, se poi mi fai buttar giù tutto quello che voglio mangiare? E comunque, se non ci staremo, da gentiluomo, sarai tu ad andartene fuori. Anche perché è il mio ombrello, e sei tu quello che non l’ha portato – mossa intelligente, davvero! »
            « Oh, ma sentila! » Scorpius le prese l’ombrello dalle mani e la spinse fuori. « Come se non l’avessi fatto per te. Tie’, bagnati! »
            « Malfoy! Me la paghi! » Rose si avventò sul compagno con tutta la forza che aveva per riprendersi l’ombrello e farlo rimanere sotto la poggia quanto più tempo possibile, ma Scorpius riuscì facilmente ad evitarla facendo un passo indietro all’ultimo momento. Rose perse disgraziatamente l’equilibrio – e non nel senso che purtroppo lo perse, no: lo perse proprio senza un minimo di grazia, sbracciando ovunque per trovare un appiglio e finendo per trascinare anche Scorpius sdraiato sul vialetto, accanto a lei. 
            « Oddio, Scorpius! Va tutto bene? » Gli domandò la ragazza, seriamente preoccupata. La giovane Weasley era un pericolo pubblico, glielo dicevano in tanti, e per un attimo temette che la cosa potesse  fargli rimangiare la promessa d’aiuto.
            Scorpius si rimise a sedere, i capelli ormai completamente attaccati al viso e gli abiti qua e là chiazzati di terra. Per qualche secondo non disse niente; Rose poté chiaramente contare tutte le gocce che cadevano a terra – 'tic, tic, tic, tic, tic, tic, tic, tic, tic' – e solo quando udì la risata del ragazzo scoprì di aver trattenuto il respiro per tutto quel tempo. Si sentì terribilmente sollevata, ancor più di quando aveva scoperto, poco prima, che la sua stranezza era “positiva”; riuscì ad alzare lo sguardo su di lui e si lasciò facilmente contagiare dalla risata.
            « Hey, non ti sarai mica preoccupata? »
            « Chi, io? No! » Mentì spudoratamente.
            « Non sai mentire, Weasley, non sai mentire. » Scorpius le scompigliò i capelli, sorridendo; lì per lì Rose lo prese come un gesto affettuoso, ma solo dopo si rese conto del fatto che le sue mani erano completamente sporche di fango.
            « M’hai sporcato i capelli! Bastardo! »
            « Ferma! Se ti muovi di nuovo rischiamo di finire chissà dove rotolando uno sopra l’altro. » Scorpius rise di nuovo. « Merlino, ti ho fatto passare il peggior Halloween di tutta la tua vita. Prima ho provato a far stare te e Liam sotto lo stesso ombrello, ma ho fallito. Come ho fallito l’intento di lasciarvi soli da Madama Piediburro, perché non ho considerato la probabilità che Sarah avesse spie ovunque. E ti ho anche lasciata sola per mezzora buona. Ho cercato come meglio potevo di farti ridere un po’ per il resto del pomeriggio, ma lo capisco, non sono Liam Nott e... guardaci ora: sporchi di terra, bagnati fradici e doloranti, seduti su un vialetto di Hogsmeade nel pieno del diluvio a un paio d’ore dal banchetto di Halloween. E non dire che potrebbe andare peggio, Weasley: nel cadere ho perso l’ombrello, e chissà dov’è volato ora. »
            « Sì, sei un fallito. Ma, tirando le somme, questo è stato il migliore di tutti gli Halloween... non montarti la testa, è solo perché gli altri erano patetici. Questo almeno è stato movimentato. » Rose sorrise, e così Scorpius.
            « Conviene andare » disse, tirandosi in piedi. « Aspetta, ti do una mano. Non montarti la testa », la imitò, « è solo perché non voglio finire di nuovo a terra! »
            Rose accettò la mano che il biondo le aveva offerto, e lui le fece l’occhiolino.
            Quando finalmente entrarono nell’atrio, oltre parecchie occhiate curiose si lasciarono una scia di gocce d’acqua e d'impronte dietro.
 
§§§
 
            « Bel lavoro, Elle. Diciamo che per questa settimana non mi vedrai più; prendila come una sorta di vacanza, ecco. Sei libera, mia cara. »
            Le parole di Sarah le vorticavano ancora in testa. Quanto era ossessionata quella ragazza da Liam Nott? E quanto era disposta a fare pur di tenerselo per sé sola? Elle se lo chiedeva da un pezzo, e non riusciva a capirlo. Ormai era parecchio che la Calvinson la teneva sotto la “sua ala”, per così dire; ma solo ultimamente le erano arrivati dei comandi del tipo “segui Liam ovunque”, o “osserva le mosse della Weasley” o addirittura “se puoi, fa’ qualcosa, qualsiasi cosa, per dividere quei due”. Così, quando li aveva visti insieme da Madama Piediburro, la prima cosa che le era venuta in mente era stata chiamarla, perché era veramente l’unica che potesse dividerli, in quel caso. E grazie a ciò s’era guadagnata una settimana di libertà, inaspettatamente.
            Sperare di trovare qualcuno la sera del banchetto di Halloween era un’utopia, ma Elle doveva provarci lo stesso. Doveva assolutamente parlare con Hugo: era uno dei suoi migliori amici, e doveva sapere. A quel punto, per come stavano messe le cose, doveva sapere tutto.
            Chiese a chiunque lo vedesse di riferirgli che Elle lo cercava, ma solo due ore dopo riuscì a incrociarlo nell’atrio, quando ormai aveva perso le speranze. Lo trascinò a forza in giardino, con la solita vecchia scusa del « devo parlarti ».
            « Elle », fece Hugo, « sembri preoccupata. Non hai una bella cera. »
            Da che mondo era mondo, il “dobbiamo parlare” era quasi sempre stato seguito da una dichiarazione d’amore, o qualcosa di affine per intensità di sentimenti. Elle immaginava che allo stesso Hugo ogni volta che era stato detto “devo parlarti” da una ragazza fosse toccata una confessione; ricordava qualche episodio risalente addirittura al primo anno. Ciò che sapeva per certo era che mai nessuna aveva fatto seguire a un “dobbiamo parlare” la frase « Potrei dover distruggere tua sorella ». E a Elle costò tanto dirla che, una volta pronunciata, non le sembrò vero di esserci riuscita.
            Hugo trasalì. « Che?! »
            « Potrei dover distruggere tua sorella. Credimi, non è niente che dipende da me... Io ti voglio bene, Hugo, e sai che non farei mai niente che possa ferirti anche indirettamente. E mi conosci, sai che sono sia una buona amica che una buona Tassorosso, al contrario di qualcuno... » Non fu difficile per Hugo capire che Elle alludeva ad Audy Lloyd. Purtroppo.
            Hugo dovette appoggiarsi alla parete che aveva di fianco. « Stai scherzando », sbottò freddo. « Cosa vuol dire che “potresti distruggere mia sorella”, adesso? »
            « È che... Rose potrebbe avere una cotta per Liam Nott. »
            « Oh. Ed è perché ti piace Liam Nott che vuoi distruggerla? Per renderti le cose più facili? Elle, che cazzo stai dicendo? Non ti capisco. »
            « No! Non... non mi piace Liam, affatto. È complicato, Hugo. È Sarah, Sarah Calvinson, ad essere ossessionata da Liam e... potrebbe chiedermi di fare un torto a tua sorella, capisci? Potrei doverle fare qualcosa di male. Molto male. »
            « E perché? » Hugo non aveva abbandonato il suo tono freddo.
            « Perché potrebbe ordinarmelo Sarah. »
            « E da quando prendi ordini da Sarah, tu? Proprio tu? Che l’hai detto poco fa, sei una buona Tassorosso? »
            « Questo è ancor più complicato... e difficile. »
            « Aspetta, Elle, aspetta. Tu mi stai dicendo che Sarah Calvinson, che è ossessionata da Liam Nott, potrebbe chiedere a te di fare del male a mia sorella in qualsiasi modo solo perché forse anche Rose ha una cotta per quello lì? »
            « Esatto. »
            « E, fammi capire, in questo triangolo, tu che cazzo c’entri? Rispondimi: da quand’è che prendi ordini da Sarah? Ci conosciamo da tre anni. Tu fai il gioco sporco per la Calvinson e non me l’hai mai detto? »
            Hugo Weasley in veste gelida la intimidiva parecchio. « No, non da sempre... ma... »
            « Elle, parla. Ti prego. »
            « Hugo, è una faccenda assurda. Sul serio. Non c’entro solo io... e potrebbe rimetterci anche mio fratello, se si sapesse in giro. Ci rimetterebbe soprattutto Leon. È per questo che non te l’ho mai detto. »
            « Elle, lo capisci che io mi sono ciecamente fidato di te, che ti ritenevo una delle persone più leali qui dentro, e ora improvvisamente non so se posso più farlo, vero? »
            Dannato Weasley. Dannati i suoi capelli rossi, dannato il suo sguardo ora così gelido, dannato il sorriso che in quel momento non aveva. « Lo capisco fin troppo bene. E infatti te lo dirò, cosa c’è sotto: ti dirò cos’è, perché mi costringe così a Sarah e perché Leon ne rimarrebbe male. Ma tu... tu devi promettermi che non lo dirai a nessuno. Nessuno, Hugo, vuol dire veramente nessuno. »
 
§§§
 
            Finalmente il banchetto finì, e con esso Halloween e la pioggia che tanto aveva causato scompiglio. Ottobre lasciò il posto a novembre, le giornate diventavano sempre più corte e, proporzionalmente, la temperatura sempre più fredda. Ormai non si vedeva uno studente in giro senza sciarpa e guanti; i focolari erano tutti accesi ma nonostante ciò, soprattutto là sotto, il freddo si sentiva ancora.
            Liam era seduto in sala comune con un libro di Antiche Rune aperto sulle gambe e la voglia di studiare altrove. Poco lontano da lui, Scorpius sembrava appena aver finito il saggio che Rüf aveva loro assegnato circa due settimane prima.
            Era passato quasi un mese, ormai, ma non poteva fare a meno di ripensare al modo in cui aveva lasciato Rose quel giorno, obbligato a inseguire Sarah. Dopo quel giorno non aveva avuto molte occasioni di parlare con la Weasley, né di chiederle scusa; dopotutto gliele doveva, le scuse, e anche parecchie. E le doveva anche un’uscita da Madama Piediburro.
            Fu così che gli venne in mente: Rose avrebbe mai accettato di uscire con lui? Perché ora che ci pensava, non era normale che rimuginasse così tanto su un fatto accaduto un mese prima con una ragazza. E la Weasley era anche piuttosto carina. Ecco, per farsi perdonare, avrebbe potuto invitarla a Hogsmeade il prossimo week-end!
            « Hey, Scorpius. »
            « Mmm? »
            « Secondo te, la Weasley accetterebbe mai di uscire con me? »
            Liam vide l’amico sussultare, e poco mancò che una pozza d’inchiostro macchiasse la moquette della sala comune – fortunatamente aveva i riflessi pronti, e riuscì a raccogliere la boccetta prima che si ribaltasse.
            « Eh?! » Non aveva mai visto gli occhi di Scorpius tanto sgranati e la sua espressione tanto stupita. Era così strano che volesse frequentare una ragazza al di fuori di Sarah? Anzi, era il contrario, forse. Il caso strano era che non l’aveva fatto finora.
            « Secondo te, se le chiedessi di uscire, Rose accetterebbe? »
            « Io... Be’, perché dovrebbe rifiutare? »
            « Grandioso. Vado a cercarla, grazie amico! »


Here I am!
Lo so, dovevo postare una settimana fa... ma nel mio paesino Halloween si festeggia, ed è la festa più importante dell'anno (ok, non dovrebbe esserlo, ma praticamente è così). Siccome questa volta è capitato di mercoledì, hanno pensato bene di farla durare sei giorni, dal venerdì! E io mi sono ritrovata impegnata in più turni di animazioni di quanti avrei dovuto ç_ç
Però ora sono qui v.v E vi lascio anche con una bella sorpresa, no? Liam vuole chiedere a Rose di uscire! Vi vedo già saltare di gioia XD
Elle. Oh, Elle. Elle nasconde un segreto... ma per ora non ne parlerò, è ancora prestino. Però si saprà, non vi lascerò all'oscuro di questo ^^
Il prossimo capitolo... non riesco a promettervi nulla, ma spero di riuscire prima di metà novembre. Ma ripeto, non posso metterci la mano sul fuoco purtroppo ç_ç
Alla prossima, e grazie ancora a tutti!




   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: a cello song