ANGOLO DELL'AUTRICE
Allora
mondo, eccomi qui ad aggiornare con una piccola flash il mio profilo.
Ringrazio innanzitutto le persone che seguono questa storia e quelle
che l'hanno recensita. Questa flash è una what if? della
long Brittana che mi sta dando tante soddisfazioni.
La scena della cucina alla fine del capitolo 6, per chi non la
conoscesse ecco il LINK
. Spero che possiate affezionarvi a questi piccoli pezzi di anima che
ogni volta ci tendo a lasciarvi. Vi ripero che potrebbe essererci
l'eventualità che prima o poi aggiorni con qualche altra
coppia!
Grazie ancora per il sostegno che mi date ogni volta.
- strifylover
ps; ringrazio AthenaKB per aver betato <3
BRITTANA
Nnon
era la cosa giusta da fare, non quella, non con Santana.
Lei era pazzesca, in modo positivo, ma anche in modo negativo. Molto
negativo.
“Credo
che dovresti spostarti …” Sussurrò la
bionda, quasi
pregando l’ispanica.
“Spostarmi
dove? Qui?” Santana posò la bocca sulla sua
spalla. “O
qui?” Si spostò sul collo.
Il
cervello di Brittany non riusciva ad elaborare alcun pensiero
logico.
La
bocca di Santana saliva verso la mascella, succhiandole
delicatamente la pelle …
“Mi
si stanno addormentando le gambe.” Mormorò
Brittany. Non era
proprio una bugia, sentiva un formicolio in tutto il corpo, gambe
comprese.
“Ci
penso io.” Le mani di Santana strinsero i fianchi della
bionda, spingendo il busto di Brittany in avanti. Le mani
dell’ispanica,
cominciarono lentamente a vagare su quel lembo di pelle sodo prima
delle gambe.
Poi
le sue dita scesero più giù, verso le cosce.
Brittany
era pietrificata, non tanto dalla paura della ragazza di
fronte a lei, ma dalla paura di fare qualcosa di sbagliato e, in
qualche modo,
farla sorridere o, peggio, scappare via.
La
cosa davvero difficile, però, era resisterle. Quel profumo
inebriante di tabacco e cannella la stava lentamente spingendo tra le
braccia
di Santana.
Le
mani incerte della bionda, infatti, si spinsero sui fianchi
della Lopez, più che contenta di quel minimo contatto
accennato dalle mani di
Brittany.
Cominciò
a vagare su quel busto perfetto e ancora ricoperto dal
top che indossava e dalla giacchetta stretta, abbottonata appena sotto
al seno
e che metteva in evidenza il suo seno prosperoso.
Per
un attimo la bionda esitò, poi afferrò i lembi
della giacca e
li strappò, facendoli separare. Si sentì male
quando vide Santana ansimare per
quel gesto avventato. Si sentì mancare il respiro, invece,
quando le labbra
dell’ispanica raggiunsero le sue.
Fu
un gesto rapido e carico di passione, una passione che Brittany
stessa aveva cominciato a dettare e sentire con i suoi gesti lenti.
Santana
mosse velocemente le sue labbra contro quelle di Brittany,
fino a che non sentì l’esigenza di far incontrare
le loro lingue.
Schiuse
leggermente i due lembi della bocca e premette con la sua
lingua sulle labbra ancora serrate di Brittany che non ci misero molto
a
schiudersi.
Cominciò
una danza sensuale tra le loro labbra e le loro bocca,
tanto che sembrava che non avessero neanche bisogno di respirare.
L’aria
sembrava superflua, serviva solo a creare attrito tra loro
mani desiderose di toccarsi. Il tempo per i baci era finito. Santana
fece per
prima scivolare giù la sua giacca, lasciando che il suo
petto si liberasse di
quello che era diventato solo un ostacolo.
Brittany
osservò quei movimenti neanche troppo lenti della mora e,
con totale inconsapevolezza, si leccò il labbro superiore
con la punta della
lingua e scelse di riportare le mani di Santana lungo le sue cosce, era
già in
astinenza da quelle carezze.
«Allora
non sono poi così male come credevi …»
Sussurrò la Lopez, appoggiando, come
richiesto, le mani sulle gambe della bionda e sporgendosi in avanti,
verso il
suo orecchio. «Ma non aver paura, se hai ancora qualche
dubbio, ti farò ricredere presto.»
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