CAPITOLO 24 – SOLO CONTINUARE A
VIVERE
Il ragazzo dai capelli lilla esitò nuovamente. I suoi occhi
cobalto vagarono sulla porta che aveva davanti.
Possedeva un fisico aitante, e nel suo sguardo si poteva scorgere una
traccia di sorprendente innocenza.
Inspirò profondamente, poi si fece coraggio e
bussò.
Non passò molto che la porta si schiuse, ed una persona si
affacciò.
Era una donna con corti capelli neri e grandi occhi azzurri. Quando il
suo sguardo si posò sul ragazzo sussultò
vistosamente. – Trunks? – chiese, con una traccia
di timore nella voce.
Il ragazzo annuì. Aveva un nodo alla gola. – Videl
– mormorò.
Quanti ricordi. Troppi. Il passato era tornato a ghermirlo, ed era
bastato un semplice volto.
Videl parve riprendersi. – Entra – lo
invitò, per poi fargli strada sino ad un piccolo salotto
dall’atmosfera accogliente dove lo fece accomodare.
Trunks si sentiva terribilmente a disagio.
– Un tè? – offrì Videl.
Lui non seppe rifiutare.
La donna prese ad armeggiare con una teiera.
– Ho sconfitto i cyborg – riuscì a dire
Trunks.
– L’ho sentito – replicò
Videl, sistemando due tazze sui rispettivi piattini. – Grazie.
Trunks tacque.
Improvvisamente aveva una voglia tremenda di piangere, o di scappare.
L’anima gli tremò al pensiero di ciò
che stava per dire, del fatto che stava per rievocare, ma, quando
parlo, la sua voce era ferma: – Gohan è morto.
La mano di Videl tremò mentre versava il tè nelle
tazze.
– Ho sentito anche questo – mormorò,
evitando lo sguardo del ragazzo. – Chi ha trovato il
suo… il suo… – fece una pausa.
– Chi l’ha trovato dopo che…
– Io. – Trunks sentì un nodo allo
stomaco a quella parola, a quel ricordo, a quella paura…
Videl si prese il viso fra le mani. – Scusa – gli
disse. – Non volevo…
Il ragazzo mise a tacere le sue scuse alzando una mano.
– C’è qualcosa che vuoi chiedermi?
– domandò poi Videl.
Lui ne fu sorpreso. – Io? – Abbassò lo
sguardo. – No. Volevo solo dirti che Gohan… anche
se pensavo lo sapessi già.
– Già… Be’, hai fatto bene.
Una lacrima scivolò lungo la guancia di Videl. Lei la
asciugò stizzita. Credeva di averlo superato, ormai.
– Volevo dire anche un’altra cosa – disse
improvvisamente Trunks.
Videl lo fissò senza dire nulla, gli porse la sua tazza di
tè mentre sorseggiava con labbra tremule la propria.
– Gohan mi ha sempre incoraggiato a guardare avanti
– affermò Trunks. – Inizialmente non
capivo: cosa poteva spingere a distogliere gli occhi dal futuro?
L’ho compreso alla sua morte. Non che sia stato facile
– disse amaramente. – Ma infine ce l’ho
fatta.
Videl posò sul tavolo la tazza.
– Dopo pianti, rabbia, notti insonni, sono riuscito a
rialzarmi… e a sperare.
Si mise una mano tra i capelli.
– Non si può lasciar perdere tutto quando si
è perduto un punto di riferimento importante. Bisogna
ricavare il meglio dal dolore.
Videl si morse le labbra.
– Io – proseguì Trunks –
l’ho tramutato in rabbia, e l’ira è
divenuta la mia forza, trasformandomi in super saiyan. Se non avessi
mai raggiunto questo stadio – aggiunse, – non sarei
mai riuscito a salvare il mondo.
Fece vagare un attimo lo sguardo.
– A volte mi chiedo se sia giusto. Mi pare che il mondo si
sia salvato perché Gohan è morto…
– Alzò lo sguardo su Videl. – La mia
sofferenza ha dato la salvezza a qualcun altro. Ora la domanda
è: quello che hai sofferto tu, cos’è
diventato?
Videl si irrigidì. Era come se quegli occhi che non avevano
mai conosciuto un’infanzia le scavassero
nell’animo. Come se intuissero che, dopo la morte di Gohan,
si era un po’ lasciata andare. Tirò le ginocchia
al petto e iniziò a piangere come una bambina piccola.
Quando alzò un attimo gli occhi umidi si accorse che Trunks
le era dietro.
– Cosa devo fare? – singhiozzò.
– Cosa vuoi che faccia? Cosa credi che lui
vorrebbe che
facessi?
– Solo continuare a vivere – le sussurrò
Trunks.
Quando lei si guardò attorno poco dopo se n’era
andato. Il ragazzo, probabilmente, non sapeva di essere stato una delle
cause per le quali lei e Gohan si erano lasciati. Scoprì di
non provare più rancore nei suoi confronti.
“Solo continuare a vivere”.
Avrebbe sofferto di nuovo.
Ma infine ce l’avrebbe fatta.
Era una promessa.
“Me l’ha promesso. E lui le mantiene le
promesse”.
Oddende,
non ci credo!!! Ho
concluso la mia prima fan fiction (nel
senso che è la prima che io abbia mai iniziato, non la prima
ad essere conclusa).
(Per quello che ho fatto dire a Trunks... che dite,
m’improvviso psicologa?!)
nightwish4ever: Grazie, caVa. Mamma mia, quanto hai apprezzato lo
scorso capitolo XD Carciofo?!?!?!?!?! Vabbe’^^
GiuggiaLulla: ancor più scioccata... spero di no
^^”
Athanate: hai perfettamente ragione. Gohan (quello del futuro, almeno)
è in un certo senso responsabile del destino della Terra. E
quando è così... non tutto può finire
bene. Grazie mille per il commento!
Grazie a tutti quelli che hanno recensito:
nightwish4ever: Mariiiiiii^^
GiuggiaLulla: non ti ho scioccato troppo, vero?!
vivvina: Lally... sei stata la prima a recensire!
Gohan e Videl
bellissima90
Ayumi Yoshida: mi hai sempre lasciato recensioni stupende! *_*
_little_doll_
Athanate
A chi l’ha messa tra le preferite:
1 - Ayumi Yoshida
2 - bellissima90
3 - briciola88
4 - GiuggiaLulla
5 - musetto
6 - nightwish4ever
7 - pigra
8 - super vegetina
9 - tigre
10 - vivvina
11 - _little_doll_
A chi ha letto solamente...
Ora però vorrei chiedere un favore: chi ha letto senza
lasciare commenti, potrebbe farlo almeno ora? Tanto per sapere cosa ne
pensate di questa storia in generale e del modo in cui l’ho
fatta finire.
Un enorme bacio *-*
Pepesale
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