Capitolo 7 – Euforia
Trunks, seduto sul proprio letto, tentò
di decidere cosa
fare. Parlare ancora della sua sensazione ai genitori era impensabile,
data la reazione che avevano avuto entrambi. Il ragazzo si morse il
labbro. La voglia di agire, di scagliarsi semplicemente fuori, in
strada, e cercare Bra fino all’esaurimento di tutte le sue
energie era enorme. Quando si trovò a valutare quanto
effettivamente desiderasse passare all’azione, si
accigliò. Sarebbe stato un po’ un suicidio il
ritmo che, se solo avesse potuto, si sarebbe imposto per la ricerca di
Bra.
Giudicando
la propria avventatezza in modo oggettivo, come gli aveva
insegnato il padre, si accigliò ancor più. Seppur
riluttante, doveva ammettere che era una pazzia. Già, la
scomparsa di sua sorella doveva averlo fatto diventare pazzo,
pensò con amarezza. Ammesso che non lo fosse sempre stato.
Cupo, si
alzò e si avvicinò alla finestra.
Osservò
torvo la città addormentata.
Fissò
di sbieco il letto disfatto, e decise che cercare di
tornare a dormire sarebbe stato inutile. Perciò rimase
immobile, davanti alla finestra (l’aria fredda della notte
rendeva il vetro gelato) senza muoversi, mentre il senso di vita che
provava di nuovo, finalmente, gli cresceva in petto. Bra era viva!
Sapeva che
trovarla avrebbe cambiato tutto, in meglio. Sarebbe tornato
tutto come prima. Anzi, più perfetto di prima,
perché lui non avrebbe mai più negato il proprio
affetto a Bra.
Si
passò una mano tra i capelli, lentamente.
Si
voltò e prese tra le mani il guanto della sorellina. Lo
lisciò con cura, assorto nei propri pensieri. Se Bra sarebbe
tornata (quando Bra sarebbe tornata) avrebbe dovuto trovare il suo
guantino in ottime condizioni, in modo che le sue manine non si
screpolassero per il freddo.
Con quei
pensieri, assisté alla venuta del nuovo giorno.
Finalmente
poteva guardare il sole sorgere senza provare rancore, senza
prendere come un’offesa la sua luce che si permetteva di
illuminare un mondo così sporco. Di illuminare e scaldare
lui, dopo quello che aveva fatto a Bra.
Fu una
tortura fingersi calmo, fare come se non fosse accaduto nulla,
come se quel sogno non gli avesse dato una nuova forza. Ma sapeva che
era necessario, che non poteva riempire di ansia i suoi genitori.
Quando
finalmente la giornata si concluse andò a letto
presto. Non appena il sonno lo raggiunse un sogno si
presentò vivido alla sua mente, quasi lo avesse aspettato
dietro alle palpebre tutto quel tempo.
Una radura.
La bambina è davanti a lui, sembra spaventata da
qualcosa che lui non riesce a capire, ad identificare. Vorrebbe
raggiungerla, ma qualcosa gli fa temere che se ci provasse lei
svanirebbe. Come se fosse la replica di qualcosa già
accaduta.
Sente il
bisogno di abbracciare la bambina farsi sempre più
forte, sino a diventare un dolore fisico. «Bra!»
implora con voce rotta. «Ti prego!»
Fa un passo
verso di lei, ma poi nota i suoi occhi sbarrati dal
terrore, e capisce: non c’è nessun mostro, nessuna
presenza inquietante. La bambina, sua sorella, ha paura di lui.
«Bra,
per favore...»
Prima che
possa fare qualsiasi altra cosa, la bambina gli lancia
un’occhiata impaurita, poi si sgretola. E lui rimane solo.
Cammina in
fretta, percorrendo la radura, tentando di scorgere dove sia
finita la sorellina. Quando sente uno schizzo sui jeans. Si abbassa a
guardarli ed eccoli sporchi di un liquido vermiglio.
Improvvisamente
sa che urlando si risveglierà dal sogno, e
non potrà capire dov’è Bra, ma non
può impedirsi di farlo. Grida, grida dall’orrore.
Trunks
ansimò, riemergendo dal sogno.
«Bra» balbettò, in un sussurro
incoerente.
Una parte
di lui lo spronava a provare disgusto per quello che aveva
visto in sogno, ma non poteva impedirsi di sentire una strana euforia
scaldarlo.
Un sorriso
pallido gli incurvò le labbra. Sua sorella era
viva, e lui la avrebbe trovata! Si passò una mano sulla
fronte sudata, ma in quel momento non riusciva a trovare un motivo per
provare spavento per quel sogno, quell’incubo che gli
permetteva di sperare.
Di sapere
che sua sorella era viva.
Continua...
Devo
ammettere che questo capitolo non mi soddisfa pienamente... Spero
solo di sbagliarmi. In fondo è solo una specie di intermezzo
per sottolineare come si sente Trunks, no?!?!
DarK_FirE:
thanks very much, twin^^ Come vedi il comportamento di
Trunks si fa sempre più preoccupante. Fa un sogno orribile e
si sveglia euforico... mah. Certa gente... (in effetti io non potrei
dire nulla, dal momento che sono quella che decide le mosse del
ragazzo^^” Kiss
Christy 94:
grazie per la recensione! Trunks è logorato dai
sensi di colpa, Bra ha fatto chissà quale fine... Hai
ragione, è terribile che abbiano interrotto le ricerche
=°( Ciao, grazie ancora!
S_ara: in
effetti tre anni sono un gran bel po’ di tempo...
è stato bello leggere che hai trovato il sogno commovente e
raggelante allo stesso tempo, perché è proprio
quel che volevo ottenere ^_^ quindi immagina la mia soddisfazione... In
effetti Bulma e Vegeta hanno molte riserve nel credere che loro figlio
sia stato “illuminato”. D’altronde non
hanno mica tutti i torti... Grazie millle^^ Un bacio!
babypunk90:
mi fa piacere che ti piaccia (piacere che ti piaccia... va
be’...) Wow, grazie, magari prima o poi (credo poi
>_>) proverò a mettermi alla prova con qualche
horror... Purtroppo non riesco ad andare avanti senza capitoli in cui
non succede un bel niente (tipo questo...) ma a scanso che la cosa non
funzioni, penso che il prossimo capitolo ti piacerà^^ Ciao^^
Al prossimo
capitolo!
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