Praticamente, è andata così.
Ultimo canto di Saffo
Di baci rubati dietro cattedrali di colline,
miniature,
all'ombra di questo campanile,
bruciati d'estate
nascosti nella rientranza fra i mattoncini e la pietra;
poi un po' sporti, come se ballassimo,
scivolando verso terra ci sussurriamo ti amo,
e si capisce,
come di sera su per il borgo affacciato sui lumi e noi mano nella mano,
che finisce la stagione
ma noi non finiamo;
ed incaponita io, indomita,
a far valere a qualcosa queste radici
(il sud degli sterpi e il sud delle serpi
che ti sputano in faccia il loro veleno,
verdi d'invidia rimbrottano che non ce la faremo)
a riscuotere il conto di ogni poesia:
le Lettere, certo,
gli onerosi anni tuoi,
d'ora in poi,
ancor meglio.
(28/08/16 , la mattina dopo)
~fin
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