CAP10
When your
whole world is Black
#1. Non c’era solitudine
più grande
Il rumore delle onde che s’infrangevano contro gli scogli che
circondavano la prigione era assordante. Lo era anche il suono delle
piccole gocce che cadevano dal soffitto di pietra, accompagnato dal
fruscio delle nere vesti delle guardie di Azkaban. Tremante, Sirius
osservò una di quelle nere figure passare di fronte alla sua
cella, voltarsi per un secondo e studiarlo in cerca di un po’
della sua felicità – come se gliene fosse rimasta,
dopo quella notte.
Con lo sguardo perso nel vuoto, il giovane Black si
trasformò in Padfoot e si acciambellò,
circondandosi del proprio calore; poi guaì.
Continuava ad avere
freddo.
Non c’era solitudine più grande che
nell’aver perso tutto.
[110
parole; prompt: 074. Alone
– Sirius
Black, dopo un anno di prigionia]
[Questa drabble
partecipa al'iniziativa ‘Oh, Darling, Where've you
been?’ - 100 Prompts su Livejournal]
Note
dell'Autrice ✬
Ma la vera domanda, dopo questa drabble è: ma se non eri il
personaggio preferito di J.K., che minchia ti faceva? No,
perché a essere i suoi personaggi preferiti bisogna proprio
avere sfiga (vedasi Remus). E niente. Dovevo aver la depressione,
perché questa m'è venuta così. Na
gioia mai (che, per inciso, i miei preferiti muoiono sempre) (sigh).
Anyway, se vi interessa, ho in corso una long piuttosto...
'fantasiosa'... sempre su Harry Potter! E sempre con Sirius: Looking
too closely.
Un bacione!
Mokochan
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