When your whole world is Black
#1. Non c’era solitudine più grande
Il rumore delle onde che s’infrangevano contro gli scogli che circondavano la prigione era assordante. Lo era anche il suono delle piccole gocce che cadevano dal soffitto di pietra, accompagnato dal fruscio delle nere vesti delle guardie di Azkaban. Tremante, Sirius osservò una di quelle nere figure passare di fronte alla sua cella, voltarsi per un secondo e studiarlo in cerca di un po’ della sua felicità – come se gliene fosse rimasta, dopo quella notte. Con lo sguardo perso nel vuoto, il giovane Black si trasformò in Padfoot e si acciambellò, circondandosi del proprio calore; poi guaì.
Continuava ad avere freddo.
Non c’era solitudine più grande che nell’aver perso tutto.
[110
parole; prompt: 074. Alone
– Sirius
Black, dopo un anno di prigionia]
[Questa drabble partecipa al'iniziativa ‘Oh, Darling, Where've you been?’ - 100 Prompts su Livejournal]
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Note dell'Autrice ✬
Ma la vera domanda, dopo questa drabble è: ma se non eri il personaggio preferito di J.K., che minchia ti faceva? No, perché a essere i suoi personaggi preferiti bisogna proprio avere sfiga (vedasi Remus). E niente. Dovevo aver la depressione, perché questa m'è venuta così. Na gioia mai (che, per inciso, i miei preferiti muoiono sempre) (sigh). Anyway, se vi interessa, ho in corso una long piuttosto... 'fantasiosa'... sempre su Harry Potter! E sempre con Sirius: Looking too closely.
Un bacione!
Mokochan