Una bella chiacchierata
Ballammo,
non so per quanto. So solo che mi stavo divertendo e che anche la Ila
si stava divertendo e questo era molto importante.
Ridevamo
per qualsiasi cagata, facevamo battute su battute. Eravamo ancora
più cretine del solito e quindi eravamo messe male fes.
La
Ila mantenne la promessa, dopo la birra bevemmo solo acqua.
Ci
stavamo divertendo, stavamo ballando quando, qualcuno venne a
disturbare la nostra quiete.
-
Possiamo andare a parlare in un posto tranquillo?- era Mattia.
Cioè ci stava ancora pensando? Non aveva proprio
nient’altro da fare, poverino.
-E
perché dovremmo parlare?- disse lei continuando a ballare
facendo finta di niente.
-Perché
dobbiamo parlare. Non puoi dirmi che ti piacevo e andartene.- disse
lui. Lei si fermò lo guardò negli occhi.
-E
cosa ti frega di averlo saputo? Tu hai la ragazza. Non dovresti neanche
porti il problema. Non dovresti neanche chiedermi di parlare. Non
dovresti nemmeno pensarci. Ma perché ci pensi? Che cazzo te
ne frega? Non pensarci, lasciare stare. Fai come se non te
l’avessi mai detto.- era arrabbiata.
-Ma…io…volevo…-
lui biascicava poche parole, non sapere cosa dire.
-Cosa
volevi fare? Spiattellarmi il fatto di quanto io sia stupida ad averci
solo pensato? Va bene sono stupida lo ammetto. Adesso mi lasci stare??-
disse quasi urlando. Il suo autocontrollo era andato a puttane dal
momento in cui Simo ci aveva offerto da bere.
-Va
bene. Me ne vado.- disse lui rassegnato.
-Ti
fa niente se andiamo un attimo fuori? Ho bisogno di fumarmi una
sigaretta.- mi chiese facendo un piccolo sorriso.
-Certo,
tranquilla. Ho bisogno di un po’ di aria fresca.
Stavamo
uscendo, quando un mano prese il braccio della Ila e la
fermò.
-Cos’è
successo?- non potevo credere ai miei occhi era Simo, aveva assistito a
tutta la scena.
-Ma
che cazzo vuoi? Non ci conosciamo neanche e vuoi sapere i cazzi miei?
Vuoi sapere quello che ho e poi come fai a sapere che è
successo qualcosa?- lo stava davvero trattando di merda. Lui era
leggermente sorpreso e un po’ ferito da questo atteggiamento.
-Se
non fosse successo niente non mi avresti risposto così.
– gli disse tranquillo. Un ragazzo che non si incazzava
quando veniva trattato di merda. Teneva ancora il suo braccio-
-Lasciami.-
gli urlò lei. Lui la lasciò andare, senza fare
una piega. Io rimasi a guardarlo. Sembrava quasi che avesse capito da
un solo sguardo che avesse qualcosa, ma com’era possibile? Si
erano appena conosciuti. E il modo in cui gli aveva risposto? Era come
se la conoscesse da una vita. Decisi di raggiungerla fuori.
La
trovai in lacrime.
-Ila.-
la chiamai.
-Tranquilla,
sto piangendo dal nervoso.- stava fumando avidamente una sigaretta. Ne
finì una e cercò di accenderne
un’altra, ma arrivò Simo che gliela
tirò via di mano.
-Ne
hai appena spenta una.- disse lui tranquillo.
-E
allora? Non posso neanche fumarmi un’altra sigaretta in
pace?? E poi che cazzo vuoi?- stava ancora piangendo dal nervoso.
-Non
fa bene. – disse quasi come un papà che lo diceva
alla figlia. Che tenero che era. Si preoccupava della sua salute.
-Senti,
non sei mio padre. So a mala pena come ti chiami e tu non sai nemmeno
come mi chiamo. Quindi non farmi la predica. Lo so anche io che il fumo
fa male, ma adesso ho bisogno di fumare e non mi vieta nessuno di
farlo. Ridammi la mia sigaretta.- disse lei portando la mano in avanti.
-No.-
lui era lì davanti a lei, immobile che la guardava.
-Va
bene ne prendo un’altra. – tirò fuori il
pacchetto dalla borsa e ne prese un’altra. La mise in bocca,
ma lui gliela tirò via. – Senti, stai rompendo il
cazzo sul serio adesso. Voglio fumare, devo chiederti il permesso?
Papà posso fumare?- cominciò di nuovo a piangere
per il nervoso. So che era forte la tentazione di tirargli un pugno, ma
non so perché lei rimase lì davanti a lui e non
si muoveva.
-No.-
disse lui guardandola negli occhi.
Decisi
di lasciarli soli. Entrando, appoggiato al muro vicino alla porta
c’era Edo.
-Cosa
sta combinando Simo??- mi chiese.
-Non
vuole che la Ila fumi. – subito mi accorsi di avere commesso
un grandissimo errore. Non dovevamo fare nomi. Non dovevano sapere come
ci chiamavamo. L’avevamo promesso.
-Non
so cosa gli sta saltando in testa a quello.- disse lui scuotendo la
testa. Era davvero bellissimo. I capelli arruffati marrone scuro erano
bellissimi, mi veniva voglia di accarezzarli e aveva due occhi verdi
che ti tenevano incollati a loro.
-In
che senso?- dissi io cercando di parlare con lui. Dovevo continuare a
parlare con lui. Sentivo il bisogno di continuare a parlare con lui.
-Simo
è il classico stronzo. Prima quando ha detto che gli da
fastidio che le ragazze lo guardino con occhi sognanti, mentiva, anzi
lui ci gioca su questo fatto. Sa di piacere e quindi fa lo stronzo. Il
classico atteggiamento di un ragazzo carino. Lui sceglie le sue prede,
poi ci gioca un po’ e poi le lascia. Ma adesso, non so che
cazzo fa. È tutta sera che è strano. E adesso che
si mette pure a vietare alla tua amica di fumare. Ma che cazzo gli
frega? Tanto ci gioca per stasera e poi passerà ad
un’altra, come fa tutte le volte che andiamo da qualche parte
e c’è qualche bella ragazza.- disse lui,
guardandomi dal suo metro e ottanta. Bene, il classico stronzo, ma la
Ila aveva capito com’era, il suo sesto senso non aveva fatto
cilecca neanche stavolta.
-E
tu, invece, come sei??- la domanda mi uscii dalle labbra prima che
potessi fermarla.
-Io?
Sono la descrizione che ha detto Simo prima. Mi da fastidio che le
ragazze mi guardino con aria sognante, come se non avessero mai visto
un bel ragazzo, cazzo. Non mi piace giocare con le persone. Io e lui in
quel senso siamo esattamente l’opposto.- Per fortuna,
aggiunsi mentalmente. Restammo un attimo in silenzio. Mi sentivo in
imbarazzo in parte a lui, non per chissà quale motivo, ma
perché fosse molto più alto di me. Per fortuna
avevo su i tacchi.
-La
tua amica si chiama Ila e tu??- mi chiese lui girandosi verso di me.
-Ary,
cioè nome completo Arianna, ma lo odio. - gli dissi
facendomi scappare un piccolo sorriso.
-Piacere
Edoardo, ma chiamami pure Edo. – disse porgendomi la mano.
Quando gliela strinsi, era come se fossi in paradiso. Il contatto con
la sua pelle, mi aveva provocato una leggere scossa.
-E
Ila sta per…??- chiese lui, forse solo curioso. Gli stavo
dicendo troppo, gli avevo detto il mio nome e adesso gli avrei detto
anche quello della Ila, ne ero sicura.
-Ilaria.
- ecco, l’avevo detto. Lo sapevo.
-Che
bel nome. – disse lui.
-Si,
vero. Ma lei è talmente deficiente che lo odia. Se la chiami
Ilaria potrebbe anche ucciderti.- gli dissi. Lui si mise a ridere. Che
risata dolce e aveva un sorriso che mi poteva sciogliere. Gli si
illuminavano gli occhi quando sorrideva. Era ancora più
bello.
-Andate
ancora a scuola immagino.- domanda sottointesa che non doveva avere
risposta. Arianna, non rispondergli, non rispondergli
-Al
Lunardi.- come non detto.
-Siete
in….- ma in quel momento arrivò la Ila, ancora
più incazzata di prima.
-Andiamo.
Ciao Edo.- disse lei.
-Ciao.
– disse a tutte e due.
In
quel momento entrò Simo guardato male da Edo. Cominciarono a
parlare.
-Ti
fa niente se andiamo??- mi chiese fermandosi.
-No,
tranquilla e poi sono le- guardai l’orologio- l’ora
che mio papà è fuori che ci aspetta.- dissi con
un piccolo sorriso.
-Di
già??- era leggermente scioccata. Davvero. Erano
già le 4. Com’era passato veloce il tempo.
-Cos’è
successo???- le chiesi mentre prendevamo il cappotto e uscivamo dalla
discoteca.
-Quello
è un cretino.- mi disse lei sfoderando una voce molto
incazzata.
-Ho
parlato un po’ con Edo. Non te lo sei baciato vero??- le
chiesi anche se sapevo già la risposta.
-Per
chi mi hai preso?? Baciare quello?? È solo uno stronzo che
ogni sera ne trova una diversa.- disse lei.
-Il
tuo sesto senso non ha sbagliato neanche stavolta.- le dissi
-Infatti.
Dai, non ci pensiamo, tanto non li rivedremo più.-
Sì,
non li avremmo più rivisti.
Salimmo
in macchina. Eravamo stravolte, ma alla fine un po’ la serata
ci aveva distratto. E a me aveva fatto capire che potevo trovare
qualcuno che mi piacesse in questo mondo, che non fosse cantante o
attore famoso.
Ciao a tutte. Finalmente la
storia sta entrando un pò nella parte interessante, anche se
mancano ancora un paio di capitolo per i fatti più
importanti e scottanti.
Per la gioia di FukoChan ho
cambiato il colore delle mie note. =D
Voglio davvero ringraziare le
persone che seguono la mia storia e che recensiscono.
Mi scuso davvero per il
ritardo, era quasi una settimana che non aggiornavo la storia e se vado
avanti così, non finisce più XD
Spero che questa storia con
il tempo piaccia sempre a più persone, un pò sono
aumentate dai. =D Mi piacerebbe vedere delle nuove recensioni, ma non
posso pretendere tanto vero?
Rispondo alle recensioni:
TheDreamerMagic: Sono davvero contenta che la
mia storia ti piaccia, spero che con il passare dei capitoli ti piaccia
sempre di più. Eccome se sono interessanti quei due ragazzi,
sono davvero molto molto interessanti. XD Diciamo che Ila ha tirato
fuori il coraggio, forse un pò troppo tardi, ma
c'è un motivo se lui ci è rimasto di stucco. Ihih
Anche secondo me, Edo e Arianna sono carinissimi insieme *.* Spero che
anche questo capitolo ti sia piaciuto. Un bacione. Al prossimo capitolo
^^
lisasepe9: Sono molto felice che ti
piaccia. Continua a leggere e fammi sapere che ne pensi. Al prossimo
capitolo. Un bacione. ^^
FukoChan: Sono felice che ti piaccia
anche questa storia, continua a leggerla mi raccomando. Ahahah. Adesso
ci leggi??? L'ho cambiato almeno non devi sforzare la vista, dopo mi
sento in colpa se magari ti tocca portare gli occhiali. =D Complimenti
sei andata leggere con il chupito, il rum è abbastanza forte
=D Meglio il campari che il rum, il rum mi piace solo nel Mojito ihih
Il coca malibu lo adoro, è buonissimo :) Com'è il
sex on the beach??? Buonissimo, prendo quasi sempre quello, anche se
ogni tanto cambio. C'è dentro:vodka bianca, liquore alla
pesca, succo d'arancia e succo di ribes. Ti consiglio davvero di
assaggiarlo e poi mi farai sapere com'è. Spero di leggere
una tua recensione nel prossimo capitolo e che continuerai a leggerla.
Al prossimo capitolo. Un bacione. ^^
Vi lascio allo spoiler:
L’acqua
era calda. Mi stradai. Cominciai a rilassarmi.
Chiusi
gli occhi e i ricordi della sera prima, mi riaffiorarono nella mente: i
miei vestiti, la discoteca, il locale interno, il sex on the beach, io
che ballavo, che mi divertivo, l’autocontrollo della Ila nel
parlare a Mattia, la sua faccia, Simo, i suoi atteggiamenti nei
confronti della Ila, Edo, i suoi occhi, i suoi capelli, la sua voce,
lui, il viso della Ila quando ce ne stavamo andando. Volevo sapere cosa
fosse successo con Simo fuori, doveva essere successo qualcosa. Volevo
saperlo. Non so perché ci pensassi ancora, tanto non li
avremmo mai più rivisti, erano due estranei con cui avevamo
passato una bella serata, nient’altro.
Dopo
siamo tornati tutti alle nostre vite normali.
Ma
non riuscivo a non pensarci, al comportamento strano di Simo con lei:
era possibile che con un solo sguardo, abbia capito
com’è davvero?? Che l’abbia capita???
Che abbia imparato a capirla, avendoci parlato pochissimo?? No, era una
cosa impossibile, ma a quanto pare era successa. Era l’unica
cosa possibile. Era come….protettivo nei suoi confronti,
come se volesse proteggerla e salvarla da qualsiasi cosa, aveva capito
che era incazzata quando stava uscendo per fumare. A lui piaceva lei e
non come con le altre, gli piaceva sul serio.
No,
ok. Stavo vagando troppo con la fantasia. Non era possibile, lui era il
classico stronzo, che usa tutte, ma non gli interessa effettivamente
nessuna. Non poteva piacergli la Ila. E poi non sarebbe mai successo
niente, lei lo odiava, lo aveva già inquadrato, aveva capito
com’era. Non si sarebbe mai lasciata ingannare da uno che
aveva già inquadrato. Be, non sarebbe mai successo niente
perché non si sarebbero più rivisti. Io non avrei
più rivisto Edo, non ci avrei più parlato
insieme. Non avrei più ammirato quegli occhi verdi da far
paura. Non avrei più sentito la sua voce sexy. Non
avrei…
Ok,
mi stavo allargando un po’ troppo.
Al prossimo capitolo. ^^
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