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Autore: CherryBomb_    30/03/2010    7 recensioni
Arianna e Ilaria, sedicenni, amiche da qualche anno. Fanno parte di quelle ragazze che sono convinte che il principe azzurro non esiste.
Arianna non ha mai avuto il ragazzo, Ilaria non lo ha da due anni e mezzo. Ormai sono abituate a questo loro stato di "zitellaggio", ma una serata diversa cambierà le loro vite. Ci saranno molti intrecci, ritorni di fiamma, non sarà tutto semplice, anche se all'inizio potrà sembrare così.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Una bella chiacchierata


Ballammo, non so per quanto. So solo che mi stavo divertendo e che anche la Ila si stava divertendo e questo era molto importante.
Ridevamo per qualsiasi cagata, facevamo battute su battute. Eravamo ancora più cretine del solito e quindi eravamo messe male fes.
La Ila mantenne la promessa, dopo la birra bevemmo solo acqua.
Ci stavamo divertendo, stavamo ballando quando, qualcuno venne a disturbare la nostra quiete.
- Possiamo andare a parlare in un posto tranquillo?- era Mattia. Cioè ci stava ancora pensando? Non aveva proprio nient’altro da fare, poverino.
-E perché dovremmo parlare?- disse lei continuando a ballare facendo finta di niente.
-Perché dobbiamo parlare. Non puoi dirmi che ti piacevo e andartene.- disse lui. Lei si fermò lo guardò negli occhi.
-E cosa ti frega di averlo saputo? Tu hai la ragazza. Non dovresti neanche porti il problema. Non dovresti neanche chiedermi di parlare. Non dovresti nemmeno pensarci. Ma perché ci pensi? Che cazzo te ne frega? Non pensarci, lasciare stare. Fai come se non te l’avessi mai detto.- era arrabbiata.
-Ma…io…volevo…- lui biascicava poche parole, non sapere cosa dire.
-Cosa volevi fare? Spiattellarmi il fatto di quanto io sia stupida ad averci solo pensato? Va bene sono stupida lo ammetto. Adesso mi lasci stare??- disse quasi urlando. Il suo autocontrollo era andato a puttane dal momento in cui Simo ci aveva offerto da bere.
-Va bene. Me ne vado.- disse lui rassegnato.
-Ti fa niente se andiamo un attimo fuori? Ho bisogno di fumarmi una sigaretta.- mi chiese facendo un piccolo sorriso.
-Certo, tranquilla. Ho bisogno di un po’ di aria fresca.
Stavamo uscendo, quando un mano prese il braccio della Ila e la fermò.
-Cos’è successo?- non potevo credere ai miei occhi era Simo, aveva assistito a tutta la scena.
-Ma che cazzo vuoi? Non ci conosciamo neanche e vuoi sapere i cazzi miei? Vuoi sapere quello che ho e poi come fai a sapere che è successo qualcosa?- lo stava davvero trattando di merda. Lui era leggermente sorpreso e un po’ ferito da questo atteggiamento.
-Se non fosse successo niente non mi avresti risposto così. – gli disse tranquillo. Un ragazzo che non si incazzava quando veniva trattato di merda. Teneva ancora il suo braccio-
-Lasciami.- gli urlò lei. Lui la lasciò andare, senza fare una piega. Io rimasi a guardarlo. Sembrava quasi che avesse capito da un solo sguardo che avesse qualcosa, ma com’era possibile? Si erano appena conosciuti. E il modo in cui gli aveva risposto? Era come se la conoscesse da una vita. Decisi di raggiungerla fuori.
La trovai in lacrime.
-Ila.- la chiamai.
-Tranquilla, sto piangendo dal nervoso.- stava fumando avidamente una sigaretta. Ne finì una e cercò di accenderne un’altra, ma arrivò Simo che gliela tirò via di mano.
-Ne hai appena spenta una.- disse lui tranquillo.
-E allora? Non posso neanche fumarmi un’altra sigaretta in pace?? E poi che cazzo vuoi?- stava ancora piangendo dal nervoso.
-Non fa bene. – disse quasi come un papà che lo diceva alla figlia. Che tenero che era. Si preoccupava della sua salute.
-Senti, non sei mio padre. So a mala pena come ti chiami e tu non sai nemmeno come mi chiamo. Quindi non farmi la predica. Lo so anche io che il fumo fa male, ma adesso ho bisogno di fumare e non mi vieta nessuno di farlo. Ridammi la mia sigaretta.- disse lei portando la mano in avanti.
-No.- lui era lì davanti a lei, immobile che la guardava.
-Va bene ne prendo un’altra. – tirò fuori il pacchetto dalla borsa e ne prese un’altra. La mise in bocca, ma lui gliela tirò via. – Senti, stai rompendo il cazzo sul serio adesso. Voglio fumare, devo chiederti il permesso? Papà posso fumare?- cominciò di nuovo a piangere per il nervoso. So che era forte la tentazione di tirargli un pugno, ma non so perché lei rimase lì davanti a lui e non si muoveva.
-No.- disse lui guardandola negli occhi.
Decisi di lasciarli soli. Entrando, appoggiato al muro vicino alla porta c’era Edo.
-Cosa sta combinando Simo??- mi chiese.
-Non vuole che la Ila fumi. – subito mi accorsi di avere commesso un grandissimo errore. Non dovevamo fare nomi. Non dovevano sapere come ci chiamavamo. L’avevamo promesso.
-Non so cosa gli sta saltando in testa a quello.- disse lui scuotendo la testa. Era davvero bellissimo. I capelli arruffati marrone scuro erano bellissimi, mi veniva voglia di accarezzarli e aveva due occhi verdi che ti tenevano incollati a loro.
-In che senso?- dissi io cercando di parlare con lui. Dovevo continuare a parlare con lui. Sentivo il bisogno di continuare a parlare con lui.
-Simo è il classico stronzo. Prima quando ha detto che gli da fastidio che le ragazze lo guardino con occhi sognanti, mentiva, anzi lui ci gioca su questo fatto. Sa di piacere e quindi fa lo stronzo. Il classico atteggiamento di un ragazzo carino. Lui sceglie le sue prede, poi ci gioca un po’ e poi le lascia. Ma adesso, non so che cazzo fa. È tutta sera che è strano. E adesso che si mette pure a vietare alla tua amica di fumare. Ma che cazzo gli frega? Tanto ci gioca per stasera e poi passerà ad un’altra, come fa tutte le volte che andiamo da qualche parte e c’è qualche bella ragazza.- disse lui, guardandomi dal suo metro e ottanta. Bene, il classico stronzo, ma la Ila aveva capito com’era, il suo sesto senso non aveva fatto cilecca neanche stavolta.
-E tu, invece, come sei??- la domanda mi uscii dalle labbra prima che potessi fermarla.
-Io? Sono la descrizione che ha detto Simo prima. Mi da fastidio che le ragazze mi guardino con aria sognante, come se non avessero mai visto un bel ragazzo, cazzo. Non mi piace giocare con le persone. Io e lui in quel senso siamo esattamente l’opposto.- Per fortuna, aggiunsi mentalmente. Restammo un attimo in silenzio. Mi sentivo in imbarazzo in parte a lui, non per chissà quale motivo, ma perché fosse molto più alto di me. Per fortuna avevo su i tacchi.
-La tua amica si chiama Ila e tu??- mi chiese lui girandosi verso di me.
-Ary, cioè nome completo Arianna, ma lo odio. - gli dissi facendomi scappare un piccolo sorriso.
-Piacere Edoardo, ma chiamami pure Edo. – disse porgendomi la mano. Quando gliela strinsi, era come se fossi in paradiso. Il contatto con la sua pelle, mi aveva provocato una leggere scossa.
-E Ila sta per…??- chiese lui, forse solo curioso. Gli stavo dicendo troppo, gli avevo detto il mio nome e adesso gli avrei detto anche quello della Ila, ne ero sicura.
-Ilaria. - ecco, l’avevo detto. Lo sapevo.
-Che bel nome. – disse lui.
-Si, vero. Ma lei è talmente deficiente che lo odia. Se la chiami Ilaria potrebbe anche ucciderti.- gli dissi. Lui si mise a ridere. Che risata dolce e aveva un sorriso che mi poteva sciogliere. Gli si illuminavano gli occhi quando sorrideva. Era ancora più bello.
-Andate ancora a scuola immagino.- domanda sottointesa che non doveva avere risposta. Arianna, non rispondergli, non rispondergli
-Al Lunardi.- come non detto.
-Siete in….- ma in quel momento arrivò la Ila, ancora più incazzata di prima.
-Andiamo. Ciao Edo.- disse lei.
-Ciao. – disse a tutte e due.
In quel momento entrò Simo guardato male da Edo. Cominciarono a parlare.
-Ti fa niente se andiamo??- mi chiese fermandosi.
-No, tranquilla e poi sono le- guardai l’orologio- l’ora che mio papà è fuori che ci aspetta.- dissi con un piccolo sorriso.
-Di già??- era leggermente scioccata. Davvero. Erano già le 4. Com’era passato veloce il tempo.
-Cos’è successo???- le chiesi mentre prendevamo il cappotto e uscivamo dalla discoteca.
-Quello è un cretino.- mi disse lei sfoderando una voce molto incazzata.
-Ho parlato un po’ con Edo. Non te lo sei baciato vero??- le chiesi anche se sapevo già la risposta.
-Per chi mi hai preso?? Baciare quello?? È solo uno stronzo che ogni sera ne trova una diversa.- disse lei.
-Il tuo sesto senso non ha sbagliato neanche stavolta.- le dissi
-Infatti. Dai, non ci pensiamo, tanto non li rivedremo più.-
Sì, non li avremmo più rivisti.
Salimmo in macchina. Eravamo stravolte, ma alla fine un po’ la serata ci aveva distratto. E a me aveva fatto capire che potevo trovare qualcuno che mi piacesse in questo mondo, che non fosse cantante o attore famoso.

Ciao a tutte. Finalmente la storia sta entrando un pò nella parte interessante, anche se mancano ancora un paio di capitolo per i fatti più importanti e scottanti.
Per la gioia di FukoChan ho cambiato il colore delle mie note. =D
Voglio davvero ringraziare le persone che seguono la mia storia e che recensiscono.
Mi scuso davvero per il ritardo, era quasi una settimana che non aggiornavo la storia e se vado avanti così, non finisce più XD
Spero che questa storia con il tempo piaccia sempre a più persone, un pò sono aumentate dai. =D Mi piacerebbe vedere delle nuove recensioni, ma non posso pretendere tanto vero?
Rispondo alle recensioni:
TheDreamerMagic: Sono davvero contenta che la mia storia ti piaccia, spero che con il passare dei capitoli ti piaccia sempre di più. Eccome se sono interessanti quei due ragazzi, sono davvero molto molto interessanti. XD Diciamo che Ila ha tirato fuori il coraggio, forse un pò troppo tardi, ma c'è un motivo se lui ci è rimasto di stucco. Ihih Anche secondo me, Edo e Arianna sono carinissimi insieme *.* Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Un bacione. Al prossimo capitolo ^^
lisasepe9: Sono molto felice che ti piaccia. Continua a leggere e fammi sapere che ne pensi. Al prossimo capitolo. Un bacione. ^^
FukoChan: Sono felice che ti piaccia anche questa storia, continua a leggerla mi raccomando. Ahahah. Adesso ci leggi??? L'ho cambiato almeno non devi sforzare la vista, dopo mi sento in colpa se magari ti tocca portare gli occhiali. =D Complimenti sei andata leggere con il chupito, il rum è abbastanza forte =D Meglio il campari che il rum, il rum mi piace solo nel Mojito ihih Il coca malibu lo adoro, è buonissimo :) Com'è il sex on the beach??? Buonissimo, prendo quasi sempre quello, anche se ogni tanto cambio. C'è dentro:vodka bianca, liquore alla pesca, succo d'arancia e succo di ribes. Ti consiglio davvero di assaggiarlo e poi mi farai sapere com'è. Spero di leggere una tua recensione nel prossimo capitolo e che continuerai a leggerla. Al prossimo capitolo. Un bacione. ^^
Vi lascio allo spoiler:
L’acqua era calda. Mi stradai. Cominciai a rilassarmi.
Chiusi gli occhi e i ricordi della sera prima, mi riaffiorarono nella mente: i miei vestiti, la discoteca, il locale interno, il sex on the beach, io che ballavo, che mi divertivo, l’autocontrollo della Ila nel parlare a Mattia, la sua faccia, Simo, i suoi atteggiamenti nei confronti della Ila, Edo, i suoi occhi, i suoi capelli, la sua voce, lui, il viso della Ila quando ce ne stavamo andando. Volevo sapere cosa fosse successo con Simo fuori, doveva essere successo qualcosa. Volevo saperlo. Non so perché ci pensassi ancora, tanto non li avremmo mai più rivisti, erano due estranei con cui avevamo passato una bella serata, nient’altro.
Dopo siamo tornati tutti alle nostre vite normali.
Ma non riuscivo a non pensarci, al comportamento strano di Simo con lei: era possibile che con un solo sguardo, abbia capito com’è davvero?? Che l’abbia capita??? Che abbia imparato a capirla, avendoci parlato pochissimo?? No, era una cosa impossibile, ma a quanto pare era successa. Era l’unica cosa possibile. Era come….protettivo nei suoi confronti, come se volesse proteggerla e salvarla da qualsiasi cosa, aveva capito che era incazzata quando stava uscendo per fumare. A lui piaceva lei e non come con le altre, gli piaceva sul serio.
No, ok. Stavo vagando troppo con la fantasia. Non era possibile, lui era il classico stronzo, che usa tutte, ma non gli interessa effettivamente nessuna. Non poteva piacergli la Ila. E poi non sarebbe mai successo niente, lei lo odiava, lo aveva già inquadrato, aveva capito com’era. Non si sarebbe mai lasciata ingannare da uno che aveva già inquadrato. Be, non sarebbe mai successo niente perché non si sarebbero più rivisti. Io non avrei più rivisto Edo, non ci avrei più parlato insieme. Non avrei più ammirato quegli occhi verdi da far paura. Non avrei più sentito la sua voce sexy. Non avrei…
Ok, mi stavo allargando un po’ troppo.
Al prossimo capitolo. ^^
   
 
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