Il Puro
Il puro
« Ancora quella
fotografia, Albus? »
Domanda retorica.
Lo so io, come lo sai tu.
« Ogni lettera è
uno stillicidio, ti ci consumi gli occhi. Questa corrispondenza deve cessare ».
Mi guardi: gli
occhi celesti, dietro le lenti, laconici.
« Sono passati
cinque anni, Albus. Rassegnati » dico, più dolcemente. Sensato, razionale:
qualità che tutti ti attribuiscono.
Ma io conosco la tua parte nascosta:
pericolosamente dissennata, folle. Ti ha quasi perduto. E noi con te.
« Ti ringrazio per
la visita, Elphias. Puoi dire al Ministro che lo vedrò domani ».
Il tuo tono è
definitivo.
Esco, lasciandoti
ai tuoi demoni: illuso. Come me: a cercare di salvarti.
***
Rodelinda alla tastiera senza coerenza
Perdono, perdono,
perdono.
In realtà questa drabble era pronta da mesi – e quando dico mesi non scherzo,
dal momento che l’ho scritta esattamente insieme alle altre due. Per una
motivazione che si può spiegare solo con la parola pigrizia non l’ho messa online fin’ora. Il fatto è che, presa dal
gorgo degli esami e dal colossalmente difficile parto del dodicesimo capitolo
di “Abelardo e Eloisa” (il quale ha richiesto quattro mesi e conta
al momento diciotto pagine di word
solo di testo, e non è ancora finito), ho semplicemente tralasciato di mettere
online quest’ultima parte.
Anyway, passo a spiegare il perché della
caratterizzazione OOC di Elphias Doge.
Nel settimo libro
della Saga, esso è descritto come completamente all’oscuro e ignorante dei
fatti che circondarono la morte di Ariana.
E questo è il canon.
Secondo la mia opinione
(che, almeno in questo caso, dal canon
esula) egli, mentendo alla perfida zia Muriel, ha inteso semplicemente tutelare
l’amico di un tempo da ciò che sa - o
crede di sapere – a proposito della dubbia relazione tra il salvatore del Mondo
Magico e Grindelwald.
Ho supposto che,
vedendo l’amico (o, forse, qualcosa di più? Non è dato sapere) dannarsi l’anima
a distanza di anni sulla corrispondenza con il mai dimenticato amore dell’adolescenza,
foriero di sensi di colpa non men che di ricordi, abbia tentato di salvarlo dai
suoi demoni.
Senza successo.
Perché Elphias è la
vera voce della ragione, in questa
vicenda, laddove Dumbledore è l’Illuso e Grindelwald l’Illusionista. O forse,
entrambi sono tutte e due le cose.
A voi, e buona
lettura!
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