Victims

di Nemamiah
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Prologo ***
Capitolo 2: *** 1° capitolo ***
Capitolo 3: *** 2° capitolo ***
Capitolo 4: *** 3° capitolo ***
Capitolo 5: *** 4° Capitolo ***
Capitolo 6: *** 5° Capitolo ***
Capitolo 7: *** 6° Capitolo ***
Capitolo 8: *** 7° Capitolo ***
Capitolo 9: *** 8° Capitolo ***
Capitolo 10: *** 9° Capitolo ***
Capitolo 11: *** 10° Capitolo ***
Capitolo 12: *** 11° Capitolo ***
Capitolo 13: *** 12° Capitolo ***
Capitolo 14: *** 13° Capitolo ***
Capitolo 15: *** 14° Capitolo ***
Capitolo 16: *** 15° Capitolo ***
Capitolo 17: *** 16° Capitolo ***
Capitolo 18: *** 17° Capitolo ***
Capitolo 19: *** 18° Capitolo ***
Capitolo 20: *** 19° Capitolo ***
Capitolo 21: *** 20° Capitolo ***
Capitolo 22: *** 22° Capitolo ***
Capitolo 23: *** 23° Capitolo ***
Capitolo 24: *** 24° Capitolo ***
Capitolo 25: *** 25° Capitolo ***
Capitolo 26: *** 26° Capitolo ***
Capitolo 27: *** 27° Capitolo ***
Capitolo 28: *** 28° Capitolo ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 30: *** 30^ Capitolo ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 32: *** 32^ Capitolo ***
Capitolo 33: *** 33^ Capitolo ***
Capitolo 34: *** 34 ^Capitolo ***
Capitolo 35: *** 35^ Capitolo ***



Capitolo 1
*** 1. Prologo ***


Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Obha e Obata.
Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro, mi appartiene solo ciò che scrivo.



"La notte è il momento ideale per viaggiare e sognare. La notte è semplicemente perfetta per raccontare storie."

Avvicinatevi giovani, sedetevi vicino al fuoco.
E voi genitori, non rimanete in disparte, venite anche voi ad ascoltare la nostra storia.

...

No, non abbiate paura!
Siate curiosi, curiosi di sapere cosa successe a queste giovani, catapultate in un mondo non loro.
Scoprirete l'amore e l'amicizia.
Scopirete la forza e il coraggio.
.....Troverete anche il dolore e la sofferenza.


Chi siamo?
Ci spiace, ma non possiamo rivelarvi i nostri nomi. Noi siamo solo cantastorie, giriamo di città in città a far sognare le persone.


Cosa? Volete sapere come abbiamo conosciuto la storia che ci apprestiamo a raccontarvi?
Bhè semplice, ce l'hanno raccontata in prima persona i protagonisti. Noi la narreremo proprio come l'abbiamo ascoltata.


Ora però basta con le domande.
Accomodatevi, prendete il vostro bicchiere di latte caldo e ascoltate in silenzio.

Dunque...sette anni fa.....

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Capitolo 2
*** 1° capitolo ***






Diciannove anni fa feci il mio primo viaggio a Londra, in compagnia della mia migliore amica, Sara.Ci conoscevamo dai tempi dell'asil e avevamo sempre condiviso tutto.
Eravamo entrambe eccitate, del resto trascorrere un mese a visitare Londra e i suoi dintorni non era una cosa da nulla.
Rcordo benissimo il momento in cui camminammo per la prima volta sul suolo inglese...provai una strana sensazione, come se fossi seguita o, quantomeno, osservata.
Continuai ad avere quella sensazione per tutto il tempo che trascorremo in areoporto. Non riuscii in nessun modo a liberarmene.
Solo quando salimmo sul taxi icomincia a rilassarmi, anche se rimanevo un po' preoccupata.
Sara si accorse presto che qualcosa non andava e infatti mi chiese:

" Virgi, è tutto ok? Mi sembri strana!...."

" Assolutamente si! Pensa che sto già iniznado a godermi la vacanza! "

Dissi con il sorriso più falso che potessi mai fare.

" Non provare a predermi in giro! Ti conosco troppo bene e quando ha quella faccia, con quell'espressione significa che stai pensando a qualcosa! "

Benone....io che non voevo farla preoccupare avevo raggiunto l'effetto contrario.

"Sai in realtà stavo pensando....secondo te a Londra ci sono i maxibon??? Il mo stomaco non riuscirà a sopravvivere un mese senza! "

".....E tu eri preoccupata per questo!? ...Ahhhhh, in ogni caso penso di si, o almeno lo spero, non voglio immaginare cosa mi toccherà sopportare se non ci fossero. "

La conversazione era terminata ed eravamo arrivate all'hotel. Il solo vederlo mi fece venre la pelle d'oca.
L'avevamo scelto io, la mamma di Sara e la mia mamma, quindi sapevo bene com'era, ma rimasi lo stesso senza fiato.
La facciata era di un coloro chiaro, vicino al panna, con decorazione classiche e molte finestre.
Anche l'interno era favoloso, elegante e raffinato. Come le stanze, che adorai fin dal primo momento per la loro grandezza.

Io e Sara avevamo pianificato di visitare l'hotel da cima a fondo, ma dopo aver cenato e vuotato le valigie crollammo sui nostri letti esauste.








Angolo della pazza autrice! C:

Mello:Pazza?...ma dai, solo così poco?
Io:Taci mello, vai a berti la cioccolata calda...e portane una anche a me già che ci sei, fa freddino qua!

Comunque il disegno che ho messo sarebbero le nostre due belle protagoniste C:
Spero che vi piaccia!

Benone, messo anche il secondo capitolo °w° *saltella per la stanza*

....
BB: Siccome l'autrice ha avuto una crisi casuata dall'assenza di zucchieri nel cervello (propendo più per il cervello) i ringraziamenti li faccio io!

Per prima cosa ringraziamo chi ci ha fatto una recensione e cioè:
Bisto_L
Barney_L
IvanaeSilvia
Mirrine

A
rigatou gozaimashita!

L: E ringraziamo anche

Bisto_L
per aver messo questa FIC tra le preferite

e

Bisto_L
Kurapika95
MikuSama
Mirrine
rima echizen
_Kyrie_
per averm messo questa FIC tra le seguite!


....L, BB mi avete tolto il lavoro! >.<
...L&BB: Ma se stavi danzando e saltellando come un ossessa!...
uhm...va bene C:

Tanti saluti a tutti e grazie ancora per aver letto questo e il capitolo precendente!

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Capitolo 3
*** 2° capitolo ***



La mattina successiva fui io la prima a svegliarmi. La sera precedente mi ero dimenticata di chiudere le tende, perciò i raggi del sole appena sorto mi colpivano gli occhi, illuminando un poco il buio della stanza.
Mi alzai e chiusi velocemente le tende, per non svegliare Sara, poi andai in bagno sfruttando la luce generata dello schermo del cellulare.
Quello era sicuramente il posto milgiore in cui attendere il suono della sveglia, così avrei potutto cambiarmi senza fare troppo rumore.
D'un tratto cominciai a riflettere sulla sensazione che avevo avuto in aereoporto. Avevo già provato sensazioni simili in passato (io le chiamavo presentimenti) e di solito non si sbagliavano mai....
Ora la domanda era: perché un qualcuno non bene identificato avrebbe dovuto seguirci?
Passai molto tempo a pensarci, ma nessuno idea razionale e plausibile mi venne in mente, perciò inizia a cambiarmi.
Non avevo mai particolarmente curato il mio abbigliamento, una maglietta e un paio di jeans erano la mia "divisa" da viaggio preferita. Come scarpe non potevano mancare le mie comodissime scarpette rosse.
Legai i capelli in una coda alta e mi guardai allo specchio. Ero abbastanza presentabile.
Non feci in tempo ad aprire la porta per uscire che un bufalo (cioè Sara appena sveglia) si fiondò nel bagno urlando a squarciagola:
 
-VIRRRGIIIII!!!??? Pronta per visitare Londra??-

La mia risposta fu un si molto pacato, a differenza sua io non volevo far accorrerre tutto l'hotel....


Passammo l'intera giornata a visitare la città, da luoghi più famosi a quelli un po' meno conosciuti e la giornata trascorse velocemente.
Ripetemmo la stessa routine per almeno una settimana, poi i nostri geniotori ci lasciarono libere (per un giorno) di passeggiare per le vie di Londra, con annesso giro serale senza coprifuoco.

Vedere Londra di notte è uno spettacolo magnifico, almeno fino a quando, passando in una via, non vedi un vecchio cancello un po' arrugginito.

Nonostante Sara mi dicesse di muovermi e di non curarmene mi avvicinai lo stesso..e ciò che vidi mi stupì.
Al di là del cancello c'era un edificio a prima vista non molto grande e con diverse finestre. Il tutto era circondato da un bellissimo giardino, riuscivo a percepire il profumo dei fiori. Ma la cosa che più di tutte mi sorprese era il silenzio. Ovunque a Londra c'erano persone che parlavano, radio o televisioni accese. Lì,  invece, c'era il silenzio più totale, come se gli abitanti della casa stessero già dormendo.

-Virgi! E' mezzanotte! Smetti di contemplare questa casa dei fantasmi e torniamo in hotel!...-

Perché Sara doveva richiamarmi proprio in quel momento? Si stava così bene lì......

-E va bene, torniamo in hotel.-

Prima di girarmi e tornare indietro però lessi una scritta a fianco al cancello:

WAMMY'S HOUSE

Con questo nome in testa mi misi poi a letto.
Nè io nè Sara eravamo andate a salutare i nostri genitori, sapevamo che stavano facendo qualcosa di importante e non volevamo disturbarli.....li avremmo salutati la mattina seguente.








Angolo della pazza autrice! C:

Salve a tutti! Come va?
Ah, questo rispetto all'altro capitolo è un po' più lungo...( e meno male nd.Light)..
...Autrice:.....Light, smetti di infiltrarti nella fic, non mi sei di nessun aiuto u.u
Coomunque stavolta i ringraziamenti li faccio tutti quanti io....anche perché gli altri sono indaffarati a prepararsi per festeggaire Halloween (ehy, è il compleanno di L, è ovvio che lavoriamo sodo! nd.Mello)

Bene, allora :
---Grazie a tutti i/le ragazzi/e che mi hanno lasciato una recensione e cioè

Barney_L
Bisto_L
Mirrine

---Grazie a chi ha messo la storia tra le seguite e cioè

Barney_L
Beyond_Birthday
Bisto_L 
Kurapika95 
MikuSama 
Mirrine 
rima echizen 
_Kyrie_

---Grazie ancora ai lettori silenziosi!
Spero che, se siete arrivati a leggere fin qua in fondo, sarete così gentle da lasciarmi una piccola recensione, basta anche solo un "fa schifo" se la storia non vi piace!
Sentire le vostre impressioni mi darà un'enorme soddisfazione!!! C:
Se volete potete contattarmi su facebook su questo profilo:  http://www.facebook.com/izumi.virginiaboanini?ref=tn_tnmn


Bacioni e grazie a tutti quanti! C:


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Capitolo 4
*** 3° capitolo ***




La mattina dopo ci svegliammo di buon ora per salutare i nostri genitori. Bussammo alla porta, ma nessuno rispondeva....


-Possibile che dormano ancora?? Sono già le nove....-
-Non credo Sara....mio papà dovrebbe già essere sveglio, lui non dorme molto.. Che cosa strana...-
-Vabbè, non cambia nulla. Usiamo la tessera di riserva ed entriamo. Al massimo si spaventeranno!-

Aperta la porta lo spettacolo che si presentò ai nostri occhi era terribile.
La camera era completamente in disordine.
Le magliette, che le nostre mamme tenevano ben piegate e riposte nei cassetti degli armadi, erano in quel momento ammucchiate in un angolo del letto. I pantaloni e le gonne, di solito appesi e protetti dalla pellicola, erano sparsi sul pavimento, addirittura appallottolati in alcuni casi.
Le valigie erano aperte, come se qualcuno le avesse vuotate per cercare qualcosa. Vicino a queste c'eranno le scarpe.
Al centro della stanza invece, proprio in mezzo a tutto quel caos, c'erano due corpi immobili, legato per i polsi l'uno all'altro con una cravatta.
Uno aveva il petto nudo, con delle incisioni raccapriccianti, mentre l'altro aveva un coltello sporco di sangue vicino alla gamba destra e il cranio spaccato in due....dalla ferita si vedeva il cervello.

Urlammo.
Tanto e forte....forse troppo forte.

Non era tanto per ciò che avevamo di fronte, ma perché i due corpi appartenevano ai nostri papà.
Non ci avvicinammo a loro, erano già morti...non potevamo fare nulla. Iniziammo allora a chiamare le nostre mamme, avanzando nella stanza e sperando di ricevere una risposta. Una qualsiasi.
Poco dopo trovammo anche loro. Erano state nascoste dietro una tenda blu, i loro corpi emergevano appena dal tessuto. Erano state pesantemente deturpate e forse erano morte dissanguate.
La mia mamma teneva i suoi bulbi oculari nei palmi delle mani e indossava un paio di occhiali. Alla mamma di Sara invece erano stati amputati il braccio sinistro e la gamba sinistra. Questi però non erano vicini al corpo...chissà, forse l'assassino li aveva portati via...

Mi voltai verso Sara....sembrava che stesse per avere un crisi di nervi...
Non feci in tempo ad aprir bocca che corse verso il bagno. Aprì la porta con un impeto assurdo e scivolò per terra, come se avesse calpestato una buccia di banana.

-Ahhhh, che dolore!- Urlò

Mi precipitai da lei, era meglio stare insieme.
Era scivolata su una striscia di sangue che conduceva fino alla vasca da bagno. Non andammo a vedere cosa c'era dentro, potevamo benissimo indovinarlo.
Mi guardai intorno, poi uscii dal bagno e chiamai Sara.

-O-ok, per prima cosa...- Stavo per piangere anche io, ma non dovevo e non volevo. Dovevo essere forte per dare un appoggio a Sara.
Mi ascuigai le lacrime e ripresi a parlare.

-Ahhh...Per prima cosa dobbaimo andare nella hall e..e..e..DICIAMO TUTTO!!!-
Urlai le ultime parole, la pressione la sentivo anche io...solo che la manifestavo in questo modo. Sara però non reagì, semplicemente si girò e corse fuori dalla stanza.
Lungo il percorso incotrammo alcuni camerieri (forse ci avevano sentite urlare..) che ci chiesero cosa fosse successo.
Balbettando un po' iniziammo a raccontare. Alla parola morti uno di loro tirò fuori il cellulare e chiamò prima la polizia, poi l'ambulanza.
Dopo ci portarono giù all'ingresso, dove ci servirono un tè caldo per cercare di tranquillizzarci un po'.







Angolo della (pazza) autrice C:
Benone! Finalmente è succeesso qualcosa di importante (Virgi&Sara: ci hai fatto morire i genitori autrice bastarda!)(Me:....beh?..Qualcosa da ridire? *attende la risposta con un mitra in mano*)(Virgi&Sara: nulla nulla -.-'')
Beene, allora dicevo!
Come se la caveranno le nostre amiche? E cosa succederà loro?? Lo scoprierete nel prossimo capitolo!
Mello: Ma dai? Non me lo aspettavo...
Autrice: ...taci Mello, torna ad organizzare la festa di compleann di L!
Mello: Hai fatto la torta?
Autrice: Ma certo! Che domande fai! ...A meno che tu non l'abbia già mangiata :\
Mello:,...non l'ho nemmeno vista!
Autrice: Bravo!
Ed ora via con i ringraziamenti!

Grazie infinite a tutti i lettori! Sia a quelli che mi lasciano il loro parere, sia a quelli che non lo fanno! Non siate timidi! Potete dirmi tutto quqllo che pensate ^_^
Ringraziamenti infinit a chi ha lasciato una recensione:
Bisto_L
chiaraelle99
Barney_L

Grazie a chi ha messo tra le preferite
Barney_L
Bisto_L
Gatta Blu
MikyMiao

Tra le seguite:
_Kyrie_
rima echizen
Mirrine
MikuSama
Kurapika95
chiaraelle99
Bisto_L
Beyond_Birthday
Barney_L


Tra le ricordate:
Barney_L

Ultimo ma non per importanza GRAZIE MILLE a Barney_L e Bisto_L  per avermi messo tra gli Autori preferiti...ragazzi, siete fantastici!


Un bacio a tutti, ci vediamo la prossima settimana C:
Izumi_BB

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Capitolo 5
*** 4° Capitolo ***


Capitolo 4




Sara, anche da seduta, continuava a singhiozzare...vederla in quello stato mi fece venire una stretta al cuore.
L'abbracciai subito, cercando di darle tutto il mio conforto, ma anche io stavo iniziando a gemere e alcune lacrime mi solcarono le guance. In poco tempo Sara iniziò a versare lacrime su lacrime. Pianse per parecchio tempo, anche dopo l'arrivo della polizia e dell'ambulanza, fino a farsi venire gli occhi rossi e gonfi.
Alla fine si addormentò sulla mia spalla, dopo averla inzuppata.

Qualche ora più tardi (non so esattamente quanto, lo scorrere del tempo non mi interessava) un poliziotto con una faccia paffuta e dall'apparenza molto gentile ci chiese di seguirlo in ospedale per un riconoscimento dei cadaveri. Solo un piccola formalità mi disse...come se le nostre condizioni non bastassero.
Fatto sta che salimmo in macchina con lui e ci accomodammo sui sedili posteriori.
Sara, che si era appena svegliata, aveva un'aria stanca e stralunata, ma fece lo stesso l'identificazione che la portò ancora una volta a piangere.
Dopo di lei fu il mio turno. Nonostante l'immensa tristezza che provavo mi imposi di non versare nessuna lacrima.
Uscita dall'obitorio vidi la mia amica seduta su un sedia, intenta a contemplare il vuoto di fornte a lei. Decisi di portarla fuori con me a prendere una boccata d'aria.

Ci sedemmo su una panchina poco lontana dall'ingresso, sotto una finestra con dei vasi di gerani rossi.
Ogni tanto il vento ci scompigliava i capelli e ci faceva cadere qualche petalo addosso....normalmente avremmo sorriso di fronte a quella leggera pioggia rossa, ma quella volta nulla riuscì a smuoverci dalla nostra indifferenza.
Credo che rimanemmo in quella posizione per molto tempo. Davanti a noi le persone andavano avanti e indietro, le auto e le ambulanze entravano e uscivano dal parcheggio.
Vedevamo e sentivamo ciò che accadeva intorno a noi, ma non prestavamo attenzione. Eravamo troppo tristi, io ero troppo triste. Mi sentivo prosciugata di ogni speranza, totalmente lontana dal mondo.
Ero talmente distante e immersa nei miei pensieri che non mi accorsi di una persona che si avvicinava, che ci salutava, fino a quando non mi toccò la fronte con la mano calda.
Mi destai in quel preciso momento, al conttatto con quel calore che mi ricordava tanto le mani del mio papà.
Davanti a me c'era un signore anziano, con due baffetti grigi e dall'apparenza molto dolce. Indossava un soprabito nero leggero, adatto al vento e un paio di scarpe eleganti anche'esse nere. Il soprabito era chiuso, percio non riuscii a vedere gli abiti sottostanti, ma riuscivo a immaginare che fosse qualcosa di classico e signorile. Teneva la mano destra sulla mia fronte e continuava a chiedermi se stessi male. Non gli risposi affatto gentilmente.

-Anche se stessi male non sarebbero affari suoi!-

Sara, nel sentirmi parlare con quel tono di risvegliò e mi guardò con un'espressione stupita. Subito avvampai per l'imbarazzo, di solito cercavo di essere educata con gli sconosciuti, perciò mi scusai immediatamente.

-Mi perdoni! Non volevo essere maleducata è solo che...bhè, questo non è un buon momento per me e la mia amcia qui a fianco e...-

Il poliziotto che ci aveva accompagnate intervenne interrompendomi.

-Finalmente vi ho trovato!....Bene, visto che la persona che stavamo aspettando è qui, Virginia e Sara, vi presento il signor Quillish Wammy, geniale inventore e fondatore di vari orfanotrofi. Il signor Wammy ha generosamente acconsentito a ospitarvi nel suo orfanotrofio qua a Londra fino a quando le cose non si saranno completamente risolte.-

-....Ah. Quindi andremo in un orfanotrofio....-

-Esatto!-

Il poliziotto era tanto entusiasta quanto io ero delusa. L'idea di andare in un orfanotrofio non mi piaceva per niente anzi mi sembrava una prospettiva piuttosto deprimente....però avevamo bisogno di qualcuno che si prendesse cura di noi e la faccia del signor Wammy era estremamente rassicurante.

-Se le signorine mi faranno il piacere se seguirmi in macchina, le accompagnerò subito alla loro nuova casa.-

-E le nostre valigie??-

-Oh, non preoccupatevi. Sono già state prelevate e portare nelle vostre stanze.-

-Davvero?...Beh allora va bene, andiamo.-

Salimmo su una macchina nera, tirata a lucido con i vetri oscurati....davvero una bellissima auto.
Ci sedemmo su sedili dietro e partimmo.









Angolo dell'autrice C:

Evviva! E anche il 4° capitolo è andato :3
Faccio immense scuse per il ritardo nel pubblicarlo, ma ho avuto un saaaacco di cose da fare....PERDONO! *si inchina*

Però spero che vi piaccia come capitolo e anche che il disegno che vi ho allegato sia di vostor gradimento ^_^
Inoltre....beh, fatemi sapere la vostra opinione, qualunque essa sia!!!! Ne sarò immensamente felice, soprattutto se avete qualche consiglio da darmi C;

Intanto ringrazio tutti quelli che hanno recensito, grazie dal profondo del cuore a:
 Barney_L
Bisto_L
chiaraelle99

Chi ha messo la storia tra le seguite:
Barney_L 
Beyond_Birthday 
Bisto_L 
chiaraelle99 
Kurapika95 
Lady Night 
MikuSama 
Mirrine 
rima echizen 
_Kyrie_

Tra le ricordate:
Barney_L 
Ramona37

Tra le preferite:
Barney_L
Bisto_L
Gatta Blu 
MikyMiao

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Capitolo 6
*** 5° Capitolo ***


Capitolo 5 (work in progress)




Viaggiare per Londra in macchina era proprio bello. Il signor Wammy non si fermava mai, come se avesse una specie di radar incorporato per evitare ogni semaforo rosso. Inoltre in auto c'era un profumo di dolci e vaniglia e cioccolato fortissimo...non che avessi qualcosa da ridire, i dolci e il loro odore erano una tra le cose che più amavo al mondo.
In poco, anzi pochissimo tempo, arrivammo all'orfanotrofio.

-Scendo per aprire il cancello e poi vi porto dal direttore, così farete conoscenza e vi spiegherà qualche regola.-

Cancello?
Mi venne subito in mente quello che avevo visto l'altro giorno e mi sporsi fuori dal finestrino per vedere se era lo stesso.
Lessi nuovamente "Wammy's House".
Accidenti! Perché non mi era venuto in mente subito?? Una volta sentito il cognome del signor Wammy sarebbe dovuto essere lampante il collegamento....ero davvero una sbadata e poi...

Non riuscii  finire i miei pensieri che il signor Wammy salì in macchina ed entrò nel cortile.
Scendemmo poco dopo e fummo accompagnate all'interno dell'edificio.

Lontano si sentiva il brusio dei ragazzi e nell'aria si percepiva un buon profumo di biscotti....possibile che ogni cosa appartenente a Wammy profumasse di dolce?
Attraversammo un corridoio e passammo davanti alla mensa. A quel punto guardai l'orologio che portavo sempre al polso destro. Segnava l'una di pomeriggio. Non avevamo mangiato nulla, nemmeno per colazione.
Il mio stomaco reclamò con insistenza, abituata com'ero a non saltare mai un pasto in quel momento stavo morendo di fame.
Peccato che il signor Wammy non si fermò e ci fece entrare in una stanza proprio a fianco alla mensa.
La porta era una di quelle porte vecchie, di quelle con i cardini che cigolano, di quelle pesanti, fatte in legno. Era davvero bella.
All'interno, sul lato destro, c'era un'enorme libreria, con alcune foto incorniciate e altre che spuntavano dai libri; a sinistra era presente un mobile in legno, dello stesso colore della porta con moltissimi cassetti, alcuni dei quali chiusi a chiave, probilmente contenevano dei documenti importanti.
Al centro della camera invece, di fronte ad una enorme finestra, c'era una bella scrivania, un pezzo d'antiquariato di gran pregio, finemente lavorata. L'uomo seduto alla scrivania indossava un paio di occhiali rotondi; i suoi capelli erano un misto tra il grigio e il nero, segno che era ancora relativamente giovane.
Quando entrammo non si alzò nemmeno.

-Ragazze, vi presento il signor Roger. Lui è il direttore dell'orfanotrofio.-

-Buongiorno signor Roger!- Dicemmo in coro io e Sara, leggermente agitate.

-..Sedetevi e state zitte. Devo farvi alcune domande e poi spiegarvi le regole dell'orfanotrofio.-

...Guardai Sara con un espressione scandalizzata...D'accordo che eravamo ospiti e due bocche da sfamare in più, ma un saluto non ci avrebbe certamente offese!

Con disappunto lo osservai chiedere a Sara cosa le piaceva fare e se era in grado dare una mano all'interno dell'orfanotrofo se ci fosse stato bisogno e i suoi voti di scuola. Poi chiese a me le stesse identiche cose.

-Bene. Quindi Sara tu sai intrattenere i più piccoli e tu Virginia sai cucinare no? Per il resto i vostri voti scolastici erano nella media.
Allora, durante la settimana avrete quattro ore di lezione, dal lunedì al venerdì. Il sabato e la domenica ve li lascio liberi. Ah, il pomeriggio invece potrete fare ciò che preferite, non farete nessun corso extra.
Per quanto riguarda le regole da rispettare...siccome siete già grandi non dovreste avere problemi a rispettare questa tabella oraria. Ascoltate, non la ripeterò una seconda volta.
Al mattino vi svegliate alle sei, la sveglia la faccio io, e avrete due ore per prepararvi...siccome siete ragazze questo tempo non vi basterà, ma cercate di non sforare. Alle otto si fa colazione nella sala mensa che avete visto mentre venivate qui, poi alle otto e mezza iniziano le lezioni, che durano fino a mezzogiorno e mezzo. Terminate le lezioni potente andare a mangiare e riposarvi fino alle due del pomeriggio. Poi dovete fare i compiti e studiare fino alle sedici. Da quel momento in poi avete del tempo libero, ma alle diciannove dovete ritornare in camera per poi scendere per la cena. Per finire alle ventidue vi voglio già nei letti con le luci delle stanze spente a dormire.
Inoltre ci sono alcuni divieti che dovete rispettare:
-primo non potete uscire dall'orfanotrofio senza permesso mio o di Wammy;
-secondo non si fuma o beve, quindi non pensateci nemmeno lontanamente;
-ultimo l'accesso al terzo piano è severamente proibito.
Mi auguro che sia tutto chiaro...Oh, ultima cosa, le vostre stanze sono una di fianco all'altra, ma non voglio che dormiate assieme.
Wammy, accompagnale pure nelle loro stanze.-

Ci alzammo in modo meccanico e camminammo come dei robot fino alle stanza che ci indicò Wammy., la numero 20 e 21.
Qui numeri neri scritti sulle porte mi ricordavano i numeri dell'ospedale....assolutamente deprimente...






Angolo dell'autrice C:

Yeeeee, due capitoli in due giorni!!
Beh, dovevo farmi perdonare per il ritardo no??? x°D
Spero che il capitolo e il disegno vi piacciano C;

Per questo capitolo non metterò i ringraziamenti, siccome mettendoli uno di seguito all'altro i soliti che leggono non sono riusciti a leggere, nel prorssimo li metterò per entrambi i capitoli u_u

Però lascio comunque un grazie enorme a tutti quelli che leggono e recensiscono questa fic!
Lasciatemi un parere, lo aspetto ^_^


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Capitolo 7
*** 6° Capitolo ***


Capitolo 6


Davanti alle porte delle stanze Wammy iniziò a parlare.

-Ragazze, posso immaginare che troviate le regole di Roger eccessive, ma servono solo a mantenere l'ordine, state tranquille. Questa nuova routine inizierà domani, per oggi riposatevi e basta.
Ah, vi dò qualche informazione sull'edificio e sulle camere. In ogni stanza ci sono un bagno con tutti gli accessori, non esistono le docce in comune, inoltre avete a disposizione un armadio spero abbastanza grande e un piccolo frigo nel caso vogliate conservare qualche dolcetto dai pasti.
Per il resto al piano terra ci sono le aule, al secondo piano ci sono la sala comune, dove potete fare i compiti e studiare;la biblioteca, che ha lo stesso ruolo della sala comune e alcune stanze - tra cui le vostre; le stanze rimanenti sono al primo piano.
Il cortile fuori è molto ampio, c'è un piccolo boschetto, uno spazio erboso dove alcune ragazze coltivano dei fiori e un campo da calcio dove giocano i ragazzi il pomeriggio...se lo volete potete anche distendervi sull'erba a rilassarvi e basta.
Spero che starete bene qui con noi!-

Ascoltare Wammy parlare mi fece bene, ero uscita molto contrariata dall'ufficio del direttore e le sue parole gentili mi avevano un po' calmato.

-Signor Wammy, grazie di tutto...ecco, potrei chiederle un favore?-

-Ma certo signorina Virginia, mi chieda tutto ciò che desidera.-

Guardai Sara, ancora con la testa tra le nuvole, e con lo sguardo le chiesi la sua approvazione, del resto quasi sicuramente sapeva già cose volevo domandare. Mi fece un semplice cenno d'assenso con il viso.

-Io e Sara vorremmo, se possibile, rimanere aggiornate sulle indagini sulla morte dei nostri genitori.. Se la polizia trovasse il colpevole o anche solo uno o più sospettati ci piacerebbe essere le prime a saperlo.-

-Certamente, in caso di nuovi sviluppi ci avvertirò...mi sembra il minimo visto il vostro grado di coinvolgimento. Ora però entrate nelle vostre stanze, vuotate le valigie, lavatevi e cambiatevi. Il vostro aspetto non è dei migliori. Alle diciannove verrò a prendervi per la cena. Arrivederci ragazze.-

Ci salutammo ed entrammo ognuna nella rispettiva stanza.
Durante il percorso Waamy ci aveva detto che le stanze erano tutte uguali, ma faticavo a crederlo perché la mia era veramente spaziosa. Di fronte alla porta c'era una piccola libreria con una scrivania, a destra c'era il letto, affiancato da un porta bianca (probabilmente il bagno) e a sinistra delle tende chiuse. Mi avvicinai e le aprii. Queste nascondevano una finestra enorme che si affacciava sul cortile. Però fuori non c'era nessuno. Forse i ragazzi stavano già facendo i compiti...
Mi allontanai dalla finestra e aprii le ante dell'armadio. Era molto grande e bello, in legno e con un sacco di cassetti.
Iniziai a girare per la stanza, toccando e sfiorando tutto ciò che incontravo sul mio cammino, sbirciai il bagno e mi sedetti sul letto. Era morbido, molto di più rispetto a quello su cui dormivo di solito. Buttai la faccia sul cuscino. Profumava di buono, avevano cambiato le lenzuola apposta per noi...

<< Accidenti! Roger ci sta ospitando, ci ha preparato una bellissima stanza e io continuo a pensare alla folle tabella oraria che ci ha imposto...che pazzia! Non siamo mica la militare che dobbiamo avere degli orari serrati...e cos'è questa storia che possiamo stare fuori solo per tre ore in tutto il giorno? Se fossero tre ore nette sarebbe un conto, ma togli il tempo per una doccia, posare i libri, scendere le scale e uscire....alla fine ci perdi un sacco di tempo...E poi dubito che verremo lasciate libere di scorrazzare per il cortile, Roger ci terrà sotto controllo per un po'...Uffa!!
..Beh, almeno mi hanno permesso di tenere il pc e qua dentro c'è una connessione internet, quindi posso ancora scaricare e leggere i miei cari manga...
Bene, ora però basta rimuginare. Le regole sono regole ed in quanto tali per un po' le rispetterò, ma prima o poi troverò il modo di aggirarle, soprattutto perché voglio sapere cosa c'è al terzo piano, quel divieto ha aumentato la mia voglia di esplorare la Wammy's House!
Adesso però facciamo ciò che mi ha detto Wammy, così poi sarò libera! >>

Sistemai le magliette, i maglioni e le felpe nei cassetti; appesi pantaloni e gonne e posai nei cassetti quadrati l'intimo e le calze. Nella scarpiera misi la scarpe da ginnastica (le mie adorate AllStar), gli scarponcini e le ballerine.
Terminato il tutto mi diressi verso il bagno.
Guardarmi alla specchio fu un'esperienza orribile. I miei capelli (da sempre molto ribelli) erano completamente in disordine, il volto aveva un'espressione vuota ed ero un po' pallida. Avevo assolutamente bisogno di una doccia calda e molto lunga.
Presi dalla trousse il bagnoschiuma al ribes, lo shampoo al cioccolato e aprii il getto dell'acqua. Appena fu calda ci andai sotto e cercai di rilassarmi. Solo in quel momento capii veramente quanto fossi tesa, sentivo i muscoli del mio corpo rigidi, come si la mia preoccupazione si fosse trasferita dalla mia testa alla mia muscolatura.
Per calmarmi completamente dovetti rimanere un'ora nella doccia, insaponandomi più volte.
Poi uscii da bagno con solo l'asciugamano addosso alla ricerca di qualcosa di comodo da mettere. La Wammy's House, nonostante fosse ancora Settembre, era molto fresca e non potevo scendere semplicemente in maglietta, sarei congelata.
Optai per la salopette di jeans e una maglia a mezze maniche sotto e le mie immancabili kickers, poi ritornai ancora in bagno per darmi un pettinata, quasi sicuramente quella sera ci avrebbero presentate, era meglio fare una buona impressione.
Entrare in quella stanza era come entrare in una cioccolateria tanto era forte il profumo dello shampoo.

<< Speriamo ci sia qualcosa al cioccolato stasera, ne ho proprio voglia!...bene! che due belle trecce che ho fatto, sembra una bambina piccola!>>

Guardai l'orologio: erano le diciotto più o meno.
Potevo tranquillamente distendermi sul letto con un po' di musica. Feci partire Michael Jackson e chiusi gli occhi.






Angolo dell'autrice C:

Mello: Pazza non lo metti più??
Me: No dai, devo almeno cercare di mantenere quel minimo di sanità mentale che sembra possedere u_u
BB&L:ottima idea!!
Me: *O* Ragazzi, che ci fate qui? avete finito feste e vacanze? ^^
BB&L: Esatto! :D
Me: Bravi ^_^ Ora però vi mettete a lavorare e a fare i ringraziamenti, vero?? *mitra puntato*
BB:tsk, credi di farmi paura?
Me: *ora punta il secondo mitra*
Mello: B...amh...sarebbe meglio smetterla, ne ha una decina di mitra nel repertorio delle armi ç__ç
BB:....fuck! Va bene, ci mettiamo a lavorare
Me:Ottimo lavoro! :)

BB:...ahhhh, bene, allora innanzitutto grazie ai lettori silenziosi e ai lettori parlanti che recensiscono, e ciòè:

Barney_L
Mirrine
chiaraelle99

L: E grazie a chi ha messo la storia tra le preferite, le ricordate o le seguite ...o tutti e tre ^^''

Barney_L 
Bisto_L 
Gatta Blu 
IvyLotus
MikyMiao
Mirrine
Beyond_Birthday 
chiaraelle99 
Lady Night 
MikuSama 
rima echizen 
St_rebel 
_Kyrie_
Ramona37

Saluti a tutti e mi raccomando! Lasciatemi il vostro parere ^-^

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Capitolo 8
*** 7° Capitolo ***


Capitolo 7

Furono la voce di Wammy e quella di Sara a svegliarmi, destandomi dal mio sonno.

-Virgiiiiiii! Ti vuoi svegliare?? Non voglio saltare la cena per colpa tua!!-

-Saltare...cena...ACCIDENTI NEMMENO IO!!!-

Urlai alzandomi in fretta dal letto. Wammy scoppiò a ridere...probabilmente non aveva mai visto nessuno reagire in modo simile, ma io ero così...adoravo mangiare e non volevo mai saltare un pasto.

-Forza ragazze. Ora vi porto alla sala mensa del primo piano, Roger vi presenterà agli altri abitanti dell'istituto.-

Arrivate davanti all'entrata Roger ci disse che ci saremmo dovute presentare da sole, senza però dire il nostro cognome e rispondendo alle domande che gli altri avrebbero potuto porci con garbo ed educazione.

-Ragazzi! Oggi e per un po' di tempo ci saranno con noi due nuove compagne. Trattatele bene, mi raccomando. E ora forza, presentatevi-

Iniziai io. Volevo togliermi subito da sotto i riflettori ed evitare che mi squadrassero dalla testa ai piedi come alcuni avevano già iniziato a fare.

-Piacere, io sono Virginia. Mi piace cantare, leggere, disegnare e cucinare, in particolare i dolci, soprattutto quelli con il cioccolato. Se avete qualcosa di interessante da dirmi sarò felice di parlare con voi, mentre se avete dei commenti da fare invece vi prego di farmeli in faccia, odio i codardi e ancor più i bugiardi...fine del tutto!-

Presentazione semplice e veloce. Nella metà dei casi i rompiscatole mi sarebbero stai lontani.

-Quanti anni hai?-
-Sei single?-

Non riuscii a capire da dove provenissero le domande, ma risposi prontamente.

-Non lo sapete che a una donna non si chiede mai l'età? In ogni caso sono felicemente single.-

Siccome non ci furono altre domande Sara iniziò a presentarsi.
Non ascoltai la sue parole, la conoscevo abbastanza bene da sapere cosa avrebbe detto e che avrebbe ricevuto abbastanza domande da lasciarmi perlustrare la sala.
La percorsi tutta con lo sguardo, alla ricerca di un posto vuoto o di qualcuno di interessante con cui sedersi.

<>

-Bene ragazze- ci disse Roger, ostentando un sorriso falso come la sua gentilezza -potrete conoscere tutti quanti nell'arco della serata, poi domani e dopodomani ancora. Adesso forza, andate a mangiare, dovete essere affamate!-

Detto ciò uscì dalla sala e noi potemmo, anche sotto gli occhi curiosi degli altri, prendere da mangiare. Poi trascinai Sara fino al tavolo del trio che avevo avvistato.

-Ciao a tutti, possiamo sederci qui con voi?-  Chiesi gentilmente.

Rimasi stupita...non mi avevano neanche degnata di uno straccio di risposta....chiunque se ne sarebbe andato (ed il loro comportamento sembrava dirci proprio questo) ma io volevo sedermi lì. E così feci.
Iniziai a mangiare, anzi a trangugiare la pasta che avevo preso alla velocità della luce...del resto ero davvero affamata!
Svuotato il piatto alzai la testa per controllare che Sara avesse mangiato qualcosa e trovai quattro paia di occhi sconvolti. Inoltre uno del muto trio parlò.

-Io sono Matt, sono il vincitore della gara di "chi mangia più pasta in dieci minuti"...faresti coppia con me?-

-Oh io...beh meglio di no. Di solito sono lenta a mangiare ma visto che non ho fatto né colazione né pranzo stavo morendo di fame e dovevo assolutamente riempire il mio stomaco... Ehm...visto che i tuoi amici mi guardano con gli occhi sgranati potresti dirmi tu i loro nomi?-

-Ma certo! Lui è Mello e adora la cioccolata. In realtà prima non ti ha risposto perché profumi di cioccolato e ...beh, vuole che tu glielo dia. L'altro è Near. Non so come tu abbia fatto a fargli assumere una tale espressione, ma immagino che la tua schietta presentazione abbia influito particolarmente.-

-Mello e Near eh? Sai Mello, il motivo per cui profumo di cioccolato è che il mio shampoo ha quel gusto....però adesso per favore, tornate normali, quelle facce fanno un po' paura!-

Continuammo a mangiare parlando del più e del meno, soprattutto con Matt e Mello (che si era sciolto un po') mentre Near continuava a squadrarmi, come se stesse cercando di leggermi dentro.
Finito il tutto uscimmo subito dalla mensa, ma non riuscii ad aprir bocca che Near andò nella sua stanza e Mello lo imitò.

-Scusa Matt, ma come mai vanno in camera? Si può stare ancora in giro no??-

-Beh si, ma Mello è il secondo nella graduatoria di questo posto e Near lo batte sempre per pochi punti. Per questo tutte le sere torna in stanza e studia fino a tardi, se provo a farlo venire a letto ne tira giù di tutti i colori. Near invece va in camera perché non ha nulla da fare e non gli piace stare in compagnia...preferisce fare il suo puzzle bianco tutto solo.
Diciamo che entrambi sono un po' strani, ma qui chi non lo è? Io adoro i videogiochi, Mello la cioccolata, Near i giocattoli....potrei dire che quasi tutti i ragazzi qui hanno una mania particolare, forse le uniche normali siete voi!-

-Che bello essere normali!- Dissi senza un minimo di convinzione.

Continuammo a parlare ancora per un po' e scoprimmo che Matt e Mello erano un anno più grandi di noi, mentre Near uno più piccolo. Dopo ciò Sara fece una domanda.

-Ma allora le classi non sono organizzate in base all'età?-

-Assolutamente no, siamo divisi in base alle nostre capacità...in base al nostro Q.I.. Voi non sarete in classe con noi, ma so per certo che sarete in compagnia di quelle gruppetto di ragazzine...-

-Che sfiga!!- Dicemmo insieme io e Sara.

Ma ci guardò con aria sospettosa e poi ci chiese:

-Ma siete sorelle? No, perché sembrate costantemente collegate, basta guardarvi per capire che pensate le stesse cose...-

-Ci sei quasi! Non siamo sorelle, ma ci conosciamo da 16 magnifici anni e ormai siamo in grado di pensare insieme e...-

-...ci basta uno sguardo per intenderci!- Concluse Sara.

-Ahhhh, fossimo così anche io e....-

Roger lo interruppe, urlandoci di andare subito nelle nostre stanze.

-Ah, stavo dicendo...fossimo così anche io e Mello! Ci conosciamo da sette anni ma non siamo mica a quel livello! Comunque ragazze vi do un consiglio, non innamoratevi di Mello per nessun motivo.-

-Perché? Rischiamo che ci sfrutti per avere cioccolata extra?.

-No, perché lui è mio...'notte! Ci vediamo domani!!-

<< Lui è mio? ...Ohhh, la cosa sembra interessante >>

Ci avviammo verso le nostre camere con molta calma., erano solo le nove e mezza, non c'era fretta.

-Quindi lui è suo...non ti suggerisce niente Sara nee-chan?-

-Uhhmm....non starai pensando a quello che io penso tu stia pensando vero??-

-Ma certo! Yaoi!!! Yaoi ovunque tu vada!-

-...Sei incorreggibile! Beh, buon per loro..sempre che Mello ricambi!-

-Dai! Andiamo nella mia stanza a continuare questo piccante discorso, il corridoio non è sicuro, nel buio c'è chi osserva e ascolta di nascosto!-

Entrammo in stanza e ci buttammo sul letto esauste..nonostante tutto era stata una giornata faticosa. Chiacchierammo per tutta la notte e ci addormentammo poi alle quattro del mattino, vestite ancora con gli abiti della sera prima.





Angolo dell'autrice C:

Taa-daaaan! Finalmente tocca anche ai cari Wammy's Boys entrare in scena! Kekeke, chi sarà il prossimo? Lo scoprirete tra qualche (forse un po') di capitoli ^-^ *odiate questa povera autrice che non ha ancora fatto entrare L in scena ç__ç*
Comunque spero che il capitolo vi piaccia e che Matt non sembri troppo strano....non sapevo bene come renderlo, visto che nell'anime e nel manga non è che si veda granchè : *accidenti a te :@*

E ora (a grande richiesta)(ma cosa diavolo spari? nd.Mello) Mello vi farà i ringraziamenti! ^o^ ...(crepa nd.Mello) (Guarda che ti tolgo tutta la cioccolata e di richiundo in casa, dove non ho cioccolata u_u)(Pietà! nd.Mello)

Siccome sta ...dolcissima... (°-° nd. Tutti) autrice mi dà degli ordini mi tocca eseguirli... -.-''

Beh, grazie a tutti quelli che hanno letto questo capitolo! Lasciate una recensione se vi va!

E grazie a tutti quelli che hanni recensito, messo tra le preferite, le seguite o le ricordate!:

Barney_L
Bisto_L
Gatta Blu
IvyLotus
MikyMiao
Mirrine
Ramona37
Beyond_Birthday
chiaraelle99
Lady Night
MikuSama
rima echizen
St_rebel

Bacioni dalla vostra Izumi_BB ^_^

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Capitolo 9
*** 8° Capitolo ***


capitolo 8 Premessa dell'autrice: I discorsi diretti sono contenuti tra i trattini -.....- mentre i pensieri dei personaggi tra le virgolette <<....>> :)




La mattina dopo la sveglia fu spaventosa. Alle sei dall'altoparlante del corridoio la voce di Roger iniziò a gracchiare di alzarsi e muoversi a prepararsi per poi andare a fare colazione. Lo diceva con un tale entusiasmo che mi risultava incredibilmente fastidioso, ma forse non era il tono. Probabilmente era proprio la sua voce ad infastidirmi.

-Va, vediamo di cambiarci e fare colazione, altrimenti finisce che dormo in classe.....Awwnn!-

-Tanto dormi lo stesso, ti conosco troppo bene Virgi.-

Alle sette ci stavamo vestendo con abiti non troppo pesanti, fuori era una bellissima giornata.

<>

Alle sette e mezza qualcuno bussò alla porta. Poi la aprì.

-Mello!Come hai fatto ad entrare? La porta era chiusa a chiave!!-

-Bhe semplice! L'ho scassinata e Matt mi ha dato una mano. Comunque siamo venuti a salutarvi, noi tra poco andiamo a lezione. Oh, a proposito, la vostra classe è a fianco alla nostra. Siete nella sezone N.....sedetevi in fondo, ne sentirete delle belle! Allora ciao!-

Veloce e diretto...non avrei potuto chiedere di meglio.
Successivamente scendemmo nella sala mensa per la colazione. E per fortuna c'era tutto l'occorrente per far si che in classe facessi al massimo un sonnellino anziché una dormita con i fiocchi e i controfiocchi. Quella era stata la nostra fortuna...la nostra sfortuna fu invece quella di essere costrette a sederci al tavolo con cinque gentili galline che si lamentavano di quanto fossero stanche e assonnate, di quanto poco tempo avessero avuto per truccarsi e altre futilità.
Stare al tavolo in loro compagnia quel dannato quarto d'ora fu terribilemente noioso, quasi sicuramente mangiare con Near sarebbe stato più proficuo.
Con questo pensiero uscii dalla sala insieme a Sara, dirette verso la nostra aula.

-Voi siete le ragazze nuove?? Ottimoooo! Allora vi interrogo subito! Voglio testare per bene il vostro inglese!-

Non ci eravamo ancora sedute che una signora bassa e grassoccia ci urlò in faccia queste parole...insieme ad un po' della sua saliva.
Mentre Sara discuteva appassionatamente con la professoressa sulla città in cui avrebbe voluto vivere, io ebbi modo di osservare quella donna e le nostre nuove compange di classe, facendo le mie considerazioni nella mente. Quando tornammo al posto le esposi a Sara.

V: Buooonooo! Allora, la prof. ha gli occhialetti piccoli piccoli, lei è piccola piccola (del resto è più tappa di me, quindi tutto fa -.-'') e sinceramente avrebbe bisogno di una mascherina...non voglio farmi la doccia ogni volta che parla :......ah, e poi non ci ha nemmeno salutate! Molto gentile eh? >.<

S: Si, però non ci ha fatto parlare troppo...io ho sbagliato molte cose e alla fine ci ha dato lo stesso voto! Secondo me dobbiamo solo prenderla per il verso giusto ....poi, per la doccia ci toccherà portarci l'ombrello in classe xD
Ps. Ma cosa dovevamo sentire da Mello??? o.o

V: Ah boh! Quando usciremo sarà la prima cosa che gli chiederò =) Tu che ne pensi del quintetto che formano le nostre...bellissime compagne? ^-^

S: Non giudicarle dall'aspetto! Magari sono simpatiche ^^ e anche gentili!

V: Ma certo! Sono taalmente simpatiche che non ci hanno nemmeno detto ciao! Evitati robe simili, per favore -.-''

Intanto la professoressa aveva iniziato a rimproverare aspramente una ragazza mora vestita da gothic lolita, con le labbra nere e una trucco pesantissimo in faccia (o forse erano le prove per la maschera per carnevale?). La stava paragonando a noi, dicendo che non aveva studiato che che l'avrebbe cacciata se avesse continuato così.
A quanto pareva il paragone non era dei più graditi, in quanto la ragazza, chiamamata Kate, ci guardò. Anzi, ci guardò con odio, come se il fatto che fossimo molto più brave di lei fosse un affronto. Le risposi con un'occhiata altrettanto forte, cosa che la fece andare su tutte le furie. Infatto tornò al proprio posto sbuffando come una locomotiva e passando mi fece cadere l'astuccio per terra, come se fosse una bambina delle elementari.
Le tante biro e matite contenute in esso si sparpagliarono sul pavimento e Kate era tutta sorridente, felice ed orgogliosa del suo gesto. Mentre raccoglievo il tutto vidi un foglietto ben piegato e presi anche quello. Poi, assicuratami che la professoressa non potesse scoprirmi lo aprii.

Voi due!!! Cosa avete combinato??? Mai sentita Kate lamentarsi così!
Matt&Mello

ps. Per rispondere scrivete su questo pezzo di carta e poi passatelo sotto la porta dietro di voi ;)

Ecco perché Mello ci aveva detto di sederci in fondo! Per poter parlare un po'...forse anche loro si stavano annoiando.
Gli rispondemmo subito e continuammo a spedirci messaggi fino alla mezza, cioè quando entrarono nella nostra classe per annunciare la fine della lezione.
Poi andammo a mangiare tutti insieme...li conoscevamo solo da un giorno (o meglio, una sera) ma ci sembrava di stare con loro da sempre, tanto era facile parlare e scherzare.
L'unico escluso del guppo era Near...non capivo perché continuasse a isolarsi...Bhe, prima o poi glielo avrei chiesto, ma per il momento era meglio occuparsi del pranzo e della torta al cioccolato che mi attendeva. Mangiammo e ridemmo fino all'ora dei compiti, poi raccolsi i miei libri e mi separai da loro.

-Io vado a fare i compiti in biblioteca, almeno se finisco prima posso leggere qualcosa!-

-Uhm...ok. Ma ti avverto, sarai insieme a Near tutto il pomeriggio.- Mi disse Matt.

-Non importa, Near non parla nè disturba...e poi a me la solitudine e il silenzio piacciono moltissimo!-

Poi corsi via.

La biblioteca non era enorme, di più. Gli scaffali arrivavano fino al soffitto ed erano tutti pieni zeppi di libri. La girai tutta, alla ricerca del posto giusto in cui mettermi. Volevo un angolino solitario, in cui nessuno mi avrebbe disturbato, fare le cose da sola mi rilassava. Trovai una poltroncina rossa con un tavolino vicino ad una delle finestre. Era perfetto.
Finii i compiti in poco tempo: gli esercizi di inglese e matematica erano elementari anche per un'intelligenza nella media come la mia. Iniziai allora a pensare che libro potessi leggere e la prima autrice a passarmi per la testa fu Jane Austen. Andai subito alla ricerca di "Emma", il mio preferito; recuperai un pezzetto di torta al cioccolato che avevo tenuto da parte e incominciai a leggere...
Il tempo passa in fretta quando ci si diverte no? Infatti quando mi risvegliai dal sogno di poter vedere Emma e Mr.Knightly ballare erano già le diciassette. Riposi velocemente il libro ed uscii alla ricerca dei miei amici.
Il primo posto che visitai fu il cortile e per fortuna li trovai lì. Matt e Mello stavano giocando a calcio e Sara li osservava...sembrava divertirsi molto. In tempo di arrivare e la partita era già finita.

-Tu dovevi venire a vedere la partita, vero??- Mi rimporverò Mello.

-Ma Mello! Non puoi dire nulla a Virgi! Era in una biblioteca, renditi conto! Per lei un libro vale quanto la tua cioccolata! Se inizia a leggere non si ferma almeno per un'ora- Tentò di difendermi Sara.

-Ufff...ok, però la prossima volta devi venire Vi! Altrimenti ci offendiamo!-

-Va bene Matt, la prossima voltà ci sarò.-






Angolo della baka-autrice C:

Yuppie! Finalmente il capitolo nuovo  :)

Anche se alla fine in questo non succede nulla di ecclatante  :||||
Beh, per quanto riguarda Emma...è in verità il mio libro preferito tra quelli di Jane Austen (che ho letto praticamente tutti). Perciò ho deciso che doveva leggere quel libro...data la sua bellezza *^* Se avete voglia di leggerlo io ve lo consiglio moltissimo :)
Mello:.....che cosa stai facendo??? Devi pubblicizzare al tua fic, non il libro di qualcun altro! Baka!
...ç_ç Ok
Inoltre, per evidenziare il cambio di scrittura ho pensato bene di cambaire il carrattere ne biglietti di Sara, Virgi, Matt e Mello!


Coomunque grazie mille a tutti i lettori silenziosi (perché io vi vedo dalle visualizzazioni +O+) e sarei felice se mi lasciaste un piccolo parere ^_^
Inoltre grazie a Rox_malfoyMirrineBisto_Lvale_arashi_chanchiaraelle99  per avere recensito il capitolo precedente
Grazie a

Barney_L 
Beyond_Birthday 
Bisto_L
chiaraelle99 
Ele_vislove 
Lady Night 
MikuSama 
Mirrine 
pulcino_bagnato99 
rima echizen  
Rox_malfoy 
St_rebel 
vale_arashi_chan

Per aver messo la storia tra le seguite....
Ovvimente grazie anche a chi l'ha messa tra le preferite o ricordate, ma visto che sono sempre gli stessi da 5 capitoli a questa parte per stavolta non li metterò..

Inoltreee! Udite udite, maga grazie a chia alias chiaraelle99 che mi ha aggiunto agli autori preferiti! Grazie di cuore!
Bhe che dire....ci sentiamo al prossimo capitolo! Baci a tutti
Izumi_BB

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Capitolo 10
*** 9° Capitolo ***


capitolo 9 work in progress
Le giornate passavano velocemente, tutte uguali, sempre con la stessa routine. Ogni tanto guardavo con Sara le partite a calcio di Matt e Mello; ogni tanto mi perdevo nei miei amati libri.
Dopo un mese trascorso all'orfanotrofio io e Sara eravamo diventate grandi amiche dei ragazzi, inoltre stavamo tornando al nostro solito modo di comportarci...o almeno ci provavamo.
Un pomeriggio stavo facendo i compiti nella biblioteca, accucciata nel mio angolino, quando trovai nella borsa un vecchio album di fotografie di famiglia in una delle tasche. Era una bella raccolta, con foto singole, di gruppo, fatte in vacanza e a casa, tra i regali di Natale, le uova di Pasqua, i bagni al mare e le passeggiate in montagna.
C'ervamo io e Sara vestite per Halloween e Carnevale, io con mio fratello e le due famiglie riunite insieme, in un giardino botanico pieno di colori..

<<...Papà, mamma....sapete, mi mancate davvero tantissimo...ma qua sto abbastanza bene e ho anche dei nuovi amici! Matt e Mello sono davvero simpatici...Mello adora il cioccolato, proprio come me! Vi ricordate quando mi vietavate di mangiarlo perché non riuscivo a fermarmi? Io si....odiavo quel divieto, ma alla fine non mi sono mai opposta... però Mello è anche una gran testa calda, quando discutiamo se non siamo d'accordo sono grane, mettiamo su un putiferio!...Ben diverso è invece stare con Matt...è allegro e divertente, inoltre è fissato con i videogame...passa delle nottate a giocarci! Se ci foste voi sarebbe in punizione continuamente...Poi indossa sempre magliette a righe!..ehehe, sono anche riuscita a farmene prestare qualcuna! Poi c'è Roger, anche se mi sta un po' antipatico perché ci ha dato una tabella di marcia tipo militare...ah, giusto, c'è anche il signor Wammy, che ogni tanto ci viene a trovare e ci porta qualche dolcetto fatto da lui...è davvero un ottimo pasticcere!...Quasi quasi mi dimenticavo di Near! Lui è...beh un tipo un po' strano...cioè, non è il solito ragazzino, è molto chiuso e penso anche timido..anche se non ne ho la certezza...Non parla quasi mai con noi (nè con gli altri), ci osserva e basta...Mello gli fa spessissimo degli scherzi per....beh in realtà non so nemmeno io bene il perché, però ci sono volte in cui si impegna davvero per inventarseli...e Near non reagisce mai, nè cambia espressione....>>

Finii con il dire le ultime frasi a voce alta e stavo per ricominciare quando un colpo di tosse mi spaventò...del resto credevo di essere sola. Alzai lo sguardo e incrociai due occhi neri e penetranti.
Near mi stava fissando, anzi no, mi stava quasi leggendo dentro...però cosa e quanto aveva sentito?

-Perché piangi? Non mi sembravi una persona così debole da piangere....tantomeno di fronte ad una fotografia...-

Istintivamente portai le mani agli occhi e alle guance, sfiorandoli. Erano davvero bagnati, ma non mi ero accorta che le lacrime avevano inziato a scendere. Mi asciugai velocemente e risposi al Near.

-Sai, non me ne sono neanche accorta. Però mi mancano molto i miei genitori, la loro presenza e...beh, questo è quanto.-

-Ma quella è una foto, piangere su un pezzo di carta non li riporterà indietro...-

-Lo so, lo so...ma non ho versato lacrime nè quando li ho visti morti e deturpati in quella stanza nè in altri momenti...Sara era tristissima, per questo ho scelto di trattenermi il più possibile, affinché potesso appoggiarsi a me...e tu adesso mi stai dicendo che piangere è inutile. Grazie Near, davvero. Ma lo sapevo già! Solo che ...solo che pensavo di avere il diritto di sfogarmi, pensavo di non avere il dovere di tenermi tutto dentro...pensavo che parlare a una foto, per quanto sia sciocco forse, non fosse così grave!-

I suoi occhi mi trasmettevano solo stupore. Per la mia risposta, per il tono forse....

-....S-scusa. Io non ho memoria dei miei parenti, vivo qui da sempre e raramente ho avuto compagnia....se non quella della solitudine. Co...com'erano i tuoi genitori? Anzi, com'è avere dei genitori?-

Aveva balbettato? Near?! Il sicurisssimo ed eccelso Near, il primo in classifica, quello che non sbagliava mai poteva essere in difficoltà?
Chiusi gli occhi.

-....Penso che se dovessi scegliere un solo aggettivo per descrivere i miei sarebbe....bravi. Si, ne sono certa. E severi, forse ogni tanto pretendevano troppo da me....o forse ero io ad essere sbagliata. Devo ammettere che si discuteva spesso e io alzavo la voce, poi la alzavano loro e alla fine io rimanevo nel torto....eh si, ero e sono ancora una bella testa calda. A loro piaceva poco la mia idea di tenere in ordine e a me piaceva poco la loro. Ma tolto qualche piccolo screzio più che normale tra figlio e genitore, li amavo. Bhe, li amo ancora, proprio perché erano bravi. Mi hanno aiutato tante di quelle volte che ad elencarle tutte finirei per riempire la biblioteca! Mi hanno insegnato tante cose, ma penso che le più imporanti siano solo tre....essere se stessi, ragionare con la propria testa e dire la verità. Anche se devo ammettere che ogni tanto mi è difficile seguirle tutte e tre. Per me loro erano come...dei custodi. Gli unici a volermi quel bene disinteressato tipico della famiglia. Premurosi, silenziosi, divertenti a volte....forse..si potrebbe dire che la presenza di Wammy possa essere paragonota a quella di un genitore, ovviamente eliminando il fatto che non ci viene a trovare molto spesso!-

Riaprii gli occhi....fare complimenti non era il mio forte, ma quella volta ...beh mi era piaciuto. Fissai ancora Near...assorto nei suoi pensieri....

-Wammy si comporta così solo con voi, visto che siete ospiti temporanee. È Roger ad occuparsi di tutti noi. Lui ci controlla, ci studia e ci tratta con decisamente poca gentilezza. Raramente gli altri possono divertirsi come preferiscono, li sgrida per un nonnulla, infligge punizioni troppo severe....è arrivato a picchiare due bambini solo perché stavano litigando per l'ultima fetta di torta. Nella sua figura non c'è nulla di paterno. Ovviamente tutto ciò non vale per me, Mello e Matt. Io perché sono asociale, Matt e Mello perché sarebbero in grado di dare fuoco al suo studio in men che non si dica.
Non ho mai capito perchè Quillish abbia messo Roger a direzione dell'orfanotrofio. All'inizio era solo il vice direttore, ma quando Quillish ha iniziato a seguire L per il mondo ha cominciato a comandare tutti a bacchetta. Ovvimente al loro ritorno ha smesso, ma il carattere accondiscendente di Quillish non riesce a contenere l'indole di Roger...-

C-che cosa? Roger...che picchia i bambini? Fin dal primo momento in cui l'avevo visto avevo compreso la sua severità, ma certamente non credevo che fosse manesco, ma soprattutto non lo credevo così infimo da sfruttare l'assenza di Wammy...

-Non posso credere che Roger sia un tale infame! Ma prima hai nominato un certo L, chi sarebbe??-

-L? L è solo il più grande detective del secolo, il migliore. Ha risolto casi difficilissimi in tutto il mondo senza mai sbagliare. Tutti qua lo conoscono!-

-Detective? Casi? Accidenti!! Ora che mi ci fai pensare Wammy non mi ha più detto nulla sul caso dei miei genitori...vado subito a chiederglielo! Grazie per avermelo ricordato, ciaoo Near!-









!!!! PUBBLICAZIONE PROSSIMO CAPITOLO 7 DICEMBRE 2012 !!!!   




Angolo della baka-autrice C
:

Mello: Ohh, finalemente ti descrivi per quello che sei, una baka pazzesca!
....-.-''''
In ogni caso questa baka  ha accennato al mitico L, che tutti aspettano dal primo capitolo :) (alleluia direte voi!) Però vi devo anche chiedere scusa, in quanto questo capitolo mi sembra più corto del precedente ç_ç..però mi rifarò con il prossimo, che è ,...direi abbastanza lungo :)....
L: Ma tanto manca ancora un po' prima che io entri no?
Non fare spoiler!!....-.-''' Sei incorreggibile L!!
BB: Concordo con l'autrice...+^+
Grazie B! Almeno qualcuno che mi capisce in questa banda di svitati c'è! *tutti la guardano con una faccia da WTF???!!*
*Me piangente*
*BB l'abbraccia*
*Salta addosso a BB*
Bene, allora, L!!!! Falli tu i ringraziamenti, io vado a mangiare marmellata con B!! :3

L: marm-ellata?....vaaaaabèèèèè!
Allora, oggi ringrazio io!

Grazie mille a tutti i lettori silenziosi, lasciate un parere! Ci piacerebbe moltissimo!


Grazie a chi ha recensito, cioé

chiaraelle99
vale_arashi_chan
Mirrine
Bisto_L

Poi grazie a quelli che hanno inserito la storia tra le preferite, seguite e ricordate....grazie a tutti quanti!


Me: Sono tornata!!!
BB: siamo tornati!
Autrice&BB: Ed entrambi vi diamo appuntamento al prossimo capitolo!!

Izumi_BB C:

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Capitolo 11
*** 10° Capitolo ***


capitolo 10 Uscii dalla biblioteca alla velocità della luce e iniziai a correre per i corridoi alla ricerca di Wammy. Lo trovai di fronte alla mia stanza.

-Signorina Virginia! Finalmente vi ho trovata! Potrebbe venire con me fino in direzione? Dobbiamo parlare di una cosa molto importante.-
 
Detto ciò lo seguii fino in direzione, dove trovai Sara e aimeh, Roger, che prese subito la parola.

-Bene, ora che siete entrambe qui vi devo comunicare un cambiamento voluto da L in persona. Immagino abbiate notato che i nomi dei ragazzi dell'istituto non sono quelli reali ma dei soprannomi. D'ora in poi anche voi cambierete nome.-

-Cosa?! E per quale motivo dovremmo cambiare nome!?- Urlai di protesta.

-Semplicemente per ragioni di sicurezza, fino a quando resterete qui dovrete avere dei nomi diversi.-

-E quando uscirò? Qui dentro mi chiamerò in un modo e fuori in un altro? Ma che razza di storia è?-

-Ascolti signorina. A me non interessa minimamente il suo punto di vista, è chiaro?! Ho già preso questa decisione e non cambierò idea per i capricci di una bambina viziata. Ora ditemi i vostri soprannomi e poi andatevene, mi state facendo venire i nervi.-

....La decisione non era sua, ma di L...se ne era già dimenticato? In ogni caso nessuno avrebbe cambiato idea, a nessuno importava delle mie ragioni.

-...Juliet. Sarò Juliet, spero ti vada bene Roger, perché non cambierò idea.-

-Io vorrei chiamarmi Ivy....- Disse Sara.

Roger mi guardò come se avesse vinto una battaglia contro di me e io gli risposi con uno sguardo pieno di risentimento, poi girai i tacchi e uscii dall'ufficio, infuriata come non mai.

Corsi fino alla mia stanza, poi entrai e mi chiusi dentro. Mi gettai sul letto e mi misi a prendere a pugni il cuscino. Quanto odiavo Roger!

-Come si permette quel vecchiaccio di cambiarmi il nome!? E di darmi della bambina viziata!? Come osa?! E poi "è per la vostra sicurezza"...ma che sicurezza e sicurezza! Se qualcuno avesse voluto uccidermi lo avrebbe già fatto...e pi che senso avrebbe uccidere me! Waaaaah! Non lo sopporto! È odioso....come se lui fosse il capo, è Wammy il capo! Com'è possibile che si lasci superare da un simile infame!!

TOC, TOC

Accidenti! E ora chi è che bussa?!-

Aprii la porta e mi trovai di fronte Wammy, i cui occhi mi trafissero. Mi ricordavano gli sguardi di rimprovero di mio papà, di quelli che ti fanno raggelare il sange nelle vene. Pian piano la vergogna cominciò a venire a galla e lo lasciai entrare. Lui andò a sedersi alla scrivania senza dire una parola.
Non sapevo cosa fare...parlare era fuori discussione, perciò decisi di attendere Wammy.

- Non le pare di aver esagerato signorina Juliet?-

-Sinceramente...no.-

-E come mai?-

-Non c'era nessun motivo per cui dovessimo cambiare nome. Se qualcuno avesse voluto ucciderci lo avrebbe già fatto, inoltre non usciamo mai da qui, siamo confinate tra queste quattro mura, che differenza fa? E se un giorno uscissimo cosa faremmo? Ma soprattuto chi dovrò essere? Juliet o Virginia?-

-Non capisci bene cosa sia successo e quindi non comprendi...-

-Cosa? Io non capisco? Cosa dovrei capire signor Wammy? Qualcosa che riguarda il cosa della morte dei miei genitori? Qualcosa di cui, però, io non ho la minima idea... Ah, a dir la verità volevo chiederle se c'erano novità, ma la storia del nome me lo ha fatto scordare!-

-Quindi Roger,che avevo incaricato, non ti ha detto nulla? Non sai niente?-

-Wammy, cosa dovrei sapere?-

...
Lo osservai attentamente, sembrava indeciso. Era una cosa così pericolosa o forse così inutile che poteva evitare di dirmi?

-Non deve sapere nulla signorina, non ci sono novità rilevanti.-

...
<>

-Wammy, lasciando perdere la faccenda del caso e dei nomi, nel cortile c'è un luogo tranquillo in cui stare? Sai, un posto dove possa rimanere da sola, magari senza dover esser costretta a sentire le grida dei ragazzi che giocano a pallone?...Il tifo che si sente è peggio di quello della partite di Holly e Benji...-

-Strano...non...Ivy mi ha chiesto esattamente il contrario. Comunque non so davvero dove potresti andare. Tempo fa, sul retro dell'edificio, c'era una serra, ma sono anni che nessuno ci va più. In realtà penso sia addirittura inagibile...Inoltre è chiusa a chiave, non si può proprio entrare....Però se ha voglia di solitudine posso sempre lasciarti usare la cucina.-

-Davvero?? Grazie mille! Potrei usarla subito?-

-Ma certo, ti accompagno.-

Percorremmo il corridoio molto velocemente. Ero ancora un po' contrariata, ma cucinare mi piaceva un sacco e avrei potuto rilassarmi un po'.

-Eccoci qui. Juliet, ti lascio sola.-

-Grazie Wammy, ma poi ritorno a chiamarti, devi assolutamente assaggiare i miei mitici biscotti!-

-D'accordo, mi troverai in sala mensa allora.-

Preparai con cura tutti gli ingredienti, diventando quasi pazza per trovarli e sbriciando in ogni armadietto. Volevo prepararne tre tipi: ripieni alla marmellata; con le gocce di cioccolato e il cacao spolverato sopra; con lo zucchero a velo sopra.
Lavorare con le mani, assaggiare gli ingredienti e sgrannocchiare pezzetti di cioccolato mi calmò e mentre ritornavo indietro con Watari mi ritrovai a canticchiare a bassa voce.

-Non sapevo che fossi tanto brava a cantare Juliet...-

-Oh, è solo un hobby come tanti, adesso quello in cui devo essere stata brava è cucinare!- Scherzai.

Wammy assaggiò tutti i biscotti e poi mi fece i complimenti.

-Mmmm, sono davvero buoni..anzi, come hai detto prima sono davvero mitici! La prossima volta devi però farmi assaggiare una torta!...

-Volentieri!- Ero entusiasta del risultato ottenuto.

-Ora però devo andare, ho un impegno urgente...uhm..non è che posso rubarti un po' di biscotti?-

-Ma certo, prendine pure quanti ne vuoi..buon lavoro Wammy!-

....Chissà cosa doveva fare...forse...
Forse stava andando dal misterioso L?



-L, sono tornato! - disse Watari avvicinandosi al ragazzo per poi posargli un sacchetto di carta bianco a fianco.

Questo girò la testa e lo osservò con curiosità. Il suo volto era appena illuminato dalla luce del computer, ma Watari sapeva che i suoi occhi stavano brillando.

-Sono biscotti. Li ha preparati Juliet.-

-Juliet? Oh, le ragazze hanno cambiato soprannome...come stanno?

-Bene. Juliet non ha trovato opportuno il cambio di nome, ma per il resto sono in ottima forma.-

-Sono certo si abituerà presto.- Disse il giovano mordicchiandosi il pollice.

-L, cos'hai deciso di fare riguardo il caso? Juliet mi ha chiesto informazioni oggi e...-

-Me ne occuperò personalmente. La scena del crimine ha degli elementi che rircordano gli omicidi di BB, il quale è appena uscito di prigione. Lo ritengo il spospettato numero uno, anche perché so che aveva dei contatti con un'organizzazione che distribuiva droga....Peccato che non abbiamo la sicurezza che sia stato lui.-

-Capisco...Ora devo andare, Roger ha bisogno di parlari di qualcosa...-

-Uhm...Watari, come sono le ragazze?-

-In che senso?-

-Caratterialmente.-

-Juliet è.....estremamente istintiva e diretta. Se qualcosa non le va bene lo dice subito e con irruenza. Ma ho notato anche una grande docezza in lei, è riuscita a parlare con Near da quel che so....per il resto su Juliet posso dirti poco, le piace stare da sola, quindi non la vedo con la stessa frequenza di Ivy. Ecco, lei a differenza dell'amica è davvero tranquilla, non è il tipo che si lamenta. Riesce ad andare d'accordo con tutti e la sua pazienza sembra non avere fine...inoltre vuole sempre stare in compagnia.-

-Due personalità così contrapposte...una apparentemente più forte e una più docile e ...direi quasi troppo sensibile. Com'è possibile che due opposti vadano così d'accordo...In ogni caso voglio farle collaborare nelle indagini.-

-Ne sei sicuro L??-

-Si. Ritengo che la loro presenza possa essermi d'aiuto. Quando ti dirò di portarle fa fare loro il riconoscimento vocale...così potranno entrare anche da sole.

-D'accordo, come vuoi tu.-

Poi Watari uscì dalla stanza, rimanendo accecato dalla luce del sole.

<<....Cielo! Il giorno in cui quel ragazzo uscirà da quell'oscurità sarà un vero miracolo!-





!! PROSSIMO AGGIORNAMENTO : 12 DICEMBRE 2012 !!



Angolo della baka-autrice C:

Ahhhhh, che capitolo lungo =_= Forse anche troppo per i miei standard! xD
Beh che dire....vorrei assaggiare anche io i biscotti di Juliet....*le sta venendo fame*
Ma secondo voi L lo conosce il detto " Gli opposti si attraggono" ?
Mah, per me no :PP
Spero che il capitolo vi piaccia :)

Ed ora ringrazio tutti coloro che hanno letto il capitolo, lasciatemi un piccolo parere, mi fareste davvero piacere! ^-^

Grazie a chi ha recensito e cioè:
Mirrine
vale_arashi_chan
chiaraelle99

E grazie a tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite, le preferite e le ricordate!

Un bacione a tutti quanti 

Izumi_BB C:

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Capitolo 12
*** 11° Capitolo ***


Capitolo 11
-Matt! Mello! Ivy!- Urlai mentre correvo nel cortile diretta al campo da calcio.


Matt e Mello erano distesi a terra a fianco alla porta con il fiatone. Vicino a loro erano state accartocciate alcune bottiglie d'acqua.

-Ciao ragazzi, come va? Sembrate proprio stanchi! Avete voglia di fare uno spuntino?-

-Spuntino?? Ti ricordo che stamatttina Roger mi ha fatto lavare i piatti e pulire la sala mensa da cima a fondo a caussa dell'ultimo scherzo di qualcuno -si girò fissando Mello, che alzò le spalle -Io non voglio uno spuntino!! Sono esausto! Vogliouna tavola imbandita a festa, piena e strapiena di cibarie!!- Mi disse Matt alquanto...affamato.

-Beh. non ho una tavola piena di cibo, ma ho fatto un po' di biscotti apposta per voi! Sono al cioccolato e con lo zucchero a velo...ma se non li volete posso magiarmeli tutti io!-

-Cacao?! Zucchero?! No, no! Li accettiamo molto volentieri!!- Dissero in coro.

Diedi loro i due sacchetti di stoffa marroncina in cui avevo riposto i dolcetti e loro iniziarono subito a divorarli.

-Mmmm...Fono Pfopfio Buoni!!!- Mi elogò Mello con la bocca piena e le labbra sporche di cacao

-Grazie mille! Sono davvero felice che vi piacciano!! Comunque, volevo chieder...-

-Ma cosa state facendo fuori?? Rientrate all'istante e andate a lavarvi!- Ci urlò Roger da una finestra.

-Cielo! Ma quell'uomo non ha altro da fare che urlarci dietro tutto il tempo!- Esclamò Mello.

-Penso proprio di no...dai, rientriamo prim che scenda giù e ci porti dentro tirandoci per le orecchie...- Gli risposi alzandomi e trascinando Ivy con me.

Appena fummo di fronte all'ingresso mi guardai intorno qualche volta. Tutti quanti erano già entrati nella mensa, mentre i ragazzi erano nelle loro stanze. Dovevo assicurarmi che nessuno potesse sentire ciò di cui stavo per parlare.

-Ti devo raccontare un po' di cose. Ne parliamo ora o dopo cena in stanza?-

-Penso sia meglio dopo cena...non vorrei che qualcuno si immischiasse...è grave?-

-Dopo.-

Cenammo alla veloce, senza trattenerci a scherzare con gli altri, e andammo subito nella mia stanza, chiudendo poi la porta a chiave per precauzione.

-Allora? Cosa mi devi dire? Sembrava una cosa molto importante....non ti vorrai lamentare ancora per il cambio di nome, vero?-

-No, non mi interesa più, devo parlarti di un qualcosa di più...personale.-

Ivy era curiosa e credo anche un poco timorosa di conoscere ciò che le stavo per rivelare...

-Cosa?...-

-Oggi ho chiesto a Wammy informazoni riguardo la morte dei nostri genitori...-

-E cosa ti ha detto? Dopo un mese la polizia avrà scoperto qualcosa!-

-Lo pensavo, e lo penso ancora, anche io. Ma Wammy non mi ha svelato nulla....ha accennato a un qualcosa riguardo Roger e poi ha concluso la discussione dicendo che non c'erano novità importanti...-

-M-ma come? Ci aveva promesso che ci avrebbe informate di ogni cosa, anche la più insignificante! E' ingiusto!-

-Non l'hai ancora capito? Nulla qua dentro è giusto...a partire dalle parole di Wammy fino a Roger. Ho deciso che una di queste sere farò una capatina al terzo piano...-

-Cosa?! Ma Roger lo ha vietato! Non lo puoi fare!-

-Sara...eddai, mi conosci da sedici lunghissimi anni. Sai benissimo quanto Roger abbia solo sprecato fiato e tempo nell'espormi le regole della Wammy' House. Conosci la mia mentalità, ciò che Roger non sa non mi danneggia in alcun modo e se voglio fare una cosa...-

-La fai e basta....si, conosco la tua testa calda e rmai mi sono abituata a conviverci, ma speravo che qui almeno tirassi un po' il freno!-

-Mi sono già frenata troppo. Vi andrò di notte, quando Roger dorme...almeno sarò sicura di non trovarmelo difronte alla porta la mio ritorno...-

-Io non ci sto. So già che me lo chiederai ti anticipo subito la risposta. Non voglip rischiare si essere mandata via né altro. Io sto bene qui, ho trovato degli amici...renditi conto, sono quasi tornata normale! Il caso mi interessa, voglio conoscere l'assassino della mia mamma e del mio papà, come potrei non desiderarlo, ma non è la mia priorità di vita...in un certo senso ho fatto come tu mi dicevi sempre, mi sono gettata alle splle le cose brutte e ho cercato di vedere solo il buono. Quando Wammy verrà a darmi a notizia della sua cattura mi sentirò felice, forse in pace, ma non ho intenzione di mettermi nei guai o espormi.-

-....-

Non ci potevo credere...la prsona su cui più contavo, quella in cui maggiormente speravo troncava il mio velato invito così, in modo netto.

-Tu...tu lo accetti? Ti va bene che non ti vengano detto tutto, ti piace rimanere lontana dalla verità, vivere nell'ignoranza? Mi spiace, ma io no. Se non vogliono darmi ciò che mi è stato promesso me lo prenderò da sola, non mi interessa come.
Però, al contempo, so che se hai preso una decisione tanto drastica difficilmente riuscirò a farti tornare indietro. Se scoprirò qualcosa...vedrò di dirtelo, io almeno le promesse le mantengo...beh, dire che non abbiamo più nulla da dirci allora.-

-...i-io torno in stanza...notte vi-san...-

Dopo che ebbe chiuso la porta mi distesi sul letto pancia un su, posando il telefono su di essa. Inziai a riflettere sul perché Ivy avesse declinato e su come e quando salire al terzo piano di preciso, ma i miei pensieri non durarono molto e presto mi addormentai.




!! PROSSIMO AGGIORNAMENTO:  17 DICEMBRE 2012 !!



Angolo della baka-autrice C:

Sinceramente sono soddisfatta di come ho scritto il capitolo questa volta. Diciamo che mi è piaciuto scrivere al discussione tra Juliet e Ivy, in un certo senso mi sono divertita! :)
Però adesso, si è aperto un bel mistero....cosa ci sarà al terzo piano? o.O
Bhe, non posso dirvi altro che "leggeete il prossimo capitolo"..*capitan ovvio*

Bhe, alloora, ringrazio di tutto cuore tutti i lettori, anche quelli silenziosi!...Ma parlate, mica è un compito in classe questo! Suggeritemi pure ^_^

Poi grazie a chi ha recensito, sempre gentilissimi come al solito

vale_arashi_chan
Bisto_L

Inoltre grazi a chi ha messo la storia tra le seguite, ricordate o/e preferite cioè:

Barney_L 
Beyond_Birthday 
Bisto_L  
chiaraelle99 
DPotter  
Ele_vislove 
KuroAi 
Lady Night 
MaryMaria 
MikuSama 
Mirrine 
pulcino_bagnato99 
rima echizen 
Rox_malfoy 
St_rebel 
vale_arashi_chan
Ramona37
ChockyLawliet
Gatta Blu [Contatta]
IvyLotus  
MikyMiao
PazzaManiacale_BB


Grazi di cuore a tutti quanti!!

Bacioni Izumi_BB *oggi senza compagnia ç_ç*

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Capitolo 13
*** 12° Capitolo ***


Capitolo 12 C'era la luna.

E io correvo, sempre più veloce, voltandomi spesso per guardarmi alle spalle.

E lo vedevo.

Osservavo quel coltello lucido, la cui lama era sporca di sangue.

E la sentivo.

Sentivo quella voce che minacciava di uccidermi.

Io continuai a correre, fino ad arrivare ad una chiesa abbandonata.

Entrai e mi nascosi velocemente dietro ad una colonna.

Pensavo di essere al sicuro.

Poi, all'improvviso la finestra vicino alla colonna si ruppe. Una pioggia di frammenti di vetro, freddi e taglienti, mi cadde in testa.

Chiusi gli occhi.

Quando li riaprii di fronte a me c'era lui.

Nella penombra riuscivo a vedere il riflesso degli occhiali e sempre quel maledetto coltello.

Lui si avvicinò, con passi lenti e calcolati, alzando il coltello.

Poco prima che la lama calasse sul mio petto urlai con tutto il fiato che avevo in corpo.


-Aaaahhhhhhhhhh!!!!-

Aprii gli occhi. Davanti a me non c'era nessun uomo, nessun coltello ed ero nel letto della mia stanza, non in una chiesa.
Tirai un sospiro di sollievo. Era stato solo un orribile incubo, ma che spavento mi ero presa...
Cercai di alzarmi, ma caddi di lato, sul pavimento.

-Diavolo! Non sono stata accoltellata nel sogno e devo farmi male adesso?? E poi come ho fatto a cadere?!-

Mi guardai le gambe. Erano avvolte nel lenzuolo...dovevo essermi mossa parecchio durante la notte.
Liberatami dal lenzuolo mi diressi in bagno e mi guardai allo specchio.
Sulla mia fronte sembrava esserci scritto: "APPENA PASSATA SOTTO UN TRENO"...inoltre ero pallida, molto più del solito.
Iniziai a sciacquarmi più volte il viso, in attesa di riprendere il mio colorito naturale. Poi mi spostai in camera e guardai l'orologio. Erano le cinque del mattino.
Di tornare a dormire non se ne parlava proprio, tra un'ora Roger ci avrebbe svegliati, sarebbe stato inutile. Decisi di vestirmi ed esplorare un po' l'orfanotrofio in vista della mia visita la terzo piano.

Passeggiare per i corridoi della Wammy's House a quell'ora era fantastico. La quiete e il silenzio, interrotti solo dai miei leggeri respiri, regnavano sovrani. Mi sembrava di essere in un'enorme biblioteca.
Percorsi tutto il corridoio e alla fine trovai le scale. Non c'erano né scritte di divieto né telecamere a riprendere coloro che trasgredivano...possibile che lì tutti rispettassero le regole?

-Perfetto. Stanotte verrò a fare un giro. È ora di scoprire cosa si nasconde lì sopra.-

Decisi di scendere le scale fino a primo piano ed entrai di nascosto in biblioteca....quella vera.
Il sole stava sorgendo e dalla finestra vedevo il cielo farsi sempre più chiaro. Le nuvole, simili a batuffoli di cotone, si coloravano di rosa, rosso, arancione, azzurro....un'armonia di colori che infondeva calma e dolcezza. Mi sedetti nel mio angolino, su quella poltrona di velluto tanto comoda quanto grande e la mia mente iniziò a pensare agli eventi dell'ultimo mese, tenendo sempre sotto controllo l'orologio. Se fossi arrivata in ritardo Roger avrebbe potuto insospettirsi.

<<...Allora, facendo un breve sunto del tutto: ho avuto una strana sensazione; i miei genitori sono stati uccisi da qualcuno ancora sconosciuto; sono venuta a vivere in questo orfanotrofio speciale; Roger mi ha fatto cambiare nome; ho scoperto l'esistenza di un certo L, detective di fama mondiale;...uhm....ah si, qua c'è qualcosa che Roger non vuole assolutamente sia scoperto, altrimenti perché bloccare l'accesso ad un piano? Mi pare di aver detto tutto...oh giusto! Wammy e Roger sono a conoscenza di dettagli sul caso dei miei di cui io fino a poco tempo fa ignoravo l'esistenza e sembra che non vogliano rivelarmi nulla....ora che ci penso è anche un po' che non vado più a vedere i ragazzi giocare a calcio....da quando ho portato loro i biscotti! -guardai l'ora nuovamente- ..sono dieci alle otto...meglio uscire e andare a mangiare! >>

Dopo aver fatto colazione la mattinata trascorse in fretta, tra i test, le urla della prof e i messaggi con i ragazzi. Come anche il pranzo, veloce e sereno. Senza quasi accorgermi di quanto il tempo fosse passato veloce mi ritrovai nel mio angolino della biblioteca. Non avevo nessun compito da svolgere, non perché la professoressa non ne avesse dati, ma perché li avevo svolti in classe sfruttando l'ora di interrogazione, come del resto facevo quando andavo nella vecchia scuola. Mi chiesi perché fossi venuta in biblioteca...probabilmente la forza dell'abitudine.
Mi presi una tazza di latte caldo (per fortuna c'era uno stanzino con le bevande calde e fredde) e iniziai a guardare fuori dalla finestra, cercando qualcosa su cui concentrarmi.
Near però mi risvegliò dalla mia osservazione.

-Non hai compiti?-

Sapere che quel ragazzo mi parlava mi sorprendeva ogni giorno di più. Dai racconti di Matt lui era silenzioso, solitario e indifferente al mondo esterno...chissà perché si interessava a me allora.

-No, li ho fatti in classe...Near, sono belli i fiori del prato, non trovi? Sono così colorati!-

-Non lo so...non esco mai in cortile. Ma quei fiori non sono nulla rispetto a quelli che si vedono nelle foto della vecchia serra.-

-La..serra? Wammy me ne aveva parlato, però l'aveva definita inagibile....sarebbe bello vederla...-

-Se lo desideri posso dirti come arrivarci....-

Near che mi dava indicazioni? No, era ora di cambiare. Non era mai uscito dalle quattro mura dell'istituto, ora doveva esplorare l'esterno, anche se per il momento questo era rappresentato solo dal cortile.

-Mi piacerebbe davvero molto, ma non voglio le tue indicazioni, tu verrai con me e andremo alla serra ora.-

Non so perché, ma Near non si oppose, fece un cenno e si alzò.
Attraversammo mezza Wammy's House nel più totale silenzio. Non avevo al più pallida idea di dove stessimo andando, mi ero completamente persa. Fatto sta che arrivammo di fronte a una porta in legno scuro, chiusa con un chiavistello.

-Da questo lato non viene mai nessuno, ma Roger ha lo stesso bloccato il passaggio. Uscendo da questo portone ci si ritrova nel retro del giardino. È la strada più breve per raggiungere la serra.-

-Aemh...e come lo apriamo il chiavistello genio?

In vista non c'era nessuna chiave.

-Con questa...-disse Near tirando fuori dal robot che si portava sempre dietro un chiave.

-Wow.-...ero senza parole.

Aprimmo la porta e uscimmo.Girammo a destra e proseguimmo diritto. Riuscivo a vedere gli alberi del boschetto...possibile che la serra fosse lì in mezzo? Speravo ardentemente di no.
Per fortuna non mi sbagliavo. Poco prima del boschetto vi era una, probabilmente in passato, bella serra. I vetri erano sporchi e opachi, segnati dalle piogge prese nel corso degli anni. Dell'interno non si vedeva quasi nulla, solo qualche chiazza colorata. Feci il giro intorno e cercai di aprire la porta.

-Accidenti anche questa è chiusa a chiave! Near, non è che nel tuo robot magico ha un'altra chiave?-

-No, entrare è impossibile...direi che ora possiamo tornare dentro.-

-Aspetta! Nel mio vocabolario la parola impossibile non esiste! -dissi con molta sicurezza- ora vedrai come la aprirò!!-

Mi controllai le tasche. Per fortuna i pantaloni che indossavo erano i soliti che portavo a scuola e quindi erano attrezzati per ogni evenienza. Tirai fuori dalla tasca destra un graffetta e una forcina per capelli, poi cominciai ad armeggiare con la graffetta e la serratura.

-Non vedo come tu possa forzare la porta in quel modo..-

-Vedi Near, ci sono tantissime cose su di me che tu, gli altri, Roger e Wammy non sapete su di me. Una di queste è che nella mia classe del liceo c'era un ragazzo molto....pazzerello, che aveva scassinato i cassetti dei professori in occasione di alcune verifiche di fisica, chimica e latino e io...beh, mi sono fatta insegnare qualche trucchetto!-

Mentre parlavo sentii il clack della serratura.
Mi alzai in piedi e aprii a Near al porta con nonchalance.

-Impossibile aprirla eh?-

-Tu non sei normale.-

-Ahaha, beh, dopo aver appurato questa ovvietà possiamo entrare!-

Si vedeva che erano anni che la serra non veniva aperta. In ogni angolo c'erano ragnatele, anche se probabilmente i ragni erano ormai morti. Calpestai un tappeto di petali dai colori spenti e foglie secche. A sinistra erano presenti alcune piante, quasi tutte morte a parte una rosa rossa, una bianca e alcuni fiori in un vaso....erano bruttini e avvizziti, ma ancora recuperabili. A destra invece vi era un piano da lavoro coperto da uno strato di polvere con vari attrezzi sopra: delle cesoie, una innafiatoio, uno spruzzino e ovviamente un piccolo lavandino.
Aprii i rubinetti. L'acqua corrente c'era, sia calda che fredda...ottima notizia!

-Cosa vuoi fare ora?- Mi chiese Near.

-Semplice! Rimettere a nuovo questo posto, del resto nessuno si aggira mai da queste parti quindi potrò agire indisturbata.-

-Farai morire anche quelle due piante rimaste...-

-No, invece non succederà a patto che tu mi dia la chiave o una copia del chiavistello del portone. Inoltre c'è un'altra cosa che non sai di me: ho un discreto pollice verde! Mio papà mi ha insegnato fin da bambina a prendermi cura delle piante...-

-....allora inizia a lavorare, mi chiedo cosa riuscirai a fare in un solo pomeriggio....oh, se hai bisogno di qualcosa chiedi a Destiny. È in grado di procurarti tutto quello che ti può servire in poco tempo...almeno così dice Mello..-

-Grazie Near! Ricordami che ti devo un favore!! Ora però è meglio che inizi, trova un posto in cui sederti.-

Iniziai a sbirciare nei cassetti e nelle antine e recuperai una spugna, un barattolo di detersivo vecchio come minimo di dieci anni e un secchio. Riempii d'acqua quest'ultimo e cominciai a ripulire le finestre e il piano da lavoro. Quando finii erano già passate due ore ed ero piena di sapone...qualche bolla mi si posò sui capelli e scoppiò, mentre altre rimasero sospese per un po' in aria per poi scendere dolcemente e posarsi a terra, su di me, su Near e sul tavolo. Passai allora a ripulire il pavimento con una scopa ritrovata in un angolo avvolta dalle ragnatele e dopo lo strofinai  con la spugna, eliminando piano piano tutto lo sporco accumulatosi.
Quando terminai quelle veloci pulizie erano quasi le sei del pomeriggio. Decisi di tornare in stanza, avevo assolutamente bisogno di una doccia.

-Forza Near! Io ho finito, è ora di andare.-

Ripercorremmo a ritroso la strada ed entrammo silenziosamente nell'edificio.

-Sei brava a cantare...hai una bella voce.-

-E quando mi hai sentita cantare??-

-Mentre pulivi...continuavi a cantare Roulette.-

Oh mamma....da quando Near ascoltava cose come canzoni e musica? E anche se li avesse ascoltati non pensavo potesse conoscere i Sistem Of A Down...

-Grazie per il complimento.- dissi arrossendo un po'- O-ora vado in camera, ciao Near!-

-Ciao.-

Corsi in camera e mi gettai sul letto.
Near...di solito indifferente a ciò che gli accadeva intorno aveva prestato attenzione a me e mi aveva fatto un complimento..incredibile!
Rimasi distesa sul letto per un po', poi mi fiondai nella doccia. Avevo visto di sfuggita l'ora, ma sapevo di essere maledettamente in ritardo.
Quando uscii dalla mia stanza incontrai Matt, Mello e Ivy.

-Toh, ma guarda chi è resuscitato dalla tomba! Sono giorni che non ti fai vedere al pomeriggio, Juliet! -disse Matt abbracciandomi. Mello fece lo stesso, ma subito dopo mi sgridò.

-Ehy! Che fine ha fatto lo shampoo al cioccolato? Sai di fiori, mica lo avrai finito??-

-Ahahaha Mello! Non preoccuparti, ne ho solo provato uno diverso! Ora che ne dite di andare a mangiare? Io avrei un po' di fame ...-

-Ma certo!!- Mi risposerò Matt e Mello in coro.

Cenammo insieme in allegria, ma alla fine Ivy non volle rimanere giù con noi.

-Scusate ma sono stanca...io vado a riposarmi. Notte a tutti!-

Io, Matt e Mello, dopo averla salutata, uscimmo e ci sedemmo sui gradini dell'ingresso.

-Ehy Juliet!...È successo qualcosa tra te e Ivy? Sai, oggi non era spensierata come al solito...e poi non ti ha nominato nemmeno una volta!-

-Davvero? Perché vi parla spesso di me? ...In ogni caso tra noi non è successo nulla...- Bugia, bugia enorme....

-Uhm..ok! Comunque si, ci ha raccontato per esempio che sei brava a giocare a calcio come portiere e alcuni...divertenti aneddoti scolastici che ti riguardano. Nulla di che, ma sentirla parlare è divertente, soprattutto se sei tu l'argomento...sembra rasserenarsi tantissimo, come se il tuo nome da solo avesse il potere di farle cambiare umore. Speriamo che stia bene...-

-State tranquilli...Ivy era veramente stanca. Altrimenti sarebbe rimasta qui con noi.-

-Davvero? Sentirlo dire da te è tranquillizzante, la conosci così bene!-

Dopo questa piccola parentesi passammo il tempo prima di andare in stanza tra battute e piccole discussioni, alcune volte avevo ragione io, altre Mello e altre ancora Matt.



!! PROSSIMO AGGIORNAMENTO:  22 DICEMBRE 2012 !!



Angolo della baka autrice C:

Allora salve a tutti lettori!
Che ve pare dell'incubo!? Ovviamente dateci pure l'interpretazione che preferite..anzi, perché non mi dite cosa vi sembra? Chissà che qualcuno non possa indovinare :D
Invece..chiedo scusa! ç_ç Probabilmente quasi tutti vi aspettavate  che vi svelassi cosa fosse nascosto al terzo piano e invece vi piazzo il capitolo della serra ..ehehe, ma serviva anche questo! Vedrete poi :)
Comunque spero che il capitolo piaccia a tutti quanti! ^O^
E dopo ciò, via con i ringraziamenti!

Grazie molte a chi ha letto la storia e anche a chi l'ha recensito, cioè:

vale_arashi_chan
chiaraelle99
Mirrine
Bisto_L
soniuccia

Poi grazie a tutti color che hanno insierito la storia tra le preferite, le ricordate o/e le seguite! :)


Barney_L 
Ramona37
Barney_L 
Beyond_Birthday  
Bisto_L 
chiaraelle99 
DPotter 
Ele_vislove 
KuroAi 
Lady Night  
MaryMaria 
MikuSama  
Mirrine
pulcino_bagnato99 
rima echizen 
Rox_malfoy  
soniuccia  
St_rebel 
vale_arashi_chan
ChockyLawliet 
Gatta Blu
IvyLotus  
MikyMiao 
PazzaManiacale_BB

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Capitolo 14
*** 13° Capitolo ***


Capitolo 13 Entrata in camera andai in bagno a cambiarmi e poi mi infilai sotto le coperte, facendo il minor rumore possibile.
Improvvisamente sentii qualcuno bussare alla porta.

-È ancora aperto!-

Vidi la testa di Ivy sbucare dalla porta, guardarsi intorno ed entrare.

-Credevo che ti stessi preparando per uscire, non per dormire...-

-Sono pronta infatti. Il cambio dei vestiti per la notte è nel bagno e non ho intenzione di dormire. Però devo aspettare che Roger se ne vada. Se mi scoprisse sarebbe grossi guai per me...-

-Uhm..hai ragione. Va bene se rimango qui fino  che non te ne vai?-

-Certamente! E non guardarmi con quell'espressione, non sto mica andando in guerra!-

-...È che..scusami se non vengo con te. Nel caso scoprissi qualcosa me lo dirai?-

-Ma questo è ovvio! Ti informerò riguardo tutto quello che troverò, siano indizi o cadaveri!

-Cadaveri?! Ma smettila! Non credo possano esserci cose simili su quel piano.-

-Se Roger ci ha vietato di andarci è perché ci sta nascondendo qualcosa. Più ci penso più me ne convinco.-

-Se lo dici tu...-

Non parlammo più e iniziammo ad ascolta re un po' di musica distese sul letto. Probabilmente ci addormentammo, poiché quando suonò la sveglia del cellulare sobbalzai.
Mi girai verso Ivy. Per fortuna non si era svegliata.
Posai il pigiama sulla scrivania e poi andai in bagno a cambiarmi. Indossai un maglione nero a maniche lunghe, un paio di pantaloni di una tuta caldi e morbidi e delle calze nere. Dopo mi misi una piccola torcia in tasca, presi la borsa e guardai l'orologio. Mezzanotte precisa.

-Io torno presto, ciao ciao.- Sussurrai a Ivy.

Dopo essere uscita chiusi la porta a chiave e poi mi guarda intorno. Non si vedeva nessuno e non si sentiva nessun rumore. Percorsi silenziosamente l'intero corridoio fino ad arrivare di fronte alle scale. Accesi la torcia e posai il piede destro sul primo gradino.
Mentre salivo notai come il colore giallo scuro dei muri si interrompesse improvvisamente, diventando bianco come la neve. Quanti erano che nessuno saliva lì sopra? Quel bianco candore continuava fino al corridoio, ricoprendo anche le porte. Mi ricordava un'ospedale. Sui due lati vi erano quattro porte ciascuno...Solo otto camere.
Guardai meglio, per farmi un'idea. Le porte sul lato destro avevano dei fogli di carta colorata, in contrasto con il bianco circostante, attaccati nella parte alta. Le altre porte non avevano a parte l'ultima. Questa aveva a fianco un stranissimo scatolino grigio, forse di metallo.

<< Prima controllerò le stanze senza nulla, dopo le altre e per ultima quella in fondo a sinistra. >>

Aprii le prime tre porte, ma non trovai assolutamente nulla nelle stanze. Solo pavimenti, muri e soffitti immacolati. Mi spostai allora sul lato destro.
Tolsi la carta rossa dalla prima porta e notai una..lettera? Si, poteva essere una lettera. Rimasi un po' a guadarla per capire che lettera fosse. Mi ricordava una A scritta in un carattere che non avevo mai visto, molto elegante ed elaborata..quasi barocca.
La stanza all'interno era povero e spenta. Un letto, un armadio, un tavolo e null'altro. Tutto perfettamente in ordine.
Mi sedetti sul letto e mi guardai intorno con più attenzione.
Il pavimento era in legno, liscio e,lucido come quello della mia stanza. La cosa strana erano le pareti. Bianche come le altre, ma con schizzi rossi come il sangue. In quel momento sperai vivamente di sbagliarmi sull'ipotesi dei cadaveri....
Sul tavolo invece c'era qualcosa. Mi avvicinai per vedere meglio. Una vecchia foto con i bordi consumati mostrava tre bambini, probabilmente dieci anni al massimo.
Due erano sorridenti e la loro allegria permeava la foto ed era in netto contrasto con il bimbo che teneva la testa bassa, forse per tristezza, forse per vergogna. I due avevano entrambi gli occhi verdi come degli smeraldi e due chiome ricce, color del grano. Forse, data la somiglianza, erano fratello e sorella. Erano davvero belli, dai lineamenti dolci e delicati. Lei sembrava una bambolina di porcellana, con i boccoli biondi che le ricadevano sulle spalle. I tratti di lui invece, insieme al capelli un po' lunghetti sul collo e alla frangetta lo rendevano molto femminile. Il bimbo al centro con la testa bassa al contrario aveva i capelli nerissimi e molto spettinati, diciamo che sembrava essersi appena alzato dal letto. Inoltre indossava una maglietta nera a maniche lunghe e dei jeans rotti in più punti, di un bel blu scuro. I vestiti cupi mi ricordavano Mello, se non fosse stato che quello di Mello erano di pelle nera ed aderente...non che gli stessero male, tutt'altro! Lo rendevano maledettamente sexy.
Me la infilai in tasca e poi controllai i cassetti del tavolo. In uno c'era un libro, uno di quelli antichi, con le pagine ingiallite dal tempo e quel profumo di carta che ti fa volare lontano; l'altro era chiuso a chiave. Nessun problema, lo aprii con la graffetta e poi misi il contenuto nella borsa che avevo preso.
Non c'era altro nella stanza, se non un dito di polvere che ricopriva il tutto. Uscii, feci scattare la serratura e riattaccai il foglio di carta rossa. Poi mi spostai alla porta successiva.

Stavolta sulla porta vi era una specie di V. Chissà cosa indicava...forse l'iniziale del nome del vecchio inquilino?
La stanza era molto simile alla precedente per la disposizione dei mobili, con l'aggiunta però di una libreria e una chitarra di fianco al letto. C'era però una differenza, evidentissima, era parecchio disordinata. C'erano fogli di carta per terra, scritte su muri, il letto sfatto e un sacco di spartiti sparsi sul tavolo, sembrava la stanza di un musicista. Mi avvicinai al tavolo e trovai un collana con un ciondolo di acquamarina nascosto sotto gli spartiti. La infilai in tasca e poi aprii i cassetti. Una aperto e uno bloccato, come quelli dell'altra camera...un semplice coincidenza? In uno trovai una busta, nell'altro un portagioie. La busta era da lettere, color oro con decorazioni floreali rosa e verdi, molto graziose. Il portagioie invece era bellissimo, ma non mi fermai ad esaminarlo, avrei auto molto più tempo una volta tornata nella mia stanza. Dopo mi spostai verso la libreria, grande e maestosa. La quantità dei libri era impressionante, non riuscii neppure a tirarne fuori uno, tanto erano pressati. Vi erano libri di fotografia, botanica, musica e letteratura. Moltissime biografie di cantanti famosi e saggi sui significati dei testi delle varie canzoni.  Sparsi per i piani c'erano pupazzetti, anelli, braccialetti e orecchini. E poi foto su foto. Le presi e le infilai nella borsa, poi uscii.

Passai alla porta successiva, contrassegnata dalla L.
Questa stanza non era né ordinata né disordinata, semplicemente non poteva esserlo, perché l'unica cosa presente era un Pc appoggiato a terra, al centro. Mossi il mouse...il computer era acceso.

<< Ma com'è possibile?....Qui ci sono almeno due dita di polvere, il computer è acceso e per di più l'alimentatore è attaccato alla presa della corrente....Bah, diamoci un'occhiata e poi andiamocene, stare qui è inutile..>>

Controllai bene tutta la memoria, ma tolto la cartella propria del Pc non ve ne erano altre..Controllai se vi erano Cd o DvD, ma non trovai nulla. A cosa serviva quel Pc? Perché Roger lo lasciava acceso inutilizzato a consumare energia? Boh...non riuscii a trovare risposta soddisfacente, perciò presi la borsa e me ne andai.

La lettera dell'ultima stanza era la B.
All'inizio pensavo che la stanza di V fosse disordinata, ma questa era molto peggio. Sembrava un campo di battaglia, con tanto di morti...
La sedia era per terra rotta a metà, i libri sparsi sul pavimento, il letto sfatto e le lenzuola buttate all'aria. La camera di una persona impazzita forse? O comunque di qualcuno che aveva subito un shock molto forte...
Avanzai cercando di fare attenzione a dove mettevo i piedi, per evitare di cadere o fare troppo rumore, e arrivai sana e salva fino al tavolo, unico pezzo dell'arredamento risparmiato da quella furia. Tentai subito di aprire i cassetti, ma erano entrambi bloccati.. Quando riuscii poi ad aprirli li vidi vuoti.

<< Che senso ha chiudere a chiave dei cassetti vuoti? Che abbiano forse un doppiofondo?>>

Non mi sbagliavo e recuperai cinque chiavi sulle cui etichette vi erano cinque lettere: A, V, L, B, S.
Le misi in una tasca e continuai il giro. Nella libreria non c'era più nulla e non avevo voglia di spostare la roba da terra. Diedi allora un'occhiata all'armadio e al letto. Il primo era aperto e con le ante vuote, l'altro aveva il cuscino sporco di...forse sangue. Quindi non c'era nulla neppure lì.

<< Forza, è ora di uscire.>>

Non feci però mezzo passo che caddi in avanti, sopra il cumulo delle lenzuola. Almeno non avevo fatto rumore, ma su cosa diavolo ero inciampata?
Solo in quel momento notai  che una delle assi di legno del pavimento era leggermente sollevata rispetto alle altre...un particolare così piccolo e, a prima vista, insignificante che neppure io avevo notato. Pur essendo una buona osservatrice mi ero concentrata troppo sul disordine, cadendo facilmente in quel tranello.
Tirare su l'asse non fu affatto facile e ciò che ricavai da mio sforzo fu solamente un quaderno bianco con un grande B rossa sopra. Lo infilai in borsa e uscii per controllare l'ultima camera.

Rimasi per un po' di fronte alla porta a farmi domande su cosa fosse quella scatolina nera che avevo di fronte agli occhi, osservandola con curiosità. Mi avvicinai ancora un po' e la sentii dire:

 " Prego, effettuare riconoscimento vocale."

Mi allontanai, spaventata che potesse attivare qualche allarme di cui non conoscevo l'esistenza, però quella cosa continuava a gracchiare quella frase. Allora mi girai e corsi come una scheggia verso la porta della mia stanza, l'ultima cosa che desideravo era essere scoperta.
Riuscii ad entrare e a nascondermi in bagno appena in tempo, perché poco dopo sentii Roger e Wammy bussare alla porta di Ivy.
Mi cambiai alla velocità della luce e mi infilai nel letto, fingendo di dormire. Avevo abbandonato il mio bottino in bagno, ma la porta era chiusa come al solito, nessuno sarebbe entrato. Poi i due bussarono alla porta. Armeggiarono un po' con serratura ed entrarono.

-Guardale un po'! Avevo proibito di dormire in due e ora sono nel letto insieme!-

-Suvvia Roger. Sono amiche, è ovvio che facciano una cosa simile.- Sussurrò Wammy.

Almeno lui sapeva cosa voleva dire cercare di non disturbare troppo il sonno altrui.

-Non mi importa. Juliet svegliati!- Mi girai dall'altra parte per fare un po' di scena.

Roger urlò ancora più forte...-JULIET! VEDI DI SVEGLIARTI SUBITO!!-

-C-cosa urli?? Sono le...le -guardai l'orologio- le due e mezza? Ma Roger cosa vuoi? Non posso nemmeno dormire in pace?-

-Perché dormi con Ivy?- Il suo tono era sempre maleducato e irrispettoso, ma almeno aveva abbassato il volume della voce.

Mi sedetti e mi passai le mani sugli occhi, poi risposi.

-Ivy ha avuto un incubo, quindi l'ho invitata a dormire da me. Lo facciamo sempre quando....awwwnnn....siamo insieme.-

...

-Va bene Juliet. Per caso stanotte avete sentito dei rumori strani?-

-No, o almeno credo di no. Tolto quando è arrivata Ivy io ho sempre avuto gli auricolari nelle orecchi Wammy.-

-D'accordo, scusaci se ti abbiamo svegliata torna pure a dormire. Buonanotte.-

-'Notte Wammy, nessun problema.....notte Roger.-

Non mi rispose nemmeno, ma uscì spedito dalla stanza.

Finalmente anche per me, dopo tante ore, era venuto il momento di dormire, anche se per poco.



!!PROSSIMO AGGIORNAMENTO 26 DICEMBRE 2012!! (sempre che ci sia abbastanza campo per la chiavetta di internet, altrimenti, e mi spiace tantissimo!, dovete aspettare Gennaio.)



Angolo della baka-autrice C:

Siiii, finalmente svelato il mistero del terzo piano!
Mello: Altro che svelato, adesso abbiamo ancora più cose a cui pensare.....che è tutta quella roba?? Io vivo lì da una vita e non ne sapevo niente!
Ehehehe, sapessi Mello, sapessi!
Coomunque, che ve ne pare? So che con questo capitolo nasceranno degli interrogativi (almeno si spera :P) e secondo voi a cosa porteranno tutti quei.....ritrovamenti?
Sono curiosa di sapere le vostre impressioni!

E adesso grazie a tutti i lettori! Spero che la storia continui a piacervi!

Poi grazie a chi ha recensito e cioè
vale_arashi_chan
chiaraelle99
Mirrine


Poi grazie a tutti color che hanno inserito la storia tra le preferite, le ricordate o/e le seguite! :)


Barney_L 
Ramona37
Barney_L 
Beyond_Birthday  
Bisto_L 
chiaraelle99 
DPotter 
Ele_vislove 
KuroAi 
Lady Night  
MaryMaria 
MikuSama  
Mirrine
pulcino_bagnato99 
rima echizen 
Rox_malfoy  
soniuccia  
St_rebel 
vale_arashi_chan
ChockyLawliet 
Gatta Blu
IvyLotus  
MikyMiao 
PazzaManiacale_BB

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Capitolo 15
*** 14° Capitolo ***


Capitolo 14 La mattina successiva fu dura da far trascorrere sia per la curiosità di analizzare tutto quello che avevo trovato che mi stava divorando, sia per la stanchezza dovuta alle mie tre ore e mezza di sonno, che mi faceva continuamente socchiudere le palpebre, desiderose di riposo. Per fortuna recuperai alcune ore durante la mattinata di scuola, dato che la professoressa interrogava ed io avevo già il voto di ogni materia.
Dopo il pranzo mi avviai verso la biblioteca, sperando di starmene nella mia beata solitudine, ma Ivy mi fermò prima che entrassi.

-Juliet, posso fare i compiti con te?-

Mi seguì fino al mio angolino segreto e poi riprese la parola.

-Allora, hai trovato qualcosa ieri?-

-Nulla che riguardi i nostri genitori, ma molte cose su altri argomenti...-

-Davvero?! Ti prego, raccontami tutto! Sono molto curiosa!-

-Uhm..ok. Ma questo non è il posto adatto, chissà che qualcuno non entri e rimanga ad origliare...-

-Ma se non viene mai nessuno in biblioteca!-

-Ohi, non mi contraddire e seguimi.-

Condussi Ivy fino alla serra. Una volta davanti alla porta mi voltai per scrutare la sua espressione...sarebbe stata di sorpresa o di rammarico per non avergliela mostrata prima?
La prima ipotesi era quella giusta, ma non era solo sorpresa, sembrava anche un po' intimorita.

-E questa cos'è?-

-Una gabbia per uccellini giganti..sai pensavo di dargli Roger in pasto, tu che ne dici?-

-...seriamente Vi, cos'è?-

-Una serra, mi pare ovvio! Hai presente quella parola che inizia per S?-

-Ah-ah-ah, simpatica come al solito...tu e le tue battute idiote..-

Le feci l'occhiolino e tirai fuori la graffetta.

-Scusa ma non hai la chiave, o dea degli scassi?-

Chiave? Forse...poteva essere?
Presi la chiave contrassegnata dalla lettera S e la infilai nella serratura, poi girai. La porta si aprì.

-Signorina Ivy, prego.- Dissi tenendo la porta aperta.

Lei si accomodò vicino alla rosa rossa, guardandosi intorno con occhi voraci. Quando posai la borsa sul piano la sua attenzione si spostò su di me, pronta ad ascoltare il mio racconto e osservarmi mentre curavo le piante.

-Cosa ti posso dire...ok, ti farò un breve sunto della situazione. Al terzo piano ci sono otto stanze, di cui tre sono completamente vuote, una è bloccata con un allarme o qualcosa del genere e quattro hanno delle lettere sulle porte...-

-Che lettere??- Mi interruppe.

-Primo non interrompermi, secondo c'erano una A, una V, una L e una B.
La prima stanza, A, era ordinaria...nulla di che, ho trovato solo una foto, un libro e una lettera; la seconda, V, era un po' in disordine, con una chitarra elettrica bellissima...quasi adatta a te! In ogni caso ho preso la collana che ora porto al collo - almeno non la perdo, delle altre foto e una lettera; la terza stanza, quella di L, era ...beh inutile, non ci ho ricavato nulla...c'era solo un pc invece dall'ultima ho ricavato un quaderno e delle chiavi, penso delle altre stanze. Poi ho ovviamente cercato di entrare nella camera bloccata, ma lo scatolino-allarme ha iniziato a suonare ed io me la sono data a gambe.-

-Tu e le tue assurde capacità riassuntive...io avrei fatto un racconto più lungo. Bhe, che ne dici di leggere le lettere? Mi pare una buona idea.-

-Leggile tu, sono in borsa. Intanto io cerco di salvare questa rosa bianca. Poverina, sembra essere stata investita da un pullman...-

-Ok, ecco qua. Ascoltami bene eh!-

Ciao scassinatore di cassetti, conoscerti è un vero piacere....cioè...bah, lasciamo perdere. Il mio nome è A....cioè, io non mi chiamo A, sia chiaro. In realtà io sono Jhon Redstorm, alias Alternate, alias A. Se tu stai leggendo questa righe allora o io sono morto o non vivo più alla cara Wammy. Beh, se sono morto ti rispiarmio la fatica di cercarmi, se sono vivo..te la risparmio lo stesso! Allora, se tu NON sei Verity o Beyond O non possiedi la MIA foto, butta la lettera nel water, bruciala, mangiala...insomma distruggila. Comunque queste sono le mie ultime volontà: dai la foto a Beyond e il libro a Verity. Null'altro. Ah, se sei Watari e gli altri fossero morti (ma che sto dicendo? B non potrebbe mai morire!) dai la lettera a L, ma mai e poi mai a Roger.
Con (affetto) Alternate.

-Questo è tutto...Santo cielo...ma 'sto qua sarà morto o vivo?-

-...non lo so...e non sono nemmeno sicura di volerlo sapere. Comunque fai vedere un po'... La domanda è: perché ha scritto una cosa simile? Sapeva che poteva morire?-

-Queste sono due domande!-

-Tante grazie per la collaborazione..-

Ivy mi fece la linguaccia. - Comunque non so rispondere a nessuna di queste domande...-

-In pratica sei inutile come al solito...prova a leggere la seconda lettera, magari riusciamo a capire qualcosa...-

-Tu non sei più utile di me ...Giardiniera! Vabbò, ecco la prossima.-

Siccome il mio caro A scrive una lettera/testamento lo farò anche io.
Immagino che tu sia uno scassinatore e se tu stai leggendo queste righe o hai appena letto lo scritto di A e non hai capito niente, o non lo hai trovato, o sei un pirla che legge lettere a caso perché ne ha voglia. In ogni caso io sono V, alias Verity, alias Vanessa Redstorm.
Mettiamo subito in chiaro che non ho la più pallida idea di chi tu sia, ma se sei  Beyond ricordati che mi devi quattro vasi di marmellata di fragole....inviameli via corriere, indirizzo "Paradiso" (o Inferno?); se sei A...bah, non ho nulla da dirti, ma tieni sotto controllo quel folle di Roger, ci sta caricando sempre più di roba da fare e io ho un pessimo presentimento; se sei L o Watari fa un po' quello che vuoi di questo foglio. Se non sei nessuna di queste quattro persone che ho nominato conserva questa lettera come documento della mia esistenza. Sono cresciuta fin dalla più tenera età qui alla Wammy e sento che morirò qui. Quindi lascio le mie volontà che DEVI rispettare: la collana con l'acquamarina, oh lettore misterioso, puoi tenerla, è un gioiello molto bello, come anche il portagioie. Le foto dalle a Beyond, ne avrà bisogno, i ricordi sono spesso la medicina migliore per i mali dell'anima (sembro un vecchio saggio...) Poi gli spartiti e la mia chitarra devono rimanere nella stanza, quindi se li hai presi riportali dov'erano...credo di non avere null'altro da dire. Ah si, ti do un consiglio se trovi Beyond non mostrarti spaventato, la cosa lo infastidisce.

Ciao Ciao V.

-Ehi Ivy, non trovi strano che tutte e due menzionino L e Beyond? Secondo te chi sono?-

-Boh!-

-Per me V ed A sono i due bimbi biondi della foto, mentre B è quello moro!-

-Forse, ma come cosa non è affato utile. Pensaci, se per qualche strano motivo sono vivi, ormai saranno completamente diversi, cercarli sarebbe inutile....-

-E chi ha mai pensato di cercarli? Mica sono masochista! Oh, a proposito, il portagioie l'ho aperto stamattina, prima di scuola. Dentro c'era solo un grazioso biglietto di "Buon Compleanno" per V da L...la grafia era davvero elegante...-

-Wow, che cosa interessante...ma non credo ci servirà molto...-

-Sigh, allora abbiamo terminato.-

-Non vuoi leggere il quaderno?-

-...Scusa, ma non ho voglia adesso, del resto queste sono cose su cui non possiamo indagare..-

-Ok, allora io vado via! Matt e Mello giocano ancora...ciao Vi!-

-Ciao!-

Avevo mentito a Ivy. Non riuscivo a togliermi dalla testa l'assurda idea che tutto quello potesse essere in qualche modo collegato alla morte dei nostri genitori...non sapevo il perché, era uno dei miei soliti presentimenti...
Che il mio sesto senso mi stesse abbandonando per cedere il posto a desideri più profondi e, soprattutto, sconosciuti?
Volevo davvero trovare l'assassino dei miei genitori?
Volevo davvero provare ancora quell'odio, quel rancore, quella tristezza?
Volevo davvero guardare negli occhi quell'uomo e vomitargli adosso tutto il mio disprezzo..o meglio il mio senso di colpa? Del resto se solo quella notte fossi entrata nella loro stanza avrei potuto salvarli...
Non ero certa di voler scoprire la verità ad ogni costo, perché rischiavo di soffrire ancora. Era tutta la vita che chiedevo sincerità e schiettezza a coloro che mi circondavano e ogni volta ne avevo ricavato solo dolore. Si, perché non sono le bugie a farci del male, è la verità a smontarci. Perché ciò che mi veniva detto spesso era offensivo e io pur fingendo di essere forte, insensibile alle malelingue, ci stavo davvero male. Il veleno di cui erano intrise quelle parole mi corrodeva all'interno, ma io cercavo di resistere...
Forse voler risolvere quel caso era solo una questione di orgoglio personale, forse volevo solo sentirmi...importante per una volta.

Chiusi la porta a chiave, con la mente piena di pensieri contorti, poi recuperai il quaderno di B e iniziai a leggere.

Io sono Backup

Nella prima pagina c'era solo questa frase.
Lo sfogliai velocemente senza leggere. Pochissime pagine erano scritte, molte bruciate o strappate.
Sul quinto foglio c'era scritta la parola "basta!", il sesto recava queste parole.

Ora Roger ha davvero rotto. Ok, i miei occhi sono diversi, e allora?! Cosa gli da il diritto di isolarmi e relegarmi nella mia stanza?! Roger, sei una fottuta merda!! Io sto da solo, A e V li perseguita come un pazzo. E la cosa più bella è che L se ne sta tranquillo tranquillo a mangiare dolci, mentre Wammy lo lascia fare!
Che vadano tutti a quel paese! Tanto presto me ne andrò...e dimostrerò che valgo molto più di quel dannatissimo L!

<>

Sfogliai una decina di pagine e lessi il secondo scritto.

Tra poco me ne andrò. Anche se per colpa di Roger e non per decisione mia...Ma quando uscirò...ohhhh, quando uscirò vedranno cosa combinerò...L sarà scioccato e battuto, e farò in modo che tu, Roger, paghi per tutte le tue colpe. Dovessi morire per questo.

La pagina seguente era bruciata, mentre l'ultimissima portava la seguente scritta

L is after B

Leggere quelle parole mi fece provare una grande compassione verso lo scrittore. In un certo senso mi ricordava Mello, disposto a tutto pur di superare Near, ma lui non mostrava quell'odio che permeava le parole del quaderno. Un odio e un disprezzo forti ed evidenti...quasi sembravano sfociare nella pazzia,nell'assurda convinzione che chi avesse scritto fosse un malato mentale. Quasi però perché alla fine le sue espressioni rivelavano una spiccata lucidità e determinazione proprie delle persone che sanno cosa stanno per fare e che sono morte e rinate emotivamente come una fenice mille volte.

<>

Con questo pensiero posai il quaderno e recuperai, con l'intenzione di distrarmi un minimo prima che il gomitolo di idee ed ipotesi che mi si era formato nella mente si riversasse nella mia bocca, uno tra i miei libri preferiti, Romeo e Giulietta. Lo aprii per leggere le ultime battute quando sentii qualcuno armeggiare con la serratura della porta. Quando il rumore cessò mi avvicinai e tirai fuori la mia chiave. Non la inserii però, perché Wammy la aprì.

-Signorina Juliet?! Ma cosa ci fa lei qui? E perché la serra è così bella e pulita?-

Della serie "domande senza senso"....

-Bhe...diciamo che ho trovato il posto in cui rilassarmi... Ho ripulito un po' l'interno e ho riportato alla vita tre piante...-

-E come è riuscita ad entrare qua dentro?- Mi chiese con malizia.

-Ecco....a questa domanda preferirei non rispondere...sai com'è no?-

Ero un po' in imbarazzo e certamente non potevo rivelare che avevo scassinato al serratura, né che ero salita al terzo piano e avevo trovato la chiave.

-Uhm...ok, non voglio sapere la risposta. Immagino però che tu abbia bisogno di una mano...-

-In realtà l'unico problema è che da sola non risco a procurarmi nulla, né sementi, né attrezzi...-

-Capisco. Allora le posso dare una mano se vuole.-

-Grazie mille Wammy! Sei incredibilmente gentile come tuo solito, accetto davvero volentieri il tuo...-

BIP BIP

Ottimo, ci mancava solo la suoneria del cellulare di Wammy...quanto odiavo i cellulari!

-Rispondi pure Wammy...-

La conversazione durò pochi minuti e mentre Wammy chiudeva la chiamata sbriciai lo schemro del telefono, dove intravidi una L.

-Scusami Juliet, ma Roger richiede la mia presenza per una questione importante su cui discutere. Tornerò presto da te.-

-Ok, ciao Wammy!-

Una volta che se ne fu andato mi appoggiai al piano da lavoro.

-Roger? Credi di fregarmi così facilmente Wammy? Bah...Però se la chiamata era veramente di L ciò significherebbe che lui si trova qui...già, ma in quale stanza? Forse....ma certo!! Nella camera con la scatolina "Riconoscimento vocale"! Ma non posso risalire su...-

Continuai a pensare a L e a come raggingerlo, senza però sapere che era lui, in realtà, a voler raggiungere me e Ivy.



!! PROSSIMO AGGIORNAMENTO 29 DICEMBRE 2012 !!
(DOVREI METTERLO A CAPODANNO, MA MI SEMBRA INGIUSTO, QUINDI VI DO IL CAPITOLO NUOVO UN GIORNO PRIMA! :))




Angolo della Baka-autrice C:

Mello: Forse non dovresti più mettere baka...hai trovato una che di fantasia ne ha molta più di te U_U
Me: Suvvia Mello, almeno a Natale sii buono! E poi io sono baka...lo ha detto anche il medico!
Light: Ma Natale non è già passato?
Me: Taci Light, tu sei l'unico che non tollererò mai.
Light:...Ma ho solo detto la verità! Adesso ti scrivo sul Death Note! *guarda il nome su facebook, scrive e attende*
Me: *guarda tranquilla Light*
Light:...perché non muori??? Il Death Note non funziona più?!
Me: No, scemo -.-'' Solo che su facebook non c'è il mio nome per intero *risata malefica*
Mello&Near&Matt&L&BB: Light, vai via....altrimenti finisce che ti scrive lei! Insime a Roger!!
Light: °-°
Me: Scappa +O+
Light: * Corre via a gambe levate*

Beeeneeeee! Ora che abbiamo tolto dalle palle di Natale Light che ve ne pare del capitolo?...Diciamo che ho aggiunto qualche mistero alla nostra storia già piena di misteri *O* Sono curiosa però...secondo voi che fine hanno fatto V ed A? E BB...dove sarà? E il caro L?? Chissà chissà U_U
Bhe personalmente io speravo di trovarmi almeno BB sotto l'albero, ma mi sono ritrovato solo un po' volumi di Eyeshield 21....beh mi dovrò accontentare, BB sarà per l'anno prossimo! ^O^
Anche se in ritardo faccio lo stesso a tutti tanti auguri di buon passato Natale!

E prima di abbandonarvi per i miei nuovi manga (*Q*) ringraziamo tutti coloro che hanno recensito e cioè:

vale_arashi_chan
Mirrine
Bisto_L 
chiaraelle99

Poi grazie a tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le ricordate o/e le seguite! :)

Blackdoll16
Barney_L 
Ramona37
Barney_L 
Beyond_Birthday  
Bisto_L 
chiaraelle99 
DPotter 
Ele_vislove 
KuroAi 
Lady Night  
MaryMaria 
MikuSama  
Mirrine
pulcino_bagnato99 
rima echizen 
Rox_malfoy  
soniuccia  
St_rebel 
vale_arashi_chan
ChockyLawliet 
Gatta Blu
IvyLotus  
MikyMiao 
PazzaManiacale_BB

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Capitolo 16
*** 15° Capitolo ***


Capitolo 15 -Sono qui L. Cosa posso fare per te?-

-Vorrei che portassi qui Juliet e Ivy, dopo quello che è successo ritengo le loro stanze poco sicure.- Disse il ragazzo mentre guardava lo schermo del Pc di fronte a lui e mangiava biscotti a piccoli morsi.

-Come desideri L.-

-..ciao Watari. Oh, portami ancora dei biscotti o della torta, ho molta fame!-

-Ok...- Poi Warari uscì e la stanza ripiombò nell'oscurità.



Me ne stavo tranquilla nella mia stanza. Ero passata in biblioteca, ma anziché restituire il libro avevo rimandato il termine della consegna di due mesi. Ho sempre adorato Romeo e Giulietta e mi piaceva leggerlo e rileggerlo mille volte. Quando Wammy entrò nella mia camera stavo appunto recitando una delle mie battute preferite.

-Oh qui, io fisserò il mio sempiterno riposo
E scoterò da questa carne stanca del mondo il giogo delle avverse stelle
Occhi guardatela per l'ultima volta
Braccia prendete il vostro ultimo abbraccio
E voi labbra, voi che siete la porta del respiro
sugellate con un leale bacio un contratto con la morte che tutto rapisce.-

-Molto brava!- Mi disse una voce compiaciuta.

-Wammy! Quando sei entrato? Non ti ho affatto sentito!-

-Ci credo! Eri impegnata a decantare magnificamente come al solito il tuo Romeo, sentirti è sempre un piacere per le orecchie!- Mi disse Ivy.

-Ivy?! Come mai sei qui anche tu con Wammy?-

-Ivy è qui perché vi devo portare da una persona particolare. Potresti concedermi il tuo tempo Juliet?-

-...Ok. Vi seguo.-

Wammy ci condusse in cucina.

-Scusa Wammy, ma devi farci conoscere il cuoco? D'accordo che è un tipo eccentrico però...-

-No Juliet, devo solo prendere un po' di torta. Poi saliremo al terzo piano.-

Nel salire le scale mi sentii un po' colpevole...del resto solo poche notti fa avevo posato io stessa i piedi su quei gradini. Quando arrivammo all'ultima porta sulla sinistra Wammy parlò.

-Bene ragazze, ora vorrei che faceste un riconoscimento vocale. Magari cantate una canzone, siete entrambe molto brave... Così potrete entrare ogni volta che vorrete.-

-Can...-

-...tare?- Terminò Ivy.

-Esatto ragazze, fate pure.-

-Ok...che facciamo?-

-Aemh..qualcosa di semplice, ok?-

-Tipo?-

-Tipo....Complicated di Avril?-

-..ottima idea! Mi piace!-

La nostra sincronia era sempre la solita: quando Ivy terminava una strofa io iniziavo la successiva, senza mai nessuna interruzione.

-Bravissime ragazze! Ora forza, entrate.-

La stanza era avvolta nell'oscurità, fatta eccezione per la luce di un computer con una L come sfondo.

-Posso accendere al luce?-

-Certamente Watari. Immagino che non abbiate idea di chi io sia ragazze. Il mio nome è L e sono un detective. Sto indagando sull'omicidio dei vostri genitori..se non vado errato Juliet, tu sei la prima ad aver cantato vero? La tua voce è nettamente più decisa ed allenata rispetto ad Ivy.-

-Ma come ha fatto a indovinare?- Sussurrai a Ivy.

-E io che ne so?-

-Boh....sarà un genio.-

-I vostri nomi originali sono Virginia e Sara.-

-Giusto - disse Sara - ma non è che potremmo vederti in faccia? Parlare voltando le spalle all'interlocutore è da maleducati...-

-Hai ragione.-

Fu quasi sconvolgente.
Era letteralmente appollaiato sulla sedia come un pappagallo sta sul suo trespolo. Inoltre indossava un paio di jeans scoloriti e una maglietta candida.
I capelli spettinati erano neri come gli occhi, penetranti e solcati da profonde occhiaie. Davvero un tipo particolare.

-...- Gli occhi sgranati di Ivy parlavano da soli.

-Ehm... Wammy, sei sicuro che questo essere sia un umano prima che il detective L? Sai, sembra l'incrocio tra un panda e un pappagallo...ecco, è parecchio strano.-

-Ne sono assolutamente sicuro signorina Juliet.- Disse Wammy con voce paziente.

-Se lo dici tu...-

Più lo guardavo, più mi dava l'impressione di un...disadattato. Non si era nemmeno avvicinato a noi, non ci aveva stretto la mano...anzi, non ci aveva neppure salutate! E pensare che io mi consideravo un poco disadattata...lui non era niente a confronto. Eppure c'era qualcosa che mi sfuggiva...

-Bene, se non hai altre obiezioni da fare Virginia, vorrei farvi qualche domanda.-

O mamma! Mi aveva sentito..che udito fino...

-Cosa conoscete riguardo i vostri genitori?-

Io e Ivy ci guardammo...che domanda ambigua. Risposi io per entrambe.

-I miei genitori erano proprietari di un famoso ristorante italiano, dove mio papà era lo chef; mentre quelli di Sara lavoravano in un'agenzia di viaggi.-

-Bene, vi informo che questa era solo una copertura. Tutti e quattro erano agenti dell'FBI, ancora attivi nonostante l'età, che indagavano su traffici di droga. All'interno del quartier generale erano conosciuti come degli agenti instancabili. Hanno lavorato a vari casi, tra cui uno qui alla Wammy's House. Secondo i rapporti risolsero il caso brillantemente e...-

-Spero che tu stia scherzando! Se ciò che affermi la verità noi in pratica non sapevamo nulla riguardo ai nostri genitori...nemmeno che fossero veramente!- Esclamai.

Ivy era sconvolta quanto me, nemmeno nelle nostre fantasie più sfrenate avevamo mai pensato a cose simili...

-Quindi voi non eravate a conoscenza di nulla...uhm...Per caso i vostri genitori vi sono sembrati diversi dal solito nella settimana prima della loro morte?-

-Bhe no...si preoccupavano per noi, si assicuravano che non esagerassimo...controllavano che stessimo bene. Erano sempre i soliti, nulla di nuovo.- Rispose Ivy.

-Capisco. Cos'hanno fatto la sera prima di essere uccisi?-

-Se ben ricordo si sono chiusi in camera per discutere di qualcosa di importante, ma noi non li abbiamo più visti fino alla mattina successiva.-

-...Provavate rancore nei confronti dei vostri genitori o c'è stato qualche litigio particolare prima della partenza o durante il pernottamento?-

-Bhe q-qualche discussione c'è stata, ma nulla di importante..le solite ba-bazzecole adolescenziali...non starai pensando che li abbiamo uccisi noi mi auguro...-

-È una pista da non trascurare...-

Mi girai verso Ivy e la vidi accasciarsi a terra, tremante.
Fino a quel momento non avevo emesso nessun fiato, ascoltando tutto con assoluta imparzialità, ma pensare che quel tipo sospettasse di noi mi dava davvero sui nervi.
Osservai Ivy che cercava di dire qualcosa, ma nessun suono uscì dalla sua bocca...era bloccata, come se quelle parole l'avessero colpita nel profondo...la abbracciai per tranquillizzarla un minimo.

-Inoltre eravate le più vicine a loro, con una copia della chiave del..-

-Ora basta! - dissi - finiscila con queste insinuazioni che non stanno né in cielo né in terra! Ogni figlio ha le sue discussioni con i suoi genitori, ma non per questo li uccide. La stessa cosa vale per noi. Te ne stai lì a parlare senza quasi guardarci in faccia, fai tanto il saputello ma non riesci a cogliere nemmeno le reazioni e i comportamenti degli altri in relazione a ciò che dici. Guardala! È pallida e trema come non mai, eppure continui a parlare! Sai cos'è la delicatezza?? Vattela a cercare sul dizionario, perché io ne dubito. Noi due non siamo robot, né macchine. D'accordo, io sembrerò più impassibile, ma solo perché incasso il colpo e cerco di digerirlo senza scene, ma Ivy non è me. Siamo esseri umani e in quanto tali proviamo sentimenti ed emozioni...e non si può tollerare di essere accusate di aver ucciso le persone a cui tenevamo maggiormente!...E smettila di guardarmi con quell'aria indifferente mordicchiando i tuoi biscottini! Sii un po' più sensibile..e serio!-

-Io sono serissimo, non si scherza con la vita delle persone.-

-...Allora trova un'ipotesi più sensata.-

-È quella con la percentuale più alta.-

Wow...praticamente di stava quasi accusando di omicidio come se fosse la cosa più normale del mondo...

-....ho ancora una domanda. I biscotti ripieni erano tuoi, no? Potresti farmene altri?-

-Ok. Noto che non hai capito nulla di ciò che ho detto. Bene. Wammy, Ivy non mi spiace per niente e me ne vado. Io a sentire i suoi deliri non ci sto. Arrivederci.

Poi uscii sbattendo la porta.

-C-credo che andrò a calmarla....altrimenti la prossima volta che vi vedrete ti prenderà a pugni...c-ciao eh..-
 


...

-Watari, ho esagerato? Ho solo detto una pista plausibile.-

-..Beh, io ti avevo messo in guardia sul carattere di Juliet. Tranne che per il cambio di nome, non si è quasi mai lamentata, ha sempre accettato tutto, credo anche la morte dei suoi...sentirsi dire di essere colpevole..immagino le abbia dato alla testa. Inoltre L hai dato loro delle assassine con troppa tranquillità. Capisco che mantenere il sangue freddo sia importante, ma la prossima volta sii più ...delicato.-

-...ok Watari. Ehy, pensi che Juliet mi porterà i biscotti?-

-Non lo so L, non lo so...-



!!PROSSIMO AGGIORNAMENTO SABATO 5 GENNAIO!!



Angolo della baka-autrice C:


...Chiedo perdono pietà!! *fa il tributo di sangue*
Scusate tanto se metto il capitolo in ritardo, ma non ho ricaricato la chiavetta internet e ieri notte ero troppo stanca per metterlo. ç_ç
Però dai, in questo capitolo c'è L!
L: Oh si, molto bello...Juliet me ne dice di tutti i colori...
Juliet: Stai già conteno che non ti abbia staccato la testa a morsi!
L: Avresti potuto farlo?
Ivy: ...Si. Solo che poi sarebbe stata linciata dalle tue fans, quindi ha preferito salvarsi la vita.
B: Ottimo lavoro Juliet...inizi bene +O+

..Scusate questo sarebbe il mio angolino ....non il vostro baretto -.-'' Volete anche te e pasticcini per caso?....
FUORI DI QUI!!! B, tu puoi restare ovviamente! *fa gli occhioni dolci*
B: Ovvio che resto, così tu fai da cameriera a loro e io termino i ringraziamenti
...questa me la pagherai! La metto in conto insieme quelle di Mello..>:D

B: Se certo, come no. Sa, ringraziamo tutti quelli che hanno recensito la storia, ovvero

Mirrine
chiaraelle99

Poi grazie a tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le ricordate o/e le seguite! :)

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Capitolo 17
*** 16° Capitolo ***


Capitolo 16 Appena uscita dalla stanza scesi giù dalle scale e corsi come una pazza per i corridoi dell'istituto. Alla fine mi ritrovai di fronte alla porta dalla cucina.

-....ma che cazzo! Ma allora è proprio destino che io faccia i biscotti a quel tipo! Ahhhh...vabbè. Facciamoli e che non se ne parli più, cucinare mi distenderà di sicuro i nervi e mi dissuaderà dall'idea di tornare su e prenderlo a calci per le cavolate che ha detto.-

Entrai in cucina, ma invece della solita solitudine trovai il cuoco, che mi ordinò di uscire immediatamente.

<

Entrai velocemente e quando mi sedetti al tavolo Matt mi rimproverò.

-Com'è possibile che tu sia in ritardo?! Dato che sei quasi sempre la prima credevo che volessi saltare la cena!-

-Scusa Matt, ma Romeo e Giulietta erano un piatto molto più invitante della pasta e del dolce di stasera.- Risposi facendo l'occhiolino.-

Ero ancora un po' arrabbiata, ma non volevo darlo a vedere, altrimenti avrei dovuto raccontare tutto.

-Ti piace proprio leggere...però non impari nulla da quei libri romantici che ti vedo spesso in mano.- Mi disse Near.

-Da quando tu sei in grado di parlare? Comunque per una volta devo ammettere che sono d'accordo con te nanerottolo bianco.- Interruppe Mello.

-Come posso spiegarvelo, voi leggete solo libri seri.... Uhm..Ecco! Leggere quei libri per me è un modo come un altro per immaginare un mondo completamente diverso, un metodo per evadere la realtà, che ogni tanto mi opprime. Se avete notato, quando leggo mi estraneo da tutto e da tutti, senza accorgermi di quello che mi accade intorno...non sento proprio nulla!-

-Ma se non impari qualcosa allora è inutile.-

-Ma Near! Ogni lettura ti insegna qualcosa e ci evidenzia i comportamenti sbagliati!-

-Noi non facciamo mai sbagli.-

-...Non è vero...forse tu non fai errori di ragionamento, ma siccome sei una persona anche tu puoi assumere dei comportamenti scorretti!  E i libri ce li fanno notare!-

Mi girai anche verso gli altri, per vedere da che parte stavano. Sapevo che Ivy, amante dei libri quanto me, era dalla mia e invece Mello sembrava non ascoltarci più e Matt aveva accesso la PsP.

-Noi non possiamo comportarci male. Non vediamo mai nessuno.-

-Prima o poi uscirete da questo istituto e dal vostro isolamento!-

-No, noi siamo i successori di L e come lui non ci mostreremo mai al mondo. Dobbiamo solo usare il nostro cervello e la logica.-

Com'eravamo arrivati a quel punto? Stavamo parlando di lettura e adesso..mi ero persa. Da dove era uscito il concetto niente contatti umani?

-...allora smetti di parlarmi. Smetti di stare con gli altri, sii solo.-

Near quella volta non rispose e gli unici rumori che si sentivano erano il clack della tavoletta di Mello e la musica della PsP.

-Dai! Non state in silenzio così...sembrate dei depressi cronici! E con la vostra bella discussione abbiamo perso la serata!-

-Sai che hai ragione Ivy-chan? Io andrei volentieri in stanza.- Dissi alzandomi.

Mentre salivo le scale per il secondo piano incontrai L che scendeva. Il ricordo della sfuriata di qualche ora prima mi riempì la mente e non gli rivolsi la parola....poi quando abbassai lo sguardo lui mi parlò.

-Non abbassare mai lo sguardo...nessuno è così importante.-

Mi girai, ma l'unica cosa che vidi fu la sua schiena un po' curva che si allontanava...
Entrata in camera aprii l'armadio e recuperai un sacchettino di stoffa dove avevo messo gli ultimi biscotti che avevo fatto. Poi scrissi un bigliettino e lascia il tutto di fronte alla porta della camera di L.
Poi andai a dormire.



Tornai al terzo piano verso mezzanotte. Roger mi aveva chiesto discutere con lui e Watari alcune questioni riguardanti le ragazze...chissà come mai se ne preoccupava così tanto.

Davanti alla porta trovai un sacchetto di stoffa azzurro con un biglietto vicino. La scrittura era un corsivo veloce e abbastanza chiaro.

Scusa per la reazione, ma oggi mi hai fatto proprio arrabbiare.
Però i biscotti te li ho portati lo stesso, non solo quelli ripieni, ma anche gli altri.
Però non ti comportare mai più in quel modo, altrimenti ti prendo a calci.

P.S. Se riduci un'altra volta la mia Ivy in condizioni tanto brutte prima ti riempio di botte e dopo ti pianto per terra come un paletto ^-^

Juliet =)


Allora Ivy aveva fatto un buon lavoro e le aveva parlato.

<< Le convocherò nuovamente, insieme a tutti i ragazzi. Dobbiamo esaminare i computer dei loro genitori e forse conoscono le password.>>

Entrai in camera, ritornando nella solitudine con cui convivevo da ormai 10 anni.
Non riuscivo a concentrarmi, ogni volta che iniziavo un ragionamento l'immagine di Ivy accasciata a terra e le parole di Juliet mi ritornavano alla mente, annebbiandomela....Mi avevano molto colpito, per quanto non lo avessi dato a vedere. Pur sapendo chi ero mi aveva rimproverato, ignorando qualsiasi forma di rispetto.

" [...] Nonostante Ivy sia pallida e tremante tu continui a parlare. Ma sai cos'è la delicatezza? [...] Noi non siamo robot! Siamo umani e in quanto tali proviamo sentimenti ed emozioni! [...]"

<< Sentimenti...emozioni...è tanto, troppo che non ne provo più, troppo tempo che sono indifferente. Loro, quel trio di pazzi mi aveva migliorato, ma anche loro se ne sono andati. Non posso più cambiare, ma farò un piccolo sforzo, Juliet che urla è terrificante, sembra che voglia sbranarti da un momento all'altro.>>

Però Juliet che abbracciava Ivy a terra continuava a spuntare tra i miei pensieri...possibile che due persone potessero essere tanto legate?

-L, ti ho portato i dolci che mi avevi chiesto.- Mi disse Watari.

-Grazie. Domani dopo pranzo porta su tutti quanti, iniziamo ufficialmente le indagini.-

-Certamente L, come vuoi. Ora io andrei a dormire, ti serve altro?-

-No, buonanotte Watari.-




!!PROSSIMO CAPITOLO: 10 GENNAIO 2013!!



Angoletto della baka-autrice C:

Scusate ancora ç_ç Anche questo capitolo è in ritardo ed è cortissimo ç_ç
Ma le feste mi hanno riempito troppo lo stomaco ...e sto ancora mangiucchiando la torta di compleanno *O*
Coomunque, questo è più un capitolo di passaggio che una parte integrante della storia e finalmente, adesso posso dire che la storia entrerà un po' più nel vivo *O*
Anche io aspettavo questa parte da molto! :D
Beh, ditemi che ne pensate :))

E ora ringraziamo chi ha recensito, cioé:

Mirrine
unicorn_inthemind

Poi grazie a tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le ricordate o/e le seguite! :)

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Capitolo 18
*** 17° Capitolo ***


Capitolo 17 La mattina successiva mi svegliai serena e riposata come non lo ero da tempo e anche un po' infreddolita. In poco tempo la temperatura era diminuita di molto, e per quanto la Wammy's House potesse essere riscaldata, il freddo si sentiva.
Per me quello era il periodo delle gonne, degli abiti lunghi e pesanti e degli scarponcini.

Andai in bagno a darmi una bella rinfrescata, poi aprii l'armadio per cercare qualcosa da mettermi e mi guardai allo specchio. La camicia da notte bianca era coperta, sulla schiena, da una cascata di capelli mossi e scuri, con un po' di boccoli a rendere il tutto quasi principesco. Erano davvero diventati lunghi...
Decisi che quel giorno, diversamente dal solito, li avrei tenuti sciolti.

Come vestiti optai per un abito lungo, verde scuro e abbastanza pesante, con sopra un altro vestito un po' più leggero e di un bell'ocra senza maniche, legato sulle spalle con due nodi.
Poi indossai un paio di gambaletti anch'essi giallo scuro e i miei scarponcini.

Mi piaceva un sacco vestirmi in quel modo così stravagante.

Poi, accompagnata da Ivy, mi spostai verso la mensa.

-Ma come siamo belle signorina Juliet oggi!- Mi disse Wammy -Vuole conquistare qualcuno dei ragazzi in mensa? Spero però che sarà così gentile da farci compagnia oggi pomeriggio in camera di L, Ivy ha già detto che ci sarà...-

Ecco come rovinare una perfetta giornata.

-Cosa dobbiamo fare Wammy? O dovrei chiamarti Watari?- Sbuffai.

-L inizierà le indagini ufficialmente e vi vuole con lui. Ci saranno anche Mello, Near e Matt.-

-Davvero? Allora sono dei vostri! Non mi perderei per nulla al mondo Near e Mello che collaborano!-

-Bene! Perciò a oggi pomeriggio!-

Wammy ci abbandonò, noi andammo a fare colazione e dopo ci dirigemmo in classe.
Le lezioni erano noiose come al solito e il risultato di quelle quattro ore furono tre libri pieni zeppi di disegnini e frasi tratte da libri o canzoni.

Il suono della campanella si presentò sia a me che ad Ivy come la salvezza.
Peccato che durò poco.
Appena uscimmo infatti Roger ci chiamo nel suo ufficio per parlarci.

-L mi ha informato del vostro coinvolgimento, perciò da oggi in avanti ho deciso che non frequenterete più le lezioni.-

BRRRPP

Il mio stomaco terminò la frase di Roger.

-Roger, il mio stomaco ha appena dichiarato di aver capito perfettamente ciò che hai detto. Quindi io andrei a pranzare...ciao eh!-


Una volta sedute a tavola Ivy parlò.

-Ti devo proprio ringraziare! Odio stare con lui, soprattutto nel suo studio...Ha un'aura quasi minacciosa. E poi quando ti guarda dall'altro del suo metro e settanta sembra che abbia voglia di ucciderti con gli occhi...Ogni tanto mi fa paura!-

-...Ma se tu sei più alta di lui! Semmai sono io quella che squadra dall'alto al basso!-

-PFFT! ...Ma ci pensi Vi? Da domani non andiamo più a scuola!-

-Io sono più preoccupata per quello che ci farà fare quel panda...chissà cos'ha in mente!-

-Dai non chiamarlo così! Io lo trovo bello!-

-Ohhh, qualcuno ha fatto colpo!-

-Non sparare robe strane! Nessuno ha conquistato nessuno..e poi non puoi mica negare che sia bello!-

-Ok, ok, come vuoi tu...comunque devo ammettere che hai ragione...Va, io ho finito di mangiare, che ne dici di fare un giro in cortile prima di salire?-

-Buona idea, mi metto la felpa e andiamo!-

Il cortile era vuoto, ma proprio per questo avevo scelto di andare lì. I colori gialli e marroni delle foglie mi davano un senso di pace e tranquillità.
Alzai gli occhi al cielo. Era terso e azzurrissimo. Mi persi in quel mare calmo sopra le nostre teste fino a quando non sentii Matt chiamarci.
La sua testa si sporgeva dalla finestra del terzo piano.

-Juliet! Ivy! Dai salite! Altrimenti vi perdete lo spettacolo!-

-D'accordo Matt!- Gli urlò Ivy di rimando.

Poi mi prese per la manica e mi trascinò fino alla camera di L.

Le tende erano state a aperte e la stanza era molto più luminosa dell'ultima volta che l'avevo vista.
Al centro c'era il solito tavolo con il solito computer con il solito L appollaiato sulla sedia. Seduto sul davanzale della finestra Matt si fumava una sigaretta, mentre Watari soccorreva un Near ferito.

-Santo cielo Near! Cos'è successo?- Esclamò Ivy avvicinandosi a lui con fare materno mentre io andai da Matt.

-Matt, cos'è successo stavolta?-

-Mi pare ovvio...Mello ha dato in escandescenza per la classica frase poco carina di Near...anche se un po' di ragione ce l'ha...-

-Bell'amico che sei Matt! Dì pure che ho torto io, così completi l'opera! Ha detto che una testa calda come me è inutile per risolvere il caso! Lui, che è sempre un ghiacciolo!-

-Io almeno non tiro pugni per rispondere alle parole...-

-È diverso nanetto tu non reagisci proprio e..-

-ORA BASTA!-

E tutti ci voltammo verso L.




!! PROSSIMO CAPITOLO: 15 GENNAIO 2013 !!



Angolo della baka autrice C:


Ma salve salvino a tutti quanti miei amatissimi lettori!
Mello: E' su di giri...
E tu sei un....*si guarda intorno* GRANDEEE! Ti stimo perché hai tirato un pugno a Near, anche se non è ch mi stia proprio antipatico....
Mello:....grazie lo stesso per la solidarietà! +O+
Near: Vi ho sentiti...
E allora? Tanto hai una schiera intera di ragazze che ti farebbero fuori volentieri....Don't worry!
Near: -.-'' cosa ti sei fumata?
Cioccolata! ^O^
Io amo la cioccolata! ^O^

Ehehe...ma torniamo seri! YA-HA!

Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Mandatemi tante recensioni! Sennò vi scateno Hiruma (di Eyeshield 21..se non sapete cos'è cercatelo!) e il suo cane, Cerbero *O* Rischiate grosso :PPP

Ovviamente grazie a tutti i lettori, sia gli sconosciuti che quelli che conosco :)

E poi grazie a chi ha recensito, cioè:

Mirrine
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E grazie a tuti quelli che hanno messo la storia tra le seguite, preferite o/e ricordate!


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Capitolo 19
*** 18° Capitolo ***


Capitolo 18 L'urlo di L ci aveva fatto voltare tutti.

-Entrambi siete colpevoli. Mello, tu non dovevi reagire in quel modo tu, Near non dovevi parlare così a Mello. Invece tu Matt, smetti di fumare. Questa non è la tua stanza.-

Il gioioso trio annuì mentre io e Ivy ci affiancammo a L.

-Non per contrariarti ulteriormente L, ma...- incominciò Ivy.

-...con questi tre geni noi a cosa serviamo??- Conclusi io.

-Dovreste accedere al pc dei vostri genitori. E' molto probabile che sia una password accessibile ai membri della famiglia, perciò ditemi.-

Ci guardammo negli occhi...

-L..noi non le conosciamo. Possiamo tirare a indovinare, ma ti possiamo assicurare nulla di nulla...-

-Tentate lo stesso, altrimenti darò il pc a Matt.-

Ivy si allontanò camminando per la stanza.

-Allora...La password era conosciuta da tutti e quattro, no? Perciò deve essere una parola o un numero che ricordi qualcosa di comune conoscenza....-

Qualcosa in comune..e se? Ma certo!

-Ivy! E se fosse l'anno in cui ci siamo conosciute?!-

-Giusto! Però...ti ricordi quando ci raccontavano del nostro primo incontro? Non menzionavano mai l'anno, solo il mese e il giorno ....come una password!-

-Già, ma che giorno poteva essere? Io ricordo che di solito accennavano ad Ottobre...ma null'altro!-

-Magari un giorno particolare!-

-Uhm....il 31 magari? Del resto è Halloween!....O forse...aspetta un attimo! Ottobre è il decimo mese, quindi...-

-dieci e..pensi quello che penso io?-

Ci sedemmo per terra, chiudemmo gli occhi e ci prendemmo le mani.
Rimanemmo in silenzio per un po', non so bene cosa stessimo facendo. Fatto sta che non era la prima volta che ci scambiavamo pensieri in quel modo, soprattutto quando dovevamo portare a galla ricordi dei tempi passati, troppo labili per essere precisi.
Quando alzammo le palpebre sapevamo perfettamente qual'era la risposta giusta.

-Ok, proviamo con dieci dieci.-

Ivy digitò i numeri e attese.

Poi sullo schermo apparve la scritta <>

-YUPPIE!!! Siamo due grandi nee-chan! Le migliori!!!- Esultai, felice del risultato.

Ci girammo verso gli altri e trovammo otto occhi che ci fissavano.

-Ma che razza di magia avete fatto...sembrava una seduta spiritica! Formidabile!- Disse Matt.

-Ehhehheheh, è un segreto tra quasi sorelle!-

Anche l'espressione di L era mezza sconvolta, ma si ricompose in fretta.

-Bene. Ora controlliamo da cima a fondo ogni cartella.-

Il computer era davvero pieno zeppo di file e cartelle.
Tantissimi erano i casi che i nostri genitori avevano risolto, pochi quelli in sospeso, nessuno abbandonato.

-Mello! Controlla tutti i movimenti di B e degli agenti dell'F.B.I. presenti a Londra, Near aiutalo...e vedete di non litigare ancora! Matt, io te controlleremo il pc...o almeno iniziamo. Ivy, Juliet....sedetevi. Se scopriamo qualcosa vi informeremo.-

Bello...ma davvero!
Stare sedute a fare niente era proprio quello che speravo di fare, tutto ciò che avevo in programma.
Chiesi a Watari un mazzo di carte da gioco e iniziai una partita senza fine con Ivy, che durante il tempo trascorso chiuse in stanza si annoiò quanto me, anche se qualche volta lanciava occhiate eloquenti alla schiena di L.

Dopo molto Matt ci chiamò tutti per informarci di ciò che aveva appena scoperto.

-Guardate un po'! Ci sono due indagini in corso, una riguardo ad una grossa compravendita di droga tra l'Italia e la mafia di Londra e un'altra sulla ...-

-Su nulla Matt. L'altra non è affar nostro. Ora abbiamo un'ottima pista...Facciamo così, voi prendetevi la giornata libera mentre io continuerò a lavorare ancora per un po'.

Poi uscimmo insieme a Matt e Mello e Near.
Guardai l'ora: erano le 21.33.....uffa!

-Accidenti...abbiamo pure saltato la cena noi per stare lì a far niente....meno male che Wammy ci ha riempito di frutta e dolcetti per tutto il giorno!...Ragazzi, che volete fare adesso?-

-Io propongo di andare in stanza! Ho un Final Fantasy da finire e poi sono esausto!.-

-Matt! Ma tu pensi solo a giocare?- Chiese innocentemente Ivy.

-Sai com'è no? Il mondo reale non è abbastanza bello e appassionante!...Mello su andiamo!-

-Se se...Notte ragazze! Ci vediamo.-

Poi anche noi scendemmo verso le nostre camere, ma chissà perché quella notte nessuno di noi riuscì a dormire.




!! PROSSIMO AGGIORNAMENTO: 20 GENNAIO 2013 !!



Angolo della baka autrice C:

Ma shalve a tutti!
Come state?
Che ne dite del capitolo?
Bhe..per questo capitolo non ho proprio nulla da dire...sarà che non succede nulla? xD

Allora, visto che non si vede nessun Mello all'orizzonte, inizio subito con i ringraziamenti :)

Ovviamente grazie a tutti i lettori, sia gli sconosciuti che quelli che conosco :)

E poi grazie a chi ha recensito, cioè:

chiaraelle99

E grazie a tuti quelli che hanno messo la storia tra le seguite, preferite o/e ricordate!


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Capitolo 20
*** 19° Capitolo ***


Capitolo 19 Mi ero diligentemente infilata sotto le coperte pesanti alla ricerca di un po' di calore quando sentii qualcuno bussare alla porta. Recuperai la chiave da sotto il cuscino e aprii.

-Perdonami se ti disturbo, ma posso rimanere un po' qui?- Mi chiese Near leggermente imbarazzato.

Gli rivolsi il sorriso più dolce che avevo, anche se rimanevo un po' stupita.

-Ma certo Near, entra pure, non ci sono problemi!-

Si accoccolò sul mio letto, continuando a guardarmi con i suoi grandi occhi neri e arrotolandosi una ciocca di capelli intorno all'indice. Se non fosse stato per i suoi occhi, si sarebbe confuso tra le lenzuola, candide come lui.

Mi sedetti a fianco a lui.

-Near! Ma indossi ancora la camicia...non ti metti il pigiama? Dai, te ne do uno io! Anche se indosso per la maggior parte camicie da notte, uno con i pantaloni ce l'ho e sono quasi certa che ti andrà benissimo!-

-Se lo desideri...-

Aprii l'armadio e iniziai a frugare tra i cassetti alla ricerca di quel bel pigiama azzurro.

<< Chissà come mai Near è venuto qui..e poi a quest'ora di notte. Di solito se ne sta sempre da solo. E poi nonostante quel tono indifferente mi sembra triste e pensieroso...forse la reazione di Mello ha avuto più effetto su di lui di quanto mi aspettassi...>>

-Trovato!! Il bagno è lì dietro, se vuoi cambiati pure lì.-

Passato un quarto d'ora Near continuava a non tornare dal bagno....che gli fosse successo qualcosa? Stavo decisamente iniziando a preoccuparmi.
Quando mi decisi ad alzarmi per controllare lui uscì.

-...- Mi stava fissando.

-Wow Near! Cosa ti avevo detto? È proprio della tua misura, perfetto per te!-

-Si, immagino di si...però non sono abituato ai colori.-

Colori? Cioè l'azzurro era un colore molto vivace? E io che indossavo una camicia blu notte cosa dovevo dire?

-Dai, non scherzare! Non posso credere che tu non abbia davvero mai messo qualcosa di diverso dal bianco! Che ne so...una camicia nera per esempio?...Uhm...ok, beh forse nero no, però....-

-Se lo dici tu.-

Ottimo. Era tornato a fare l'apatico.

-Juliet, posso farti una domanda?-

-Certo, ma non serve che tu me lo chieda.-

-...perché parli con me? Tu, che sei così attiva e vivace...-

Ero certa che volesse qualcosa, Near non poteva venire da me senza un motivo ben preciso, tanto per fare una visita.

-Mi chiedi perché...beh, la risposta è talmente semplice che mi chiedo come mai tu non ci sia ancora arrivato. Siamo amici...poi è bello sentirti parlare. Spesso hai un tono indifferente e annoiato, come se gli altri non ti interessassero. All'inizio la pensavo anche io così, ma quando riesco a sorprenderti, magari perché dico cose stupide o ..beh, del genere, tu cambi. Diventi più sentimentale, come se le mie parole ti colpissero dritto al cuore. Penso che tu abbia solo poca fiducia negli altri...cioè, io non son nessuno per fare commenti, ma credo sia così.-

-Come fai? Guardi dentro le persone...è un'abilità che pochi hanno.-

-Pfft! Ma questo non è vero! Io non leggo le persone, né guardo dentro di loro o leggo nel pensiero, se stai pensando a questo. Ho solo...imparato a osservare. Non sempre le persone sono come le vediamo in superficie, anzi spesso sono l'opposto. Però a me piace guardare le reazioni delle persone in base a quello che dico, come una sorta di esperimento. Sai, quando si provano dolore, tristezza, sofferenza, allegria o in genere quando si prova un'emozione,anche alla persona più insensibile del mondo si accende una luce negli occhi, magari cambia leggermente il tono della voce...io guardo solo questi particolari con più attenzione della norma. Nulla di più, nulla di meno.-

-Sei...davvero brava. Mi sei piaciuta fin da subito. Mi sei sembrata diversa dalle solite ragazze fatte con lo stampino, spavalda e incurante, ma anche ragionevole e sincera. Poi sei stata l'unica a farmi compagnia, anche se ti ho trattata male alcune volte...penso che sarebbe interessante rimanere con te per un po'.-

-Near..tu, tu mi stai chiedendo quello che io penso tu mi stia chiedendo?-

Cioè...io ero molto romantica d'accordo, e poteva fraintendere. Ma le parole di Near mi facevano pensare solo a una dichiarazione.

-Non sono stato così ambiguo.-

-Oh mamma....cioè..sono lusingata ma...ma io non posso risponderti si...-

Poi calò il silenzio.
Quel silenzio pesante, che nessuno vorrebbe mai affrontare, carico di paura e tristezza.

-Preferiresti uno come Mello, attivo, o uno come Matt sempre allegro e sorridente, vero?- Mi chiese Near con lo sguardo fisso di fronte a se.

-Bhe..entrambi hanno il loro fascino, ma in ogni caso non penso. Semplicemente non sono innamorata di te...Né di altri per adesso.-

-Innamorata...è davvero così importante? Non basta sentirsi in sintonia con una persona?-

-...Io..vorrei tanto risponderti, ma davvero non lo so. È una cosa molto complicata..no, sto dicendo cavolate. Io credo solo che sia troppo semplice e personale per poter essere spiegata.-

-Non sembri molto convinta di quello che dici, tutt'altro.-

-E chi può essere sicuro dell'amore? Nessuno al mondo può dirsi sicuro di aver mai provato un sentimento simile, tanto forte da poterti legare a vita ad una sola persona.-

-Forse dovrei provare ad uscire...-

-...no. Osserva chi ti sta intorno...tra di loro c'è una persona a cui interessi davvero...In ogni caso io adesso propongo di dormire e...senti Near, hai voglia di rimanere amici?-

-Come vuoi tu, buonanotte.

Chiusi gli occhi, sperando davvero, sin dal profondo dell'anima, che Near mi ascoltasse sul serio e si accorgesse di Linda. Nessuno presta attenzione a Near, se non lei. Nessuno cerca di farlo vivere, se non lei.
Se davvero esisteva un dio, speravo con tutto il cuore che facesse si che anche tra Near e Linda accadesse un piccolo miracolo.



 PROSSIMO CAPITOLO: 24 GENNAIO 2013




Angolo della baka-autrice C:

Chebellochebellochebello! Finalmente la prima manifestazione amorosa della serie *O*
Preparatevi alla prossima, oh carissimi lettori! +O+
Chi sarà la (s)fortunata coppia?
Comuqneu...secondo voi ho fatto uscire troppo Near dal personaggio? ...Io penso che anche lui abbia un lato umano come tutti noi, ma non lo mostri quasi mai...perciò perché non mostrarlo a Juliet?

Comunque grazie a tutti quelli cha hanno recensito, letto, visto la Fic e a tutti quelli che l'hanno inserita tra le preferite, le ricordate o le seguite.

Grazie davvero a tutti! :)

Bacioni izumi_BB C:

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Capitolo 21
*** 20° Capitolo ***


Capitolo 20 Quella notte non riuscivo proprio ad addormentarmi. Anzi, continuavo a rigirarmi tra le coperte.
Mi alzai e andai in bagno per bere e sciacquarmi un poco il viso.
Quante cose erano successe nell'arco di così pochi mesi, quante cose erano cambiate...i nostri genitori non ci coprivano più le spalle, eravamo in un orfanotrofio popolato da geni assurdamente geniali e avete conosciuto il migliore di tutti, il più grande detective del mondo, L.

L...

Avevamo iniziato a lavorare con lui e Juliet ci aveva già litigato...non che la cosa fosse una novità, lei litiga con tutte le persone che incontra se dicono cose assurde...anche se...

<>

Senza pensarci un secondo di più recuperai un sacchetto di biscotti, salii al piano di sopra ed entrai nelle sua stanza, le cui porte erano sempre aperte per me e la mia amica.
La camera era buia come al solito, con la sola luce dello schermo del Pc a cui stava costantemente attaccato. Davanti c'era lui seduto in quel suo stranissimo modo, così scomodo per me, insieme ad un vassoio pieno di dolcetti e una torta di fragole...i biscotti che avevo portato era davvero miseri al confronto.

-Ivy-san, cosa ci fa qui? Dovresti essere a letto, è molto tardi.- Mi chiese L senza voltarsi.

-S-si, ma non riesco a dormire...ho pensato di venire a farti un po' di compagnia...- risposi io.

-Capisco.-

-...ho portato anche dei biscotti! Sono gli ultimi alla marmellata che ha fatto Juliet...sono buonissimi!-

A quel punto mi si avvicinò e mi prese le mani. Io intanto rimassi incollata ai suoi occhi. Neri, profondi...e soli. Forse anche troppo. Mi risveglia solo quando sentii le sue mani gelide sulla fronte.

-Ivy-san, stai bene?-

-C-certo, ho solo...un po' caldo, ecco tutto.- Risposi arrossendo vistosamente.

Mentalmente lo ringraziai per avere tenuto le luci spente.
Mi rubò il sacchetto dei biscotti e andò a sedersi sul letto. Lo seguii con lo sguardo e poi mi accoccolai vicino a lui.

-Ti piacciono davvero moltissimo i dolci...ne mangi a palate!-

-No, è diverso. Mangio solo quelli...e ogni tanto un po' di frutta. Lo zucchero mantiene il cervello attivo e vigile, mi aiuta a ragionare meglio.-

-Immagino! Allora come mai Juliet non è ancora diventata un genio? Mangia quintali di dolci, caramelle e cioccolato....-

-Immagino non funzioni su tutti questo metodo.-

-Forse...Tu dormi ogni tanto?-

-No, se capita faccio un sonnellino...magari in settimana, ma lavoro molto. E no, non sono affatto stanco.-

Mi aveva risposto ancora prima che gli ponessi la domanda...possibile che leggesse nel pensiero proprio come Juliet???

Anche se non avevo propriamente sonno, la stanchezza si faceva sentire e appoggiai la testa alla spalla di L, che continuava imperterrito a sgranocchiare i biscotti appena ricevuti.

-Dev'essere dura per te vivere senza avere nessun contatto a parte Watari...non ti senti mai solo? Io senza Juliet mi sentirei persa...-

-Sono solo da tanti anni e Watari mi ha sempre trattato come se fossi figlio suo.-

Non capivo...non aveva risposto alla mia domanda e il suo tono era così triste...

-Davvero non hai nessuno? Che ne so...degli amici di infanzia magari...-

L mi guardò intensamente, come se stesse cercando di capire se potesse fidarsi di me o no.

-Amici....un tempo ne avevo tre. Poi però se ne sono andati anche loro e ...io sono rimasto da solo.-

Lo abbracciai forte.

-Non fare quella faccia, tu non sei solo. Ci sono Matt, Mello e Near che ti adorano, Watari che ti vuole bene e adesso a loro ci siamo aggiunte anche io e Juliet...vedi? Sei circondato da persone che tengono a te!-

Lo sentii irrigidirsi tra le mie braccia. Probabilmente non era affatto abituato ai contatti fisici.

-Juliet?-

-Ma certo! So che dopo la scenata che ti ha fatto ora la vedrai come una specie di Cerbero senza due teste, ma in realtà è molto affettuosa. Puoi star certo che ti vuole già bene anche lei!-

Poi mi abbracciò anche lui. Il mio viso era a pochi centimetri dal suo.

-È bello essere abbracciati.-

-Si, è fantastico. È come se tu e l'altra persona diventaste una cosa sola.-

Alzai lo sguardo verso di lui. Avevo una voglia pazza di baciarlo...che diavolo mi stava prendendo? Di solito quella mezza folle era Juliet, mica io!

Mentre io ero immersa in quelle stupide idee lui prese l'iniziativa, dandomi un piccolo e timido bacio sulle labbra.

Il primo bacio sapeva di zucchero.

Le sue labbra erano così dolci e morbide che mi sembrava di mangiare una caramella e ne volevo ancora di più.
Continuammo a scambiarci dolci baci fino a quando entrambi non riuscimmo più a respirare.

Quando ci staccammo mi guardò negli occhi e mi diede poi un casto bacio a fior di labbra.
Poi all'improvviso si alzò e ritornò di fronte al suo Pc.

-Forse dovresti tornare a dormire...-

-C-certo L....hai ragione...-

Bhe, in un certo senso lo sapevo che quello era solo un bel momento...

-Non ho detto di andartene Ivy-chan...-

Mi si illuminarono gli occhi. Allora non mi stava cacciando via! Tornai a letto e mi infilai sotto le coperte.

-Grazie...L-kun.- Sussurrai prima di chiudere gli occhi e abbandonarmi tra le braccia di Morfeo.



L le si avvicinò con fare calmo e misurato.
Ivy stava dormendo con un sorriso sul viso e la parvenza di un bellissimo sogno nella mente...o forse il sogno lo aveva vissuto qualche ora prima?

Sicuramente per lui era così.


"Probabilmente i cari bimbi che adesso ci ascoltano non capiscono bene di cosa parliamo...

Avete presente cosa succede quando incontrate una persona diversa, se non opposta a voi, e sentite nel petto come una specie di vicinanza a quella?

Noi non lo sappiamo con certezza, nessuno ce lo ha detto, ma pensiamo che L provasse proprio quello nei confronti della dolce Ivy.

Voi potreste, e sicuramente farete così, preferire Juliet a Ivy per forza e carattere.

Non sottovalutatela.

Ivy non si mostra solo per paura di essere ferita. Ma forse...forse anche lei ha qualcosa di cui non siamo a conoscenza...qualcosa che forse mai sapremo..."


-Non...so quasi nemmeno chi sei...-

L le accarezzò la testa e tornò al suo Pc, più confuso che mai.



!!PROSSIMO AGGIORNAMENTO: 30 GENNAIO 2013!!



Angolo della baka-autrice C:

Ma buonasera miei degni amici!
Che ve ne pare del nostro Elluccio e della bella Ivy?...O forse pensavate che con lui sarebbe stata più indicata Juliet?
Ditemi che ne pensate!

Ringrazio tutti coloro che hanno recensito, letto e messo la Fic tra le preferite, le seguite o le ricordate!
Davvero un bacio grosso grosso a tutti quanti!

:* izumi_BB

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Capitolo 22
*** 22° Capitolo ***


Capitolo 22 La mattina dopo a svegliarmi furono gli scossoni di Ivy e le parole pacate di L che cercava di limitare la sua esuberanza.

-Juliet!! Ti vuoi svegliare?- Mi urlò Ivy elle orecchie.

-Awwnn, ma cosa c'è?...Non andando più a scuola pensavo di potermi svegliare più tardi, perché dovete rompermi le scatole già di prima mattina?- Dissi sedendomi sul bordo del letto e sbadigliando a non finire.

-Ho insistito io affinché Ivy-chan ti svegliasse. Oggi non lavorerete con noi, vi lascio una giornata libera. Sarà così tutte le settimane...ah, vi restituisco i vostri cellulari.-

-...Wow! Che bella notizia!...E questo, ovviamente, non poteva dirmelo Ivy quando mi sarei svegliata, no?...Vabbè, un po' di tempo libero ci farà assolutamente bene. Domani però si torna al lavoro, giusto?-

-Esatto. Farete un sopralluogo nell'hotel dove alloggiavate prima di venire qui. Voglio che controlliate la camera dei vostri genitori da cima a fondo per trovare eventuali spie o altro.-

Mentre diceva questo L uscì dalla stanza.
Ivy lo seguì con lo sguardo...uno sguardo molto dolce pieno di...a me sembrava amore, ma potevo anche sbagliarmi. Forse, però, quella notte non ero stata l'unica ad andare a dormire molto tardi.

Near probabilmente doveva essere uscito presto per la colazione o per delle lezioni. Si era pure portato via il mio pigiama. Meglio per lui! Adesso aveva un capo colorato nell'armadio.

Tirai fuori dal mio una gonna a pieghe blu corta, un maglione bianco pesante e mi cambiai. Poi mi misi le calze azzurre e gli scarponcini blu che Watari mi aveva gentilmente comprato.
Dopo io e Ivy scendemmo per la colazione.

-Allora, cos'è successo stanotte tra te e il misterioso detective? Raccontami pure, sono tutto orecchie.- Le chiesi una volta sedute al tavolo.

Ivy arrossì violentemente.

-N-nulla, ma cosa vai a pensare!-

-Certo, certo. Se non accaduto nulla io sono un marzianino con le antenne gialle a forma di cuore! Dai, dimmi tutto! Anche perché se non lo fai Mello ti costringerà a rivelargli il tutto vedendoti arrossire al solo nome di L...-

-Uffa! Così non vale! Ok, ok...però non in mensa. C'è troppa gente e io non voglio mettere i manifesti.-

-Capisco...allora andiamo in cucina. Io volevo fare una crostata Magari potrei regalarla a L se non mi fa più arrabbiare.-

La strada che separava mena e cucina era poca, ma io stavo lo stesso friggendo dalla curiosità...
Per calmarmi preparai con eccessiva cura tutti gli ingredienti e solo dopo averli impastati chiesi a Ivy:

-Perciò...sei pronta?? Voglio sapere tutto! Ogni cosa nei minimi dettagli!-

-Uff. beh..ecco....come dire...Ieri notte non riuscivo a dormire, no? Quindi sono andata da L...Cioè, non è che ci sia andata proprio di mia spontanea volontà, mi sono ritrovata inconsciamente davanti alla sua porta...-

-Inconsciamente? Si, certo, come no! E poi cos'hai fatto porcellina?-

-Abbiamo parlato un po' del più e del meno e...l'ho abbracciato! Sai, era diventato triste e..sai com'è. Lui mi ha ricambiato e ....-

-Ahhh comprendo! Un abbraccio tira l'altro e l'altro tira un bacio! Ehehehe, scommetto che ho indovinato!-

-Bhe..si, ci hai azzeccato!-

-Comunque wow...L'indifferente L ti ha baciato. Non lo facevo così intraprendente, sai?..Però com'è stato? Bacia bene?-

-Bhe si e poi le sue labbra sono così morbide e dolci...quasi da mangiare!-

-Ohhhh! Sono davvero felice per te, ma adesso mi devi dire una cosa molto importante. Hai ricambiato il suo bacio perché ti piace o perché ti annoiavi? Non fraintendere, ma ci sono due motivi per cui te lo chiedo: primo lo conosci da pochissimo; secondo se lui ha fatto un gesto simile significa che ti gli interessi, che ne sia conscio o meno. E il fatto che un tipo come lui provi dei sentimenti, oltre a sembrarmi quasi assurdo, mi porta a pensare che se lo stai prendendo in giro soffrirà come non mai...-

-...Capisco cosa intendi, però...Io credo che mi piaccia davvero! Nono so quanto, ma so per certo che non l'ho baciato per divertimento!-

-Ne sono davvero felice! Sia per te, sia per lui! Vi dedicherò la mia crostata, ti va?-

-..Tu e le tue robe strane...-

Quando finii il mio lavoro proposi a Ivy di andare alla serra e lei approvò in pieno. Peccato che trovammo Roger in corridoio non appena uscimmo dalla porta.

-Finalmente vi ho trovato! È un'ora che vi cerco! C'è assoluto bisogno di voi. In un classe manca l'insegnante di italiano e voglio che voi la sostituiate. Stavano leggendo Romeo e Giulietta.-

Ottimo. Era il nostro giorno libero e dovevamo lavorare lo stesso. Quanto odiavo Roger!

-Se è proprio necessario va bene.-

-Seguitemi allora!-

La classe in cui quell'avvoltoio ci portò era niente meno che quella di Matt, Mello e Near, ed era un totale disastro.
Appena entrato Roger fu colpita in faccia da un quadernone volante. Per quanto apprezzassi il gesto, non era giusto fare una cosa simile.
Chiamarla classe indisciplinata sarebbe stato comunque un eufemismo.

-E questa sarebbe la classe migliore dell'istituto...qui ci linciano semmai!- Sussurrai a Ivy.

Questa mi rispose con un'occhiata comprensiva, molto eloquente.

Nonostante la presenza di Roger, i ragazzi continuavano a parlare, urlare e farsi scherzi, senza considerare gli oggetti volanti che ogni tanto cadevano al suolo. Nemmeno i vari richiami e le minacce servirono a calmarli.

-Juliet, hai voglia di farli stare zitti? Mi verrà mal di testa se continuano.-

-Si, ottima idea.-

Prendemmo i due registri posati sulla cattedra e li sbattemmo con forza di piatto sul di essa. Ne venne fuori un suono sordo e forte che fece ammutolire tutti i ragazzi, facendoli girare verso di noi.

-Bene, grazie per l'attenzione! Oggi io e Juliet sostituiamo la vostra professoressa di italiano e leggeremo insieme Romeo e Giulietta!-

-Quindi fateci il favore di non parlare o far volare oggetti, altrimenti altro che punizione, vi sotterro direttamente in cortile!-

Feci uscire un Roger dalla faccia compiaciuta e poi mi guardai per bene la classe che avevo davanti.

Matt e Mello erano in ultima fila, Near in prima. Intorno a loro c'erano ragazzi delle età e delle etnie più svariate.

-...Ok ragazzi. Ora che Roger se n'è andato parliamo chiaro io non voglio farvi nulla, ma devo per forza fare lezione. Perciò, chi si annoia può dormire sul banco, disegnare o leggere...insomma, basta che non disturbiate.-

-Jul sembra cattiva, ma non lo è! Ora, a che punto siete arrivati?-

-Il punto in cui Giulietta e Romeo parlano dal balcone dopo il loro primo incontro.- Rispose un ragazzino dalla seconda fila.

-...E non lo sapete nemmeno a memoria?...Ivy su, leggiamo!-

-Io faccio Romeo!-

-E ti pareva...ok, io e lei faremo i protagonisti, mentre voi farete gli altri personaggi, forza spostate i banchi, lo reciteremo, così sarà più divertente!-

Scelsi un po' di ragazzini a caso, chiusi gli occhi e iniziai a recitare, senza bisogno del libro.

<< Oh Romeo, perché sei tu Romeo. Rinnega tuo padre, rifiuta il tuo nome, oppure, giura soltanto d'amarmi ed io non sarò più una Capuleti...>>

All'inizio gli altri personaggi erano un poco scettici e ci guardavano come se provenissimo da un altro pianeta, ma alla fine della lezione era tutto il contrario. Erano diventati partecipi e quasi passionali mentre parlavano e al suono della campana ci fu un sospiro di delusione.
Mi guardai intorno.
I ragazzi stavano uscendo, Ivy stava riponendo il suo libro nel cassetto e Linda se ne stava seduta la suo banco. Non so se per noia o altro, ma aveva passato la mattina a disegnare.

-Ciao! Ti ho vista disegnare mentre recitavamo, sono un po' curiosa...la lezione era così noiosa?-

-...No, figurati. Anzi, era tutto il contrario! La più bella lezione di letteratura mai vista...solo che non essendo tra i personaggi mi è venuta voglia di disegnare un poco...ma ho ascoltato tutto! Vuoi vederli?-

-Certamente!-

Tirò fuori dalla cartellina due fogli. Sopra c'eravamo io e Ivy, vestite con abiti Ottocenteschi nella scena del balcone.

-Accidenti, ma sono magnifici! Hai un talento naturale!-

-Io ho il mio e tu hai il tuo! Come hai fatto a recitare tutto senza mai leggere?-

-L'anno scorso ho fatto uno spettacolo con la scuola proprio su questa tragedia e ho imparato tutte le parti a memoria a furia di sentirle e ripeterle....Io ero Giulietta!-

-..Wow...che brava! Bhe, ci vediamo Juliet!-

-Ehi Linda!...Datti da fare eh! Sono certa che riuscirai a conquistare Near!-

-Ma tu come?...Ahahaha, grazie mille!-

Uscimmo dall'aula insieme e subito ci separammo. La guardai andare via, con quel passo affrettato che ben conoscevo, senza curarmi dei richiami dei ragazzi.

<< Sono assolutamente certa che ce la farai, sei l'unica che può farlo...>>




!! PROSSIMO AGGIORNAMENTO: 15 FEBBRAIO 2013 !!



Angolo della baka-autrice C:

Vi prego, perdonatemi se metto il capitolo così tanto in ritardo!!! ç__ç
In compenso ne metterò uno tra tre giorni, per riparare un po' le cose!
Uhm...diciamo che in questo capitolo non succede proprio niente...
Mello: Wow..e te ne accorgi solo adesso?
Io: No, lo sapevo anche mentre lo scrivevo...ma non posso far finire la giornata tuta in una volta, ci sono ancora tante cose da fare!
Mello: Però non fare spoiler u_u
Io: *O* Grazie mille! Me ne ricorderò u_u ps. Non sono mica scema! so che non li devo fare!
B: esatto, mica è scema!
Io: Lo dici solo perché tra poco ci sei tu -.-
B:...nooooooo, assolutamente noooo!
Io: ....Are you fuckin' kiddin' me?
B: Sgamato -.-
Io: xD

L: Sperando che non abbiate ucciso anche gli ultimi lettori ringraziamo tutti quanti! Anche i lettori silenziosi! Fatevi sentire! La vostra opinione ci farebbe davvero piacere!

Baci izumi_BB, L, BB, Mello C:

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Capitolo 23
*** 23° Capitolo ***


Capitolo 23 Dopo un ultimo sguardo a Linda mi girai verso i ragazzi.

-Juliet! Tu ed Ivy siete state magnifiche!-

-Grazie mille Matt! Ma in realtà abbiamo solo fatto una lettura di gruppo, nulla di tanto particolare...-

-Ma vi rendete conto che nessuno di noi ha mai partecipato così attivamente ad una lezione di letteratura? Per caso avete dei corsi di recitazione?-

-No, abbiamo solo una predilezione per Shakespeare!- Scherzò Ivy.

-Ma...sarà come dite voi. Ora, per coronare questa bella mattina, facciamo anche un buon pranzo, che ne dite?-

-Finalmente Matt! Erano secoli che attendevo lo dicessi!- Esclamò Mello.

Era bello passare il tempo in loro compagnia. Preoccupazioni, pensieri, problemi, tutto veniva spazzato via dalla loro allegria, contagiosa tanto quanto la loro risata. Eravamo il tavolo più spensierato e chiassoso di tutti, anche se forse, noi che lo componevamo eravamo le persone con più complicazioni da affrontare.
Una volta finito di mangiare me ne andai, salutando tutti con un sorriso, forse non esattamente sincero, ma pur sempre un sorriso. Velocemente mi diressi in cucina, per ammirare la crostata che Wammy mi aveva gentilmente terminato dato il lavoro della mattina.
Rimasi in quella stanza tanto tempo, ma non me accorsi minimamente.
Per due ore ero rimasta a fissare il vuoto di fronte a me, senza pensare assolutamente a nulla. Ogni tanto avevo questa specie di mania, assentarmi per un po', senza fare o dire nulla.
Ma Matt, Mello e Wammy mi svegliarono dalla mia occupazione.

-Ma voi non dovevate giocare fuori?- Chiesi scendendo dal piano di lavoro su cui mi ero seduta.

Mi piaceva da matti stare seduta, anche se in realtà preferivo il basso all'alto. Non perché soffrissi di vertigini o simili, era solo un'abitudine che mi portavo dietro sin da bambina, quando guardavo la televisione esclusivamente seduta sul tappeto, leggevo distesa su un fianco e scrivevo distesa. Solo che il piano di lavoro avevo lo schienale naturale, il muro, e ne avevo approfittato.

-Wammy ci ha proposto una gita fuori dai cancelli dell'istituto. Non possiamo rifiutare, è un'occasione unica...tu ci vieni, vero Vi!!!??-

-Certo che ci vengo Ivy! Ma calmati un po', non vorrai mica svaligiare tutti i negozi che incontri sul tuo cammino?-

-No però...rimango eccitata lo stesso! Mi prenderò un sacco di fumetti, e poi delle magliette e dei libri e poi...-

-Poi dovrai fare i conti con il tuo portafoglio, che ad un certo punto ti abbandonerà!-

-Accidenti...beh non importa! renderò quel che posso. Andiamo?-

Tutti insieme salimmo sulla macchina nera e lucida che ci aveva portato lì due mesi fa, quasi tre. Ivy faceva i conti con quello che aveva, Matt e Mello confabulavano tra loro, Near guardava fuori e io, seduto di fianco a Wammy, fissavo la strada dritta di fronte a me.
Gli altri scelsero la loro fermata: chi al negozio di giocattoli, chi alla cioccolateria, chi al game center; noi invece fummo portare da Wammy da Harrod's. Diceva che dovevamo stare in mezzo alla gente, avremmo corso meno pericoli.

Ivy saltava da un negozio all'altro estasiata. Sembrava la protagonista di uno shoujo manga, con tanto di roselline, stelline e occhi brillanti.
Per me invece stare lì era una cosa ipocrita e senza senso.
Avevamo l'intero pomeriggio libero, da spendere come preferivamo, e ci relegavano di nuovo fra quattro mura. Diverse si, ma pur sempre quattro mura. Pensavo quasi che fosse una specie di contentino per tenerci buone o per prepararci a rimanere chiuse nell'istituto fino alla fine delle indagini.
Forse ero davvero una di quelle persone che non si accontentano mai.

-Jul! Come ti sembra questa maglia? A me piace moltissimo!-

-...Ti sta bene. Prendila, tanto è in offerta!- Risposi a Ivy un po' annoiata.

-Bene, dopo possiamo andare in bagno?-

-Ok, ok, mentre paghi io vado a prendermi qualcosina da mangiare. Ho un buco nello stomaco.Mi trovi al distributore qua vicino.-

Non mi rispose. Forse non mi aveva nemmeno sentito. Pazienza, tanto per andare ai bagni doveva per forza passare da lì.

Uscii dal negozio con calma, guardandomi intorno più volte. Non ero per niente tagliata per lo shopping. Anzi, non sopportavo l'idea di dover girare mille negozi per poi alla fine non comprare magari nulla o prendere roba che sarebbe marcita nell'armadio.  Quel che mi serviva lo avevo già preso: un abito come quello di qualche giorno fa e un paio di libri per intrattenere il tempo.
Volevo uscire, vedere gente nuova, particolare. Preferivo un parco in cui correre, un gelato da mangiare e un'altalena su cui dondolarmi...
Arrivai alle macchinette.
Mentalmente cominciai a mettere in ordine alfabetico tutte le schifezze che mi piacevano di più: Bounty, Kinder, Kit Kat, Ringo...
Un pessimo presentimento mi attraversò la schiena come una scarica elettrica, facendomi irrigidire oltre natura. Il mio sesto senso per fortuna non era ancora andato in pensione, anzi lavorava a pieno ritmo, intimandomi di andarmene al più presto da quel luogo.
Mi guardai le spalle, poi a destra e infine a sinistra.
Non c'era più nessuno...possibile che non me ne fossi accorta?
Inoltre c'era troppa calma...era quasi irreale.
Digitai velocemente il numero dei Ringo, continuando a fissare insistentemente la direzione da cui Ivy sarebbe dovuta spuntare, sperando di scorgerla piena di buste colorate.
Recuperai il cibo e abbassandomi vidi qualcuno dietro di me. Spostai lo sguardo sul vetro, per capire chi fosse.
Un paio di scarpe da ginnastica.
Dei blu jeans consunti.
Un maglietta nera, a maniche lunghe.
Una massa disordinata di capelli neri e due occhi rossi, come il sangue.
Come mi avesse visto, mi sorrise in modo al quanto inquietante e si chinò su di me. Non ebbi nemmeno il tempo per pensare di poter reagire.
Mi tappò con una mano bocca e naso.
Poi il mondo intorno a me si fece nero a poco a poco....l'unica cosa che mi rimase impressa furono quegli occhi e quel sorriso.




PROSSIMO AGGIORNAMENTO: 20 FEBBRAIO 2013




Angolo della baka-autrice C:

Beeenone! E da adesso iniziamo a fare sul serio....ci stiamo avvicinando lentamente al magico finale della storia, sempre di piùùùùùùù.....
Ok, sto facendo la fatalista xD
Beh, spero che i due capitolo che ho messo oggi e l'altro ieri siano stati di vostro gradimento...e spero di ricevere tante recensioni!
Inoltre ringrazio tutti coloro che leggono, recensiscono e mi supportano :)

Tantissimi bacioni
izumi_BB C:

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Capitolo 24
*** 24° Capitolo ***


Capitolo 24 -Juliet! Juliet, dove sei?-

Chiamai appena uscita dal negozio. Avevo due borse in mano, piene di magliette e maglioncini colorati. Ne avevo presi alcuni anche per Juliet, ma non la vedevo in giro.
Mi ricordai.
Aveva detto che sarebbe andata a prendere qualcosa alle macchinette...che dire, non sapeva proprio resistere al richiamo dei cibi dolci. Mi spostai sul luogo del ritrovo, guardandomi spesso intorno, ma continuavo a non trovarla.

Cercai di riflettere qualche minuto, per decidere cosa fare.
In bagno non poteva essere andata, difficilmente ci andava se era via...a meno che non fosse strettamente necessario; di uscire non se ne parlava nemmeno...anche se conoscendola si sarebbe quasi potuto fare, ma certamente non mi avrebbe lasciata sola senza darmi neppure uno straccio di avviso.

Mi sedetti e aspettai per almeno mezz'oretta, iniziando a tempestare il cellulare per sapere se c'erano nuovi messaggi o telefonate.
Continuavo ad ondeggiare le gambe su e giù, mentre la mia mente virava verso le supposizioni più brutte: rapita? Scomparsa?Uccisa?Drogata? Stuprata?

-Basta! Io adesso la chiamo.- Mi decisi finalmente.

Uno squillo.

Due.

Tre.

Quattro.

Stavo per arrendermi e premere il tasto rosso quando un qualcuno mi rispose.

-Si...-

Non sapevo chi fosse, non avevo mai sentito quella voce, ma di sicuro non era Juliet...e se era uno scherzo crudele di Mello e Matt non era affatto divertente!

-C-chi sei!? Dov'è la mia Juliet?? Matt, Mello, non fate brutti scherzi!-

-Tua? Oh, non credo proprio, ora è mia. E tutto questo non è uno scherzo. La tua amichetta è qui con me, ma non ho intenzione di ucciderla, sarebbe controproducente per i miei piani. Bhe, adesso ti saluto, cara Sara. Dì pure a L quello che ritieni più opportuno.-

-...-

Non ebbi la forze di rispondere, non l'ebbi nemmeno per chiudere la chiamata. Il cellulare mi scivolò dalle mani. Cadde a terra e si smontò...un po' come me.
Forse.

Penso che rimasi davvero parecchio tempo a guardare il vuoto, con gli occhi indifferenti. Qualche passante aveva cercato di parlarmi, ma l'avevo mandato via in malo modo.

Juliet...No, la mia Virgi, la persona su cui maggiormente contavo era scomparsa, rapita da un pazzo che conosce L.
L'unica persona di cui mi fidavo realmente, l'unica che mi era sempre stata accanto, pronta sempre a perdonarmi, che mi aveva sopportato tante notti mentre andavo da lei dopo un brutto sogno e piangevo sulla sua spalla non c'era più.

Appena sentii le lacrime calde solcarmi le guance cercai di svegliarmi un po'. Dovevo riacquistare un minimo di lucidità.
Raccolsi i resti del cellulare e lo rimontai, rimettendo la batteria al suo posto. Poi feci partire la chiamata verso Watari, che mi rispose quasi subito.

-Ivy, come mai mi chiami? Siete già stanche?-

-..-

Le parole mi morirono in gola. Non volevo dire ciò che era successo, se lo avessi detto ad alta voce avrei ammesso che era tutto vero. E io non ci volevo credere.

-Ivy! Ci sei? Cos'è successo, state bene? Non fatemi preoccupare!-

-C'è un problema...vieni a prendermi, sono nell'area ristoro ovest.- Dissi tutto d'un fiato.

Avrei rimandato tutto a dopo, non ero pronta.

Watari arrivò davvero in fretta, o almeno così mi sembrò, in compagni di Matt, Mello e Near.

-Ivy, come mai ci hai chiamato?- Mi chiesi Matt.

-...E dov'è Juliet?- Aggiunse Mello.

-...io non lo so....solo che...non c'è più...-

-Cosa? Come, quando! Dicci subito tutto quello che sai!-

-Mello, calmati. Non ora e non qui. Torniamo da L e parliamone tutti insieme con lui.-

Rivolsi a Near un sorriso, sperando che capisse anche solo un poco cosa mi aveva appena risparmiato, poi mi accomodai in macchina tra Mello e Matt.

Una volta alla Wammy's, Watari mi disse di salire in camera e riposarmi, assicurandomi che mi avrebbe portato personalmente la cena. Gli promisi che non avrei chiuso la porta e me ne andai.

In realtà non avevo voglia di mangiare. Volevo solamente stare da sola. Sfogarmi e lasciare che la tristezza mi scivolasse di dosso.
Chiusi la porta e mi appoggiai ad essa, inginocchiandomi proprio come L. Poi non riuscii più a trattenere le lacrime, che corsero veloci sul mio viso, bagnando il pavimento e le mie ginocchia.
Mi diedi della stupida, dell'incosciente, dell'insensibile e dell'egoista. Mi sentivo peggio che male...se solo non fossi stata così presa dallo shopping, se avessi pensato un po' più a lei, che avrebbe preferito chiudersi in un manicomio piuttosto che stare ore a provare vestiti, forse non sarebbe accaduto nulla...

Dopo un po' Watari bussò alla porta.

-Ciao Ivy, stai un po' meglio? Ti ho portato qualcosa da mangiare. Dopo saliamo su da L.-

-Allora andiamo subito! Non ho fame!...Ti prego Watari!-

Forse lo convinsi, forse credeva che fossi poco normale, ma, pur mostrandomi molto esplicitamente la sua disapprovazione, mi portò da L.

-L, l'ho portata qui come mi avevi chiesto.-

-Bene...Ivy, saresti in grado di dirmi cos'hai visto e cos'è successo?-

-Nulla. Io sono uscita dal negozio...ma lei non c'era...L'ho aspettata per un po', e dopo l'ho chiamata. E mi ha risposto un tipo strano...mi sono spaventata! Mi ha chiamata per nome e poi mi ha detto di parlare con te e...-

-Visto!? È lui sicuramente! Chi altri? Userà Juliet come merce di scambio...oppure potrebbe anche ucciderla!- Esclamò Mello.

-Basta Mello! Smetti di parlare così! B è pericoloso, è vero, ma non possiamo far preoccupare questa ragazza in questo modo. Volete farle venire una crisi di nervi!?- Urlò Watari, calmando un po' gli animi di tutti.

-Watari ha ragione. Allora Ivy, la voce che ha sentito era quella di B, un...killer psicopatico. Nonostante ciò, ti assicuro che Juliet non è in pericolo di vita. Ti spiego meglio, B viveva qui nella Wammy's House un po'...no, molto tempo fa. Ed era davvero intelligente. Ma son successe alcune cose che lo hanno fatto finire in prigione, anche se questa è un'altra storia. Comunque conosco fin troppo bene il suo modo di pensare: è appena uscito di prigione e dubito ci voglia ritornare...secondo me se l'ha rapita è solo un modo per dirci che lui non è il colpevole. Presto Jul tornerà qui, tutta intera. Quindi non ti crucciare per il suo rapimento, non è stata colpa tua.-

-Se L dice così, allora puoi davvero stare tranquilla!- Mi sorrise Matt.

Il suo sorriso mi infastidiva, come un po' anche le loro parole...possibile che non capissero?...

-Vi ringrazio davvero tanto...tantissimo. Ma le vostre parole mi fanno più male che bene. Sono tranquillizzanti, si, ma io lo so che la colpa è stata tutta mia. Se fossi rimasta meno tempo là dentro l'avrei trovato prima. E adesso sarebbe qui a litigare con L, a mangiare biscotti e parlare con Near di libri. Non sarebbe nelle mani di un pazzo killer psicopatico!!-

Nel dire l'ultima frase mi ritornarono le lacrime agli occhi, offuscandomi la vista.
Non mi accorsi di L che mi veniva incontro fino a che non mi abbracciò.
Affondai il viso nell'incavo del suo collo, lasciandomi cullare dalle sue braccia.
Sentii solo gli latri uscire e chiudere la porta.




Angolo della baka-autrice! *non mette la data dell'aggiornamento perché finisce che lo salta di nuovo -.-*


Buonasera a tutti! E scusate l'immenso ritardo! ç___ç
Non riesco più a tenere la giusta regolarità, quindi credo proprio che fino a quando non termino il periodo verifichesuverifichesuverifichesuverifiche che c'è a scuola, per un po' aggiornerò ogni due settimane...
Per questo capitolo non ho molto da dire...Ivy è un personaggio che personalmente adoro...Jul sarà anche molto forte, ma Ivy è davvero sensibile...
Ringrazio di tutto cuore coloro che mi hanno lasciato una recensione, non solo per l'ultimo ma per la storia in generale!
È sempre magnifico ricevere le vostre impressioni!
Ovviamente grazie anche a tutti i lettori silenziosi! Se avete voglia potete lasciarmi un messaggio o altro sulla pagina facebook: Izumi_BB
Credo di essere l'unica ad avere una pagina con questo nome ^-^

Detto ciò, bacioni a tutti quanti!
Izumi_BB

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Capitolo 25
*** 25° Capitolo ***


Capitolo 25 L mi spinse lentamente sul letto, facendomi sedere.
Si accomodò accanto a me e iniziò ad accarezzarmi la testa, molto delicatamente. Mi accoccolai su di lui.

-...A te non piacciono i contatti fisici no? O mi sbaglio?-

-Si...ma mi sembra che tu abbia bisogno di un po' di conforto. Sembri così persa senza di lei...Perché siete così legate? Non riesco a capirlo...-

-È una storia un po' lunga e strana oserei dire..ma se la vuoi sentire te la racconto volentieri...-

-Si, sono curioso.-

-Allora...Io e Virgi ci siamo conosciute quando eravamo davvero molto piccole, potevamo avere uno, al massimo due anni. Ho pochi ricordi di quei tempi e diverse cose mi sono state raccontate dai miei genitori. So però che era già allora diversa dagli altri bambini. Era allegra, spensierata e sempre, sempre sorridente. Che le dicessero no, che le facessero qualche scherzetto tipo rubarle la bambola, lei sorrideva a tutti quanti, anche se cadeva e si faceva male. Le nostre mamme dicevano che sembravamo gemelle, non ci separavamo mai, nemmeno per il riposino.

Ricordo che anche alle elementari era così. Cercava di far fare pace a chi litigava, faceva favori a tutti e chiunque l'adorava...in realtà provavo un po' di invidia nei suoi confronti, anche se penso che non me ne rendessi pienamente conto.
Una volta entrate nelle scuole medie è iniziata a cambiare.

Fin da bambina le è sempre piaciuto guardare le altre persone, capire di cosa avevano bisogno. Cercava di percepire un po' anche le loro emozioni. Non ho mai capito se per lei fosse un divertimento, un hobby o qualcos'altro.
So solo che l'ultimo anno delle medie è diventata più taciturna. Stava volentieri da sola, sorrideva anche di meno.
Non badai molto a cosa le stava succedendo...pensavo in realtà che fosse una cosa normale, che stesse crescendo.

I problemi incominciarono al secondo anno di liceo. Era la più brava della classe, benvoluta dai professori e non proprio amata dalle nostre compagne. Molte la prendevano in giro, la snobbavano, le facevano scherzi pesanti, come bagnarle i vestiti durante l'ora di ginnastica. Poi lei se ne doveva tornare a casa in pantaloncini corti e giacca.
La cosa strana è che non diceva mai nulla.
Lei sapeva pure chi era il gruppetto colpevole. Eppure ogni volta guardava quelle ragazze negli occhi, poi chiudeva i suoi e se ne andava, senza dire una parola...

Incominciò piano piano ad isolarsi ed io più la vedevo incupirsi, più mi allontanavo. Non capivo più chi fosse, ne cosa le stesse succedendo. Però mi faceva paura. Inoltre non volevo diventare un bersaglio di scherzi e altro, perciò reputai che andarmene fosse la soluzione migliore. Adesso che ci ripenso credo di essere solo stata egoista e stupida, di non aver mai davvero capito di cosa avesse bisogno. Bhe, non che adesso io sia molto migliorata.

Quando entravo in classe era seduta in un angolo in fondo, nell'intervallo se ne stava seduta al suo banco a leggere o fare i compiti. Difficilmente parlava con qualcuno, o se lo faceva era perché aveva bisogno di qualcosa o perché le interessava davvero. Sai, lei non si avvicina alle persone che non le interessano, semplicemente le ignora. Non cerca di stabilire il minimo contatto.

Ovviamente alle ragazze della classe piaceva sempre meno. Se commentava qualcosa era sincera, senza mezzi termini.
Non le parlai più, per un anno intero. Anche se mi sedevo vicino a lei tutte le mattine non la guardavo mai negli occhi. Fissavo diritto davanti a me.
Pensavo che quella fosse una nuova Virgi, che avesse subito un cambiamento irreversibile...anche se non avevo capito da cosa fosse stato causato.

A metà della terza, ricominciai ogni tanto a guardarla, se gli occhi sono lo specchio dell'anima, pensavo, allora dovranno pur dirmi qualcosa. E proprio durante una di quelle occhiate la vidi sorridere.
Hai presente quel sorriso felice e dolce? Simile a quello che rivolge a Near. Ecco, vederlo mi sconvolse quasi. Pensavo che non fosse più in grado di essere allegra e me la ritrovavo a sorridere in quel modo? Era davvero troppo strano.
Così decisi, di punto in bianco e senza un motivo di seguirla. Mi informai un po' in giro, e scoprii che si vedeva con un ragazzo.

Si chiamava Alan. Lui era il classico figo a cui tutte le ragazze vanno dietro come delle oche, sperando di farsi notare. Aveva vinto le gare di matematica della regione e faceva volontariato. Insomma, era un ragazzo perfetto.
Iniziai a spiarli. Non riuscivo a credere che lei, così cupa, solitaria e silenziosa, avesse iniziato ad uscire con uno come lui.

Vederli insieme era sconvolgente, come pure sentirli parlare. Lei aveva il viso sereno, la voce squillante e vivace, gli occhi ridenti. Ascoltai spesso i loro discorsi. Si raccontavano cosa volessero fare in futuro, cosa pensassero dei professori e dei compagni di classe. Scoprii che lui era un autolesionista e che confidava a lei ogni sua preoccupazione, ogni sua tristezza.

Una mattina le mie compagne le fecero l'ennesimo scherzo. Quel giorno nevicava, fitto fitto, e faceva freddissimo. Le inzupparono per l'ennesima volta i vestiti e le scarpe. Non poteva nemmeno pensare di metterli ad asciugare su un termosifone poiché era già l'ultima ora. Sfortunatamente per loro, Virgi le beccò prima che le bagnassero anche la giacca. Io ero con lei, dato che dovevo prendere della roba nello zaino.

Per un attimo mi sembrò che stesse reagendo come tutte le altre volte, se non che, dopo aver recuperato la sua roba, la lasciò di nuovo cadere sul pavimento. Poi si mise ad urlare. Insultò quelle ragazze nei peggiori modi possibili, rimarcando tante volte quanto aveva dovuto sopportare da loro, poi scappò via in lacrime. Dopo che se ne fu andata sgridai anche io le mie compagne. Quella volta avevano esagerato.

Corsi dietro a Virgi, fino a raggiungere la stanzetta dei bidelli della nostra scuola. Era il luogo dove di solito lei e Alan si incontravano. Lei lo abbracciò  scoppiò in un pianto assurdo. Mai l'avevo vista inveire in quel modo, mai. Anche lui era sconvolto. Iniziò ad accarezzarle dolcemente la schiena, cullandola, cercando di calmarla con le sue parole. Io rimasi nascosta dietro lo stipite della porta, senza quasi respirare per paura di fare rumore.

Ciò che sentii quel mattino mi fece capire quanto poco la conoscessi. Quanto poco fossi in grado di capirla.
Si confidò con Alan, raccontandogli quanto sola si sentisse, quanto fiele in corpo avesse accumulato per poter nascondere tutta la tristezza, l'amarezza che le provocavamo. Ma soprattutto si lamentava del fatto che io non avessi percepito assolutamente nulla, che non avessi mai sentito ciò che lei non era in grado di esprimere a parole.

Allora mi diedi dell'egoista, e anche della stupida. Mi ricordo che quando avevo parlato per la prima volta a mia mamma di quella situazione lei mi disse che l'apparenza non conta quando si tratta di sentimenti, che esistono molte persone che sanno nascondere le proprie emozioni. Capii in un solo secondo che la sua durezza era tutta una maschera, un modo per proteggersi. E la paragonai ad un diamante. Se trattato con cura, questo può risplendere come non mai, ma se lo tagli nel punto sbagliato si rompe in mille pezzi, perdendo la sua originaria purezza.

Negli ultimi mesi di scuola cercai di riappacificarmi con lei. Le confidai che avevo sentito tutto quello che aveva detto, mi scusai in ogni modo possibile. E ogni volta lei mi sorrideva, ma mi sembrava quasi pietà la sua, come se non si fidasse completamente di me.
Il giorno del mio compleanno mi scrisse una lettera. Non so quanto piansi leggendola. Probabilmente penserai che fosse un qualcosa di lungo e strappalacrime...no, sopra quel foglio c'erano scritte questa parole:

"Mi spiace molto di averti fatto soffrire. Avrei dovuto provare ad dirti quello che provavo...ma era difficile.
Però grazie. Grazie per esserti riavvicinata me.
Grazie di tutto cuore amica mia."

Non era tanto, ma dicevano tutto quello mi serviva.: io ero ancora la sua amica del cuore...e questo mi rese così felice...
Passammo tutta l'estate insieme, cercando di riallacciare quel rapporto che avevamo un po' perso. Almeno, io credevo di averlo perso. Invece lei era sincera con me, mi raccontava di Alan, di se stessa. Sorrideva e pareva allegra. Mi ritrovai spesso a sperare di rimanere per sempre con lei in quel modo. Così...unite.

Tutto questo mi ha insegnato una cosa singola, ma molto importante su di lei: percepisce le cose in modo diverso da me. Può sembrare indifferente, ma non lo è mai. Si nasconde per paura, ma cerca di ruggire come una leonessa, perché solo i forti sopravvivono. E ha bisogno di qualcuno che le sappia stare accanto, che sappia vedere dietro quella facciata di pietra.
Se dovessimo dirla tutta, fino in fondo, tra le due, la più fragile è sicuramente lei. Eppure cerca sempre di proteggermi da tutto quello che può farmi star male, come se fossi un tesoro prezioso per lei.

Però è anche per questo che diventarle amica, se lo vuoi, è facile. Il suo carattere, la sua enorme forza di volontà, la sua schiettezza e la sua assenza di pregiudizi ti entrano dentro...in un certo senso sono anche in grado di condizionare le tue scelte. Per questo cerco sempre di starle accanto, a lei non serve la presenza fisica, le basta anche quella dei sentimenti, ma deve esserci. Io l'ho lasciata sola nel momento in cui aveva bisogno di me. Ecco il motivo per cui mi sento colpevole per il suo rapimento.-

-In un certo senso ora comprendo per quale motivo sia così protettiva nei tuoi confronti...-

-L. Sono più che certa che tu indaghi sul nostro caso da prima del nostro coinvolgimento. Ora però, voglio che mi rendi davvero partecipe: dobbiamo scoprire l'assassino e ritrovare Virgi. Domani andrò nella camera dell'hotel e la metterò sottosopra! Tornerò sicuramente con qualcosa si utile! Tu del resto sospetti di quel clan mafioso no?-

-Si...e sono certo che anche B non ci metterà molto ad arrivarci, è estremamente intelligente, anche se delle volte si fa prendere dalle emozioni molto più di quanto non dovrebbe fare. In ogni caso non andrai domani all'hotel. Devi avere nervi saldi e mente lucida, e adesso tu non sei in queste due condizioni. Ne riparleremo tra una settimana.-

-Bene, allora buonanotte L! E vedi di dormire un po', le tue occhiaie peggiorano a vista d'occhio!-

Lo abbracciai forte e lui mi diede un bacio che mi mandò su di giri come i precedenti. Gli risposi, poi mi alzai e andai nella mia stanza, tutta rossa in faccia.
Juliet aveva davvero ragione, L mi piaceva tantissimo...




Angoletto della baka-autrice C:

T^T
Che storia strappalacrime quella di Juliet....e chi se lo aspettava che avesse passato tante brutte cose?...O forse qualcuno lo aveva immaginato? Ditemi un po' che idea vi siete fatti sui caratteri ed, in generale, sui Juliet e Ivy! :)
Sono decisamente curiosa di sentirla!

Coomunque grazie a tutti coloro che hanno recensito questo capitolo, che lo hanno letto e/o apprezzato :)
Spero di averlo scritto bene, perché credo che sarà molto importante per capire meglio Juliet nel corso della sua...vita da prigioniera (:P) con un certo killer...

Tanti grazie e bacioni a tutti!
izumi_BB

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Capitolo 26
*** 26° Capitolo ***


capitolo 26 La settimana trascorse tranquilla, senza quasi che me ne accorgessi.
Ogni giorno mi sedevo sui gradini dell'ingresso e guardavo i ragazzi giocare. Poi ogni tanto spostavo lo sguardo sul cancello, sperando di vedere Juliet entrare, magari con Beyond legato come un salame. Sapevo che era solo un sogno ad occhi aperti e che era impossibile, ma almeno sentivo meno la sua mancanza.

Finalmente giunse la giornata in cui io e Matt avremmo dovuto ispezionare la mia vecchia camera d'albergo. Mi sveglia forse troppo presto, ancor prima dell'alba. Ma avevo un gran voglia di risolvere quel dannato caso, quindi in un certo senso mi piacque vedere il sole sorgere.

Mi cambiai, indossando la camicetta e una paio di comodissimi jeans e scesi per la colazione. Non salutai nessuno, anzi, mangiai ancora più velocemente del solito, per poi dirigermi verso il portone della Wammy's, dove Matt mi attendeva.

-Pronta Ivy-chan? Oggi abbiamo la giornata tutta per noi!-

-Ma se dobbiamo lavorare!-

-Bhe, dopo il lavoro possiamo anche divertirci!-

Watari si era offerto di accompagnarci con la macchina, ma entrambi rifiutammo. Matt non voleva nessuno tra le scatole nel suo giorno di libertà e io non volevo avere un controllore in più. Perciò ci facemmo una bellissima e lunga camminata fino all'hotel.
Vederlo mi fece provare lo stesso stupore della prima volta e non mi accorsi di Matt che mi superava e chiedeva alla ragazza la bancone le chiavi.

-Ivy..dai, andiamo!-

Mi riavvicinai a lui e lo guidai fino a quella enorme stanza al quarto piano.

Era esattamente come la ricordavo. Stesso disordine, stesse macchie rosse sul pavimento, stesso opprimente odore di sangue.

-Accidenti...avete avuto davvero una bruttissima sorpresa nel vedere tutto questo macello...-

-Il disordine fa poco effetto quando ci sono dei corpi torturati in mezzo.- Gli risposi atona.

Mi ero mentalmente imposta di non mostrare nessun segno di tristezza o cedimento, ma mi resi subito conto di quanto fosse difficile. Sentivo una tale oppressione, una tale desiderio di scappare via e piangere, come se un macigno enorme mi fosse sceso sul cuore. Possibile che quel giorno Juliet avesse dovuto sopportare tutto questo? Possibile che lo avesse fatto ogni volta che io scoppiavo a piangere per i ricordi in preda al panico? Doveva essere stata dura mostrarsi così indifferente.

-Forza Matt, smantelliamo questo posto. Dobbiamo trovare qualsiasi cosa possa esserci utile!-

Controllammo ogni angolo della camera, dalle tende alle finestre, dalle porte alle lampade. Stavo quasi per perdere la speranza quando vidi sotto il tavolo un...qualcosa.

-Matt, tu hai trovato qualcosa?-

-No, nulla. Tu invece?-

-Bhe ecco....qui c'è una cosa, ma non so cosa sia...-

Matt si avvicinò e mi urlò nelle orecchie.

-Grande Ivy!Hai trovato un microfono! Ora lo riportiamo a L.-

Dopodiché uscimmo dall'hotel.

Era già l'ora di pranzo e il mio stomaco brontolava, ma almeno ero uscita da là.
Niente più angoscia o oppressione. Niente di niente, se non curiosità. Eh si, perché adesso volevo sapere cosa ci fosse in quel microfono!

Intanto stavo seguendo Matt, cercando di capire dove stesse andando. Gli andai dietro come i pulcini con la chioccia, fino a quando, distratta da una vetrina di torte e muffins, non gli andai a sbattere nella schiena.

-E con questo la mattina di lavoro finisce ed inizia il pomeriggio del divertimento! Ma prima di tutto si mangia!-

Mi aveva portato fino ad un enorme Mc Donald's...che avesse sentito il mio stomaco lamentarsi?

-Grande Matt! L'idea migliore del secolo...entriamo!-

Prendemmo da mangiare e ci sedemmo.

-Ma non è che che poi ci sgridano? In teoria dovevamo tornare subito...-

-Un po' si, ma fregatene. Uscire dai cancelli dell'istituto è una cosa più unica che rara, è meglio approfittarne al massimo!-

-Ma così non ci faranno uscire più...-

-Tanto non lo farebbero lo stesso...Roger non premia chi si comporta meglio, ma chi gli sta simpatico...-

-Viva la meritocrazia!-

-Appunto!...Uhm, hai voglia di fare poi un salto in cioccolateria? Mello è a corto e senza la chiave della frigo di Juliet lui non le può prendere nulla...Gli aveva dato il permesso, ma non la chiave!-

-Ahaha! Lo sapevo che Juliet non si sarebbe mai fatta prendere cioccolata in sua assenza. Comunque vengo volentieri, magari prendo qualcosa anche io!- Esclamai divertita.

La cioccolateria era davvero il paradiso dei cioccolatomani come Mello o Juliet! Enorme e piena, anzi strapiena di cioccolata. Fontane di cioccolato di tutti i tipi, tavolette dai mille gusti...era incredibile.

Mentre vagavo tra gli scaffali mi cadde l'occhi su delle tavolette al cocco...cioè, chiamarle tavolette era riduttivo, però il gusto era quello.
Inoltre Juliet amava, anzi adorava il cocco.

Non eravamo dentro nemmeno da mezz'ora che Matt aveva già riempito un cestino con una ventina (o forse di più) di tavolette fondenti.

-Ivy, tu non prendi nulla?-

-...no, adesso recupero il cocco e un po' di fondente 90% e 100%!-

-...Cosa? Juliet riesce a mangiare della roba così amara? Diavolo, nemmeno Mello ci riesce!-

-Vi ha sempre avuto dei gusti particolari, o dolcissimo, o amarissimo...non è tipo da vie di mezzo!-

-Wow...è sconvolgente quella ragazza...-

-Ahaha, direi di si! Comunque io ho preso quel che volevo, andiamo?-

-Ma certo!-

Pagammo e iniziammo a passeggiare per le strade di Londra. Commentavamo ridendo le signore che passavano con il cagnolino al guinzaglio, tutte impettite; imitavamo quelli che litigavano al telefono. Fissavamo le vetrine, piene di abiti alla moda e colorati.
Entrammo anche in libreria, e io comprai alcuni libri che sapevo Juliet mi avrebbe sicuramente letto a scrocco.

Al tramonto ritornammo alla Wammy's House.
Roger ci aspettava sulla porta, con un aria non propriamente gentile....anzi, tutt'altro. Bastò arrivare a cinque metri da lui che iniziò ad urlare.

-Alla buon ora! Vi siete divertiti? Immagine abbiate fatto una bella festa, massì, magari un salto in discoteca! Vi rendete conto che dovevate essere qui alle tre? E invece è il tramonto!-

-...certo Roger, abbiamo fatto festa Roger, siamo andati in discoteca Roger, fidati...- Gli rispose Matt atono entrando.

Io lo seguii a testa bassa senza dire una parola. Poi salimmo da L.

Lui non ci fece una ramanzina come Roger, ma si vedeva subito che non era molto felice del ritardo.

-Siete arrivati molto presto vedo. Almeno avete qualcosa?-

-Ma certo! Abbiamo la memoria di un microfono da ascoltare per almeno una settimana. Devono esserci moltissime informazioni!-

-Bene, ottimo lavoro. Andate pure. Ivy, tu rimani però.-

-Mello dov'è?? Non lo vedo da quando sono entrato!-

Matt sembrava un po' in apprensione...

-È uscito per fare alcune commissioni per conto mio. Tornerà presto....Watari, potresti portarci dei dolci?-

Poi, quando tutte le visite furono terminate, pure Roger venne a parlare con L, quest'ultimo si rivolse a me.

-Come stai Ivy?-

-Bene..oggi è stata una bella giornata! Matt è il solito simpaticone, mi ha fatto ridere e divertire tutto il pomeriggio, è bello stare in compagnia!-

-Capisco...-

Allora le piace stare in compagnia a divertirsi...

Tra di noi calò il silenzio.
Un silenzio che io non mi azzardavo ad interrompere, così continuavo a mangiare dolcetti, fissando la sua schiena.
Juliet avrebbe adorato un situazione simile e probabilmente ne avrebbe approfittato per leggere un bel libro...ma io non ero lei e mi sentivo un po' imbarazzata.
Parlare o no parlare? Per fortuna non dovetti darmi una risposta.

-Immagino che stare con gli altri sia molto più divertente che stare con me...-

-..Ma dai, non è vero...-

-...io non sono esuberante come Mello o divertente come Matt...-

-Ma con te si sta bene lo stesso! La calma è sempre piacevole!-

-Piacevole non ha lo stesso significato di bello...forse mi sono sbagliato.-

Sbagliato? Che stesse pensando a...

-Perché dici una cosa simile? Perché mi sembra che tu preferisca stare da solo che con me?! Perché mi sembra che tu avresti preferito che non fosse successo nulla?!-

Mi alzai dal letto e feci per andarmene, sperando che si alzasse e venisse a fermarmi.
Prima di uscire definitivamente volsi nuovamente gli occhi verso di lui: non si muoveva, rimaneva lì seduto, come una statua, immobile.

-Forse sono stata io a sbagliarmi...credevo che tu fossi diverso...- Sussurrai chiudendo gli occhi.

Poi corsi via, buttandomi sul letto della mia stanza.




Angoletto dell'autrice C:

 'Giorno a tutti lettori, come state?...
Uhm che dire del capitolo... forse non è interessantissimo, ma aspettatevi faville per il prossimo! Perché arriva....beh dai, lo sapete già che arriva! U_U

Ringrazio tantissimo tutti i lettori, pero che la storia continui a piacervi!
Inoltre grazie mille a chi ha recensito il precedente capitolo, poiché ci tenevo davvero tanto! Ovviamente grazie anche a chi ha inserito la storia tra le seguite, le preferite o le ricordate!

Ci vediamo il 20 di Marzo per il prossimo! E assicuro senza alcun ritardo!

Bacioni izumi_BB C:

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Capitolo 27
*** 27° Capitolo ***


Capitolo 27 PREMESSA:
Per chi non se lo ricordasse, i discorsi dei personaggi sono inseriti nei trattini (es. - ..... -) mentre i pensieri nelle virgolette (es. << ..... >>)


Quando mi risvegliai ero in una stanza immersa nell'oscurità.

Sapevo di essere distesa su un letto, con i vestiti ancora indosso. Mi tirai su, sedendomi e cercando di capire dove diavolo mi trovassi.
Intorno a me tutto era buio, l'unica cosa che capii era che di fronte a me c'era una porta, visto lo spiraglio di luce che passava sotto.

<>

-Alzati subito, non sono stupido e so che sei sveglia.- Disse una voce.

Non era propriamente minacciosa, ma neanche gentile...autoritaria forse. Peccato che non avessi la minima intenzione di ascoltarla e non mi mossi di un millimetro. Continuai a fingere di dormire, almeno fino a quando qualcosa di freddo e appuntito non mi sfiorò il collo.
Spalancai gli occhi spaventata.

-Allora, ci alziamo o devo sgozzarti per convincerti? Non ne ho molta voglia, ma tu non tentarmi...-

-C..certo, come vuoi tu...-

Continuò a tenermi il coltello premuto contro il collo e mi condusse nell'altra stanza, molto più calda di quella in cui stavo. Non era né bella, né troppo accogliente, ma sempre meglio del freddo totale. Era solo un po' spoglia e disordinata....in un certi senso mi ricordava la camera di B alla Wammy's House.

-Siediti su quella sedia.-

Diedi di nuovo un fugace sguardo alla stanza, cercando qualche improvvisata via di fuga...nulla di nulla. Terminai il giro con gli occhi puntati sul pavimento.

-Vedi di guardarmi negli occhi, non ho intenzione di parlare ai tuoi capelli.-

Alzai lo sguardo e incontrai lui.
Era identico a L. Sarebbe stato il suo gemello, cattivo immagino, se non fosse stato per i capelli leggermente più pettinati e gli occhi.
Quelli erano completamente diversi...Non più due pozzi di neri e profondi, incredibilmente freddi, ma due bagni di sangue.
Calore, voglia di vivere, paura, incomprensione, pazzia...cosa ci fosse dentro non so dirlo con precisione, ma non so perché mi trasmise una strana, anzi stranissima sicurezza, a differenza della sua voce.

-Cosa guardi tesoro?-

...Okay che mi stesse minacciando con un coltello, okay che mi avesse rapito per un motivo sconosciuto, ma chiamarmi tesoro no. Anche io avevo una mia, seppur piccola, dignità...e poi avevo quasi diciannove anni, come si permetteva di appellarmi in quel modo?!

-Vediamo di abbassare la cresta. Mi avrai anche rapito, ma ho pur sempre una certa dose di orgoglio e dignità! E poi tu chi sei? E cosa ci faccio io qui?!-

-...Siamo molto vivaci vedo...e anche forti, ti sei ripresa dal mio veleno come niente. In ogni caso dovresti capire da sola chi sono, lo sai già e hai un sacco di informazioni su di me...Per il resto devi aiutarmi a tirarmi fuori da un pasticcio...-

Lo sapevo già?? Che cosa voleva...
Aspetta..un ragazzo vestito di nero, con i capelli corvini...il bimbo della foto! Ma certo! Troppo presa dal resto non ho visto la somiglianza!...Quindi...

-Beyond...- Sussurrai, più a me stessa che a lui.

-Brava, ci sei arrivata! Ora, come fai ad avere quelle foto? Era tutto chiuso a chiave...-

-I..io ho scassinato tutto...Roger ci aveva vietato di salire...ma io l'ho fatto lo stesso, e ho trovato tutti quei ricordi..-

-Quindi ormai sai tutto ciò che è successo...-

-Perché?! Cos'è accaduto a V ed A!?-

-Certamente non è questo il momento per dirtelo...sappi solo che sono finito in prigione per quella faccenda. Poi...mi sono vendicato ovviamente...-

-Il Los Angeles BB Murder Case è...opera tua! Hai trucidato delle persone innocenti senza un motivo!?-

-Ce l'avevo.-

-No, quello non potrebbe mai essere un motivo, la vendetta non lo è mai!-

-...e allora?-

-Tu non sei normale...-

-Lo hai capito solo adesso? Hai ragione, io sono diverso...ma anche L è diverso...peccato che stavolta abbia scelto la persona sbagliata su cui indagare. Io non ho fatto proprio nulla stavolta e tu mi aiuterai a provarlo.-

-E cosa ti assicura che collaborerò?-

-Ohoh, il fatto che tu non voglia assolutamente morire.-

Cavolo.
Era vero.
Era molto più che vero.

Ma collaborare con lui...non è che l'idea in sé e per sé mi preoccupasse, ma non ero sicura se la sua versione fosse o non la verità.
E se veramente dietro la morte dei miei ci fosse stato lui?

-Dimmi di nuovo che non sie il colpevole...e guardami negli occhi.-

-Io-non-ho-ucciso-i-tuoi-genitori.-

Nei suoi occhi non ci fu il minimo cambiamento, neppure quella minima scintilla che rivela che non sei certo di quello che dici. Eppure rimasero così immobili che mi parsero addirittura sinceri...

-Io...sono costretta a fidarmi di te. Cosa dovrei fare?-

-Però...ti decidi in fretta. O sei incosciente o hai capito un po' come stanno le cose...-

<< O nessuna delle due...>>

-Bene, comunque devi dirmi tutto quello che sai sui tuoi genitori, ogni singola cosa. La mia minaccia è ancora valida.-

-Erano agenti dell'FBI. L e gli altri hanno trovato i file delle loro indagini:una compravendita di droga tra Italia e Regno Unito, mafia inclusa.-

-Null'altro?-

-No.-

-Siamo sicuri?-

-Si.-

<>

Si allontanò da me lentamente, avvicinandosi alla finestra. Appena ritirò il coltello, mi passai più volte la mano sul colo, per capire se mi avesse fatto qualcosa.
Per fortuna nessun graffio.

Poi iniziai a fissare lui. Più lo guardavo e più mi ricordava L, soprattutto nell'aspetto. Invece il carattere...istintivo. Di sicuro non indifferente come quello del detective.

-Uscire e andare nella camera dell'albergo sarebbe inutile. L ci deve già aver mandato qualcuno e avranno smantellato tutto...inoltre tu ti devi abituare a vivere qui. Vatti a fare una doccia, poi preparami la cena. Si parte tra una settimana. Vediamo se tra due giorni sei già morta...Il bagno è a fianco alla tua stanza.-

Non gli risposi e mi alzai, recuperando un vestito non meglio identificato dal tavolo e mi fiondai in bagno. Chiusi la porta e inizia a spogliarmi, anche se il bagno era gelido e io avevo la pelle d'oca.

Improvvisamente entrò Beyond.

-L'acqua c'è solo fredda.-

Dopodiché uscì, tranquillo com'era venuto, mentre io mi ero appiattita contro il muro della doccia. Se fosse entrato anche solo un minuto dopo si sarebbe beccato un pugno sul naso senza troppi complimenti.

Uscì dalla doccia ancora più tesa di come vi fossi entrata, indossai il vestito rosso che avevo recuperato, mi legai i capelli fradici con un elastico e poi andai in cucina.
Beyond doveva essere già tornato, in quanto sul tavolo c'era un sacchetto della spesa, ma lui non si vedeva. Probabilmente doveva essersi nascosto in una stanza.
Controllai la borsa.

-Solo un pacco di riso...wow, che spesa ragazzi.-

Decisi di fare una specie di risotto e mentre attendevo che l'acqua bollisse, inizia a rovistare nei cassetti e nei ripiani.
Trovai solo qualche posata, del sale e del curry. Meglio che niente, però mi speravo in qualcosa di più. Ovviamente non mi ero azzardata ad aprire il frigo...avevo paura di avrei potuto trovarci...

In ogni caso il curry bastava: adoravo le spezie e adoravo quello in particolare. Sapevo cucinare un buonissimo pollo al curry...peccato che non avessi la materia prima...

Mi sedetti su una sedia e incomincii a guardarmi intorno.
Era un appartamento relativamente grande, anche se un po' maltenuto. La sala e l'angolo cucina appartenevano alla stessa stanza. Li divideva solo il cambio di pavimento, da un parquet a delle piastrelle azzurro chiaro. I vecchi proprietari dovevano essersi trattati bene...

Nella "sala" c'erano solo un tavolino con un pc spento e un divano, posto esattamente davanti a una porta. A pensarci mi venne da ridere: sembrava quasi in una posizione strategica. Se non sei abbastanza sveglio non ti senti bene, appena esci dalla stanza ti butti sul divano.

Mi alzai e mi avvicinai alla porta. Posai l'orecchio su di essa, ma non sentivo alcun rumore provenire dall'interno. Abbassai lentamente la maniglia ed entrai.

La camera era piccola, simile a quella in cui ero svegliata. Una candela posata su un tavolino illuminava l'ambiente, dandogli un'aria strana. A fianco di questa, su un letto decisamente più grande del mio, dormiva Beyond.

Mi accostai silenziosamente a lui. Sembrava dormire e non volevo svegliarlo.
Lo fissai per un po'.
Era molto bello...cioè, aveva il fascino del cattivo. Le occhiaie erano meno marcate rispetto a quelle di L e a vederlo così sembrava quasi un bambino indifeso.

Senza nemmeno pensarci allungai la mano e gli accarezzai la guancia. Lui mugugnò qualcosa e si girò verso di me. Temetti di averlo svegliato.
Riposai la mano...la sua guancia era calda e morbida.
All'improvviso ritirai la mano...cosa stavo facendo?

Mi alzai di scatto e uscii per andare a vedere il riso.
Nella stanza si sentiva un buonissimo profumo speziato, probabilmente lo respirava pure Beyond.
Una volta pronto chiamai Beyond.

-EEEHIIII! BEYOND!! Se vuoi mangiare vieni subito!-

...

...

...

Nessuna risposta.
Allora ritornai nella sua camera e controllai che fosse vivo. Lui continuava imperterrito a dormire con pancia scoperta.
Posai il piatto a fianco alla candela.

-E tu saresti un killer...sembri un bambino. Forza dormiglione, mangia, che se si raffredda poi è meno buono!-

Sorrisi tra me e me ed uscii.




Appena se ne fu andata aprii gli occhi.
Avevo sentito tutto quello che aveva detto e fatto:la sua chiamata, la sua carezza...
Mi sedetti sul letto e guardai il coperchio in cui si riflettevano i miei occhi.

-Rettifico, o sei molto scema oppure...cosa vedono i tuoi occhi?-

Poi iniziai a mangiare, gustandomi il piatto come non mai. Era moltissimo che non assaggiavo un piatto decente, e quello era davvero buono.
Avere quella ragazza qui con me sarà davvero una bella esperienza.



Angolo della baka-autrice

Buoonasera a tutti.
Come data indicativa non è niente male..almeno stavolta l'ho rispettata :D
Spero che la storia continui a piacervi e spero che recensiate il capitolo ;)

Il prossimo cercherò di metterlo mercoledì 27, a anche questa rimane molto incerta come data...scusate moltissimo se non riesco proprio ad avere un ritmo costante ç_ç

In ogni caso ringrazio tutti i lettori che leggono e pensano, e quelli che leggono e recensiscono! :)
E grazie a tutti coloro che hanno aggiunto la storia tra le seguite, le preferite e/o le ricordate :)

Un bacioni a tutti quanti e al prossimo mercoledì! ^-^

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Capitolo 28
*** 28° Capitolo ***


Capitolo 28 Una volta finito di mangiare misi in ordine nell'angolo cucina e dopo recuperai dal tavolo tutti i miei preziosi tesori. Roger non mi aveva scoperto per un soffio e certamente non avrei buttato tutto quanto all'aria solo perché B mi minacciava.

Fortunatamente sul tavolo vi erano solamente le lettere e le foto, mentre il carillon era rimasto all'interno. Presi il tutto e lo posai sul letto di quella che immaginavo sarebbe stata la mia stanza dal quel giorno in poi.

Una camera bella quanto quella di Beyond. Solo un letto e una sedia. Ah, e ovviamente i muri ingrigiti dal tempo. Una volta dovevano essere stati bianchi e candidi come la neve, ma non ve ne era più traccia.

-Buffo.....il tempo corrode davvero tutto. Anche gli animi più puri alla fine diventano neri come il carbone. Non c'è niente da fare. La tristezza e le sue note scure sono sempre un agguato....chissà come stanno gli altri. Ivy deve aver avuto uno spavento terrificante: la conosco troppo bene. Spero che L me la tratti bene...altrimenti quando torno lo pianto per terra come un paletto. Io mantengo sempre le promesse e prometto, anzi giuro che ritornerò là....Forse...Si, porterò con me anche B.

Sembra cattivo ma...non può esserlo completamente. Deve esserci da qualche parte un lato buono in lui, tutti ce l'hanno......-

Continuai a ripetermi quelle poche parole nella mia testa, quasi per convincere il mondo e soprattutto me stessa che quella fosse la verità...per quanto lo facessi la mia mente continuava a negarlo.

Mi gettai sul letto e le molle cigolarono. Le coperte mi pizzicavano braccia e gambe, ma non vi badai e cercai di dormire.

E come tutte le notti, da una settimana ormai, il mio risveglio avvenne troppo presto e troppo al buio per i miei gusti. Avrei dovuto essere abituata a quell'oscurità, con tutto il tempo che vi avevo passato al liceo...invece ogni volta mi faceva paura.

La notte avevo sempre vicino qualcosa che mi facesse luce. Non sempre nel vero senso della parola...certe notti bastava che ci fosse Sara con me e tutto era perfetto. Del resto non mi è mai servita la presenza fisica...mi bastava sentire la sensibilità delle persone intorno a me...

Per il tempo che rimasi sveglia fissai ininterrottamente il soffitto, soffermandomi su qualche sogno fatto durante altre notti, ripensando ai ricordi di tutte le volte che ero stata al buio da sola.
All'alba andai a farmi una doccia gelida per svegliarmi del tutto. Poi tornai di nuovo nella mia stanza.

Per un po' rimasi zitta e ad un certo punto iniziai a canticchiare tra di me un motivetto della mia infanzia, di quelli che fanno venire sonno a chi li ascolta e persi nuovamente il controllo del tempo che passava lento lento.

-Vuoi smetterla di blaterare?! Sono ore che si sente questa nenia provenire dalle tua camera!! Muoviti adesso, oggi usciamo.-

Mi precipitai fuori dalla stanza.

-Quanto tempo è passato? È già ora di andare?-

-Uhmph...sei noiosa. In ogni caso mettiti questa roba addosso, non puoi girare in intimo di fronte a me, stupida.-

Arrossi e borbottai qualcosa per scusarmi, poi presi i vestiti e ritornai nella camera.

-Ma come si permette di dire cose simili! Non sono affatto stupida!! Uffa!!-

-Guarda che sento tutto quello che dici, i muri sono sottilissimi!-

-E allora?! Non rompere!-

Incominciai a vestirmi, pensando.

<< Una settimana di pausa totale...ho avuto modo di conoscere molto meglio il mio...devo chiamarlo rapitore, killer o coinquilino? Bha, non importa, almeno ho capito che è solo un po' rude. E che gli piace la marmellata di fragole! Almeno abbiamo un passione comune...e tutte le mattine litighiamo su chi deve mangiarla per primo...in un certo senso in questi momenti mi sento così a casa...>>

La maglia rossa che mi aveva dato era un po' larga, ma i pantaloni erano perfetti. Neri e di pelle. Poi conigli scarponcini mi sentivo pronta a scalare una montagna tanto ero a mio agio.

-Ottimo, almeno ti prepari in fretta.Metti anche la giacca e trova il modo di legare quei capelli....altrimenti li possiamo tagliare se vuoi...- disse lui tirando fuori il coltello da non sapevo dove.

-No no, rimedio subito!!!-

-Bene, dopo mettiti il casco, è ora di farti vedere la mia piccola.-

Mi portò da una moto nera e lucidissima....incredibilmente bella.

-Sali e vedi di non cadere per favore, non voglio raccoglierti con il cucchiaio per la strada e non risponderò di nulla se ti farai del male da sola.-

-Sei sempre simpatico di prima mattina tu, vero? Tranquillo, non cadrò.-

-Questo lo vedremo...-

Non ebbi nemmeno il tempo di sedermi per bene che la moto partì con un rombo assordante. Chiusi gli occhi per lo spavento e un secondo dopo eravamo già in strada.
Fece una curva, attraversò una pozzanghera e mi bagnò dalla testa ai piedi per poi fermarsi ad un semaforo rosso.

-Ehi tutto bene? Ti sei attaccata a me come una sanguisuga, hai per caso paura?-

-Stronzo...- sbuffai, mettendo un po' di broncio.

-Tieniti forte e non mi mollare mai, o voli via.- disse spostando le mie mani sui suoi addominali e ripartendo.

Mi sembrava che avesse ridotto leggermente la velocità, e anche se non ne ero sicura mi lascia cullare dal movimento della moto chiudendo gli occhi, appoggiando la testa sulla sua schiena.


-Allora, ci vogliamo svegliare?-

Sentivo la voce di Beyond e le sue man che mi scrollavano le spalle...pessima sensazione.

-Siamo già arrivati?-

-No, siamo in ritardo e tu sembri un gattino bagnato...forza, muoviamoci.-

-...ok, ma dove siamo?-

-In un posto dove non ti è concesso fare la temeraria o la sarcastica. Stai zitta, ferma e non guardare troppo in giro..e non cacciarti nei guai!-

Attraverso un viale alberato spoglio e triste. Le foglie degli alberi erano scomparse e per terra era tutto perfettamente pulito, solo qualche chiazza arancione si intravedeva sul prato in lontananza. Immersa in quel silenzio quasi invernale si ergeva un'enorme villa bianca come la neve.
Davvero splendida, elegante, signorile...sembrava la dimora di un conte.
Non si accordava per niente con Beyond, che in quel momento non aveva proprio nulla di principesco, a partire dalla sua espressione. Continuava a guardarsi intorno, con un'evidentissima voglia di allontanarsi al più presto da quel posto.

Di fronte a quello che pensavo fosse l'ingresso un uomo-pinguino ci aspettava con fare impaziente.

-Buongiorno...Mr. Windback la sta aspettando. La prego di proseguire fino alla porta in fondo al corridoio e poi di..-

-Si, si, certo. Come al solito.- Lo liquidò in retta Beyond.

Entrammo e lo seguii fino alla porta in legno scuro che ci aveva indicato quel maggiordomo. Stavo per entrare quando Beyond mi fermò.

-TU non entri gioia. Questo non è posto per te. Siediti in quell'atrio e non creare disastri.-

Ci fissammo in cagnesco per un po'. Poi mi voltai ed andai a sedermi sulle poltrone della saletta a fianco.

SGRUNT

Mi aveva portato solo per fare la bella statuina? Che bel ruolo...soprattutto utile!




-Ciao Robin, vedo che te la passi benone nel tuo piccolo castello.-

-..B. Come mai sei qui? È molto che non ti vedo.-

-Sono venuto a riscuotere uno dei tanti debiti che hai con me.-

Squadrai quell'uomo seduto dietro la scrivania in noce.
Incredibile come fosse cambiato nel corso degli anni. Se non fosse stato per gli occhi, che emanavano istinto omicida e crudeltà da ogni riflesso, lo si sarebbe potuto scambiare per un nonno.

...

Cosa cazzo sto pensando? Quell'umo un nonno? Devo avere qualche problema di vista.

-Ti devo molti favori B, ripagartene anche uno solo non sarà un problema. Ma, accomodati e dimmi cosa desideri: soldi, armi, case, donne...ma forse sotto quest'ultimo punto di vista sei abbastanza fornito. A proposito, ho mandato due dei miei a farle compagnia, spero non ti dispiaccia.-

-Uhm...assicurati che non le facciano nulla di male. Comunque i fatti sono questi...-




Angolo della baka-autrice C:


Piacere di ...beh di rivedervi cari lettori (sempre che io ne abbia ancora o.o)
Scusatemi tantissimo se è una vita che non aggiorno! Ma con la scuola, le attività extra, i lavori di casa e tutto il contorno non quasi mai nemmeno acceso il computer ç_ç
Ringrazio con tutto il cuore chi leggerà il capitolo, chi ha letto i precedenti e chi leggerà i prossimi :)
La storia ha ancora un po' di capitoli, ma non saranno tantissimi...ci stiamo avvicinando alla fine ç_ç
Che brutto ç_ç
Beh, saluti a tutti e bacioni!

Izumi_BB C:

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Capitolo 29
*** Capitolo 29 ***


Quella saletta era davvero graziosa. Le poltrone erano di velluto verde brillante, incredibilmente comode. I muri erano dipinti con un altra tonalità di verde, più chiara rispetto alle poltrone ed in un angolo vi era una piccola libreria. Ero in perfetta armonia con il tutto.

Ciao tesoro! Cosa ci fa una bella creatura come te in un luogo tanto solitario?-

Mi voltai lentamente fino a trovarmi di fronte a due uomini che di losco avevano pure le sopracciglia perfettamente curate. Uno era alto e magro, abbronzato e muscoloso. I capelli erano lunghi e neri, mentre gli occhi erano azzurri. Aveva l'aria di uno intelligente...ahimè. L'altro era l'esatto opposto: basso, grassoccio e pallido come un lenzuolo. A tutto questo si aggiungeva anche una faccia da maniaco per niente rassicurante.
Il mio sesto senso incominciò ad urlarmi pericolo. Per una volta decisi di ignorarlo, cercando di mantenere la promessa fatta a Beyond.

-Aspetto una persona, voi chi sareste?-

-...amici, amici ovviamente. Ti faremo solo divertire un poco nell'attesa...Kurt, la lascio a te. Non mi piace la carne troppo fresca.-

Il grassone lo guardò con riconoscenza e mi squadrò attentamente.

- Il povero uccellino è tutto bagnato...perché non ti spogli e non ti lasci scaldare un po' da me?-

-St..Stammi lontano! Io sto benissimo così!-

Più io arretravo, più lui avanzava fino a che la mia schiena non toccò il muro. A quel punto anche l'altro tipo si avvicinò. Sulle labbra aveva un ghigno per niente rassicurante.

<< Come faccio a scappare adesso?? Non voglio essere stuprata da questi due mafiosi!! Pensa Virgi, pensa!!!..certo! Chiamo Beyond...nono! Si arrabbierebbe come una belva...allora...Li posso fare fuori per un po' con il karatè ma...potrei far correre dei rischi a Beyond lo stesso... E ora come risolvo?!>>

-Quindi la faccenda è questa, capisci no? Non ho intenzione di tornare in prigione per un crimine che, per la seconda volta, non ho commesso. Pensi di riuscire a trovarmi le prove?-

-...Va bene. Ma dovrai tornare per le tue prove, non te le porterò io.-

-Ci vediamo quan...-

AAAAHHHHHHHHH!!

Sia io che Robin ci precipitammo fuori dalla porta. Cosa cazzo stava facendo quella ragazza?!

- Spero per lei che abbia un buon motivo per...-

La scena che mi ritrovai a guardare poteva essere definita un buon motivo. Un bellimbusto abbronzato teneva Juliet per le spalle mentre un grassone le aveva ridotto la maglietta a brandelli. Aveva dei tagli sui jeans e anche delle chiazze di sangue.

Non ci vidi più. Sentii montarmi la rabbia dentro e mi mosso velocemente verso il ciccione tirando fuori il mio coltello.

Beyond e il coltello erano una cosa sola: si muovevano come se uno fosse il corpo e l'altro la mente. Fece uno scatto in avanti e infilzò il braccio di Kurt. I suoi occhi mi parevano ancora più rossi del solito, ma soprattutto pieni di ira ed odio, come se gli avessero rubato il suo prezioso tesoro. Da una parte mi faceva piacere, dall'altro provavo una grande paura. Vedere sul suo amico sgozzato fece desistere l'altro dal mettersi contro Beyond e scappò via a gambe levate. Peccato che Beyond non ebbe la stessa idea: infatti iniziò a inseguirlo per il corridoio con l'intenzione di ucciderlo stampata a fuoco negli occhi. Mi parai di fronte a Beyond, prendendolo per le spalle e cercando di calmarlo.

-B! Smettila ! Io sto bene, non fargli del male!-

Mi guardò. Sperai che ritornasse il solito, ma al contrario un'enorme furia omicida si impresse sul suo viso.

-Stammi. Lontana. Ti. Farei. Del. Male. -

-No B! Ascoltami ti prego!-

Freddo. Dolore. Tutto in una volta sola, nello stesso momento. Vidi B estrarre il coltello dalla mia spalla destra e io mi accasciai a terra. Quel poco che era rimasto della mia maglietta si stava inzuppando di sangue, mentre le lacrime mi salivano agli occhi.

-Stronzo! Cazzo B! Io non sono una di loro!! Idiota!!- Gli urlai contro con le ultime forze che mi rimanevano.

Sembrò risvegliarsi e mi guardo inorridito. Mi sollevò per il braccio della spalla danneggiata e mi prese in braccio.

-Robin, tornerò a prendere ciò che mi spetta. Vedi di non fare più nulla a questa ragazza.-

-Beh B, quello che le ha fatto più male fino ad ora sei tu.-

Beyond uscì dalla stanza a passi veloci, peccato che non riuscii a vedere il cielo.

Probabilmente svenni prima.

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Capitolo 30
*** 30^ Capitolo ***


L'avevo fatta sedere davanti a me e per la prima volta nella mia vita avevo guidato secondo i limiti per timore di vederla cadere in strada. L'avevo ridotta peggio di quanto avessi immaginato: era svenuta ancora prima di uscire dalla villa per la grande perdita di sangue.

Appena arrivati a "casa" l'avevo distesa sul letto e le avevo tolto la maglietta, ormai ridotta a uno straccio. Dopo mi ero bloccato. Non sapevo più cosa fare. Ero perfettamente in grado di curarla, ma la sua sola presenza mi deconcentrava.

-...Dio, è davvero bella...non l'avevo mai guardata...sembra così indifesa. Ruggisce e fa la dura, ma alla fine ha bisogno di protezione lei più di chiunque altro...forza, adesso ti curo io. Ti riprenderai in fretta.-

La disinfettai attentamente e mi occupai della sua ferita ogni giorno. Cambiavo sempre le fasciature e le davo da mangiare e da bere. Anche se sveglia, non era cosciente di quello che le accadeva intorno.Mi guardava entrare e uscire dalla sua stanza con occhi spenti e distratti; non parlava mai, non si muoveva mai, non emise mai un gemito di dolore mentre la medicavo. Una volta, solo una volta sorrise. Era davvero un sorriso dolcissimo.

-Sono certo che adesso avrai paura di me.-

Ero certa di essere rimasta completamente svenuta solo per qualche giorno, ma non riuscivo a ricordare bene cosa fosse successo dopo. Nella mia mente si affollavano tante immagini: la porta che si apriva e si chiudeva di continuo, il viso di Beyond, piatti pieni di cibo, garze e fasce sparse sul pavimento...delle lacrime. Ne ricordavo la sensazione sulla pelle, ma soprattutto ricordavo il sapore di mare che avevano; poi ricordavo perfettamente la sensazione delle mani di Beyond che mi sfioravano delicatamente, come se avessero paura di farmi male. Nella mia testa sentivo ancora i tanti sospiri di Beyond, la sua voce che mi incitava a mangiare tutto...la sua voce che pronunciava ogni volta quella frase, sempre più triste e rassegnata.

Beyond era appena uscito dopo avermi cambiato nuovamente la fasciatura. Cercai di alzarmi e sedermi sul letto. La spalla mi faceva ancora un po' male, ma,anche se con fatica, riuscii a tirarmi su. Poi uscii dalla stanza.

Beyond aveva le braccia appoggiate al davanzale della finestra e guardava fuori. Non si era accorto della porta che si apriva, forse non l'aveva nemmeno sentita. Lentamente e senza fare rumore mi avvicinai a lui, poi con il braccio sano lo abbracciai all'improvviso. Lui sussultò ma non si giró.

-Io..io non ho paura di te, non potrei mai averne.-

-Sai, non sei la prima a dirlo..ma dopo un po' tutte cambiate idea.-

-No! No! Tu...tu non mi conosci ancora bene, ecco! Io non cambio mai idea, mai! Vado sempre dritto per la mia strada. Poi scusa, io sono ancora qui.-

-Non vedo come avresti potuto scappare viste le condizioni in cui sei...-

-Sarei potuta scappar via mentre eravamo alla villa: una donna qualsiasi sarebbe scappata via a gambe levate fin dall'inizio, non avrebbe certo tentato di fermarti. Io no. Io devo, anzi io mi fido di te. Mi hai salvato da quei due e ti sei preso cura di me per tutto questo tempo...non sei cattivo come vuoi far credere...-

-Umpf...e come sarei, sentiamo.-

-...diversamente buono?-

-E tu sei diversamente folle.- Disse voltandosi. - Come fai...come puoi essere così cieca? Tu non li vedi i miei occhi? Non vedi la morte e la tristezza che si portano dentro? Non vedi il dolore?-

-Il dolore di un animo solo, che si è chiuso agli altri...io vedo bene quel dolore, anzi lo conosco. È stato un mio compagno per tanti anni...-

-Non scherzare, tu non sai niente di me...non sai..-

-Hai ragione. Ma per me è come se ti conoscessi sempre...perché chi si sente solo ha male proprio qui.-

Posai la mano sul suo cuore.

-Juliet cosa stai....-

-Virginia....io sono Virginia. Tu sei Beyond. Niente di più, niente di meno. Non ci sono buoni nè cattivi. Solo noi...Ti piace di più così?-

-Bello...davvero bello!-

Mi baciò con impeto, stringendomi a se e continuò a coccolarmi dolcemente per il resto della giornata.




Buongiorno a tuttiiii!!!! Dopo pochissimo tempo torno con capitolo nuovo, appena scritto, appena controllato...appena tutto insomma! Grazie mille a chi continua a leggere questa storia, ditemi cosa ve ne pare! Mi piacerebbe molto ricevere la vostra opinione :) Tanti saluti a tutti, ci sentiamo al prossimo aggiornamento! Un saluto! Izumi_BB

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Capitolo 31
*** Capitolo 31 ***


ANGOLO AUTORE :)

Buooongiorno e buon pranzo a tutti intanto :)

Capitolo nuovo, fresco fresco di scrittura. Ci si avvicina alla fine e anche Ivy incomincia a pensare un po'...L invece sembra svegliarsi in po'.

Ringrazio tutti quelli che , nonostante i miei ritardi enormi, continuano a leggere e seguire questa storia! Spero vivamente che continui a piacervi!

Se avete voglia lasciate una recensione, sarei davvero felice di sapere cosa ne pensate :)

Un bacioni a tutti e buona lettura!

Izumi_BB

…........…………………........................................................................

Nel frattempo alla Wammy's House...

-Allora L, sei arrivato a qualcosa ascoltando quella microspia?- Chiesi.

-Il campo dei sospetti si restringe considerevolmente. Il principale è una gang mafiosa abbastanza conosciuta qui a Londra per quanto riguarda scambi di droga e sostanze stupefacenti con altri paesi. Questo è diventato il primo sospettato. Il secondo è B. Fatico però a credere che lui sia il colpevole...anzi, ho dei seri dubbi anche su un suo remoto coinvolgimento.-

-Capisco...e di Juliet cosa mi dici? Secondo te come sta?-

-Conoscendo un po' il suo carattere e la sua storia, potrebbe aver assoggettato B, potrebbero essersi uccisi a vicenda oppure potrebbero aver fatto amicizia.-

-Uccisi a vicenda?! Ma sei pazzo???

-È un ipotesi, anche se rimane la meno probabile delle tre.-

-...Quindi non sei preoccupato nemmeno un po'?-

-Assolutamente no.-

-...ma quanto diavolo sei insensibile!? Io ho paura ogni giorno di trovarla davanti al cancello mezza morta...e continuo a fare incubi orribili!-

-Dai Ivy, ti ho detto di stare tranquilla, non serve a niente pensare male, è quello che ti porta gli incubi. Juliet è una ragazza forte e decisa, se la caverà.

...non ce la facevo davvero più. Erano giorni che manifestavo molto più del necessario la mia ansia, ma L non mi degnava di uno sguardo. Ottenere la sua attenzione era come cercare un ago in un pagliaio, soprattutto se la questione era Juliet. Da quando gli avevo raccontato la sua storia era diventato impacciato: difficilmente parlava di lei con me, non mi abbracciava, non mi confortava mai...accidenti!

-Com'è possibile che tu non capisca nulla!? Io me ne vado, non ce la faccio più!- Gli urlai contro.

Uscii dalla stanza già con le lacrime agli occhi e così arrabbiata che non vidi nemmeno Watari e rovesciai per terra il suo vassoio di frutta. Non lo aiutai nemmeno a raccogliere, avrei combinato più danni che utili...

-L, cos'è successo a Ivy? Stava piangendo e non è da lei un comportamento simile!-

-Io...non ho la più pallida idea di cosa fare e mi dà fastidio, come quella volta...A me piace stare con Ivy, è allegra, solare e sempre gentile..ma è così legata a Juliet...Quando la discussione vira su di lei non so cosa dire nè che tono usare...Non riesco a capirla in nessun modo...-

-L, hai pensato che forse vorrebbe solo essere al centro delle tue attenzioni ogni tanto?-

-...no, non ci avevo pensato...-

-Sei costantemente concentrato sulle indagini e sembri non avere tempo da dedicarle. Lei cerca di intrattenersi con un libro, un gioco e con i ragazzi, ma sei tu la persona di cui è innamorata. Trascorri un po' di tempo con lei. L'amore è un accordo L, è un dare e ricevere da entrambe le parti: lei ti sta dando tutta la sua pazienza ma direi che oggi è arrivata al limite. Adesso tocca a te: i miracoli non accadono mai restando seduti ad aspettare, bisogna rischiare. Fuori sta diluviando, valla a prendere, dai...

L uscì di corsa e dalle finestre del primo piano la vide.

Si era rifugiata sono un albero altissimo ed era già tutta bagnata. Lunghe lacrime le scendevano dalle guance e i singhiozzi le scuotevano il petto.

L le si avvicinò e le posò una mano sulla spalla.

-Vuoi ammalarti seriamente? Dai rientriamo...-

-Non me ne frega assolutamente nulla! Lasciami stare!-

L la prese in braccio e rientrò velocemente, poi la distese sul letto della sua stanza e recuperò due asciugamani dal bagno.

-L cosa stai...?-

-Ti asciugo, mica vorrai prendermi la febbre no? Altrimenti Juliet ti e mi sgriderà, non vorrai sentirla urlare.

-No...meglio di no. Comunque torna a lavorare al tuo caso, ce la faccio da sola.-

-Tu quando ti arrabbi fai così vero? Metti il broncio e chissà quando mai andrà via...in ogni caso non voglio lavorare se tu non sei con me.-

-...-

-...Sto cercando di chiederti scusa e di dirti che ho capito di averti trascurata, potresti degnarti di rispondermi?Altrimenti davvero, non so come comportarmi...

-Oh L! Grazie! Grazie mille!!-

Mi alzai di scatto e lo abbracciai, felice che avesse capito qualcosa, anche se ero certa che ci fosse lo zampino di Watari.

Mi addormentai tra le braccia calde di L e per la prima volta dopo tanto tempo feci un sonno lungo e senza incubi.

Quando la mattina dopo mi risveglia L stava miracolosamente dormendo a fianco a me...Avevo davanti una visione più unica che rara e decisi di gustarmela appieno. I capelli nerissimi gli circondavano il viso pallido come se fossero una criniera e sotto i suoi occhi ancora chiusi vi erano due occhiaie profonde. Con un dito gli accarezzai lentamente una guancia e le palpebre, tracciando poi il contorno delle labbra.

-Buongiorno- Mi disse baciandomi il dito.

-Buongiorno anche a te, dormito bene? Watari ha già portato la colazione, anche se non l'ho proprio sentito entrare..-

-Immagino che tu sappia anche cosa c'è.-

-Certo! Frutta candita, vari tipi di biscotti e poi latte e miele...sono a sbirciare.- Risposi facendo l'occhiolino.

L si alzò e portò tutto il vassoio sul letto. Facemmo colazione insieme allegramente, come se fossimo una vecchia coppia.

Quando finimmo Watari venne a ritirare il tutto e con lui entrarono anche Matt, Mello e Near.

-Ivy! Ma hai dormito qui con L?- Chiese Matt curioso.

Io ed L arrossimmo leggermente.

-Matt, Mello, non metterli in imbarazzo. Saranno anche fidanzati, ma le vostre domande sono seccanti.- Disse Near freddo.

-Ma stai zitto ghiacciolo umano, tu non puoi capire.-

-Perchè Mello? Posso immaginare quello che puoi capire tu, sempre appiccicato a Matt...- Gli risposi.

Dopo qualche secondo scoppiammo tutti a ridere (escluso Near) ed L parlò.

-Forza, forza! Near adesso tocca a te trovarti una compagna...in ogni caso muoviamoci! Ho un piano da comunicarvi.-

-Davvero L? Che cosa dobbiamo fare? Ci sarà da divertirsi??- Chiese Matt entusiasta.

-Grazie al l'ottimo lavoro svolto da Mello nel palazzo della mafia adesso abbiamo una mappa dell'intero edificio e sappiamo anche dove si trovano le telecamere.-

-Quindi possiamo facilmente entrare...Chi hai intenzione di mandare L?-

-Andremo in tre: io, Mello ed Ivy. Io rimarrò nel furgone, mentre Mello ed Ivy entreranno. Near, tu e Matt rimarrete qui a coordinare Mello, mentre io mi occuperò di Ivy.-

Matt aveva lo sguardo deluso...probabilmente si aspettava di avere un ruolo più d'azione.

-Matt!- Lo chiamai.- Mi sembri un po' triste...però pensaci, senza di te come faremmo a passare inosservati? Sei assolutamente l'unico tra tutti noi ad essere in grado di bloccare le telecamere!-

- Vista da questa prospettiva mi piace il mio ruolo!...Mica male!!-

-...Bene. La nostra missione si terrà la prossima settimana. Mi serve tempo per coinvolgere la polizia e procurarmi le attrezzature necessarie. Per il resto potete riposarvi. Ah, Matt, Near, voi studiate le cartine di Mello. Voglio che le sappiate alla perfezione.-

Una volta che tutti furono usciti mi avvicinai ad L e gli posi il mio dubbio.

- Questa settimana ti serve davvero o c'è qualcosa sotto?-

-Mi hai scoperto. Lo sto facendo per Beyond...se lo conosco ancora bene, lui preferisce agire nei giorni particolari. È sempre stato così. Gli scherzi li faceva ai compleanni, agli anniversari o per le feste...Tra una settimana sarà l'otto di Dicembre. Se saremo fortunati lo troveremo.-

-...come fai a conoscere così bene Beyond?-

-In passato abitava qui alla Wammy's House. Era un piccolo genio, sempre tra i primi in classifica...se ne andò a causa di un mio errore.-

-Ma è passato tanto tempo...sarebbe potuto ritornare, no? ...Poi cos'hai fatto di così grave?-

-Seguendo ciò che mi diceva Roger l'ho mandato in prigione per un crimine che non aveva commesso...-

-Ti sei fatto manovrare come un burattino in sostanza. Di cosa era accusato?-

- Di aver ucciso due suoi amici. Beyond non era cattivo e non lo è tutt'ora, ma era ed è un genio. Sapendo che anche io ero sul suo stesso livello si era enormemente arrabbiato per quello che gli avevo fatto...A causa di ciò ha addirittura creato il caso degli omicidi di Los Angeles...questa però è un'altra storia.

-...Capisco. Se tornasse qui con Juliet potreste fare pace...aspetta un attimo! Ma se l'otto troviamo Beyond, significa che troviamo anche Juliet...quindi potrei rivederla! Oh L grazie!! Vedrai, andrà tutto bene!-

-Ma non ero io quello che ti rassicurava?-

-Ora tocca a me.-

Avevo scoperto una storia molto interessante che riguardava non solo il passato di L, ma che adesso avrebbe potuto influenzare anche il suo futuro. Non avevo mai avuto il sangue freddo di Virgi e la sua capacità di valutazione delle situazioni, ma in questo caso dovevo assolutamente sfruttare al meglio l'opportunità che mi si stava offrendo: l'avrei portata via da quel tipo, evitando che lui venisse in contatto con L. Avevo paura che potesse fargli qualcosa di male...di certo non lo avrei permesso.

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Capitolo 32
*** 32^ Capitolo ***


Ragazzi, ciao a tutti!

Torno in fretta con il nuovo capitolo e con la speranza che vi piaccia.

Invio un grazie enorme a chi mi ha recensito il capitolo, a chi ha messo la storia tra le seguite, le preferite o le ricordate e ovviamente a chi legge e non dice nulla!!

Fatemi sentire la vostra opinione!

Chiedo scusa se ci sono degli errori, ma rileggo sempre e qualcosa mi scappa lo stesso xD

Buona lettura a tutti e lasciatemi un parere!

Un bacio Izumi_BB



…...........................................................



Quando mi svegliai, mi ritrovai appoggiata sul fianco sinistro e con la faccia rivolta verso il muro.

Beyond mi abbracciava da dietro e sentivo il suo respiro caldo e lieve suo capelli.

Se avessi potuto mi sarei girata, ero estremamente curiosa di guardare Beyond dormire, ma poggiare sulla spalla destra sarebbe stata una pessima idea.

"Chissà come sta Ivy...secondo me è riuscita a far colpo su L alla fine! Spero che Beyond sia disposto a riportarmi alla Wammy's House prima o poi...a proposito! Devo assolutamente chiedergli delle lettere e di tutti gli oggetti che ho trovato...voglio assolutamente saperne di più."

Sentii Beyond stringermi più forte e avvicinarsi al mio viso.

"Sembra cattivo a prima vista, ma in realtà è molto dolce...quanto mi piacerebbe rimanere così per sempre..."

Timidamente gli accarezzai la mano.

Non volevo svegliarlo, ma lui fu più veloce di me e con un movimento improvviso me la strinse.

-Allora sei sveglio!-

-Io invece credevo dormissi ancora, pensa un po'...come stai? La spalla ti fa male?-

-No, non più di tanto...però la colazione la prepari tu in ogni caso: ho una fame da lupi!-



Fece davvero in un attimo, ci mise così poco che mi chiesi se non avesse già preparato tutto prima che mi svegliassi. Il vassoio che aveva portato era colmo di cibarie: biscotti, nutella, marmellata, fette biscottate...

-Per caso vuoi dare da mangiare ad un esercito??-

-No, ma devi mangiare bene per riprenderti al meglio.- Intanto avvicinò la mano al barattolo della marmellata di fragole.

-Eh no! La marmellata è mia, come la Nutella. Trova qualcos'altro su cui mettere le zampe!-

Gli dieci un bacio per eliminare dal suo viso l'espressione scioccata e mi impadronii del vaso, spalmandone il contenuto sulle fette biscottate.

Mentre io bevevo, anzi quasi trangugiavo, il latte con il miele, Beyond beveva il caffè. Aveva però un'aria assorta, come se la sua mente fosse ferma e stesse riflettendo su un pensiero preciso.

-A cosa pensi?-

-Alle lettere nella tua borsa...forse non è un caso che le abbia trovate proprio tu.-

-...forse invece era solo destino! Però sai, ho letto anche quello che hai scritto tu sul tuo quaderno...perché hai scritto quelle cose?-

-Tu hai trovato quel quaderno? E pensare che credevo di averlo nascosto bene...-

-Ma lo avevi fatto. È solo che io sono inciampata e ho visto che un asse del pavimento era leggermente sollevata...-

-Almeno adesso dovresti capire perché ti ho rapita.-

-In realtà non ho le idee molto chiare...l'unica cosa che ho compreso è che odi Roger...-

-Ma sei scema o cosa? È ovvio che odi Roger, chiunque nella Wammy's House abbia un po' di memoria prova lo stesso sentimento. Su un certo punto di vista io è lui siamo sullo stesso piano.-

...

-Beyond...chi erano A e V? So chi è L, so chi è B, ma loro?-

-È una storia un po' lunga...-

-Non credo che sia il tempo a mancarci.-

-No. Direi di no. E va bene, ti dirò tutto.

A e V, cioè John e Vanessa erano i migliori della Wammy's House, erano davvero due geni. Tu adesso hai diciannove anni, giusto? Beh, quando tu avevi due anni e io ne avevo sei, vivevo alla Wammy's House.

Ero...estremamente felice di quella situazione. Mi sentivo a casa, circondato da persone a cui non importava del colore dei miei occhi, della mia pelle un po' pallida, dei miei capelli neri e perennemente spettinati.

A e V sono stati i miei primi amici: fu grazie a loro che conobbi L. Eravamo il quartetto degli appartenenti al podio. Infatti ci alternavano sempre per i primi tre posti nella classifica...fino a quando non arrivò Roger.

Lì iniziarono i guai.

Roger amava L, anzi lo venerava quasi...del resto L era tranquillo, sincero e buono. Non faceva mai nulla contro le regole, diversamente da me e i gemelli A e V...in poche parole la nostra vivacità e anche i nostri risultati ci fecero guadagnare l'astio di Roger.-

-Perchè? Perchè odiare dei bambini?-

-Sai a cosa server classifica, no? Come ti ho detto le nostre posizioni si scambiavano spesso, ma A e V erano i più bravi. Roger voleva che fosse L ad essere il primo, non io o chiunque altro...

Iniziò perciò a dare ai gemelli sempre più compiti, arrivò a un livello tale che una qualsiasi persona normale sarebbe impazzita al solo sentirmi nominare.

Fortunatamente la loro razionalità era così forte da lasciarli ben incollati a questo mondo. Allora Roger iniziò ad usare punizioni più severe, sperando di toglierli dalla competizione.

Appena capii cosa cercava di fare incominciai a commettere errori volontari durante i test. In questo modo scesi sotto la quinta posizione. Avvisai anche gli altri, ma non mi ascoltarono e ne pagarono le conseguenze.

Roger per preservare il suo amato protetto li uccise e poi incolpò me. Fu il primo caso che L risolse quello. Sbagliato, ma lo risolse. Roger lo manovrò come una marionetta...aveva solo cinque anni.-

-...Come dire, puoi anche essere un genio, ma un bambino è sempre un bambino, vero?-

-Praticamente si.-

Continuava a fissarmi...cosa si aspettava? Che dicessi una qualche frase d'effetto dichiarando il mio amore per lui?

Mi venne però in mente una cosa altrettanto importante.

-...I miei genitori stavano lavorando a due casi: uno era sulla distribuzione della droga, l'altro però L non me lo ha fatto vedere. Forse c'entra qualcosa. Forse ...forse ci sono delle prove...-

- ...Mi stai dicendo che potresti mandare Roger in prigione per i crimini che ha commesso ?-

-No...si...cioè, forse! Però devo ritornare alla Wammy's House...-

Lui si fermò un attimo a pensare.

-Ti avverto, se torni là non ci rivedremo mai più. Roger mi odia..-

-Oh si certo, così magari Roger fa fuori anche me e non ho nemmeno qualcuno che mi protegga...Tu verrai con me, anche se dovessi dormire nel prato sotto la pioggia. Però dobbiamo aspettare le informazioni di quel tipo e poi? Che si fa?-

-Semplice, l'otto si va nel palazzo dei mafiosi e si parla con il capo. Però tu rimani qui.-

-No! Io vengo con te! Da solo non ce la faresti mai e poi sono praticamente guarita...e sono certa di essere in grado di maneggiare un arma se me la dai.-

-...Wow...potresti essere una splendida assassina sai?-

-Bel complimento!-





La settimana trascorse in fretta e venne il momento di prepararsi. Avevo partecipato anche io all'incontro tra B e Robin: i fatti erano chiari: nel palazzo vi era un commesso sistema di sicurezza che però avremmo potuto facilmente arginare grazie ai pass che ci aveva preso. Nessuno si sarebbe chiesto chi fossimo, in quanto durante il giorno, ma soprattutto durante notte, erano molte le persone che entravano ed uscivano. Avremmo quindi potuto agire indisturbati.

-Ti ho preso dei vestiti da mettere. Sono tipo quelli che hanno le donne in quel posto, con un paio di jeans daresti troppo nell'occhio. -

Gli abiti che mi aveva dato Beyond erano davvero comodi: indossavo un vestito di lana pesante lungo fino metà coscia e senza spalle, un paio di leggins neri e una sciarpa dello stesso colore. Ai piedi portavo un paio di stivali alti e sotto la gonna era nascosta una cintura in cui tenevo la pistola che mi aveva dato B e un coltello che gli avevo rubato in un momento di distrazione.

Ritornai da B e a bordo della sua moto partimmo verso il palazzo, attraversando la città silenziosa e addormentata.

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Capitolo 33
*** 33^ Capitolo ***


Palazzi del genere ne avevo visti davvero pochi in vita mia.
Era...troppo. In ogni senso.
Troppo alto, troppo imponente, troppo lavorato. Lo guardavo e ne ero spaventata, mi sentivo uno scricciolo al confronto.
Beyond invece era quasi il mio opposto. Smaniava dal desiderio di entrare: era stampato a fuoco nei suoi occhi.

-Muoviti Jul! Rimanere qui a fissarlo non ci darà le prove della mia innocenza!-

-Certo, certo. Lo so benissimo, ma tu non sei...ecco, un po' intimorito da quest'enormità?-

-...no. L'unico mio timore è che ti facciano del male. In ogni caso, entriamo.-

Tanto l'esterno era elegante e ricercato, quanto l'interno era moderno ed ultra tecnologico. Si trattavano proprio bene questi mafiosi, nessuna lamentela avrebbe retto...
L'atrio, appartamento del custode compreso, era deserto e silenzioso. Non vi erano segni di presenza alcuna...possibile che nessuno controllasse chi entrava o usciva?

B mi prese per mano e mi condusse nell'ascensore di destra. 
Era enorme: ci sarebbero potute stare comodamente 3 barelle da ospedale e sarebbe avanzato ancora un po' di spazio.
Guardandomi intorno notai come i pulsanti avessero solo numeri minori di zero

-Premi il quarto tasto. È l'ultimo piano, dove controllano i pass elettronici.- Disse B. Il tono della voce era leggermente alterato e lo percepivo quasi preoccupato...

-Ok capo!- Risposi allegra.

-...Senti. Stai attenta Juliet...Se...se fai un passo falso, un qualche errore accidentale, qui non troverai due stupratori buoni a nulla, né ti porteranno di fronte al boss. Ti uccideranno subito, perciò stammi vicino.-

B...ecco perché! Sei teso perché hai paura che mi accada qualcosa...Hai paura per me!

-Stai tranquillo! Prima di riuscire a farmi fuori dovranno rubare la cioccolata che ho nascosto alla Wammy's House! E ti assicuro che è molto difficile!- Scherzai con lui per alleggerire la tensione.

-Tu sei troppo ottimista!-

-Ah. Ah. Ah. È un difetto di famiglia!-

B si sbagliava. Il mio non era ottimismo, ma solo una sana agitazione che nascondevo con quella poca spavalderia che avevo in corpo...Insomma, un po' come faceva lui con la sua preoccupazione.

La porta scorrevole si aprì con un trillo e noi uscimmo, senza più tenermi la mano.
Un omone grosso e muscoloso ci interrogò con voce roca.

-Voi sareste? Fuori i pass.-

-Tipo nuovi. Tieni.-

Ecco Beyond in modalità "lavoro": dovevo imparare ed essere all'altezza.
Mi aveva spiegato bene e con molta veemenza quale comportamento era necessario avere: essere un po' oca ma farsi rispettare...
Il primo punto era il più problematico, ma mi sarei fatta valere.

-Passate pure.-

Beyond passò per primo. Io lo seguii velocemente ma la "guardia", che non mi aveva tolto gli occhi di dosso per un secondo, mi diede una pacca sul sedere.

-Ehy bellezza, se vuoi compagnia chiamami! Il tuo amichetto mi sembra un po' dall'altra parte...-

Mi irrigidii subito, cercando di trattenere l'impulso di girarmi e lasciare quattro dita rosse su una delle sue guance.

-G..Grazie per l'offerta! Ci farò un pensierino...magari stasera torno da te!-

Poi corsi verso Beyond afferrando il suo braccio. Dopodiché lo trascinai via.
Alla prima opportunità girai in un piccolo corridoio e mi fermai un attimo.
Beyond teneva gli occhi chiusi e i pugno delle mani contratti. Respirava pesantemente e sbuffava come una pentola.

-B? Ti vuoi calmare? Non è successo niente di grave...-

Lo vidi deglutire più volte, poi parlò.

-Tu non hai idea di come ci si senta...Tu sei mia, non sopporto che ti vengano fatte simili avance.-

-Suvvia..non mi sembra il momento di fare il geloso! Muoviamoci e usciamo da qui il prima possibile. Questi sotterranei mi fanno gelare il sangue nelle vene..Non voglio stare qui un secondo in più del necessario!-

-..Si.Nemmeno a me piace qui...Scusami.-

Mi prese nuovamente per mano e incominciammo a cercare per i corridoi. 
Incontrammo molte persone, per la maggior parte uomini. Le donne erano poche e mai da sole.
Provenivano da ogni parte del globo: vi erano gli indiani con i loro abiti arancioni, giapponesi e cinesi vestiti con i kimono tipici, americani dai sorriso sgargianti, moltissimi africani. Probabilmente quel giorno incontrai più stranieri che in qualsiasi altro momento della mia vita...
Entrammo in quasi tutte le stanze del quarto e del terzo piano interrato, sperando di trovare qualcosa di utile ma erano tutte vuote. Ottenemmo venti stimolanti buchi nell'acqua.
Al secondo piano di presentò un problema: il corridoio si divideva in due.

-Buono..Beyond ci tocca dividerci.-

-Lo vedo anche da solo...ok. Stai attenta e tieni pronta la pistola per qualsiasi evenienza e...-

-Fidati di me...- Gli risposi, anche se avevo già imboccato il corridoio sinistro.

•~•

-Accidenti che noia! Corridoi su corridoi tutti uguali e tutti grigi; stanze su stanze sempre vuote e inutili...Che palle! L'unica mia fortuna è che nessuno ha tentato di parlarmi...anche se di fischi ed occhiate eloquenti ne ho fatto scorta.-

Mi fermai.

-Questa porta è chiusa a chiave...vediamo un po' cosa c'è dentro!-

Riuscii a scassinarla con facilità ma l'interno era buio. Cercai a tastoni l'interruttore della luce e lo premetti. La luce non si accese.

-Grandioso! Ci mancava solo la lampadina bruc...-

Udii un leggero fruscio che mi fece rizzare i peli delle braccia. Chi c'era con me?
Recuperai il cellulare per sfruttarne la luce e spostai la mano destra sull'impugnatura della pistola. Non avevi intenzione di usarla, ma come minaccia sarebbe stata realistica. Avanzai lentamente, illuminando sia a destra che a sinistra. Dall'altro lato della stanza c'era una porta chiusa e accucciata per terra vi era una testa di capelli biondi che tremava come un pulcino.
Sembrava Ivy ma...ammesso che fosse lei, cosa ci faceva in un luogo del genere?

-...Ivy sei tu?-

Quella alzò lo sguardo e spalancò gli occhi sconvolta.

-Julie!?! Non ci posso credere sei tu!! Oh si, sei proprio tu...Ma allora..non è che hai spento la luce mentre io la accendevo? Guarda!-

-Oh...è vero...Bah! Meno male che ti ho trovata io anziché qualcun'altro...cosa credevi di fare rimanendo lì seduta? Intenerire un possibile maniaco? E poi cosa ci fai qui?-

-Lo so!! Sono una frana...in ogni caso sono qua con L e gli altri. Secondo lui il boss di questa mega gang è invischiato nella morte dei nostri genitori, siamo qui per arrestarlo.-

-E se fosse innocente?-

-Lo arresteremo lo stesso. Ha abbastanza crimini da rimanere in prigione per il resto della vita.-

-Capisco...Io...-

-Ma tu come stai? Che bello!! Sei qui...ma quindi sei scappata da Beyond immagino! L mi ha raccontato di lui, è un pazzo, un killer psicopatico...ha cercato di farti del male? Cos'è quella fasciatura che hai sulla spalla!!?-

-Sara! Sara! Calmati! Per favore calmati, io sono qui con Beyond. Abbiamo deciso di...ecco, di andare d'accordo e ci stiamo aiutando e...-

-Ti ha minacciata vero? Non ti preoccupare, L spedirà anche lui in galera e tu...-

-Sara smettila di divagare! Beyond...è un bravo ragazzo.-

-Jul, ti rendi conto di quel che stai dicendo?-

-Si. Tu ti fidi di me? Te lo giuro, se non fosse per lui a quest'ora sarei a far compagnia a mamma e papà. Mi ha salvata e...tiene a me molto più di quanto tu possa credere...non è cattivo...ti prego, credimi!-

-...Sei certa di quel che dici?-

-Si, è gentile e umano. Sa esserlo, se sapessi tutta la storia capiresti anche tu.-

-Quella di Roger? Ne so un pezzo...per questo ti ho detto quelle cose!-

-....bene. Allora credo che tu possa anche capirmi.-

-...Ti piace vero? Ti conosco e so che è così...ok. Lo hai già baciato??-

-Che domande fai?! Certo!E scommetto che tu hai conquistato L, in ogni caso fine dei discorsi amorosi. B è dal capo adesso, gli darà le prove della sua innocenza.-

-Stessa cosa Mello...almeno credo. Sento dei rumori dalla porta dietro di me...Juuullll!!!! Che facciamo?!-

-Stiamo al gioco e vediamo che succede...-

Improvvisamente la porta massiccia sita dietro Ivy venne giù con un boato.

-Buonasera ragazze! Come state? Vi è piaciuta la vostra avventura? Peccato che termini qui.-

-Già, sono anche carine. È brutto doverle uccidere.-

Le due voci provenivano una dalla porta da cui ero entrata io e l'altra dalla quella buttata giù. 
Io e Ivy ci ritrovammo schiena contro schiena, accerchiate da visi che non promettevano nulla di buono. Uno di loro cercò di avvicinarsi e appena fu sotto tiro raccolsi tutto il mio coraggio e gli puntai la pistola alle tempie.

Spalancai gli occhi e con un bel sorriso parlai.

-Muovi un solo muscolo e prometto che ti sparo. 
Ora.
Voi ci fate largo e ci lasciate andare via tranquille, spero sia tutto chiaro.-

-Non hai il fegato per sparare ragazzina.-

Adocchiai la porta: era aperta e non c'era nessuno. Sparai un colpo in quella direzione.

-Dicevate?-

Qualcuno cominciò a mormorare e fece qualche passo indietro, mentre quello che tenevo sotto tiro urlava.

-Che state facendo! Sono solo due sporche puttanelle, non avete nulla da temere.-

-Già, già! Il capo ha ragione! Preparatevi a morire care!-

•~•

-Ben arrivati. Vi faccio i miei complimenti.-

L'uomo seduto alla scrivania, circondata da schermi, mi ricordava molto Robin...stesso sguardo assassino e crudele...molto peggio di me. 
Mello lo fissava con disgusto: lo avevo incontrato per caso e avevano unito le forze per arrivare dal boss.

-Fottiti e parla Charles. Non abbiamo tempo da perdere: cosa sai sull'omicidio dei quattro agenti dell'FBI?-

Urlare contro un boss mafioso era il peggior metodo per trattare con uno di loro.

-Vi dirò tutto quello che volete sapere, ma in cambio mi prenderò la
vita di quelle due belle donzelle...- Rispose pacato indicando il monitor in alto a sinistra.

Sia io che Mello ci preoccupammo moltissimo: Juliet e la sua amichetta Ivy erano alle prese con quattro scagnozzi...uno aveva addirittura una pistola alla testa. Juliet non sarebbe morta, me lo aveva promesso.

-Non uccideranno la moretta tanto facilmente, te lo assicuro.-

-Va bene, va bene. Io inizio a raccontare intanto...-

Ottenute le informazioni che mi servivano, uscii dalla stanza e mi diressi dalle ragazze. Mi fidavo ma era meglio essere in tre che in due.

•~•

-Ahhh, Juliet! Ora che si fa?-

-Proviamo a difenderci ok? Tu tieni la pistola e se necessario spara, ti prego!-

Passai la pistola ad Ivy e tirai un calcio nelle parti basse all'uomo che avevo di fronte. 
Si piegò in due dal dolore e ne approfittai per spingerlo a terra.

Fuori uno.

Nel frattempo Ivy si era allontanata un poco da me e puntava un altro con la pistola.
Chiuse gli occhi e premette il grilletto.

La pallottola si piantò nella gola di uno degli uomini che la circondavano. Se avesse sparato ad occhi aperti non ce l'avrebbe mai fatta, poco ma sicuro.

Fuori due.

Un terzo uomo mi tirò un pugno sulla mandibola buttandomi a terra. Mi rialzai massaggiandola lentamente e attesi che si avvicinasse.

Appena fu abbastanza vicino gli tirai un calcio con una mossa di capoeira e cominciai ad attaccarlo ripetutamente e velocemente, fino a che anche lui non andò k.o.  

Fuori tre.

-Aaaaahhhhh!!!-

Mi girai verso Ivy. Non aveva più la pistola in mano perché l'uomo dietro di lei l'aveva presa per il braccio. 

La mollo violentemente spingendo la a terra e uscì dalla porta che era stata buttata giù.

Raggiunsi Ivy e controllai che non si fosse fatta nulla di grave.

-Meno male...Hai solo un segno rosso, ma non ti ha storto il polso. Credo che tu sia stata fortunata...-

-Non lo sarete altrettante adesso!-

L'uomo cui avevo tirato un calcio si era ripreso e adesso ci stava puntando contro la mia pistola. Quando era caduta doveva essere scivolata fino a lui...

Non avevo la più pallida idea di cosa fare e quando preparò la pistola per sparare chiusi gli occhi e attesi.

Sentimmo il suono sordo dello sparo e strizzammo ancora di più gli occhi.

Non accadde nulla.

Di fronte a noi c'era Beyond.

-B! Non ci posso credere! Se non i fossi stato tu saremmo...saremmo...Ho avuto tanta paura!-

Corsi ad abbracciarlo con le lacrime agli occhi.

-Sareste morte, ma non è successo...sei stata fortissima!- Sussurrò piano al mio orecchio, poi rivolto ad Ivy.- Tu sei Ivy, giusto? Seguici, ti riportò da Mello. L e la polizia stanno arrestando il boss.-

-Io non mi fido di te. Sei un assassino e un pazzo, io non sono lei.-

-E io non posso uscire di qui senza di te. Quindi alza il culo se non vuoi essere impallinata da qualche altro pazzo mafioso.-

-Dai Ivy! Ti ho detto di fidarti di me, per favore!-

Sapevo che Sara avrebbe fatto resistenza, ma speravo che almeno mi ascoltasse.

-Se si fida di me la tua amica, credo che lo possa fare anche tu. Non sai niente di me, non giudicarmi.-

-Si ma...hai ragione. Scusatemi.-

Anche se con poca voglia Ivy si alzò e seguimmo Beyond fuori dai quegli orribili sotterranei.

-Ivy! Meno male che stai bene...L si è preoccupato quando ha saputo cosa ti fosse successo...tra poco arriverà. Juliet, tu che fai?-

-Torni con noi vero?!-

Ivy e Mello mi guardavano attendendo risposta.
Ma io che risposta dovevo dare?

"Io...non posso ritornare alla Wammy's House, non ora almeno. Non voglio tornare da sola. Mi sentirei un pesce fuor d'acqua."

-Io e B torneremo a casa e poi si vedrà. Mello, Ivy...ci rivedremo prestissimo, non sentirete nemmeno la mia mancanza...salutatemi quel panda di L!-

Dopodiché mi girai e mi incamminai verso la moto, trascinando Beyond con me.

•~•

Appena entrata a casa mi gettai sul divano, stravaccandomici sopra con ben poca grazia.

Avevo deluso tutti con il mio comportamento. Certamente avrebbero preferito vedermi nella sala mensa con loro...

-B! Che ti ha detto il boss?-

-...Mi ha dato le registrazioni delle telecamere del bar dove mi
trovavo la sera dell'omicidio di tuoi. L le ha già viste e ha detto che non sono più un sospettato. Anche per averti rapito non mi accadrà nulla.-

-Che bello! Una notizia splendida, mi fa tanto piacere!-

Che strano...Beyond era pensieroso e depresso. Non condivideva per niente la mia felicità...che avrebbe dovuto essere la sua per giunta!

-B...è tutto a posto?-

-No! No cazzo! Domani ti dovrò riportare in quel cazzo di orfanotrofio! Perchè non sei andata i con i tuoi amici, perché cazzo!? Ivy ce l'aveva stampato sulla faccia che ti voleva con lei!-

-Perchè mi stai urlando contro?! Ho scelto di rimanere con te, cos'è che non ti va bene, santo cielo!?-

-Questo non è il tuo posto! È troppo pericoloso! Guardati! Sei piena di lividi, hai una spalla mezza rotta ed è tutta colpa mia!-

-E allora? Se fossi così interessata a tutte le ferite che ho, me ne sarei andata via tanti giorni fa! Scemo! Il mio posto è dove sei tu, non voglio stare con nessun altro! E se IO tornerò in quell'orfanotrofio, tu verrai con me! Tutto chiaro?-

-Cos'ho io che non puoi trovare in qualcun'altro?! Renditene conto! Sono...sono un assassino...e poi te lo ripeto, Roger mi odia, mi manderà via senza tanti complimenti!-

-E allora? Sei così succube del tuo passato da accettare che ti definisca? Siamo quello che facciamo: tu mi hai salvata. Punto e basta. Mi sono innamorata di questa persona, quella che il primo giorno che l'ho vista mi ha puntato un coltello alla gola e poi mi ha curata con amore. 
Quindi rimango con te! Cretino che non sei altro!-

Mentre discutevano ci eravamo spostati nella mia stanza. Con la schiena appoggiata al muro scivolai a terra e mi sedetti come L. I singhiozzi mi scuotevano il petto.
Poggiai la testa sulle ginocchia, non volevo guardarlo in faccia. Non volevo che mi vedesse in faccia.

-Domani ti riporto là. È molto più sicuro per te stare con i tuoi amici che con me...riposati, dai.-

Indugiò per un secondo sulla porta e poi la richiuse dietro di se, lasciandomi al buio.

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Capitolo 34
*** 34 ^Capitolo ***


Ciao a tutti quanti!
Intanto mi devo scusare per il ritardo, a dir poco colossale, con cui posto il capitolo nuovo. Davvero, mi dispiace tantissimo! Ma la scuola mi tiene costantemente impegnati i pomeriggi e non essendo stata molto bene di salute per molto tempo non preso in mano il manoscritto della storia nè ho aperto Efp. 
Questo è il penultimo capitolo...mi rende triste pensare che abbandonerò Jul e Ivy... Spero che la storia continui sempre a piacervi :)
Ringrazio tutti quelli che mi seguono e che hanno recensito i capitoli di questa FIC e che continuano a farlo.
Per i lettori silenziosi...lasciatemi in parere, ve ne prego, mi farebbe immensamente piacere!
Invio un bacio a tutti i lettori e lascio il link della mia pagina Facebook : 
https://m.facebook.com/IzumiBB



La mattina dopo la testa era pesante e le gambe rigide: mi ero addormentata seduta come L, appoggiata al muro e non mi ero più mossa. 
Nemmeno Beyond mi aveva spostato sul letto...

"Pensi al diavolo ed ecco che spunta!"

Beyond quasi violentò la porta aprendola: la maniglia sbattè contro il muro e vi lasciò in segno nero.

-Ti porto alla Wammy's House, dai...-

Lo fissai qualche secondo e mi decisi a seguirlo fuori di casa, fino alla moto tirata a lucido.

Spero non per l'occasione...

Si fermò a pochi metri dal cancello dell'orfanotrofio. Io non volevo! Cavolo! Perché non riusciva a capire che volevo rimanere con lui...Cosa...Perché doveva farmi soffrire in quella maniera!

Accarezzai con le dita la grande cancellata in ferro, ruvida a e resistente. Era ora di tornare alla prigionia, ai sorrisoni estenuanti dei ragazzi e dei professori e alla totale mancanza di vita tipica di quel luogo.

Stavo quasi per entrare quando il braccio di B mi cinse i fianchi e mi trascinò all'indietro.

-Cosa devo fare?-

-Non credo di essere la persona più indicata a rispondere, io non so quello che sto facendo..Pensa un po'?!-

-...però scommetto che riusciresti a dirmi qualcosa. Non mi saluti nemmeno?-

-....-

Voleva anche essere salutato lui? Ma certo, come se in tutta quella assurda situazione lui fosse dalla parte della ragione!!

-Si. No. Forse.-

-Forse.
Forse potremo stare insieme, forse potrei pensare di tirarti uno schiaffo, forse mi ammazzerei per te, forse ti ucciderei per quello che mi stai facendo dire, forse non voglio lasciarti e forse ti amo.

Basta come saluto?

O forse ti devo far notare, per l'ennesima volta, che mi stai chiedendo l'impossibile?-

-Tu cosa faresti al mio posto? Quando sai di aver fatto del male a chi ami?-

-Prima mi ammazzerei di botte e dopo chiederei scusa...-

-Allora...-

Allora cosa??
Era lì, fermo immobile dietro di lei e mi stringeva sempre più forte. 

-Allora scusa, ma entro anche io.-

-Pardon?-

-Si.No.Forse.

Si, ti saluto.

No, non ti lascio.

Forse ho capito che tu vali più di quel pazzo di Roger.
Ti basta?-

-Oh si!! Grazie B, mi basta almeno fino a stasera! Entriamo, dai!-

Lo presi per mano, recuperammo la moto e ci avviammo di nascosto nella serra dietro il cortile.

Presi dalla borsa la chiave per aprire il portone di legno della Wammy's House e attraversammo in silenzio i corridoi. Portai B fino alla camera di L e mi sedetti a terra.

-Ora aspettiamo che Watari porti il dolce a L!-

Wammy arrivò poco dopo e si sorprese non poco nel vederci insieme, ma non ci fece domande. Semplicemente ci sorrise e lasciò una pacca sulla spalla a Beyond.

-..Volete andare da loro?-

Scendemmo le scale di corsa ed entrammo nella mensa con il fiato grosso e le guance rosse.

-Beh...ciao a tutti!-

L e Mello ci fissarono come dei pazzi, Matt esplose in una sonora risata ed Ivy, la mia Ivy, si commosse peggio che nel finale di un film romantico.

-Sei...qui! Si, sei tornata per restare vero? Finalmente! Benvenuto anche a te B...-

-Si Ivy, stavolta non scappiamo più!-

Ci sedemmo al tavolo e vi rimanemmo per buona parte del
pomeriggio. Avevano tante cose da raccontare e scherzammo e ridemmo molto. 
B ed L rimasero sempre in silenzio: il primo mi controllava continuamente, stringendomi la mano mentre il secondo analizzava con lo sguardo ogni mia reazione.

Quel momento sereno fu però interrotto da Roger che come sempre rovinava qualsiasi cosa.

-Finalmente vi ho trovato...L! Cosa ci fa lui qui!? Ha già creato abbastanza problemi, costringilo ad andare via!- Esclamò indicando Beyond.

-Beyond è con me Roger, smettila di parlare in quel modo!-

Cercai di mettere a tacere Roger facendo la voce grossa, ma ottenni l'effetto contrario sfortunatamente. Prima lo accusò di avermi minacciata e costretta ad aiutarlo. Poi insinuò che stessi facendo il suo gioco. Perché Roger non capiva mai quando era il momento di stare zitto?

-Roger, io non l'ho obbligata a fare nulla. Ogni singola decisione è ora ed è stata sua, senza imposizioni da parte mia. Se mi vuoi tenere sotto controllo fallo, provaci, tanto non me ne vado.-

Roger sorrise soddisfatto e tirò fuori una corda dall'armadio a muro. Legò i polsi di Beyond, imprigionandolo al corrimano che divideva i tavoli per mangiare da quelli del cibo. 
Matt tentò di protestare, ma Roger lo zittì prontamente. Sembrava agitato dalla presenza di Beyond, anzi, quasi minacciato ed infatti uscì dalla mensa quasi correndo.

-Roger è diventato molto più severo da quando te ne sei andata Juliet. Anche se non capisco bene il motivo.-

-Capisco Near...capisco.-

Io e Ivy salimmo nella mia vecchia stanza: tutto era esattamente come lo avevo lasciato. Gli abiti puliti sul letto, il pc aperto e un disegno appena abbozzato sulla scrivania. Mi buttai sotto il getto bollente della doccia, godendomelo fino in fondo e una volta uscita mi distesi sul letto. Ero pronta ad ascoltare Ivy e le sue domande. Ne aveva tante da farmi su cosa avessi fatto in quel periodo e molto avevo io da raccontare. Sarebbero stato un lungo pre-cena e un ancor più lungo dopo-cena.

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Capitolo 35
*** 35^ Capitolo ***


NOTE DELL'AUTRICE ^_^

Salve a tutti!
Dire che è da una vita che non scrivo su Efp è quasi dire la verità e me ne dispiaccio immensamente, perché mi è mancato, molto più di quanto avrei potuto pensare. Questa storia è finita con questo capitolo, perché certi versi mi sembra quasi sospesa, quasi come se avesse un finale volante, ma assicuro che non ci saranno seguiti: Jul e Ivy sono arrivate alla fine della loro avventura in questo fantastico mondo ed entrambe l'hanno conclusa nel modo più bello che potessero immaginare, credo. Come loro anche io ho finito un'avventura lunga e dolorosa e faticosa che ho portato avanti al meglio delle mie possibilità. Alcuni dei miei lettori sanno di cosa parlo e sono felice di averla condivisa con loro.
Per il ritardo disonorevole posso solo imputare il tutto alla salute disastrosa di cui godo che sembra però adesso avere intenzione di mettersi a posto e funzionare nel modo giusto.
Spero davvero che questo ultimo capitolo vi piaccia e sia la conclusione che vi aspettavate. 
Non ho altro da dire, se non da ringraziare chiunque abbia avuto a che fare con questa storia: chi l'ha solo letta e chi l'ha anche recensita, sopportando la mia capacità di non rispettare mai una scadenza; chi l'ha inserita tra le preferite o seguite o ricordate con mio immenso piacere. 
Un grazie di cuore a tutti quanti e un bacio grande come una casa! 


-Non riesco quasi a credere che tu sia davvero qui, insieme a me...non te ne andrai mai più. Giuralo!

-Sai che non ti faccio giuramenti, soprattutto sul non andarmene mai: l'amore è l'unica promessa che intendo mantenere per il resto della mia vita..e a proposito d'amore, tu ed L?

-Beh, in qualche modo stiamo insieme...Quando non eri qui gli ho raccontato la tua storia e quello che ti ho fatto ed è stato così comprensivo e mi ha consolata. Mi sono innamorata di lui esattamente come tu leggi i libri: ad ogni sguardo un nuovo colpo al cuore, un respiro mancato e..

-Non andare avanti o mi verrà il diabete, ti prego! Ivy scusa se cambio discorso, ma Near ha detto che Roger è diventato ancora più severo, è la verità?

-Aihme si, ma non con me ed L e in parte anche con Near. Noi siamo quasi esclusi mentre con tutti gli altri è terribile: si arrabbia per niente e appioppa punizioni strane, Mello è al primo posto ma anche Matt non scherza. 

-Strano...e questo solo da quando sono via. In teoria adesso dovrebbe fermarsi non credi? In fondo sono di nuovo in questo carcere bianco.

-Questa è casa tua, ricordalo.

-Si...ma continua a raccontarmi! Mi sei mancata tanto!

Lasciai che Ivy governasse la conversazione, commentando di tanto in tanto in modo ironico o serio a seconda del caso. La mia mente era però da tutt'altra parte: le parole di B mi riempivano e risuonavano troppo forti nelle mie orecchie perché io potessi ignorarle e considerare davvero la mia cara amica. Alla fine quando mi stufai di stare nella mia camera decisi di scendere giù, anche perché era ora di cena e come potevo resistere al richiamo del mio stomaco?!

In mensa riempii il vassoio di dolcetti di tutti i gusti, due piatti di pasta al forno e andai da B.

-Posso sedermi qui?

La sala piombò in un silenzio fastidioso: d'accordo, sapevo che parlando con B sarei stata al centro dell'attenzione, ma Cristo! mangiare senza impicciarsi era tanto difficile per quei ragazzi?!

-Mai proposta fu più gradita.

Incominciammo a mangiare sotto gli occhi vigili dei miei ex compagni e dopo un poco ognuno riprese a occuparsi della propria cena, senza fissare insistentemente il mio privato angolo di felicità. 
Questa routine, in cui io mi sedevo a cenare per terra insieme a B e lo imboccavo, andò avanti per molte settimane e più i giorni passavano più sentivo l'impellete bisogno di fare fuori L, a cui resistevo per Ivy, e Roger. Deciso per cui di parlare con il primo.

-L! Perché B è ancora legato come un salame? Siamo qua da settimane, Roger avrà capito che non è pericoloso. Oppure ci sei tu dietro a tutto?

-Ci sono io. Non volevo liberarli prima di aver compreso la dinamica del vostro rapporto. 

-Non puoi capire la "dinamica di un rapporto" L. Non siamo equazioni esponenziali o risultati di una reazione chimica: i sentimenti non si comprendono, si provano, e ti prego dimmi che non stai cercando di farlo anche con Ivy perché sennò io ti...

-Perché lui?

-Cosa?

-Perché lui. Perché un omicida catturato e liberato ...ti eccita stare con lui?

-...no L, perché lo amo. Perché per uno strano motivo che non spiegarti razionalmente il mio istinto femminile mi dice che o lui o nessuno; mi dice che dentro, in fondo è buono e se Ivy ti ha raccontato la mia storia dovresti aver capito che conta quello che fai adesso, non il passato.

-...Okay, la ritengo una risposta esaustiva. Lo liberarò subito.

Sorrisi tra me e me e gli dissi di mandarlo in cortile una volta fatto perché dovevo restituirgli una cosa importante.

*~~~~~~~~~*~~~~~~~~~~~*~~~~~~~~~~~~*

Le nuvole sono la cosa più bella e fantastica del mondo, create da un pittore pazzo dalla mani tremolante...
Da bambina pensavo che fosse così che nascevano le nuvole e segretamente lo credevo anche in quel momento, nonostante fossi cresciuta e sapessi che la scienza mi dimostrava che non fosse così.
Ma sognavo, sognavo di una vita sul quel cotone soffice e gelido: mi immaginavo saltellare da un batuffolo all'altro evitando fulmini e goccioloni.

L'aria del cortile della Wammy's House certamente aiutava e mi appisolai appoggiata al tronco di un albero, con una mano premuta sopra lo stivale dopo tenevo ancora il coltello che B mi aveva dato. Ero così addormentata che non mi accorsi di Near che correva verso di me...
Aspetta un attimo, Near che correva??

-Juliet! Devi assolutamente venire in sala mensa, ci sono dei problemi con Roger e nessuno riesce a calmarlo, nemmeno L...che in realtà è scappato via.

-Cosa?! ...Arrivo subito Near! 

Mente correvo trovai Matt che mi raccontò di come due bambini stessero litigando per qualcosa e Roger li avesse sentito e fosse intervenuto violentemente.

Ed era vero: stava per tirare un pugno ad un bambino...un bambino biondo che aveva litigato con una bambina bionda e Roger aveva in mano...

Corsi e mi parai davanti al quel bambino: Ivy doveva aver urlato qualcosa tipo "non andare" o "fermati" o "non fare pazzie" non lo sapevo, le sue parole si erano perse nella scarica di adrenalina che mi aveva fatto saltare.
Il pugno di Roger colpì da mia guancia e mi fece cadere all'indietro, ma il bambino dietro di me non si fece male...almeno non più di quanto me ne fossi fatta io. 
Sentii il sangue salirmi alla guancia, che pulsava furiosamente e sentii B che cercava di strattonare la corda, probabilmente ferendosi al polso e poi all'improvviso, mentre mi rialzavo notai L nascosto e notai un registratore che teneva in mano...ma quando era entrato?

Tutto questo nella frazione di pochi secondi, fissai Roger negli occhi, cercando di intimorirlo.

-Signorina Juliet, non posso nemmeno fare il mio lavoro di educatore che lei si intromette?

-Sicuramente non se cerca di tirare un pugno ad un bambino biondo che mi ricorda tanto qualcuno...

-E chi di grazia? Un suo parente defunto forse?

Non sembrava agitato, anzi sicuramente non pensava nemmeno a quello cui pensavo io.

-Due bambini, due gemelli bellissimi e biondi che un tempo vivevano qui...ora sono morti.

E a quel punto si, anche Roger iniziò a sudare freddo. Forse avea capito a chi alludevo...ora dovevo solo giocarmi bene le mie carte, in fondo il manico del coltello lo avevo io.

-Due gemelli in competizione per un classifica senza valore, due lettere dell'alfabeto quasi opposte...una A e una V. Non ti dicono niente Roger?

-Come fai a sapere della loro esistenza? Nessuno li ricorda..

-Ma io sono una persona curiosa Roger, e le ho viste: le loro stanze, quell'ordine maniacale e quelle macchie di sangue, il loro senza dubbio.

In quel momento gli occhi si illuminarono, colmo di ricordi terribili che aveva cercato di dimenticare.

-Avevo cercato di dimenticare, rinchiuderlo dove nessuno avrebbe mai potuto ripescarli...

-Non si può dimenticare la morte, soprattuto quasi la porti a braccetto ogni giorno della tua vita Roger. Ho solo una domanda: perché L?

Si fermò, sorrise sprezzante come se avessi chiesto una cosa ovvia, lampante.

-Lui è un genio: era un genio: tranquillo, pacato ed educato, non correva, non sporcava, non rispondeva ironico. La perfezione fatta a persona, anzi a bambino. perché non facilitare la sua salita alla vetta, al posto che gli spettava di diritto per la serietà e l'impegno? Perché non spianargli la strada?

-A costo della vita di tre bambini? Due li hai uccisi e a uno l'hai rovinata, non ti sento un verme?

-Un verme? Ho ucciso A e V perché i vermi erano loro, con quella dirompenza incontrollabile e quella faccia tosta concio mi sfidavano.

Lentamente mi muovevo, mente parlava, mente vaneggiava in frasi insensate e insensibili. I due bambini erano corsi via, spaventati dalla piega che quella faccenda stava prendendo, con Roger che si avvicinava a Beyond e io che cercavo di precederlo. 

-E ora devo finire ciò che ho iniziato, perché B sa la verità e a quanto pare anche tu...

Di nuovo, di nuovo vedevo tutto a rallentatore: Roger, B che scalciava e si agitava, L che sporgeva da dietro una colonna e i miei amici fuori che ci fissavano con gli occhi sgranati, troppo sconvolti per intervenire. Ed io sapevo come sarebbe finita: lo sapevo fin dal momento in cui avevo messo piede in quella sala, dal momento in cui l'avevo vista, quella lama, brillante, scintillante nella luce della sera in quella mano pallida.
Non pensavo più, non capivo più, come se fossi nata esattamente per vivere quell'istante. Come se nel mio destino fosse già stampato ciò che dovevo fare e il mio istinto fosse certo che potevo agire solo in quel modo, senza alternative o patti o concessioni. 
E anche se non sapevo come sarebbe finita, se fosse valso a qualcosa il mio gesto, lo feci.
Convinta e certa.

Quando la lama mi trapasso la spalla una seconda volta non dissi nulla e incassai in silenzio.

Ricordo solo qualche cosa prima di aver chiuso gli occhi: L aveva in mano il coltello di Beyond e Ivy teneva, in lacrime, la mia testa sulle sue ginocchia, piangendomi addosso. 

Poi solo il buio.

*~~~~~~~~~~*~~~~~~~~~~~*~~~~~~~~~~*

Tante voci mi circondavano: chi felice, chi esultante, chi sollevato.
Aprii gli occhi con fatica, sentivo le palpebre pesanti, come se fossi stata addormentata per tanto, troppo, tempo.

-Vi, ti sei svegliata! Ci hai fatto penare tutti con quella che hai fatto! 

Ivy...non poteva parlare a voce più bassa santo cielo!? 

-Non urlare. Ora l'hai vista, fuori. Torniamo. Come stai?

Una porta si chiuse piano e concentrai tutta me stessa sull'uomo che avevo davanti.

-Beyond...

-Già. Non cercare di farti uccidere la prossima volta...Ivy stava per morire per le troppe lacrime.

Mi abbracciò stretta e io ricambiai, con un solo braccio poiché non riuscivo a muovere l'altro.

-E io non riuscivo a credere di averti visto morire per me. Non lo fare mai più.

Mi parlo ancora per tante ore. 
Ogni tanto mi riaddormentavo e lui continuava lo stesso e mi risvegliavo per parlare un poco e lui mi ascoltava. Ivy torno ancora per urlarmi nelle orecchie anche se capivo che era solo perché l'aveva fatta davvero preoccupare a morte. 
L e Mello mi fecero i complimenti per il coraggio e tra le notizie che mi raggiunsero, tolto quella di avere una spalla distrutta e che per poco non avevo rischiato di lasciarci le penne, mi dissero che Roger era in prigione, per la morte di A, V e dei nostri genitori e che Watari era adesso il direttore della Wammy's.

I giorni passarono e io mi ripresi quasi del tutto, anche se avevo qualche difficoltà a muovere la spalla in alcuni frangenti. Ivy rimase alla Wammy's ancora un poco e poi parti con L per risolvere un caso in Giappone mentre io rimasi con B all'orfanotrofio. Prima i andarsene però L mi fece una domanda strana: perché mi fossi gettata su B quel giorno.

-Si. No. Forse. 
  
Si, perchè lo amo.

No, non sapevo che l'avrei fatto fino a quado non l'ho fatto.

Forse...forse solo perché era destino che andasse in quel modo. 

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