I sepolcri

di HellSINger
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** passeggiare su maree di nebbia ***
Capitolo 2: *** il ballo in singolo ***
Capitolo 3: *** Inquieto ***
Capitolo 4: *** Non ricordo ***
Capitolo 5: *** In morte di mio Padre ***
Capitolo 6: *** Urlo al foglio bianco ***
Capitolo 7: *** Dama bianca ***



Capitolo 1
*** passeggiare su maree di nebbia ***


La nebbia stanotte sbatte
sui pali della luce, che
hanno lampadine mute.
Muta è la cattedrale. Così
muta e surreale è questa
strada.
 
Passi passeggiano sulla ghiaia
senza destinazione, verso la collina.
 
Ho con me solo vecchi epitaffi a farmi compagnia,
i miei amici silenziosi, che sussurrano, bisbigliano
di vecchie storie lontane, cianciano ancora segreti
di come avrebbero ancora giocato con la  vita.
 
Dimentica,  siamo dimenticati su questa collina.
“ ricorda: i vivi sono sciocchi. Avete troppa
fretta, amici miei, fretta di far scorrere il
presente. Troppa paura...”

 
Ma io son sorda a tal parole, poiché già
Qualcos'altro ha ingabbiato la mia attenzione:
 
È una rosa secca che è restata rossa,
quella macchia nel suo nero marmo
tinta con fosco dolore di questa
madonna china sulle pietre:
spezzate, piccole e bianche...

No, non sono sassi.
Sono piccole ossa:
Perse, mescolate in una fossa.
 
Mangiato dalla muffa il nome
ma sono rimaste le date:
15/1/1927 - 29/1/1943

"... di ricordare"

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Capitolo 2
*** il ballo in singolo ***




Non so quanti fiori hanno adornato le tombe.
Non conosco le canzoni scritte con le bombe.
Non so quanti sospiri formano una notte;

una notte a vegliare al lume di una luce ombrosa per
non farsi trovare, sperando ch’io amo possa al buio…
Una notte passata ad origliare l’abbaiare d’una radio
co’ le vesti più belle, o forse no, ad apettar un valzer,
ad aspettare il cavaglier su note, che spente apparivano
tra una bomba e la tua assenza e preoccupazione crescente
come la luna delle notti passate a sospirare…
con te che tardavi ad arrivare

non sapevo, non conoscevo quelle canzoni, ma ora le conosco
sono balli da fare in singolo, in solitario, li ho sentiti chiamare lutto….


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Capitolo 3
*** Inquieto ***


Sono irrequieto,

Marmo liscio
Sulle mani

Ghiaia grezza
Sotto i piedi

Solo tu, povero:
vuota è la testa
e falso il tuo ghigno

ma gli occhi
quelli no

vuoti, consuetamente,
fatta eccezione per quella
margherita che fa capolino
dal vuoto, quasi a farti da ciglia

e cadde una gocciol
di molle rugiada.
Restai fermo

a guardare
La tonda finestra
Vuota e colma
mirando
come lacrime
e speranza
escano dagl’occhi
d’un morto

e quanto il cor
dei vivi sia colmo
di marmo e ghiaia
duro e vuoto, morto.

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Capitolo 4
*** Non ricordo ***


Verrà la morte,
ne ho paura
perché avrà
i tuoi occhi

Verrà il silenzio,
ne ho paura
perché avrà
la tua voce.

Non ricordo
Non ricordo

Io muto e ne son sordo

Se verrà la morte,

ne avrò paura
perché non ti
individuerò

Se verrà il passato,
dovrei averne paura
perché non riconosce
grazia in chi lo perde.

Vuole cantar lugubre la rondinella
del torto della lingua mozzata

‘si son io che soffro silenzioso
Co’ lo silo a soler ricordare
ma ormai, Amore, ti sto per
Dimenticare.

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Capitolo 5
*** In morte di mio Padre ***


Oh padre, per poco

Ricordo l’ultimo tramonto

che assopì il tuo viso

e fu tutto ombra.
 

Nulla riuscì a dissuadere

I tuoi occhi stanchi

neanche il mio pianto

per venirmi a rimboccare le coperte


Come poi fece mia madre

con le sue parole incerte.

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Capitolo 6
*** Urlo al foglio bianco ***


Urlo al foglio bianco.
Oh, quanta tenue apatia
ma i miei pezzi restano
sparsi e giacciono in torno…
li troverò se seguo la strada?

È solo un sentiero di piccole
pietre e duri memoriali
costellano le colline
come se la Via Lattea
fosse caduta
nella mia terra,
nella tua,
stelle ancora,
anche se in realtà
erano solo ciottoli
e pezzi d’osso
bianchi.

Le stelle
incarcerate
nelle costellazioni;
imbrigliate nelle
convenzioni;
così segrete:
le emozioni,
le sonate
e le canzoni
accuratamente dedicate
a chi non ci faceva
dormire, al chiaro
della notte a far l’amore…

Ma le nostre pietre,
sono ora illeggibili,
divengono mute.
È così semplice
essere dimenticati?
Siamo solo nomi?
E i sorrisi, sofferenze,
amori e le storie?
Esistono bare
abbastanza grandi
per contenerli?

Siamo come quelle stelle
Luci date per scontate
Con storie mai raccontate…
In qualche modo sbagliate.

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Capitolo 7
*** Dama bianca ***



Aria
aria
c’è aria
ovunque
devi solo
respirare.
ne hai il coraggio?
Non vedi la dama bianca
danzare, fatta di sospiri
sui tuoi pensieri notturni
con i grilli a farle d’orchestra;
e tutti gli spettatori che gelano
impotenti tra le sue fiere gesta:
brina, cristalli, che ti adornano
le labbra viola pallido
schiudi i tuoi occhi
E abbraccia il suo velo.
È così bella,
È così triste,
È così Forte,
È così perduta.
Al mattino
se ne va
come una
amante
che vorresti
dimenticare,
ma che non dovresti.

Un giorno verrà vestita di nero...

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