Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
1
Magica e oscura notte
Finalmente
quella sera sarebbe andato via da quella stupida casa che
odiava. Ancora non poteva crederci, era rimasto pochissimo a Privet
Drive. Ormai i Dursley erano partiti e lo stesso destino sarebbe
toccato a lui. Il suo pensiero ritornò al saluto che si
erano
dati lui e Ginny prima di partire e si rattristò. L'avrebbe
rivista e anche se aveva giurato di starle lontana per un momento
dubitò della promessa che aveva fatto a se stesso e a lei.
Quella
stupida guerra! Era stata lei ad allontanarli. Alzò lo
sguardo e si avvicinò alla finestra per poter
guardare il tramonto. Quante ne
avevano passate l'anno scorso eppure nulla era riuscito a spezzare quel
rapporto e lui sapeva il perchè. Erano insieme. Stranamente
era
come se si fosse creata una barriera che aveva impedito a tutti di
penetrare. Come avrebbe fatto a stare senza di lei per tanto tempo,
come avrebbe fatto a stare lontano dalle sue labbra avendola
così vicina alla Tana? Non sapeva il come ma il
perchè
era chiaro, doveva proteggerla e per quanto lui avrebbe potuto soffrire
non doveva cambiare idea. A disturbare i suoi pensieri fu un
ruggito proveniente dal giardino sul retro, Harry
scese le scale e si ritrovò a guardare delle figure che
avanzavano verso di lui tra cui il ragazzo riconobbe subito Hagrid.
Spalancò la porta e si precipitò fuori
ritrovandosi
stretto tra le braccia di Hermione. Possibile quanto gli mancassero i
suoi amici? Eppure era da poco che non li vedeva! Ron gli diede una
pacca sulla spalla e gli sorrise ricambiato dall'amico.
"Andiamo dentro, questo posto non è sicuro,
dobbiamo parlare" tuonò Malocchio separando i due
ragazzi.
Ron si guardò intorno e poi avvicinadosi all'orecchio del
moretto gli sussurrò "Voleva venire anche Ginny ma mio padre
gli
e lo ha impedito anche se lei ha lottato molto!" e gli fece
l'occhiolino. Harry lo guardò raggiante ma poi fissandosi le
scarpe ritronò triste pensando che non sarebbe cambiato
nulla
anche se di lì a poco avrebbe rivisto quella che una volta
chiamava "amore".
Quando furono dentro Moody spiegò ad Harry il piano che
avevano ideato per portarlo via di lì.
"No!" ringhiò prima che il suo vecchio professore di difesa
contro le arti oscure potesse finire di spiegare "non
lascerò
che sei persone rischino la vita per me!"
Hermione lo guardò con un mezzo sorriso "Sapevo che avresti
reagito così"
"Si, ma a noi non importa Potter siamo disposti anche ad usare la
forza. Quindi o ci dai i capelli o saremo tredici contro uno"
Harry li guardò uno ad uno e colse sullo sguardo di Ron un
sorriso che gli diceva ,
mentre
dallo sguardo di Hermione apprese un .
Harry si soffermò a guardare anche gli altri e ancora una
volta fece segno di no con la testa.
"Harry, vieni con me" disse subito Hermione spingendolo nel salone
"Ron, vieni anche tu" chiamò prima di chiudersi la porta
alle
spalle.
I due amici lo guardarono un pò tristi e allo stesso tempo
comprensivi.
"Lo so che per te è difficile però non
c'è altra soluzione" fece Hermione con dolcezza.
"E sappiamo anche che adesso per convincerti dovremmo chiamare Ginny"
continuò Ron.
"No, non voglio che anche lei rischi la vita per niente" rispose lui
non riuscendo a guardare nulla che non fossero le sue scarpe.
"Per niente?" grugnirono all'unisuono i due ragazzi.
"Harry, tu consideri la tua vita un niente?" domandò la
ragazza.
"Non è questo, ma se dovete rischiare la vostra vita per la
mia allora la considero tale"
"Bhe non devi farlo" commentò Ron. "Guarda che se
è per
salvare la tua vita che devo combattere mi sacrificherei con piacere"
"Devo farlo per forza?" chiese Harry come fa un bambino costretto a
mangiare qualcosa che non gli piace.
"Si" annuì Hermione. "Fallo per noi, per Ginny"
cercò di convincerlo.
"Siete sicuri?" domandò ancora il moretto.
"Ehi, quante volte te lo dobbiamo ripetere?" chiese scherzoso Ron
dandogli una pacca.
"Allora, andiamo" disse convinto, alzandosi e aprendo la porta.
Lampi. Oscurità e quel volto bianco che somigliava tanto a
un cadavere. Urla e
Mangiamorte da tutte le parti prima di precipitare verso terra.
BUM
Si schiantò a terra sentendo il sangue scorrere da tutte le
parti ma non ebbe la forza di restare sveglio e svenne.
Si risvegliò disteso a pancia in su sopra a un divano. Non
appena aprì gli occhi chiamò "Hagrid?"
"Hagrid stà bene" rispose una voce sconosciuta che si
rivelò appartenere a Ted Tonks.
"Dovresti sbrigarti la passaporta stà per partire"
continuò porgendogli una mano per aiutarlo ad alzansi.
"HARRY" urlò una voce sicuramente appartenente ad Hagrid
"sbrigati ragazzo"
Il moretto fece appena in tempo a poggiare la mano sulla spazzola e a
ringraziare i signori Tonks che fu risucchiato e in un secondo si
trovò disteso sul terreno del cortile appartenente alla Tana.
Sentì un runore di passi e alzandosi vide la signora Weasley
e Ginny che gli correvano incontro.
"Stai bene?" chiese la donna abbracciando forte il ragazzo.
"Si, grazie" annuì guardando però da un'altra
parte.
Per un istante calò il silenzio.
"Molly, hai del Whisky Incendiario per caso?" chiese il MezzoGigante e
dopo che lei ebbe annuito la seguì in cucina lasciando soli
i due ragazzi.
"Volevo venire anche io" confessò Ginny rompendo il silenzio.
"Si, me l'ha detto Ron" le disse Harry.
La ragazza si voltò verso di lui e lo scorse preoccupato.
"Vedrai che andrà tutto bene" lo consolò.
Il moretto annuì e alzò lo sguardo per incontrare
i suoi occhi.
"Sarà meglio che andiamo dentro"
"Adesso hai paura anche di stare da solo con me?" chiese altezzosa
Ginny.
"Non è mica questo" si affrettò a rispondere un
imbarazzato Harry "se stiamo da soli poi mi sa che non riesco
più a mantenere la promessa che ho fatto a me stesso" disse
dando voce ai suoi pensieri.
Ginny rise, una risate senza allegria, triste, cupa.
Ma furono interrotti da Lupin e George che arrivarono con la loro
passaporta.
I due ragazzi capirono subito che qualcosa non andava e corsero verso
gli altri due.
E difatti George fu portato dentro con un buco al posto dell'orecchio.
"Stà arrivando qualcun'altro" notò Hagrid facendo
correre Harry a vedere di chi si trattasse.
"HARRY" gridò Hermione precipitandosi ad abbracciarlo.
"Tutto bene?" chiese il moretto a lei e Kingsley che annuirono.
"E Ron?" domandò la ragazza.
"Ha perso la passaporta" rispose Harry vedendo l'espressione sul volto
dell'amica cambiare.
"Stai tranquilla, vedrai che tra poco tornerà"
cercò di
consolarla passandole un braccio sulle spalle mentre lei si accasciava
sul suo petto a versare lacrime.
"Hey, perchè piangi?" disse una voce dolce alle spalle dei
due amici.
"RON" gridò Hermione gettandoglisi tra le braccia. "Mi hai
fatta spaventare!"
"Scusa, amore. Non lo faccio più!" scherzò lui.
Harry sentendosi di troppo si affrettò ad entrare dentro per
accertarsi di come stesse George.
Intanto anche Fred e il signor Weasley tornarono tra la gioia di tutti.
E le ore passavano senza che nessuno avesse notizie di Bill. Fleur,
Malocchio e Mundugus.
Poi, quando tutti stavano perdendo ogni speranza, dal cortile apparve
un Thestral seguito a ruota da Bill e Fleur che raccontarono tra lo
stupore generale della morte di Moody e la fuga di Mundugus.
"Io non posso restare qui!" sbottò Harry alla fine del
racconto.
"Come non puoi restare qui?" chiese Hagrid "Dopo tutta la fatica che
abbiamo fatto per portartici!"
"Lo so che avete corso grandi pericoli per me e vi ringrazio ma se
resto qui sareste tutti in periocolo" precisò il ragazzo.
"Non dire sciochezze!" intervenne Fleur "siamo ja tutti in pericolo,
Arrì" continuò.
"Lo so, e il pericolo che correte aumenterà se resto qui"
spiegò lui.
"Tu non ti muovi da qui!" impose il signor Weasley.
Harry li scrutò torvi, perchè non campivano
niente?
Perchè anche in quella situazione doveva vedere le sue idee
contrapposte a quelle delle altre persone? Perchè per una
sola
volta nella vita non poteva prendere una decisione da solo?
Il ragazzo li fissò ancora una volta e poi annuì,
non convinto, uscendo
in giardino. E poi ancora una visione: Voldemort che chiedeva ad
Olivander il perchè di quella reazione avuta dalla bacchetta
di
Harry e il capo del venditore di bacchette che faceva segno di non
saperlo.
"Harry" lo richiamò alla realtà una voce dolce.
Il moretto riaprì gli occhi e si ritrovò dinanzi
a Ginny.
"Tutto a posto?" gli domandò la ragazza sapendo che come
risposta avrebbe ricevuto una bugia.
"Si" difatti rispose il ragazzo.
"Ti capisco, sai?" confessò all'improvviso la rossa.
"Oh, sei la prima"
"Infatti" sorrise la ragazza "ho imparato a conoscerti bene negli
ultimi anni" continuò.
"Una delle motivazioni per cui ti amo da morire" confessò
lui non riuscendo a trattenersi.
Ginny si girò di scatto e lo abbracciò.
"Ridillo"
"Non è il caso"
"Prometto che non ti bacio"
Harry tirò un sospiro e ripetè "Ti amo da morire"
Ma Ginny non seppe mantenere la promessa e detto fatto lo
baciò incontrando subito la pronta risposta del moretto.
Quando si staccarono toccò ai loro occhi incrociarsi.
"Mica significa che siamo fidanzati se ci baciamo?" chiese Harry.
"No"rispose Ginny.
E ancora una volta le loro labbra si unirono in un dolce bacio.
FINE PRIMO CAPITOLO
Come avrete letto nella presentazione della storia questo è
il
sequel di "Un amore interminabile" per questo seguirà gli
eventi
narrati in esso. Quindi consiglio a chi non l'avesse ancora fatto di
leggere prima quella storia e di continuare con questa se poi vi
risulterebbe troppo difficile continuate a seguire questa e se non
capite qualcosa chiedetelo a me, non ci saranno troppi riferimenti.
Questo chappy narra principalemnte
cose scritte nel settimo libro alle quali io ho aggiunto alcune scene
che mi avrebbe fatto piacere fossero scritte anche nella versione
originale. Detto questo non vi scoccio più e vi invito a
recensire in molti e mi auguro che come inizio possa andare! Fatemi
sapere!
Intanto vi dò appuntamento al prossimo chappy!
Baci
Ylenia
"Ma che cazzo stò facendo" ed era scappato via.
Quante volte avrebbe ancora ricordato quel bacio, sicuramente tante
prima di
poterne ricevere un altro. Il suo era puro desiderio, erano le sue
labbra a desiderare di unirsi a quelle di Harry e assaporarne il gusto.
Sdraiata sul suo letto Ginny non si accorse di essere osservata da
Hermione.
"Ancora problemi con Harry?" chiese all'improvisso la ragazza.
Ginny ebbe un sussulto e guardò la persona che era al suo
fianco.
"Hermione, mi hai fatto spaventare!"fece portandosi una mano al cuore.
"Sei tra le nuvole, mia cara! Ho pure bussato e non ti sei accorta di
niente!" disse la riccia con un tono soave.
La rossa si sdraiò sul letto e chiuse gli occhi.
"Sono stanca" mentì.
"Si, magari stanca di aspettare Harry"
Ginny aprì gli occhi e guardò l'amica.
"In un certo senso" confessò poi "Non che non lo voglia
aspettare, ma vorrei che capisse che non sono una bambolina di
porcellana, io sono combattiva!"
Hermione la guardò negli occhi e scrollò le
spalle.
"Non me ne parlare! Ron non voleva che io andassi con loro" disse poi.
"Ma almeno non ti ha lasciata!" fece notare Ginny "e invece adesso io
devo soffrire per nulla" sbuffò.
Ancora una volta l'amica la guardò e poi dopo essersi seduta
sul suo letto l'abbracciò.
"Mi mancherai"
"Anche tu"
Le due ragazze si guardarono negli occhi e si sorrisero, poi Hermione
prese due quaderni e dopo aver borbottato un incantesino ne
porse uno a
Ginny.
"Ci ho fatto l'Incanto Proteus" dichiarò. "Così
possiamo
tenerci in contatto e magari qualche volta può scriverti
anche
Harry"
Ginny annuì entusuasta e abbracciò ancora una
volta l'amica.
"Ehi, Harry guarda qui" disse indicando una foto su un gionale che
Harry riconobbe rappresentare una ragazza in costume.
"Non dirmi che ti piace!" sbottò lui non incuriosito affatto.
"Ma dai il fisico è niente male!" fece notare il rosso.
Harry rivolse un'altra occhiata alla foto e guardò l'amico
in volto. "Se ti scopre Hermione sei morto"
Ron parve rifletterci un pò e annuì non convinto.
"E poi non dirmi che ti piace più il fisico di questa" e
indicò il giornale "che il suo" continuò Harry.
Il rosso diventò come un peperone.
"A chi vuoi darla a bere?" chiese il moretto.
"Che cosa?" chiese ingenuamente l'altro.
"Non mi venire a dire che non l'avete fatto che non ci credo" disse con
la massima semplicità.
Ron guardò l'amico e se possibile arrosì ancorta
di più.
"Ron, cavolo ma la vuoi smettere di arrossire, ho capito che sei
innamorato però diamine"
"E da cosa l'hai capito?" chiese ignorandolo completamente.
"Che ne so, un pò l'avevo capito poi anche Ginny mi ha detto
che
la pensava come me, poi lei è una ragazza certe cose le
capisce"
confessò Harry.
"E voi?"
"E noi cosa?"
"Non fare l'idiota, l'avete fatto?"
Harry lo guardò pensieroso e preparandosi ad essere assalito.
"Si, però non mi ammazzare ti prego" disse infine.
Ron lo guiardò un pò stupito e poi mettendosi
a sedere sul letto lo guardò.
"Per Merlino, ma mia sorella non ha neanche sedici anni"
protestò.
"Guarda che anche lei era daccordo!" fece il moretto.
"Si, vabbè, questo è normale però
diciamo...la vedo sempre come una bambina" dichiarò Ron.
"è meglio che inizi a vederla come una ragazza, anzi
una donna, perchè tra poco te la porterò via"
scherzò Harry.
"Che intendi con me la porterai via?" domandò l'altro
curioso.
"Quando torniamo le chiederò di rimettersi con me
però
poi un giorno la vorrei sposare" confessò il moretto.
Ron si stupiva sempre di più. "Cavolo amico, sono certo che
sarai il cognato migliore del mondo" scherzò l'altro.
Harry sospirò e si sdraiò sul letto.
"Però a volte ho paura delle conseguenze di questa guerra"
fece voltandosi a guardare l'altro.
"Anche io, però mio padre dice sempre che la speranza
è
l'ultima a morire e se tu un giorno speri di poter sposare mia sorella,
sono sicuro che ci riuscirai" cercò di consolarlo.
"Credi che ce la faremo?" chiese seriamente preoccupato.
"Quando mai abbiamo fallito io, tu e Hermione?" gli fece notare
sorridendogli.
"Hai ragione" disse il moretto sentendosi più leggero.
"Harry" lo chiamò per la centesima volta Ron. "Ti vuoi
alzare?"
"Un minuto" sbottò lui.
"Muoviti, stai dicendo così da un'ora" disse seriamnete
stufo,
prese la bacchetta e gli e la puntò contro. Harry si
ritrovò appeso per una gamba e con gli occhi ancora pieni di
sonno. Poi Ron agitò ancora la bacchetta e il ragazzo cadde
sul
letto.
"Auguri" disse l'altro avvicinandosi al suo letto e porgendogli la
bacchetta.
"Ah, giusto, grazie" rispose l'altro prendendola e chiamando a
sè gli occhiali e i vestiti.
"Muoviti che ci sono parecchi regali da scartare giù" gli
confessò l'amico.
Quel giornò fu parecchio movimentato e alla fine,
si concluse con una
bellissima cena di compleanno e la visita da parte del Ministro della
Magia che consegnò i doni che lui, Ron ed Hermione avevano
ricevuto come ultima volontà di Silente.
Appena finito di mangiare la torta i tre ragazzi decisero di salire in
camera di Ron per poter ragionare su come quegli oggetti potessero
essergli utili.
"Chissà a cosa ci ser..." cominciò Ron, ma non
finì la frase che una ragazza dai capelli rossi
sbucò dalla porta.
"Harry, vieni dentro un attimo?" chiese mentre Hermione trascinava il
suo ragazzo di sopra.
Il moretto annuì ed entrò.
Non aveva mai visto la stanza di quella che era stata la sua fidanzata
e nonostante non fosse una delle più belle a Harry
sembrò
fantastica così piena dell'odore di Ginny e delle sue cose.
"è una bellissima stanza" commentò non
riuscendosi a trattenere.
"Non prendermi in giro" lo ammonì la ragazza appoggiandosi
alla finestra e approfittando del silenzio del moretto"Non sapevo cosa
regalarti" gli disse poi.
"Non dovevi regalarmi niente" la confortò Harry.
"Così ho pensato a qualcosa che non ti avrebbe fatto
dimenticare
di me quando partirai" continuò come se il ragazzo non
avesse
aperto bocca.
"Ma non..."
Quella frase non fu mai completata perchè Ginny con un gesto
veloce lo strinse forte a se e lo baciò, con passione, come
aveva fatto poche volte, eppure era diverso. Forse un
perchè entrambi lo desideravano da troppo tempo ma quel
bacio sembrò isolarli dal mondo, ma purtroppo era solo una
sensazione.
"Ginny, mamma vorrebbe che tu..."
Harry e Ginny si staccarono interrotti da Geoge che si
bloccò a
quella scena. Ginny si voltò e scappò fuori dalla
stanza
lasciando il fratello con il suo ex fidanzaro.
"Ma voi...? chiese il rosso mentre il suo gemello correva a vedere cosa
era successo.
" Ma noi niente" chairì il moretto.
"Ehi, ottima scelta,amico" lo lodò Fred intuendo quello che
era successo.
Harry alzò gli occhi al cielo e cercò di uscire
dalla stanza ma fu bloccato da George.
"Guarda che due ragazzi non si baciano così
perchè capita"
"Ci siamo lasciati" confessò l'altro tralasciando i
particolari e questa volta riuscì a svignarsela.
FINE SECONDO CAPITOLO
Diciamo che non è un granchè ed è pure
un
pò noiosetto però qiesti chappy mi servono per
poter
cominciare la storia e vi prometto che successivamente ci
sarà
molto divertimento, suspance e anche qualche scenetta strappa lacrime,
ma per ora bisogna accontentarsi. La scena del bacio tra Harry e Ginny
l'ho un pò modificata poichè non mi sembrava una
gran
cosa se dopo le confidenze che si erano rivolti Harry e Ron
quest'ultimo pionbava nella stanza e li interrompeva, così
questo compito è toccato ai gemelli! E adesso
passiomo alle recensioni: ginny_potter94
Se nello scorso chappy Ron ti è sembrato dolce allora in
questo era da carie e pure un pò OOC, però mi ha
fatto piacere scrivere quella scena tra lui ed Harry. Carini vero Harry
e Ginny, ma non sarà così per sempre e
già in questo chappy qualcuno ha rovinato un momento
bellissimo. Però non preoccuparti nel prossimo chappy
succederà qualcosa tra quei due che ti
piacerà tanto tanto! Tadb Deidara
E come se sono contenta che tu stia seguendo la mia ff dall'inizio! Lo
so che domani parti e mi dispiace molto, quindi prendilo un
pò come un "arrivederci" e mi raccomando divertiti! Ah, e
hai ragione, quello non era un comportamento di due che non stanno
insieme, ma dovevano pur giustificare in qualche modo il fatto che si
stavano baciando! Tvtttttttttttb potterfanlalla17
davvero dici che sono diventata più brava nella scrittura?
Mi fa tanto piacere!!! E non ti preoccupare, parola mia, Ginny
partirà con Harry, anche se a metà viaggio non
sarà più con loro, il perchè non posso
proprio dirtelo però! Tadb erikappa
Ciaooooo, che bello ritrovarvi
tutti! Anche io credo che chiunque legga queste storie abbia letto
tutti i libri e poi se avessi aggiunto tutto sarebbe divenato troppo
noioso! Al prossimo chappy, dopo il quale si entrerà nel
vivo della storia!!!! Tadb sarina87
Ciaoooooo bene anche se non hai recensito mi fa ugualmente piacere
sapere che ti sia piaciuto "Un amore interminabile"! Ah, e se ti
preoccupa il fatto che Harry e Ginny debbano stare lontani, allora puoi
star pur tranquilla, li amo profondamente e non permetterei mai che si
saparassero anche se...no, vabbè non lo posso dire! A
presto! Tadb Lally_thebest
tesoraaaaaaa ciaooo! Anche qui ho dovuto mettere un accenno Ron/Herm,
scusami! Spero che per il resto sia andato tutto come volevi! tADBXS
Appuntamento al prossimo chappy "Felice matrimonio non solo per gli
sposi"
Baci
Ylenia
Capitolo 3 *** Felice matrimonio non solo per gli sposi ***
3
Felice matrimonio non solo per gli
sposi
TUC TUC
"Avanti" rispose la ragazza da dentro.
"Ehi, ancora senza vestirti!" commentò Hermione guardando
l'amica.
"Già" rispose lei.
"Pronta per il trucco?" chiese la riccia.
Ma, contrariamente a quanto si aspettava, Ginny fece segno di no con la
testa.
Hermione la guardò per un pò e poi le si sedette
accanto.
"Sento che è successo qualcosa con Harry, visto che dopo
essere
uscito dalla tua stanza era furioso" giudicò e questa volta
la rossa annuì.
"Dai, racconta" fece Hermione rivolgendole un sorriso e così
Ginny le raccontò tutto quello che era successo il giorno
del compleanno
di Harry e di come lei era scappata in giardino a piangere fino a
notte fonda.
"Io non ce la faccio a mantenere la promessa!" sentenziò
alla fine "Non ce la faccio a stargli lontana!"
Hermione la guardò tristemente non riuscendo a trattenere
una
lacrimuccia alla vista delle condizioni dell'amica che aveva
cominciato a singhiozzare.
"Ti capisco, però in fondo lui ti ha giurato che poi
tornerà da te e che sarete felici... insime...per
sempre"
cercò di rassicurarla.
"Si, questo lo ha detto però io non ce la faccio a restargli
lontana!" ripetè con pazienza.
TUC TUC
Una seconda volta qualcuno busso alla porta e questa volta fu Hermione
ad invitarlo ad entrare senza neanche pensare a chi potesse essere.
Difatti quando la porta si fu spalancata rivelò un indignato
Harry alle prese con un fastidioso e paranoico Ron.
"Hermione, per Merlino, il tuo fidanzato stava per chiamare..." ma non
finì la frase alla vista di Ginny.
La ragazza quando si accorse che lo sguardo del moretto si era posato
su di lei, si alzò e andò alla finestra dandogli
le
spalle.
Harry si voltò verso Hermione con uno sguardo interrogativo
a
cui lei rispose prendendo per mano il suo ragazzo e uscendo
dalla stanza
chiudendosi dietro la porta.
Il moretto si avvicinò piano alla ragazza e quando le fu
dietro
le mise una mano sulla spalla. "Che è successo?" le chiese.
"Niente"fece lei trattenendo le lacrime, ma ormai lui aveva visto i
suoi occhi lucidi e arrossati.
"Mica mi offendo se piangi" precisò lui capendo che la
ragazza si stava sforzando al massimo per non farlo.
"Io non stò piangendo" fece lei con un tono di sfida.
Harry, quando si fu accertato che Ginny non si sarebbe voltata per
nessun motivo, le prese una mano e le si pose dinanzi.
"Non ce la fai a mantenere la promessa,vero?" le domandò e
la ragazza fece segno di no con il capo.
"Neanche io" le confessò poi lui.
Ginny alzò lo sguardo per incontrare i suoi occhi smeraldini
e
gli si gettò tra le braccia mentre lui la stringeva forte.
"Vorrei essere sempre con te, sentirti accanto... non mi
è mai capitato, ma invidio Hermione in un modo incredibile"
gli
confessò con semplicità.
"Anche io invidio Ron" confessò a sua volta lui.
"Che intendi?" fece lei indignata.
"Mica per quello che hai capito tu, perchè è
felice con la sua ragazza" precisò lui.
"e noi non possiamo fare niente per essere come loro?" chiese Ginny.
Harry la guardò, lei in
fondo voleva quello che voleva lui: tornare ad essere felice con lui.
Incrociò i suoi occhi "Ginny, vuoi essere la mia ragazza?"
le chiese.
Lei sorrise "certo che lo voglio" gli saltò letteralmente
tra le braccia e lo baciò con passione crescente.
"Ma non ti porto con me, questo è poco ma sicuro"
precisò staccandosi appena da lei.
"Per ora mi basta questo" sorrise e riavvicinò le loro
labbra.
Un'altro bacio, bello, semplice, profondo, provocatorio e alla stesso
tempo significativo.
"Non sai quanto l'ho desiderato" fece Harry, che dopo un piccolo
respiro ritronò a poggiare le sue labbra su quelle di Ginny.
Dopo molto più tempo di quello che ne percepirono si
staccarono e si resero conto che era davvero tardi.
"Cavolo, la cerimonia inizia tra mezz'ora" ricordò il
moretto avviandosi verso la porta.
Ginny agitò un pò la mano in segno di saluto e
gli sorrise, finalmente felice.
Un secondo dopo Hermione aprì in fretta la porta con le mani
sui fianchi.
"Adesso voglio sapere tutto" fece eccitatissima non appena la porta fu
chiusa.
"Ti racconto tutto mentre mi vesto e mi trucchi"
La riccia annuì mentre prendeva il vestito di Ginny
dall'armadio.
"Sbrighiamoci che è tardi" le ricordò mentre
l'altra si infilava il vestito.
Quando scese dalle scale avrebbe voluto saltarle addosso, ma si
trattenne solamente per la presenza di molte persone in giardino.
Ginny gli sorrise e corse verso di lui seguita da Hermione.
"Hai intenzione di farmi impazzire?" le sussurrò
all'orecchio Harry quando fu vicina.
La ragazza gli sorrise e bisbigliò un "magari"
"Ginny, devi andare su da Fleur" la chiamò la signora
Weasley.
"Arrivo" le disse per tutta risposta Ginny "Ci vediamo dopo" e corse su.
Ha inizio la marcia nunziale, si intravede appena il vestito della
sposa. Fleur
è davvero bellissima in abito bianco, ma il suo sguardo
è
attirato dalla ragazza che porta il velo della sposa. L'aveva
già vista
prima ma così mentre camminava con quella sua aria fiduciosa
era
così bella e per un secondo Harry vestì con
l'immaginazione Ginny dell'abito bianco che ora faceva evidenza sul
corpo della francesina.
La ragazza sentendosi osservata si voltò verso di lui e gli
fece l'occhiolino, forse solo per il gusto di provocarlo.
Non appena la sposa fu accanto al suo, tra pochissimo, marito Ginny si
fece spazio accanto ad Harry e gli si sedette accanto.
"Sei bellissima" gli sussurrò il moretto facendola sorridere.
"Grazie, tu con questo vestito sei dannatamente sexi" gli
confessò lei.
Poi dopo un piccolo sorriso ritornarono a posare gli occhi su Bill e
Fleur.
Proprio in quel momento il prete fece pronunciare a entrambi il
giuramento e dopo aver detto "lo sposo può baciare la sposa"
partì un applauso, l'altare sparì e al
suo posto si fecero spazio dei tavolini e i primi camerieri
mentre
un piccolo gruppo
musicale attacava una dolce melodia.
Bill e Fleur si fecero spazio tra gli altri e aprirono le danze.
"Signorina mi comcede questo ballo?" chiese Harry all'orecchio della
fidanzata.
"Con piacere" rispose lei porgendogli la mano che il moretto
baciò per poi sistemarla sulla sua schiena prese
Si fecero spazio tra le persone e abbracciati cominciarono a
volteggiare per la sala sulle note di quella dolce melodia. Un secondo
dopo alle coppiette si aggiunsero: Ron e Hermione tra lo
stupore di
tutti già sorpresi di vedere Harry e Ginny insieme. E dopo
un
applauso generale il signore e la signora Weasley si abbracciarono e si
aggiunsero, poi fu la volta di Reamus e Tonks e dei signori Delacour.
"Potevate anche dircelo, eh?" domandò qualcuno alle spalle
di Harry e Ginny.
Quando si voltarono i due ragazzi si ritrovarono a fissare i genitori
di lei felicissimi come non mai.
"Adesso lo sapete" ripose semplicemente Ginny scrollando le spalle e
poi poggiando il capo sul petto del fidanzato.
Poco dopo la musica si interruppe e le cinque coppie si fermarono al
centro della sala mentre Fred e George salivano sul palco messo a
disposizione per l'orchestra.
"Un'attimo di attenzione" chiese George e tutti si voltarono verso di
lui.
"Innanzitutto volevamo fare i nostri migliori auguri agli sposi"
iniziò Fred.
"Fratellino, sei sempre nel nostro cuore" disse l'altro gemello alzando
il calice e tutti lo imitarono.
"E poi" continuò "volevamo fare gli auguri anche a nostra
sorella Ginny e ad Harry, perchè ormai abbiamo capito che
tra un
paio d'anni ci ritroveremo al loro matrimonio" scherzò.
"Ma anche a nostro fratello Ron e ad Hermione, mi sa che loro invece ci
regaleranno presto un nipotino"
"EHI" gridò Ron.
"Scherzo fratello" precisò Fred "comunque un brindisi a
questi
quattro piccioncini e ai novelli sposi" concluse alzando ancora una
volta il calice in
alto e tutti brindarono. per far poi partire un applauso.
"E ora, continuate pure a ballare"
Ancora una volta ripartì al musica, anche se questa volta
l'orchestra intonò una melodia più movimentata.
Harry si staccò da Ginny e la fece fare una giravolta prima
di stringerla a se e cominciare a ballare ancora una volta.
"E così adesso lo sanno tutti" fece notare Harry.
"Già, proprio ora che era meglio tenere la cos..."
All'improvviso urla e lampi fecero capolino nella sala, la gente prese
a correre e la musica finì.
Harry prese per mano la sua ragazza e cominciò a correre
cercando di radunare gli altri.
"Ginny, non mi lasciare la mano per nessuna ragione"
l'avvertì il moretto e lei annuì.
Nonostante i vari sforzi non riuscirono a trovare nessuno degli amici.
Un secondo dopo Lucius Malfoy gli si presentò dinanzi con
aria soddisfatta.
Harry strinse maggiormente la mano della ragazza e corse al lato
apposto ma Bellatrix Lestrange li raggiuse.
Si voltarono da un atro lato e si trovarono dinanzi a Piton mentre
dall'altro lato ancora c'era Antonin Dolovh.
Harry sentendosi in trappola non ci pensò su due volte e si
smaterializzò.
FINE TERZO CAPITOLO
Parlando del chappy, secondo me,da qui inizia
veramente la storia. Non sono molto convinta che sia venuto bene, ma ci
ho messo tutta me stessa e l'ho corretto già quattro volte.
Diciamo che ho modificato un pò la
trama originale e ho permesso che Ginny partisse con Harry. Ma
c'è un piccolo problema, anche Ron ed Hermione li devono
raggiungere! Cosa ne pensate, il
tutto si fa più avvincente? Spero proprio di si e
cercherò in tutti i modi di far si che continui ad esserlo!
Ed
ora passiamo alle risposte alle recensioni! potterfanlalla17
Se fossi in te non sarei così sicura che ti
stupirò in positivo. Mi scuso già da ora per
quello che
dovrai leggere, ma non smettere di avere fiducia in me! Comuque queste
cose succederanno fra un minimo di 8 capitoli, per ora puoi stare
tranquilla! A prestissimo! Tadb Deidara
Non preoccuparti se non riesci a leggere di volta in volta i capitoli!
Dici che era un pò troppo dolce il chappy? Allora questo lo
è stato ancora di più! Ma meglio fare gli
sdolcinati ora che quando non sarà più possibile!
Tvb sarina87
anche questa volta devo lasciarti con un pò di suspance,
pardon! Davvero ti è piaciuto il fatto che Harry e Ron si
siano confidati? A me è piaciuta tanto l'idea!! Tadb erikappa
Harry all'inizio non era contrario a baciare Ginny perchè in
un certo senso voleva sentire la sua presenza accanto però
poi si è ricordato il perchè si era promesso di
starle lontano e se ne è andato. Mi dispiace non essere
riuscita a far capire i concetto, non farti scrupoli a chiedere quando
non ti è chiaro qualcosa! Tadb Lally_thebest
scusa per l'eccessiva dose di Ron, o la donnola come la chiami tu! In
questo chappy ho cercato di diminuire!
Per ora vi dò appuntamento al prossimo chappy "Insieme"!
Baci
Ylenia
Piccolo
avviso: fino all'inizio di settembre gli aggiornamenti
avverrano solo di venerdì mentre dopo anche il
lunedì!
"Ma dove siamo finiti?" chiese Ginny non appena si fu ripresa dalla
materializzazione.
"A Godric's Hollow" sussurrò Harry guardandosi intorno.
Ginny si alzò da terra e prese a pulirsi il vestito"Mi
dispiace, so che non mi volevi con te in questa cosa" si
scusò.
Harry le sorrise avvicinandosi e mettendole una ciocca ribelle dietro
l'orecchio.
"Ehi, che dici, non è mica colpa tua! E poi chi ha detto che
non
ti volevo con me, solo non volevo che fossi in pericolo" le
spiegò abbracciandola, ma essendo al centro della
strada attirarono non poco l'attenzione.
"Andiamo prima che mi fai venire le lacrime" fece poi lei staccandosi
"Andiamo, dove?" chiese lui.
"Dai tuoi genitori, lo so che è lì che vuoi
andare" rispose prendendolo per mano.
Harry annuì e insieme cominciarono a camminare piano.
Quando furono dinanzi al cimitero Ginny spinse piano il cancello e
insieme al ragazzo entrò.
"Sembra di essere in un film orror"commentò la ragazza.
"Un pò si, ma per il resto sembra anche uno di quei film
romantici che piacciono a voi ragazze" notò lui.
Ginny si voltò verso di lui e aggrottò la fronte.
"Si, dai, è vero che siamo in un cimitero però
una volta
ho sognato che noi due..." ma Harry non riuscì a finire la
frase
poichè qualcosa si mosse dietro un cespuglio.
Entrambi si voltarono di scatto ma non riuscirono a scorgere nulla
nella fitta nebbia che c'era in quel luogo. Harry mise una mano sulla
vita della ragazza e la strinse a sè.
"Questo posto non mi piace" fece il moretto mantenendo stretta la
fidanzata. "Facciamo presto"
E così cominciarono a camminare velocemente cercando insieme
con lo sguardo la tomba dei Potter.
"Harry, guarda" lo chiamò Ginny indicando con la mano due
tombe.
Il ragazzo si voltò verso di lei e incrociò i
suoi occhi
come per cercare forza. La ragazza se ne accorse e gli sorrise. "Dai,
andiamo, non ti mangiano mica" cercò di convincerlo con i
suoi modi di fare
così dolci. Harry annuì e la strinse forte a
sè
avvicinandosi piano alle due tombe.
Quando furono vicini scorsero due fotografie raffiguranti due persone
giovani una con i capelli rossi e gli occhi verdi e l'altro con i
capelli corvini e arruffati mentre gli occhi marroni coperti dagli
occhiali. Il ragazzo a quella vista si convinse che non sarebbe
riuscito a spiccicar parola, era così strano il modo in cui
entrambi gli sorridevano, come se quelle fotografie fossero a
conoscenza che quello dinanzi a loro era Harry James Potter, il figlio
delle persone che erano stampate su di esse.
"Ciao papà, ciao mamma" li salutò Harry
invogliato dai sorrisi della sua ragazza.
"Ehm, questa è la mia fidanzata Ginevra, però il
suo nome
non le piace e preferisce che la si chiami Ginny" presentò
la
rossa.
"Salve" salutò lei un pò timidamente.
"Fa un pò così, però in fondo
è una tipa
dura" spiegò. "Sapete ora che ci penso ci somigliate molto,
cioè io assomiglio a papà e lei a mamma,
però
dovrebbero invertire gli occhi"notò Harry sorridendo alle
due
fototgrafie ma sapendo che in fondo i suoi genitori lo stavano
ascoltando dal paradiso.
"Credo che voi siate a conoscenza di quello che dovrò fare
in questi mesi...Avevo tanta voglia di vedervi, questa città
mi da un senso di felicità solo che poi tutto svanisce forse
però mi stò facendo solo suggestionare.
Sò che non avete scelto voi di morire ma...qualche volta mi
sono trovato ad odiarvi un pò, quando la mattina vedevo i
bambini arrivare all'asilo accompagnati dai genitori e io invece ci
andavo già da solo...con il tempo invece mi sono detto che
non serviva piangere sulla pozione versata ma andare avanti, e ora non
posso dire di essere
triste perchè..." si scambiò uno sguardo con
Ginny
"...ora sono felice, lei ha saputo rendermi felice e ho anche capito
che dalla vita devo prendere quello che mi da e anche se a volte questo
mi fa senitre triste devo pensare a ciò che però
l'ha
resa una vera vita" concluse prendendo fiato dopo tutte le parole
dette, prese la bacchetta e con un solo gesto apparirono due mazzi di
fiori di pesco che si poggiarono su entrambe le tombe. "Grazie"
sussurrò e si alzò riprendendo la mano di Ginny.
Il cancello scricchilò nuovamente e i due ragazzi si
voltarono scorgendo due ombre.
"Meglio se ce ne andiamo" disse in fretta il moretto guardando le due
figure che avevano cominciato a correre verso di loro e un secondo
prima che arrivassero alle tombe dei Potter i due ragazzi
erano ormai scomparsi.
Un secondo dopo riapparirono nel piazzale di Grimmauld Place. Harry
alzò gli occhi e guardò quella casa con uno
strano
cipiaglio. Ginny capì subito quello che passava per la mente
al
ragazzo e ancora una volta le toccò convincerlo ad entrare
in
quella casa che ricordava tanto Sirius, l'unica persona che era stata
per lui come un genitore, l'unica che aveva saputo aiutarlo quando gli
altri non c'erano.
"Lui non vorrebbe che tu avessi paura di entrare nella casa che ti ha
lasciato" gli fece notare la ragazza.
Harry la guardò per un pò e poi tornò
a fissare la casa.
"Hai ragione, entriamo" fece con un ultima occhiata alle finestre
polverose.
Si avvicinarono piano all'entrata e spinsero la porta in modo da
passarci entrambi. All'inizio tutto sembrò calmo ma poi
qualcuno
ruppe il silenzio.
"Severus Piton?" chiese la voce di Malocchio Moody facendoli
sussultare.
"Non siamo Piton" rispose Harry prima che la lingua gli si incollasse
al palato e un secondo dopo si ridistese.
"Vieni" disse poi a Ginny prendendole la mano ma un secondo dopo quello
che era toccato a Harry colpì anche lei.
Piano fecero un altro passo avanti. Qualcosa si mosse tra le ombre
dell'ingresso e prima che nessuno dei due potesse spiccicar parola una
figura emerse dalla moquette. Ginny urlò e si strinse a
Harry
che a sua volta era rimasto stupito e spaventato allo stesso tempo. La
figura scivolava verso di loro, i capelli lunghi fino alla vita e la
barba fluttunate, il volto scavato, scarnificato, con le orbite vuote,
orrendamente familiare, spaventosamente alterato: levò un
braccio putrefatto indicando i due ragazzi.
"No" urlò il moretto tenendo stretto la ragazza e prendendo
la bacchetta "non siamo stati noi! non ti abbimao ucciso..."
All'ultima parola del ragazzo l'uomo esplose in una nuvola di polvere.
Harry abbassò lo sguardo verso la sua fidanzata e vide il
suo
volto coperto dal suo petto mentre le braccia lo stringevano
forte come aggrappandosi a lui.
"Ginny...è sparito" balbettò piano, con una voce
dolce
per cercare di far svanire la paura che li aveva invasi entrambi.
La ragazza alzò lo sguardo verso il suo volto e
fissò quegli occhi smeraldini che anche nel peggiore dei
casi l'avrebbero
consolata. Harry le sorrise e lei gli si gettò tra le
braccia
per sentirsi ancora più sicura che non correvano
più
nessun pericolo.
"Vieni, andiamo in cucina" le disse Harry battendole una mano sulla
schiena mentre si staccavano.
Piano percorsero il corridoio e dopo essere svoltati a sinistra si
ritrovarono in quella cucina così familiare. Le menti dei
due
ragazzi andarono, ancora una volta, a Sirius. Il moretto
pernsò
a tutto quello che il malandrino aveva fatto per lui, a quanto gli era
sembrato un genitore, a quell'affetto che gli aveva donato. La rossa
pensò a quanto quell'uomo le era sembrato simpatico sin
dall'inizio, alle litigate che aveva avuto con sua madre, a quanto si
era subito rivelato importante per il suo ragazzo e all'ultima volta
che l'aveva visto prima che sparisse dietro al velo.
I due si riscossero dai prorpi pensieri e in contemporanea si
avvicinarono al tavolo sedendosi l'uno accanto all'altra.
"Chissà com'è andata a casa!" chiese Ginny di
vedere
uanluce argentea venire erso di loro che si rivelò essere il
Patronus del padre della ragazza.
"Famiglia al sicuro, non
rispondete, ci spiano. Ron e Hermione vi raggiungeranno"
Entrambi tirarono un respiro di sollievo e la rossa si alzò.
"Vediamo cosa c'è da mangiare" disse in un
sussurrò andando verso i mobili della cucina.
"Siamo fortunati, abbiamo lasciato un pacco di riso due anni fa e anche
una pentola" continuò poi sbirciando da un mobile all'altro.
Intanto Harry avvertì un flebile dolore alla cicatrice che
man
mano aumentava fino a fargli emettere un piccolo, soffocato urlo di
dolore. Ginny emerse dai mobili e gli andò ficino.
"Harry, ti fa male la cicatrice?" gli chiese vedendo che il ragazzo si
reggeva la testa.
"No, è tutto..." ma non potè finire la frase che
un'altro spasmo di dolore gli percorse la cicatrice.
"Per Merlino, Harry non lasciare che entri nella tua testa"
esalò la ragazza preoccupata mettendogli una calda mano
sulla
fronte. A quel contatto il dolore cessò come
volatilizzandosi.
Il ragazzo la guardò stupito ricordandosi quello che gli
diceva Silente "l'amore
è la tua unica speranza".
La rossa vedendo che il suo ragazzo stava meglio sorrise e lo
baciò incontrando la risposta del ragazzo.
"Questo vestito ti stà a meraviglia" le
sussurrò a fior di labbra.
Ginny sorrise e borbottò "Allora qualche volta Fleur
è utile"
Harry sorrise a sua volta continuando a bearsi dei suoi baci. Come se
comandati da un burattinaio, i due ragazzi si alzarono
contemporaneamente e si diressero verso il salone senza smettere di
baciarsi. Una volta entrati nell'altra stanza il moretto fece sdraiare
la fidanzata sul divano adagiandosi su di lei. Piano le mani di
entrambi si inoltrarono nei capelli dell'altro. Harry staccò
le
sue labbra da quelle della ragazza e prese a baciarle il collo mentre
lei ad ogni tocco delle sue labbra era affetta da un gemito di piacere.
Piano il ragazzo abbassò le bratelline del vestito
della
rossa e passando nuovamente a baciare le sue labbra.
Ma un rumore di passi provenienti dal corridoio li disturbò.
FINE QUARTO CAPITOLO
Concludo nel mistero questo nuovo capitolo. Alcune frasi sono tratte
senza modifiche dal settimo libro della Rowling, per nulla a scopo di
lucro. Come già detto però la trama è
un pò
diversa ma solo perchè personalmente mi avrebbe fatto
piacere se
ci fosse stata più partecipazione da parte di Ginny. Spero
che
il chappy vi abbia soddisfatti, se non è stato
così mi
dispiace ma ci stò mettendo davvero il cuore in questa ficcy
e
non riesco prorpio a fare di meglio. Sono convinta che ho fatto molti
errori grammaticali, e mi scuso tanto! Ringrazio tutti quelli che hanno
letto e con pazienza hanno recensito lo scorso chappy.
Pedromane
Non prooccuparti se non hai seguito i primi due chappy in "tempo reale"
l'importante è che ora hai recuperato! Tvb Deidara
E certo che sono contanta che sei riuscito a leggere e a recensire! Non
credo che questo e lo scorso capitolo siano stati tanto belli, li vedo
così pieni di errori e certe volte troppo veloci! Bho non
so! Tvttttttttb erikappa
Sarà ma io in questo periodo li vedo da schifo i miei
chappy! E poi secondo te io lasciavo Ginny a casa? No no no! Per me
quella ragazza è in pericolo dovunque e non la
lascerò tornare a casa, stanne certa! Per quanto riguarda
Ron e Hermione dovranno usare un pò l'intuito per trovarli!
Spero che questo chappy non sia stato troppo noioso e stupido (pure
sgrammaticato)! Tadb ariel_potter
Non sai come sono felice che la mia storia ti piaccia!
Cambierò molte cose dal libro! Non so come ma la sera prima
di addormentarmi mi vengono in mente certe cose inimmaginabili! A
presto! Tvb potterfanlalla17
Eh si Ginny è riuscita a partire, tanto che rimaneva a casa
o andava ad Hogwoarts era in pericolo lo stesso! Parlando di Hogwoarts
proprio l'altra sera mi stavo chiedendo come fare per non far perdere
l'anno a Ginny perchè altrimenti poi deve fare altri due
anni e non mi va tu hai qualche idea al riguardo? Fammi sapere! Tadb sarina87
Neanche io ho mai accettato il fatto che la Rowling abbia lasciato
Ginny a casa e quindi ho deciso di far partire anche lei! Grazie per i
complimenti, non meritati! Tvb Lally_thebest
In questo chappy niente Ron, contenta? A molti è piaciuto il
brindisi di Fred e George! Sono contenta! Appena posso mi connetto su
msn anche se ogni volta non riusciamo mai a parlare! Tadbxs
5
I
quattro si riuniscono
Subito Harry si alzò dal corpo della ragazza che
a sua volta
dimenticandosi di sistemarsi si alzò. Il moretto prese la
bacchetta e senza far alcun rumore si diresse verso il corridoio.
"Severus Piton'" chiese ancora una volta la voce di Moody.
"No..." ma a rispondere fu la voce di Ron che non potè
terminare
la frase poichè, come capitato agli altri due, la lingua gli
si
attaccò al palato.
Harry e Ginny, dopo aver trattenuto il fiato a lungo, tirarono un
sospiro di sollievo e andarono in corridoio dove gli amici, liberatisi
dall'incantesimo Languelingua, cacciarono un urlo alla vista della
brutta copia di Silente.
"Non ti abbiamo uccisi noi" gridò ancora una volta il
moretto facendo sussultare gli amici.
"HARRY" urlò Hermione gettandoglisi tra le braccia.
"Tutto bene?" le chiese lui facendola annuire.
Ron, ancora un pò pallido sorrise e si voltò in
cerca della sorella che trovò appaoggiata al muro.
"Fratellino, come và?" gli chiese abbraciandolo.
"Bene, abbiamo dovuto combattere per cacciare i Mangiamorte
però tutto bene" rispose lui
stringendola e guardando meglio la sorella si accorse che aveva i
capelli tutti scompigliati e le bratelline del vestito non al loro
posto.
"Ehi, mi sa che abbiamo interrotto qualcosa!" fece staccandosi da lei e
guardando in tralice l'amico. Ginny capì che
evidentemente il fratello aveva intuito che lei e Harry non erano
stati esattamente tranquilli in salone poco prima.
Dopo aver gettato un occhiata stile "Stai al gioco" al suo ragazzo che
purtroppo intercettò anche Hermione si rivolse al fratello.
"Che intendi?" chise con aria innocente corruciando la fronte.
"Mica sono stupido!" fece notare lui indicando qppunto le bratelline
della ragazza che si era affrettata a mettere a posto.
"Cosa c'è, il vestito mi va un pò largo"
mentì lei sperando che Ron abboccasse.
"Si, come no" disse lui e si avviò verso la cucina.
Ginny scrollò le spalle e seguì i tre in
nell'altra stanza. Tutti e
quattro si sedettero intorno al tavolo ed Harry a
ruppe il
silenzio che si era creato.
"Cos'è successo quando ci siamo smaterializzati?" chiese ai
due amici.
"Dopo che siete scomparsi i Mangiamorte hanno distrutto tutto e se la
sono presi con gli invitati così io, Hermione e quelli
dell'Ordine abbiamo combattuto e ne abbiamo schiantati un paio ma poi,
non sappiamo il perchè se ne sono andati però
hanno
cerchiato la zona per non farci smaterializzare, però siamo
riusciti a scappare un secondo prima" raccontò il rosso
ritornando serio.
"Penso che quelli a Godric's Hallow erano loro" disse Ginny
"però siamo riusciti a scappare prima che ci raggiungessero"
continuò.
"Siete stati a Godric's Hallow?" chiese intervenendo Hermione.
I due ragazzi annuirono.
"Non so come abbiano fatto a trovarci" disse il moretto.
"Ginny, hai usato la magia?" chiese Ron.
La rossa scosse la testa "so che ho la traccia e quindi ho evitato" gli
spiegò.
"Come farà Ginny a tornare a casa?" chiese a quel punto il
fratello.
La rossa lo guardò in tralice come sfidandolo a ripetere
quello che aveva appena detto.
"Non fare quella faccia, non puoi usare la magia, come facciamo a
portarti con noi?" rispose Ron spiegandole che non voleva farla tornare
a casa ma che restando con loro avrebbe ostacolato i piani e avrebbe
reso le cose più difficili.
"Non è colpa mia se mi ritrovo qui! Se non mi volete
lasciatemi
qui, me la caverò" sbottò lei un pò
offesa.
"Io non int..." tentò il fratello senza poter finire la
frase.
"Certo, tu non volevi intendere che non mi volevate con voi, tu volevi
farmelo capire in un modo alternativo, più gentile!"
esalò la rossa arrabbiata. Guardò in faccia il
fratello e
corse via dalla stanza, su per le scale.
"è mai possibile che sbagli sempre tutto?" lo
rimproverò Hermione guardandolo in tralice.
Harry si alzò dalla sedia e si affrettò a seguire
la
ragazza. Girò tutta la casa ma non riuscì a
trrovarla.
Solo poi sentendo un piccolo rumore capì che
doveva essere
andata in soffitta. Quando il moretto entrò Ginny stava
seduta sul bordo della finestra, il suo
sgaurdo era fisso sulla luna che poteva vedere alla finestra dove era
seduta.
"Se sei venuto per giustificarlo, puoi anche andare via" gli disse non
appena udì i suoi passi.
Harry non parlò ma si limitò ad avvicinarsi.
"Non sono venuto a giustificarlo" precisò dandole un leggero
bacio sulla fronte, poi la guardò come incantato dalla sua
bellezza.
"Hai visto un gorgospizzo?" gli chiese lei scherzosa.
Lui sorrise e la baciò "No, ho visto qualcosa decisamente
più bello", la ragazza rispose al bacio così
dolce e allo
stesso tempo lento.
"Io non penso quello che ha detto Ron" le disse cogliendo il momento
migliore.
Ginny fece un sorriso triste "Lui ha ragione, io non sono per nulla
d'aiuto, anzi non posso usare la magia e finirei solo per rallentarvi.
E visto che non posso tornare a casa resto qui, me la
caverò.
Sono una perfetta donnina di casa" disse poi con un tono diverso da
quello che aveva usato con il fratello.
Il moretto la guardò dispiaciuto che pensasse quello "io non
voglio che resti qua" le confessò "vorrei che venissi con
noi,
però ho anche paura, ho paura che ti succeda qualcosa, ne
morirei" continuò in perfetta sincerità,
abbassando lo
sgaurdo.
La rossa con una mano gli alzò il volto e lo
baciò
"Starò attenta e sempre vicina a te, così non mi
perdo"
scherzò.
"Se vuoi stare sempre vicina a me non c'è problema" fece lui
a fior di labbra.
Continuarono a baciarsi finchè rimasero senza fiato.
"Vieni, scendiamo" disse Harry dopo un pò incontrando la
risposta negativa di lei, allora decise di trovare un modo
più
convincente e la prese in braccio.
"Ti ricordi il gioco dello schiavo e della principessa?" le chiese
facendola ridere di gusto e annuendo. "Ecco, adesso mi va di giocarci"
sentenziò il ragazzo e la portò in braccio fino
alla
porta della cucina dove poi la fece scendere.
Una volta che furono entrati la rossa sorrise al fratello e all'amica
ignorando la scena di prima.
"Vi va del riso?" chiese poi.
"Eccome" rispose pronto Ron mettendosi una mano sulla pancia e
accarezzandosela.
"Sei incinto per caso?" scherzò la rossa facendo ridere
tutti.
Appena il riso fu pronto i quattro ragazzi mangiarono con piacere e
dopo un pò il sonno scese su di loro.
"Perchè stanotte non dormiamo tutti insieme?" proprose
Hermione ancora impaurita da tutti gli eventi della giornata.
Gli altri tre furono daccordo e così Harry e Ginny andarono
a
preparare il salone mentre gli altri due sparecchiavano la tavola.
"Ragazzi" li chiamò Hermione poco dopo raggiungendoli."Vi ho
portato il pigiama e dei vestiti, con questi attirate troppo
l'attenzione" gli fece notare la riccia. Difatti, i due ragazzi
avevano già pensato a questo problema ma non erano riusciti
a trovare nessuna soluzione plausibile. Così la
riccia prese la
borsetta di perline che aveva portato con se e prese i vestiti.
"Hermione, vieni qui" la chiamò poi Ron evidentemente in
difficoltà. La ragazza alzò gli occhi al cielo e
lo
raggiunse.
Non appena la ragazza uscì Harry chiuse la porta e si tolse
il
vestito da cerimania che aveva indossato fino a quel momento rimanendo
in boxer.
"Ma come siamo sexi" fece Ginny avvicinandoglisi e accarezzandogli il
petto.
"Se entra tuo fratello siamo morti" le fece ricordare il moretto
dandole un bacio.
La rossa sospirò "aiutami a sfilare il vestito
però" e si
girò con la schiena verso di lui. Harry sciolse il fiocco
che
legava il bustino alla gonna e poi abbassò la cerniera di
entrambe le parti facendola rimanere solo in reggiseno e slip.
"Grazie" gli sussurrò prendendo poi la sua camicia da notte
e
infilandosela. Il moretto le si avvicinò e
l'abbracciò da dietro poggiando il capo sulle sue spalle.
"Mi
avrebbe fatto piacere riamnere ancora un pò da soli" le
confessò facendola sorridere, strano come il suo desiderio
di
averlo fosse ricambiato. Le era sempre parso che fosse compito sua
desiderare l'altro e invece ora condivideva il compito con il ragazzo
che aveva sempre sognato di avere.
"Anche a me avrebbe fatto paicere" gli disse con semplicità
caratteristica della sua personalità.
Poi il moretto prese il pigiama e se lo infilò percependo
che da
un momento all'altro sarebbero entrati gli altri due e infatti poco
dopo la porta si aprì.
"Che ne dite?" chiese Harry indicando i quattro divani che avevano
messo vicini per poter stare più comodi.
"Ottimo lavoro" commentò il rosso con accordo della sua
ragazza
dopodichè presero i rispettivi pigiasmi e andarono a
cambiarsi
in bagno.
Harry si coricò al lato destro del "lettone" che avevano
creato
e fece sdraiare Ginny al centro dove si sarebbe anche sistemata
Hermione. La rossa poggiò il capo sul petto del ragazzo che
prese a giocare con i suoi capelli.
Quando anche gli altri due si furono coricati, tra una carezza e
l'altra tutti si addormentarono.
FINE QUINTO CAPITOLO
Chiedo scusa per il ritardo ma gli ultimi due giorni sono stati
veramente pieni! Allora a partire dal 9 settembre comincerò
ad aggiornare sia di martedì che di venerdì, come
promesso! Volevo ringraziare tutti quelli che hanno messo la storia tra
i preferiti:
Mi
farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate della mia ff e se qualcosa
non vi è piaciuto o risultato alquanto stupido!
Ringrazio anche chi ha perso qualche minuto per lasciare una recensione: Rowena
Ollivander Ciaoooooo non puoi immaginarti come sono
contanta che tu stia seguendo la mia ff! E certo che dovevo aspettare
te! Dici che sono migliorata nella scrittura? Forse un pò
si! Leggendo il rpimo chappy di "Un'amore interminabile" mi sono
accorta che faceva proprio pena e non so come poi sono riuscita a
catturare l'attenzione di molti, magari in fondo sono anche io un
pò magica! A presto tadb coddy94
Oddio una mia fan! Mi metterei a ballare dalla felicità ma
meglio sbrigarsi ad aggiornare! Spero continuerai sempre a seguirmi e a
recensire! Grazie di cuore! potterfanlalla17
Wow originalità e fantasia...ma grazie! Forse qualche volta
mi sono trovata un pò in difficoltà a dover
trovare modi per far andare le cose come volevo io e che alla fine
portassero alle stesse conclusione della Rowling...ah, per quanto
riguarda Ginny fammi sapere se ti viene qualche altra idea per farle
frequentare l'anno ad Hogwoarts! A presto tadb ginny_potter94
Ciao amoreeeeeeeeeee mi sei mancata tantoooooooo! Wow non ci avevo
fatto caso che i nomi Harry e Ginny avessero così tante
somiglianze! Hai proprio ragione sono proprio fatti per stare insieme!
Non è una stupidaggine! HeG 4ever!!!!!!!!!!!! tadb Pedfoot_07
Non so se hai letto anche il quarto chappy comunque sono contentissima
che per te la storia stia riuscendo bene! erikappa
Ah, che bello sentirmi dire che i miei chappy non sono
noiosi! Hp sempre questa sensazione! A presto tadb Pedromane
Sono contenta che ti faccia piacere la più partecipazione da
parte di Ginny, perchè io la stimo molto! A presto Lally_thebest
Sempre di fretta tu eh? In questo chappy è tornato Ron ma
niente di che tra lui ed Hermione! Ah, ho letto la tua recensione alla
mia song-fic su Ron e Herm, mi dispiace davvero tanto, non volevo
causare danni alla tua salute! Scusa! Tadb
Appuntamento al prossimo chappy "è giusto che lei sappia"
Baci
Ylenia
6
è
giusto che anche lei sappia
La mattina dopo Harry aprì gli occhi sperando di
trovarsi ancora
abbracciato a Ginny e invece quando toccò al suo lato
sinistro
non trovò altro che fredda stoffa, allora aprì
gli occhi
e vide che Ron e Hermione erano ancora pienamente addormenentati
ementre al suo fianco solo un divano vuoto. Si alzò piano
cercando di non svegliare i due amici e si diresse verso la cucina,
sperando che la ragazza fosse la. Percorse il corridoio che separava le
due stanze e entrò in cucina trovando la rossa alle prese
con i
fornelli. Sorrise e le andò dietro abbracciandola.
"Buon giorno, amore" le disse facendola sorridere.
"Giorno" fece lei togliendo la padella dal fornello e rovesciando
l'ennesima frittella sul piatto.
Harry rimase sorpreso da quello che la fidanzata era riuscita a
cucinare non avendo gli ingredienti necessari.
"Ma come hai fatto?" le chiese allora non riuscendo a trattenersi.
Ginny sorrise e alzò il bel volto verso di lui "ho pensato,
visto che il riso è finito come farò a sfamare
quei due
brontoloni che mi ritrovo per fratello e per fidanzato?" gli rispose
scherzando "e allora ho
chiamato un piccolo amico" continuò.
Il moretto la guardò con inciso in faccia un "non ho capito
niente" così lei pazientemente gli spiegò "Ho
chaimato
Kreacher e mi sono fatta portare qualcosa da Hogwoarts, all'inizio non
voleva però poi ha ubbidito".
"Non è che è avvelenato?" le chiese un
pò reoccupato.
Ginny rise "sempre il solito, non credo, assaggia" e gli porse un
piatto con dentro una frittella.
Harry la prese e ne spezzò un pò
dopodichè se lo
mise in bocca e conveì che era delizioso. "Sei proprio una
cuoca
nata" commentò facendola sorridere.
La ragazza si avvicinò a lui e gli scoccò un
leggero bacio sulle labbra "grazie, mio servo".
"Ma che ore sono?" le chiese poi il moretto che aveva lasciato
l'orologio accanto al letto. La rossa guardò il suo e gli
rispose "le sette e mezza".
"Per Merlino, ti sei svegliata così presto?"
domandò come se fosse la cosa più strana del
mondo.
Ginny sorrise ancora una volta e rovesciando ancora una frittella sul
piatto gli rispose "non avevo tanto sonno".
Harry scrollò le spalle e afferrò un altra
porzione di
quello che sembrava il cibo più buono del mondo, la ragazza
aveva proprio ragione quando gli aveva riferito di essere "una perfetta
donnina di
casa". Si rivelò molto utile nei giorni a seguire, si
occupava
di tutti i lavori domestici anche se per pulire la casa Hermione usava
degli incantesimi, ma comunque era una perfetta cuoca,
prorpio come la signora Weasley.
Un giorno mentre Harry stava vagando per la casa si ritrovò
a
fissare la porta della camera di Sirius e anche se un pò
esitante alla fine entrò. All'interno gli fu chiaro che
qualcuno
era entrato prima di lui, molti mobili erano capovolti e vari fogli
erano sparsi sul pavimento tra cui uno scritto a mano, il moretto lo
lisciò e prese a leggere. Ad ogni frase un sorriso
capeggiava sul suo volto, quella lettera l'aveva scritta sua madre.
Strano come un semplice pezzo di foglio potesse suscitare tanto
entusiasmo, purtroppo quegli scritti finivano con una frase
incompleta...Non so
quanto crederle, però, perchè sembra impossibile
che Silente...che
Silente cosa? Evidentemente quel qualcuno che era entrato prima di lui
aveva strappato il resto. Prese a cercare il resto del foglio, ma non
riuscì a trovare altro che la foto di cui aveva parlato Lily
nella lettera. C'era un bambino che sfrecciava dentro e fuori
l'immagine, inseguito da quelle che potevano essere le gambe di James
Potter. Non potè fare a meno di sorridere. Ricordi felici,
quei
pochi giorni trascorsi prima dell'omicidio. Come si poteva far fuori
una famiglia felice? Probabilmente l'odio e il rancore che provava
Voldemort,essendo cresciuto in un orfanotrofio, avevano segnato la sua
vita così profondamante da non provare altro che odio, odio
che avevano rivolto a lui e che poi aveva riversato contro gli altri.
Strano, ma Harry in un certo senso lo capiva, essere
odiato da tutti...però lui era diverso, lui non si era
abbattuto,
aveva continuato a sperare, aveva imparato ad amare, no, loro erano
completamente diversi. Voldemort non poteva essere compreso, lui aveva
fatto le scelte sbagliate, non era stato in grado di prendere le
decisioni giuste e ora quello che si meritava era solo al morte, solo
di soffrire come avevano fatto tante persone a causa sua, solo di
finire rinnegato da tutti.
"Ehi, amore, cosa fai?" chiese Ginny entrando nella stanza in cui prima
Harry era rimasto da solo. Il moretto si voltò verso la
ragazza
e le porse la foto, la rossa la prese riconobbe subito quell'irrequieto
bambino
e sorrise passando un dito sull'immagine in movimento.
"Un giorno saremo anche noi così" fece lui come se avessero
da poco interrotto un discorso e lui lo stesse riprendendo.
La ragazza incrociò i suoi occhi e lo baciò. Era
come se
non avendo ricevuto affetto volesse donarlo agli altri e ciò
che
desiderava di più era formare una famiglia, ciò
che lui
non aveva mai avuto.
"Scendiamo, Ron e Hermione erano preoccuapati" disse poi lei
prendendolo
per mano e portandolo ad alzarsi. Il ragazzo non si oppose e insieme
scesero, però a metà del cammino il moretto fu
attratto
da un cartello appeso a una porta.
Non entrare
senza il permesso
di Regulus Arcturus Black
Harry fu
percosso da un brivido
d'eccitazione, rilesse il cartello. "Ron, Hermione" li
chaimò
facendoli correre spaventati e con la bacchetta tra le mani.
"Harry, ma cosa...ci hai fatto prendere uno spavento!"
"Guardate" fece lui senza badare a quello che gli era stato appena
detto, e indicò il cartello. Potè chiaramente
vedere i
cipigli sorpresi di entrambi che dopo avre letto si tramutò
in
un sorriso.
"R.A.B" sussurrò Hermione senza neanche pensare a cosa diceva
"Lui era un mangiamorte, Sirius mi raccontò che aveva fatto
parte dei mangiamorte ma che poi ebbe paura e decise di andarsene e
così lo uccisero" spiegò ad entrambi.
"Tutto combacia, se aveva un pò di cervello, allora aveva
deciso di farlo fuori" commentò Ron.
"Credi che il medaglione sia ancora qui?" chiese invece Hermione.
Harry si voltò verso la porta e la fissò per un
pò. "Non ci resta altro che scoprirlo" disse infine
ottendendo
risposta affermativa da entrambi gli amici.
"Scusate, ma io non è che ci ho capito niente tra qualcuno
che
si chaima R.A.B e un medaglione, a noi cosa interessa?" disse Ginny che
fino a quel momento era rimasta zitta ascoltando attentamente le
battute che si scambiavano gli altri tre.
Il trio si scambiò uno sguardo e infine Harry
sentenziò
"è giusto che lo sappia". Ron e Hermione annuirono e la
ragazza
aprì la porta facendo segno agli altri di entrare. Una volta
all'interno tutti e quattro si sedettero sul letto e il moretto
cominciò il racconto.
"Secondo le teorie di Silente, Voldemort anni fa creò degli
Horcrux" cominciò.
"Scusa se ti interrompo ma cosa sono gli Horcrux?" fece Ginny con
sempre più dubbi per la testa.
"Sono dei frammenti di anima, potente magia oscura, un mago per
ottenere l'immortalità spezza la sua anima in due parti per
poi
innestare la parte strappata in un oggetto, ma Voldemort..."intervenne
Hermione
"...come al solito ha voluto fare le cose in grande e ne ha creati ben
sette" concluse per lei Ron.
"E così noi se vogliamo sconfiggere una volta per tutte
Voldemort
dobbiamo per forza trovare questi frammenti d'anima e distruggerli"
continuò il moretto.
"E come si fa? Intendo a distruggerli" domandò la rossa che
cominciava a capirci qualche cosa.
"Serve qualcosa da cui l'anima non possa difendersi: come il veleno del
basilisco" queste parole innescarono un flusso di ricordi nella mente
di Ginny che si ritrovò a spalancare gli occhi dalla
sorpresa e
dalla paura.
Inizio flash back
Ginny poggiò quello strano diario sul tavolo e lo
sfogliò trovando solo pagione bianche. Prese la boccetta di
inchiostrò e ve ne rovesciò un pò
sopra. Quelle magicamente scomparvero senza lasciare traccia.
La bambina intinse la penna nell'inchiostro e scrisse "Il mio nome
è Ginny Weasley"
Quelle scomparvero come la precedente macchia d'inchiosto ma al suo
posto ne comparvero altre.
"Piacere Ginny io sono Tom Riddle"
I suoi occhi si aprirono come rispveglaindosi da un sogno, vide Harry
davanti a sè che si teneva un braccio ferito e accanto a lui
quel libricino che l'aveva tromentata per mesi. Ma stranamente era
tutto cosparso di sangue.
"è tutto finito Ginny, sei al sicuro"
Fine flash back
"Scusate, devo andare in bagno" disse in fretta Ginny e uscì
dalla
stanza prima che qualcuno potesse vedere che stava paingendo
e corse verso il bagno al piano di sopra. Harry chiuse gli
occhi e se li coprì con la mano con gli
sguardi di Ron e Hermione che lo fissavano senza capire, il moretto si
alzò e uscì dalla stanza seguendo la ragazza.
Non ce la faceva a smettere di piangere, non poteva ancora credere di
aver avuto dentro di se una parte dell'anima di Voldemort.
Più
ci pensava più le lacrime fuoriuscivano a fiottoli dai sui
occhi. Il silenzio si poteva tagliare con il coltello,la paura
arieggiava nella stanza quando qualcuno bussò alla porta.
"Ginny, per favore apri" disse quella voce che avrebbe riconosciuto tra
mille.
Si asciugò in fretta le lacrime, si alzò e fece
scattare la serratura girandosi di
spalle per evitare che il ragazzo la vedesse con gli occhi arrossati,.
Il moretto inspirò un pò d'aria e la
fissò "Forse
era meglio se non ti raccontavo nulla" a quelle parole la ragazza si
voltò incurante che lui potesse accorgersi che aveva pianto.
Lo fissò per un pò e poi gli si
gettò tra le braccia nascondendosi il volto. Harry la
strinse
forse a se lasciandola ai suoi pensieri. Quando fu sicuro che fosse
arrivato il momento giusto le sollevò il viso con le mani e
la baciò.
"Ginny, ormai è tutto passato, quel pezzo d'anima
è stato
distrutto, anche grazie a te" cercò di consolarla lui.
La ragazza lo guardò negli occhi "mi faccio schifo" gli
confessò. Harry la fissò severo e le
scuotè un
dito dinanzi al volto "Non scherzare con queste parole".
La rossa abbassò il voltò e si strinse
più forte a
lui "è vero, chissà cosa avrai pensato di me".
"Probabilemnte che sei la più bella ragazza del mondo" e la
baciò incontrando la sua risposta. "E che mi fai impazzire"
continuò accompagnando ogni singola parola con un bacio.
"Ma se per te ero invisibile!" protestò lei.
"Forse, ma adesso pensandoci mi rendo conto che eri una bella bambina"
"Uhm, io non ci scommetterei"
"è vero, te lo giuro, magari prima non lo pensavo
perchè c'era un'altra ragazza ne..."
"Quello Cho me la pagherà un giorno"
Harry rise "Perchè?"
"Perchè ha osato sfiorare queste meravigliose labbra con la
sua boccaccia" disse Ginny passando un dito sulle labbra del ragazzo.
Lui le mise un mano dietro la testa e avvicinò le loro
labbra.
"Mmm, così non vale...non tentare di farmela perdonare"
"Nooooo mi piace quando fai la gelosa...adesso però andiamo
và altrimenti viene Ron e ci prende per le orecchie" la
prese per mano e sopo averle asciugato le ultime lacrime scesero nella
stanza che avevano appena lasciato. Appena entrarono scorsero Ron,
Hermione e Kreacher che stavano parlado animatamente.
"Salve padron Potter" lo salutò lui con un ghigno e un
inchino.
"Ciao Kreacher" rispose lui guardando istintivamente i due amici con
sguardo interrogativo.
"Ci ha appena spiegato che il medaglione c'è l'ha faccia da
rospo" fece Ron con voce straziata.
Harry rimase interdetto e si fece ripetere la storia da capo. Dopo
averla ascoltata prese il medaglione che Regulus aveva lasciato al
posto dell'originale e lo regalò all'elfo che non appena
ebbe il
tempo di capire ciò che gli era stato appena dato svenne
e quando si fu risveglaito era talmente entusiasto che
trattò benissimo tutti e cominciò a prendersi
cura lui
della casa e della cucina mentre i quattro ragazzi erano
impegnati nel
preparare un piano per entrare al ministero, ma purtroppo ogni volta
che sembrava tutto perfetto trovavano qualche ostacolo e dovevano
ricominciare tutto da capo.
Il viaggio sarebbe durato ancora a lungo.
FINE SESTO CAPITOLO
E anche questo chappy è finito nel migliore dei modi. Ho
pensato che era arrivato il momento di spiegare a Ginny quello che
dovevano fare e la reazione di Ginny mi è venuta spontanea.
Ringrazio coloro che hanno messo ff tra i preferiti:
coddy94
Anche io stimo molto Ginny come personaggio, diciamo che vorrei essere
come lei! Per la storia della traccia non credo ci sia soluzione
però ci penserò un pò su e vedremo! tvb Lally_thebest
Non preoccuparti se non hai voglia di leggere non me la prendo! Ci
sentiamo su msn...tadb Pedromane
Diventeranno una squadra ne sono sicura, Hermione mica può
passare tutto questo tempo con due maschi insopportabili,
c'è bisogno di un'altra ragazza con cui confidarsi, no? A
presto tvb ginny_potter94
Diciamo che Ron deve abituarsi perchè Giny è
più dura di lui e non gli e la dà vinta quindi
meglio arrendersi e poi non credo voglia rischiare una bella litigata
con Hermione! Già Harry e Ginny vengono interrotti sempre
sul più bello ma ricambieranno il favore non preoccuparti!
tadb Rowena
Ollivander Già meno male che non li hanno colti
ancora vestiti altrimenti Ron non sarebbe stato così
"educato" e soprattutto Harry mi sa che avrebbe perso i suoi pronti
riflessi e manco se ne sarebbero accorti che erano entrati Ron e
Hermione. Certo ora però devono ricambiare il favore! Alla
prossima tadb potterfanlalla17
E già Ron arriva sul più bello però
mannaggia questi fratelli gelosi!!! Ma te li immagini Harry e Ginny
solo in quella casa dopo che sarà tutto finito? Oh che
bello! A volte vorrei sbrigarmi a scrivere altri chappy per arrivare
alla conclusione della guerra e scrivere quello che succede dopo...ma
per ora ci accontentiamo di questo! tadb
E ora non mi resta altro da fare che darvi appuntamento al prossimo
chappy "Amori nel pericolo"
Baci
Ylenia
7
Amori nel pericolo
Ormai
era tutto pronto, ogni cosa sembrava perfetta. Il piano per
entrare al Ministero era stato ultimato e il giorno in cui l'avrebbero
messo in pratica era ormai arrivato. Ginny e Hermione
avrebbero preso il posto
di alcune funzionarie così come i due ragazzi, il tutto
attraverso la pozione polisucco.
"Giorno, amore" disse Harry salutando al ragazza che aveva dormito
affianco a lui per la prima volta da soli nella camera che era
appartenuta a Sirius.
Ginny sorrise e gli scoccò un sonoro bacio sulle labbra
"Buongiorno, dormiglione" fece poi scherzosa.
Il moretto si stiracchiò e sorrise "Pronta per andare al
Ministero?" chiese.
"E certo, c'è bisogno di chiederlo" lo rimbeccò
lei accoccolandosi sul suo petto.
"Credo che dovremmo alzarci" si disperò il ragazzo
cominciando ad accarezzare i capelli alla fidanzata.
"Eh, si, mi sa che ci tocca andare a svegliare quei due pelandroni"
concordò prendendo l'orologio da polso del ragazzo e
controllando l'ora.
"Ma sono solo le sei e mezza" brontolò mentre il moretto se
la rideva.
"Allora mi sa che dovremo ammazzare il tempo in qualche modo"
ipotizzò beccandosi un occhiata che era un misto tra malizia
e
rimprovero.
I due presero a baciarsi con crescente passione finchè la
camicia da notte della ragazza volò dall'altra parte della
stanza.
"Te l'ho mai detto che sei bellissima?" chiese Harry alle prese con la
sua maglia che pareva non voler venir via dal suo corpo.
"Fa sempre piacere sentirselo dire, soprattutto da te" rispose lei
aiutandolo poi a togliersi l'indumento con dolcezza.
"VOLETE SBRIGARVI CRETINI CHE POI SI FA TARDI" urlò Ron dal
piano inferore come sapendo di dover interrompere qualcosa.
Ginny alzò gli occhi al cielo e andò ad afferrare
la sua
camicia da notte borbottando qualcosa su suo fratello. A Harry venne da
ridere beccandosi un occhiataccia da parte della fidanzata.
"Che c'è sei felice di essere stato salvato?" gli chiese un
pò malignamente sapendo che il moretto l'avrebbe rincorsa
per
tutta casa finchè non si fosse rimangiata le parole che
aveva
appena pronunciato.Difatti, Harry si alzò dal letto e
cominciò a rincorrerla per la stanza finchè non
riuscì a buttarla sul letto e a baciarla come stavano
facendo
poco prima.
"Non mi andava di essere salvato, a volte mi piace fare
l'eroe...soprattutto con te" spiegò alla ragazza facendola
sorridere.
"HEI, ADESSO MI SONO PROPRIO STUFATO, MA VI VOLETE MUOVERE"
gridò una seconda volta il fratello della ragazza.
"Io quello lo ammazzò" borbottò lei prima di
sfuggire
dalle braccia di lui e cominciò a vestirsi, continuamente
fissata dal ragazzo.
"Muoviti, mettiti la maglietta, così potresti avere un
effetto a dir poco eccitante" fece lei infilandosi il pantalone.
Harry rise scendendo dal letto e abbracciandola da dietro "Quando
stò con te, Voldemort mi sembra solo un ricordo lontano" le
confessò sinceramente.
"A volte vorrei riuscire a capire come fai ad essere coì
dolce" disse lei voltandosi e baciandolo.
TUC-TUC
"Scusate eh, ma tra poco dobbiamo andare al ministero e se volete
arrivarci senza aver fatto colazione potevate dirlo" Ron chiuse la
porta e alzò gli occhi al cielo come per invocare pazienza.
"Mi sa che se non scendiamo tra poco ci ritroviamo qualche dissennatore
che bussa alla porta" scherzò Ginny passando i vestiti al
ragazzo che però rimase impalato.
"Secondo me Ron non ci ha fatto caso che non avevi la maglia" disse
più a se stesso che alla ragazza. Entrambi sorrisero e dopo
essersi vestiti scesero finalmente in cucina dove era rimasto ben poco
da mangiare.
"Grazie, per averci lasciato tutto questo ben di Dio"
farfugliò
la rossa guardando la brocca di latte vuota e la ciotola con i cereali
svuotata per i tre quarti.
"Scusate e noi cosa mangiamo?" chiese Harry facendo una faccia
estremamente curiosa.
"I cereali" rispose Ron.
"A secco?" chiese la sorella.
"La prossima volta vi alzavate prima per farvi le coccole" li
sgridò puntando il dito proprio come fa un padre verso i
propri
figli.
"Ma che bravo genitore, il mio amore" scherzò Hermione
scoccandogli un bacio sulle labbra.
Ron a quel contatto si beò e cerco di tirare la fidanzata di
nuovo a se ma lei si liberò sostenendo che se non si fossero
dati un mossa il piano sarebbe saltato e difatti aveva ragione, come
sempre.
Al ministero per la maggior parte era andato tutto bene anche
se
ora si ritrovavano un paio di mangiamorte alla calcagna. Harry teneva
per mano Ginny e la stessa cosa faceva Ron con Hermione,
quando riuscirono a far uscire tutti i condannati a
essere figli di babbani si smaterializzarono ma Yaxley
afferrò
Hermione che anche non volendo trasportò a Grimmaul Place
numero
12, un lampo di luce viola e ancora quella sensazione di essere in un
tubo di plastica invase tutti finchè sfiniti si ritrovarono
in
una radura che sembrava essere parte della Foresta Proibita. Non appena
Harry aprì gli occhi si ritrovò a fissare
Hermione e
Ginny chine su Ron. Uno sguardo in più per cogliere del
sangue
sparso sul corpo dell'amico. Un brivido di terrore percorse il suo
corpo ma facendosi forza riuscì a trascinarsi verso il
rosso.
Proprio in quell'istante Hermione stava versando un liquido sulla
ferita del ragazzo dalla quale fuoriuscì un fumo verdastro
ma
che evidentemente servi a rimettere a posto le cose poichè
la
ferita si rimarginò.
"Si è spaccato" gli disse Ginny senza aspettare la domanda
del
moretto, mentre Hermione procedette con il racconto di quello che era
successo.
"Portiamolo dentro" consigliò la rossa e così
insieme ad
Harry lo fecero sdraiare su un lettino all'interno della tenda che la
riccia aveva fatto montare con un incantesimo.
"Io resto vicino a lui finchè non si sveglia" disse Hermione
non appena il fudanzato fu sistemato.
"Io vado a fare la guardia" fece invece Harry.
"Io cerco di trovare qualcosa di commestibile nei dintorni" propose
Ginny.
E così ognuno andò ad occuparsi del proprio
compito nei compiti. Poco dopo la rossa tornò con
un pò di verdure tra
le braccia e uscì ancora una volta per controllare meglio
che nella zona non ci fosse nient'altro di commestibile.
Hermione intanto fissava il ragazzo con occhi lucidi, gli prese una
mano e la strinse mentre l'altro aprì gli occhi.
"Stai bene?" gli chiese piano lei accarezzandogli le mani.
Ron le sorrise e pronunciò "Se piangi mi sento ancora peggio"
La riccia gli sorrise a sua volta e si chinò per dargli un
bacio a fior di labbra.
"Hai fame?" gli chiese poi avvertendo anche lei un brontolio allo
stomaco.
"Si, e anche molta" entrambi risero, quel ragazzo non si smentiva mai.
Poco dopo entrò Ginny per prendere una pentola e cercando di
ignorarli perchè sapeva cosa voleva dire essere interrotti e
difatti i due piccioncini le furono grati. Dopo che la ragazza fu
uscita, Ron, anche se con un pò si sforzo, portò
Hermione
a sdraiarsi al suo fianco baciandola con crescente passione mentre
cominciva a sfilarle la maglietta.
"Ron...non possiamo" gli ricordò Hermione indicando i due
amici fuori la tenda.
Proprio in quel momento Harry entrò nella tenda per prendere
un bicchiere d'acqua, appena si accorse della scenetta disse "Scusate"
e uscì nuovamente fuori.
Hermione era tutta rossa mentre Ron stava per prendere la bacchetta e
scagliare al suo migliore amico una fattura.
"Chi la fa l'aspetti" disse Hermione ridendo.
"Aspetta" le sussurrò Ron e sia vviò fuori
avvicinandosi ad Harry e sussurrandogli qualcosa all'orecchio, il
ragazzo annuì e si alzò prendendo Ginny per mano
e
portandola nel bosco.
Qundo il rosso ritornò nella tenda trovò la
fidanzata all'ingresso con le mani sui fianchi.
"Ronald Bilius Weasley, che cos'hai detto ad Harry?" anche se cercava
di sembrare il più severa possibile era difficile trattenere
il
divertimento.
"Un piccolo favore" rispose lui e la face indietreggiare fino al letto
dove i due si sdraiarono.
"Perchè mi hai portata qui?" chiese Ginny veramente curiosa.
"Così" rispose Harry per niente convinto che se la sarebbe
bevuta.
"Harry" lo chiamò facendogli alzare lo sgaurdo ,tenuto fisso
a
terra fino a quel momento per paura di tradirsi con gli occhi. "Dimmi
la verità"
"Così, volevo..." cosa poteva farci se non riusciva a
mentirle? "Ron e Hermione volevano rimanere un pò soli"
La ragazza gli si avvicinò e lo baciò.
"Ma questo non significa che non possiamo approfittarne anche noi"
bisbigliò sentendo che non c'è l'avrebbe
più fatta
a resistere.
"Ah, ah" fece lei provocatoria. "Non è mica così
facile"
Harry si bloccò.
"Che vuoi dire?"
"Le cose si devono guadagnare"
Il moretto la guardò con un misto di divertimento e malizia.
La
prese in braccio tra le risate della fidanzata e arrivati vicino a un
piccolo laghetto la poggiò a terra coricandosi su di lei per
baciarla. Con un piccolo movimento le tolse le scarpe e tra lo stupore
dell'altra la prese nuovamente in braccio avvicinandosi all'acqua.
"Che hai intenzione di fare, ingrato?" gli chiese lei scherzosa.
"Se fossi in te non ci riderei tanto su" la provocò
chinandosi
sulla riva e sedendosi per poi buttarsi dentro con la ragazza in
braccio.
Ginny dapprima non si rese conto poi si sentì invadere da un
brivido di freddo e chiuse gli occhi andando sott'acqua. Senza farsene
accorgere nuotò fino al ragazzo e gli tolse i pantaloni
riemergendo.
"Questa me la paghi" gli sussurrò strappando via anche la
camicia.
"Mi piace questo modo di pagare" le tolse la maglietta baciandole il
collo.
"Fa un pò freddo però" commentò Ginny
conoscendo già la risposta del ragazzo.
"E io cosa ci stò a fare qui?" entrambi risero guardandosi
negli occhi.
Uno sguardo da cui poter capire cosa provavano l'uno per l'altra.
FINE SETTIMO CAPITOLO
Come promesso ad alcuni di voi ecco una piccola interruzione anche per
Ron e Hermione! Come avevo detto a partire da ora cercherò
di aggiornare due volte alla settimana ma non sono sicura di riuscire a
farlo sempre ma ci metterò tutta me stessa per far si che
accada, non preoccupatevi! Ringrazio chi ha messo la ff tra le
preferite:
E
chi ha recensito: coddy94
Già ora tocca anche a Ginny conservare il segreto e come hai
detto anche tu ora può anche aiutarli! Alla prossima tvb ginny_potter94
ciao tesoro scusa se non mi stò più connettendo
più tanto su msn ma stò cercando di andare avanti
con questa ff e l'altra scrivendo più chappy possibili
perchè ho paura che con l'inizio della scuola superiore non
avrò più tanto tempo da dedicarvi! Scusami
ancora! Tadbxs Rowena
Ollivander Certo "Faccia da Rospo" è possibile
dimenticarla forse perchè ha fatto talmente male a Harry che
vorremmo non fosse mai esistita, oppure stò dicendo una
cavolata! E certo che Harry è premuroso con Ginny
perchè mi piacciono troppo così! Mi chiedi del
ruolo che avrà Ginny? Oh, è proprio questo il
bello...più in la succederà una cosa che
sconvolgerà tutto, ma non posso anticiparti niente
altrimenti che sorpresa è? Alla prossima tadb potterfanlalla17
Diciamo che ci stò già provando ad immaginarmi un
seguito, a scriverlo ancora non ci siamo...sono alle prese con il
quattordicesimo chappy e sono un pò a corto d'ispirazione.
ti rendi conto, quattro giorni e mi manca ancora l'ultimo pezzo?
Lasciando perdere i mie problemi ero convinta che avresti approato la
mia scelta di far rivelare la missione a Ginny! Alla prossima! Tadb sarina87
ciao tesoro, che scema che sono stata a pensare che non seguissi
più la mia ff dato che non leggevo più le tue
recensioni! Sono stupida lo so! Mi fa piacere che risultino teneri
Harry e Ginny perchè era proprio quello che volevo! Alla
prossima tadb erikappa
Non preoccuparti se non hai recensito los corso chappy! Sono andati
bene gli esami? Approposito mi piace davvero molto la tua nuova ff!
Anche tu vai tranquilla che non mi perderò neanche un
capitolo! Lo so, ora c'è il problema della traccia, ma non
credo che per quello si possa fare qualcosa! Alla prossima tadb Lally_thebest
Ok, non preoccuparti mi basta solo sapere che leggi e che la ff
continui a piacerti! Brava, sono contenta che Ron stia iniziando a
piacerti un pò di più! Tadb
E ora non mi resta che darvi appuntamento al prossimo chappy "La luce
nel buio"
Baci
Ylenia
8
La
luce nel buio
"Perchè siete bagnati fradici?" chiese Ron due
ore dopo quando
vide Harry e Ginny ritornare mano nella mano completamente bagnati.
I due ragazzi si scambiarono uno sguardo divertito e la ragazza decise
di rispondere alla curiosità del fratello.
"Abbiamo fatto un bagno nel lago"
Il rosso sgranò gli occhi "Ma siete matti, l'acqua doveva
essere congelata"
Hermione rise beccandosi un occhiataccia da parte del fidanzato.
"Si vede che hanno trovato il modo di riscaldarsi" disse ugualmente
facendo ridere tutti tranne Ron.
"Cosa ne dite di mangiare?" chiese Ginny decidendo che era meglio
cambiare argomento.
"E come! Ho una fame!" rispose il fratello toccandosi la pancia che
stava protestando.
Le due ragazze annuirono e andarono dentro a prendere le stoviglie
visto che avevano deciso di mangiare all'aperto.
Harry colse l'occasione e si avvicinò all'amico
sussurrandogli
all'orecchio "Ci credo che hai fame, dopo tutta quella ginnastica"fece
con voce saggia.
Ron percepì le parole dell'amico e gli tirò uno
schiaffo
dietro la nuca. "Non me la sono bevuta quella cretinata che ha detto
mia sorella"
I due risero e non riuscirono più a smettere
finchè i piatti colmi di minestra calda non gli furono
dinanzi.
"Allora l'avete preso?" chiese Ron non appena il suo piatto fu vuoto.
"Cosa?"
"Il medaglione, cretino"
"Già, Hermione dov'è?" chiese Harry rivolto
all'amica che lo estrasse da una tasca.
Tutti e quattro provarono ad aprirlo ma ottenendo scarsi risultati.
"Cosa si fa finchè non riusciamo ad aprirlo?" chiese Ginny.
"è ovvio lo conserviamo" rispose Harry e se lo
infilò al collo.
"Ma non è meglio che lo teniamo in borsa?"
domandò l'altra ragazza.
"Credo sia più al sicuro qui" e se lo infilò
sotto la maglia.
"Ora che abbiamo risolto la cosa che ne dite di fare il bis?" propose
Ron tra le risate generali.
Quella notte erano tutti talmente stanchi che dormirono beatamente fino
alle nove del mattino quando un voce li disturbò.
"PAPà VOGLIO QUELL'UCCELLINO" stava gridando qualcuno,
probabilmente un bambino.
Tutti e quattro i ragazzi si alzarono di scatto e corsero fuori.
"Hermione, hai fatto gli incantesimi di difesa?" chiese Harry
preoccupato.
La ragazza annuì e li contò sulla mano "Non
dovrebbero ne sentirci ne vederci"
L'altro annuì a sua volta e disse "è
più sicuro se di notte ci sia qualcuno di guardia"
Gli altri annuirono "faremo i turni"
E così fu da quella sera qualcuno stava davanti alla tenda
ma
siccome i ragazzi non volevano lasciare le ragazze da sole ogni volta
facevano dei turni in più facendole compagnia e a volte si
ritrovavano a dormire di giorno per recuperare le ore di sonno.
Una sera erano tutti nella tenda a finire di consumare quello che erano
riusciti a trovare per cena quando un forte dolore alla cicatrice
portò Harry ad alzarsi e cercare di uscire seguito dagli
sguardi
curiosi degli amici, stava per oltrepassare l'uscio quando si
accasciò a terra
e si ritrovò nei panni di Voldemort.
"Harry" gridò Ginny avvicinandosi a lui seguita a ruota
dagli altri due.
"Probabillmente stà guardando nella mente di Tu-sai-chi"
disse Ron preoccupato.
Il moretto si contorceva come se volesse urlare dal dolore.
La rossa come aveva fatto in Grimmaul Place gli passò una
mano
sulla cicatrice e il ragazzo smise di lamentarsi senza però
svegliarsi.
"Come hai fatto?" chiese il fratello sbalordito.
La ragazza feec spallucce e si voltò verso di lui "Non lo so
è già la seconda volta che lo tocco e smette di
agitarsi"
"Meglio se lo lo facciamo sdraiare sul letto" disse Hermione e con
l'aiuto degli altri due lo adagiarono comodamente.
Come se si fosse risvegliato da unincubo aprì gli occhi di
scatto e si mise a sedere completamente sudato.
"Cos'hai visto?" chiese Ron non appena l'amico si fu ripreso.
"Ha catturato Gregorovich, l'ha torturato, voleva qualcosa da lui, ma
gli e l'avevano rubato" spiegò in fretta.
"Cosa voleva?" chiese Hermione
"Questo non lo so, ma doveva essere una cosa piccola"
continuò
guardando Ginny che fino a quel momento era stata in silenzio.
"Tu non dovresti vedere queste cose!" lo sgridò poi la
riccia.
Harry si voltò verso di lei "Secondo te lo vorrei, era un
sogno, tu riesci a controllare i tuoi sogni?"
"Se avessi imparato l'occlumanzia..."
Harry non aveva voglia di sentire quelle lamentele e tentò
di alzarsi per andare fuori.
"No, faccio io il tuo turno" fece Hermione severa.
"Ce la faccio..."
"è ovvio che non ce la fai, stenditi, hai bisogno di dormire"
Non gli diede neanche il tempo di ribattere che era già
fuori.
Ron alzò le spalle e la seguì fuori per tentare
di calmarla.
Ginny guardò il suo ragazzo con fare severo e si mise le
mani ai fianchi "mi fai preoccupare quando fai così"
Harry la guardò per un pò e si mise a fissare il
soffitto "Ti sei messa daccordo con Hermione?" le chiese.
"No, ma ha ragione" disse l'altra.
"Tutti contro di me" si lamentò lui.
"Ma ti rendi conto di quello che dici? Harry non prendere la cosa come
uno scherzo!" sbottò lei un pò arrabbiata.
"Ginny, per favore ci manca solo che inizi anche tu a farmi la predica!"
"Certo che sei proprio un cretino, la predica, oh mi scusi non volevo
ferirla!"
"Credi che mi faccia piacere?"
"Non credo che ti faccia piacere, vedo che hai un ottima opinione delle
mie opinioni!"
Harry la fissò pe un pò "Allora perchè
stai dicendo tutte queste cazzate?"
L'avrebbe schiantato se solo avesse potuto usare la magia ma si
limitò ad alzarsi e andare in cucina, il ragazzo
sospirò.
Ecco, aveva fatto lo stronzo, perchè doveva sempre rovinare
tutto? Era proprio un cretino, era ovvio che si preoccupava per lui.
Però forse lei....no, lei non aveva fatto nulla di sbagliato!
"Ginny" la chiamò ma lei non rispose.
Si era arrabbiata!
Harry si alzò dal letto e andò anche lui in
cucina trovandola a preparare del tè.
"Non volevo dirti quelle cose" spiegò ignorato
completamente. "Non fare così dai"
Ginny si voltò con un cipiglio alquanto duro.
"Harry, per favore ci manca solo che inizi anche tu a farmi al predica"
lo imitò perfettamente.
"Sei brava" tentò di alleggerire la situazione.
"Grazie" bisbigliò freddamente lei e ritornò alla
sua occupazione.
"Scusa, sono stato uno stronzo"
Ginny si voltò nuovamnete e lo fissò. "Almeno te
ne rendi conto"
"Si" Harry abbassò lo sguardo e si fissò le
scarpe.
Ginny si addolcì e gli si avvicinò prendengli il
volto tra le mani.
"è anche perchè sei un pò stronzo che
mi piaci"
gli confessò baciandolo e incontrando al risposta di lui.
Quando si staccarono si fissarono per un pò negli occhi e
poi...SCIAF!
Ginny lo colpì in pieno volto facendogli comparire il segno
della sua mano sulla guancia.
"Ehi...questa me la paghi!"
La ragazza colse il senso di quelle parole e cominciò a
scappare
per la casa ma purtroppo inciampò in una maglia lasciata
atterra dall'"ordinatissimo" Ron.
Harry colse l'occasione e la prese gettandola sul letto, cominciandole
a fare il solletico.
"Bas...ahahaha...basta..." la ragazza era praticamente senza fiato.
Per un secondo il ragazzo si fermò e la guardò
negli
occhi. La tenatzione fu così forte che non seppe resistere.
Posò le labbra su quelle della ragazza baciandola.
"La luce nel buio" mormorò Harry.
"Cosa?" chiese Ginny non capendo cosa volesse dire il
fidanzato.
"Tu. La luce nel buio"
La ragazza sorrise e posò nuovamente le sue labbra su quelle
di lui.
"Ti amo"
"Anch'io"
FINE OTTAVO CAPITOLO
Lo so, in questo chappy non succede nulla di nuovo o di molto
intrigante ma i miei piccioncini dovevano litigare un pò,
chiamiamolo scambio di opinioni perchè Harry poi doveva fare
un pò il romantico e farsi perdonare! Ah, quanto sono scema
delle volte! Comunque passando a cose più importanti questo
è l'ultimo aggiornamento che faccio prima di diventare a
tutti gli effetti una liceale!!! Quanto sono contenta! Forse
però un pò ho paura ma passerà! Quindi
alla prossima ragazzi!!!
Ringrazione chi ha messo la ff tra i preferiti:
E chi
ha recensito: Rowena
Ollivander Ho letto oggi la mail che mi hai mandato e
volevo dirti che se hai un accaunt su msn il mio contatto è
yl_94@hotmail.it, così se vuoi aggiungermi potremo
chiacchierare un pò! E tra l'altro come non possono piacermi
le tue ff? Sono super belle, dico sul serio! Per quanto riguarda i tuo
patatino...non ci ha messo niente a riprendersi con la sua 'Mione
accanto! Sei curiosa per la storia di Ginny? Bè posso solo
dirti che sarà una cosa molto spiacevole...non muore non
preoccarti, anzi non c'entra nulla con ferite o cose del genere! Ma ho
già detto troppo! Grazie anche a te che segui la mia ff,
sappi che mi fa un piacere immenso!!! A presto tadb Deidara
Scusa per la punteggiatura, prometto che dal prossimo chappy ci
farò un pò più di attenzione! Comunque
non preoccuparti se recensisci in ritardo, in fondo l'ho fatto anche io
con la tua ff! A presto tvb potterfanlalla17
Ciao tesoroooooooo già magari la Rowling avesse lasciato
Harry e Ginny insieme per tutto il settimo libro, ma neanche io l'ho
fatto perchè...no, non posso dirlo! Scusa, perdonami ma lo
scoprirai tra poco!!! Che dici ci stava bene la piccola litigata tra i
nostri piccioncini? Troppo piccola eh? Ma ci sarà il tempo
alla fine della guerra per litigare!!! A presto tadb erikappa
Di guardia alla tenda? Bho, forse qualche spirito della foresta! Dolce
Harry, eh? Forse un pò troppo ma in questo periodo l'unica
cosa che mi rimane da fare è far fare gli sdolcinati agli
altri!!! A presto tadb ginny_potter94
Mammamia non riusciamo mai a beccarci su msn! Qualche volta cerco di
esserci il pomeriggio dopo le quattro, però tu non ci sei
mai! vabbè lasciamo perdere e passiamo oltre che dici ti
piace quando Harry dice a Ginny che lei è "la luce nel
buio"? Sono sicura di si!!! Alla prossima tadbttttxs sarina87
Mi fa piacere che Harry, Ginny, Ron e Hermione ti risultino teneri! In
fondo è quello che volevo! Stupensa storia? Mi sa che
è un pò troppo, non sono ancora molto brava a
scrivere, ma migliorerò, promesso! Lally_thebest
Non ci conto che un giorno tu guardi la figura di Ron e la baci! Dai
anche Ron e Herm se sostituisci lui sono teneri, no? vabbè
la smetto di cercare di farti cambiare idea su Ron! Tadb
E ora nopn mi resta altro da fare che darvi appunatmento al prossimo
chappy "Addio"
Baci
Ylenia
9
Addio
La mattina seguente Harry si svegliò prima di
tutti, doveva
essere molto presto visto che il sole non era ancora sorto. Piano
adagiò il capo di Ginny sul cuscino che era poggiato sul suo
petto e sgusciò fuori dal letto. Una volta uscito
dalla tenda
passeggiò per gli alberi e inspirò una boccata
d'aria. Il
tempo stava cambiando, la guerra si infuriava sempre di più,
la
tensione si poteva tagliare con il coltello e lui stava lì,
stava facendo rischiare la vita alle tre persone che aveva
più
care al mondo. Che egoista che era, stava giusto pensando ad andare via
da solo quando una voce alle sue spalle lo fece voltare.
"Penserioso?" gli domandò Hermione andandogli vicino.
Il moretto annuì e poso lo sguardo sul viso dell'amica.
"Stò sbagliando tutto"
La riccia si sedette a terra e invitò Harrya a fare lo
stesso.
"Stai pensando che non ci vorresti qui?"
Il moretto si voltò verso di lei e lesse in quegli occhi la
decisione che quello che stavano facendo era giusto.
"Non hai paura?" le chiese non riuscendosi a trattenere.
Lei fece un piccolo sorriso "Abbiamo paura tutti, anche tu...e non lo
nascondere!"
Anche Harry sorrise e si voltò a guardare il sole che
nasceva.
"E se vi accadesse qualcosa, e fosse tutta colpa mia, sono stato io a
trascinarvi in questa cosa"
La ragazza fece segno di no con la testa e disse "Se non avremmo voluto
seguirti quando sei partito non ti avremmo cercato, avremmo finto di
non sapere dove ti trovassi e saremmo rimasti a casa, al sicuro, ma noi
siamo Grifondoro e amiamo il pericolo, e soprattutto ci preoccupiamo
troppo per gli altri, ma noi stiamo bene! Harry...promettimi che non
farai niente di insensato"
Il ragazzo si voltò verso di lei e si accorse che tutte le
sue paura erano infondate.
"Te lo prometto"
Entrambi sorrisero e si abbracciarono.
"Adesso però vai che oggi c'è il mercato,
altrimenti non si mangia e Ron inizia a brontolare"
Harry fu sicuro che quella fosse una scusa per rimanere sola e
piangere. Faceva così ogni volta che la preoccupazione
faceva
capolino e sapeva che le piaceva restare da sola. Le piaceva sfogarsi
senza dover spiegazione a nessuno. Anche a lui piaceva e la capiva.
Anche se gli altri dicendoci "Perchè stai piangendo?"
vogliono
farci sentir meglio a volte dà fastidio. è
difficile
rivelare le più profonde preoccupazioni che affliggono i
nostri
cuori.
Prese il mantello e si avviò per il piccolo sentiero di
campagna
che lo avrebbe condotto in città, a metà strada
fu sicuro
di aver sentito un singhiozzo soffocato.
Purtroppo non appena fu entrato in città un gelo lo pervase,
un gelo che lo inchiodò dov'era.
"Ma tu sai
evocare un
Patronus magnifico!" protestò Ron quando Harry
tornò a
mani vuote, senza fiato, capace di proferire solo una parola
'Dissennatori'. !Non ci sono
riuscito..."ansimò, massaggiandosi la milza dolorante. "Non
è...venuto". "E
così siamo senza cibo!" "Zitto Ron"
sbottò Hermione "harry, com'è successo?
Perchè non sei riuscito a evocare un Patronus?" "Non lo so"
"Questo non cambia il fatto che non abbiamo nulla da mangiare"
continuò la sua lagna Ron.
"Ma è mai possibile che non puoi mai smettere di fare i
capricci, sembri un bambino! a volte mi sembri tanto un idiota lo sai,
pensi di
essere il solo a soffrire qua? Non pensi che siamo anche noi affamati,
stanchi, non pensi che il tuo continuo bofonchiare stà
facendo
esaurire la pazienza a tutti! Sei sempre il solito cretino, idiota!"
prese la parola Ginny alzandosi e puntando il dito contro Ron "Mi hai
stufata lo sai!" il ragazzo stava per ribattere quando... "Ma
certo!"strillò
Hermione battendosi unamano sulla fronte "harry, dammi il medaglione!
Sbrigati" disse imapaziente schioccandogli le dita davanti al naso,
"L'Horcrux, Harry, ce l'hai ancora addosso!". Tese le mani e
Harry gli e lo
tese sfilandoselo dal collo. Neanche si era accorto di quel peso sullo
stomaco e di essere sudato finchè entrambe le sensazioni non
furono cessate. "Va meglio?" gli
chiese Hermione "Si, molto
meglio!" "Harry"
mormorò lei
adoperando il tono che si usa quando si visita un malato grave, "Non
credi che ti abbia posseduto, vero?"
Ginny trasalì. "No, non credo"
il ragazzo si
concentrò un pò "Se fossi stato posseduto non
saprei cosa
avrei fatto, no? Ginny mi ha detto che a volte non riusciva a
ricordarsi niente"
La rossa annuì. "Mmm,
forse non dovremmo portarlo. Possiamo tenerlo nella tenda"
Harry la guardò male "E se lo perdiamo, se
ce lo rubano..." "Ok, ok, lo
porteremo a
turno" acconsentì hermione , lo prese, se lo
infilò al
collo e lo nascose sotto la camicia. " E adesso che
abbiamo deciso, per favore possiamo andare a prendere da mangiare?"
sbottò Ron. "Si
però sarà meglio cambiare posto, non ha senso
restare dove sappiamo ci sono i Dissennatori"
Gli altri acconsentirono e si ritrovarono a montare la tenda vicino a
una fattoria da cui presero pane e uova, lasciano i soldi nel pollaio.
I mesi passavano e Ron diventava sempre più acido "e adesso
dove
si va?" era il suo ritornello. Ginny non si lasciava scappare occasione
per rimproverarlo ma quando la fame coincideva con il suo turno di
portare l'Horcrux diventava sgradevole a tal punto che la sorella lo
lasciava perdere come si fa con i bambini quando decidono che vogliono
una cosa e i genitori se ne infischiano lasciando che il figlio si
scocci e poi torni da loro a chiedere scusa per come si era comportato.
Solo, che a differenza del bambini, Ron non chiedeva mai scusa e ogni
volta che gli altri tre compagni di "viaggio" si ritrovarono a parlare
dei possibili luoghi in cui potessero essere nascosti gli Horcrux lui
ripeteva sempre "questo l'avete già detto milioni di volte"
senza però mai avere uno straccio di idea.
Qaundo Harry proprose come ultima chance ossia l'albania lui disse
sarcastico "Ma
sì, andiamo in ALbania. Non ci vorrà
più di un pomeriggio per frugare tutto il paese" "Non
può esserci nulla
laggiù. Aveva già creato cinque Horcrux prima
dell'esilio
e Silente era sicuro che il serpente fosse il sesto" spiegò
Hermione "Sappiamo che il serpente non è in Albania, di
solito
stà con Vol..."
"Non ti avevo chiesto di non dirlo più?"
sbottò Ron come era suo solito ogni volta che qualcuno stava
per pronunciare quel nome.
Quella conversazione andò avanti per ore ma quando ebbero
esaurito i luoghi in cui cercare non avevano nessu'idea in
più
rispetto a prima di cominciare a parlare.
Una sera entre stavano "cenando" Ron riprese la sua lagna sostenendo
che il cibo facesse schifo.
"Magari potresti contribuire anche tu a cercarne un pò, no?"
gli
fece notare Ginny al limite della pazienza. "Di solito siamo sempre noi
due- e indicò se stessa e Hermione- ad occuparci di
cucinare,
sarà perchè siamo femmine".
Ron la guardò male "No, è perchè tu,
fino a poco
tempo fa, sapevi cucinare benissimo e perchè Hermione
dovrebbe
essere quella più brava a fare magie"
"Cucina tu domani, Ron trova tu gli ingredienti e prova a
incantarli in qualcosa di commestibile, intanto io starò qui
a
sbuffare e a almentarmi, e vedrai come..."
"Zitta!" esclamò Harry, alzandosi di scatto e sollevando le
mani.
Hermione lo guardò offesa.
"Come fai a stare dalla sua parte, non..."
"Hermione, zitta, c'è qualcuno"
Qaundo furono usciti e riuscirono a trovare un paio di Orecchie
Oblunghe per ciascuno si ritrovarono a d ascoltare una conversazione
tra il padre di Tonks, Dean, un uomo di nome Dirk e un paio di folletti.
"Non hai sentito della spada?" chiese uno dei foletti all'altro che
evidentemente annuì.
"Quale spada?" chiese il padre di Tonks.
"A me l'ha detto Bill Weasley, pare che sua sorella sia entrata nella
scuola con l'aiuto di due ragazzi, Paciok e Lovegood e abbiano tentato
di prendere la spada".
Harry, Ron e Hermione guardarono Ginny che aveva abbassato lo sgaurdo
fino a fissarersi le scarpe.
"E cos'è successo ai ragazzi?" chiese Dean, evidentemente
era
preoccupato per Ginny essendo stato un suo ex e dispiaciuto per quello
che le aveva fatto.
"La Weasley è riuscita a scappare quando Piton li ha
scoperti mentre gli altri due sono stati puniti severamente
"Meglio, ci mancava solo che i Weasley avessero un'altro figlio ferito!"
Ron non aveva bisogno di sentire altro, prese la sorella per un braccio
e se la mise di fronte.
SCIAF
Le mani del ragazzo erano volate sul volto della sorella che si
portò istintivamente una mano dove il fratello l'aveva
colpita.
Sapeva di aver sbaglaito e non osò ribbattere.
"E SAREI IO IL BAMBINO? MA SEI PAZZA, SEI TU LA CRETINA QUI! LO SAI CHE
POTEVI MORIRE, LO SAI?"
Le sue mani stavano per ritornare all'attacco quando Harry lo
bloccò.
"E TU NON TI METTERE IN MEZZO SAI! SEI UN IDIOTA ANCHE TU,
PERCHè DOVEVI TRASCINARLA QUI?"
"Lui non mi ha trascinata qui" ebbe la forza di ribattere la rossa.
"TU NON PARLARE SAI! ADESSO TI RIPORTO A CASA, SUBITO!"
Ginny si divincolò dal braccio del fratello che la teneva
stretta e scappò tra gli alberi, mentre lui tentava di
seguirla,
però Harry lo fermò.
"Perchè non lo ammetti, qui quello che ha dei problemi sei
tu!"
"IO AVREI DEI PROBLEMI! MA LI HAI SENTITI? 'CI MANCAVA SOLO
CHE I WEASLEY AVESSERO UN ALTRO FIGLIO FERITO'!"
"è ovvio tutti sapranno di quello che è successo
a Bill e
ormai avranno visto George con un orecchio solo mentre credono
che tu
stiamo morendo di spruzzolosi, io credo che non sia successo nulla!"
ribattè il moretto.
"Certo, a te cosa importa, tu hai la famiglia al sicuro!"
"I miei genitori sono morti!"
"E i mie potrebbero fare la stessa fine!"
"ALLORA COSA ASPETTI VATTENE, PERCHè SEI ANCORA QUI?" anche
Harry alzò la voce.
La pioggia stava iniziando a cadere dal cielo.
"NON LO SO NEANCHE IO, INFATTI ORA ME NE VADO!"
gridò sprezzante "Tu cosa fai, Hermione?" chiese
alla fidanzata.
"Io resto Ron, avevamo promesso che..."
Capito, scegli lui!" la zittì."Allora vado a chiamare Ginny"
"Anche io resto Ron" fece lei camminando verso di loro.
Harry le si avvicinò sussurrando "Forse è meglio
se vai, Ginny"
"NON TI CI METTERE ANCHE TU!"
"L'unica cosa che San Potter potesse dire di sensato"
commentò "Muoviti tu" continuò riferendosi a
Ginny.
"Io ho detto che resto" ripetè con tono deciso.
Ron si voltò prima verso Hermione e poi verso Ginny.
"Allora addio, tu non sei più mia sorella"
Hermione si portò una mano sulle labbra e sul viso di Ginny
scivolò una lacrima.
Ron posò l'Horcrux nelle mani di Harry e si voltò
per
andarsene borbottando un piccolo addio alla sua ormai ex ragazza.
"Ron, aspetta"
Hermione rincorse il suo ragazzo per il bosco.
Ginny corse tra le braccia di Harry e scoppiò in un pianto
liberatorio.
Qualcosa si era rotto tra quei due ragazzi che ormai potevano essere
considerati fratelli per quanto si conoscevano, eppure l'amicizia a
volte illude le persone.
FINE NONO CAPITOLO
Sinceramente ho l'impressione che questo chappy sia troppo
veloce, non so il perchè ma so che è
così. Fatto stà che ora non posso mettermi a
riscriverlo perchè ho da scrivere al computer il chappy 14 e
15, quindi scusate ma prima che i prof del liceo comincino ad assegnare
compiti vorrei portarmi un pò avanti con la storia!
Ringrazio come sempre chi ha messo la ff tra le preferite:
E chi
ha perso qualche minuto per recensire: Lally_thebest
Vabbè meglio lasciar perdere l'argomento Ron
và...Sono davvero contenta che i chappy ti stiano piacendo!
Tadb erikappa
Ciao tesoro!!! è andato abbastanza bene il primo giorno di
liceo, per quanto riguarda i ragazzi in classe mia siamo venti ragazze
e solo due ragazzi e il fatto non mi piace per niente. Uno è
carino l'altro insomma però nelle altre aule ce ne sono di
più e a che più belli quindi non è che
la cosa mi pesa tanto! Almeno per ora! Se mi dici che sarà
un esperienza bellissima, ti credo! E spero che non mi risulti troppo
difficile lo studio del latino e del greco! Alla prossima tadb sarina87
Ormai sono convinta di dover migliorare e ci metterò tutta
me stessa, sono contenta che comunque nel mio piccolo io riesca
comunque a farvi provare qualche emozione, è una grande
soddisfazione. Anzi grandissima! Grazie per le tue recensioni, mi fa
piacere leggerle! Alla prossima! ginny_potter94
E finalmente anche io sono diventata una liceale! Il primo giorno
è andato benissimo anche se per ora sono per così
dire "spaesata"! Mi ci abituerò! Io lo sapevo che avresti
gradito la frase "tu, la mia luce nel buio"! Io credo che Harry abbia
litigato con Ginny solo perchè si sente oppresso e ha
saricato la tensione su di lei, cosa sbagliatissima tra l'altro!
Vabbè dai fammi andare che altrimenti anche oggi finisce che
non copio nessun chappy!!! Ciao tesoro! Tadbttttxs potterfanlalla17
Pienamente daccordo con te. Per quanti Harry Potter personali si
possano avere nella vita nessuno di loro sarà mai come
l'originale. Non ho mai detto una cosa del genere ma ora lo urlerei al
mondo: io invidio Ginny Weasley! Però la stimo allo stesso
tempo! La Rowling ha creato un personaggio perfetto! Ah, mamma Row...se
non ci fossi tu che mondo sarebbe? Ciao tesoro! Tadb Rowena
Ollivander Ciao tesorina! Prima di tutto: scusa! Ho fatto
lasciare i tuoi tesorini ma giuro che si rimetteranno insieme, magari
non per ora ma alla fine della guerra...magari potrei mettere il bacio
che ha scritto la Rowling come un bacio di riconciliazione, no? Si mi
piace! Ah, non vedo l'ora di leggere la tua nuova ff!!!! Deidara
L'avevo promesso e invece non l'ho fatto, non credo di aver corretto
tutti gli errori di punteggiatura! Pardon! Allora possiamo dire che hai
uno stile tipo Hermione Granger, in anticipo ma mai in ritardo! Un
bacione
E ora non mi resta che darvi appuntamento al prossimo chappy "Sempre e
solo dolore"
Baci
Ylenia
10
Sempre e solo dolore
Il dolore per quello che era successo aleggiava
ancora su di loro.
Ormai Ron era andato via e nessuno avrebbe mai più preso il
suo
posto. Se prima Hermione amava rimanere sola e piangere un
pò
solo qualche volta ora era diventata un'abitudine giornaliera. Il fatto
che facesse sempre più freddo e la pioggia continuasse a
cadere
non aiutava per nulla. Molte volte Harry usciva solo per lasciare sole
le due ragazze. Sapeva che se c'era qualcuno che poteva aiutare
Hermione in quel momento era solo Ginny, anche se, ogni volta che
finiva di consolare l'amica correva fuori e ritornava molto tempo dopo
con gli occhi ancora rossi.
"Tu non sei più mia sorella"
Quelle parole l'avevano colpita così tanto che non riusciva
a dimenticarle. Come biasimarla.
Harry cercava di starle accanto il più possibile, quando era
con
lui cercava di non piangere ma poi si accasciava sul suo petto e le
lacrime premevano contro i suoi occhi per uscire fuori. Si mostrava
forte con Hermione, diceva che non sarebbe servito a nulla piangere e
così faceva, dinanzi a lei era imperturbabile e si creava
una
corazza. Quella che poi buttava via quando era da sola.
La pioggia continuava a cadere e le menti dei tre ragazzi non facevano
che affollarsi di pensieri cupi.
Harry stava decisamente pensando che non aveva più idea di
cosa
fare. Erano stati in tutti i posti importanti per Voldemort, tranne
Hogworts che gli altri giudicavano essere l'ultimo posto in cui
nascondere un Horcrux.
Così un giorno mentre Ginny stava facendo la guardia il
ragazzo si avvicinò a Hermione.
"Senti...ehm...io dovrei dirti una cosa" balbettò sicuro di
beccarsi una nuova strigliata.
"Harry, potresti aiutarmi" fece lei ignorando ciò che aveva
detto.
Indicò un segno sopra il titolo di una fiaba tratta dal
libro che le aveva lasciato Silente.
"Guarda, questo simbolo non è una runa e poi sembra fatto a
matita"
Il ragazzo lo guardò più attentamente e
ricordò dove l'aveva già visto una volta.
"Questo non è il simbolo che aveva il padre di Luna al collo
alle nozze di Bill e Fleur?" le chiese guardandola negli occhi stanchi.
Lei si concentrò un pò e poi annuì
pensierosa.
"Krum mi ha detto che è il simbolo di Grindelwald"
Hermione lo fissò accigliata "Non mi risulta che Grindelwald
avesse un marchio e poi se è un simbolo di magia oscura
perchè dovrebbe essere riportato su un libro di storie per
bambini?"
In effetti il ragionamento era giusto e poi il ministro li aveva
controllati e se davvero fosse stato un simbolo di magia oscuro se ne
sarebbe accorto!
"Senti Hermione, io ci ho pensato e credo che dovremmo andare a
Godric's Hallow"
La ragazza annuì tra lo stupore di Harry.
"Si, ci ho pensato anche io e credo che si trovi lì"
"Ehm...che cosa?"
"La spada Harry, insomma Godric's Hallow è il paese
dov'è nato Godric Grifondoro!"
Harry la guardò ancora più stupefatto "Davvero?"
"Si, credo che Silente si aspettasse che noi lo collegassimo"
Harry annuì e andò fuori per rendere partecipe
delle loro intenzioni anche Ginny.
Anche in questo caso dovettero mettere a punto qualche dettaglio per
rendere più sicura la "spedizione". Siccome Harry sentiva
nell'aria ancora il peso delle cose successe poco tempo prima decise di
fare una sorpresa alle ragazze così un giorno
rientrò
nella tenda con un sacchettò in mano.
"Cos'hai comprato?" chiese Ginny curiosa.
"Dov'è Hermione?" chiese lui tenendola sulle spine.
"In cucina, credo stia cercando di fare qualcosa di decente con quel
pesce e le radici che abbiamo preso ieri"
Harry annuì e la chiamò facendola accorrere
spaventata e con la bacchetta stretta in mano.
"Che è successo?"
"Niente, siediti"
La ragazza ubbidì e Ginny li imitò fissando
entrambe quello strano sacchetto.
Harry mise la mano dentro e ne estrasse una vaschetta.
"Taratatà: gelato!"
Le due ragazze sorrisero, sorprese.
"Come hai fatto a prenderlo?" chiese Hermione.
"Un incantesimo di confusione e uno di memoria"
I tre ragazzi si avventarono sulla vaschetta e poco dopo tre cucciaini
tintinnarono dentro il contenitore vuoto.
Finalmente nell'aria si poteva scorgere un pò d'allegria che
presto sarebbe scomparsa nuovamente.
Ormai era tutto pronto, ogni minimo dettaglio era stato studiato e non
restava altro che partire.
Harry, Hermione e Ginny si misero sotto il mantello
dell'invisibilità e si smatrializzarono comparendo poco dopo
nella tranquilla città.
Camminarono verso il cimitero e trovarono presto la tomba dei Potter.
Ginny chiese ad Hermione di far comparire un nuovo mazzo di fiori
così da poterlo sostituire con quello lasciato da lei e
Harry la
volta precedente.
Ancora una volta le lacrime invasero gli occhi di Harry e
posò
una copia che aveva fatto della fotografia trovata nella stanza di
Sirius al centro delle due tombe.
Quando fu il momento di andare passò una mano sulle
fotografie
di entrambi i genitori e prese a camminare mano nella mano con Ginny.
"Ehi, guardate" disse Hermione ad un tratto indicando un simbolo.
"è quello che c'era sul libro" fece Ginny, i due ragazzi le
avevano raccontato della loro discussione.
La riccia accese la bacchetta e l'avvicinò alla lapide.
"C'è scritto Ignotus"
Un movimento alle loro spalle li fece voltare.
"Hermione, andiamocene"
Harry prese per mano anche lei e si avviarono verso l'uscita notando
però due tombe che riconobbero quelle della madre e della
sorella di Silente.
Un nuovo rumore sospettoso fece convincere ancora di più
Harry che era meglio andarsene.
Una volta usciti dal cimitero si diressero verso casa Potter.
Quando intravidero la villetta, Harry rimase allibito sentendo la mano
di Ginny stringere più forte la sua.
Da un lato il tetto era forato e le parete rase al suolo, evidentemente
quella doveva essere la parte in cui la maledizione lo aveva colpito.
Dal giardino apparve un cartello su cui c'erano scritte molte
sollecitazione per Harry, il quale ne fu enormemente felice.
Una persona si stava avvicinando a loro, il moretto aveva una mezza
idea di chi fosse e quando la figura gli si fu avvicinata di
più
le chiese "Sei Bathilda?"
La donna annuì e fece segno di seguirli portandoli in un
casolare che doveva essere casa sua.
Nell'ingresso Harry notò una fotografia rappresentante un
uomo.
"Hermione, Ginny, è il ladro di Gregorovich!" le
chiamò.
Loro si avvicinarono e lo osservarono ma Bathilda fece segno ad Harry
di avvicinarsi.
Qundo il ragazzo la raggiunse indicò prima se stessa, poi
Harry e infine il soffitto.
"Credo che voglia che vada di sopra"
Le due ragazze annuirono e si mossero verso di lui ma la donna scosse
il capo con energia e indicò di nuovo se stessa, Harry e il
soffitto.
"Credo che voglia che ci vada da solo"
Le altre due annuirono ma lo pregarono di sbrigarsi.
Harry chiese a Bathilda di fargli strada e quella obbedì
portandolo di sopra.
Al piano superiore era tutto buio così Harry accese la
bacchetta.
"Sei Potter?" gli sussurrò all'orecchio.
"Si" annuì lui "Hai qualcosa per me?"
Ma la stanza barcollò dinanzi ai suoi occhi e vide Voldemort
"Tienilo"
aveva sussurrato.
Harry si riprese e ripetè la domanda alla donna che
indicò una toeletta.
Harry senza aspettare che lei gli facesse strada si avvicinò
ma
con la coda dell'occhio notò un movimento strano. Si
voltò di scatto e quello che vide gli mozzò il
fiatto
dallo spavento. Esattamente dove prima c'era il corpo di Bathilda ora
stava fuoriuscendo un serprente: Nagini.
Il rettile lo colpì con forza facendo, evidentemente,
sentire un rumore al piano sottostante.
"Harry?" chiese Hermione ma il ragazzo non ebbe il tempo di riprendere
fiato per poterle rispondere poichè il serprente gli
scivolò addosso facendogli sfuggire la bacchetta dalle mani.
Un rumore su per le scale gli fece capire che le due ragazze stavano
salendo al piano superiore.
La porta si spalancò ed entrambe ebbero la stessa reazione
che aveva avuto Harry poco prima.
La sua mente vide nuovamente Voldemort ma questa volta stava volando,
era felice, molto felice.
"Hermione, Ginny, stà arrivando"
Vide le due voltarsi verso di lui e un secondo dopo volare per la
stanza ad un colpo di coda del serpente.
Corse verso le due ragazze e le aiutò ad alzarsi velocemente
prendendole per mano.
Vide il signore oscuro entrare dalla porta.
Si lanciò dalla finestra, l'urlo delle due gli ecceggiava
nello orecchio.
Ad un tratto sentì la mano di Ginny sfuggirgli, ma non ebbe
il tempo di voltarsi che tutto divenne buio
FINE DECIMO CAPITOLO?
Taratatà, colpo di scena! Da qui comincia il "mistero di
Ginny", chiamiamolo così va! Che cosa le sarà
successo? Tutto questo nel prossimo chappy! Ah, dimenticavo di fare gli
auguri a Hermione per il suo compleanno, grazie Viky per avermelo
ricordato!
Ringrazio come sempre chi ha messo la ff tra le preferite:
E chi
ha recensito: Rowena
Ollivander Lo sapevo che odiavi questo pezzo ma ho dovuto
metterlo, mi dispiace tanto! Bene, allora userò quel bacio
come riconciliazione, lo so è lontano ma il tempo quando
meno te lo aspetto corre veloce ed è allora che vogliamo
fermarlo, ma non possimo (cretinata uscita di getto...XD) Ed eccoci al
tanto atteso "mistero di Ginny"! Che sarà capitato alla
nostra bella rossa? Ti lascio con questi dubbi! Un bacione tadb potterfanlalla17
Il dubbio di quando Ginny sia andata ad Hogwoarts c'è lo
hanno parecchi, e diciamo che si saprà circa nel
16°, che stò scrivendo, o 17° capitolo! Non
preoccuparti per Ron tornerà pentito e come hai detto tu si
rimetterà sulle dritte per dare una mano! Alla prossima tadb ginnypotter94
Scopriremo quando Ginny è andata ad Hogwoarts solo o nel
16°, che stò scrivendo, o 17° capitolo. Per
ora non posso fare altro che aggiungere ancora dubbi a quelli che hai
già! Hai ragione Ron si è comportato un
pò da stronzo, ma si rimetterà sulle dritte e
darà una mano al suo ritorno! Tadbtttttt erikappa
Scopriremo quando Ginny è andata ad Hogwoarts solo o nel
16°, che stò scrivendo, o 17° capitolo. Hai
detto una cosa giustissima, non so come ho fatto a non pensare di far
dare un cazzotto a Ron da Harry, vabbè facciamo finta che
era troppo scioccato per farlo! Lo so che il latino è
difficile, io l'ho fatto anche alle scuole medie, ma per ora
stò solo ai casi mentre il di greco ho fatto l'alfabeto e
giuro sembra arabo ma poi mi sono convinta che dovevo imparalo e quindi
mi ci sono messa e l'ho imparato! Buon inizio di anno scolastico anche
a te, posticipato! Alla prossima! Tadb Deidara
No no no! Non era un insulto, anche io amo la precisione! Tu e Lally vi
siete messi daccordo per fare una congiura contro Ron o meglio la
"donnola" come lo hciama lei, per caso? sarina87
Sisi, Harry aveva paura per Ginny perciò voleva mandarla
via. Non preoccuparti, la ama ancora! Ron si è comportato un
pò da idiota, ma si farà perdonare! Alla
prossima! Tadb
11
Un sogno, la mia speranza
Sua madre. Suo padre. Voldemort. Lui che piangeva in una culla. Il viso
pieno di paura. Un lampo di luce verde...
Qualcuno lo stava strattonando. Lo chiamava gridando, forse
stava
piovendo perchè alcune gocce gli bagnavano il volto. No, non
era
la pioggia. Lacrime. Certo.
All'improvviso la consapevolezza di quello che era successo, la mano di
Ginny che non stringeva più la sua.
Aprì gli occhi a fatica e si ritrovò dinanzi
un'Hermione
che piangeva disperatamente e lo chiamava, tentando di svegliarlo.
"Harry, Ginny è rimasta indietro"
Si era messo a sedere in un secondo e aveva cercato la bacchetta, ma
stranamente non l'aveva trovata.
"Hermione, stai calma. Adesso io torno indietro e la riprendo"
tentò ma sapeva di non essere stato convincente. In cuor suo
sapeva che non le era successo nulla, o almeno lo sperava.
"Hermione, dov'è la mia bacchetta?" le chiese continuando a
frugare nelle tasche.
La ragazza emise un singhiozzo e lo guardò negli occhi
porgendogliela. Quando Harry la vide spalancò gli occhi per
la
sorpresa, era spezzata in due.
"Non puoi aggiustarla?" le chiese quasi supplicandola.
Hermione lo guardò negli occhi e fece segno di no col capo.
"Ti
ricordi quando quella di Ron si spezzò e non fu
più in grado di
riaggiustarla?"
Harry annuì e si alzò. "Tu aspettami qui, io vado
a Godric's Hallow"
Non le diede neanche il tempo di capire cosa aveva detto che scomparve.
Apperve un secondo dopo davanti alla casa che aveva appena lasciato. Il
cuore gli batteva all'impazzata. Se era successo qualcosa a Ginny
probabilemnte si sarebbe suicidato. Entrò nella villeta,
apparentemente vuota. In quel momento una risata crudale
eccheggiò nella sua mente e lui cercò di
approfondire la
visione per poter sapere della ragazza Con entorme sforzo vide una
stanza in penombra e Ginny ai piedi di Voldemort.
"Adesso, se questo grande potere dell'amore è
così
potente non vedo perchè non dovresti riuscire a liberarti,
oppure non sei innamorata di Potter?" una nuova risata prima di
mormorare "Crucio", la ragazza cominciò a contorcersi e a
urlare
di dolore.
Harry riaprì gli occhi e tutto sudato andò al
piano di
sopra con la speranza di trovare qualche cosa, ma nulla, era tutto
deserto! Che cosa aveva in mente Voldemort?
Non avendo concluso nulla il moretto si smaterializzò
comparendo
dinanzi ad Hermione che camminava avanti e indietro evidentemente
preoccupata.
"Ginny non c'è" mormorò e scappò in
riva al lago
con le lacrime agli occhi. Era tutta colpa sua se Voldemort l'aveva
presa. Tutta colpa sua se lei adesso era in pericolo. Se solo avesse
ascoltato Ron e obbligato Ginny ad andare con lui ora lei sarebbe al
sicuro, tra le braccia dei suoi genitori e invece non era lì.
Fissò il lago e i ricordi di loro due insieme gli passarono
dinanzi agli occhi come un film. Ricordò quando l'aveva
baciata
e quando lei aveva detto che il loro era "Un amore interminabile". Si
passò una mano tra i capelli e si accorse di avere la
maglietta
bagnata. Quanto era disposto a perdere per lei, quanto potevano far
male le lacrime che un giorno sarebbero state ripagate?
Un giorno...
Poteva finire tutto all'improvviso, tra un mese, due, tre o forse
anni...
Niente era più certo, niente aveva più un senso.
Stava perdendo tutto.
"Così debole, così vulnerabile, Potter. E
perderai...ogni
cosa" quelle parole che Voldemort aveva pronunciato al Ministero tempo
prima.
Il suo punto debole, l'aveva trovato...era disposto a tutto per salvare
gli altri...
"Poratela nelle prigioni" aveva sentenziato Voldemort guardando Ginny
con i suoi occhi rossastri.
Incredibile come anche in quel momento la rossa sapesse tenere duro.
Non aveva lasciato che la paura prendesse il sopravvento.
"Draco, occupatene tu, sai come...trattare le ragazze"
Malfoy annuì e aiutò Ginny ad alzarsi
poichè aveva le mani e i piedi legati.
Era strano, ora poteva averla ai suoi piedi, eppure non poteva che
provare compassione per lei. Ora che aveva capito cosa significava
amare davvero, sapeva che in quel momento Voldemort non poteva fare
più male a Potter.
"Entra" ordinò a Ginny aprendo la porta di una cella situata
nelle cantine. La ragazza si strattonò cercando di evitare
il
tocco con la pelle di Draco.
"è inutile che ti ribelli, tanto non ti posso liberare"
Ma lei non era mica quel tipo di ragazze che si faceva convincere tanto
facilmente.
"Ehi, guarda che se fosse per me ti getterei tra le braccia del tuo amore ma dato che
non posso, ARRANGIATI!"
L'aveva praticamente gettata a terra, aveva esagerato, ma lui non era
un tipo che chiedeva scusa. Chiuse la porta sbattendola con ferocia e
ritornò al piano superiore lasciandola lì.
Era in una grande vallata piena di fiori, c'era qualcuno che gli
correva incontro. La riconobbe subito, Ginny. Era vestita da sposa e
gli correva incontro. L'abito bianco che le arrivava appena
sotto
il ginocchio la faceva sembrare una dea. Sicuramente quella della
bellezza, o della guerra...poteva essere qualunque dea tranne Medusa.
Gli correva incontro e lui rideva, ma sembrava che quel cammino che
l'avrebbe portata da lui era interminabile. E poi all'improvviso tutti
si faceva buio. I fiori appassivano e cominciava a tuonare. Compariva
Voldemort seguito dai mangiamorte. Lui corse ad abbracciare Ginny ma
Voldemort fu più feloce e con pronunciò quel
faditico
incantesimo.
Un lampo di luce verde e il corpo senza vita di Ginny cadeva a terra
con grazia.
Poi la stessa sorte toccò a lui e si fece tutto buio.
Vedeva solo una luce.
Una luce che riusciva quasi a sovrastare tutto il buio e sotto forma di
fantasma comparve Ginny. Questa volta il vestito bianco era
più
lungo e le formava una scia dietro di lei.
Gli si avvicno e con la sua solita dolcezza gli posò nella
mano la collana che lui gli aveva regalato.
"Portami con te" sussurrò Harry.
La ragazza fece segno di no col capo e si voltò per
andarsene.
"No, aspetta"
Ma Ginny continuava ad avanzare finchè un ombra di cui non
si
poteva distinguere il volto le prese la mano e la portò con
se.
La ragazza si voltò un ultima volta e alzò la
mano in segno di saluto, non riuscendo poi a trattenere una lacrima.
Harry si svegliò di colpo mettendosi a sedere e scoprendo di
essere tutto sudato.
"Ginevra..."
"Ginny, amore..."
Stava camminando per un corridoi scuro, ma alla fine poteva intravedere
una piccola luce e delle voci che la chiamavano.
La prima era una specie di sibillo senza nessun sentimento.
La seconda era una specie di implorazione, e aveva il gusto della
speranza.
Queste due voci continuavano a chiamarla mentre lei correva cercando di
fare meno silenzio possibile e arrivò alla fine del
corridoio.
"è finita Potter, dì addio alla vita"
Voldemort alzò la bacchetta contro il ragazzo disteso a
terra.
"NOOOOOOOOO" gridò lei non riuscendo a trattenersi e
attirando l'attenzione di entrambi su di lei.
"Ginevra?" chiese l'uomo dal volto bianco. "Vieni, finiscilo tu"
Lei sbiancò di colpo facendo volare la bacchetta dalle mani
di
quello che, non sapeva il perchè, stava considerando il suo
padrone.
"La promessa, signore" gli ricordò avvicinandosi al corpo di
Harry.
"Ginny, amore..." aveva una voce spenta piena di sofferenza.
"Non ti accadrà nulla, Harry"
Ma nello stesso istante che finì di pronunciare un lampo di
luce verde colpì il corpo del ragazzo.
Un secondo dopo Ginny si svegliò con la testa dolorante e il
corpo bagnato di sudore.
FINE UNDICESIMO CAPITOLO
Prima di tutto volevo scusarmi con tutti voi per non aver aggiornato
martedì ma questo liceo classico impegna molte
più ore della mia giornata di quanto ne avessi premeditate
però naturalmente eccomi qui!
Lo so, questo chappy mi è venuto un pò corto,
spero
possiate perdonarmi. L'ultima parte è un sogno fatto da
Harry e uno da Ginny e
il significato lo scoprirete nei prossimi capitoli. Un avviso: in
questa ff Voldemort avrà un idea per cercare di sviare
questo
potere, cioè l'amore, che dovrebbe sconfiggerlo,
poichè
ho deciso che Voldemort, pur non credendo in questo sentimento potesse
averne comunque paura dato che 16 anni prima questo potere gli
ha
segnato 14 anni di clandestinità senza un vero corpo. Ora ho
già detto troppo!
Ringrazio chi ha messo la ff tra le preferite:
E chi
ha recensito: Rowena
Ollivander Ma certo che la Viky del compleanno di Hermione
sei tu! E hai proprio ragione questo è solo
l'inizoo della serie di colpi di scena che caratterizzeranno la mia ff!
Comunque la tua ff mi è piaciuta in un modo incredibile, sei
bravissima! potterfanlalla17
Ma come farai io senza di te? Giuro sei l'unica che mi parla positivo
del liceo classico! Anche se mi stò lasciando un
pò prendere dalla paura di essere bocciata! Lo so che adesso
sei preoccuapata per Ginny, cerco di non farti stare in pena, ma so che
è inutile! Alla prossima tadb sarina87
Siete tutti preoccupati per Ginny, mi dispiace tanto farti stare in
pena! ginny_potter94
Ginny non è ne caduta, ne si è spaccata, ma
è successo quello che yu più temevi, so che
adesso mi vorresti uccidere ma scusa, scusa, scusa!!! Cos'è
che di preciso non hai capito di quello che è successo a
Hermione dopo il ministero? Alla prossima tadbtttt Deidara
L'idea del gelato piaceva tanto anche a me! Non pensavo che Ron stesse
antipatico a così tanta gente! poverino, che ha fatto di
tanto grave? lally_thebest
Vabbè non ti preoccupare se non ti va più di
seguire la mia ff, non è detto che perchè i vuoi
bene devi essere obbligata a leggere!Tadb erikappa
tu eri curiosa e io ti ho fatto aspettare più del dovuto,
sorry! Cercherò di aggiornare prima questa volta, ma non
prometto nulla! Tadb Ludo
Ciao! Non sai quanto sono contenta che la mia ff ti piaccia! Comunque
Forse hai ragione, Herm e Ginny sono un pò troppo sconvolte
per Ron, ma tanto lo rivedremo presto e non ci sarà
più bisogno di essere in pena per lui! Bacioni
12
Il ritorno di un amico
Harry si svegliò di colpo e tutto sudato. Ci mise solo un
attimo
a ricordare il sogno che aveva fatto. Ricordò Ginny vestita
di
bianco e che volava via da lui. Lo ammise a se stesso, aveva una paura
matta che le fosse successo qualcosa. Eppure in cuor suo sareva che
stava bene. Si voltò nel letto e cercò di
riaddormentarsi, ma fu impossibile. Troppi pensieri si facevano largo
tra la sua mente. Si alzò e si vestì velocemente
raggiungendo Hermione, che stava facendo il suo turno di guardia. Non
appena fu sul margine della porta (non sapevo come chiamarla n.d.a)
cominciò ad udire i suoi
singhiozzi soffocati e una morsa al cuore prese il sopravvento. In quel
momento avrebbe spaccato la faccia a Ron per quello che aveva
conbinato, eppure si fece forza ed uscì fuori sedendosi
accanto
ad Hermione che subito tentò di nascondere le lacrime.
"So che stavi piangendo" disse Harry "Non c'è bisogno che ti
nascondi, in questo momento viene da piangere anche a me, sai?"
Hermione si voltò verso l'amico e si
gettò tra le sue braccia piangendo sonoramente.
"Vorrei non avervi mai trascinati con me, vorrei che foste tutti a casa
a godervi la fine delle vacanze, so far solo soffrire le persone. Ron
è andato chissà dove. tu stai qui a soffrire per
lui e
Ginny...lei stà con..." ma non riuscì a terminare
la frase, scavò un piccolo buco e lanciò la terra
lontano, lasciando che una lacrima rigasse sul suo volto.
Hermione si alzò dal suo petto e lo guardò in
volto.
Harry con molto tatto le asciugò le lacrime che ancora si
facevano largo sul suo viso e l'abbracciò.
Il moretto aveva bisogno del conforto dell'amica, come lei aveva
bisogno del conforto di lui.
E restarono così per molto tempo cercando di trovare un
pò di calore nelle braccia dell'altro.
"Non è colpa tua se Voldemort è nato, se ha
distrutto la
tua famiglia e anche la tua vita" disse Hermione staccandosi da lui "E
io sono fiera di essere qui, e non devi abbatterti, fallo per
Ginny...lei stà aspettando il principe azzurro che
andrà
a salvarla. Lei ti ama, e se deve rischiare la vita allora lo
farà, perchè saprà di farlo per te"
Harry tirò un sospiro e cercò di riprendere un
pò di coraggio, o semplicemente speranza.
"Vai a dormire, sei stanca e...vai, finisco io"
Hermione lo ringraziò con un sorriso e andò
dentro, stanca, ma con un pò di speranza in più.
Il cielo diventava man mano più scuro ad ogni ora, dovevano
essere le due di notte stando all'orologio che gli avevano regalato i
signori Weasley.
Si appoggiò alla tenda pensando a quello che Ginny potesse
star
facendo in quel momento e si ritrovò a pensare quando la
prima
volta erano stati in quel posto. Allora erano in quattro; Ron
e
Hermione si amavano alla follia e avevano chiesto loro di lasciarli
soli e lui e Ginny erano andati al lago, dove sicuramente non avevano
perso tempo a guardare il vuoto. E senza riuscire a controllarlo un
sorriso gli sbocciò sul volto.
Rimase così a fissare gli alberi e vedendo man mano una luce
avvicinarsi. Istintivamente strinse forte la bacchetta di Hermione tra
le mani, ma quello che gli si presentò agli occhi non era di
certo qualcosa di oscuro.
Una cerva avanzava cauta verso di lui, illuminata di una luce propria.
Dovendo decidere cos'era Harry optò per un Patronus.
Ma dopo essere rimasto vari minuti ad osservarsi la cerva gli
voltò le spalle e se ne andò.
"No, aspetta" disse Harry in un sussurro appena percettibile.
Senza pensarci si alzò e cominciò a rincorrerlo.
Riconobbe la strada che stava percorrendo. L'aveva fatta con Ginny
giusto quella volta a cui stava pensando prima.
Arrivarono al laghetto e lì l'animale sconparve lasiandolo
solo
e pervaso dalla paura. Com'era stato stupido! Di certo quella era un
imboscata e lui ci era cascato come un sacco di patate.
Accese la bacchetta di Hermione cercando la strada da cui era venuto ma
un bagliore che apparve quando la luce illuminò il laghetto
lo
distrasse facendolo voltare. Vide una croce e avvicinandosi
notò
una spada con un rubino: La spada di Grifondoro.
Eccitato, non ci pensò molto e tento di appellarla, ma il
tentativo fu vano così senza perdere altro tempo si
svestì e si tuffò nell'acqua gelida.
Il primo impatto fu bruttissimo e neanche lui seppe come fece a
resistere ma andò a fondo toccando l'oggetto con le mani, in
quel preciso istante sentì qualcosa stringergli il
collo:
il medaglione. Cercò di arrivare in superficie ma
invano
finchè non sentì stringersi da dietro e fu sicuro
che
fossero le braccia della morte.
Ma poco dopo si ritrovò sulla sponda, bagnato fradicio, ma
salvo.
"Ma...sei...scemo?"
Quella voce, che avrebbe riconosciuto tra mille, ma che in quel momento
lo sorprendeva. Si voltò verso la persona che lo aveva
salvato e
sorrise.
"Potevi togliertelo prima di tuffarti, no?"
Muovendosi l'uno verso l'altro si abbracciarono.
Non poteva ancora credere che Ron fosse lì con lui e neanche
sentendo le sue braccia stringerlo riuscì a rendersene
conto.
Staccandosi notò che in una mano teneva il medaglione e
nell'altra la spada. Gli si avvicinò e il rosso gli porse la
spada che il moretto rifiutò.
"Devi essere tu a distruggerlo"
"Io?"
"Hai preso tu la spada, devi farlo tu"
Ron lo guardò sorpreso, come se stesse udendo le parole di
un pazzo.
"No, fallo tu" rifiutò porgendogli ancora una volta la spada.
"Al tre lo apro" fece l'altro non badando alle parole dell'amico.
"Harry..." cominciò lui.
"No, Ron, sono mesi che cerchiamo un modo per distruggerlo e devi
essere tu a farlo. Forza, sei il ragazzo più coraggioso che
io
abbia mai conosciuto. Hai rischiato la vita per me, per Hermione, e hai
sbaglaito, di questo ne siamo consapevoli entrambi, ma sei ritornato,
ed è questo che conta"
"Come lo aprirai?" chiese Ron facendogli capire che aveva accettato.
"Lo dirò in serpentese"
Il rosso annuì ed Harry si voltò verso il
medaglione.
"Apriti"
Non appena quella parola fu pronuncita dal medaglione fuoriuscirono i
corpi di Harry e Hermione.
"Ho guardato nel tuo cuore, Ronal Weasley, ho conosciuto le tue
più peggiori paure..." disse la voce di Voldemort.
"Chi preferirebbe te a lui, Ron , tu non sei niente in confronto al
grande Harry Potter" disse Riddle-Hermione.
"Già Ron, ci stai solo tra i piedi" fece il Riddle-Harry.
Il ragazzo rimase ammutolito ad ammirare la scena.
"RON, FORZA COLPISCI" gridò Harry.
"Anche tua madre preferirebbe Harry a te, e sei sempre stato l'eterno
secondo Ron, anche tra i tuoi fratelli I tuoi genitori non ti volevano,
desideravano una femmina" continuò con voce tagliente
Riddle-Hermione facendo toccare le sue labbra e quelle di Harry.
"FORZA, RON, NON DARGLI ASCOLTO"
Il rosso si riscosse come da un trance e si alzò colpendo il
medaglione nel centro.
Quello che sentirono dopo fu un urlo di dolore e sangue. Molto sangue
scese dal medaglione sporcando la neve intorno a loro.
Harry si avvicinò all'amico e si inginocchiò
difronte a
lui."Non fa che piangere da quando te ne sei andato, stà
male e
ogni sera spera che tu stia bene e che non ti sia successo niente,
è davvero triste"
Ron alzò il capo e fece un ghigno "Probabilmente ora
starà sognando la mia morte"
Harry alzò le spalle "Se starà sognando la tua
morte
allora, nel sogno, starà piangendo come una matta e
probabilmente sarà davanti a Tu-sai-chi per chiedere
vendetta"
"Mica la mia morte per mano di Tu-sai.chi. Semmai per mano sua!"
scherzò mettendosi in piedi "è meglio che mi
prepari a
qualsiasi cosa quando mi vedrà"
Harry sorrise e gli fece strada fino alla tenda dove Ron
esitò
ad entrare ma poi convincendosi che non c'era altra soluzione si fece
forza ed oltrepassò la soglia chiamando l'amica.
"Hermione"
Ma la ragazza non fece nient'altro se non girarsi nel letto e solo dopo
che Harry la scosse un pò aprì gli occhi ancora
assonnata.
"Guarda chi ci è venuto a trovare?"
Hermione si alzò di scatto dal letto pensando al peggio e
invece
si ritrovò dinanzi a Ron. Sulle prime lo guardò
cercando
di capire se fosse la realtà oppure, chiedendosi
de dopo aver immaginato per
tanto tempo quel momento, avesse cominciato anche ad
avere delle visioni. Si avvicinò piano al corpo del ragazzo
e
sfiorò il suo volto con un dito. Ron le sorrise pensando di
essersela cavata con così poco, e invece...
"Tu, stronzo...Ronal Bilius Weasley!" la riccia accompagnò
ogni parola con un pugno.
"Ehi, Hermione...mi fai male!"
Ma da quanto si poteva capire la ragazza non aveva intenzione di
smettere.
"Scusa, 'Mione!"
"Tu-vieni-qui-dopo-tutto-quello-che-abbiamo-passato-e chiedi-scusa?"
Ron cercando di scansare i colpi della ragazza borbottò "E
cosa dovrei fare?"
"Non lo so, fruga nel tuo cervallo, non dovresti metterci molto!"
Questo Harry lo considerò un colpo basso e tentò
di frapporsi tra i due.
"Hermione, mi ha sal..."
"Non m'importa quello che ha atto, dov'è la mia bacchetta?"
Il moretto vedendo che la situazione borbottò un "protego" e
i due ragazzi si divisero.
"HARRY, RIDAMMI LA MIA BACCHETTA!"
"Ascoltiamo prima quello che ha da dirci Hermione!"
"Non m'importa quello che ha da dire!"
"Hermione, ha distrutto l'horcrux e mi ha salvato la vita!"
La ragazza notando, per la prima volta, il medaglione spezzato tra le
mani di Harry sembrò calmarsi e Ron approfittò di
quel
momento per parlargli di come era stato catturato dopo essere andato
via, della sua permanenza a Villa Conchiglia e di come dopo aver udito
il suo nome pronunciato da Hermione nel Deluminatore ed era stato
trasportato lì e aveva visto Harry correre dietro
a un
patronus, di come aveva intuito che qualcosa non andava e si era
tuffato salvandogli la vita, le disse di aver distrutto l'Horcrux,
evitando però i dettagli di quello che avevano detto e fatto
le
loro copie, e che ora era lì per farsi perdonare e chiedere
ad
entrambi se poteva ritornare nella "squadra".
Dopo aver ascoltato il racconto Hermione fece spallucce e si
arrampicò sul suo letto prendendo a fissare il soffitto.
"Be', poteva andarmi peggio! Ti ricordi di quando mi ha lanciato
addosso quei canarini?"
"Non è detto che non lo rifaccia!" disse Hermione che aveva
solo finto di non ascoltare più i due amici.
Ron si guardò intorno come ricordandosi di qualcosa
all'ultimo momento.
"Ma Ginny dov'è?"
Ad Harry ed Hermione sembrò che il mondo crollasse. Per un
minuto avevano dimenticato quello che era accaduto ma la domanda fatta
dal rosso li aveva riportati alla realtà.
Il moretto fissò Ron con gli occhi lucidi e non riuscendo a
controllarsi una lacrima si fece largo sul suo volto facendo spaventare
l'amico.
"Harry, dov'è Ginny?"
Hermione scese dal suo letto e spinse Ron fuori dalla tenda. Sapeva che
Harry non sarebbe mai riuscito a raccontargli cosa era successo ne
tantomeno voleva vedere nuovamente le sue lacrime e la sua faccia piena
di dolore rifiorire.
Fu così che si fiondò nel racconto di quello che
era successo a Gordric's Hallow.
FINE DODICESIMO CAPITOLO
In questo chappy non abbiamo avuto notizie di Ginny, però
nel
prossimo ci sarà una "bella" (il fatto che la parola
è
tra virgolette non è un buon segno) sorpresa per lei! Ora
che
Ron
è tornato Harry era sembrato più sereno ma non
è
colpa dell'amico se è ritornato triste, purtroppo qualcosa
che potete minimamente immaginare si stà facendo
largo tra i due
piccioncini, qualcosa che li segnerà per sempre...ma ora non
posso dire più nulla!
Questo e molto
altro ancora, nel prossimo chappy!!!!!
Ringrazio chi ha messo la ff tra le preferite:
Scusate per le risposte brevi: Rowena
Ollivander Cos'hai capito dai sogni? Spero di non averti
rovinato la sorpresa! Wow, non credevo di aver scritto così
bene lo scoro chappy! Sono curiosissima di sapere cos'è che
ti spaventa e che possa succedere nella mia ff! Alla prossima! Tadb Deidara
Strano credo che sia l'aggettivo più adatto! Comunque non
hai azzeccato! Ginny non ritornerà con Harry e company
quando loro andranno al Malfoy Manor! Chissà
perchè! Pedromane
Ciaoooooooooo! Anche tu preoccupata per Ginny, eh? Forza Harry, puoi
farcela! sarina87
Accontentataaaaaaaaa! Draco l'aiuterà non preoccupatri!
Grazie per i complimenti! ginny_potter94
Si, difatti avevo capito male. Comunque no, non si è
smaterializzato con loro ma è Ginny che non lo ha fatto! Lo
so i sogni erano un pò contorti, ma si spiegheranno, quello
di Harry nel prossimo chappy e anche quello di Ginny per
metà! Tadb potterfanlalla17
Un patto con Voldemort...io non lo chiamerei proprio patto ma ci siamo
vicini! Draco era innamorato di Ginny nell'altra ff "Un amore
interminabile" ma ora l'ha sostituita con una che ama veramente!
Comunque grazie per i consigli per il liceo! Grazie, grazie, grazie!
Non sai quanto valgono per me! Tadb erikappa
ciao!!! A scuola tutto bene, certo meglio della scorsa settimana! A te
invece? Quanto al chappy sono super felice che ti piacciano sempre! Tadb
APPUNTAMENTO AL PROSSIMO CHAPPY "TU O LA TUA FAMIGLIA?"
BACI
YLENIA
13
Tu
o la tua famiglia
Se ne stava rannichiata in un angolo scrutando il buio
cercando una
piccola fonte di luce. Aveva appena fatto un incubo per nulla
rassicurante. Ricordava le sue sicurezze svanire con un colpo di luce
verde che aveva colpito Harry. E poi parlava di una promessa, ma quale
promessa? Come poteva essere lei scesa a compromesso con Voldemort? Ma
era solo uno stupido sogno, e sperava, che non si realizzasse mai.
Prese tra le mani il ciondolo che Harry le aveva regalato e aprendolo
si rivide baciare Harry che insieme a lei distoglieva poi lo sguardo,
imbarazzato.
Non poteva non sorridere guardando quella scena. Troppi ricordi erano
legati a quella collana. Un giorno che non si era concluso nel migliore
dei modi ma che era stato speciale. E ancora poteva ricordare quel
vestito rosso, che ora riposava nel suo armadio alla Tana, ricordava
gli abbracci e il sapore di Harry. Qunto le mancavano qui contatti.
Un rumore, lo scattare della serratura provenì
dalla porta
da cui comparve una ragazza che poteva avere la sua età.
Quando
si avvicinò la riconobbe per Astoria. Non aveva
mai avuto
una grande
amicizia con lei, ma quando si erano ritrovate a dover passare del
tempo insieme si erano trovate bene.
Astoria si avvicinò a Ginny porgendole un piatto e un caldo
sorriso che in quel momento buio per lei significava molto.
"Avrai fame" le disse mettendoglielo sulle gambe e sedendosi accanto a
lei.
Astoria era una bellissima ragazza. Capelli biondi, occhi azzurri.
Serpeverde, ma con un cuore davvero grande.
Ginny cominciò a mangiare subito tremendamente affamata e fu
solo
dopo aver divorato tutto che recò il suo sguardo alla
biondina.
"Perchè me l'hai portato?" le chiese indicando il piatto.
"Ho pensato che avessi fame dopo un giorno e mezzo di digiuno. Ti manca
vero?" rispose lei facendo segno al ciondolo aperto.
Ginny annuì e prese a fissare il pavimento.
"So cosa significa essere innamorati" continuò lei "erano
anni
che non speravo più in una storia con Draco e invece alla
fine
c'è l'ho fatta"
Ginny si voltò verso di eli e le sorrise "Un pò
come me con Harry"
"Già, quando ti ha baciata dopo che avete vinto la partita a
Quiddich la scuola non parlava altro che di voi"
La rossa rise contagiando anche l'altra.
"E voi di certo non contribuivate ai continui sforzi di tuo fratello
per mettere tutto a tacere"
"Era tutto così bello"
"E come se lo era, invece ora la scuola è invasa dai
Mangiamorte
e...so che dovrei essere dalla loro parte, ma non ci riesco, io voglio
che tutto questo finisca!"
Ginny la guardò con orgoglio "Ho sempre pensato che fossi
diversa"
"Anche Draco vuole la fine del Signore Oscuro, dice che appena tutto
finirà vuole sposarmi"
La rossa sorrise di cuore "Non pensavo che fosse così
romantico"
"Lui aveva una cotta per te" rivelò Astoria all'improvviso.
"Davvero?" chiese stupita l'altra.
La biondina annuì "Per questo ti ha aggredita quando ti ha
visto uscire con Potter da quel localino tutto isolato"
Ginny era senza parole " Però intanto mi sono beccata una
settimana in infermeria!"
"Confesso che in quel momento sono stata tremendamente gelosa di te!"
La rossa si ritrovò ancora una volta a pensare a quel
fantastico giorno.
"Ma ora parlami un pò di te" fece l'altra.
"Cosa vuoi sapere?"
"Non so di te ed Harry. Avete in programma qualcosa per il vostro
futuro?"
Ginny ci pensò prima un pò su e poi rispose "Ha
detto che
un giorno vorrebbe avere una famiglia con me, ma mai nulla di
specifico, nessuna data...ma per ora lui è in missione
segreta!
Ti prego non farne parola con nessuno"
"Non preoccuparti" incrociò le dita e le portò
alla bocca baciandole su entrambi i lati.
"Ora mi sa che è meglio andare prima che mi trovino qui"
"Mi ha fatto piacere parlare con te"
"Domani alla stessa ora"
"Ok"
E da quella notte e le due di seguito Ginny e Astoria non fecero che
conoscersi sempre meglio diventando molto amiche.
Erano ormai passati due giorni da quando Ron era tornato, Hermione gli
aveva raccontato di Ginny e l'aveva pregato di non parlarne mai davanti
ad Harry. Ron aveva annuito e si era isolato. Era ritornato con la
speranza di far pace con sua sorella, di chiederle scusa e dirle che
non aveva mai pensato davvero quello che aveva detto. E invece...per
quanto ne sapeva Ginny poteva essere anche morta. E Harry...no, non
poteva dare la colpa a lui.
Lo stesso giorno Hermione propose una visita al signor Loovegood,
poichè le sembrava molto strano come il segno, che secondo
Krum
rappresentava Grindelward, saltasse fuori con una certa
regolarità.
Ron fu daccordo con lei, probabilmente, pensò Harry,
solamente per farsi perdonare ciò che aveva fatto.
Così quella mattina erano partiti. Avevano trovato piuttosto
in
fretta la casa del padre di Luna, il quale non li accolse con molto
entusiasmo.
Ora erano lì seduti nell'aspettare che il signor Loovegood
tornasse con una bevanda calda, che diceva essere preparata da lui.
Harry si alzò affacciandosi alla finestra cercando Luna con
lo
sguardo, secondo suo padre doveva essere al ruscello e invece di lei
neanche l'ombra. Forse stava tornando a casa, pensò Harry.
Il padrone di casa tornò su e porse le tazze ai suoi ospiti
che non gradirono molto il contenuto.
"Allora, il motivo di questa visita?" chiese come se volesse affrettare
i tempi.
"Volevamo chiederle di..." cominciò Hermione.
"...di quella collana che portava al matrimonio di Bill Weasley"
finì Harry per lei.
L'altro annuì e lo invitò a continuare.
"Cosa rappresenta?" domandò Ron.
"Quello è il simbolo dei doni della morte" fece Xenophilius.
Tutti e tre i ragazzi rimasero sorpresi.
"Tutto parte dalla stroria dei tre fratelli..."
"Scusi, ma qual'è la storia dei tre fratelli?" chiese Harry
pensando che la situazione stava prendendo una piega alquanto buffa.
"Dovrei avere una copia delle fiabe di Beda il Bardo da qualche parte"
e fece per alzarsi ma Hermione lo fermò estraendo la sua
copia
dalla borsetta di perline.
"Bene, sarà meglio che ce la legga per capire meglio il
tutto"
Così la ragazza prese a narrare la storia, una volta finito
Xenophilius disse "Bhè ecco tutto"
"Come ecco tutto?" chiese Ron.
L'altro prese un pezzo di pergamena e prese a disegnare "La Bacchetta
di Sanbuco- e fece una linea verticale- la Pietra della Resurrezione- e
aggiunse un cerchio- e il Mantello dell'Invisibilità"
concluse
il tutto componendo il famoso simbolo.
"Cioè lei crede che la storia si vera?" chiese
Hermione come se stesse parlando ad un pazzo.
"Certo! E sono le persone con una mente chiusa come la sua che invece
si oppongono a questa supposizione"
"Ma nella storia non compaiono mai come "Doni della Morte"!" fece la
ragazza con scetticismo.
"è una favola per bambini che si racconta per divertire
più che per istruire ma chi comprende questi argomenti
capisce
che si riferisce ai tre oggetti che riuniti faranno del possessore il
Padrone della Morte"
"Ma Signor Loovegood è impossibile che esistano davvero.
Certo
c'è una bacchetta che a parere di molti è la
più
potente del mondo, ed ha lasciato una scia di sangue dietro di se...ma
per il resto?" cominciò Hermione.
"Appunto, quello è il Dono più facile da
rintracciare
anche se nell'ultimo secolo se ne sono perse letteralmente le tracce e
poi c'è il Mantello dell'invisibilità...ce ne
sono molti
in giro coperti con qualche incantesimo ma invece quello della storia
è completamente diverso protegge da tutti gli incantesi ed
è eterno, quanti mantelli così ha mai visto nella
sua
vita signorina Granger?"
La ragazza non trovò parole per contraddirlo e
così
rimase zitta pur sapendo che un mantello come quello era lì,
in
quella stessa stanza.
"Come pensavo, lei non ne ha mai visto uno così"
"E la pietra della Resurrezione? Quella è impossibile che
sia vera"
"Mi dimostri che non esiste"
"Suvvia, non si può dire che una cosa sia vera solamente
perchè non può dimostrare che non esiste!"
Hermione parve
offesa.
"Voi mi avete fatto una domanda ed io ho risposto secondo le mie
conoscenze. Vado a preparare la zuppa di plinpi" con questo l'uomo
dichiarò chiusa la conversazione.
Harry si alzò nuovamente carico di pensieri. Era certo che
almeno una parte di quella storia era vera. Senza neanche accorgersene
si trovò accanto alla scala che portava alla stanza di Luna.
Guardò il soffitto e per poco non sussultò
vedendo il suo
sguardo osservarlo dall'alto. C'erano anche Ron, Hermione, Ginny e
Neville. Il tutto decorato con una scritta interminabile che ripeteva
'Amici'. Il moretto sorrise e salì la scala.
Il letto era pieno di polvere, così come il pavimento e le
ante
dell'armadio erano aperte rivelando che non c'erano vestiti al suo
interno.
Harry scese le scale in fretta.
"Qui qualcosa non và, di sopra è tutto come se
Luna non fosse qui da mesi"
Ron e Hermione si alzarono di scatto volgendosi verso la porta per
andarsene il più in fretta possibile.
Proprio in quel momento entrò Xenophilius.
"Dov'è Luna?" chiese subito Harry.
"Ve l'ho già detto è al ruscello a...."
"Non dica stupidaggini"
In quel momento si udirono dei rumori provenire dal basso...mangiamorte.
L'uomo li chiuse dentro e si precipitò giù per
consegnarglieli.
"Ron mettiti il mantello e attaccati alla mia spalla, Harry stingimi la
mano" disse Hermione.
I due obbedirono sapendo che la ragazza non avrebbe sbagliato. Dopo
poco apparve Xenophilius dalla porta e Hermione gli puntò la
bacchetta prima al volto "Oblivion" poi al pavimento "Deprimo"
I tre ragazzi caddero al piano inferiore ma prima che i loro corpi
potessero toccare il pavimento si smaterializzarono.
"Sei stata di nuovo dalla Weasley?" sussurrò Draco ad
Astoria
quando si sedette accanto a lui per l'inizio di una nuova riunione.
La ragazza annuì e lui alzò gli occhi al cielo
"Ti rendi
conto di cosa ti potrebbe succedere se ti trovano con lei?"
La biondina si voltò verso di lui e chiuse gli occhi come
per
trovare la forza "Tu non sai cosa stà passando quella
ragazza"
"Forse hai ragione, ma preoccupati anche un pò di te!"
La loro conversazione fu interrotta dall'arrivo di Voldemort che tutto
nervoso si sedette a capotavola.
"Dolov non tollererò un altro fallimento!" e un lampo di
luce
colpì il petto del Mangiamorte facendolo urlare di dolore.
"Lucius, come procede al Ministero?"
"Mio Signore O'Tuse stà facendo muovere le acque tentando
ogni cosa per far cadere il Ministro"
Voldemort annuì e si voltò in direzione di
Bellatrix, seduta al suo fianco.
"Bella, la prigioniera?"
Astoria ebbe un sussulto, ma per sua fortuna l'unico ad accorgersene fu
Draco.
"Stà bene, ieri sera ha avuto la sua razione di cibo,
c'è stata Astoria"
Il Signore Oscuro si voltò in direzione della ragazza "Bene
bene, e allora?"
"Ha mangiato e piange...ha paura credo, ma vuole mostrarsi forte"
L'altro annuì e chiamò Cosaliscia sussurrandogli
qualcosa
all'orecchio e quello partì alla volta della cella di Ginny.
Un minuto dopo tornò con la ragazza che si ribellava.
"Ferma" sussurrò Voldemort e Ginny lo guardò con
disprezzo.
"Parlami di quello che stà facendo Harry Potter"
"MAI"
Mai? Crucio"
La rossa si accasciò attera urlando di dolore.
"Allora?"
Lei scosse la testa "Puoi anche uccidermi!"
"Sicuramente lo farò ma per ora mi servi, non posso neanche
tornturarti la mente...sei troppo preziosa per il nostro Potter"
Voldemort si alzò e la sfiorò con un dito ma lei
si divincolò.
"Combattiva, eh? Staresti bene tra di noi!"
"Piuttosto mi getterei da sola in pasto al tuo stupido serpente"
Il Signore Oscuro rise di gusto.
"Cosaliscia, portala giù!"
L'uomo l'afferrò saldamente e stava per oltrepassare la
porta quando "Aspetta" ordinò Voldemort.
Incrociò gli occhi di Draco e poi quelli di Ginny.
"Forse ho qualcosa di meglio che darti in pasto a Nagini"
Tutti lo fissarono curiosi.
"Ginevra Malfoy...suona bene"
La tavolata di stupì a quelle parole.
"Weasley, ti presento il tuo futuro marito"
"NO"
"Non hai scelta...tu, o la tua famiglia"
Con un colpo della bacchetta apparì a nezz'aria un'alone di
fumo in cui si susseguirono i familiari della ragazza.
Ginny lo fissò incredula e abbassò lo sguardo.
"Astoria accompagnala in una stanza vuota...ah auguri!"
E alzò il calice colmo di Whisky Incendiario prima in
direzione di Ginny e poi di Draco.
Astoria si alzò con le lacrime che le colavano sul volto e
accompagnò Ginny al piano superiore.
FINE TREDICESIMO CAPITOLO
Sorpresi? Bè so che le cose stanno prendendo una piega
decisamente diverssissima dalla vera trama ma una sera non riuscendo a
prendere sonno, ringraziate il caldo di luglio, ah che bei tempi, mi
è venuta in mente
questa cosa. Mi scusa per non aver aggiornato venerdì e non
so se riuscirò a farlo martedì, per il prossimo
venerdì comunque avrete un nuovo chappy!
Ringrazio chi ha messo la ff tra le preferite;
E chi
ha recensito (scusate le risposte brevi!): Rowena
Ollivander Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto il ritrono
del tuo tesorino che però si sente un pò in
colpa! Comunque il cosidetto patto con Voldemort eccolo a te!!!!!!
Rileggendolo per la millesima volta mi sembra un pò una
cavolata, però vediamo come và!!! Tadb ginny_potter94
Anche io ho sempre pensato che per tutto quello che ha passato, Harry,
è molto più forte di quanto dovrebbe essere.
Credo che ogni tanto piangere sia normale! Tadb potterfanlalla17
Con due fratelli che mi hanno rotto per cinque anni chiedendomi di
fargli delle domande sugli argomenti di quei libroni che studiavano
all'università, ti capisco benissimo quando dici di dover
andare assolutamente a studiare! Comunque cosa ne pensi di questo colpo
di scena? ninny
Si, andrà per le lunghe, posso dirti che sono alle prese con
lo scrivere il ventesimo capitolo e ancora non sono andati alla Gringot
(non credo che si scrive così XD)
sarina87 Ecco Ginny, stavi in pensiero per lei, ah povera lei! erikappa
Devi alzarti prima per fare educazione fisica? Povera te! Comunque mi
sa che gli occhi lucidi ti sono venuti più per la stanchezza
che per il chappy, ne sono più che certa! Tadb Pedromane
Credo che per Harry ci siano più problemi di quanto se ne
aspettasse, la sua principessa è in mano a gente poco
affidabile!
Al prossimo chappy "Paure e rimpianti"
Baci
Ylenia
14-Paure e rimpianti
Paure e rimpianti
Le due
ragazze uscirono dalla stanza sotto lo sguardo di tutti i
Mangimaorte. Non appena la porta si fu chiusa Ginny e Astoria si
abbracciarono lasciando che anche qualche lascima sfuggisse dal
controllo.
"Ti giuro, Astoria, che Draco sarà tuo per sempre...non
appena
tutto questo sarà finito divorzieremo" la rossa
cercò lo
sguardo dell'amica e lo trovò pieno di tristezza.
"Grazie, Ginny" disse la biondina e le diede un bacio sulla guancia.
"Letto matrimoniale a disposizione tutte le notti" fece l'altra.
Astoria sorrise e le fece strada verso la sua nuova camera.
Quando aprirono la porta della stanza che avrebbe ospitato Ginny,
quest'ultima rimase stupita nel vedere che all'interno le pareti erano
completamente bianche, il letto a baldacchino al centro, di lato una
scrivania con una sedia e di fronte un armadio con le ante apere e
completamente vuoto a parte per due stampelle. Sembrava più
che
altro la camera di un orfanotrofio in cui alla fine i bambini
impazziscono.
"Il bagno è di là" fece Astoria indicando una
porticina
che la rossa non aveva notato "vado a prenderti delle asciugamani e
qualche cosa da mettere" concluse e si avviò verso la porta.
"Astoria" la chiamò Ginny mentre l'altra poggiava una mano
sulla maniglia della porta "Scusa".
La biondina si voltò e corse ad abbracciarla.
"Non è colpa tua, non è colpa tua, ma
finirà tutto e potrai tornare da Harry"
Ginny sorrise e si staccò da lei.
Fammia ndare va altrimenti poi non ce la fai a prepararti per l'ora di
cena"
La rossa annuì e l'altra uscì dalla stanza
chiudendosi la
porta alle spalle. Ginny fissò per qualche istante il punto
dove
fino a poco tempo fa c'era Astoria per poi voltarsi e dirigersi verso
il letto su cui se sedette lasciando che ancora qualche lacrima si
facesse largo sul suo viso. Non avrebbe voluto piangere ma era sola,
non c'era nessuno a cui mostrarsi fragile e xcosì
lasciò
che quelle singole lacrime diventassero veri singhiozzi di disperazione.
"Allora, Hermione, mi spieghi perchè non potrebbe essere
vera
questa storia dei Doni della Morte?" ripetè pazientemente
Harry
per la terza volta.
"è solo una favola, non può esistere una pietra
che
resuscita i morti!" dal suo tono di voce si poteva intuire che questo
argomento la terrorizzava.
"Ok, lasciamo perdere la pietra! Ma la bacchetta? E il mantello?"
"Non lo so Harry, ma Silente voleva che noi cercassimo gli Horcrux e
non ci ha mai parlato dei Doni!" la ragazza voleva cercare una
scappatoia.
"Ma allora perchè lasciarti il libro con quel
segno?£
chiese Harry sapendo che ogni suo tentativo di farle cambiare idea
sarebbe stato vano difatti Hermione sbuffò e se ne
andò
in cucina senza dargli nessuna risposta.
Ron si voltò verso l'amico e fece spallucce come per dire
'Cerchiamo di capirla'.
Il moretto si alzò e uscì fuori dalla tenda
pentendosene
quasi all'istante poichè faceva molto freddo, ma non aveva
voglia di tornare dentro, voleva restare un pò da
solo...doveva
pensare.
Da quando Ron era tornato le cose andavano un pò meglio,
almeno
aveva qualcuno che, anche se non lo dimostrava dinanzi a Hermione, lo
appoggiava in tutto. Forse lo faceva solo perchè voleva
farsi
perdonare ma delle volte aveva l'impressione che anche lui volesse
arrivare, il più in fretta alla fine della guerra. Ancora
una
volta l'immagine di Ginny si fece largo nella sua mente. Voleva sapere
come stava, cosa le aveva fatto Voldemort...sarrebbe corso al Malfoy
Manor , avrebbe combattuto contro tutti per portala via, ma avrebbe
messo in pericolo la vita di troppe persone facendolo. Doveva restare
al suo posto e aspettare...qualcosa gli diceva che lei stava bene.
Ron stava cercando di sintonizzare Radio Potter quando vide
Hermione tornare dalla cucina con tre tazze di thè
poggiate su un vassoio, si voltò verso di lei e le
sorrise
tristemente. La ragazza poggiò il vassoio sul tavolino e gli
si
sedette accanto, porgendogli una tazza.
"Dov'è andato, Harry?" gli chiese solo per per rompere il
silenzio.
"Fuori, credo che volesse restarre un pò da solo"
Hermione annuì, prese la sua tazza e bevve un sorso di
thè.
Entrambi avrebbero voluto chiarire quell'imbarazzante situazione che si
era creata tra di loro; ma Ron si sentiva troppo in colpa anche solo
per parlare di quello che ra successo e Hermione...be' lei si stava
autoconvincendo che forse lui non la voleva più, magari
durante
la sua permanenza a Villa Conchiglia aveva anche conosciuto qualche
bella cugina francese di Fleur e chissà poteva anche essere
volato qualche bacio.
Il rosso finì il suo thè e prese l'ultima tazza.
"Non vorrai bere anche quella?" gli chiese Hermione cacciando i suoi
cattivi pensieri.
"No, la porto ad Harry, si starà congelando lì
fuori"
L'altra annuì e lui uscì chiudendo gli occhi per
cercare
di reggere quella situazione poi li riaprì e raggiunse
l'amico
al limitare della foresta.
"Ti ho portato questo" gli disse porgendogli la tazza.
"Grazie" fece l'altro e la prese bevendone un sorso.
"Se vuoi restare solo, io..."
"No, resta pure mi fa piacere avere un pò di compagnia"
Ron sorrise e gli si sedette accanto.
"Tu ci credi ai Doni?" gli chiese poi Harry speranzoso.
Il rosso parve pensarci un pò su "Non so, per una parte
tutto
combacia, dall'altra vorrei non dover avere un altro problema e quindi
mi convinco che non possono esistere davvero"
"Poi tra l'altro c'è di mezzo una bella ragazza dai capelli
ricci, come non darle ragione?" fece l'altro scherzoso ma Ron non rise,
anzi lo fissò seriamente.
"Non credo che torneremo mai insieme" gli disse confessando le sue
paure.
"Invece io credo che lei non aspetti altro che un tuo cenno" fece il
moretto continuando a fissare il tramonto.
"Vorrei avere una giratempo e tornare indietro per rimediare agli
errori fatti" commentò il rosso appogginadosi all'albero
dietro
di loro.
"Harry si voltò verso di lui e parve ricordarsi una cosa
importantissima proprio in quel momento "Anche io lo vorrei, non
immagini quanto"
FINE QUATTORDICESIMO CAPITOLO
Rieccomi qui, sono ancora viva non vi preoccupate! Molti di voi mi
hanno preso per una pazza, e forse un pò di ragione
c'è l'hanno! Ma ora bando alla ciance che in
raltà ho appena finito di studiare e stò morendo
dal sonno, vi potevo miva lasciare senza aggiornamento ancora per molto?
Ringrazio chi ha messo la ff tra le preferite:
E chi
ha recensito: Pedromane
Giuro, neanche per me Ginevra Malfoy suona bene, anzi suona da schifo!
Però a quanto pare c'è qualcuno che non la pensa
come noi! Rowena
Ollivander Povero Draco, ma lui che ha fatto di male per
sentirsi dire 'brutto furetto leccato da una vacca'? Hai detto bene era cotto
di lei ma adesso c'è Astoria. Comunque farò
qualcosa, promesso! Tra parentesi, hai visto quanta tensione si
è creata tra i tuoi piccioncini? Ah, puoi ridarmi per favore
il link del video su Ron e Herm, quello su Harry e Ginny l'ho visto ma
"molto inteligentemente" quando te ne sei andata da msn ho chiuso la
conversazione e non ho salvato il link! Tank's erikappa
Come dico io la fantasia non mi manca ma la base per una buona
scrittura si! Comunque mi fa piacere che trovi l'idea di un matrimonio
combinato tra Draco e Ginny, un idea originale! Tadb ninny
Fai una strage generale in poche parole? Non credo che Ginny e Draco si
avvicineranno poi tanto, in fondo lei è innamorata di Harry
e lui di Astoria! Deidara
Ti giuro anche io odio profondamente le Draco/Ginny, ma non credo che
nella mia ff loro siano prorpio una coppia. Difatti lei è
innamorata di Harry e lui di Astoria! Cercherò di fare
più attenzione agli errori di distrazione, grazie per
avermelo detto, mi fa più piacere di quello che ti immagini!
Bacioni ginny_potter94
Tu dici che non è una cosa da Voldemort questa? In fondo lo
credo anche io però il motivo per cui vuole che Dracoe Ginny
si sposino lo scopriremo più in la anche se mi sembra di
averlo detto anche un paio di chappy fa! M anon ne sono sicura!
Tadbtttttttttt ps mi dispiace di non riuscire più ad entrare
su msn ma sono sommersa dai compiti pardon!
Alla prossima (Che non so quando sarà poichè
l'orario scolastico deve cambiare e devo scegliere dei giorni per
aggiornare in cui non ho greco e latino, ma non vi farò
aspettare troppo, pormesso)
Baci
Ylenia
15-Radio Potter
Radio Potter
Quando
Astoria tornò, Ginny aveva smesso di piangere ma entrambe
avevano gli occhi rossi e un pò gonfi. La biondina diede
all'amica un 'asciugamano e un vestito che all'altra non piaque per
nulla ma che dovette indossare ugualmente poichè, come le fu
spiegato, al Malfoy Manor non erano tollerato lo stile "Jeas e
maglietta" ma bensì abiti eleganti e di lusso, soprattutto
durante i pasti. Quello che la rossa avrebbe indossato per l'occasione
era nero, lungo fino al ginocchio, aveva una scollatura quadrata ed una
specie di cinta a vita alta.
"Sembra un vestito degli anno '60" commentò la rossa
guardandolo.
"Non lamentarti, ho preso uno dei mie più carino"
Ginny spalancò gli occhi "PIù CARINO?"
"Abbassa la voce, mi dispiace ma finchè rimarrai qui dovrai
mettere questi" le confessò Astoria aiutandola ad
infilarselo.
"Siediti" le disse quando ebbero finito, indicando il letto. Prese una
spazzola e cominciò ad acconciarle i capelli raggruppandoli
in
una severa crocchia.
"Ora sei perfetta" commentò facendole segno di potersi
alzare
"Io mi vaodo a preparare, sarò da te fra mezz'ora e poi
andiamo
a cena"
Ginny annuì ed Astoria uscì.
"...ed entrando dal retro potrete agire senz..."
"Signore" lo interruppe Bellatrix.
Voledmort si voltò verso di lei con sguardo inferocito, mai
nessuno aveva saputo interromperlo mentre parlava, ma le fece
ugualmente segno di chiedere ciò che le passava per la testa.
"Se mi è concesso chiederlo" cominciò "Come mai
ha voluto che Draco sposasse la Weasley?"
Il Signore Oscuro si sedette e incrociò le dita delle mani
"La tua curiosità non ha confini, eh Bellatrix?"
"Non siete tenuto a dirmelo" sapeva di essere stata troppo impertinente
ma in quel momento non le importava, suo nipote non poteva sposare una
traditrice del suo sangue.
"Non c'è bisogno di usare questi toni, Bellatrix!"
"Mi perdoni"
"Visto che fremete tutti dalla voglia di sapere perchè ho
fatto
questa scelta allora non perdiamo tempo. Come tutti voi sapete il
fanoso potere che dovrebbe sconfiggermi, almeno secondo Silente,
è l'amore" qui fece una pausa per vedere la reazione dei
Mangiamorte. Dopo aver osservato i volti di ognuno riprese a parlare
"è ovvio che una cosa del genere è impossibile ma
ho
fatto un errore tempo fa sottovalutandolo"
Tutti avevano ancora uno sguardo dubbioso.
"Ginevra sposerà Draco, i due finiranno a letto insieme e si
innamoreranno, di questo ne sono certo"
Narcissa sgranò gli occhi alle parole 'finiranno a letto
insieme'
"Suvvia non crederai mica che tuo figlio sia ancora vergine!"
La donna abbassò lo sguardo fissandosi le mani.
"Nulla di tutto ciò deve uscire da questa stanza. Ora
sarà meglio dire agli elfi di servire la cena, i ragazzi
staranno per arrivare"
Tutti i commensali annuirono e si alzarono in contemporanea, ognuno
immerso nei propri pensieri.
"MIO FIGLIO NON SPOSERà MAI UNA WEASLEY" urlò
Lucius Malfoy alla moglie.
"Preferisci che l'Oscuro Signore lo uccida?" chiese lei porgendogli i
vestiti puliti.
"Narcissa, non puoi accettare che nostro figlio sposi uan pezzente!"
La donna alzò gli occhi al cielo "Non possiamo farci nulla,
la
ragazza non ha colpa, nessuno avrebbe avuto la forza di tener testa a
una minaccia simile!"
Lucius si sfilò i pantaloni e la maglietta, dirigendosi
verso il
bagno "Questo è un altro modo per farmela pagare
perchè
ho fallito al ministero, Narcissa, quell'uomo non perdona" disse e
sbattè la porta alle sue spalle.
Narcissa chiuse gli occhi e lasciò che le lacrime, troppo a
lungo trattenute, fuoriuscissero bagnandole le guance.
Harry era fuori della tenda a fare il suo turno di guardia quando una
voce dall'interno lo chiamò. Entrò e vide Ron ed
hermione
chini sulla radiolina che il rosso stava cercando di sontonizzare da
quando era tornato.
"Harry, ascolta...ho trovato radio Potter!" disse il rosso incitandolo
ad avvicinarsi.
Il moretto fu presto dinanzi al piccolo aggeggio da cui fuoriusciva
chiaramente la voce di Lee Jordan.
"Ci scusiamo con i nostri ascoltatori per la temporanea assenza ma
alcuni Mangiamorte ci hanno dato del filo da torcere. Vi informiamo che
due dei nostri ospiti fissi sono qui con noi, stasera. Ma prima di
ascoltarli volevamo dichiarare un elenco di caduti che 'La Gazzetta del
Profeta' e 'Radio Strega Network' non ritengono importante divulgare.
è con enorme dispiacere che vi informiamo della morte di.
Ted
Tonks, Dirk Cresswell e un folletto di nome Gonci. Oltre a loro un
intera famiglia di babbani è stata trovata morta in casa.
Secondo le autorità babbane il decesso è stato
causato da
una fuga di gas, ma membri dell'Ordine della fenice ci assicurano che
si tratta di un Anatema che Uccide. E per ultimo, ma non meno
importante, sono stati trovati i resti di Bathilda Bath, il suo corpo
presentava evidenti segni di magia oscura, la sua morte risalirebbe a
due mesi fa. Ed ora cari ascoltatori osserviamo un minuto si silenzio
alla loro memoria".
Harry, Ron e Hermione taquero. Tutti e tre erano avidi di sapere ma
allo stesso tempo avevano paura delle novità.
"Grazie" disse la voce di Lee Jordan " e ora Royal dicci le
novità provenienti dal mondo babbano"
Grazie, River"
"Kingsey" sbottò Ron
"Lo sappiamo" lo zittì Hermione
"I Babbani continuano ad ignorare il motivo per il quale stanno subendo
queste gravi perdite e invitiamo tutti i maghi in ascolto di mettere
qualche incantesimo a protezione delle vicine case babbane, in
questo modo si potrebbero risparmiare molte vite" concluse Kingsley.
"Ben detto, Royal, ed ora passiamo alla nostra rubrica Amici di Potter"
"Si, river" rispose una voce che i ragazzi riconobbero appartenere a
Lupin.
"Romulus, tu continui a sostenere, come hai fatto tutte le volte che
hai partecipato al nostro programma, che Harry Potter è
ancora vivo?"
"Certamente" rispose Lupin "sono dell'opinione che la notizia della sua
morte sarebbe stata diffusa con massima sollecitudine da parte
deiMangiamorte, poichè sarebbe un colpo fatale per il morale
di coloro che si appongono al nuovo regima"
"E cosa diresti a Harry Potter se fosse in ascolto?"
"Gli direi che siamo tutti con lui" Lupin esitò e riprese "
E gli direi di seguire il suo istinto, che è
affidabile e quasi sempre nel giusto"
Un misto di gratitudine e vergogna pervase Harry, guardò
Hermione e la vide con le lacrime agli occhi . Dopodichè Ron
raccontò di come Reamus era tornato da Tonks e di come la
gravidanza stesse procedendo bene.
"...e il consueto aggiornamento sugli amici di Potter che stanno
soffrendo per mostrargli realtà?" stava chiedendo Lee.
"Be' come tutti i nostri ascoltatori sapranno , molti sostenitori di
Harry potter sono stati imprigionati, tra cui Xenophillus Loovegood e
nelle ultime ore abbiamo saputo che Rubeus Hagrid è sfuggito
per un soffio all'arresto , per vaer organizzato una festa 'pro Harry
Potter' e per quanto noi apprezziamo il suo coraggio consigliamo
vivamente di non seguire il suo esempio"
"Senza dubbio, Romulus, ora passiamo alle informazioni sul Mangiamorte
Capo. Qui con noi il nostro collaboratore Rodente"
Si sentì in sottofondo il vociare di uno dei due gemmelli
che protesteva per il nome che gli avevano assegnato, insistendo per
cambiarlo in 'Mordente'.
"oh, allora daccordo. Mordente puoi dirci quale sono le tue ultime
informazioni su quello che probabilmente stà facendo il
Mangiamorte Capo?"
"Certo River" rispose il gemello "Come tutti voi sapete la tattica di
Voi-Sapete-Chi di restare nell'ombra stà diffondendo un
certo panico. E badate che se tutti gli avvistamenti fossero veri
dovrebbero esserci in gior alemno diassette Voi-Sapete-Chi. Anche se
corre la voce che sia all'estero non illudetevi di essere al sicuro, se
vuole, è capace di spostarsi più velocemente di
piton davanti a un flacone di shampoo. Quindi gente ricordate che la
prudenza viene prima di tutto"
"Grazie infinite Mordente" concluse Lee " E con questo, cari
ascoltatori, siamo giunti alla fine di un altra puntata di Radio
Potter. Non sappiamo qaundo potremo essere nuovamente in onda, ma
continuate a girare quelle manopole , la prossima parola d'ordine
sarà Malocchio. Proteggetevi a vicenda, abbiate fede.
Buonanotte"
La manopola della radio ruotò e le luci dietro il pomello si
spensero.
"Geniale" commentò Harry
"Già" accordò Ron
"Ma avete sentito quello che ha detto Fred? è all'estero!
Stà ancora cercando la bacchetta di Sambuco!"
"harry, la storia dei Doni della Morte è solo un postulato!"
sbottò Hermione
"Un postulato?" chiese Ron
"Un assioma" spiegò lei
"Un assioma?"
"postulato! Assioma! Come lo chiami?"
"Io non lo chiamo!" disse Ron.
La ragazza alzò gli occhi al cielo "Quando accetti una cosa
per vera solo perchè non puoi dimostrare il contrario!"
"Ah"
"Andiamo, Hermione, Perchè non vuoi ammetterlo? Vol..."
"HARRY, NO!"
"...demort stà cercando la bacchetta di Sambuco!"
lo spioscopio sul tavolo si accese e all'esterno si udì un
piccolo 'Crac' seguito da un vocio eccitato.
"venite fuori con le mano in alto!" urlò qualcuno.
"Sappiamo che siete lì dentro! Avete sei abcchette puntate
addosso e non ci importa chi colpiamo!"
FINE QUINDICESIMO CAPITOLO
Salve a tutti, avrei dovuto aggiornare ieri ma per mancanza di tempo
l'ho fatto oggi. L'orario degli aggiornamenti è cambiato:
aggiornerò esclusivamente di martedì, scusatemi
per il disagio ma la scuola si stà rivelando più
difficile di quanto credessi. Ringrazio come sempre chi ha messo la ff
tra le preferite:
E chi
ha recensito: Deidara
Anche a me pensare a Draco e Ginny sposati mi fa venire i brividi.
Già Ginny e Astoria sono prorpio uguali,
sfortunate in amore, forse mi dovrei associare anche io a loro! Rowena
Ollivander prima di tutto volevo dirti che i video erano
stupendi, li ho messi entrambi tra i miei preferiti, se ne trovi
qualcun'altro come quelli dammi il link, ok? Può essere che
dopo quello che farà Draco per Ginny tu possa cambiare idea
su di lui! Comunque sai quando i tuoi piccioncini ritorneranno insieme
quindi per ora non meravigliarti dei dubbi di entrambi! Tadb Pedromane
Allora, mi dispiace, ma on posso rispondere alla tua domanda
perchè come Ginny è andata ad hogwoarts lo
scopriremo più in la però volevo precisare che
lei ci è andata solo per prendere la spada e non ci
è andata dall'inizio della scuola. Sper di aver chiarito
almeno in minima parte i tuoi dubbi. erikappa
Mi sa che Harry e Ginny resteranno lontani ancora per un pò,
ma nel prossimo chappy si incontreranno poichè Harry e
company vengono portati al Malfoy Manor. Per ora non posso dirti come
ha fatto Ginny ad andare a Hogwoarts ma lo scopriremo più in
la! Bacioni ninny
Ginny lo metterà l'abito bianco quando si sposerà
con Harry, stanne certa! potterfanlalla17
Non preoccuparti se non hai recensito, non me la sono presa per niente
so che sei presa dagli esami! Harry lo ucciderà di certo e
non solo perchè ha deciso di far sposare Ginny con Draco. La
risposta alla tua domanda sul perchè Voldemort ha fatto uan
proposta del gener te l'ho data in questo chappy! Vuoi una scena tipo
film durante il matrimonio? Ok, ci stò! Tadb ginny_potter94
Mi dispice anche a me per tutto quello che stà succedendo,
anzi, che io stò facendo succedere! però, almeno
credo, così la storia è meno noiosa! Ciao!
Tadbtttt
15-Al Malfoy Manor
Al Malfoy Manor
Per sua fortuna la cena si era svolta senza tanti problemi; a parte
varie occhiatacce e battutine molto cattive che Lucius le aveva
rivolto. Ma Astoria le era sempre accanto e anche Draco sembrava
disposto ad aiutarla. I giorni stavano passando veloci e secondo le
informazioni che i due ragazzi avevano strappato dalla bocca dei
genitori; quella sera Voldemort sarebbe tornato per decidere la data
del matrimonio. Ginny stava scegliendo stava scegliendo, tra i pochi
abiti che Astoria e Narcissa le avevano procurato, quello
più
adattto alla serata quando udì la porta aprirsi di scatto e
voltandosi riconobbe Draco tutto rosso in volto e con il fiatone.
"Che è successo?" gli chiese avvicinandosi.
"C'è...Ha...c'è Harry" riuscì a dire a
fatica.
Ginny spalancò gli occhi, incredula.
"Portami da lui" gli disse spaventata.
"Non credo sia..."
"PORTAMI DA LUI!"
Draco la prese per mano e cominciò a correre verso il salone.
"Ci sono anche tuo fratello e la Granger" fece lui continuando a
correre.
Ginny chiuse gli occhi sperando con tutta se stessa che Voldemort
tardasse il più possibile.
Quando entrarono nella stanza un urlò riempì le
orecchie
entrambi. La rossa non perse tempo ed estrasse la bacchetta, stava per
avviarsi ad aiutare Hermione quando Draco la bloccò.
"Lasciami" fece lei con un tono di voce intimidatorio.
Il biondino la fissò per un secondo invidiando il suo
coraggio
per poi lasciarla andare. La ragazza si voltò e si diresse a
passo spedito verso Hermione, chi stava nuovamente gridando di dolore,
mettendois tra lei e Bellatrix.
"TOGLITI DI MEZZO, RAGAZZINA" urlò la donna puntandole la
bacchetta contro, ma la ragazza fu più veloce e la
disarmò.
"Questo non è un gioco, Ginevra!" le dessi la strega.
"Non ho intenzione di giocare" rispose Ginny aiutando Hermione ad
alzarsi ma stando ugualmente attenta alle mosse della sua avversaria.
In quell'istante Harry e Ron aprirono la porta . Bellatrix
approfittò del momento di distrazione di Ginny per afferrare
Hermione e puntarle il pugnale alla gola.
"Getta la bacchetta, Ginevra, o lei è morta" la
minacciò .
La ragazza esitò un attimo per poi poggiare la bacchetta ai
suoi piedi.
"Bene, Draco riprendi la mia bacchetta" ordinò la donna.
Il biondino afferrò il bastoncino a terra ma mentre si
rialzava incontrò gli occhi supplicanti di Ginny.
"Cosa fai lì impalato, Draco!"
Il ragazzo si riscosse e andò verso la zia, ma la rossa fu
certa
di aver visto uno strano movimento quando era passato accanto ad
Astoria che le aveva fatto l'occhiolino non appena la strega si era
distratta.
Vide Draco consegnare la bacchetta a Bellatrix e nello stesso istante
il lampadario cadde provando un rumore assordante.
Harry e Ron approfittarono del caos per salvae Hermione. Bellatrix si
riprese subito e stava per conficcare il pugnale nello stomaco del
oretto quando un corpo si frappose tra di loro per impedirglielo. Dobby
aveva sacrifcato la sua vita per Harry.
"Stupeficum"
Sentirono gridare un attimo prima che la Lestrange si avventasse sui
tre ragazzi. Quando il corpo della strega cadde a terra dietro di lei
apparve la figura di Astoria con la bacchetta tesa. Harry rimase
spiazzato da quel gesto ma si riprese subito e disarmò Draco.
"Harry!" lo rimproverò Ginny.
"Per smaterializzarvi dovete andare all'esterno" fece Astoria.
"Vi accompagno" disse Ginny e tutti presero a correre dietro di lei
arrivando presto al cancello.
Il moretto prese la rossa per mano facendole segno di doversi sbrigare
ma la ragazza si ritrasse.
"Vai, Harry, io devo restare qui"
Quelle parole sorpresero il ragazzo più di qualunque altra
cosa fosse successa quella sera.
"Ma che dici, Ginny?"
La ragazza per tutta risposta alzò la bacchetta e
gridò "Accio diario"
Un oggetto volò dall'altro lato del corridio e lei lo
afferrò per poi metterlo tra le mani di quello che era stato
il
suo fidanzato.
"Qui troverai tutte le risposte, la parola d'ordine e Harry, ma adesso
vai" disse frettolosa sentendo alcune voci provenire dalla stanza che
aveva appena lasciato.
"Io non me ne vado senza di te"
"Ho detto vai!"
Harry insistente la prese per mano e cerco di trascinarla con lui ma
nacora una volta Ginny si oppose.
"Non farmi ripetere di nuovo la stessa cosa!"
Rumare di passi affrettati si sentivano sempre più vicini.
Ron afferrò Harry per la mano che riuscì a
sussurrare un piccolo "Non ti dimenticare che ti amo" prima di sparire.
Ginny sorrise ma non solo per quello che aveva detto Harry. Era certa
di aver udito un "Ti voglio bene" che di sicuro era stato pronunciato
da suo fratello.
Poi si voltò verso Astoria.
"Sei sicura che Bellatrix non ti abbia vista qualdo l'hai schiantata?"
chiese alla biondina che annuì.
Il rumore di passi si fece sempre più vicino.
"Voi due passate per la porta di servizio e riotrnate dentro,
è meglio se non vi trovano qui"
I due ragazzi si affrettarono a correre dall'altro lato del cortile
appena in tempo poichè un seondo dopo un paio di teste
sbucarono
dalla porta semiaperta.
"SEI IN GROSSI GUAI, GIEVRA!" urlò Voldemort.
FINE QUINDICESIMO CAPITOLO
Chiedo perdono in ginocchio, scusatemi! Il chappy
è corto e vi
ho fatto aspettare anche tanto tempo, scusate! Aggiorno oggi e non
domani perchè sono convinta che vi farei aspettare ancora un
altra settimana e non mi sembra giusto! Ringrazio tutti voi che
avete aspettato pazientemente, chi ha messo la ff tra le preferite:
E chi
ha recensito: potterfanlalla17
Un genio non credo, solo un bel pò di fantasia! Voldemort
non può capire cos'è davvero l'amore
perchè non ha mi provato una cosa del genere. Per la scena
da film vedremo...ma dai si! Tadb Rowena
Ollivander Se cinque giorni senza aggiornamenti ti sono
sembrati non passare mai allora mi sa che quindici ho un pò
esagerato! Scusa! La scena di Ron che non capiva cosa significa
'postulato o assioma' mi è venuta in mentre mentre la prof
di geometria ci spiegava cos'erano, sapevo che ti sarebbe piaciuta! Tadb erikappa
Comincio col dire che l'altra storia l'ho sospesa momentaneamente per
motivi di tempo, già mi è difficile aggiornare
questa, figurati anche quella! Secondo visto Harry e Ginny si sono
rivisti, spero ti faccia piacere! Tadb Pedromane
Voldemort si sbaglia? Lo vedremo! Spero che anche questo chappy ti sia
piaciuto! Tvb ninny
Se c'è qualcosa che non stai capendo bene dimmi pure! Fammi
sapere! ginny_potter94
Allora Voldemort vuole che Draco e Ginny si innamorino
perchè pensa che così renderà Harry
più debole, è vero lui l'amore lo odia ma essendo
già cascato nel 'tranello' di Lily io non credo che sia
tanto scemo da farsi far fesso!Spero di averti chiarito le idee! Tadb Deidara
Uffa, mi dispiace tanto di aver fatto tanti errori spero che con questo
chappy sia andato almeno un pò meglio! Scusami se
così non fosse...
AVVISO: LA MIA FF "è
FORSE AMORE QUESTO?" è MOMENTANEAMENTE SOSPESA
Non
appena i tre ragazzi si materializzarono a Villa
Conchiglia, Ron prese
in braccio Hermione
e la portò all'interno della casa dove venne accolto
da Fleur che subito gli
indicò la stanza dove avrebbe
potuto adagiare la ragazza.
"Cos'è successo, Harry?"
chiese Bill correndo
incontro al moretto che aveva tra le braccia
il corpo senza vita di Dobby.
"Dove lo posso seppellire, Bill?"
domandò a
sua volta Harry senza
dar risposta alla domanda che
gli era stata posta.
"Vieni ti accompagno"fece l'uomo indicando uno spazio fra i cespugli.
"Hai una vanga?" chiese Harry.
"Ma sarebbe meglio farlo con la bac..."
"No! Voglio farlo come si deve" Billannuì e dopo avergli
portato ciò che aveva chiesto lo lasciò solo
capendo il bisogno del ragazzo. Harry scavò a
lungo ferendosi le mani, ma sapeva che
ogni taglio, ogni vescica era un tributo a quel
elfo
che per salvarli aveva sacrificato la propria vita. E
quel dolore gli aiutava anche a reprimere il dolore che aveva provato
nel
vedere Ginny restare
con Malfoy,
chissà, forse non aveva perso tanto tempo e si era pure
fidanzata con lui, in
fondo Malfoy era
più carino di lui, questa l'aveva
sempre pensato!
Con quei pensieri finì di
scavare, poggiò il piccolo
corpo all'interno della buca e poi la riepì
con della
terra.Dopo pochi istanti
prese un
pietra e sopra vi incise queste parole
"Qui giace Dobby,
Un Elfo Libero"
Sentì dietro di lui i passi degli altri, ma non vi
badò finché, dopo che ebbe
pregato che anche quella piccola anima innocente fosse accolta nel
regno dei
cieli, si alzò e si voltò verso la "folla" che si
era formata dietro
di lui.
"Ho bisogno di parlare con Unci-Unci
e il signor
Olivander" disse con
convinzione.
"Ma Arrì..."
cominciòFleur.
"Non chiederei di parlare con loro se non fosse urgente"
spiegò il
moretto. Bill annuì e
condusse lui, Ron
e Hermione dentro.
"CRUCIO" tutta la sua rabbia si riversava nella sofferenza della
ragazza che accasciata ai sui
piedi che gridava di
dolore.
"Ho sempre odiato l'impertinenza, Ginevra!CRUCIO!" la tortura
continuava sotto gli occhi di tutti i mangiamorte
che
non osavano proferir parola..
"CRUCIO"
Questa volta Ginny non
ce la fece a sopportare
un'altra maledizione e svenne. Voldemort la
guardò soddisfatto e poi rivolse il suo
sguardo ad Astoria
"portala in camera sua e fai
in modo che non ne esca
più" ordinò alla biondina
che con un colpo di bacchetta fece levitare il corpo dell'amica,
seguita subito
da Draco.
Harry uscì
dalla camera del Signor Olivander
convinto di aver fatto la cosa giusta. Spiegò a Ron e Hermione
quello che aveva
intuito: Voldemort
aveva capito dove si trovava la
bacchetta di Sambuco, nella tomba di Silente che era stato
il suo proprietario, e che inoltre il quarto Horcrux
fosse nascosto alla gringot;
nella camera dei Lastrange
che non sapevano però in realtà cosa fosse
l’oggetto che gli era stato chiesto di nascondere. Dettoquesto li
lasciò con i loro dubbi. Era
arrivato il momento della
verità. Attraversò la casa e
il giardino e si diresse in riva al mare, lì nessuno
l’avrebbe
disturbato. Estrasse dalla tasca il diario di Ginny
e dopoche ebbe
pronunciato la parola
d’ordine, “Harry”,
quello si aprì.
Vide cadere un foglio di pergamena, lo raccolse e dopo averlo fissato
un
po’, cominciando ad avere paura del suo contenuto,
cominciò a leggere.
“Caro
Harry,
se stai leggendo questa lettera
allora vuol dire che ci siamo rivisti e che so che stai bene. La vita
qui a
Villa Malfoy non
è proprio facile, ma fortunatamente Draco
e Astoria mi stanno
aiutando molto. A volte si sbaglia a giudicare le persone, anche loro
come noi vivono una
storia tormentata. Anche se mi manche tanti e
vorrei essere accanto, ora che conosco quello contro cui
stai combattendo, so di non potermi lamentare e vorrei evitare di farti
soffrire ulteriormente con quello che ho da dirti.
C’è un motivo per il
quale non stò
combattendo per scappare da Villa Malfoy.
Devi sapere che Voldemort
mi ha messo davanti a
una scelta: o me o la mia
famiglia. Cercherò di spiegarmi meglio, non avrei potuto
lasciare la mia famiglia in balia del destino e quindi ho accettato di
sposare Draco.
Purtroppo non so perché Voldemort
voglia che io mi sposi dato che
lui non crede nell’amore
ma era l’unica cosa che potevo fare, non sarei mai riuscita a
perdonarmi
se fosse successo qualcosa ai miei genitori o ai miei fratelli.
Lì fuori, da
qualche parte, c’è una ragazza migliore di me, che
saprà darti cose che
io non so darti, che ti amerà e che tu amerai come non hai
amato nessuna. Io
sono il passato e quello a volte sta bene dove sta. Guarda al futuro e
sappi
che di qualsiasi cosa avrai bisogno io ci sarò, quando tutto
questo sarà
finito. So che ce la farai e non hai bisogno di me, sei il ragazzo
più bello,
forte, intelligente, coraggioso e potrei
andare avanti
all’infinito ma non sarebbe il modo giusto per dimenticare il
passato,
anche se non credo di essere in grado di farlo. Ma
sto
dilungandomi troppo e tu sarai stanco di ascoltare le mie parole e starai odiandomi, non posso
darti torto. Non dimenticare, Harry,
guarda solo al futuro, il passato
lascialo indietro…
Con affetto
Ginny
Harry rilesse più
volte quelle
righe e le lacrime scendevano sempre più in fretta fino a
quando accartocciò il
foglio zuppo e lo gettò in terra con furia.
L’unica cosa che avrebbe
voluto fare era tornare a Villa Malfoy
e strappare Ginny da
quel destino crudele, quello stesso destino che li
aveva già fatti soffrire troppo. E
pianse perché era l’unica
cosa che poteva fare. Pianse perché non aveva saputo
proteggerla, perché non l’avrebbe
mai vista in abito bianco dirigersi verso di lui, perché non
le avrebbe mai
più detto “ti amo”, perché
non l’avrebbe
mai più baciata, perché sarebbero stati lontani
per sempre e non l’avrebbe
mai più stretta al petto per saperla protetta. Pianse
perché si era reso conto
troppo tardi che quella semplice cotta si era
trasformato in amore, quell’amore
che lo stava
facendo soffrire, che li stava facendo soffrire. Ma
era troppo tardi anche per piangere, era tardi per tutto. E se ci fosse stataGinny allora le
avrebbe gridato che neanche lui sarebbe stato in grado di dimenticare
il
passato. Le avrebbe gridato tutto il suo amore e allora sarebbe stato
degno di
morire ai piedi di quel nemico che l’aveva già precedentemente
ucciso nell’animo.
FINE
DICIASSETTESIMO CAPITOLO
Chiedo
perdono, mi posto ai vostri piedi. Dopo tre settimane
senza darvi notizie sono qui, con un grosso problema. Ho il pc
intasato di virus, si blocca in continuazione e si spegne
improvvisamente.
Fortunatamente ora sono riuscita a postare in fretta e furia e non
posso
rispondere alle recensioni. Spero di poter ottenere il vostro
perdono…