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Autore: lily_94    05/08/2008    7 recensioni
"Ginevra Malfoy...suona bene" La tavolata di stupì a quelle parole. "Weasley, ti presento il tuo futuro marito" "NO" "Non hai scelta...tu, o la tua famiglia" Con un colpo della bacchetta apparì a mezz'aria un'alone di fumo in cui si susseguirono i familiari della ragazza. Ginny lo fissò incredula e abbassò lo sguardo. "Astoria accompagnala in una stanza vuota...ah auguri!" E alzò il calice colmo di Whisky Incendiario prima in direzione di Ginny e poi di Draco. Questa ff resta sempre e comunque una HARRY/GINNY!
Genere: Romantico, Triste, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Voldemort | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
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1 Magica e oscura notte
Finalmente quella sera  sarebbe andato via da quella stupida casa che odiava. Ancora non poteva crederci, era rimasto pochissimo a Privet Drive. Ormai i Dursley erano partiti e lo stesso destino sarebbe toccato a lui. Il suo pensiero ritornò al saluto che si erano dati lui e Ginny prima di partire e si rattristò. L'avrebbe rivista e anche se aveva giurato di starle lontana per un momento dubitò della promessa che aveva fatto a se stesso e a lei. Quella stupida guerra! Era stata lei ad allontanarli. Alzò lo sguardo e si avvicinò  alla finestra per poter guardare il tramonto. Quante ne avevano passate l'anno scorso eppure nulla era riuscito a spezzare quel rapporto e lui sapeva il perchè. Erano insieme. Stranamente era come se si fosse creata una barriera che aveva impedito a tutti di penetrare. Come avrebbe fatto a stare senza di lei per tanto tempo, come avrebbe fatto a stare lontano dalle sue labbra avendola così vicina alla Tana? Non sapeva il come ma il perchè era chiaro, doveva proteggerla e per quanto lui avrebbe potuto soffrire non doveva cambiare idea. A disturbare i suoi pensieri fu  un ruggito proveniente dal giardino sul retro, Harry scese le scale e si ritrovò a guardare delle figure che avanzavano verso di lui tra cui il ragazzo riconobbe subito Hagrid. Spalancò la porta e si precipitò fuori ritrovandosi stretto tra le braccia di Hermione. Possibile quanto gli mancassero i suoi amici? Eppure era da poco che non li vedeva! Ron gli diede una pacca sulla spalla e gli sorrise ricambiato dall'amico.
"Andiamo dentro, questo posto non è sicuro, dobbiamo parlare" tuonò Malocchio separando i due ragazzi.
Ron si guardò intorno e poi avvicinadosi all'orecchio del moretto gli sussurrò "Voleva venire anche Ginny ma mio padre gli e lo ha impedito anche se lei ha lottato molto!" e gli fece l'occhiolino. Harry lo guardò raggiante ma poi fissandosi le scarpe ritronò triste pensando che non sarebbe cambiato nulla anche se di lì a poco avrebbe rivisto quella che una volta chiamava "amore".
Quando furono dentro Moody spiegò ad Harry il piano che avevano ideato per portarlo via di lì.
"No!" ringhiò prima che il suo vecchio professore di difesa contro le arti oscure potesse finire di spiegare "non lascerò che sei persone rischino la vita per me!"
Hermione lo guardò con un mezzo sorriso "Sapevo che avresti reagito così"
"Si, ma a noi non importa Potter siamo disposti anche ad usare la forza. Quindi o ci dai i capelli o saremo tredici contro uno"
Harry li guardò uno ad uno e colse sullo sguardo di Ron un sorriso che gli diceva , mentre dallo sguardo di Hermione apprese un .
Harry si soffermò a guardare anche gli altri e ancora una volta fece segno di no con la testa.
"Harry, vieni con me" disse subito Hermione spingendolo nel salone "Ron, vieni anche tu" chiamò prima di chiudersi la porta alle spalle.
I due amici lo guardarono un pò tristi e allo stesso tempo comprensivi.
"Lo so che per te è difficile però non c'è altra soluzione" fece Hermione con dolcezza.
"E sappiamo anche che adesso per convincerti dovremmo chiamare Ginny" continuò Ron.
"No, non voglio che anche lei rischi la vita per niente" rispose lui non riuscendo a guardare nulla che non fossero le sue scarpe.
"Per niente?" grugnirono all'unisuono i due ragazzi.
"Harry, tu consideri la tua vita un niente?" domandò la ragazza.
"Non è questo, ma se dovete rischiare la vostra vita per la mia allora la considero tale"
"Bhe non devi farlo" commentò Ron. "Guarda che se è per salvare la tua vita che devo combattere mi sacrificherei con piacere"
"Devo farlo per forza?" chiese Harry come fa un bambino costretto a mangiare qualcosa che non gli piace.
"Si" annuì Hermione. "Fallo per noi, per Ginny" cercò di convincerlo.
"Siete sicuri?" domandò ancora il moretto.
"Ehi, quante volte te lo dobbiamo ripetere?" chiese scherzoso Ron dandogli una pacca.
"Allora, andiamo" disse convinto, alzandosi e aprendo la porta.


Lampi. Oscurità e quel volto bianco che somigliava tanto a un cadavere. Urla e Mangiamorte da tutte le parti prima di precipitare verso terra.
BUM
Si schiantò a terra sentendo il sangue scorrere da tutte le parti ma non ebbe la forza di restare sveglio e svenne.
Si risvegliò disteso a pancia in su sopra a un divano. Non appena aprì gli occhi chiamò "Hagrid?"
"Hagrid stà bene" rispose una voce sconosciuta che si rivelò appartenere a Ted Tonks.
"Dovresti sbrigarti la passaporta stà per partire" continuò porgendogli una mano per aiutarlo ad alzansi.
"HARRY" urlò una voce sicuramente appartenente ad Hagrid "sbrigati ragazzo"
Il moretto fece appena in tempo a poggiare la mano sulla spazzola e a ringraziare i signori Tonks che fu risucchiato e in un secondo si trovò disteso sul terreno del cortile appartenente alla Tana.
Sentì un runore di passi e alzandosi vide la signora Weasley e Ginny che gli correvano incontro.
"Stai bene?" chiese la donna abbracciando forte il ragazzo.
"Si, grazie" annuì guardando però da un'altra parte.
Per un istante calò il silenzio.
"Molly, hai del Whisky Incendiario per caso?" chiese il MezzoGigante e dopo che lei ebbe annuito la seguì in cucina lasciando soli i due ragazzi.
"Volevo venire anche io" confessò Ginny rompendo il silenzio.
"Si, me l'ha detto Ron" le disse Harry.
La ragazza si voltò verso di lui e lo scorse preoccupato.
"Vedrai che andrà tutto bene" lo consolò.
Il moretto annuì e alzò lo sguardo per incontrare i suoi occhi.
"Sarà meglio che andiamo dentro"
"Adesso hai paura anche di stare da solo con me?" chiese altezzosa Ginny.
"Non è mica questo" si affrettò a rispondere un imbarazzato Harry "se stiamo da soli poi mi sa che non riesco più a mantenere la promessa che ho fatto a me stesso" disse dando voce ai suoi pensieri.
Ginny rise, una risate senza allegria, triste, cupa.
Ma furono interrotti da Lupin e George che arrivarono con la loro passaporta.
I due ragazzi capirono subito che qualcosa non andava e corsero verso gli altri due.
E difatti George fu portato dentro con un buco al posto dell'orecchio.
"Stà arrivando qualcun'altro" notò Hagrid facendo correre Harry a vedere di chi si trattasse.
"HARRY" gridò Hermione precipitandosi ad abbracciarlo.
"Tutto bene?" chiese il moretto a lei e Kingsley che annuirono.
"E Ron?" domandò la ragazza.
"Ha perso la passaporta" rispose Harry vedendo l'espressione sul volto dell'amica cambiare.
"Stai tranquilla, vedrai che tra poco tornerà" cercò di consolarla passandole un braccio sulle spalle mentre lei si accasciava sul suo petto a versare lacrime.
"Hey, perchè piangi?" disse una voce dolce alle spalle dei due amici.
"RON" gridò Hermione gettandoglisi tra le braccia. "Mi hai fatta spaventare!"
"Scusa, amore. Non lo faccio più!" scherzò lui.
Harry sentendosi di troppo si affrettò ad entrare dentro per accertarsi di come stesse George.
Intanto anche Fred e il signor Weasley tornarono tra la gioia di tutti.
E le ore passavano senza che nessuno avesse notizie di Bill. Fleur, Malocchio e Mundugus.
Poi, quando tutti stavano perdendo ogni speranza, dal cortile apparve un Thestral seguito a ruota da Bill e Fleur che raccontarono tra lo stupore generale della morte di Moody e la fuga di Mundugus.
"Io non posso restare qui!" sbottò Harry alla fine del racconto.
"Come non puoi restare qui?" chiese Hagrid "Dopo tutta la fatica che abbiamo fatto per portartici!"
"Lo so che avete corso grandi pericoli per me e vi ringrazio ma se resto qui sareste tutti in periocolo" precisò il ragazzo.
"Non dire sciochezze!" intervenne Fleur "siamo ja tutti in pericolo, Arrì" continuò.
"Lo so, e il pericolo che correte aumenterà se resto qui" spiegò lui.
"Tu non ti muovi da qui!" impose il signor Weasley.
Harry li scrutò torvi, perchè non campivano niente? Perchè anche in quella situazione doveva vedere le sue idee contrapposte a quelle delle altre persone? Perchè per una sola volta nella vita non poteva prendere una decisione da solo?
Il ragazzo li fissò ancora una volta e poi annuì, non convinto, uscendo in giardino. E poi ancora una visione: Voldemort che chiedeva ad Olivander il perchè di quella reazione avuta dalla bacchetta di Harry e il capo del venditore di bacchette che faceva segno di non saperlo.
"Harry" lo richiamò alla realtà una voce dolce.
Il moretto riaprì gli occhi e si ritrovò dinanzi a Ginny.
"Tutto a posto?" gli domandò la ragazza sapendo che come risposta avrebbe ricevuto una bugia.
"Si" difatti rispose il ragazzo.
"Ti capisco, sai?" confessò all'improvviso la rossa.
"Oh, sei la prima"
"Infatti" sorrise la ragazza "ho imparato a conoscerti bene negli ultimi anni" continuò.
"Una delle motivazioni per cui ti amo da morire" confessò lui non riuscendo a trattenersi.
Ginny si girò di scatto e lo abbracciò.
"Ridillo"
"Non è il caso"
"Prometto che non ti bacio"
Harry tirò un sospiro e ripetè "Ti amo da morire"
Ma Ginny non seppe mantenere la promessa e detto fatto lo baciò incontrando subito la pronta risposta del moretto.
Quando si staccarono toccò ai loro occhi incrociarsi.
"Mica significa che siamo fidanzati se ci baciamo?" chiese Harry.
"No"rispose Ginny.
E ancora una volta le loro labbra si unirono in un dolce bacio.
FINE PRIMO CAPITOLO
Come avrete letto nella presentazione della storia questo è il sequel di "Un amore interminabile" per questo seguirà gli eventi narrati in esso. Quindi consiglio a chi non l'avesse ancora fatto di leggere prima quella storia e di continuare con questa se poi vi risulterebbe troppo difficile continuate a seguire questa e se non capite qualcosa chiedetelo a me, non ci saranno troppi riferimenti. Questo chappy narra principalemnte cose scritte nel settimo libro alle quali io ho aggiunto alcune scene che mi avrebbe fatto piacere fossero scritte anche nella versione originale. Detto questo non vi scoccio più e vi invito a recensire in molti e mi auguro che come inizio possa andare! Fatemi sapere!
Intanto vi dò appuntamento al prossimo chappy!
Baci
Ylenia
  
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