Buongiorno a tutti!!!!
Okay questa è una colossale Crossover tra tre delle mie serie preferite. Castle, The mentalist e Buffy the Vampire Slayer. Scritta in origine come shot per i NESA si è poi trasformata in una semi-long... La farò comunque partecipare come storia incompiuta XD Speriamo in bene....

La vicenda si sviluppa in un prossimissimo futuro dopo il finale di stagione di Castle, all'incirca sette anni dopo la battaglia finale tra Angel, Spike, Gun e Illyria contro l'esercito della Wolfram & Hart e dopo le mie due shot post Finale di stagione di The mentalist. Red Death & Red Death - The Process. Non è necessario leggere le due storie precedenti, ma sopratutto la seconda vi potrebbe aiutare a capire un po' quello che è successo a Patrick nei due mesi precedenti e sopratutto come si sia potuto salvare dal finire nel braccio della morte prima e nella prigione poi :)

Premetto già che la storia non sarà molto lunga, al massimo una decina di capitoli, sarà una storia puntata a divertire tutti voi, magari perchè no, a farvi conoscere una nuova Fandom.
Morto a parte qui ci troveremo un poco ad Happy Land quindi vi consiglio di tenere a portata di mano un po' di insulina, vi servirà più avanti.

Detto ciò non posso che augurarvi buona lettura e sperare che questa mia pazzia vi piaccia
Enjoy!!!

Death in LA

Los Angeles 21 luglio mattina presto

“Ora tu devi spiegarmi perché di tutti i posti che ci sono al mondo siamo dovuti venire proprio a Los Angeles!” esclama Kate scuotendo la testa ma mantenendo il suo sorriso.

“Perché l'ultima volta che ci siamo stati per una 'vacanza' tu stavi indagando sul caso di Royce. Non è stata una vera vacanza e quindi ho pensato che ti sarebbe piaciuto venirci con calma. Infondo cosa c'è di più rilassante del mare, della spiaggia e del sole?” domandò Rick stringendole la mano. “Dopotutto hai sentito il nuovo capitano? Non ti vuole al distretto per almeno un altra settimana.” le rammenta lui.

Kate era rimasta in coma per cinque giorni dopo che le avevano sparato. Cinque giorni terribili per Rick che aveva dovuto osservare impotente la sua amata bloccata in un letto di ospedale, con al suo fianco Josh. Avevano fatto a pugni il primo giorno perché Josh non era al funerale di Roy e quando era arrivato all'ospedale pretendeva di rimanere solo con Kate. Naturalmente aveva vinto il dottorino, Rick non era abituato alle scazzottate.

“Rick...” fu la prima flebile parola che pronunciò una volta risvegliatasi aspettandosi di trovare lo scrittore che ormai aveva capito di amare al suo fianco.

“Non sono Castle...” borbotto sarcastico Josh. “A quanto pare preferivi la sua compagnia...”

“Josh, ascolta...” cercò di parlare Kate ma lui la interruppe.

“Non parlare. Ho capito da solo.” mormorò l'uomo uscendo dalla stanza sorridendole tristemente. Pochi istanti dopo Rick, con un occhio nero, entrò nella stanza. Quel giorno parlarono a lungo, anzi, più che altro fu Rick a parlare in quanto Beckett non ci riusciva ancora bene dopo cinque giorni di coma, e da quel giorno tutto cambiò.

Quando verso metà giugno la mandarono a casa con l'obbligo di riposo totale per almeno una settimana lei decise di farsi aiutare da Rick e quindi accettò la proposta dell'uomo di trasferirsi momentaneamente del suo loft. Il momentaneamente si era poi esteso anche per la seguente settimana e quella dopo ancora. Adesso, dopo aver passato un mese insieme allo scrittore nel suo appartamento, si ritrovava a Los Angeles per una piccola vacanza romantica prima di tornare a lavoro.

Stavano insieme da due mesi, i due mesi più belli della vita di entrambi.

“Okay, diciamo che mi avevi convinto con la parola mare...” ammette la donna sorridendoli.

“Ci avrei scommesso. Allora, che ne dici di lasciare i bagagli nella stanza e andare subito in spiaggia?” domanda l'uomo sorridendole.

“Rick...”

“Che succede Kate?” le domanda lui vedendo il suo sguardo preoccupato. Lei abbassa la testa arrossendo e poi si porta istintivamente una mano sopra la cicatrice che le è rimasta dopo l'intervento.

“Io... forse dovrei...”

“Shhh... non hai niente di cui preoccuparti Kate.” la rassicura lui capendo il suo problema. Aveva vergogna che lui la vedesse in costume, aveva paura che vedendo la sua cicatrice ne rimanesse disgustato. La loro relazione non era ancora diventata così intima, un po' per la sua salute e un po' perché la volevano prendere con calma, così lui non l'aveva ancora vista nuda. “Sei bellissima Kate, con o senza cicatrice. Non dubitarne mai.” le sussurra dandole un piccolo bacio a fior di labbra.

“Grazie...” sussurra lei appoggiando la fronte contro quella dell'uomo.

“Per cosa?”

“Perchè mi capisci, perché sai quello di cui ho bisogno in qualsiasi momento...” riavvicina le labbra alle sue. “Adesso andiamo, ho proprio voglia di farmi un bel bagno!” aggiunge la donna scostandosi e lasciandolo con una facci a pesce lesso.

“Katherine Beckett, sei una vera strega!” esclama l'uomo inseguendola.

Sempre Los Angeles, sempre 21 luglio.

“Buffy, puoi ripetermi perché siamo a LA, dal musone?” chiede per l'ennesima volta Spike sospirando.

“Perchè ha bisogno del nostro aiuto e glielo dobbiamo visto che è grazie a lui se ci siamo ritrovati.”

“Che c'entra! Sarei comunque venuto a cercarti dopo l'apocalisse.” borbotta il bel biondo.

“Forse è vero, ma non saresti sopravvissuto se lui non mi avesse avvertito dell'imminente pericolo e io non fossi arrivata a salvarvi il culo con le altre cacciatrici.” gli ricorda lei. “Andiamo Spike, hai pure ottenuto lo Shuncu!” aggiunge sorridendo la bionda.

“Si dice Shanshu.”

“Fa lo stesso. Comunque sei tu il campione, sei tu che hai ottenuto la vita, sei tu che è diventato il primo cacciatore maschio.” lo prende in giro lei.

“Va bene, va bene. Bloody Hell donna, ci sono volte che credo di odiarti.”

“Per tua fortuna non è così.” sussurra lei baciandolo dolcemente.

“Allora, adesso mi spieghi in che casini si è messo il finocchio?”

“A quanto pare c'è uno stregone in città...”

“Questa non è competenza della strega?” la interrompe lui.

“Se tu mi facessi fini Spike!” esclama esasperata la bionda.

“Scusa...”

“Dicevo, c'è uno stregone in città che ha riunito tutti i vampiri di Los Angeles sotto un unico vessillo, il suo. I vampiri iniziano ad essere troppo numerosi e Angel con il solo aiuto di Faith, Gun e Illyria non ce la fa. Così ha chiesto una mano a noi per organizzare un attacco contro l'intero clan. Stanno diventando troppo rumorosi e le strane morti iniziano a creare sospetti tra le persone.”

“Quindi in poche parole il musone ci vuole per sconfiggere questo clan. Un lavoretto da nulla no?”

“Esatto. Wills arriverà domani, penserà lei allo stregone.”

“Perfetto. Quindi vuol dire che dopo questa orribile e noiosa riunione sulla migliore strategia per sconfiggere quei dannati vampiri abbiamo la giornata libera?”

“Sì.”

“Andiamo in spiaggia?!” esclama Spike felice come un bambino. Ormai dopo sei anni e mezzo dal suo ritorno alla vita si potrebbe pensare che si sia abituato al poter stare al sole, ma non è così. Il bel cacciatore ama il sole più di ogni altra cosa se non Buffy.

“Certo. Andremo in spiaggia. Ora saliamo, il mu... Angel ci aspetta.” si corregge all'ultimo la bionda pensando che dopo sei anni e mezzo di relazione con Spike una piccola défiance del genere ci può stare. Lui la guarda ridacchiando divertito. “Levati quel sorrisetto dalla faccia altrimenti stanotte dormi sul divano!” esclama la bionda mentre l'ascensore li porta al giusto piano. Spike smette subito. “Ottima scelta, sai che odio punire me stessa.”

I due scendono al decimo piano e si dirigono velocemente verso l'ufficio di Angel.

“Scusate il lieve ritardo, ma Spike faceva le bizze.” si scusa Buffy entrando nella stanza.

“Non preoccuparti B, ormai vi conosciamo.”

“Mettiamoci subito a lavoro, stamani è stato ritrovato un altro cadavere e hanno deciso di far intervenire il CBI.” dice Angel alzandosi.

“CB che?” domanda confusa la cacciatrice.

“E' l'FBI della California.” spiega Gun. “Ma non è questo il problema, purtroppo tra i membri della squadra investigativa c'è un certo Patrick Jane, è un consulente, loro lo chiamano mentalista ma in realtà è un empatico.” lo sguardo confuso dei due biondi lo spinge a continuare. “Una specie di sensitivo che non può parlare con i morti.” spiega terra terra. “Riesce a collegarsi alle emozioni provate dalle persone intorno a lui, riesce a vedere cose che ai comuni umani sfuggono, ha un intuito fantastico, raramente fallisce...”

“Quindi potrebbe diventare un problema, perché potrebbe scoprire dell'esistenza del nostro mondo e abbiamo visto cosa potrebbe succedere se si sapesse di demoni e vampiri no?” conclude Angel.

“Giusto.” ammette Buffy ricordando di quando tre anni prima il mondo aveva scoperto dell'esistenza di demoni e vampiri per uno sfortunato e lunghissimo giorno. Per fortuna Wills aveva messo tutto a posto con un piccolo (grande) incantesimo.

“Che dobbiamo fare quindi?” chiede Spike. “Ostacolare le loro indagini?” continua ridendo.

“Esatto. Andrete sotto copertura, vi fingerete due investigatori privati e li terrete lontani dalla realtà o quantomeno cercate di limitare i danni. Purtroppo credo che appena il nostro empatico troverà il primo corpo si accorgerà che qualcosa non va. Sentirà delle emozioni latenti che non dovrebbero stare in un corpo veramente morto, quindi il vostro compito, casomai capissero che c'è qualcosa che non va è arginare i danni.”

“Perfetto. Oggi però andiamo in spiaggia. Inizieremo domani, che ne dici?” chiede speranzosa Buffy.

“Mi dispiace, ma dovete andare subito.” spiega Faith passando loro una busta. “Questi sono tutti i documenti che vi serviranno. Ora lavorate come investigatori per la Angel Investigation.”

“Che bello... lavoro di nuovo per il musone... quasi quasi era meglio l'osservatore.” borbotta Spike. “Andiamo Pet, prima finiamo prima torniamo a casa.” aggiunge uscendo dalla stanza.

“Ehi Lisbon!”

“Che c'è Jane!” esclama la donna sospirando.

“Dopo possiamo andare in spiaggia?” chiede lui sorridendole mentre entrambi si avvicinano alla scena del delitto.

“Non è una vacanza Jane!” esclama la donna.

“Dai, quando mai mi ricapiterà di poter andare al mare senza scorta?” chiede lui afferrandola per un braccio e guardandola con la sua miglior faccia da cucciolo. “Ti ricordi, un miglio da casa mia se non lavoro con te o non sono scortato da un agente estraneo alla squadra.” le rammenta lui mostrandole la cavigliera. “Ti ho già detto che mi sembra di essere Neal Caffrey, di White Collar?” chiede sorridendo.

“Sì Jane, e io ti ho ripetuto più volte che quello è un telefilm, che tu sei nella realtà e che sei sotto il nostro controllo per i prossimi dieci anni come pena per aver ucciso Red John. E ti ho già detto che devi ritenerti fortunato per aver evitato la prigione.”

“Già, devo ancora ringraziare te, la squadra, Bertran, Minelli e Hightower per aver deposto a mio favore.” mormora lui affiancandosi a lei e dandole un leggero bacio sulla guancia.

“Siamo a lavoro Jane! Sii professionale!” borbotta la donna arrossendo lievemente e guardandosi intorno.

“Lisbon, Grace e Rigsby sono a raccogliere le deposizioni, Cho ci aspetta dietro l'angolo, non c'è nessuno, tranquillizzati.” le sussurra lui all'orecchio.

“Lo sai cosa succederebbe se scoprissero la nostra relazione prima che Hightower riesca a far rimuovere quella dannata regola?”

“Sì, io verrei tolto dalla vostra squadra e rimandato in carcere perché nessuno vuole assumersi la responsabilità di avere un assassino come consulente.” dice lui con voce atona ripetendo per l'ennesima volta quello che Teresa li dice ogni volta che lui fa delle dimostrazioni d'affetto vero si lei in pubblico. “Mi chiedo solo quanto le ci voglia! Sono passati quasi tre mesi dall'omicidio di John e uno da quando ha iniziato la nostra battaglia.”

“Ci vuole calma, lei ha appoggi, ma è una vecchia regola e i capi tendono ad essere molto rigidi su certe cose.” spiega per l'ennesima volta la donna tornando a camminare.

“Non potete avvicinarvi alla scena.” la voce di Cho li riporta alla realtà.

“Siamo investigatori privati, siamo stati assunti dalla moglie del signor Seeger per indagare sulla sua morte, non può impedirci di vedere il cadavere.” dice la voce piuttosto seccata di un uomo. Quando Lisbon e Jane voltano l'angolo trovano Cho impegnato a parlare con due biondi.

“Scusate, sono Teresa Lisbon, sono a capo di questa indagine, cosa volete?” chiede la donna mostrando il distintivo.

“Patrick Jane...” mormora Patrick stringendo la mano ad entrambi e guardandoli stupito quando gli sembra di avvertire una sorta di legame tra i due.

'Stanno insieme' pensa subito l'uomo. 'E hanno qualcosa di strano... sembrano... diversi.'

“Sono Buffy Summers, e lui è il mio collega William Shelby. Siamo investigatori privati della Angel Investigation. Siamo stati assunti per indagare dalla Signora Seeger. Abbiamo anche il permesso per seguirvi passo passo nelle indagini.” spiega la donna mostrando a Lisbon i vari documenti.

“Beh, mi sembra tutto in ordine...” mormora Teresa dopo aver guardato i documenti. I due biondi le sorridono.

“Allora, cosa abbiamo Cho?”

“E' un caso piuttosto interessante, è un detective del LAPD. Il detective Seeger. Ha una ferita al collo, è morto per dissanguamento, ma non c'è nessuna pozza di sangue nei dintorni quindi deve essere stato ucciso da un'altra parte e portato qui...”

“No.” dice Jane facendo voltare i quattro. “E' stato ucciso qui.”

“Come fai a dirlo?” chiede scettica Lisbon.

“Semplice, se mi voglio liberare di un cadavere non lo lascio in piena vista, lo nascondo. E oltretutto se guardi bene sul marciapiede là, c'è una piccola traccia di sangue. L'uomo si è difeso.” spiega Patrick indicando le nocche sbucciate del povero detective.

“Mi scusi signor Jane, ma come fa ad essere morto qui e non aver lasciato sangue...” mormora Buffy cercando di sembrare sincera, ma Jane non ci casca, nota e avverte il nervosismo dei due biondi.

“Beh, fate come credete, io do le mie consulenze poi sta a voi decidere...” ribatte l'uomo sorridendo prima di allontanarsi dalla scena seguito da Lisbon.

“Quei due sanno qualcosa...” le sussurra all'orecchio quando sono abbastanza lontani.

“Rick, sei proprio un pelandrone, nemmeno 500 metri a piedi senza morire per lo sforzo?” chiede ridacchiando la donna vedendo arrancare Rick sotto il peso dello zaino.

“Parla... quella... che... non porta... niente.” dice lui tra li ansimi.

“Guarda che sei stato tu, non volevi affaticarmi ricordi?”

“Già...” borbotta l'uomo. “Quanto...manca?”

“Girato l'angolo a dritto per altri seicento metri e ci siamo.” dice la donna.

“Nooo...” mormora esasperato l'uomo facendola sorridere.

I due voltano l'angolo e trovano la strada sbarrata da una linea gialla.

“Perfetto... ora... dovremo... allungare.”

“Non occorre, ho il distintivo, chiederemo se ci fanno passare. Cortesia tra colleghi.” mormora la detective avvicinandosi alla linea. Due uomini e due donne stanno venendo verso di loro.

“Scusate...” si fa notare Kate alzando la mano. Il biondo più alto si avvicina seguito da una donna bassina e con i capelli corvini. “Piacere, detective Beckett, ci chiedevamo se potevate lasciarci passare. Il mio ragazzo...” spiega la donna roteando gli occhi. “... ha dei problemi a camminare e credo che se allunghiamo la strada mi sviene sull'asfalto.”

“Patrick Jane...” si presenta il biondo. “Non si preoccupi certo che può passare.” le dice sorridendole gentile. I due varcano la linea e si lasciano scortare dai detective.

“Chi è morto?” chiede curioso Castle.

“Un detective della LAPD, si chiamava Seeger... qualcosa.” dice Buffy non ricordandosi il nome. Kate e Rick si fermano improvvisamente.

“Che succede?” domanda curioso Patrick vedendoli agitati.

“Lo... lo conoscevamo.” risponde dispiaciuta Kate.


TBC

Eccoci qua alal fine della prima parte di questa storia... Spero che vi abbia interessato e spero di ricevere qualche commento per sapere com'è andata... Si accettano felicemente critiche e consigli!!!

Baci a tutti
Sara
 

“Lo... lo conoscevamo.” risponde dispiaciuta Kate.

“Detective Beckett, si liberi l'anima e mi dica cosa la preoccupa così tanto di me.” dice Jane mentre riaccompagna i due newyorchesi all'hotel dopo la riunione di aggiornamento al QG.

“Innanzitutto dammi del tu, odio quando mi danno del lei.” dice Kate sorridendogli. “Comunque non capisco come mai lei sembra così spensierato pur avendo ucciso un uomo per vendetta. Ci sono arrivata vicina anche io, ma mi hanno fermata in tempo.” mormora rivolta verso Rick con un sorriso. “Rischiare la vita per vendetta è stupido...” gli fa notare.

“Lo so... adesso. In quel momento, mentre lui mi diceva quelle cose sul perdono, sulla vita che va avanti, sull'odore di mia figlia e di Angela io mi sentivo solo in colpa nei loro confronti, nei confronti di tutti quelli che sono morti nel corso dell'indagine e non ho resistito. Non mi importava di vivere o morire, credevo che la mia vita fosse finita con la morte delle mie due donne, della mia famiglia. Ma dopo l'ultimo sparo, quando finalmente il desiderio di vendetta è scomparso ho iniziato a riflettere e ho capito il mio errore. Se non avessi ottenuto la clemenza sarei stato condannato alla pena capitale e la mia nuova famiglia, Lisbon, Van Pelt, Rigsby e Cho, avrebbero sofferto come io ho sofferto per la perdita della mia. Non potevo permetterlo così ho lottato, ho desiderato avere una seconda possibilità e a quanto pare mi è stata concessa.” spiega l'uomo sempre sorridendo. “Ho molti motivi per essere felice, e il pensiero di sentirmi in colpa per aver ucciso un bastardo serial killer semplicemente non mi sfiora.”

“Credo di poter capire adesso.” mormora Kate. “Cambieresti qualcosa se potessi?” chiede poi.

“Beh, magari avrei cercato di non farmi beccare. Sarebbe stato tutto più semplice, ma avrei trovato comunque il modo di ucciderlo. Aveva ferito psicologicamente me, aveva ferito Grace, e anche Lisbon uccidendo il suo mentore e quando ho saputo che l'aveva ferita ad una spalla è stato semplicemente troppo. Non potevo permettere che la passasse liscia ancora. Se fosse successo qualcosa a loro non me lo sarei perdonato. Mai.” spiega l'uomo fermandosi sotto l'albergo. “Credo che se vi sbrigate farete in tempo a godervi il tramonto sulla spiaggia... Ci vediamo domani al QG. Vi serve un passaggio?” chiede Jane volendo cambiare immediatamente argomento.

“No grazie, veniamo da soli. A domani.” dice Rick felice di aver conosciuto due persona tanto interessanti come Jane e l'agente Lisbon. Forse Nikky Heat ha appena trovato due nuovi amici che l'aiuteranno per la sua nuova indagine.

“Musone, dove sei?” chiede Spike appena le porte dell'ascensore si aprono sul piano dove si trova l'agenzia di Angel.

“Spike, non potresti essere più gentile nei suoi confronti?” chiede Buffy sospirando.

“Nah... perché mai dovrei fare una cosa del genere? E' troppo divertente sfottere il finocchione.”

“Guarda che ti sento ossigenato.” gli fa notare Angel spuntando da dietro l'angolo.

“Scusalo Angel, a quanto pare sette anni nel mio mondo non l'hanno poi cambiato così tanto.”

“Beh, ma tu mi ami per questo vero Raggio di sole?” chiede Spike sorridendole malizioso.

“Per mia sfortuna!” dice lei sospirando teatralmente. “Ma ora lasciamo stare queste cose, siamo venuti qui per un motivo.”

“Che sarebbe? Naturalmente oltre a quello infantile di Spike di sfottermi.”

“Abbiamo un problema.” risponde Spike tirando fuori una delle sue sigarette.

“Già, e si chiama Richard Castle, è uno scrittore di...”

“Quel Richard Castle?!” esclama Angel spalancando gli occhi stupito. “Lo scrittore del macabro? Lo scrittore di 'A rose for everafter' e della saga di Nikky Heat?” esclama il vampiro.

“Ehm... credo che sia lui.” ammette Buffy stupita dalla sua reazione. Sapeva che Angel amava leggere, ma non fino a questo punto.

“Sì, lui. Ho letto qualche suo libro, ma sul momento non avevo capito che era proprio lui.” ammette Spike. “Ho difficoltà a collegare i libri agli scrittori.” aggiunge quando Buffy lo guarda storto.

“Quindi voi due avete conosciuto Richard Castle!?” domanda ancora Angel.

“Sì, ora possiamo andare avanti?!” esclama esasperata Buffy. Il vampiro abbassa lo sguardo imbarazzato e annuisce lentamente. “Beh, una volta arrivato insieme alla Detective Beckett per puro caso sulla scena del delitto ha scoperto che il morto era una sua ex conoscenza, la sua ragazza ha voluto indagare e così hanno visto il corpo e lui se ne è venuto fuori con 'E' stato un vampiro'” conclude la bionda cercando di imitare Castle.

“E dove sta il problema, sicuramente non diceva sul serio.” le fa notare Angel.

“Vero, ma noi non ci aspettavamo un'uscita del genere e abbiamo reagito male, Jane se ne è accorto e adesso non credo si fiderà più di noi.” spiega Spike. “Sa che nascondiamo qualcosa.”

“Che si fa adesso?” domanda Buffy avvicinandosi a Spike e appoggiandosi a lui mentre il biondo le circonda le spalle con un braccio.

“Non lo so. Se scoprissero da soli la verità potrebbero prenderla male, forse sarebbe meglio rivelargliela noi con le dovute cautele.” spiega Angel.

“E con lo scrittore? Come la mettiamo, l'ho visto sparire con Jane durante la riunione, gli avrà parlato dei suoi sospetti forse. Credo che si insospettirebbe se improvvisamente l'agente Lisbon e Jane cambiassero direzione nelle indagini.” fa notare Spike.

“Giusto.” mormora l'uomo facendo avanti e indietro più e più volte. “Non vedo altra soluzione.” dice infine l'uomo fermandosi davanti a loro. “Quando capirete che sono troppo vicini alla verità uscirete allo scoperto per permettere loro di venire a patti con la realtà dei fatti.”

“Hai notizie da Wills?” chiede poi Buffy.

“Sì, ha detto arriverà domani di prima mattina. Ha detto di dirti che le dispiace ma anche se potrebbe arrivare qui con uno schiocco di dita preferisce i mezzi tradizionali.” le riporta il bruno alzando le spalle.

“Possibile che dopo tutto questo tempo la rossa abbia ancora paura di tornare malvagia?” borbotta s sorridendo.

“Meglio insicura che malvagia.” risponde Buffy. “Adesso andiamo, la ronda ci aspetta mio prode cacciatore.” lo prende in giro.

“Avevo proprio voglia di venire alle mani.” Angel li guarda allontanarsi e decide di tornarsene pure lui a casa visto che per quella note ci avrebbero pensato i due biondi alla ronda. Dopotutto aveva Faith che lo aspettava.

“Oh andiamo Lisbon, possibile che dobbiamo dormire in camere separate!” esclama Jane quando Lisbon gli consegna la chiave di una delle stanza che hanno dato loro per il tempo di permanenza a LA.

“Punto primo chi ti ha mai detto che avremo dormito insieme e punto secondo ti devo forse ricordare che la tua cavigliera è estremamente precisa, non voglio che LaRoche o qualcun altro degli affari interni si chieda cosa tu abbia fatto tutta la notte nella mia stanza.” spiega lei per l'ennesima volta.

“Ti giuro che non approfitterò di te. Voglio solo sentirti tra le mie braccia.” spiega lui come se non avesse minimamente sentito la seconda parte. “Se mai ti chiedessero il motivo tu dirai che lavoravamo al caso e io mi sono addormentato. Dopotutto succede spesso no?” continua lui con quel suo sorrisetto malizioso ma così sincero che sapeva avrebbe fatto cedere la sua Lisbon.

“E va bene, ma lavoreremo veramente anche al caso.” borbotta lei arrendendosi e lasciandolo entrare nella sua camera.

“Certo brontolona.”

“Stronzo.”

“Lo so, me lo dicono in tanti, ma sono certo che tu non lo pensi davvero. Anzi, sono sicuro che tu sia felice che io abbia insistito così tanto.” le dice lui avvicinandosi e lasciandole un piccolo bacio sulla guancia prima di allontanarsi velocemente e stendersi sul letto.

“Sei un.. un..” cerca di dire Lisbon arrossendo. “Lasciamo stare...” sospirando si arrende e si stende vicino a lui ben sapendo che qualunque cose gli avesse detto per insultarlo lui avrebbe capito che era una bugia.

“Allora, cosa volevi dirmi stamani sulla scena del crimine che non poteva essere detto davanti agli altri?” chiede poi stupendolo.

“Come facevi a sapere che avevo qualcosa da dirti?” chiede lui infatti.

“Ormai ti conosco Jane e stamani avevi quell'espressione soddisfatta di chi ha scoperto qualcosa di interessante e vuole condividerlo con la classe ma non può perché potrebbe sentirlo la maestra.”

“Credo che Summers e Shelby nascondano qualcosa.” dice arrivando diretto al punto.

“Da cosa deduci tutto questo?” chiede la donna girandosi sul fianco destro per poterlo guardare nel viso.

“Quando erano sulla scena del crimine erano e non erano nervosi.” lei lo guarda confusa. “Non so come spiegartelo è come se avessi notato che cercavano di nascondere qualcosa ed erano nervosi per ciò, ma sapendo che essere nervosi è controproducente cercavano di nascondere anche il nervosismo.”

“Credo di riuscire a seguirti, in poche parole nascondevano qualcosa e il nervosismo scatenato dal dover nascondere questa cosa.”

“Esatto. Oltretutto quando Castle e la detective hanno iniziato a litigare sul fatto dei vampiri loro sono come... scoppiati. Per un attimo tutto il nervosismo è venuto in superficie e poi, quando hanno notato che me ne ero accorto hanno cercato di rimettersi la maschera di finta calma.”

“E con questo che vorresti dire?” chiede lei avvicinandosi a Jane e posando la testa sul suo petto mentre l'uomo con un gesto involontario e spontaneo le cinge la vita.

“Non lo so nemmeno io, ma sono sicuro che sanno qualcosa su questo caso. Non possiamo fidarci di loro, ma dobbiamo...”

“... dobbiamo tenerceli vicino per scoprire cosa nascondono.” conclude lei quasi annoiata.

“Giusto. Ho avvertito anche Castle cercando però di non dargli troppe informazioni.” aggiunge sorridendole.

“Che gli hai detto?”

“Semplicemente che non ci fidavamo molto dei due biondi e che consigliavo anche a loro di essere prudenti nei loro confronti.” conclude lui sospirando. “Adesso che abbiamo lavorato possiamo riposarci?” chiede lui facendole uno dei suoi sorrisi sinceri.

“Sei distrutto vero?”

“Tra la prigione e il trasloco nella nuova casa ho continuato a dormire poco e ieri notte non sono riuscito ad addormentarmi, come al mio solito, nemmeno il sonnifero ha fatto effetto. Sembra che la mia insonnia persista...” aggiunge l'uomo.

Lisbon alza il capo e lo guarda negli occhi con una sicurezza che lui le aveva visto solo quando lo aveva difeso a spada tratta durante i giorni del processo.

“E finita Jane...” inizia lei passando una mano tra i suoi riccioli biondi. “Red John è morto e non tornerà più. Lo sai vero?” domanda lei.

“A volte mi chiedo se sono io il mentalista o se lo sei tu.” le dice con un sorriso triste l'uomo.

“Che vuoi che ti dica, ad andare con lo zoppo si impara a zoppicare...” mormora la donna continuando a carezzargli i capelli.

“So che è morto solo che quando mi sto per addormentare l'innaturale paura che lui torni a rovinare tutto quello che ho costruito in quest'ultimo mese mi distrugge.” mormora lui sentendosi confortato dalle sue attenzioni. “Ho paura che lui sia ancora vivo, che tutto questo sia soltanto un suo piano per distruggermi usando voi... usando te.” aggiunge in un sospiro. “Non posso rischiare di perdere nessuno di voi, siete la mia famiglia Teresa. Non lo sopporterei.” ammette l'uomo.

“E non succederà Jane. Red John è morto, ci è stato confermato.” sussurra Lisbon al suo orecchio con voce dolce. “Adesso rilassati, non costringermi ad ipnotizzarti.” lo prende in giro.

“Lo hai già fatto, io sono ipnotizzato da te, da tutto il tuo essere...” mormora lui.

Teresa avvicina le labbra a quelle dell'uomo e lo bacia con passione attirandolo a se per far aderire i loro corpi.

Jane stringe la donna a se e continua a baciarla, a mordicchiare le sue labbra, a mordere delicatamente il suo collo in quei punti che sa che la fanno impazzire.

Teresa non ci mette molto ad arrendersi e a riattirare le sue labbra sulle sue socchiudendo le labbra per permettere alle loro lingue di incontrarsi, sfiorarsi, inseguirsi, scontrarsi e lottare per un predominio che nessuno dei due voleva lasciare facilmente all'altro.

Lui sorride e si allontana lievemente da lei quando il bisogno di ossigeno si fa impellente.

“Se continui a torturarmi in questo modo Teresa credo proprio che la mia promessa di non approfittarmi di te se ne andrà al vento.” le sussurra dolcemente all'orecchio. “Io non ho fretta, voglio che tutto sia perfetto, voglio che la nostra prima volta non sia in un albergo del genere impauriti che qualcuno possa venire a 'svegliarci' o ci chiami per dirci di un nuovo sviluppo nel caso.” le spiega dolcemente.

“Nemmeno io, solo che è così difficile...” ammette lei cercando di non arrossire. “Vado a cambiarmi.” aggiunge alzandosi dal letto e recuperando il pigiama da dentro la valigia. Quando cinque minuti dopo ritorna nella stanza trova Patrick già sotto le lenzuola, i suoi vestiti posati accuratamente sulla sedia.

“Spero vivamente che tu non sia nudo lì sotto, altrimenti tutto il discorso di prima va a farsi fottere.” dice la donna sorridendo giocosa.

“Non preoccuparti.” dice l'uomo togliendo il lenzuolo e mostrando i boxer neri abbastanza attillati e la canottiera bianca. Lisbon arrossisce lievemente pensando che quei due indumenti non è che lascino molto alla sua immaginazione. Senza dire un altra parola si sdrai sotto le coperte e si accoccola di nuovo contro Jane.

“Sai, ho sempre adorato questa tua maglietta.” le dice l'uomo ad occhi chiusi stringendola a se. “Colorata, leggera ma sopratutto non abbastanza lunga da coprirti le gambe. Credevo di morire quando ti ci ho visto per la prima volta.”

“Jane!” esclama lei colpendolo giocosamente sul petto per poi tornare nella posizione iniziale e chiudere gli occhi dopo aver guardato per un ultima volta il volto da angelo di quell'uomo al suo fianco.

“Buonanotte Lisbon.” sussurra lui richiudendo gli occhi e lasciandosi avvolgere dalla tranquillità che gli da avere quel piccolo corpo caldo rannicchiato contro il suo.

“Notte Jane.” borbotta lei ormai più addormentata che sveglia.


Ringrazio coloro che hanno recensito e aggiunto la storia alle preferite o alle seguite! Un grazie particolare a Gwriter che addirittura si è iscritta ad EFP per leggere la storia. GRAZIE! A domani o dopo domani al più tardi, col prossimo capitolo!
Bacioni
Sara

Anche se con un goccio di ritardo ecco la quarta parte... la prossima sarà più indagini e meno romanticherei e spero di riuscire a postarla domani o mercoledì al più tardi :)



“E' stato molto bello il tramonto sul mare.” mormora Kate stringendosi a Rick mentre tornano verso il loro albergo dopo una cenetta a lume di candela in un localino non troppo lontano.

“Già, è una cosa completamente diversa da vedere l'alba sull'oceano vero?”

“Esattamente, invece che il rosa e l'azzurrino i colori dominanti sono l'arancione e il viola.”

I due continuano a camminare tranquillamente.

“Che ore sono?” domanda Kate interrompendo il silenzio che si era creato.

“E' mezzanotte e mezzo.” le dice lui guardando sul suo Iphone. “Non preoccuparti, anche se domani arriveremo in ritardo non importerà a nessuno, non è un nostro caso Kate, stiamo solo dando una mano, te lo ricordi?”

“Lo so, ma mi è così difficile stare lontana dal mio lavoro e tu lo sai.” ammette lei.

“Già, sei una gran stacanovista...” la prende in giro lui.

“Qualcuno vuole proprio dormire sul divano stanotte.” ribatte lei sorridendo divertita.

“Okay, ritiro tutto quello che ho...” il rumore di alcuni bidoni che cadono a terra lo blocca dal completare la frase. Un urlo appena accennato e poi il rumore di una piccola zuffa.

“Non ci pensare nemmeno.” sussurra Castle all'orecchio della detective.

“Rick, non posso negare il mio aiuto.” ribatte la donna estraendo la pistola e dirigendosi verso il vicolo laterale da cui provengono i rumori. Un ultimo gemito di dolore, il rumore di mani che battono tra di loro e poi più niente.

Poi mi spieghi da dove l'hai tirata fuori la pistola.” sussurra lui stupito.

“Polizia, mani in alto!” esclama Beckett affacciandosi sul vicolo e puntando la pistola verso le due figure che stanno camminando tranquillamente verso di lei.

“Sì calmi detective, siamo noi!” esclama Buffy alzando le braccia mentre Spike impassibile tira fuori una sigaretta dal pacchetto e inizia a fumarla.

“Cosa ci fate qui a quest'ora?” chiede la detective abbassando l'arma ma rimanendo sull'attenti mentre i due si avvicinano. Castle la raggiunge.

“Cosa ci fate voi?” chiede di rimando il biondo, i suoi occhi color ghiaccio fissi in quelli della detective.

“Stavamo tornando da un uscita.” si intromette nel discorso Castle.

“Beh, anche noi.” ribatte Buffy sorridendo gentilmente e tirando una lieve gomitata al compagno sussurrandoli di comportarsi bene.

“Okay, allora noi torniamo all'albergo.” dice Castle prendendo Kate per un braccio e trascinandola via dopo dei saluti appena accennati.

“Mollami Rick, so camminare da sola.” dice lei dopo un centinaio di metri.

“Scusa.” mormora lui dispiaciuto.

“Come mai mi hai portato via? Quei due stavano facendo qualcosa di strano!” esclama la detective.

“Lo so, ma non avevo altra scelta.” lei lo guarda confuso e lui inizia a spiegarsi. “Oggi Jane mi ha messo in guardia, mi ha detto che quei due sanno qualcosa su questi omicidi, non dobbiamo fidarci, ma dobbiamo tenerceli vicini per scoprire che nascondono e quindi...”

“Se avessero notato che noi facevamo loro un terzo grado si sarebbero insospettiti. Ho capito.” conclude per lui la donna. “Ma tu quando avevi intenzione di dirmelo?” chiede poi lanciandogli la sua solita occhiataccia.

“Scusa, mi è passato di mente.” ribatte Rick preoccupato per la reazione della detective. Lei alza le spalle e riprende a camminare lasciandolo basito. Dopo appena cinque minuti sono finalmente davanti al loro Hotel, entrano e raggiungono la camera iniziando a prepararsi per la notte.

“Che pensi di Jane e dell'agente Lisbon?” chiede Beckett.

“Perché me lo chiedi?”

“Curiosità. Ho visto che ti trovi a tuo agio con quel Jane e oltretutto vi somigliate molto caratterialmente. Due bambini troppo cresciuti, sempre pronti a cacciarvi nei guai e a scherzare.” lo prende in giro lei ridacchiando.

“Molto divertente detective, ma anch'io ho notato delle somiglianze con l'agente Lisbon.” ribatte lui ridacchiando.

“Ah sì? Quali?” chiede lei alzando un sopracciglio in perfetta maniera Castle.

“Siete entrambe stacanoviste, entrambe amate il vostro lavoro, siete entrambe scorbutiche e vi piace punzecchiare i vostri consulenti.” conclude ridendo.

“Oh, stai attento, il divano mi sembra una possibilità sempre più concreta.” lo minaccia lei sorridendo.

“Beh, mi sono scordato la somiglianza più importante... ma se vuoi mandarmi sul divano credo che non te la dirò.” fa lui alzandosi dal letto e facendo per uscire dalla camera.

“Okay, hai vinto. Niente divano, ma fai in modo che questa somiglianza mi piaccia altrimenti ti tiro un pugno sul naso.” lo minaccia lei scherzosa accomodandosi sul letto al suo fianco.

“Beh, l'ultima somiglianza è che entrambe siete cotte dei vostri consulenti senza via di scampo.” le dice lui sorridendo. “E questo porta ad una somiglianza tra me e Jane che non hai detto.” continua lui adorando il modo in cui le sue guance stanno arrossendo. “Sia io che lui siamo totalmente pazzi per le nostre poliziotte.” conclude il suo discorso baciandola dolcemente sulle labbra.

“Aspetta...” lo stoppa lei prima che il bacio vada troppo oltre.

“Che succede?” chiede lui preoccupato.

“Vuoi dire che quei due stanno insieme?” chiede lei basita.

“Non mi dire che non l'hai notato...” la prende in giro lui. “Ma dai, si comportano esattamente come noi... sguardi languidi quando pensano che nessuno li guardi, lui le gravita attorno ogni istante, si punzecchiano in continuazione e oltretutto credo anche di aver visto che lei gli stringeva la mano quando mi ha chiamato Alexis.” mormora Rick con fare cospiratorio.

“Okay, i mesi di ospedale mi hanno fatto male.”

“Ma se ci sei stata a malapena qualche settimana... le tue doti di detective sono ancora intatte, solo che oggi avevi altri pensieri per la mente, come il corpo perfetto di uno scrittore di nostra conoscenza...”

“Sogna Castle.”

“Non mi occorre visto che mi sembra tu sia qui nel nostro letto accoccolata sul mio petto.” le fa notare.

“Non parlavo del fatto di io e te insieme... parlavo del corpo perfetto. La pancetta da patatine dove la metti?” lo prende in giro lei ridacchiando.

“Molto crudele da parte sua Detective Beckett.” ribatte lui imbronciato. Lei si sposta lievemente da lui e avvicina i loro visi per un piccolo bacio.

“Se ti dicessi che scherzavo?” domanda lei posando un secondo bacio sulle sue labbra. “Che in realtà penso che il tuo corpo sia fantastico?” continua lei spostandosi sul suo collo e alternando ai baci anche dei piccoli morsetti.

“Direi che anch'io trovo il tuo corpo semplicemente mozzafiato.” dice lui dolcemente iniziando a far soccorrere la sua mano lungo la schiena di lei con voluta lentezza.

Kate si avvicina al suo orecchio e inizia a giocare con il suo lobo facendolo impazzire.

“Sai...” sussurra con voce languida. “In ospedale mi hanno detto di non stancarmi troppo, di evitare di lavorare, ma non hanno parlato di altre attività fisiche.” il cuore di Rick perde un battito mentre Kate dolcemente fa scivolare la sua mano sotto il bordo della t-shirt che l'uomo indossa.

“K-Kate...” mormora lui cercando di non gemere per quel contatto. “Non so se... io... non voglio farti male...” riesce a dire lui mentre la donna continua nel suo tentativo di togliere quel pezzo di stoffa.

“Non me ne farai, mi fido di te Rick...” sussurra lei al suo orecchio. Rick ingolla un paio di volte a vuoto poi attira il viso della sua Kate a se per tornare a baciarla. “Lo prendo come un sì.” sussurra lei sulle sue labbra prima di togliergli la maglietta.

Rick la attira a se con dolcezza e riunisce le loro labbra stringendola a se mentre con una mano dolcemente la libera dall'impaccio del suo pigiama.

Lei si ritrae lievemente quando rimane in biancheria intima.

“Kate, sei bellissima.” sussurra lui sincero.

“Davvero?” chiede lei insicura forse per la prima volta davanti ai suoi occhi.

“Non ti mentirei mai Kate.”

Rick ribalta le loro posizioni e la fa stendere sotto di lui.

“Lascia che te lo dimostri...” sussurra con voce roca al suo orecchio prima di iniziare a baciare ogni singolo centimetro del suo corpo iniziando dal collo, per poi passare alle spalle, al ventre alle braccia, alle gambe e poi infine sulla cicatrice che sta poco sotto i suoi seni. “Te l'ho già detto, questo è solo un segno sulla tua pelle che mi dimostra quanto tu abbia lottato per noi, per tornare da me e io lo amo, come amo tutto il resto di te.” sussurra lui lasciando un ultimo bacio su quel segno lievemente più chiaro del resto del corpo della detective.

Rick riavvicina le loro labbra lasciando le sue mani ad esplorare il corpo della sua Kate facendola sospirare e gemere di piacere. Con delicatezza le toglie il reggiseno e lo lancia da qualche parte alle sue spalle.

“Sai, credo che domani arriveremo tardi dopotutto...” sospira la detective mentre gli ultimi indumenti vengono tolti. Lui le sorride dolcemente incredulo di quello che sta per succedere.

“Kate...” sussurra quando la donna chiude alla sensazione di lui dentro di lei. “Guardami...” continua Rick rimanendo immobile per farla abituare. La donna apre gli occhi e lo fissa intensamente. “Ti amo.” dice sicuro Castle.

“Ti amo anch'io.” ammette lei con gli occhi lucidi per la felicità. Rick inizia a muoversi prima lentamente, poi sempre più veloce spinto dalla loro passione trattenuta per troppo tempo e quando finalmente arrivano all'apice del piacere insieme lui soffoca il proprio e il grido di lei con un bacio.

Castle si sposta da sopra di Kate per non pesarle addosso, ma appena si sdraia al suo lei si accoccola sul suo petto e intreccia le loro gambe non riuscendo a sopportare la loro separazione.

“Buonanotte Katie...” sussurra vedendo gli occhi della detective che cercano di lottare contro l'improvvisa stanchezza.

“'Notte Rick.” sussurra lei in risposta stringendosi ancora di più a lui prima di cadere in un sonno profondo. Rick rimane sveglio a guardarla dormire per alcuni minuti poi le posa un piccolo bacio sulla tempia e chiude gli occhi, felice come non mai.

Spike e Buffy sono tornati nella loro camera dopo lo sfortunato incontro con i due newyorchesi.

“Secondo te ci hanno visto?” chiede Buffy iniziando a spogliarsi appena Spike chiude la porta alle loro spalle.

“Non credo, ma non mi piaceva lo sguardo della detective. Lei sa che stavamo mentendo.”

“Già, e anche Castle non sembrava così tranquillo.” ammette la bionda avvicinandosi a Spike e iniziando a toglierli lo spolverino nero che il suo uomo tanto adora.

“Ho bisogno di una doccia” sussurra al suo orecchio. “Tutta quella polvere mi è rimasta sulla pelle e lo sai che mi da terribilmente noia... ma se vuoi continuare a parlare di quello che dovremo fare domani...” dice Buffy mettendo il broncio.

“Dannazione no!” esclama lui. “Domani vedremo, adesso ho altri pensieri per la testa.” Spike sorride e aiutandola a liberarsi dei suoi vestiti la trascina verso il bagno. “Possiamo sempre porre rimedio raggio di sole...” dice accendendo l'acqua della doccia. “Lo sai, sono bravissimo ad insaponare la schiena.” aggiunge stringendola a se e trascinandola sotto il getto.

“Il mio eroe...” lo prendi in giro lei prima di baciarlo con passione.

Il suono incessante di due telefoni che squillano sveglia Jane e Lisbon.

“Rispondi tu...” borbotta lui tirando le coperte sopra la testa e borbottando qualcosa del tipo 'tu guarda se la prima notte che dormo davvero devo essere svegliato a 'sto modo'.

“Lisbon.” dice la donna afferrando il cellulare sul comodino.

“Sono Grace, ti volevo solo dire che Hightower ci ha affidato un nuovo caso.”

“Ma come, non continuiamo ad indagare su Seeger?” chiede lei abilita.

“Teresa, puoi dire a Grace di dire a Rigsby di smetterla!” esclama Jane da sotto il cuscino.

“Grace, di a Rigsby di smetterla di chiamare Jane.” borbotta la donna scuotendo la testa.

“Oh, scusa...” Lisbon avverte dei sussurri dall'altro capo e poi gli squilli cessano.

“Grazie...” borbotta Jane.

“Scusa capo, non sapevo che... io pensavo...” balbetta lei facendo arrossire Lisbon quando capisce cosa implica il loro ultimo scambio di battute.

“Torniamo al caso...” cerca di cambiare discorso Teresa chiedendosi come mai sia possibile che sul momento le sia sfuggita una cosa del genere.

“Oh, sì, giusto. Hightower ha detto che visto l'aiuto che state ricevendo dalla Angel Investigation e dalla detective Beckett, io Cho e Rigsby possiamo occuparci di quest'altro caso.” si spiega Van Pelt.

“Va bene, grazie Grace.” sussurra la donna.

“Scusa ancora capo...” mormora dall'altro capo del telefono un imbarazzata Grace.

Lisbon chiude il telefono e si avvicina a Jane.

“Grazie.” dice stizzita.

“Per cosa?” chiede lui uscendo da sotto il cuscino con un sorrisetto malizioso. “Per averti fatto involontariamente ammettere che stavamo dormendo insieme?” chiede lui. “Come se la piccola Grace e Rigsby non stessero facendo la stessa cosa...” le fa notare lui.

“E' comunque imbarazzante.” ribatte la donna dandogli un lieve schiaffetto sul petto.

“Troverò il modo di farmi perdonare quando torneremo a Sacramento.” bisbiglia lui prima di baciarla e riattrarla a se per tornare a riposare. “Ora dormi, altrimenti domani non saremo di aiuto a nessuno.” le dice lui sorridendole sinceramente. “Sai che io adoro quando fai tutta la scorbutica, ma forse i nostri ospiti non gradiscono essere bersagliati dalla tua furia.” la prende in giro lui guadagnandosi un altro schiaffetto. “Va bene, ho capito. Sto zitto.”

“Bravo.” sussurra lei chiudendo gli occhi mentre Jane l'attira a se facendo aderire la sua schiena contro il suo petto.

TBC


Ho bisogno di un consiglio:
 

Devo scegliere le categorie in cui far partecipare la storia. Al massimo sono cinque e questa è sicurissima.

Best Cross-Over - Miglior FanFiction dove sono presenti personaggi appartenenti a opere diverse.

Per le altre potete aiutarmi voi? (Ho eliminato già delle categorie con cui non potevo partecipare)

Best Author - Miglior autore (Con un minimo di tre FanFiction).

Best WIP - Miglior FanFiction incompleta (se verrà finita prima della chiusura degli Awards, verrà spostata nell’apposita categoria).

Best Angst - Miglior FanFiction che vi ha fatto piangere.

Best Fluff - Miglior FanFiction dove la dolcezza regna sovrana.

Best Comedy - Miglior FanFiction che vi ha fatto sorridere.

Best Naughty - Miglior FanFiction con rating rigorosamente NC17 (Per scene di sesso descritte in modo esplicito, scene di violenza, linguaggio violento, ecc...)

Best Romance - Miglior FanFiction dove il romanticismo la fa da padrone

Best Plot - Miglior FanFiction con la trama più avvicente, creativa, intrigante, ecc.

Best Male - Miglior personaggio maschile (Scrivere il nome del personaggio con cui si partecipa).

Best Female - Miglior personaggio femminile (Scrivere il nome del personaggio con cui si partecipa).

Best Villain - Miglior FanFiction che presenta il miglior cattivo (Specificare il nome del personaggio con cui si partecipa).

Best Co-Protagonista - Migliore personaggio secondario (Specificare il nome del personaggio con cui si partecipa).

Best Funny Character - Miglior personaggio divertente (Specificare il nome del personaggio con cui si partecipa).

Best Couple - Miglior coppia nella FanFiction (Specificare con quale coppia si partecipa).

Best Kiss - Miglior bacio (Specificare il numero del capitolo in cui compare il bacio).

Best Scena Hot - Miglior scena di sesso (Specificare il numero del capitolo in cui compare la scena).

Best Scena - Miglior scena in assoluto della Storia, sia per contenuti, che per dialoghi Specificare il Capitolo)

Sempre accetti consiglie e critiche :)
Bacione
Sara

“Okay, credi che dovremo dirglielo?”

“Non so... credo che sia meglio sondare prima la situazione, cercare di capire cosa hanno visto ieri sera lo scrittore e la poliziotta e magari carpire qualche informazione su quello che sa il nostro caro empatico.” propone Spike.

“Ottimo piano.” Buffy si alza dal letto e inizia a girare per la stanza alla ricerca dei suoi vestiti. “Spike, quante volte ti ho detto di evitare di rompere le miei magliette?!” domanda infuriata mostrando il povero indumento ormai ridotto a brandelli.

“Te ne comprerò altre mille se servirà raggio di sole... e poi lo sai, io ti preferisco così.” aggiunge con malizia squadrandola da capo a piedi.

“Oh, davvero?” dice lei con tono sarcastico. “Forse anche le altre persone per strada mi preferiscono nuda...” insinua lei iniziando a dirigersi verso la porta.

“Dove credi di andare?” domanda il biondo fermandola e attirandola a se. “Tu sei solo mia. Nessun altro può vederti nuda, solo io.” dice con una lieve punta di gelosia.

“Ecco il mio Spike...” lo prende in giro lei andando verso il piccolo armadio per prendere una nuova maglietta. “Adesso vestiti, nemmeno io desidero che qualcuna ti veda nudo... potrebbe spaventarsi!!”

“Ah. Ah. Veramente divertente.” ribatte sarcastico Spike iniziando a vestirsi.

“Jane, dobbiamo parlarti!” esclama come prima cosa Rick entrando nel Quartier Generale.

“Lasciami indovinare, su quella cosa che ti ho detto ieri?”

“Esatto.”

“Okay, venite, il temporaneo ufficio di Lisbon sarà perfetto.” i tre si dirigono verso la piccola stanza appartenente al capo detective di quella divisione della LAPD.

“Ehi Lisbon, sanno qualcosa sulla strana coppia.” dice Jane spalancando la porta senza perdere tempo a bussare.

“Jane, si bussa quando si entra in una stanza!” lo rimproverai lei come al solito mente lui le promette che lo farà la prossima volta. “Lasciamo perdere, tanto è come parlare con un muro. Cosa volevate dirci?” chiede poi alla fine. Jane si sposta al suo fianco e ciò non sfugge agli occhi attenti di Kate e Rick.

“Ieri sera, mentre tornavamo all'Hotel dopo una seratina romantica abbiamo sentito come il rumore di un paio di bidoni che cascano a terra, seguiti dal rumore di una piccola zuffa , un grido trattenuto ed infine un paio di battiti di mani come se qualcuno cercasse di togliere della polvere...” cerca di spiegarsi Castle.

“E cosa c'entra questo con i due biondi?” chiede Lisbon non vedendo il nesso.

“Beh, sono intervenuta. Non è la mia giurisdizione ma non potevo lasciare un uomo indifeso. Così mi sono affacciata sul vicolo e dall'ombra sono usciti...”

“Shelby e Summer. Scommetto che avevano un aria colpevole e che rispondevano evasivamente alle domande.” dice sicuro Jane.

“Esatto, dopo poche domande l'ho trascinata via, non volevo insospettirli troppo, ma inizio a credere che ci sia qualcosa di strano in loro. Insomma, hanno detto che stavano tornando da un appuntamento ma erano vestiti in maniera strana per una serata romantica.” si spiega Castle. “Lui aveva il solito paio di jeans neri, la maglietta dello stesso colore, la camicia rossa e il suo spolverino, mentre lei aveva dei pantaloni in pelle, una maglietta nera e uno spolverin molto simile a quello di Shelby.”

“Siamo andati a controllare stamani prima di venire qui. Il vicolo non ha niente di strano, magari c'è un po' di confusione e un po' di polvere ma per il resto sembra tutto normale.” aggiunge Kate.

“Beh, questo non toglie il fatto che le cose strane sul loro conto stanno aumentando esponenzialmente.... insomma, prima lo strano comportamento alla vista della vittima, poi il leggero nervosismo e adesso questo appuntamento che non era veramente un appuntamento. Se non nascondono qualcosa il mio nome non è Richard Edgard Castle.”

“Tecnicamente non lo è...” mormora Jane. “Ho fatto delle ricerche, ieri non sapevo niente di te, in questi ultimi anni l'unico libro che ho letto è una raccolta di poesie di William Blake.”

“E' vero... fino a poco tempo fa non aveva molto in testa se non la sua vendetta, ma adesso è migliorato.” scherza Lisbon facendoli sorridere.

“Adesso hai mente solo Teresa vero?” lo prende un po' in giro Castle volendo vedere la sua reazione. Patrick non batte ciglio, semplicemente sfodera uno dei suoi migliori sorrisi mentre Lisbon si irrigidisce prima di iniziare a protestare.

“Tes, è inutile... loro sanno.” la ferma a metà del discorso Jane. “E' così palese? Cioè, voi ci conoscete da a malapena un giorno e già lo avete capito.” chiede poi.

“No, credo sia semplicemente per il fatto che in molti sensi ci assomigliamo.” spiega Kate. “E comunque se vi rassicura la capito Rick, io non me ne sono accorta minimamente.”

“Solo perché sei concentrata esclusivamente su questo strano caso.”

“Vi prego, non fatene parola con nessuno... per favore...” sussurra Lisbon con un timido sorriso sulle labbra.

“Okay, ma perché?” chiede curioso Castle alla bellissima agente del CBI.

“Perchè non possono.” spiega Kate. “Le regole nel CBI sono leggermente diverse dalle nostre. Nel loro dipartimento è vietata qualsiasi tipo di relazione con colleghi, consulenti o testimoni e in questo caso Jane è un po' tutte e tre le cose.”

“Anche noi abbiamo fatto i nostri compiti.” scherza Rick. “Ma adesso che abbiamo dimostrato tutti la nostra bravura torniamo al principale motivo di questa piccola riunione.”

“Cosa potrebbero sapere quei due?”

“Non saprei, forse sanno chi è l'assassino e cercano di nascondercelo.” ipotizza Kate.

“Può darsi, comunque non credo che siano convolti in prima persona negli omicidi.” aggiunge Jane. “Penso che appiano chi sia il responsabile ma quando ho notato il loro nervosismo ho notato anche un pizzico di preoccupazione nei nostri confronti. Forse hanno paura per noi.”

“Io ripeto la mia teoria sui vampiri.”

“Smettila Rick!” esclama Kate.

“Oh, dai, ci sta a pennello. Dissanguamento, ferita sul collo... ci mancherebbe solamente che ora entrasse un agente con la faccia preoccupata e ci dicesse che il corpo di Seeger è scomparso.” dice scherzoso l'uomo, ma non fa in tempo a finire la frase che qualcuno bussa alla porta.

“Avanti.” dice con gentilezza Teresa. Un agente della LAPD entra nella stanza con una faccia terribilmente contrita. “Cosa succede?” chiede sospirando la donna sapendo che qualsiasi cosa l'agente stia per dire non le piacerà.

“Ehm... mi dispiace informarla che il corpo è scomparso Ma'am.” dice l'uomo.

“Impossibile!” esclama la donna.

“Sì!” esclama invece Castle alzando il pungo.

“A quanto sembra non ci sono segni di effrazione, sembra semplicemente che il corpo sia uscito dalla celletta del obitorio usando l'apertura di sicurezza.” conclude il suo rapporto l'uomo. “Posso andare Ma'am?” Teresa annuisce.

“E io che credevo di poter avere sempre una spiegazione per tutto...” borbotta Partrick scuotendo la testa confuso. “Ormai l'idea di Rick non mi sembra più tanto impossibile.”

“Credevo che fossi tu il veggente nella stanza, non io... è stato veramente forte però.”

“Calmiamoci, ci deve essere una spiegazione logica.” fa notare Kate.

“Quale?”

“Non lo so Rick, ma ci deve essere, il corpo non può essersene andato sulle sue gambe!”

“Sì se è stato morso da un vampiro.” fa notare Jane.

“Ti prego Jane, non mettertici anche tu.” lo supplica Lisbon scuotendo la testa.

“Okay, è inutile parlarne a questo modo. Io propongo di chiederlo direttamente a Shelby e Summer. Li interrogheremo e li faremo confessare che ne dite?” propone Kate.

“Penso che sia una buona idea e caso mai non funzionasse posso sempre ipnotizzarli, non varrà come prova legale, ma almeno noi ne sapremo di più.”

“Non risco a credere che sto per dare il permesso ad una cosa del genere...” sospira Lisbon.

“Oh, andiamo, lo so che sei curiosa anche tu di sapere.”

“Forse solo un pochino.” ammette la donna.

“Che ti avevo detto. Le nostre copie Californiane.” sussurra Rick all'orecchio di Kate.

“Fa quasi paura.” ammette la donna.

“Scusa, hai visto l'agente Lisbon?” avevamo una riunione stamani ma non c'è nella bullpen.” chiede Buffy ad un agente.

“E' nel suo ufficio insieme al suo collega e ai due newyorchesi.” dice gentilmente la donna.

“Grazie.” risponde Buffy dirigendosi con il suo compagno verso la stanza. Nello stesso istante in cui si appresta a bussare i quattro escono dall'ufficio sorpresi di ritrovarseli davanti.

“Oh, vi stavamo cercando.” dice sorridente Castle.

“Seguiteci.” continua Lisbon avviandosi verso una delle stanze usate per gli interrogatori.

Una volta che tutti e sei sono dentro la stanza Teresa inizia a parlare.

“Sappiamo che sapete qualcosa sull'omicidio.” inizia volendo metterli sotto pressione.

“Cosa ve lo fa pensare?” chiede Spike sicuro di se.

“Il vostro comportamento di ieri e di oggi, siete agitati ma cercate di nasconderlo. Devo ammetterlo, siete degli ottimi bugiardi, ma io me ne sono accorto comunque.” dice sorridendo Patrick.

“Angel non scherzava sulla sua bravura.” scherza Spike tirando fuori una delle sue sigarette.

“Allora, avete intenzione di dirci cosa sapete?” chiede risoluta Lisbon.

“Che ne dici, secondo te dobbiamo?” chiede Buffy.

“Potrebbe anche essere divertente.” ammette Spike.

“Che ci facevate ieri in quel vicolo?” chiede Castle curioso come non mai.

“Infondo ci hanno praticamente visti.” continua Spike senza far caso allo scrittore che ha iniziato a guardarli con gli occhi da cucciolo e a snocciolare teorie su complotti del governo.

“Sapete che il corpo è scomparso dall'obitorio?” chiede improvvisamente Jane volendo vedere la loro reazione alla notizia. Spike e Buffy non sono sorpresi, dopotutto lo sapevano che quell'uomo non era veramente morto. “Non sembrate molto sorpresi, c'entrate qualcosa?” domanda avvicinandosi a Summers che sembra la più facile da leggere dei due. “No, voi non c'entrate niente, ma lo sapevate giusto?” continua Patrick cercando di captare le emozioni della donna. “Avete quasi paura di dirci quello che sapete, avete paura che possiamo reagire male...” continua l'uomo.

“Beh, credo che questo sia abbastanza.” lo interrompe Lisbon. “Se non volete dirci quello che sapete mi costringete ad arrestarvi.” la donna si avvicina e ammanetta la bionda mentre Kate fa lo stesso con il suo compagno.

Buffy rotea gli occhi. “Credo che sia abbastanza, non voglio perdere tempo in prigione Spikey. Diciamoglielo.”

“Come vuoi tu raggio di sole.” dice l'uomo sorridendo malizioso.

“Potete toglierci le manette? Noi preferiamo usarle in altre maniere...” dice Buffy sorridendo con altrettanta malizia “Non che queste poi potrebbero trattenerci più di un secondo o due.” aggiunge dando una dimostrazione della sua forza rompendole con facilita sotto gli occhi strabiliati delle due coppie. Spike fa lo stesso.

“Credo che per voi sia meglio sedervi, in molti non prendono bene quello che stiamo per dirvi.” dice il biondo indicando il tavolo.

TBC

Grazie atutte quelle che commentano, che mi hanno inserie tra le seguite o le preferite.. Grazie!!

P.s. Questo è il link al Reader's Choise, non vi chiedo di votare la mia storia, perchè sarebbe da ipocrita, io ho votato per esempio quella di Amy.... XD Forza sorellina!!!!
http://neverendingstoryawards.forumfree.it/?t=56772996

Patrick e Rick lasciano le due sedie alle signore e semplicemente si appoggiano al tavolo curiosi di scoprire la verità dietro tutte queste bugie.

“Agente Lisbon, le telecamere e i microfoni sono spenti?” chiede Buffy sorridendo gentile pensando che è meglio mostrarsi tranquilli dopo la loro dimostrazione di forza.

“Sì.” risponde velocemente lei.

“Come iniziamo?” domanda la bionda rivolta al suo compagno.

“Beh, io partirei dall'inizio, dal perché siamo qui.” dice Spike prima di rivolgersi alla loro piccola platea. “Noi non siamo investigatori.”

“Beh, questo l'avevamo capito ormai.” li interrompe Jane con il suo solito fare.

“Noi siamo qui per tenere d'occhio voi due.” continua Buffy. “Dovevamo controllare lo svolgersi delle vostre indagini e distanziarvi dalla verità o quantomeno dovevamo provarci.” ammette la donna. “Credevamo di poterci riuscire ma poi sono arrivati questi due e ci avete reso più difficile la vita perché, per quanto Jane sia molto intuitivo e perspicacie visto la sua natura, tende a pensare in maniera scatologica, mentre il nostro caro scrittore pensa al di fuori della massa e a volte arriva a verità che nessuno dovrebbe conoscere.”

“Ti prego, non dirmi che Castle ha azzeccato per una volta qualcosa! Il suo ego si gonfierebbe a dismisura e ci ucciderebbe tutti per soffocamento.” ribatte la donna.

“E quello che sta dicendo.” conferma Jane.

“Cosa ho indovinato?” chiede Castle con quello sguardo a cucciolo felice che vuole avere il suo premio.

“L'agente Seeger e tutte le ultime morti in LA sono collegate.” inizia Spike. “Per le altre è stato semplice mettere a tacere certe cose, non far notare corpi che sparivano, ma quando è morto un agente sapevamo che sarebbe stato diverso.”

“In che modo?” chiede Lisbon.

“Perchè sareste arrivati voi due. Quando un agente muore in condizioni misteriose voi siete la prima squadra ad arrivare e per la noi era troppo pericoloso.” continua Buffy.

“State confessando l'omicidio?” chiede confusa Kate.

“No, noi non uccidiamo le persone, noi le difendiamo dalle loro più tremende paure che di notte girano per le strade di queste città.”

“Okay, inizio a non capirci più niente.” ammette Lisbon.

“Non è facile spiegare certe cose senza essere presi per pazzi...” continua Spike.

“Il mondo non è come lo immaginate voi.” dice Buffy stufa di temporeggiare. “Seeger è stato ucciso da un vampiro.” conclude.

“Ottimo Raggio di Sole, veramente delicata.” mormora Spike scuotendo la testa.

“Sai che ho poca pazienza.” borbotta la donna.

“State scherzando?” chiede incredulo Castle.

“No.” continua la donna. “Vampiri, zombi, mummie, licantropi e demoni esistono davvero.”

“Le cose sono due.” la interrompe Jane. “O loro stanno dicendo la verità o sono talmente pazzi che credono di dirla.”

“Possiamo dimostrarlo se volete.” dice Buffy sorridente. “Lui era un vampiro.” dice accennando al biondo al suo fianco. “E anche se adesso è di nuovo vivo i Power That Be gli hanno lasciato un ricordo della sua vecchia vita.”

“Amore, non sono cose che si mostrano al terzo incontro queste...” borbotta lui.

“Io non vi credo. Insomma, vampiri, licantropi e quant'altro non esistono!” dice sicura Kate.

“Spike, io credo che una dimostrazione chiarirebbe più che di mille parole... Fai vedere loro il tuo volto.” borbotta lievemente spazientita Buffy. Spike sbuffa ma alla fine accenna un sì con la testa.

“Cazzo!” esclama Lisbon quando il volto del biondo davanti a lei cambia. Gli occhi si fanno gialli, lunghe zanne escono dalla sua bocca, i tratti del viso cambiano e diventano più selvatici.

Tutti guardano il biondo stupiti ma non accennano a fare una mossa, chi per curiosità, Jane e Castle, chi per voler dimostrare il proprio coraggio, Lisbon e Beckett.

“Devo ammettere che questo mi farebbe rivalutare molte cose.” borbotta Jane tranquillo.

“L'hanno presa bene.” mormora Spike tornando al suo volto umano.

“Esistono i draghi?” chiede Castle con gli occhi scintillanti.

“Non in questa dimensione... Ho ucciso l'ultimo durante un apocalisse a LA.” risponde Spike

“Gli alieni?”

“Non lo so per certo, ma ho visto talmente tante cose nella mia vita che non me ne stupirei.”

“La magia?”

“Certo, la mia migliore amica e una strega... anzi, ormai è una dea.” risponde Buffy.

“Stiamo perdendo il filo del discorso.” li interrompe Kate.

“Scusate è vero. Dicevo, noi siamo venuti per impedirvi di venire a contatto con il nostro mondo o, come in questo caso, a parlarvene prima che voi scopriste la verità e la divulgaste in giro.” riprende il discorso precedente Spike. “Il mondo non è pronto a sapere dell'esistenza dei demoni.”

“Scusate, ma allora voi cosa siete?” chiede confusa Lisbon.

“Lei è La Cacciatrice e io sono... beh, non saprei bene come definirmi. Una via di mezzo? Un umano con privilegi?” chiede Spike rivolto a Buffy.

“Faccia demoniaca a parte sei una cacciatore Spike, che ti piaccia o no.” ribatte la donna sbuffando per il numero di volte che gli ha ripetuto quella frase.

“Scusa, mi sfugge una cosa... dov'è finito il corpo di Seeger?” chiede Jane interrompendo quello che sarebbe potuto diventare un litigio tra amanti.

“E' resuscitato.” risponde Buffy alzando le spalle.

“Un'altra domanda... come dovremo comportarci ora noi?” Lisbon si alza in piedi. “Insomma, io sono sempre a capo delle indagini... Hightower si aspetta che io chiuda il caso, non posso dirle semplicemente che non possiamo chiuderlo perché ci stanno dietro i vampiri!” esclama ancora shoccata per le rivelazioni della giornata.

“Ce ne occuperemo noi. E' per questo che siamo qui.” spiega Buffy. “Oggi arriverà Wills, insieme andremo a fondo di questa faccenda e vi porteremo il primo responsabile di questa storia. Faremo in modo che confessi di aver ucciso lui le vittime e faremo in modo di farlo diventare innocuo.”

“Chi c'è dietro?” chiede curiosa Castle. “Una specie di boss vampiro?”

“No, un mago, ha convinto un vecchio clan di vampiri di LA a unirsi a lui per creare l'ennesima apocalisse.” risponde annoiato Spike. “Niente di che. Quando la rossa arriverà sistemeremo la faccenda nel giro di una nottata.”

“Posso venire con voi?” chiedono all'unisono Jane e Castle facendo roteare gli occhi a Beckett e Lisbon.

“Chissà perché me lo aspettavo...” borbotta Teresa.

“Per me potete fare quel che vi pare... il collo è vostro.” risponde sorridendo Spike.

“E pericoloso?” chiede Beckett.

“Con noi due, Wills e il mu... Angel?” chiede Buffy facendo sorridere Spike per il suo salvataggio in corner dal chiamare nuovamente Angel musone. “Non credo.”

Castle si gira verso Kate e inizia a guardarlo con i suoi occhioni da cucciolo ferito.

“E va bene, ma verrò anch'io.” borbotta la donna.

“Io preferisco rimanere a dormire.” ribatte Lisbon.

“Andiamo Teresa, vivi un po' la vita... lo so che ti piacerebbe andare...” dice Jane usando uno dei suoi sorrisi da copertina.

“No, tu vuoi andare e sai che non puoi se non ci sono anch'io per via della cavigliera.” lo corregge lei non riuscendo però a nascondere la sua curiosità.

“Vero, ma tu vuoi comunque venire... andiamo Lisbon, non farmi pregare.” borbotta l'uomo.

“Sei veramente una rottura a volte Jane. Come ho fatto a lavorare otto anni con te.” borbotta la donna mentre un sorriso sornione spunta sul volto del biondo consulente sapendo di aver vinto.

“Forse perché trovi impossibile stare lontana da me e dal mio sorriso per più di una settimana.” la prende in giro lui facendo ridacchiare Castle e i due biondi mentre Kate sospira capendo lo sconforto della sua compagna. Dopotutto che ti puoi aspettare a lavorare con due bambini?

“Ora che ci siamo messi d'accordo possiamo andare e confidare nel vostro silenzio?” chiede Spike.

“Certo.” dice annuendo Kate.

“Finchè ci aiuterete.” li mette in guardia Lisbon.

“Perfetto. Credo che questa faccenda potrà essere sistemata anche stasera, infondo...” dice Buffy.

“Ho una curiosità.” la interrompe Lisbon. “Prima avete detto che siete intervenuti per colpa nostra... non capisco come mai. Certo, abbiamo molti casi chiusi alle spalle, ma molto probabilmente non saremo arrivati a scoprire tanto.”

“Forse no, ma se fosse successo noi dovevamo essere presenti.”

“E' per colpa mia vero?” chiede Jane sorridendo.

“Già, scommetto che hai avvertito qualcosa di strano quando ti trovavi vicino a Seeger...” dice Spike sorridendogli. “Come se sentissi delle fievoli emozioni arrivare dal corpo morto di quell'uomo...” lo sguardo di Jane si fa serio.

“Credevo di sbagliarmi...” mormora.

“No, non ti sbagliavi. Quel corpo non era realmente morto, stava subendo la trasformazione e per quanto quasi inesistenti il corpo continua a provare alcune emozioni come dolore, paura e confusione.” spiega Spike. “Tu le hai avvertite anche se poi non hai voluto dar loro molto peso.”

“Ma come è possibile avvertire le emozioni di un morto... non è che sei un sensitivo?” chiede Castle serio.

“Non esistono i sensitivi.” ribatte lui meccanicamente.

“Sbagliato, esistono.” ribatte Buffy.

“Quindi io sono...” chiede Jane.

“No no... purtroppo sono molto rari i sensitivi di questi tempi.” spiega Spike. “Tu a quanto pare sei un empatico. Niente chiacchiere con i morti o previsione di eventi futuri, solo una grande abilita nel collegarti alle emozioni altrui, un'intelligenza molto superiore alla media, uno spirito d'osservazione e un intuito quasi infallibili.” spiega Spike.

“Sapevo che non potevi essere normale.” scherza Lisbon. “Aspetta... tra le sue abilità c'è anche la lettura del pensiero?” chiede preoccupata facendo sorridere Patrick.

“Oh, andiamo Lisbon, ancora hai paura che io scopra tutte le tue perverse fantasie su di me?” la prende in giro lui.

“Ti piacerebbe.” ribatte la donna cercando di apparire sincera.

“Bugiarda.” la riprende lui. “Comunque non credo di avere anche la telepatia, me ne sarei accorto altrimenti non credi mia cara?”

“Meglio esserne sicuri.” borbotta lei.

“Sentite, tanto è inutile rimanere qui. Le indagini non servono a molto quando sai chi è il colpevole. Che ne dite se torniamo a casa, ci riposiamo?” propone Buffy avendo ben altre idee in mente. “Vi chiameremo quando ci sarà da agire.” assicura sorridendo.

Castle si gira verso Kate e le sorride.

“Perfetto, avevo proprio bisogno di andare sul mare...” dice pregustando l'idea della sua bella detective in bikini.

TBC

Scusate tantissimo il ritardo ragazze.. Ma purtroppo mi ero bloccata.. Spero che questo nuovo capitolo vi piaccia :)
Questa la dedico alla Zia Fra.. La dedicherei anche alla Muusa ma sono sicura che non la legge XD Beh, per la musa dedicherò un capitolo il 18 :)


“Castle, vuoi fare più silenzio per favore?!” sibila Kate guardando Rick che sembra essere riuscito a trovare l'unica lattina di birra in tutto il cimitero.

“Non l'ho fatto a posta!” ribatte lui cercando di mantenere il tono di voce basso. Kate rotea gli occhi.

“C'è un incantesimo per zittirlo?” chiede a Willow, la nuova arrivata.

“Sì, ma non credo che ti piacerebbe, in quanto gli toglierei letteralmente la bocca...” dice la rossa sorridendo. “Comunque non preoccuparti per il rumore, non è nel loro stile fare piano.” dice indicando i due biondi che si stanno preparando per la battaglia munendosi di paletti, balestre e spade.

“Non siamo topi impauriti Will, sono loro che devono aver paura di noi quando entreremo nell'edificio non il contrario.” ribatte Buffy senza curarsi di tenere basso il tono di voce. “Quanti?” domanda poi all'amica indossando lo spolverino nero simile a quello del suo amante.

“Non più di una cinquantina tra vampiri e demoni.” dice la ragazza. “Certo che hanno fatto un bel lavoro, il rifugio che hanno costruito è talmente ampio da accoglierli tutti comodamente. Sono divisi in gruppetti quindi sarà più facile...”

“E addio divertimento...” borbotta Spike.

“Dai ossigenato, se dopo tutto questo non sarai esausto ci penso io a te...” mormora maliziosa la ragazza.

“Volete smetterla?!” esclama Willow.

“Ma fanno sempre così?” chiede curiosa Lisbon.

“O sì... a volte sono peggio... Non si curano nemmeno del FATTO CHE I MURI ALLA ANGEL INVESTIGATION SONO DI CARTA PESTA.” continua la donna sottolineando l'ultima parte in maniera plateale.

“Tappati le orecchie la prossima volta rossa.” dice sghignazzando Spike beccandosi uno scappellotto da Buffy. “Che ho detto?!” lei sorride e gli da un bacio a fior di labbra.

“Sì buono, Will ha ragione e oltretutto abbiamo ospiti.” dice indicando con un cenno il piccolo gruppetto che sta sghignazzando alla scena.

Spike si avvicina e passa una balestra ad entrambe le donne.

“Non è troppo diversa da una pistola, i dardi sono di legno per via dei vampiri, altrimenti gli fareste il solletico, ma vanno bene anche per tutti gli altri demoni perché Will gli ha rinforzati facendo in modo che possano trapassare qualsiasi corazza. E mi raccomando, che siano demoni, vampire o altre schifezze se li beccate al cuore con un dardo moriranno.”

Le due donne annuiscono.

“E scusa noi? Ci lasci indifesi?” chiede Castle aspettando di ricevere qualcosa anche lui.

“Stai dietro la gonna della tua donna e cerca di non combinare casini. Quanto a te biondino cerca di usare le tue capacità per qualcosa di utile e fai in modo che qualche demone non cerchi di prenderci alle spalle.”

“Naturalmente. Avevo già idea di fare qualcosa del genere, ma credo sia più sicuro se anche io è Castle potessimo difenderci in un qualche modo. Niente balestra ma magari un paletto o una spada potrebbe darci un po' di sicurezza.” Spike sospira costretto ad ammettere che l'uomo ha ragione.

“Amore, hai qualcosa di riserva?”

“Beh, per fortuna ho portato dietro la falce. Io posso usare quella e dare la mia spada allo scrittore e la balestra al biondino, infondo ha già sparato in vita sua. Purtroppo non ho altro...” borbotta Buffy. Odia usare la falce perché gli ricorda di quando Spike è morto.

Spike passa ai due le armi.

“Quello che sta facendo la mia ragazza è una cosa molto... sensibile. Siate gentili e vedete di rimanere in vita.” sibila l'uomo prima di tornare da Buffy.

“Prova a morire lì sotto Rick e ti giuro che trovo il modo di riportarti in vita così posso spararti e ucciderti di nuovo.” il sopracitato deglutisce a fatica facendo una nota mentale a se stesso di fare tutto ciò che è nelle sue possibilità per rimanere vivo.

“Stesso vale per te Jane. Ho salvato il tuo antipatico culo troppe volte, cerca di non farmi pentire di averti portato qui!”

“Dovremo lavorare su quella tua boccaccia da poliziotto Lisbon...” ribatte lui sorridendo.

“Scusa?” chiede la donna confusa.

“Sai, i bambini hanno il brutto vizio di ripetere quello che la loro mamma dice e non sarebbe carino...” Lisbon è letteralmente senza parole.

“Tu sei totalmente fuori di testa Jane.” borbotta la donna roteando gli occhi.

“E poi quelli strani siamo noi...” dice ridacchiando Buffy. “Pronti?” chiede poi tornando seria. Tutti annuiscono. “Will, tu?” la rossa annuisce timidamente mentre mentalmente inizia a prepararsi per lo scontro magico. Non sarà esattamente come mangiare un pezzo di torta, ma lei sa di essere più forte dello stregone che gli sta attendendo.

“E divertente leggere i pensieri sai Buffy... ma a volte ci sono cose che preferirei non udire, ma se me le urli dietro non posso farne a meno.”

“Ops, scusa Wills” dice la donna arrossendo mentre Spike sghignazza di nuovo.

“Di sotto tutti pensano di poter vincere facilmente, il nostro amichetto ha avvertito la nostra presenza ma il mio incantesimo di camuffamento funziona e non ha capito la reale entità dei nostri poteri. Si stanno radunando nella parte principale della cripta.” spiega la ragazza.

“Che bello, un comitato di benvenuto. Quanto mi mancano...” mormora Spike quasi tristemente. “Ti ricordi quando abbiamo combattuto contro tutti quei demoni che Adam aveva liberato?” chiede sognante Spike.

“Io mi ricordo di averlo fatto ma mi sembrava che tu fossi più occupato a svignartela perché ci avevi pugnalato alle spalle.” ribatte lei ridacchiando.

“Nah, sono rimasto alla fine, e ho salvato il bamboccio, l'osservatore e la rossa qui... Se non fosse per me non avreste vinto.”

“Sì, certo, raccontatela... A me è piaciuto di più l'esercito di benvenuta della Wolfram & Hart.”

“E' inutile parlare con voi due... Smettetela di pensare e andiamo!” borbotta Will. Buffy sa essere molto vivida nei particolari di quello che è successo tra lei e Spike DOPO quella particolare battaglia. “Non credo che riuscirò più a mettere piede nel bagno della Angel Investigation.”

Il piccolo gruppetto si avvia con sicurezza verso l'entrata della più grande cripta del cimitero. La porta sembra vole dare resistenza ma dopo un calcio ben assestato da parte di Lisbon cede.

“Adoro quando fanno così...” commenta Rick con un sorriso a trentadue denti.

“C'è qualcosa di estremamente sensuale in una donna che abbatte la porta con un calcio...” concorda Patrick serio.

Le due poliziotte roteano gli occhi e tornano a prestare attenzione all'ambiente che le circostante. La cripta sembra vuota ma loro sanno perfettamente che non è così.

“Di qua...” li guida Willow sicura. Poi indica a Spike una tomba.

“Un classico.” borbotta lui. “Noi vampiri siamo davvero da cliché. Dentro o sotto?” domanda poi.

“Dentro.”

“Anche peggio...” borbotta ancora rimuovendo il coperchio della tomba e rivelando delle scale.

“Prima io!” dice Buffy come se stesse per salire su una qualche attrazione di un luna park. Guardandola Kate non può che pensare che infondo la bionda e Richard hanno qualcosa in comune.

I sei scendono in fila indiana fino ad arrivare in un corridoio abbastanza ampio.

“Dove sono?” domanda ansioso Castle.

“Infondo al corridoio.” rispondono in coro Willow e Patrick.

“Sento delle emozioni. Rabbia sopratutto, forse voglia di sangue?” chiede dubbioso.

“Vampiri.” spiega con una sola parola Buffy. “Adorano mordere i colli per nutrirsi sai. Che spreco di denti...” aggiunge facendo arrossire di nuovo Willow.

“Buffy!”

“Che ho fatto adesso?!” chiede lei.

“Credo che questa volta è colpa mia Will...” sghignazza Spike.

“Oh, il vostro legame mi manda fuori fase ogni tanto scusa Buff...”

“Di che parlato?” chiede curioso Rick.

“Magari un altra volta. Abbiamo compagnia...” suggerisce Spike mentre una decina di occhi dorati risplendono davanti a loro nel buio.


TBC


Allora? :)
Ah, la prima frase è un omaggio a Seamus... Ricordo del suo racconto di un "momento imbarazzante" durante le riprese di Castle che ha fatto ai Comicon.. :)
 

Okay, lo so, lo so... è tantissimissimo tempo che non aggiorno ma purtroppo questa storia non mi viene fuori bene e quindi mi ci vuole un mucchio di tempo per scrivere ogni capitolo... Ma oggi è un giorno speciale e io ho fatto una promessa a una persona specialissima e io le mie promesse le mantengo sempre U_U

Quindi ecco il capitolo che ti avevo promesso per il tuo compleanno Ivi!!!

Tanti auguri a te...

Tanti auguri a te...

Tanti auguri a Ivi!

Tanti auguri a te!!!!

Buon compleanno sorellona! Spero che tu metta da parte un pezzetto di torta per me!! XD

Ti voglio benissimissimo!!! 

“Certo che ci sottovalutano proprio, un comitato di benvenuto così misero...” si lamenta Spike. “Tutti pivelli che non sono nemmeno degni di allacciare le scarpe a un maestro vampiro come me.” aggiunge trasfigurando il volto.

“Non lamentarti tesoro, ci saranno altre apocalissi in cui potrai sfogarti.” dice sorridendo Buffy prima di gettarsi nella mischia. I vampiri si lanciano su di lei con una ferocia che solo la sete di sangue può spiegare.

I quattro umani rimangono in disparte stupiti da tanta forza e velocità sia da parte dei vampiri che dei due biondi che combattono con il sorriso sulle labbra come se nulla fosse.

Un vampiro riesce a sfuggire al controllo di Spike e si avvicina velocemente al piccolo gruppetto ma Lisbon è preparata e subito lancia un dardo dalla sua balestra ma sfortunatamente il legno non prende il cuore e anche se il vampiro si ferma stupito per un attimo non muore.

Il vampiro è sempre più vicino, quando all'improvviso la sua testa salta via e non resta che polvere, Castle è davanti a loro, spada stretta saldamente in pugno e uno sguardo da bambino che ha appena ricevuto il miglior regalo di compleanno.

“Wow, sai fare ad usare quella spada...” mormora stupito Jane.

“Mah... Io e mia figlia giocavamo con le spade laser quando era piccola ma poi siamo passati alla vera scherma.” si spiega Rick sorridendo.

“Se avete finito con le chiacchiere da bar vi avviso che Buffy e Spike hanno liberato la strada...” fa notare loro Kate pensando a quanto quei due si somiglino infondo.

Il gruppo avanza sicuro nelle oscure caverne guidato dall'infallibile vista da vampiro di Spike, altro vantaggio rimastogli dopo la sua “trasformazione”.

“Sta arrivando un altro gruppo...” annunciano in contemporanea Jane e Willow. Subito tutto il resto del gruppo inizia a guardarsi intorno preoccupato di veder apparire demoni da tutte le direzioni

“Come mai non riesco ad avvertirli Rossa?” chiede Spike accigliato.

“Credo che abbiano avuto la stessa nostra idea. Hanno mascherato i loro poteri e le loro auree per arrivarci alle spalle e prenderci di sorpresa ma per fortuna Jane ha avvertito le loro emozioni.”

“Quanti sono?” chiede spiccia Buffy iniziando a roteare impaziente la falcia.

“Pochi. Tre stanno arrivando dal tunnel alla nostra sinistra e due dietro di noi... credo non abbiano capito che in così pochi alla volta non formano un vero pericolo.” dichiara la Eossa sorridendo.

“Lisbon...” sussurra Jane mettendosi al suo fianco. Lei si gira un attimo ad osservarlo e gli fa un cenno per fargli capire di andare avanti. “Ti prego, rimani vicino a me...” sussurra serio Patrick.

“Sono capace di difendermi Jane.” lo corregge lei sorridendo quasi divertita. “E ti assicuro che il prossimo dardo che tirerò non mancherà il cuore.” lo rassicura stringendogli dolcemente una mano per pochi istanti.

Jane nemmeno prova a ribattere, sa bene quanto possa essere cocciuta la sua Teresa così sospirando si sistema vicino a lei, non gli importa se sa difendersi o no, lui le sarebbe rimasto vicino perché non può nemmeno sopportare l'idea che le succeda qualcosa.

Un rumore improvviso alla loro sinistra riporta il silenzio nei tunnel e dalle tenebre compaiono tre demoni alti all'incirca due metri, deformi, di colore grigiastro.

“Spike, tu prendine uno, io prendo gli altri due insieme agli altri.” comunica Buffy con tono di comando.

“Hanno la pellaccia dura questi cosi!” esclama Spike mentre a mani nude cerca di staccare la testa a uno di quei colossi.

“E tu usa la spada amore...” gli fa notare Buffy che invece ha perfettamente sotto controllo la situazione con gli altri due.

“E dove sarebbe la sfida?” chiede retorico con un sorriso a mille watt.

“Spike!” esclama Willow. “Il gruppo alle nostre spalle ci sta per raggiungere e non sono dei totali pivelli sta volta!” lo avverte Willow. Con un ultimo sforzo il biondo riesce finalmente a staccare la testa al demone e dopo averla gettata per terra si dirige verso il punto da cui i sette sono arrivati per andare incontro ai due vampiri rimasti del nuovo comitato di benvenuto.

“La spada non la vuoi Spike?” chiede Jane vedendo l'arma dell'ex vampiro abbandonata nel centro del tunnel.

“No, non mi serve...” ribatte lui mentre arrivano i primi rumori dello scontro. Sorridendo Patrick prende la spada e la osserva attentamente. E' un'arma veramente stupenda, equilibrata e molto, molto affilata.

Provando due o tre mosse torna al fianco dei suoi compagni che ormai stanno sottomettendo il demone. Lisbon spara e stavolta prende il cuore. Il mostro si accascia a terra privo di vita.

“Tesoro, vuoi una mano?” domanda Buffy dopo aver tagliato la testa al suo compagno di ballo.

“Ho quasi fatto Luv. Sono solo due vampiri...” aggiunge per rassicurarla.

“Andiamo!” comanda Willow. “Il resto del comitato di benvenuto ci aspetta nella sala principale.”

“Quanto dista?” domanda Spike tornando dal gruppo.

“Poco, nemmeno un minuto.” risponde Jane anticipando la Rossa. “Sento le loro emozioni quindi non possono essere troppo lontani.”

Esattamente quarantasette secondi dopo lo spazio davanti a loro si apre e i sette arrivano in una grande stanza sotterranea, davanti a loro una trentina, se non di più di demoni e vampiri.

“Sai dov'è?” chiede Kate alla strega riferendosi al loro uomo.

“Certo, sento la sua magia. Ha cercato di nascondere le sue traccie per poter eventualmente scappare, ma io sono più forte di lui.” aggiunge sorridendo la donna. “Ci vediamo tra poco, vado a sistemarlo in modo che domani vi possa essere d'aiuto.” conclude rivolta a Jane e Lisbon prima di sparire tra la folla di demoni e vampiri.

Senza ulteriori indugi lo scontro ha inizio, da entrambe le parti non si risparmiano. Spike e Buffy uccidono o feriscono la maggior parte di demoni e vampiri possibili in modo da aiutare gli umani nel loro compito. Un vampiro o un demone ferito è molto meno reattivo del normale, almeno finché i loro straordinari poteri di guarigione non gli curano le ferite provocate precedentemente.

“Non allontanarti Castle. Non voglio venirti a cercare in mezzo a questa piccola folla.” esclama Kate vedendo che Rick era stato diviso dal resto del gruppo.

“Arrivo Beckett, tranquilla.” risponde lui col sorriso sulle labbra mentre attacca un demone.

Dall'altra parte dell'immensa stanza iniziano ad arrivare strani rumori, luci ed esplosioni.

“Sembrerebbe che la Rossa si stia dando da fare...” commenta Spike fermandosi per un secondo e tornando poi a prestare attenzione al suo avversario quando esso si avvicina troppo alla sua gola con le zanne in piena vista.

La battaglia continua a infuriare per svariati minuti finché tutti gli avversari non sono a terra morti. Willow nemmeno a farlo a posta torna nello stesso momento con lo stregone che fluttua dietro di lei ben legato.

“Pronto per la confessione di domani... e' stato più difficile di quello che pensavo ma alla fine ce l'ho...”

“Un momento.” Kate interrompe la Rossa. “Dov'è Castle?!”