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Autore: Spuffy93    06/07/2011    2 recensioni
Il seguito del mio primo Red Death, quello in cui l'uomo ucciso da Jane è davvero John il rosso.
Questa FF farà solo da introduzione ad una semi long che sto scrivendo è che sarà una crossover tra tre duverse serie.
Enjoy!
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Jane/Lisbon
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Red Death Series'
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Ecco il seguito della mia prima Red Death

Questa nuova shot farà solo da introduzione a un continuo che sarà una crossover, tra le tre mie serie preferite, che pubblicherò per i NESA di luglio.

Buona lettura!!!

Red Death - The process



The beginning of a new story.



Sabato 16 luglio 2011

 

Jane, ascoltami bene, abbiamo proposto un accordo all'accusa, ma l'hanno rifiutato.”

E qual'era l'accordo?” chiede curioso Patrick.

Avevamo proposto loro libertà vigilata per dieci anni, servizio sociale e controllo psichiatrico mensile.” spiega Lisbon.

E perché non hanno accettato?”

Perchè l'avvocato dell'accusa aveva legami con John il Rosso. Ormai è chiaro che non verrai giustiziato, hai la maggior parte dei giurati dalla tua parte, ti capiscono e alcuni ti ammirano per quello che hai fatto, sicuramente potresti cavartela con poco. Una pena di cinque anni in un carcere di media sicurezza. Potresti uscire in nemmeno due anni per buona condotta.”

Non mi è mia piaciuto quell'uomo, avevo capito che nascondeva qualcosa di losco, ma come fate a saperlo?”

Lui era l'avvocato difensore in molte cause di complici di John. Ha sempre vinto.”

Cosa possiamo fare adesso?” chiede Jane preoccupato guardandola negli occhi e spostando leggermente per stare più comodo su quella sedia di plastica.

Possiamo solo sperare che il giudice accetti la nostra proposta e che invece di farti passare i cinque anni in prigione ti metta sotto la sorveglianza del CBI. Dopotutto tu chiudi i casi no?”

Scherza lei alzandosi dalla sedia e facendo il giro del piccolo tavolo che li divide.” non ci sono telecamere nella sala in cui i prigionieri ricevono visite e adesso sono soli. Jane posa le manette sul tavolino.

E' sempre più facile toglierle, credo che dovreste renderle più sicure.” aggiunge scherzando l'uomo e avvicinandosi a Teresa.

Che giorno ci sarà il verdetto?” chiede l'uomo abbracciandola.

Il diciotto luglio, lunedì prossimo.” dice sorridendogli. “Sai, manchi a tutti al CBI.”

Come stanno?” chiede l'uomo appoggiandosi al tavolo al fianco di Lisbon.

Beh, Cho ha detto che se ti tengono in prigione ha tutta l'intenzione di venirti a rapire e poi spedirà noi due in Europa per farcela fare franca.”

Il buon vecchio Cho, ha già capito tutto senza che ne io ne Grace dicessimo niente. Indovino, Rigsby è l'unico a non sapere di noi vero?” chiede l'uomo prendendole la mano e stringendola gentilmente.

Già, ma credo sia giusto che quando tu tornerai nella squadra glielo dica. Dopotutto lui mi ha già espresso la sua intenzione di riconquistare Grace, anche a costo di farsi trasferire.” risponde lei sorridendo.

Odio quella regola che vieta le relazioni tra colleghi e, purtroppo per me, anche con consulenti o civili implicati nelle indagini.”

Già, anche io. Ecco perché tre due settimane fa ho chiesto ad Hightower di restituirci il favore che le abbiamo fatto tenendola in vita usando il suo status e alcuni collegamenti che so che ha con i piani alti per far rimuovere quella regola o almeno renderla inapplicabile fintanto che non si può dimostrare che la relazione nuoccia al benestare della squadra.” dice sorridente la donna.

In poche parole hai detto all'Hightower che tu ed io abbiamo girato pagina.” le fa notare Jane.

Credo che l'avesse capito da sola. Non è una mentalista come te, ma è intelligente.” lo prende in giro lei guardandolo negli occhi.

Quando tutto questo sarà finito e quella stupida regola abolita ti porterò al mare, faremo una bella vacanza, solo io e te. Dobbiamo ancora parlare molto, di noi e di quello che è successo ultimamente.” dice serio Jane.

Lo so, ma ne avremo il tempo più avanti, quando non dovrò preoccuparmi di continuarti a vederti solo un paio di volte a settimana per poco più di un'ora a volta.” dice la donna sorridendo triste.

Anche tu mi manchi. Odio non poter infastidirti, odio non poter aiutarti nelle indagini, odio non poter guardarti lavorare, odio non vederti sorridere quando dico qualcosa di stupido solo per risollevarti il morale.” ammette lui continuando a sorriderle dolcemente. Da quando ormai quasi due mesi prima si erano scambiati quel piccolo bacio dettato dalla paura provata al pensiero di potersi perdere le cose tra loro erano completamente cambiate. La scusa della pazzia non aveva retto molto in tribunale purtroppo. Ma stranamente, la giuria aveva apprezzato la verità, aveva apprezzato sapere il motivo per cui Patrick odiava tanto quell'uomo. Per la prima settimana Lisbon non era andato mai a trovarlo perché aveva bisogno di riflettere, ma quando, dopo la prima udienza tenutasi dieci giorni dopo l'incarcerazione di Jane, era venuta a sapere che l'idea della pazzia non aveva funzionato ma che Jane aveva già conquistato parte della giuria, aveva deciso che era ora di andare a trovarlo.

Quel giorno avevano parlato, tanto, alternando argomenti più frivoli ad altri più difficili. Jane si era aperto completamente con Teresa e le aveva mostrato quello che per anni aveva nascosto a tutti, le aveva parlato della notte in cui aveva ritrovato sua figlia e Angela morte, le aveva parlato del periodo passato sotto le cure di quella psicologa che lei aveva conosciuto due anni e mezzo prima, le aveva parlato del suo sentimento di vendetta, di quello che aveva provato quando aveva ucciso John e in cambio lei gli aveva parlato della sua infanzia fino alla morte della madre, di come suo padre era diventato un mostro schiavo dell'alcol, di come lei proteggeva i suoi fratelli quando il padre li picchiava, di come aveva affrontato la morte di quell'uomo che le aveva rovinato l'adolescenza prendendosi carico di tre adolescenti, gli aveva raccontato della sua scelta di diventare poliziotta, degli anni in accademia, di quando era arrivata al CBI. Passarono oltre due ore a parlare di tutto quello che veniva loro in mente evitando di parlare semplicemente di loro, impauriti da quello che sarebbe potuto cambiare. Quando infine la guardia aveva detto che aveva atteso fin troppo per riportare il prigioniero in cella lui si era avvicinato e le aveva lasciato un piccolo bacio sulla guancia sussurrandole. “Ti prego, torna Teresa.” e lei era tornata, ogni volta che poteva e loro avevano continuato a parlare finché, due settimane prima lui le aveva detto. “Cosa siamo Teresa? Non siamo amici, almeno non solo quelli ormai. Non possiamo esserlo se ogni volta che ti vedo provo l'impulso quasi irresistibile di baciarti e di stringerti a me... non è una cosa che mi era mai capitata prima dalla morte di Angela, nessuno mi aveva così sconvolto come tu. Cosa siamo Teresa?”

Lei lo aveva guardato negli occhi e gli aveva stretto la mano, quella volta intrappolata nelle manette.

Non lo so.” ammise guardandolo rattristarsi leggermente. “Posso solo dirti che voglio scoprirlo insieme a te.” aveva aggiunto portando la mano di lui sulla sua guancia. Lui le aveva fatto una leggera carezza e poi, anche se con un po di impaccio dovuto alle manette l'aveva baciata per la seconda volta. Fu un bacio diverso e uguale dal precedente, fu dolce, fu delicato ma fu anche carico della passione trattenuta, di quell'amore che nessuno dei due aveva il coraggio di esprimere a parole. Nel momento in cui Teresa si era scostata leggermente per riprendere fiato si era accorta, con non poca sorpresa, che Jane si era nuovamente liberato delle manette e che le sue mani erano sui suoi fianchi.

Sei molto distratta Lisbon.” le confermò lui facendo rincontrare le loro labbra. Lei sorrise pensando che lui era l'unico uomo capace di farle completamente perdere la nozione del tempo e dello spazio con un semplice bacio.

La guardia bussò e loro si costrinsero ad allontanarsi, le labbra lievemente gonfie per i baci scambiati e un lieve rossore sulle guance di lei. Quando l'uomo entro e gli avvertì che l'ora era finita Jane aveva di nuovo le manette ed era seduto sulla sua sedia.

Lisbon continuò a fargli visita ogni volta che le era possibile e i due oltre a parlare del processo e della squadra continuarono a parlare di loro scambiandosi altri ricordi e rendendo sempre più intimo e profondo il loro legame.

Ormai dichiarazione come quella che le aveva fatto Patrick su quanto le mancasse non erano inusuali, una volta che si toglieva la maschera da cinico mentalista che portava con tutti gli altri sapeva essere molto dolce, anche se continuava ad essere il suo Patrick Jane, quello che con poche parole riusciva a farla impazzire di rabbia ma anche di felicità.

Lisbon guarda l'orologio.

Devo andare, abbiamo un caso e ho promesso a Grace che l'avrei raggiunta per le cinque. Ho esaurito il mio tempo.” dice sospirando.

Non preoccuparti tanto ci vedremo Lunedì al processo, sono solo due giorni.” la prende in giro lui.”

Stronzo.”

Me lo dicono spesso, ma chissà perché quando lo dici tu sembra una cosa carina...” continua a prenderla in giro lui. “Forse è perché vedo che in realtà vuoi baciarmi?” domanda scostandosi dal tavolino e attirandola a se per darle un piccolo bacio. “Adesso vai, altrimenti chi la sente quella stacanovista di Grace... il capo in ritardo, potrebbe cadere il suo mondo.”

Sempre più divertente Jane... quasi quasi ho cambiato idea e non ti rivoglio tutti i giorni tra i piedi.” scherza lei.

Certo, sono sicuro che ti dispiacerebbe tantissimo se dovrà capitare che sia costretto a lavorare ogni giorno della mia vita con te.”

Ciao Jane!” esclama lei accennando ad andarsene. Lui la blocca.

Va bene, tregua. Fai la brava, stai attenta e controlla Grace e Wayne.” sussurra lui al suo orecchio prima di lasciarla uscire.

A lunedì.”

A lunedì.”

 

Signor Patrick Jane, visto le attenuanti relative al suo caso questa corte accetta la proposta della difesa. Sconterà la pena di dieci anni di carcere lavorando al CBI con paga minima, sarà costantemente controllato tramite una cavigliera elettronica con un raggio di un miglio dalla sua abitazione, raggio che potrà varcare solo quando sarà in compagnia del suo capo o di un altro membro della squadra. Se in qualsiasi momento lei dovesse commettere un qualsiasi reato tornerà subito in prigione per scontare la pena. Mi ha capito Signor Jane?”

Le lamentele e le denunce raccolte dall'ufficio relazioni con la comunità contano?” chiede l'uomo con il suo solito sorriso irriverente.

No signor Jane, finchè le denunce verranno ritirate, come so che le è sempre capitato fin ora e le lamentele rimarranno lamentele non varranno. Ma le consiglio di migliorare le sue maniere.” sospira l'uomo ormai conoscendo il soggetto.

Il giudice chiude il processo e Jane viene dato in consegna a Hightower.

Bentornato Jane.” dice lei sorridendo.

Grazie Madeline.” sussurra lui. “Dov'è Lisbon?” chiede poi non notandola.

E' uscita un istante fa, una guardia mandata dal giudice l'accompagnerà a prendere la cavigliera e le spiegherà per bene come funziona. Fintanto che non torna tu starai con me buono buono nell'ufficio del giudice. Credi di potercela fare?”

Sì, credo sia possibile.” ammette sorridendo lui.

I due si dirigono verso l'ufficio del giudice Simmons e una volta lì attendono il ritorno di Lisbon e della guardia.

Eccoti finalmente.” dice Jane quando Lisbon entra seguita dal giudice e dalla guardia. “Allora come funzionerà la cosa?” chiede curioso Jane.

Solo il direttore Bertram avrà la chiave per toglierti la cavigliera e solo lui potrà dare indicazioni per fartela togliere in caso di necessità.” inizia Simmons. “Abbiamo dotato l'agente Lisbon di una seconda chiave che userà quando tu entrerai e uscirai da lavoro per darti la possibilità di muoverti liberamente senza però disattivare il GPS della cavigliera. Dopo di che la chiave dovrà essere tenuta dall'agente Lisbon. Se la chiave non riattiverà la restrizione di un miglio entro 48 ore dalla sua disattivazione, senza valido motivo, ciò verrà registrato come un tuo tentativo di fuga. Ci siamo intesi?”

Perfettamente, ma mi creda, ora come ora non ho motivo di voler andarmene.” dice Jane sorridendo.

Bene.” commenta Simmons.

Allunghi la gamba destra per favore.” dice la guardia. Jane obbedisce e l'uomo gli mette la cavigliera. “Ha due giorni di tempo per comunicarci la sua residenza dopo di che noi metteremo il limite di un miglio.”

Okay, e se volessi trovarmi una nuova casa per avvicinarmi al CBI.” chiede Patrick.

Le consiglio di muoversi.” risponde Simmons sorridendo.

Perfetto, chi mi accompagnerà in giro e mi controllerà per questi due giorni?” domanda poi alzandosi in piedi.

Nessuno, la cavigliera ha un dispositivo GPS, è uno degli ultimi modelli in circolazione, solo la chiave può aprirlo e non si può interferire in alcun modo con il suo segnale. Potrà girare liberamente per le prossime 48 ore, ma poi si ricoridi che vogliamo l'indirizzo altrimenti useremo quello della sua attuale residenza.”

Perfetto, allora senza ulteriori indugi io vado.” dice Jane alzandosi e facendo un cenno a tutti. “Ci vediamo mercoledì Lisbon.” saluta infine lui sorridendole tranquillo.

 

Due giorni dopo CBI

 

Jane esce dall'ascensore.

Ehi Jane, ma le tue 48 ore di libertà non sono finite?” chiede curiosa Lisbon vedendolo entrare.

No, ho tempo fino verso l'una, poi si attiveranno le restrizioni, ma il giudice mi ha detto che ti dovrebbe arrivare una chiave prima di allora, così tu potrai disattivarle fino a che non torno a casa.”

A proposito poi ti sei trasferito?” chiede lei curiosa.

Certo, ho avuto fortuna, una volta coperto lo smile di Red John la casa si è rivelata molto appetibile, l'agenzia mi ha dato una casa in un quartiere più vicino al CBI in cambio della mia e, vista la differenza tra le due case, mi hanno già anticipato qualche migliaio di dollari e mi hanno detto che se la venderanno ad un prezzo maggiore del previsto mi daranno una percentuale sulla vendita, sono stato fortunato.”

Hai cancellato lo smile?” chiede Teresa non riuscendo ad andare oltre quella parte. L'uomo le annuisce. Non aveva più motivo di esistere, adesso Red John non c'è più, loro possono riposare in pace.” ammette sorridendole.

Stai bene?” chiede lei preoccupata stringendogli la mano e tirandolo verso il suo ufficio per stare lontano da occhi indiscreti.”

Certo, mai stato meglio. Sono vivo, ho portato a termine la mia vendetta, ho il mio lavoro, una casa e una bellissima donna con occhi color smeraldo che sembra apprezzare la mia compagnia. Credo che vada più che bene.”

Dove ti sei trasferito?” chiede lei curiosa.

Lo scoprirai domani quando sarai costretta a venirmi a prendere.”

Cosa? Vuol dire che d'ora in poi ti dovrò fare da servizio taxi?” chiede lei arrabbiata lui alza le spalle.

Un miglio ricordi? Per quanto il CBI adesso sia molto più vicino è sempre oltre il miglio.”

Merda.”

Dai, non ti arrabbiare, non ruberò molto del tuo sonno, te lo posso assicurare.” dice lui sorridendole con aria scaltra.

 

21 luglio 03:00 di notte.

 

Il telefono di Lisbon squilla insistentemente.

Lisbon.” risponde la donna accendendo la luce.

Sono Cho, abbiamo un nuovo caso. Ho mandato avanti Van Pelt e Rigsby, ci aspettano a Los Angeles.” le spiega il suo sottoposto.

Okay, passo a prendere Jane e arrivo.”

Certo, a dopo capo.”

La donna si fa una doccia veloce per svegliarsi e poi si veste. Una volta salita in macchina si ricorda di non sapere dove abiti Jane così chiama il giudice Simmons e si fa dare l'indirizzo.

Il nome della strada non le è nuovo, ma non le viene in mente in che parte della città sia così lo inserisce ne GPS.

Non ci credo.” mormora sorridendo la donna chiamando Jane sul cellulare e scendendo dalla macchina.

Pronto Lisbon...” borbotta lui con voce impastata dal sonno. “Spero che tu mi abbia chiamato per dirmi che abbiamo un caso.”

Già è proprio così.” conferma lei continuando a camminare.

Dammi dici minuti e sono pronto.” le dice lui prima che lei attacchi, si mette il cellulare in tasca e suona il campanello.

Mi chiedevo quando saresti arrivata.” le dice sorridente Jane aprendole la porta.

Così ti sei trasferito ad appena cento metri da casa mia.” mormora sorridendo la donna.

Già.”

Ecco perché avevo già sentito il nome della via, è la prima traversa della mia strada.” ammette la donna. “Ti aspetto in macchina. Muoviti che dobbiamo andare a LA.”

Ottimo, questo vuol dire sole, spiaggia, mare...” dice lui sognante.

Già, peccato che non sia una vacanza Jane, noi andiamo lì per lavorare...”

Oh, già, è vero.” scherza lui. “Dettagli, chi dice che le due cose non possano conciliarsi?”

Vatti a preparare e stai zitto.” mormora lei allontanandosi da lui.

Sai che l'ho fatto per te?” domanda lui sorridendole. Lei si ferma ma rimane di spalle.

Sai che non mi importa?” mente lei sorridendo a sua volta.

Sei una pessima bugiarda Lisbon.” commenta lui tornando in casa per finire di prepararsi mente Teresa si avvia verso la macchina con un sorriso felice sulle labbra.


The end for now...

TBC with Death in LA. Che inizierò a postare da domani!

Bacione
Sara
p.s. Vi avverto che Died in LA sarà piuttosto Fantasy! Ma datemi il beneficio del dubbio e leggetela! :)



   
 
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