Recensioni di alister_

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Fraternity - 22/11/12, ore 19:49
Capitolo 1: Fraternity
Uuuuh, ma che bella *__*
Oggi ti stavo giusto pensando perché stavo rigocando a FFVII ed ero piena di Clerith feelings, e tu me ne esci fuori con questa perla che mi fa venire voglia di rigiocare ANCHE il X. Come al solito, mi hanno colpito moltissimo i dialoghi. E' strano, sai: nella narrazione hai uno stile molto particolare, quasi baroccheggiante, ricco di dettagli e metafore. Quando poi passi ai dialoghil, invece, diventi incisiva da far paura. Non è da tutti; anzi, di solito capita che chi ha uno stile come il tuo nella narrazione, poi lo mantenga anche nelle parti dialogate rischiando di mancare il fulcro della questione. Tu inveci metti sempre la frase giusta in bocca ad ogni personaggio, anche se si tratta di personaggi enigmatici come Lulu (che personalmente adoro).
Sono tra le persone che aborriscono FFX-2 e non ritengo assolutamente canon la Wakka/Lulu; però mi piace immaginarli così, a ricordare affettuosamente Chappu, ognuno a modo proprio. Credo che la tua storia sia dolce e toccante: porta in sé quel tipo di malinconia che fa sorridere e avere un vuoto al cuore al tempo stesso. E che è la mia preferita.
Ti faccio tanti complimenti :) 


EDIT: Ah, noto ora che hai messo il warning OOC. PERCHE'. Toglilo subito, è un ordine! Io l'out of character non lo vedo neanche con il cannocchiale, in questa storia °-°
(Recensione modificata il 22/11/2012 - 07:50 pm)
Recensione alla storia I suoi passi lo precedono - 05/01/12, ore 00:58
Capitolo 1: I suoi passi lo precedono
Tidus è uno di quei personaggi che seriamente rimpiango nei giochi più recenti, perché pare che da dopo FFX la Square non sia più in grado di dar vita a protagonisti solari e con un background sostanzioso contemporaneamente Vaan docet. Tidus aveva il grandissimo pregio di nascondere, dietro al sorriso perenne, una marea di problemi irrisolti, tipici della sua adolescenza, primo fra tutti il contrasto irrisolto con la figura paterna. Se già crescere senza un padre non è facile, farlo all'ombra di un genitore ingombrante come Jecht dev'esserlo stato ancora meno: così, tra la voglia di rivalsa, il rapido sfiorire della madre e i ricordi di beffe infantili, le immagini peggiori registrate a sette anni si sono imposte come concezione primaria di quel madre mai realmente conosciuto, tanto che, quando comincia a conoscerlo davvero, stenta a credere che si tratti proprio di lui. 
Il viaggio di Tidus al fianco di Yuna è soprattutto un viaggio alla scoperta di sè stesso - una scoperta traumatica, ma necessaria - e, soprattutto, un percorso di crescita che lo porta a sollevarsi dai rancori adolescenziali nei confronti del padre per capire realmente che tipo di persona fosse il fantomatico Jecht. Nella storia, hai ripercorso molte delle tappe più significative di questo viaggio. Si parte da Zanarkand, città in cui il ricordo del famoso Jecht è ancora così vivo da costringere Tidua a cercare di scrollarselo di dosso ogni sera, ad ogni partita. A Spira, per la prima volta viene a contatto con l'altro Jecht, il guardiano, il Sir, un ruolo tanto diverso da quello a cui era abituato a fargli dubitare della veridicità di quei racconti. La realtà gli si svela lentamente, a piccole tappe; tappe che percorre seguendo le orme del padre, dapprima senza quasi rendersene conto, finché, quando gli si è svelata la triste consapevolezza del suo vero essere, non capisce che le due strade collimano. Un procedere in parallelo, per l'appunto.
La conclusione è il degno coronamento della fic, con quella stretta di mano che ancora mi stringe il cuore. Ti ringrazio, per aver approfondito tanto bene sia la psicologia di Tidus, sia un rapporto di cui si parla poco, nonostante la sua complessità.
Tra parentesi, questo revival FFX attraverso le tue parole, mi ha fatto rinascere un amore assurdo per il fandom, un po' sopito dopo un paio d'anni in cui non gioco. Ecco, ora lo so che finisco a guardarmi il rito del trapasso su YouTube...
Recensione alla storia Oltre le finestre gialle - 05/01/12, ore 00:28
Capitolo 1: Oltre le finestre gialle
Molto, molto bella.
La tua prosa, come sempre, è impeccabile, e già da quella prima frase ("Un punto rosso in una stanza gialla, fra le luci gialle di una città blu", che, tra parentesi, ho trovato bellissima) riesci a operare quel processo di piena identificazione della malinconia di Auron nel suo essere terribilmente spaesato e fuori posto nella Zanarkand da sogno. Quella è la città di Jecht, che ha amato tante assurdità, prima tra tutte quell'intrico di luci abbaglianti e gente frenetica, che nulla a che spartire con la Spira di Braska, del pellegrinaggio, del passato; non è certo la città di Auron, pragmatico, ligio al dovere, guardiano al 100% che, dopo aver visto tradita ogni sua convinzione, si ritrova anche a vagare per una città piena e assurdamente vuota, dove è solo un vagabondo in un pastrano rosso che nessuno nota, nessuno capisce. L'intervento della faith mi ha fatto ritornare in mente Tidus e i suoi incontri con Bahamuth e ho trovato piacevolmente paradossale che, questa volta, sia Auron - la guida del gruppo, in primis di Tidus - ed essere disperatamente allo sbaraglio, tanto da trovare conforto solo in un sogno ristoratore - il primo da quando è morto - che lo riporta al sicuro sotto il cielo di Macalania e, soprattutto, tra i suoi compagni.
Mi piace vedere Auron sotto questa diversa prospettiva, anche perché confesso di non aver mai pensato troppo ai suoi anni tra il pellegrinaggio di Braska e quello di Yuna; eppure, l'immagine di quel giovane uomo che ha perso ogni cosa, mi è chiara in testa dopo anni dall'ultima giocata. 
Tra l'altro, le note dell'autore mi hanno anche illuminato sulle due Zanarkand, su cui le mie idee erano quanto mai confuse. Per la serie: su Final Fantasy non si finisce mai di imparare.